Discussione: SBK Indonesia 2022
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Vecchio 07-11-2022, 09:24   #1
Bladerunner72
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Siamo ormai arrivati alla penultima tappa del mondiale riservato alle derivate di serie, in programma questo fine settimana in Indonesia, sul circuito indonesiano di Mandalika. Dunque ancora due appuntamenti, per un totale di 124 punti in palio, il che stando alla pura matematica, mantengono tutti e tre i protagonisti della stagione in lizza per il successo finale. Le corse sono le corse e tutto può succedere, ma è come Bautista, con un tesoretto di 84 lunghezze di vantaggio su Razgatioglu e 98 su Rea, possa accontentarsi di amministrare, evitando rischi inutili. Altrettanto ovvio che la volontà dei due sfidanti sia quella di tenere almeno aperta la partita fino all'appuntamento finale di Phillip Island.

BAUTISTA E DUCATI, PRIMO MATCH BALL PER IL MONDIALE

Anche il fine settimana di San Juan, in Argentina, si è risolto con un trionfo per il binomio italo spagnolo, vicinissimo a fare bottino pieno su un tracciato che, sulla carta, non appariva dei più favorevoli. Con due vittorie nelle gare 'lunghe' ed un secondo posto in Superpole Race, Bautista ha posto un'ipoteca pesantissima sul mondiale, ed a Mandalika potrà correre di conserva, accontentandosi di marcare stretto il rivale diretto, ovvero razgatioglu. In sostanza, al ducatista basterà non perdere più di 22 punti dal turco per laurearsi campione già questo fine settimana, dando per scontato che Rea sia ormai fuori dai giochi. Ducati è ormai vicinissima a tornare, dopo undici anni, sul trono del mondiale Superbike, un campionato di cui ha contribuito a scrivere la storia. E con il titolo piloti della MotoGP appena conquistato da Bagnaia, la casa di Borgo Panigale coglierebbe quella prestigiosa doppietta già riuscita lo scorso anno ai rivali della Yamaha.

RAZGATIOGLU E REA, L'IMPERATIVO E' TENERE APERTA LA PARTITA

Con la superiorità messa in mostra quest'anno da Bautista e dalla Ducati, va reso gran merito ai due grandi rivali per essere rimasti in gioco fino a questo punto della stagione. Razgatioglu e Rea hanno vissuto entrambi una stagione a fasi alterne,con il turco protagonista di un avvio incerto seguito da una grande reazione, mentre per il nordirlandese si è verificato l'satto contrario. Un inizio promettente, con una Kawasaki che pareva aver risolto i problemi dello scorso anno e non troppo in affanno sul piano prestazionale, ma che ha mostrato tutti i suoi limiti alla distanza. Il binomio Rea/Kawasaki appare ormai come la terza forza in campo, capace di puntare al podio ma che manca l'appuntamento con la vittoria da prima della pausa estiva. Razgatioglu dal canto suo ha sprecato l'ultima occasione con il brutto errore al via di Gara1 in Argentina, dettato dall'ansia di arginare la prevedibile fuga di Bautista. Una caduta costata almeno venti punti, visto che il ritmo forsennato tenuto nella rimonta avrebbe sicuramente portato al podio. La resa di Razgatioglu e Rea è la conferma di un quadro tecnico ormai chiaro, con Yamaha e Kawasaki a rappresentare due progetti certamente ottimi ma che ormai sono giunti al limite del loro sviluppo. E chi ha azzardato progetti nuovi, per arginare la superiorità mostrata da Ducati, ha comunque avuto i suoi problemi.

DUCATI HA SCAVATO UN SOLCO DIFFICILE DA COLMARE

Se Yamaha e Kawasaki hanno mantenuto un approccio conservativo, continuando a puntare su progetti collaudati, Honda e BMW hanno deciso di innovare, pur orientando lo sviluppo secondo criteri differenti. Honda ha deciso di tagliare i ponti con il passato, sposando in un certo senso la filosofia Ducati, ovvero produrre una moto 'race oriented' da adattare poi alla circolazione stradale. BMW ha invece optato, per la sua M1000RR, per una rivisitazione del modello precedente, cercando di mantenerne i pregi alzandone il potenziale. In entrambi i casi, si è scelto di puntare su motori strapotenti per colmare il gap prestazionale, ma questo ha finito per compromettere l'equilibrio generale, rendendo i mezzi troppo 'appuntiti' e difficili da sfruttare. Oggi, in Superbike come in MotoGP, a pagare è l'equilibrio del pacchetto nel suo insieme, fatto di motore, ciclistica ed elettronica perfettamente accordati e con l'obiettivo , ormai imprescindibile, di sfruttare in pieno il potenziale delle gomme. Tutto questo, da mantenere stabile e costante al variare dei circuiti e delle condizioni, proprio quello che, quest'anno, è riuscito in pieno a Ducati. A questo punto resta da chiedersi, valutando il momento storico e le prospettive future, quanto le altre case siano disposte ad investire per colmare un gap che al momento appare quasi proibitivo. Il ritiro di Suzuki dalla MotoGP, il ridimensionamento dell'impegno e degli investimenti legati al racing da parte di Yamaha e Honda sono segnali piuttosto chiari e poco rassicuranti in questo senso.

NUOVO 'PRICE CAP' PER LE MOTO E SUPER CONCESSIONI

FIM ed organizzatore hanno colto, pur con colpevole ritardo, i rischi derivanti da questa situazione, e si accingono a varare provvedimenti che, tuttavia, appaiono palliativi, se non vere e proprie contraddizioni. Da un lato infatti si sarebbe deciso un innalzamento del limite minimo di prezzo per la moto di serie, da anni fissato in 40.000 euro, dall'altro si vorrebbero favorire le case in difficoltà concedendo loro maggiore libertà di intervento tecnico. Un nuovo Price Cap è di fatto quasi imposto da un mercato che vede i prezzi delle moto in continua ascesa, con maxi scooter alla moda che sfiorano i 15.000 euro e maxi enduro iper acessoriate vicine ai 30.000, ma è ovvio che un innalzamento del limite minimo significherebbe concedere ulteriore spazio alla sofisticazione tecnica per chi ha ancora voglia e possibilità di investire, con le prevedibili conseguenze sull'equilibrio delle forze in campo. Dall'altro lato, maggiori concessioni tecniche andrebbero a snaturare quello che resta del senso della categoria, e potrebbero rivelarsi 'pezze' comunque insufficienti. In conclusione, appare chiaro come la Superbike stia vivendo un momento difficile ed il suo futuro si prospetti, almeno nella percezione di chi scrive, quanto mai incerto.



IL CIRCUITO DI MANDALIKA

Il 'Mandalika International Street Circuit', questa la denominazione ufficiale dell'impianto, sorge nel distretto di Kuta, nella Reggenza di Lombok. Prende il nome dal Resort di Mandalika, cui di fatto il circuito è accorpato. Finita di costruire nel 2021, la pista ha una lunghezza di 4.310 metri, si percorre in senso orario ed è composto da 17 curve, 11 a destra e 6 a sinistra, con un rettilineo di partenza e di arrivo di soli 507 metri. I dati evidenziano un tracciato dall'andamento piuttosto movimentato e abbastanza vario, con tratti medio veloci da raccordare alternati a brusche staccate ripartenze da bassa velocità.

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ORARI TV

Le gare saranno trasmesse da SKY e TV8 con i seguenti orari:

Programmazione SKY Sport MotoGP HD

Sabato 12 Novembre
Supersport Superpole ore 02:55 (Diretta)
Superbike Superpole ore 03:40 (Diretta)
Supersport Gara 1 ore 05:00 (Diretta)
Superbike Gara 1 ore 06:30 (Diretta)

Domenica 13 Novembre
Superbike Superpole Race ore 03:30 (Diretta)
Supersport Gara 2 ore 05:00 (Diretta)
Superbike Gara 2 ore 06:30 (Diretta)


Programmazione TV8

Sabato 12 Novembre
Superbike Gara 1 ore 06:30 (Diretta)
Superbike Gara 1 ore 16:00 (Differita)

Domenica 13 Novembre
Superbike Superpole Race ore 05:30 (Differita)
Superbike Gara 2 ore 06:30 (Diretta)
Superbike Superpole Race ore 13:00 (Differita)
Superbike Gara 2 ore 14:00 (Differita)



CALENDARIO SUPERBIKE 2022

8 – 10 aprile: MotorLand Aragon, Spagna
22– 24 aprile: TT Circuit Assen, Olanda
20 – 22 maggio: Circuito Estoril, Portogallo
10 – 12 giugno: Misano World Circuit Marco Simoncelli, Italia
15 – 17 luglio: Donington Park, Gran Bretagna
29 – 31 luglio: Autodrom Most, Repubblica Ceca
9 – 11 settembre: Circuit de Nevers Magny-Cours, Francia
23 – 25 settembre: Circuit de Barcelona-Catalunya, Spagna
7 – 9 ottobre: Autodromo Internacional do Algarve, Portogallo
21 – 23 ottobre: Circuito San Juan Villicum, Argentina
11 – 13 novembre: Pertamina Mandalika International Street Circuit, Indonesia
18 - 20 novembre: Phillip Island Grand Prix Circuit Australia
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Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000RR 2013, Ducati Panigale V4S

Ultima modifica di Bladerunner72; 13-11-2022 a 12:16
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