jonlomb
17-09-2006, 21:35
Finita la scorta, ieri, sono tornato ad Alice bel Colle, vicino ad Acqui, per fare rifornimento di barbera annata 2005. Venti litri in “BaginBox” (contenitori, di cartone, sotto vuoto tipo Tavernello) nelle borse laterali.
Alla cantina sociale arrivavano quintali e quintali di uva, io ho visto solo bianca, ma la signorina riempiendo i contenitori mi spiegava che la vendemmia si sta svolgendo 24h su24.
Il vino annata 2007 dovrebbe essere buono. Bene!
Ma il tour del vino, da Savona ad Alice, è diventata l’occasione per farmi una corsetta, solo solo, su per il Cadibona, poi Altare, Cairo Montenotte, Piana Crixia, Spigno, Mombaldone, Acqui. Strada splendida, “curvosa” e invitante.
L’avevo fatta gli anni scorsi col VFR ed anche a marzo con il nuovo “Zeppelin 1°”, sempre con zainetto. Stavolta Ro non ne aveva voglia. E allora via così.
Savona Alice bel Colle sono 75/76 km. Partito alle 14,02, alle 14,54 ero davanti alla cantina sociale. M’è toccato aspettare pure un quarto d’ora, prima che l’impiegata, dopo la pausa pranzo riaprisse la cantina.
Alle 15,19 ho ripreso la strada di casa…..dovevo darci dentro, alle 16,00 cominciava su Sky la partita.
Fino ad Altare nessun problema. Quando, però, ho preso a “pennellare” (sic!) le curve del Cadibona, all’improvviso, di colpo, mi sono reso conto di quanto siano una costante e grave minaccia, per chi guida una moto, i guard rail che fiancheggiano la carreggiata.
Lame acuminate, che assomigliano a volte ad una mannaia a volte ad una ghigliottina.
Pochi mesi prima della mia gita, marito e moglie, motociclisti, aveva perso la vita su quella strada, abbattuti dal guard rail.
Le mani nei guanti hanno preso a sudare, il battito cardiaco ad accelerare, mentre la velocità è scesa fino al limite di legge (per la tratta Savona Cadibona è 60 km).
Questo è una problematica comune a statali, provinciali, comunali sparse in tutta l’Italia.
Non è accettabile che si debba rischiare la testa (in senso letterale) solo perché Stato, Province, Comuni hanno rinunciato, per questione di soldi, a cambiare i vecchi, letali guard rail, d’acciaio, con quelli di nuova concezione in calcestruzzo che, pur se non completamente di sicurezza, comunque procurerebbero minor danni ad un motociclista.
Lo so, ogni tanto qualcuno si alza, spaventato, e ripropone la cosa. Ma ad oggi, solo in autostrada si vede che qualcosa sta cambiando.
Si deve ributtare un macigno nello stagno!
Propongo a Bumoto, come Leader di questa Grande Comunità di prendere un’iniziativa, di qualunque tipo (petizione al Capo dello Stato, Blog di Beppe Grillo e/o altro) atta a promuovere un sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle morti determinate dai guard rail.
Scusate lo sfogo!
P.S. mi sono perso metà del primo tempo della partita, mannaggia. Però sono contento di essere arrivato a casa, intero e col vino!
Alla cantina sociale arrivavano quintali e quintali di uva, io ho visto solo bianca, ma la signorina riempiendo i contenitori mi spiegava che la vendemmia si sta svolgendo 24h su24.
Il vino annata 2007 dovrebbe essere buono. Bene!
Ma il tour del vino, da Savona ad Alice, è diventata l’occasione per farmi una corsetta, solo solo, su per il Cadibona, poi Altare, Cairo Montenotte, Piana Crixia, Spigno, Mombaldone, Acqui. Strada splendida, “curvosa” e invitante.
L’avevo fatta gli anni scorsi col VFR ed anche a marzo con il nuovo “Zeppelin 1°”, sempre con zainetto. Stavolta Ro non ne aveva voglia. E allora via così.
Savona Alice bel Colle sono 75/76 km. Partito alle 14,02, alle 14,54 ero davanti alla cantina sociale. M’è toccato aspettare pure un quarto d’ora, prima che l’impiegata, dopo la pausa pranzo riaprisse la cantina.
Alle 15,19 ho ripreso la strada di casa…..dovevo darci dentro, alle 16,00 cominciava su Sky la partita.
Fino ad Altare nessun problema. Quando, però, ho preso a “pennellare” (sic!) le curve del Cadibona, all’improvviso, di colpo, mi sono reso conto di quanto siano una costante e grave minaccia, per chi guida una moto, i guard rail che fiancheggiano la carreggiata.
Lame acuminate, che assomigliano a volte ad una mannaia a volte ad una ghigliottina.
Pochi mesi prima della mia gita, marito e moglie, motociclisti, aveva perso la vita su quella strada, abbattuti dal guard rail.
Le mani nei guanti hanno preso a sudare, il battito cardiaco ad accelerare, mentre la velocità è scesa fino al limite di legge (per la tratta Savona Cadibona è 60 km).
Questo è una problematica comune a statali, provinciali, comunali sparse in tutta l’Italia.
Non è accettabile che si debba rischiare la testa (in senso letterale) solo perché Stato, Province, Comuni hanno rinunciato, per questione di soldi, a cambiare i vecchi, letali guard rail, d’acciaio, con quelli di nuova concezione in calcestruzzo che, pur se non completamente di sicurezza, comunque procurerebbero minor danni ad un motociclista.
Lo so, ogni tanto qualcuno si alza, spaventato, e ripropone la cosa. Ma ad oggi, solo in autostrada si vede che qualcosa sta cambiando.
Si deve ributtare un macigno nello stagno!
Propongo a Bumoto, come Leader di questa Grande Comunità di prendere un’iniziativa, di qualunque tipo (petizione al Capo dello Stato, Blog di Beppe Grillo e/o altro) atta a promuovere un sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle morti determinate dai guard rail.
Scusate lo sfogo!
P.S. mi sono perso metà del primo tempo della partita, mannaggia. Però sono contento di essere arrivato a casa, intero e col vino!