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michele2980 04-01-2018 11:57

Il più grande pilota di tutti i tempi di Road race è morto in sella a un 125.....

michele2980 04-01-2018 12:00

Uccidere il TT è uccidere lo spirito del' uomo(in particolare l'uomo motociclista) ovviamente non parlo dell'uomo la cui massima aspirazione è il ristorante e il divano di casa.

rasù 04-01-2018 12:02

a me dispiace un po' anche per l'abolizione dei giochi gladiatori, in nome del sedicente progresso

michele2980 04-01-2018 12:15

Alessia la sorella di Alessandro Polita il pilota di cui stiamo parlando che parteciperà al TT senza l'appoggio della fim e su una sedia a rotelle per un incidente a Misano....Misano inteso come la pista non Misano lungomare....

michele2980 04-01-2018 12:20

Quote:

Originariamente inviata da rasù (Messaggio 9688883)
a me dispiace un po' anche per l'abolizione dei giochi gladiatori, in nome del sedicente progresso

Sei sicuro li abbiano aboliti? Sicuro nell' arena non ci buttano più chi non ci vuole entrare...ma se i 2 o più combattenti sono d'accordo mi risulta che proprio estinta la cosa non sia... magari si chiama in un altro modo , magari non muoiono tutti subito ma come mosche per complicanze mediche dopo anni di pratica....

rasù 04-01-2018 12:46

a Misano, se wikipedia è attendibile, si conta un solo decesso (2010) in una gara motomondiale/superbike da quando è stato aperto nel 1972. non so quante edizioni in totale di mondiale e sbk vi siano state ospitate, però. magari poche.

il TT dal 1972 ne conta 156...

yuza 04-01-2018 12:52

Tutti adulti e ben coscienti dei rischi che corrono.
Io rispetto il TT e rispetto il libero arbitrio (di cui anche il TT è espressione imho)

cicerosky 04-01-2018 13:10

Quote:

Originariamente inviata da rasù (Messaggio 9688883)
a me dispiace un po' anche per l'abolizione dei giochi gladiatori, in nome del sedicente progresso

Hanno finito i leoni

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Bladerunner72 04-01-2018 13:17

A forza di condannare il rischio ed invocare progresso e sicurezza a tutti i costi, il motorsport automobilistico è passato dalla F1 epica, 'da gladiatori' degli anni 70/80 allo spettacolo ridicolo prodotto da venti trabiccoli elettrici con 10 minuti di autonomia che si rinorrono in un parcheggio.
Io sto con gli inglesi ed il loro modo antico di intendere il motorsport.

Superteso 04-01-2018 13:18

Quote:

Originariamente inviata da rasù (Messaggio 9688924)
a Misano, se wikipedia è attendibile, si conta un solo decesso (2010) in una gara motomondiale/superbike da quando è stato aperto nel 1972. non so quante edizioni in totale di mondiale e sbk vi siano state ospitate, però. magari poche.

il TT dal 1972 ne conta 156...

Perché in sbk sono pippe e non aprono

walty 63 04-01-2018 15:10

Anche la motoGp si avvia a fare la triste fine dalla f1. Anche io sto con gli inglesi e lascio il politicamente corretto alla Fmi.

rasù 04-01-2018 16:21

non capisco questa voglia di morte e sangue... a me vedere senna con il collo penzolante o simoncelli rotolare come un pupazzo ha suscitato pessime emozioni e reso desiderabile che si facesse il possibile per far progredire la sicurezza nelle gare, anche se non sarà mai al 100% nè lì nè nelle strade di tutti i giorni.
andare a 330 tra case e muretti non rientra nei miei concetti di accettabilità, come non lo era sfrecciare a 130 tra gli abitanti dei villaggi africani (infatti non lo si fa più) o a 180 nei tornanti in mezzo al pubblico del gr. B (e non si fa più nemmeno questo) anche se quelle asste i il TT presente sono e resteranno corse mitiche e favolose.

michele2980 04-01-2018 16:48

Ti focalizzi sul lato negativo , non è voglia di morte e sangue Rasù!

quelli che amano il TT non lo amano certo perché sperano di vedere qualcuno schiantarsi e inganni te stesso se pensi che uscire una domenica qualunque per andare a fare il tuo solito giretto tranquillo sia meno pericoloso, però lo fai lo stesso, nonostante qualcuno pensi che tu sia in incosciente perché non ci sei andato in macchina .

Se le assicurazioni prendessero i dati dei morti della stagione 2017 e decidessero che andare in moto per strada è troppo pericoloso (come in effetti è)e quindi non fare più polizze moto come la prenderesti?

Per noi è solo uno sport , quindi ci sta che tu dica fallo cercando di ridurre al minimo i rischi , ma per loro non è così, è la loro vita, non si spiega altrimenti come in un paddock fatto di amici padri e figli che hanno subito lutti così stretti tra loro si continui a combattere e correre, a questo si riferisce chi ti dice che se non vai non capisci, non è una gara di SBK o MotoGP con in ballo i soldi e i punti é la dimostrazione di dove può arrivare un essere umano spinto dalle sue passioni. è gente per cui vale il detto che lo sport non costruisce la personalità, la rivela.

Bladerunner72 04-01-2018 16:49

Non si tratta di voler vedere morte e sangue, io la domenica di Simoncelli ce l'ho negli occhi ad ogni via della Motogp, come l'investimento di Tomizawa. Ma Il pericolo ed il rischio sono edevono rimanere componenti imprescindibili del motorsport, e non si può nemmeno, in nome della sicurezza a tutti i costi, snaturare le corse gareggiando su circuiti stop and go in mezzo al nulla o proibendo tutto. Avete pur assistito alla gara di Foemula E, no? Ecco, quello è il motorsport moderno, moralmente e 'ambientalmente' corretto e sicuro. Ve lo lascio tutto, non fa per me.
Poi bisogna essere coerenti, Inutile negare che una delle componenti che fanno appassionare alla moto più che all'auto è l'intrinseca maggior pericolosità, che indirettamente è fonte di forti emozioni. . Se davvero la nostra massima aspirazione è vivere sotto una campana di vetro rinnegando tutto ciò che è pericoloso e quindi emozionante, sovremmo anzitutto vendere la moto e girare con un macinino a quattro ruote pieno di sistemi a prova di babbeo e rigorosamente elettrico, perchè anche il rumore del motore è qualcosa di brutto e di antico.
Il TT è pericoloso ed inutile? Si, allora è pericolosa ed inutile anche la moto,visto che andiamo in giro rischiando la vita senza uno scopo pratico, solo per il gusto di farlo... è una cosa altrettanto immorale e senza senso... Proibiamola, no?
Condividere e perorare la causa di proibire tutto ciò che non ha scopo pratico ed è inutimente pericoloso rischia di portare lontano, fino magari a toccarci e limitarci personalmente, ed allora potremmo cambiare opinione. Perchè siamo sempre portati a considerare 'stupido e inutile' quello che piace agli altri, e sacrosanto e lecito ciò che piace a noi.

rasù 04-01-2018 16:55

Quote:

e quindi non fare più polizze moto come la prenderesti?
le compagnie sono obbligate per legge a stipularti la RCA, non lo sono per tutti gli altri tipi di polizza:

Art. 132
(Obbligo a contrarre)
1. Le imprese di assicurazione stabiliscono preventivamente le condizioni di polizza e le tariffe relative all’assicurazione obbligatoria, comprensive di ogni rischio derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti.460
1-bis. Le imprese di assicurazione sono tenute ad accettare le proposte che sono loro presentate secondo le condizioni e le tariffe di cui al comma 1, fatta salva la necessaria verifica della correttezza dei dati risultanti dall’attestato di rischio, nonché dell’identità del contraente e dell’intestatario del veicolo, se persona diversa.461

haemmerli 04-01-2018 17:40

Credo che non se ne uscirà con un orientamento condiviso, sono posizioni troppo distanti.
Non c'è alcun dubbio che molte attività sono pericolose, e alcune lo sono molto più di altre.
Ed è altrettanto chiaro che definire un limite di inaccettabilità è impossibile.
Se una certa attività è esclusivamente individuale, e non richiede un tesseramento o una licenza, la responsabilità ricade solo ed esclusivamente sul singolo.
Ma se l'attività si svolge in un impianto, o necessita di una certa organizzazione, o prevede un tesseramento o una licenza apposita, la responsabilità ricade anche sul gestore, sull'organizzatore o sull'organismo sportivo che emana le regole del gioco e rilascia le licenze.
Non si spiegherebbe, se non fosse così, perché diavolo non sia possibile fare una gara di nuoto, o di corsa o di qualsiasi altro sport (persino il… bridge!) senza essere in possesso di un certificato di idoneità sportiva agonistica.
Che è senz'altro il frutto di un carrozzone che va a soldi, ma a qualcosa serve anche.
Uno potrebbe pensare:
"Ma se io sono cardiopatico e forse schiatto dopo mezzo giro di pista di atletica, e a me sta bene così, perché è la mia passione e mi sarò divertito fino all'ultimo, che gliene frega alla FIDAL?"
Invece no, chi organizza uno sport, a tutti i livelli, ha anche il dovere di evitare ai suoi adepti pericoli eccessivi, anche se la definizione del confine fra "accettabile" ed "eccessivo" non può essere così semplice da individuare.
Io gestisco una sezione di Tiro a Segno: pensate che, nel disgraziatissimo caso uno dovesse essere colpito per errore, potrei chiamarmi fuori perché l'errore non l'ho fatto io, e chi va in un poligono dovrebbe sapere che lì volano pallottole?
Vi garantisco che questo è l'incubo di qualsiasi presidente di un TSN, come pure di qualsiasi direttore di tiro.
E allora si dettano regole ferree, che sicuramente limitano la libertà individuale di giocare con la morte, ma io non posso andare in galera perché ho lasciato la libertà di agire pericolosamente.
Se vuole proprio rischiare lui e far correre rischi a qualcun altro, vada dove vuole ma non nel mio impianto.

Diavoletto 04-01-2018 18:14

.....qui si sta girando il frittatone....chi e´mai finito in galera per un incidende al TT?
nessuno
chi e´mai finito in galera per un incidente alla dakar? nessuno

non capisco perche´ una federazione motociclistica debba definire i concetti di accettabilita´ al posto di chi corre. e non sta in piedi il discorso della salute fisica perche´ e´ovvio che venga richiesto una documentazione attestante il proprio stato di salute....ma una volta che l´ho fatto ....e voglio andare a fare la matathon de sable...posso andare ...anche se schiatto di fatica a meta´...e´una mia scelta.

La federazione dovrebbe tesserare e autorizzare chi vuole competere...prevedere organizzativamente di avere le assicurazioni e le strutture adeguate.....fine.

vedo gia´la federazione sci che vieta le libere perche´pericolose....mapperfavore....

rasù 04-01-2018 18:22

se qualcuno si fa male in un paese normale, non un paradise paper, la magistratura indaga e nel caso fa il culo agli organizzatori. non per niente il TT è a man e la dakar era in africa.

questa vicenda edificante, ad esempio, è di qualche giorno fa

http://milano.repubblica.it/cronaca/...iso-185491323/

paolo b 04-01-2018 18:23

Quote:

Originariamente inviata da diavoletto (Messaggio 9689245)
(..) La federazione dovrebbe tesserare e autorizzare chi vuole competere...prevedere organizzativamente di avere le assicurazioni e le strutture adeguate.....fine (..)

Potrebbe essere che nel caso in esame non ci siano assicurazioni che stipulino contratti del genere e/o che il premio richiesto sia stato progressivamente aumentato fino a risultare eccessivamente oneroso?

Immagino che assicurare un paracadutista sportivo costi molto meno di uno che fa base jump con una tuta alare, per fare un parallelo..

Bladerunner72 04-01-2018 18:25

Infatti il pericolo è proprio il precedente che si viene a creare, e si sa che in Italia tutto diventa 'pretesto per'. E visto che questa bella federazione per proprio tornaconto ha spesso agito in barba agli interessi dei suoi stessi tesserati... non mi aspetto niente di buono per il futuro.


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