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Vecchio 29-07-2008, 00:21   #13
fluido
Mukkista doc
 
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ubicazione: Monaco di Baviera
predefinito Day 11 Trollstigen – Geirangerfjorden



La giornata prevede altre altri due must per il turista che si rispetti. Lasciata la E6 mi dirigo verso Åndalsnes per percorrere poi il Trollstigen. La strada che arriva fino a lì è molto bella, il Trollstigen in sé mi delude un po’, consta di una cascata e quattro tornanti sui quali i camper fanno a gara a chi li percorre più lentamente. In quel momento sarà stato forse qualche Troll invisibile a suggerirmi un’idea malsana, ovvero girare la Scandinavia con un carro armato veloce e boom boom, eliminare a colpi di cannone tutti gli autocaravan e le roulotte che mi trovo davanti.


Trollstigen dal basso


Trollstigen dall'alto


Panorama della vallata sottostante


Sopra al Trollstigen il paesaggio ridiventa montàno

Proseguendo, tra le cose caratteristiche annovererei le monoculture di fragole che riempiono l’aria del loro succulento aroma. Più avanti dove è necessario prendere il traghetto per proseguire sulla statale 63, torme di ragazzini cercano di vendere fragole e ciliegie ai turisti fermi in attesa della imbarcazione.

L’avvicinamento da nord del Geirangerfjorden viene consigliato su più guide, in questo modo una volta raggiuntolo si è ancora in quota per poi scendere giù fino al livello del mare con tornanti che ogni volta offrono una vista mozzafiato. Ed in effetti, lo stupore è grandissimo e resto sbalordito di fronte allo spettacolo che mi si para innanzi: laggiù nel fiordo, davanti al villaggio di Geiranger, dall’immancabile nave da crociera alla fonda sale una colonna di fumo nero che appesta l’aria altrimenti cristallina, mentre sciami di barche più piccole fanno la spola per portare i turisti tra il gigante e la riva scaricando in acqua l’impossibile. Tutto ciò mi fa sentire un benefattore dell’umanità pur girando ancora con uno scassone euro-0.
Nel paesino di Geiranger il traffico è inverosimile, con la moto riesco a districarmi a malapena, inoltre l’aria satura dei gas di scarico della nave è irrespirabile, è come essere fermo in colonna in un tunnel.


Sua Maestà il Geirangerfjorden - A sinistra, davanti al villaggio, sua Lordura la Costa Atlantica

Pochi chilometri più a sud e più in quota, in corrispondenza di un laghetto montàno una strada sterrata porta in cima al monte Dalsnibba, l’infame libro promette una vista da sogno sul Geirangerfjorden e luoghi circostanti e così allungo i soldi al ragazzo del pedaggio (e lui sì che se la ride come per dire “un altro bel pirla”, eccome!).


Ai piedi del Dalsnibba

L’ascesa è abbastanza agevole e, giunto in alto, come promesso ecco un’altra visione sconvolgente: il parcheggio è colmo, no straboccante, rigurgita di autobus tanto che devo chiedere ad uno che sta scendendo in moto se è possibile passare e trovare un buco per lasciare la mia. Devo infilarmi tra i torpedoni che occupano ogni centimetro quadrato, per arrivare poi in corrispondenza di una ringhiera dove centinaia e centinaia di persone errano a casaccio cercando di fare foto. Il tutto con la colonna sonora di accompagnatori che sventolano cartelli e gridano in tutte le lingue i numeri riportati sopra per raccogliere i gruppi e ricondurli giù.


Un posto che non conosce nessuno


Il Geirangerfjorden visto dall'alto

Il mio tempo di permanenza in quel girone infernale è sotto i due minuti, poi risalgo in sella e mentre ridiscendo la pista mi fermo un po’ in corrispondenza di un tornante per gustarmi lo spettacolo: le decine e decine di pullman che salgono e scendono alle volte non hanno lo spazio fisico necessario per riuscire a percorrere la serpentina, si bloccano a vicenda, sono costretti a retromarce sul bordo del baratro, a complicare la cosa ci pensano turisti in camper evidentemente poco esperti che in certi momenti non sanno più cosa fare, se andare su oppure giù.
Nemmeno sullo Stelvio in occasione del motoraduno c’è il caos che regna qui; mi levo in fretta di torno ringraziando ancora una volta il cielo di essere in moto non senza darmi un po’ del fesso per esserci cascato, pur presagendo a cosa sarei andato incontro.


Senza parole

Ultima modifica di fluido; 02-06-2010 a 16:23
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