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Vecchio 13-01-2020, 09:05   #18
Danielz77
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Anche io mi aggrego a quello che sarà un lungo report della nostra esperienza in Caucaso. Sottoscritto quanto già detto dai miei compagni di viaggio ed amici.

PRE VIAGGIO (DANIELZ)
Un viaggio inizia molto prima di partire: Inizia nel momento in cui l’idea si trasforma in un “perchè no...”. Quando da una semplice idea nata magari durante un pranzo ti ritrovi ormai proiettato alla prossima mèta. Così è nato la “Caucasian Marathon 2019”, durante un pranzo al ristorante tra buoni amici nel mese di dicembre 2018. Un viaggio che prevedeva almeno 15 giorni, poi diventati 21 per chi, come me aveva ancora dei giorni di ferie da poter investire.
Zeno: “Daniel, perché non venite nel Caucaso?”
Daniel: “C’è asfalto a sufficienza?”
Zeno: “Si penso di si”
Andata!!! Partenza prevista per fine maggio. Abbiamo avuto quasi 6 mesi di tempo per prepararci psicologicamente e fisicamente a ciò che sarebbe stato per noi un limite da superare. Allora bisognava comprare un’altra moto per fare i circa 10.000 km che ci attendevano. La mia vecchietta BMW K1200s, per quanto ancora in eccellenti condizioni, non era proprio la moto per andare fino in Armenia. Ma ahimè una spesa imprevista e non derogabile non mi ha permesso di cambiare moto e quindi che si fa? Rinuncio? No… insieme la mia compagna di vita Emanuela decidiamo di non rinunciare al viaggio e di buttarci dentro a capofitto.
Con il gruppo di viaggio, durante le settimane prima di partire, ci siamo incontrati cadenzialmente per vedere meglio tappe, organizzazione ecc. Il gruppo era formato da Zeno con Marianna, Augusto con Anna, Paolo ed io con Emanuela.

I mesi passano non stiamo più nella pelle. Formiamo un gruppo di whatsapp dove ci scambiamo informazioni, previsioni meteo, temperature ecc. Il gruppo AMGE 2019.
Zeno, Augusto e Paolo preparano le tracce con i GPS ed Anna si occuperà di prenotare tutti gli alberghi tramite contatti diretti con gli hotel o booking; in questo la sorte ci aiuta perché Anna, lavorando come guida turistica, ha una dimestichezza maggiore rispetto tutti gli altri. In sostanza io non ho fatto nulla … non ho nemmeno il navigatore visto che ho sempre viaggiato in eurozona tramite google sullo smartphone.
Man mano che il tempo passa mi rendo sempre più conto che il passo che sto per fare è davvero più lungo della mia gamba; lo so io, lo sa Emanuela e forse lo sanno anche i miei compagni di viaggio che sono motociclisti molto più navigati rispetto noi. Ma il gruppo è anche questo e chi più chi meno ha sempre offerto fiducia rispetto alle mie ansie pre-partenza.
Si parte il 31 maggio ma il mio viaggio inizia il 30 dal mio paesotto in provincia di Trento a Mantova dove Augusto ed Anna ci hanno offerto ospitalità per spezzare la lunga tratta che ci porterà il 31 sera a Bari dove prenderemo il traghetto. Il 30 mattina lavoro mezza giornata ma di fatto con la testa non ci sto; alle 13 arrivo in casa e trovo già pronto in tavola. Un pranzo veloce e tiro fuori la mia BMW K1200s dal garage per iniziare a caricare i bagagli per partire; lei è pronta, bellissima ancora si fa guardare nonostante i suoi 14 anni... Le valige laterali della K non sono molto capienti e la borsa di destra è totalmente impegnata da antipioggia, kit di emergenza e varie. Toccherà impegnare per bene il borsone posteriore e la borsa serbatoio. Operazioni che si svolgono velocemente perché già da giorni il tavolo della cucina ospita tutto ciò che dobbiamo portare: vestiti, cambi, documenti, power bank ecc.ecc.
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