Cognetti, Paolo - "Senza mai arrivare in cima"
 

Cognetti Paolo "Senza mai arrivare in cima"
Einaudi, poco più di 110 pagine, 14,00 (!) Euro

Mah...

Diario di viaggio (illustrato, ma Cognetti, direi, disegna maluccio) relativo al mal di montagna, ad un cane tibetano e a paesaggi bellissimi (e vorrei vedere).
Storia di una spedizione con muli e campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e soprattutto storia dei compagni di viaggio (umani ed animali).

Cognetti che parte con un caro amico di infanzia in una spedizione cui si unisce una cagnolina tibetana. Si parla di montagna (ovviamente), di amicizia, di viaggi e di amore per la lettura.
Il viaggio è anche metaforico: crescita, ricerca, trovare un senso anche nel quotidiano, nel fastidio, nelle salite difficili.
I monasteri abbandonati e i monaci in preghiera.
Prosa semplice ed essenziale, con alcuni spunti buoni, ma, per me, in definitiva, niente di eccezionale. Sarà che ho letto in gioventù (ed ho ancora in libreria) "Il terzo occhio" di Titus Lobsang Rampa (libro del '56) che ricordo "altro" rispetto a questo.

Forse un po' "paraculo"?
Si finisce in una giornata

Se avete voglia leggetelo (è noto e nelle biblioteche si trova), poi mi dite

Ora ho cominciato un libro su un avvocato a cui tutti i clienti pagano un fondo spese senza che lo stesso sia richiesto...un libro di fantascienza praticamente :lol:

Edit - Finito ieri sera: non credo valga la pena parerizzarlo. Ad un certo punto il protagonista deve partire e chiede alla segretaria di racimolare un po' di soldi dai clienti morosi, raccatta 40k euro in due gg. e se ne va...

Ma non ti sembra che Cognetti abbia preso spunto dal "Leopardo delle nevi" di Matthiessen?

Dici? Può darsi...
Ho letto ora le "critiche".
Se era un modo per incuriosirmi e farmelo leggere ci sei riuscito ;)
Ora sento in biblioteca