bodo
08-11-2006, 09:06
Beccati tutti nel tragitto casa-lavoro. Alcune mattine a Roma il "raccolto" è particolarmente abbondante.:(:(:(:(
1) Il primo lo avvisto sulla Tuscolana.
Dal rumore diresti un jet in atterraggio a Ciampino, ma i fari negli specchietti evidenziano l'inequivocabile sagoma di un T-Max...ovviamente con scarico aperto.
Il conducente ha il Momo di ordinanza e l'altrettanto obbligatorio piumino con ideogrammi giapponesi formato A4 sulla schiena. Piedi rigorosamente ad altezza manubrio.
Si fa strada nel traffico svicolando a destra e sinistra a velocità curvatura.
Lo osservo fare l'ultimo zig-zag della giornata (almeno): passa una macchina, le taglia la strada per superare da destra un camion che si stava allargando in centro carreggiata e....si stampa su un autobus alla fermata! Ecco spiegato perché il camion si stava allargando.
Dopo aver visto che si rialza da solo lo lascio con il cortese autista del bus e con il comprensivo vigile urbano immediatamente sopraggiunti.:lol:
2) Il secondo poco dopo su via del Mandrione. Una strada secondaria piena di dossi di rallentamento (21 in meno di 2 KM) che faccio per evitare il traffico.
Quando è libera come stamattina, la faccio sulle pedane a 50-60 (lo so, non si dovrebbe...il limite è a 30:-o) e generalmente passo senza pietà scuter, scuteroni e moto sportive che inchiodano ad ogni dosso.
Ma oggi no. Oggi è arrivato lui. SH 150 e altro tipico abbigliamento da scuterista romano: Belstaff bianca e caschetto a scodella SLACCIATO!
Mi passa in velocità in corrispondenza di un dosso, continua così e lo vedo saltare ad ogni dosso tenendo la mano destra sul manubrio e la sinistra sul caschetto. Giusto! Sennò vola.
Ora, la strada è costeggiata da un muro (niente marciapiede) e fa una curva di quasi 90 gradi a sinistra...sarà forse questo il motivo per cui c'è un dosso proprio prima della curva?
Ma lui prende a palla anche questo, solo che perde il controllo del manubrio (strano...con una mao sola..) e si stampa lateralmente contro il muro!
Resta miracolosamente in piedi, si guarda velocemente indietro (forse per valutare la figura di ***** che aveva fatto) e riparte a razzo, stavolta tenendosi la sinistra sul braccio sbattuto anziché sul caschetto.
Chissà come sarà fieroora del suo Belstaff con una manica bianca e una color mattone...:lol:
3) La terza è l'altrettanto tipica universitaria (vista la zona) rincoglionita dall'alzataccia. Sta dietro a me sul suo Sky, bloccati nel traffico della Casilina.
In quel tratto lo sport preferito dei dueruotisti è "il passaggio sul marciapiede".
A un certo punto anche lei ha una botta di adrenalina e decide di aggregarsi alle orde di motorini che ci superano passando sul marciapiede e ci sale sopra (non senza fatica).
La vedo guardare con faccia inebetita il gruppeto di dueruote che è passato subito prima di lei e che ora sta improvvisamente ridiscendendo dal marciapiede, immediatamente più avanti, per riguadagnare la carreggiata. l'espressione tradisce la domanda "ma perché scendono tutti?".
La spiegazione credo gliela stia ancora dando la vigilessa appostata sul marciapiede poco più avanti.:lol:
1) Il primo lo avvisto sulla Tuscolana.
Dal rumore diresti un jet in atterraggio a Ciampino, ma i fari negli specchietti evidenziano l'inequivocabile sagoma di un T-Max...ovviamente con scarico aperto.
Il conducente ha il Momo di ordinanza e l'altrettanto obbligatorio piumino con ideogrammi giapponesi formato A4 sulla schiena. Piedi rigorosamente ad altezza manubrio.
Si fa strada nel traffico svicolando a destra e sinistra a velocità curvatura.
Lo osservo fare l'ultimo zig-zag della giornata (almeno): passa una macchina, le taglia la strada per superare da destra un camion che si stava allargando in centro carreggiata e....si stampa su un autobus alla fermata! Ecco spiegato perché il camion si stava allargando.
Dopo aver visto che si rialza da solo lo lascio con il cortese autista del bus e con il comprensivo vigile urbano immediatamente sopraggiunti.:lol:
2) Il secondo poco dopo su via del Mandrione. Una strada secondaria piena di dossi di rallentamento (21 in meno di 2 KM) che faccio per evitare il traffico.
Quando è libera come stamattina, la faccio sulle pedane a 50-60 (lo so, non si dovrebbe...il limite è a 30:-o) e generalmente passo senza pietà scuter, scuteroni e moto sportive che inchiodano ad ogni dosso.
Ma oggi no. Oggi è arrivato lui. SH 150 e altro tipico abbigliamento da scuterista romano: Belstaff bianca e caschetto a scodella SLACCIATO!
Mi passa in velocità in corrispondenza di un dosso, continua così e lo vedo saltare ad ogni dosso tenendo la mano destra sul manubrio e la sinistra sul caschetto. Giusto! Sennò vola.
Ora, la strada è costeggiata da un muro (niente marciapiede) e fa una curva di quasi 90 gradi a sinistra...sarà forse questo il motivo per cui c'è un dosso proprio prima della curva?
Ma lui prende a palla anche questo, solo che perde il controllo del manubrio (strano...con una mao sola..) e si stampa lateralmente contro il muro!
Resta miracolosamente in piedi, si guarda velocemente indietro (forse per valutare la figura di ***** che aveva fatto) e riparte a razzo, stavolta tenendosi la sinistra sul braccio sbattuto anziché sul caschetto.
Chissà come sarà fieroora del suo Belstaff con una manica bianca e una color mattone...:lol:
3) La terza è l'altrettanto tipica universitaria (vista la zona) rincoglionita dall'alzataccia. Sta dietro a me sul suo Sky, bloccati nel traffico della Casilina.
In quel tratto lo sport preferito dei dueruotisti è "il passaggio sul marciapiede".
A un certo punto anche lei ha una botta di adrenalina e decide di aggregarsi alle orde di motorini che ci superano passando sul marciapiede e ci sale sopra (non senza fatica).
La vedo guardare con faccia inebetita il gruppeto di dueruote che è passato subito prima di lei e che ora sta improvvisamente ridiscendendo dal marciapiede, immediatamente più avanti, per riguadagnare la carreggiata. l'espressione tradisce la domanda "ma perché scendono tutti?".
La spiegazione credo gliela stia ancora dando la vigilessa appostata sul marciapiede poco più avanti.:lol: