De Cataldo, Giancarlo - "La svedese"
Giancarlo de Cataldo - La svedese
Einaudi - 9,00 Euro Sharo (senza la "n") è bionda, bella e spigliata e vive in uno dei quartieri periferici di Roma dove regna il piccolo spaccio. Per salvare il suo ragazzo lo sostituisce in una consegna e così conosce il Principe e comincia la sua ascesa criminale, diventando una seria minaccia per chi in quel mercato ci sguazza da tempo. De Cataldo è l'autore del (per me notevole) "Romanzo criminale", ma la Roma qui descritta, ossia l'attuale (siamo nel periodo "covid"), non è quella dalle lotte politiche, degli scontri di piazza e della smisurata richiesta di eroina di quel libro. I criminali pure sono diversi, senza i sogni del Libanese, la sete di potere del Dandi o il codice d’onore del Freddo. Ci sono gli zingari, ma non è la Roma di "Suburra". E' la Roma dei quartieri poveri, della criminalità piccola e senza troppe ambizioni. Sharo è una normale "borgatara", ma estremamente intelligente, seppure senza erudizione, con fiuto per gli affari e le amicizie. Anche qui, come in "Romanzo criminale" c'è la ‘ndrangheta, ma anche una mafia contemporanea più ricca e spietata di quella solo tratteggiata nelle opere precedenti. Ci sono gli influencer, i rapper e la consapevolezza che oggi cedere alle lusinghe del malaffare è molto più facile. Ci verrebbe bene un film (o una miniserie TV). A me è piaciuto, son poco più di 230 pagine, si legge veloce ed è interessante. Vivessi in una borgata e avessi figli adolescenti sarei più preoccupato per loro di quanto non lo sono già ora. |
Quote:
In certi casi mi pare che per i protagonisti abbiano già pensato all'attore in grado di interpretarli. Penso al vice questore Rocco Schiavone e l'ispettore Giuseppe Lojacono... :) |
Eh si, ci sta.
Anche se io, molte volte, quando vedo la trasposizione di quanto ho letto e dunque immaginato, (vedi ad esempio i romanzi de "l'Alligatore"), spesso rimango male. |
Quote:
A me vengono in mente le trasposizioni dei libri di Manvaldi e i suoi "delitti del Bar Lume", ridotti ad una fiction (fatta pure male). |
L'ho letto da poco anch'io, mi è piaciuto ma non da strapparmi i capelli (che comunque preferisco tenermi cari, finché ci sono :lol:).
Per me è quasi inevitabile rimanere deluso dai film tratti da libri che ho amato. Ecco perché a volte è utile vedere prima il film... "Sono il king di 'sta merda, tu dimmi quanta ne piazzi" :) |
Quote:
Magari in quei casi il libro è di ridotto volume e magari i films di elevato minutaggio. Ad esempio il libro "Il Padrino" è anche eccessivamente particolareggiato rispetto al film, anche se poi quest'ultimo non approfondisce il perchè di certe situazioni (ad esempio la fedeltà al boss di Luca Brasi). In certi casi può essere che il libro sia troppo tecnico (Caccia a ottobre rosso) e il film, magari semplificando in qualcosa, riesca ad essere più scorrevole, se no addirittura avvincente. |
Quote:
|
Quote:
Il padrino, libro per me bellissimo ma distrutto da un film pallosissimo, che salvo solo per l'interpretazione di Brando e, soprattutto, di De Niro (nel secondo film): quest'ultimo è l'unico che con pochi tratti riesce a centrare perfettamente lo spessore, il carisma e la complessità del personaggio di Don Vito Corleone, esattamente come rappresentato nel libro da Puzo. Esattamente all'opposto Caccia ad Ottobre Rosso: film imho molto bello -specie per gli effetti speciali dell'epoca- e invece il libro è di una pallosità mortale, senza alcuno degli slanci coinvolgenti presenti nel film. |
Quote:
Ne Il Padrino, che a me è invece piaciuto (anche se la scena iniziale del matrimonio è davvero lunga), non ci sono solo gli attori che hai citato, ma un insieme davvero stellare : Al Pacino, Duvall, Caan ecc. E forse, tornando alla trasposizioni italiane, si spiegano il pessimo risultato di alcune fiction sopra citate. P.S. hai riesumato una discussione interessante. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:47. |
Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©