passerotto68
25-09-2006, 17:01
non so ben spiegare effettivamente cosa mi succede, sta di fatto che in belle giornate mi sveglio involontariamente più mattiniero del solito e non vedo l'ora di mettere in moto l'amata compagna e atture finalmente uno degli innumerevoli itinerari studiati nelle piovose e fredde giornate invernali.
SI ATTUA ALLORA QUELLA KE DEFINISCO LA SECONDA PARTE DEL VIAGGIO OVVEROSIA QUELLA PRATICA .
La prima parte, quella teorica, la vivo direttamente dal divano o dal mio letto ed è quelle in cui studio la cartina, verifico il km, mi informo su riferimenti letterari, storici, geografici, gastronomici dei posti ke visiterò. in realta così facendo è un pò come essere già partiti e a dir la verita è ancora meglio in quanto con il cattivo tempo il viaggio virtuale effetuato rimanendo comodamente a casa e tra l'altro spendendo ben poco se non un pò di fantasia esercita ankem il suo fascino.
tale fascino si concretizza allorquando il viaggio diventa reale e talvolta la realta corrisponde in maniera inverosimile a quello ke si era immaginato....
la moto vissuta come mototurista è per me una esperienza molto stimolante a tal punto ke è diventata una sorta di terapia della quale non riesco a fare a meno. ogni volta ke ripongo l'amata signora in garage dopo una delle mie uscite per qualche attimo prima di lascirla mi fermo ad osservarla quasi quel silenzio volesse essere un ringraziamento per le emozioni ke abbiamo provato insieme e per la crescita ke ne è sopravvenuta . oserei parlare di mototurismoterapia ke racchiude in se la cromoterapia(colori e panorami), la aromoterapia (gli odori della natura ed i sapori delle tradizioni culinarie locali), la musico terapia(avete mai percorso la cassia da siena a viterbo sulle note di Bach?), l'arteterapia (la guida di un motoveicolo ke ci appare cosa così naturale è in realta una arte di destrezza ed eleganza anche se non è proprio il mio caso ).
cominciò a sentire la necessita di condividere tali esperienze con altre persone , con un gruppo di persone ..... si potrebbe cosi effettivamente parlare di mototurismoterapia di gruppo.saluti!!!! passerotto68 :) :) :) :) :)
SI ATTUA ALLORA QUELLA KE DEFINISCO LA SECONDA PARTE DEL VIAGGIO OVVEROSIA QUELLA PRATICA .
La prima parte, quella teorica, la vivo direttamente dal divano o dal mio letto ed è quelle in cui studio la cartina, verifico il km, mi informo su riferimenti letterari, storici, geografici, gastronomici dei posti ke visiterò. in realta così facendo è un pò come essere già partiti e a dir la verita è ancora meglio in quanto con il cattivo tempo il viaggio virtuale effetuato rimanendo comodamente a casa e tra l'altro spendendo ben poco se non un pò di fantasia esercita ankem il suo fascino.
tale fascino si concretizza allorquando il viaggio diventa reale e talvolta la realta corrisponde in maniera inverosimile a quello ke si era immaginato....
la moto vissuta come mototurista è per me una esperienza molto stimolante a tal punto ke è diventata una sorta di terapia della quale non riesco a fare a meno. ogni volta ke ripongo l'amata signora in garage dopo una delle mie uscite per qualche attimo prima di lascirla mi fermo ad osservarla quasi quel silenzio volesse essere un ringraziamento per le emozioni ke abbiamo provato insieme e per la crescita ke ne è sopravvenuta . oserei parlare di mototurismoterapia ke racchiude in se la cromoterapia(colori e panorami), la aromoterapia (gli odori della natura ed i sapori delle tradizioni culinarie locali), la musico terapia(avete mai percorso la cassia da siena a viterbo sulle note di Bach?), l'arteterapia (la guida di un motoveicolo ke ci appare cosa così naturale è in realta una arte di destrezza ed eleganza anche se non è proprio il mio caso ).
cominciò a sentire la necessita di condividere tali esperienze con altre persone , con un gruppo di persone ..... si potrebbe cosi effettivamente parlare di mototurismoterapia di gruppo.saluti!!!! passerotto68 :) :) :) :) :)