Discussione: MotoGP Austin 2024
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Vecchio 01-04-2024, 16:37   #1
Bladerunner72
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La cancellazione del Gran Premio di Argentina ha comportato uno stop di due settimane per il Circus del motomondiale, che si appresta ora ad affrontare il terzo appuntamento della stagione con il Gran Premio degli Stati Uniti, in programma nel fine settimana dal 12 al 14 Aprile sul tracciato di Austin. Dopo quelli già vissuti a Losail e Portimao, il round americano chiuderà il ciclo di gare che precedono la lunga fase europea, e che, a torto o a ragione, sono considerate poco attendibili per la definizione dei reali valori in campo. In realtà, il quadro tecnico sembra essere già abbastanza chiaro e confermato nella sostanza, resta da verificare quale sia il margine di affinamento, e relativo miglioramento, dei nuovi progetti messi in campo dalle case. In buona sostanza, se le gerarchi appaiono praticamenteinvariate, il confronto sui tracciati storici, primo tra tutti quello di Jerez, permetterà di verificare con maggiore precisione il reale potenziale di ciascun costruttore.

DUCATI - IL DOMINIO CONTINUA, MA LA CONCORRENZA SI AVVICINA

Due Gran Premi, dunque quattro gare disputate e tre vittorie per la casa di Borgo Panigale, con due centri per Martin ed uno per Bagnaia. Un ciclo vincente che parrebbe destinato a continuare, ma che forse non rispecchia quel dominio che le premesse di inizio stagione lasciavano intravedere. La nuova GP24, apparsa irresistibile nei test precampionato, ha manifestato problemi di gioventù che, pur se non penalizzanti come nelle stagioni passate, hanno creato qualche difficoltà. Il passo avanti rispetto alla GP23 appare comunque evidente, tanto calmeno nei primi due appuntamenti, le rosse della passata stagione sono state raggiunte e superate dalla migliore concorrenza, con il solo Marc Marquez capace di inserirsi comunque nelle posizioni di vertice. Resta da capire quanto tutto questo sia imputabile alle difficoltà di adattamento che un pò tutti i piloti hanno incontrto con questa moto, e quanto sia invece il segnale di un reale passo avanti di KTM ed Aprilia. In ogni caso, Martin si è confermato in grandissima condizione ed è meritatamente al comando della classifica generale, mentre Bagnaia ha chiaramente sofferto nel fine settimana portoghese, che aveva letteralmente dominato lo scorso anno. Dopo aver gettato al vento una sicura vittoria nella Sprint Race, Pecco non è riuscito a replicare, nella gara lunga, la perfetta partenza di Losail, di fatto compromettendo già al via le possibilità di giocarsi il successo. Il successivo contatto con un Marquez in rimonta, e la caduta di entrambi, è diventato il iprincipale argomento di discussione, tale da far passare in secondo piano perfino la grande prestazione di Martin. Al di là delle polemiche sterili e della facile dietrologia, si è trattato di un incidente di gara, perfino banale nella sua dinamica, tra due campioni che, proprio per l'indole vincente che li caratterizza, non sono disposti a mollare mai, qualunque sia la posizione in gioco. Ottima la prestazione di Enea Bastianini, ed incoraggianti segnali di progresso sono arrivati anche da Franco Morbidelli, ultimo dei piloti Ducati a poter disporre dellaGP24. Continuano invece le difficoltà di Bezzecchi e Di Giannantonio, alle prese con l'adattamento ad una GP23 evidentemente non così intuitiva, e forse non è un caso che, al momento, il miglior interprete di questa moto sia Marc Marquez che, a prescindere dal talento, è il solo a non aver maturato esperienze pregresse in sella ad una Desmosedici. Austin è un tracciato dalle caratteristiche particolari, forse non proprimente ideale per la Ducati ma sicuramente terreno di caccia prediletto dallo stesso Marquez, che potrebbe avere qui la sua prima grande occasione per una vittoria che farebbe sicuramente molto runore, anche all'interno del box di Borgo Panigale.

KTM - ACOSTA VOLA, E' ARRIVATO IL TASSELLO CHE MANCAVA

Archiviato l'ottimo esordio in Qatar, la casa austriaca ha ribadito il proprio potenziale a Portimao, confermandosi, almeno per la solidità del pacchettio, come seconda forza del campionato. Dopo aver pagato lo scotto dell'inesperienza anel round di apertura della stagione, Pedro Acosta si è superato in Portogallo, centrando un podio clamoroso nella gara della domenica, primo pilota KTM al traguardo. Vero è che il terzo posto è arrivato grazie ai problemi di Vinales nel finale, e che Portimao non è tracciato particolarmente critico per la gestione degli pneumatici, ma la sicurezza quasi sfrontata messa in mostra dal rookie delle meraviglie è stata stupefacente. Acosta inizia già a rappresentare un termine di paragone per i due piloti del team ufficiale, per i quali, in ogni caso, sarà un sicuro stimolo a dare il massimo. Potrebbe essere lui, dunque, il pilota che mancava alla casa austriaca, che può contare su un Binder sì velocissimo e talentuoso ma che continua a mostrare qualche limite sul fronte della costanza di rendimento. In Algarve, jack Miller è tornato ad esprimersi su buoni livelli ma è ormai chiaro che la sua sella sia destinata proprio a Pedro Acosta, con l'australiano che potrebbe essere dirottato nel team satellite Tech3 GasGas. Ancora notte fonda invece per quanto riguarda Augusto Fernandez, che dopo qualche buono sprazzo nella passata stagione appare quest'anno quasi irriconoscibile, ancora alle prese con grosse difficoltà di adattamento alla nuova ciclistica della sua RC16.

APRILIA - IL FESTIVAL DELLE OCCASIONI MANCATE

Siamo solo all'inizio di un campionato infinito, ma la concorrenza non aspetta e la casa di Noale continua a non concretizzare le ottime premesse che puntualmente lascia intravedere. Da osservatori esterni, la percezione è che la RS-GP 2024 sia sì una moto molto performante e dal grande potenziale, ma anche qualcosa di più 'appuntito' ed estremo rispetto alle versioni che l'hanno preceduta. Una moto dunque non di facile ed immediata interpretazione, probabilmente nemmeno facilissima da mettere a punto, tanto da risultare competitiva solo con questo o quel pilota, a fasi alterne. In Qatar, un Espargaro in grande spolvero ha fatto da contraltare ad un Vinales in difficoltà, in Portogallo è successo l'opposto, con la costante di un Oliveira che appare ormai irrimediabilmente perso. Difficile poi il giudizio su Raul Fernandez, ancora in sella alla moto 2023 e dunque alle prese con altre difficoltà. Certo Portimao ha se non altro restituito un Vinales in formato 'Top Gun', capace di una grande affermazione nella Sprint Race ed in lotta per il podio fino all'ultimo giro della gara della domenica, nonostante un problema al cambio che lo ha costretto alla resa, e ad una caduta, proprio all'ultimo giro. La nota positiva, per Aprilia, sta proprio qui, nell'ennesima, e si spera definitiva resurrezione di un campione che pare destinato a restare inespresso. La velocità e l'efficacia di Vinales, e della sua RS-GP, nel curvone finale di Portimao sono state impressionanti ma questo non fa altro che accrescere il rammarico per l'ennesima occasione persa, un rammarico peraltro chiaramente espresso da un Massimo Rivola mai visto così contrariato. Ad indispettire, ed anche a preoccupare, è il discorso relativo all'affidabilità, con la rottura di motore sofferta da Vinales nelle FP3 del Qataar ed il guasto alla trasmissione, sempresulla moto di Vinales, manifestatosi a Portimao. Inconvenienti che allarmano soprattutto considerando che ci si trova ad inizio campionato, dunque con propulsori freschissimi a disposizione. L'appuntamento di Austin non si presenta sulla carta favorevolissimo, ed il tracciato non è certo nelle corde di Aleix Espargaro, tanto per usare un eufemismo, ma chissà mai che la realtà dei fatti non restituisca verdetti diversi.

YAMAHA IN LEGGERO PROGRESSO, HONDA NEL BARATRO

Come accade ormai da tempo, tocca alle due case giapponesi chiudere queste note di analisi spicciola, a conferma di un ritardo prestazionale enorme e che ha radici lontane. Portimao ha confermato un piccolo ma comunque significativo progresso da parte di Yamaha, anche se la natura del tutto particolare del tracciato portoghese impone di attendere ulteriori conferme. Alcuni segnali positivi sono comunque innegabili, come la presenza di entrambe le M1 di Quartararo e Rins in Q2, qualcosa che non si vedeva da tempo immemorabile. Anche i distacchi patiti in gara sono stati meno drammatici del solito, ma anche qui potrebbe aver pesato il tracciato, non eccessivamente critico per la gestione degli pneumatici. Austin, al netto di altre criticità, potrebbe rappresentare un'altra buona occasione per la casa di Iwata, e sarà interessante verificare il potenziale di Alex Rins, grande interprete di questa pista e capace di una clamorosa vittoria, lo scorso anno, in sella alla Honda. Va da sè che ad Iwata sono alle strette anche sul fronte del mercato piloti, con un Quartararo ormai apertamente in cerca di un'alternativa, tanto che si parla con insistenza di un possibile passaggio in Aprilia.
Nessuna schiarita, anzi notte fonda per quanto riguarda la Honda, con i suoi quattro piloti ormai praticamente abbonati alle ultime posizioni della classifica, in qualsiasi sessione. Che fossero autentici o di facciata, entusiasmo e voglia di fare hanno lasciato presto il posto allo scoramento, tanto che anche Zarco, capace inizialmente di qualche buono spunto, pare essersi arreso all'evidenza. Degli altri piloti, Nakagami è visibilmente demotivato da tempo e consapevole di essere alla sua ultima stagione in MotoGP, Mir è in cerca di alternative e Marini sta vivendo il peggiore dei suoi incubi. Va detto che Luca è sempre stato un pilota 'alenta maturazione', che ha bisogno di definire e sistemare nel migliore dei modi ogni dettaglio per esprimersi al meglio, ma al momento il suo comunque valido ed apprezzato contributo tecnico non sembra sortire miglioramento alcuno. Probabile che, per qualche novità di una certa rilevanza, si debba attendere jerez, dove peraltro lo stesso Marini è stato vittima di un pauroso highside durante la sessione di test privati organizzati dalla Honda qualche settimana fa.



IL CIRCUITO DI AUSTIN

Il COTA, o Circuit Of The Americas, è stato costruito appositamente per ospitare il gran premio di F1 ed è stato ultimato nel 2012 su progetto dell'architetto Hermann Tilke. La pista è lunga 5513 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 20 curve, 11 a sinistra e 9 a destra, il rettilineo più lungo misura oltre un chilometro. In dverse sezioni ricorda da vicino tratti di circuiti storici come Suzuka, Silverstone e Hockeneim. Tracciato quanto mai impegnativo che presenta ogni sorta di caratteristica compresa una variazione altrimetica di 41 metri tra il punto più basso e quello più alto. E' in salita ad esempio il rettilineo del traguardo con un incremento di pendenza di ben 21 metri negli ultimi 200, di fatto quindi i piloti iniziano la frenata senza poter vedere l'ingresso della Curva 1. E' questa una frenata molto impegnativa, la ! è infatti una curva di ritorno molto lenta in cui i piloti entrano con i freni in mano ad una velocità di circa 70 orari. L'uscita dalla prima curva richiede un'ottima trazione per portarsi alla successiva 2, una destra a raggio costante che porta alle curve 3,4 e 5, una sorta di doppia esse sinistra /destra/sinistra da percorrere col gas in mano cercando di mantenere velocità da portare nelle curve 5 e 6 che conducono ad un'altra doppia esse costituita dalle curve 7,8 e 9. All'uscita di quest'ultima, massima accelerazione verso la curva 10, una sinistra che si fa in pieno per avventarsi verso la staccata della 11, una nuova sinistra di ritorno molto lenta e critica per la frenata a moto inclinata. All'uscita del rampino di nuovo piena accelerazione per affrontare il rettilineo più lungo del circuito. Nuova violenta staccata e nuovo rampino a sinistra che porta al tratto fino alla curva 15 che ricorda vagamente il Motodrom di Hockeneim. In uscita da questo settore una serie di tre curve a destra, 16, 17 e 18 che di fatto costituiscono un curvone di ritorno a 180 gradi che i piloti raccordano con una sola traiettoria. Il giro si chiude con le curve 19 e 20, due svolte lente a sinistra di cui l'ultma riporta sul rettilineo del traguardo.

ONBOARD LAP - ohn Hopkins (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=aQ72RKXts4g

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ORARI TV

Il Gran Premio di Austin sarà trasmesso da SKY e TV8 con i seguenti orari :

Programmazione SKY Sport MotoGP HD

Venerdì 12 aprile
16:00-16:35 Moto3 Prove Libere 1
16:50-17:30 Moto2 Prove Libere 1
17:45-18:30 MotoGP Prove Libere 1
20:15-20:50 Moto3 Prove 1
21:05-21:45 Moto2 Prove 1
22:00-23:00 MotoGP Prove

Sabato 13 aprile
15:40-16:10 Moto3 Prove 2
16:25-16:55 Moto2 Prove 2
17:10-17:40 MotoGP Prove
17:50-18:05 MotoGP Q1
18:15-18:30 MotoGP Q2
19:50-20:05 Moto3 Q1
20:15-20:30 Moto3 Q2
20:45-21:00 Moto2 Q1
21:10-21:25 Moto2 Q2
22:00 MotoGP Sprint 11 giri

Domenica 14 aprile
16:40-16:50 MotoGP Warm-Up
18:00 Moto3 Gara
19:15 Moto2 Gara
21:00 MotoGP Gara


Programmazione TV8

Sabato 13 Aprile
Diretta di tutte le sessioni di qualifica e della Sprint Race della MotoGP (Vedi orari sopra)

Domenica 14 Aprile
Diretta della gare di Moto3, Moto2 e MotoGP (Vedi orari sopra)




CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2024

10 marzo: GP Qatar, Losail
24 marzo: GP Portogallo, Portimao
14 aprile: GP Stati Uniti, Austin
28 aprile: Go Spagna, Jerez
12 maggio: GP Francia, Le Mans
26 maggio: GP Catalogna, Montmelò
2 giugno: GP Italia, Mugello
16 giugno: GP Kazakistan, Sokol
30 giugno: GP Olanda, Assen
7 luglio: GP Germania, Sachsenring
4 agosto: GP Gran Bretagna, Silverstone
18 agosto: GP Austria, Red Bull Ring
1 settembre: GP Aragon, Aragon
8 settembre: GP San Marino, Misano
22 settembre: GP India, Buddh
29 settembre: GP Indonesia, Mandalika
6 ottobre: GP Giappone, Motegi
20 ottobre: GP Australia, Phillip Island
27 ottobre: GP Thailandia, Buriram,
3 novembre: GP Malesia, Sepang
17 novembre: GP Com. Valenana, Ricardo Tormo
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Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000RR 2013, Ducati Panigale V4S

Ultima modifica di Bladerunner72; 15-04-2024 a 14:35
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