Quando l'enduro si chiamava regolarità .
Spulciando tra le foto , ne ho trovate alcune di mio fratello maggiore, quando faceva le gare di regolarità .Ai tempi erano molto seguite, parlo inizio anni 70. La mia passione per le moto è partita da lì, nel seguirlo alle gare ,io pistolino, affascinato da queste moto che andavano dappertutto. KTM , Gilera che ormai con le 4 tempi erano fuori , Puch, Zundapp etc. Massimo correva con una KTM penso fosse la Penton.http://images.tapatalk-cdn.com/15/12...654d52d5d3.jpg
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Perchè le enduro si chiamavano regolarità?
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Quando l'enduro si chiamava regolarità .
Non le moto, le gare. Le moto si dividevano in : " stradali, regolarità , cross e trial.
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Anche le moto...;) |
No le moto non si chiamavano enduro. Il termine era inglese e non mi ricordo venissero chiamate così . Solo dopo la metà degli anni 70 con la Yamaha Xt, mi pare.
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Mambo allora non ho capito il tuo primo intervento .😀
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Pure io ricordo che si chiamavano moto da regolarità!
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Sembra passato un secolo, invece . . .
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Ciao Luca, la nostra generazione, è cresciuta con queste moto. Che bei ricordi.
E poi penso che sarà l'ultima con tanti appassionati poiché i tempi sono cambiati e gli interessi dei ragazzi sono molto differenti, anche per questioni economiche. IMHO Dal mio IPhone Marcello |
Ciao Marcello, penso anche io sarà così. Buon Natale!
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regolarita'!:eek:
a chi lo dici.......;) vivo dove la regolarita' e' nata ed e' ancora il tempio mondiale della specialita'. nelle nostre zone, nonostante tutto..... , e' ancora una religione. Valli bergamasche..... l'hanno prox e' programmata la prova del mondiale. :arrow: |
Lo sport in se si chiamava regolarità forse perchè più romanticamente si dava il concetto di importanza rispetto al rispetto dei C.O. rispetto al tempo della speciale?
Il termine Enduro dovrebbe derivare da "endurance". Io credo che sia vero che ci sono meno appassionati rispetto alla fine degli '70 o inizio anni '80. Però credo anche ce ne siano ancora tantissimi che non si vedono più perchè voi siete cresciuti, avete abbandonato l'ambiente e non vedete più la quantità di ragazzini che ancora si appassiona e di adulti che frequentano i boschi. Però c'è da dire che i tempi sono cambiati perchè ormai con le moto da "enduro" non puoi più girare , perchè c'è spesso una sorta di psicopatia data dagli ecologisti "a tutti i costi" e l'urlare a priori ai delinquenti. Senza perdere di vista che si può coesistere... Ormai se sei un endurista sei un criminale inquinatore. I campetti "abusivi" non ci sono più ai bordi delle città o nei quartieri in costruzione. E anche in città se non hai tutte le frecce etc..etc.. ti aprono in due, dunque un ragazzino che non può permettersi una macchina con il carrello perchè dovrebbe volere una moto del genere? BEI TEMPI I VOSTRI :eek: |
valli bergamasche, il Magnolini....:!: però anche noi nel bresciano...
avevo il Morini Regolarità Casa, gran moto, poi sono arrivati i primi KTM che in allungo mi passavano sulle orecchie. Sul viscido c'era da discutere perché la coppia rabbiosa dei due tempi di allora non aiutava. Poi hanno inventato la valvola sullo scarico...:-o |
negli anni 70 era diffusissima la passione per la regolarita'. Il nome derivava dal tipo di gare che erano a cronometro su tratte prefissate e dovevi arrivare "giusto".Ne' prima ne' dopo, per non prendere penalita'. Poi c'erano le prove speciali a classifica dove si doveva andare piu' forte degli altri e andavano a influenzare la graduatoria finale. Ai tempi moltissimi ragazzi compravano queste moto anche se le usavano solo da citta' per moda, ma i praticanti comunque erano tantissimi. Poi c'erano campi e campetti piu' o meno regolari o improvvisati ovunque , e sentieri ovunque. Non si stava tanto a distinguere tra enduro e campetto, l'importante era sporcarsi. Metterci le mani eravamo tutti capaci, piu' o meno. La cosa era facilitata dal fatto che pur essendoci sul mercato almeno 50 case diverse (quasi tutte poi scomparse), la componentistica era al 90% uguale per tutte. Quindi c'era anche un mercato di pezzi imponente. Io mi son fatto la moto a 16 anni in camera da letto a forza di roba di recupero. Oltre che nel bergamasco anche in liguria avevamo una grossa tradizione e i nostri campioni.
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Vero Aspes io giravo in questo campetto vicino a casa, dove ai fine settimana si svolgevano vere e proprie gare. http://images.tapatalk-cdn.com/15/12...f2b9f556b4.jpg
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Bei ricordi...
Gritti, il Brisa, i cechi con le Jawa alla Sei Giorni. C'era anche la prova di accelerazione su asfalto, con la mano dx a martello, spalmati sul serbatoio e la mano sx sulla forcella :eek: http://imageshack.com/a/img905/2052/13SRJL.jpg |
Minkia! Ma quanti anni avete? Anziani! Macchè anziani: vecchi!
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Io feci parte di un gruppo di "scapestrati casinisti dell'espansione libera o quasi, quelli che puzzavano di Bardhal Castrol Stp ecc.ecc." che mise su un campetto vicino al cimitero, li di solito non protestano per il rumore.
Mi ricordo che sulle curve sistemammo le gomme che furono trafugate da un puttaniere del paese che frequentava le "signorine" che incendiavano i copertoni lungo la Milano-Lecco. Inutile dire che si viaggiava con le ragazze (le zainette sono nate con le supersportive) che quando rincasavano dovevano farsi un trattamento prolungato per togliersi il profumo " eau de Bardhal " dalle chiome. il mio cavallino era un Fantic 125 RC ...... :eek: |
....bei tempi....;)!!!
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Credevo che "regolarità" fosse riferito al fatto che i mezzi dovevano rispettare il CdS (luci, targa, ecc.)
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Castrol R40, che profumo sublime. Altro che Chanel n°5!
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da noi posti come il borlezza, valle di s.antonio, sandrera, falecchio, schisamarmitte (!) ecc posti da fare enduro da "paura" da 40 anni a questa parte.:eek: |
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E' proprio questione di sport. Anche le enduro hanno luci, targa, assicurazione. Sono i cross, come sempre, ad esserne esenti :) |
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