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Piermerlino
11-09-2006, 20:51
ma è possibile che sia così difficile cambiare lavoro ???
E' possibile che ogni volta che vengo convocato da una società di selezione debbo subire l'umiliazione di essere "scartato" da qualcuno molto più giovane di me, con molta meno esperienza di me e che spesso non è in grado di rispondere alle mie (tra l'altro banalissime) domande?

Mah! Scusate lo sfogo, ma "ce l'avevo" proprio qui...

PS Depressione da lunedì sera.

eNdhj
11-09-2006, 21:21
guarda io sarà un annetto che sporadicamente butto un occhio agli annunci di lavoro (settore informatico), ma più che contratti a progetto/collaborazione/a termine non si trova, A MENO CHE TU NON CONOSCA IL FIGLIO DELL'AMICO DELLO ZIO........ <condivido la depressione..> :(

Kilimanjaro
11-09-2006, 21:34
Di solito chi fa selezione attitudinale le domande le fa e non le riceve.
Non è percaso che al colloquio avevi intenzione tu di selezionare i selezionatori? :lol: :lol: :lol:

Piermerlino
11-09-2006, 21:35
Eh... nel settore informatico è ancora più difficile.
Forse era meglio una volta, quando giravi per le "botteghe" bussa vi e se piacevi al "padrone" il giorno dopo eri li "a tirà l caret"

Piermerlino
11-09-2006, 21:40
Di solito chi fa selezione attitudinale le domande le fa e non le riceve.
Non è percaso che al colloquio avevi intenzione tu di selezionare i selezionatori? :lol: :lol: :lol:

Mi sono trovato spesso di fronte personaggi neanche capaci di spiegarmi la mia futura collocazione nell'organigramma dell'azienda ne tanto meno esattamente la mia funzione.
Guarda... è persino difficile da spiegare...:mad:

Kilimanjaro
11-09-2006, 21:43
Mi permetto di consigliarti di curare molto "il modo" in cui ti proponi, tanto quanto "il contenuto" del dialogo.

rhino
11-09-2006, 21:47
guarda io sarà un annetto che sporadicamente butto un occhio agli annunci di lavoro (settore informatico), ma più che contratti a progetto/collaborazione/a termine non si trova, A MENO CHE TU NON CONOSCA IL FIGLIO DELL'AMICO DELLO ZIO........ <condivido la depressione..> :(

.....vi capisco.....mal comune mezzo gaudio.....se vi è di conforto.

slow_ahead
11-09-2006, 21:52
Caro Pier...., concordo con te e condivido la tua "depressione"

Non posso fare molto per aiutare... io ci sono passato da tempo e non credo piu' assolutamente alle societa' di selezione che sono (in questi tempi, poi) subissate di domande...

Non ostante cio' che dice Kilimanjaro é giusto, MOLTO GIUSTO, fare domande in sede di selezione: vorrai pure sapere dove -potenzialmente- potresti essere assunto, no?

Non ho consigli da darti, ma di nuovo condivido con te l'amarezza per il basso livello dei neolaureati (macchessaranno sti' neolaurati poi?) che non hanno la minima idea di come si vive in azienda (o in fabbrica) e che sono cHiamati a esprimere giudizi su sconosciuti in pochi minuti di conversazione....

Kilimanjaro
11-09-2006, 21:55
ogni volta che vengo convocato da una società di selezione debbo subire l'umiliazione di essere "scartato" da qualcuno molto più giovane di me, con molta meno esperienza di me e che spesso non è in grado di rispondere alle mie

Vedi, la soluzione io la vedo quì.

Tieni presente che chi fa selezione psicoattitudinale in una società di selezione è un professionista del settore, anche nonostante l'età.
Nella seconda parte del post sopra, sei tu che valuti le capacità di chi sta valutandoti. Chi ti colloquia se ne accorge. Evidentemente nel linguaggio non verbale (postura, atteggiamento, mimica facciale e tutto ciò che un professionista sa leggere in chi ha davanti) dai segnali molto forti che vengono letti in un certo modo.Scusa la franchezza, ma ho ritenuto di darti qualche piccola indicazione di quella che è la mia chiave di lettura.
Lamps!

Piermerlino
11-09-2006, 21:55
Mi permetto di consigliarti di curare molto "il modo" in cui ti proponi, tanto quanto "il contenuto" del dialogo.

Poco, poco sarai del mestiere ?

Se così probabilmente il colloquio con te potrebbe essere costruttivo.

Così è successo le due volte che mi sono trova ti fronte due selezionatori con esperienza. Uno di questi chiamato dalla "giovane selezionatrice" perchè non più in grado di rispondere alle mie domande.

Per l'amore del cielo, nessuna presunzione perchè non sono nulla di speciale, ma sicuramente non escludo che quando di fronte a me trovo uno "sbarbato" subentri un fattore "superiorita" che mi lascia sfuggire una sorta di desiderio di sfida... e quindi vendo subito classificato. In questo caso hai ragione: mi propongo sicuramente male.

Darebbe fastidio anche a me essere messo a disagio. Ma del resto...

Piermerlino
11-09-2006, 22:00
Uella, vedo che l'argomento è di interesse.
Anche se forse un pò fuori luogo, rendiamolo costruttivo !!!
Era da tempo che volevo scambiare qualche opinione con qualcuno ma non ne ho mai trova l'occasione.

errepierre
11-09-2006, 22:00
io invece tendo a dare ragione a piermerlino... dall'altra parte.
Nel mio piccolo dipartimento, ho assunto due persone tramite selezioni fatte da cossiddette società specializzate... e ancora mi roteano i testicoli (chissà se il correttore di bozze automatiche mi passa il termine)

Le persone valide sono arrivate tramite botta di c**o, conoscenze, trippole e trappole... ma se vado a rileggermi le carte dei "PROGETTI" - così li chiamano - ancora mi fumigano.....

Solo, si sanno vendere bene (i colloquianti, non i colloquiati)

Piermerlino
11-09-2006, 22:09
Mah, io malgrado la mia critica "velata" mi sento di restare tra le due parti.
Forse il mercato della "selezione" è ancora troppo giovane.
Penso sia stata un'ottima idea di business, un po' come la certificazione della qualità, la 626, la privacy, ecc.

Dal mio punto di vista, forse perchè sono un po' masochista, mi diverto ogni tanto a farmi "selezionare" da mio suocero.

Era una figura di rilievo (ora pensionato ma consulente) in una multinazionale.

I suoi colloqui per la selezione iniziavano con una curatissima presentazione dell'azienda.
Il candidato veniva sottoposto ad una serie di quiz, ma non quelli che si trovano nelle riviste... gli venivano sottoposti dei casi aziendali, più o meno difficili in funzione del ruolo.
Quindi veniva valutata la sua capacità di reagire di fronte a determinate situazioni, anche sull'orlo della discussione accesa, ovviamente sempre in proporzione al ruolo oggetto della selezione.
Alla fine, dedicava del tempo a dare suggerimenti su come proporsi la volta successiva, ed all'analisi degli errori.
Il tutto tassativamente entro i 60min.

Difficile da credere ?

Kilimanjaro
11-09-2006, 22:11
Allora, ti rispondo:
si, sono del mestiere. Ho selezionato migliaia di persone, tutte abbastanza giovani, per anni e per conto di un'Amministrazione dello Stato.
L'argomento trattato in sede di selezione è soltanto lo spunto per far parlare il candidato. Il contenuto è importante, ma per mettere in luce motivazione, affidabilità, serietà, eventuali contraddizioni nel discorso. Si potrebbe fare selezione anche parlando della gita fatta in moto la domenica prima o commentando la partita di pallone vista in tv. In pratica è spesso solo il pretesto per far emergere i tuoi aspetti caratterologici.
Quando sopra hai scritto: "quando di fronte a me trovo uno "sbarbato" subentri un fattore "superiorita" che mi lascia sfuggire una sorta di desiderio di sfida..." mi hai dato la conferma. Chi ti colloquia ti provoca in qualche modo per vedere le tue reazioni. E tu .... abbocchi, come un pesciolino.
Il discorso è lungo. Magari ne parliamo in pvt.

slow_ahead
11-09-2006, 22:14
Vedi, la soluzione io la vedo quì.

Tieni presente che chi fa selezione psicoattitudinale in una società di selezione è un professionista del settore, anche nonostante l'età.
Nella seconda parte del post sopra, sei tu che valuti le capacità di chi sta valutandoti. Chi ti colloquia se ne accorge. Evidentemente nel linguaggio non verbale (postura, atteggiamento, mimica facciale e tutto ciò che un professionista sa leggere in chi ha davanti) dai segnali molto forti che vengono letti in un certo modo.Scusa la franchezza, ma ho ritenuto di darti qualche piccola indicazione di quella che è la mia chiave di lettura.
Lamps!

...hai un aproccio molto gentile ed educato, volevo dunque precisare quello che intendo qunado dico di "non essere d'accordo" con te.

E' vero che in fase di selezione i valutatori valutano anche "....nel linguaggio non verbale (postura, atteggiamento, mimica facciale e tutto ciò che un professionista sa leggere in chi ha davanti) dai segnali molto forti che vengono letti in un certo modo."

Ma, pero', accidenti, non e' solo l'azienda che seleziona a dare una opportunità al potenziale neoassunto....
Non credi che valga anche il contrario? manifestare la propria personalita' con domande potrebbe non voler essere "valutare il valutatore" ma, magari, valutare l'azienda che sta facendo selezione!.

Pensa ai tanti scartati dalle selezioni del personale delle aziende come Cirio, Parmala, Fiat dei vecchi tempi eccetera (per citare le grandi, ma c'e' anche l'IBM che e' arrivata sull'orlo dle fallimento qui in italia tempo fa...) come si saranno sentiti dopo le prestazioni prodotte dal managment delle medesime?

Nn credi, caro Kilimanjaro, che adottando un atteggiamento "supino" durante la selezione magari ti assumono pure, ma poi ti trovi in una azienda di ..m..da?

oh, e' solo una opinione... :)

Kilimanjaro
11-09-2006, 22:21
Slow ahead, c'è chi compra e chi vende. Il selezionatore è l'acquirente, il selezionato è il venditore, a domicilio. Di solito chi sceglie è chi compra. Chi vende per concludere l'affare deve cercare di mostrare il meglio di se. Se il venditore seleziona gli acquirenti rischia di rimanere con la cassa vuota.

errepierre
11-09-2006, 22:31
scusa Kili, ma tu che hai selezionato per anni e per conto eccetera... conosci evidentemente l'azienda, le sue dinamiche, e tutti gli annessi e connessi - a fondo

poi, che si tratti di pura e semplice compravendita (tu ti vendi, ti piazzi, ti descrivi e io decido se vali e quindi se puntare su di te) son d'accordo...

Ma quando il "selezionatore primo"
- neanche si prende la briga di martellarmi i malleoli per capire esattamente io (committente) stia cercando esattamente
- punta per forza di cose a candidature di più alto profilo (i.e. laureato invece che diplomato) perchè così il "progetto" si chiude con un migliore bilancio
.... mi sa che qualcosa non quadra, no?

Comunque, finalmente la mia azienda ha deciso di dotarsi di apposita figura di c.d. personnel management quindi spero che le brutte exp. rimangano storia passata....

Piermerlino
11-09-2006, 22:31
Allora, ti rispondo:
Il discorso è lungo. Magari ne parliamo in pvt.

Ahh, non avevo dubbi che da te si potesse "tirare fuori" qualcosa !!!
Si! magari approfondiamo in privato, ma sarebbe utile proseguire il più possibile sul post, mi sembra di vedere che il forum è frequentato da parecchi giovani che ne potrebbero trarre beneficio.

Intanto ti rispondo così:

E' mio interesse presentarmi per quello che sono. Sinceramente mi è capitato anche di trovare che mi abbia fatto degli apprezzamenti e paradossalmente una volta mi è anche stato detto che: "Lei è la persona ideale per questo posto. Mi sento in dovere di informarla che a mio parere lei non riuscirà a realizzarsi professionalmenti in questa posizione... ecc... ora sta lei sciegliere se accettare..."
Il mio dubbio: se mi creassi una facciata (una bella vetrina) per piacere al selezionatore, quante volte mi sarebbe capitato di finire in posizioni "comode" per chi deve essere remunerato per la selezione fatta e scomode per me che sarei ritrovato in un contesto e posizione totalmente inadatte per me.
Mi sentirei un po' come come quelli che vendono quegli accessori rivoluzionari sui banchetti dei mercati o nelle fiere, prodigandosi in dimostrazioni sull'orlo della fantascienza. Li compri, li porti a casa , li provi ed alla fine ti accorgi di aver buttato via solamente soldi e tempo.

slow_ahead
11-09-2006, 22:32
Slow ahead, c'è chi compra e chi vende. Il selezionatore è l'acquirente, il selezionato è il venditore, a domicilio. Di solito chi sceglie è chi compra. Chi vende per concludere l'affare deve cercare di mostrare il meglio di se. Se il venditore seleziona gli acquirenti rischia di rimanere con la cassa vuota.


...Giuro, e' l'ultima replica....;)

Quello che intendo io e' che, ise io fossi in fase di selezione, vorrei capire se finisco in una azienda del 42% o in una del 58% ---->

http://www.quellidellelica.com/vbforum/showpost.php5?p=1433282&postcount=1

Poi hai ragione tu, anche quello del lavoro e' un mercato, regolato dalle regole del mercato dove si compra e si vende

(...ma mi pare di aver capito che il mercato NON si autoregola e non si autopulisce come molti si aspettano...)

Piermerlino
11-09-2006, 22:40
Ragazzi io vado a dormire, ne riparliamo domani sera.
Grazie comunque a tutti per l'opinione espressa.
Speriamo di portare avanti nei prossimi giorni questa discussione.
Ciao a tutti e buona notte.

Kilimanjaro
11-09-2006, 22:46
Nel campo dell'industria privata non saprei.
In genere per fare selezione si valuta la conoscenza tecnica con un test di sbarramento o con uno o più temi tecnici. Scremato il grosso dei partecipanti, si passa poi alla selezione attitudinale, andando ad individuare le persone in possesso dei requisiti richiesti.


Mò ve saluto che me tocca annà a dormì.......

Zio Erwin
12-09-2006, 00:05
Premesso che è meglio avere due selezionatori inesperti davanti che uno molto esperto dietro......:lol:.......mi permetto di fare alcune considerazioni, visto che di esperienza in materia ne ho a sufficienza.......
Le società di selezione non sono tutte serie.
I selezionatori a volte, spesso, sono molto sprovveduti.
Sono poche le società serie con selezionatori "professionisti".
Su Milano le conti su due mani.......
Detto ciò, a volte le aziende che commissionano le ricerche mentono spudoratamente ai selezionatori che poi devono ricercare e proporre i candidati.
E' come andare dal medico e mentire sui sintomi, se poi sbaglia la cura la colpa non è del medico.
Molte aziende quando nelle fasi preliminari discutono con il selezionatore non raccontano la verità perchè sanno perfettamente di avere dei problemi ma non li vogliono come dire.....mettere in piazza......
Spesso quando cercano un responsabile acquisti è perchè non pagano i fornitori.....
Quando cercano un responsabile amministrativo è perchè c'è qualche cadaverino nell'armadio.....
Quando cercano un responsabile vendite è perchè hanno prodotti che spesso sono ossi da vendere.....
Insomma mica tutte le aziende quando cercano è perchè vanno a gonfie vele....anzi troppo spesso il management ha problemi e le assunzioni sono per arginare il fuggi fuggi generale........oppure pagano poco e la gente se ne va.....
Il turnover è importante per capire la situazione aziendale.
Siccome alcuni selezionatori hanno fiuto su queste cose, le aziende evitano di raccontarle......
Chiaramente alla luce di queste omissioni, la ricerca del candidato ne sarà di conseguenza falsata.
Il povero candidato si troverà nel migliore dei casi in una specie di manicomio e il selezionatore si domanderà dove ha sbagliato.
Per un candidato, un inserimento sbagliato è peggiore che non trovare un nuovo posto di lavoro.
A volte non essere assunti è una fortuna.
Io credo che la cosa più importante da capire è se il selezionatore conosce bene l'azienda e da quanti anni, in modo tale da avere almeno una ragionevole credibilità su quello che dice.
Il resto va un pò a fortuna.
Certo se si è specializzati in qualcosa di molto richiesto è più facile....
La domanda-offerta è sempre fondamentale......
Aziende che cercano neolaureati vogliono spendere poco.....se ti chiamano per un colloquio dopo aver letto nel tuo CV che hai 15 anni di esperienza e poi ti propongono un contratto a progetto, il cogl.ione è il selezionatore....non sentirti in colpa.
L'unico modo per imparare a fare i colloqui è farne tanti.....come andare in moto....più ci vai e più ci prendi la mano.....dopo qualche colloquio capisci già dall'inserzione se può essere interessante o una perdita di tempo.....
Se cercano un responsabile tecnico laureato, con inglese, francese tedesco fluenti, con 10 anni di esperienza nel ruolo, max 35 anni........stacci lontano perchè il selezionatore è un pirla......è come cercare una vergine alla selezione per fare la velina....:rolleyes:
Infine il discorso economico.....le pretese sono importanti....bisogna tenere in considerazione il mercato, il momento, la situazione economica.....generalmente è meglio dimostrare prima di pretendere...per cui il mio consiglio è di discutere la retribuzione in parte subito e in parte dopo uno due anni.....al raggiungimento di alcuni obbiettivi base.....

;)

The Duck
12-09-2006, 09:15
Slow ahead, c'è chi compra e chi vende. Il selezionatore è l'acquirente, il selezionato è il venditore, a domicilio. Di solito chi sceglie è chi compra. Chi vende per concludere l'affare deve cercare di mostrare il meglio di se. Se il venditore seleziona gli acquirenti rischia di rimanere con la cassa vuota.

Che bella discussione! Quoto Kilimanjaro per prendere lo spunto da una sua considerazione e provare a fare con voi qualche ulteriore riflessione. Direi che tutti coloro che sono intervenuti hanno contribuito con contenuti interessanti ma proviamo a scindere i ruoli, premetto che io mi sono trovato da entambe le parti della negoziazione.
Inizierei dal selezionando e da un punto di disaccordo per me fondamentale con quanto quotato, non è vero che chi seleziona sceglie, anzi il rischio di fare la scelta sbagliata è molto più alto per il selezionando! Sulla base di una recentissima esperienza che probabilmente mi costerà qualche migliaio di euro, vi posso dire che è fondamentale cogliere i segnali deboli che provengono dal vostro interlocutore, sia esso una società di head hunting o il cliente finale. Per dirla con un esempio "è inutile che crediate di poter cambiare la moglie dopo il matrimonio", e l'essenza vera della "moglie" spesso sta nei segnali deboli potenzialmente celati da un bello strato di belletto.
Se siete il recrutatore farei un solo commento, se sarete voi a lavorare con la persona in oggetto i tratti caratteristici della personalità sono fondamentali mentre le eventuali carenze tecniche sono colmabili.

roberto
12-09-2006, 11:56
CONDIVIDO! Ma nell'ambito informatico se non cambi spesso sei finito! Io sono depressissimoooo... ma alla fime mese ho il mutuo e sto dove sono !!!:( :( :(

NicolaR1150R
12-09-2006, 12:10
io sono entrato da poco nel mondo. (laurea in Ing Gestionale, con specializzazione in ICT & eBusiness).

una domanda, ma nn è che costi troppo? anche dove sono ora cercano, ma spesso preferiscono un po' meno esperienza, perchè permette di pagare molto poco chi ti trovi davanti..

io in ongi caso mi sono licenziato e sett. prox inizio in un nuovo posto di lavoro.

consulenza. speriamo bene.!

Marcobg
12-09-2006, 12:22
So che non c'entra un tubo con la discussione, ma lasciate che mi sfoghi anch'io.
Si legge spesso che sono state fatte leggi per favorire il part time nelle aziende, bla bla bla
Mia moglie lavora in un'azienda privata da piu' di dieci anni. Abbiamo due bimbe (6 anni e un anno e mezzo), ha chiesto il part time (4 o 6 ore), risposta: nisba. Se lo diamo a te dobbiamo darlo a tutte.
Ok, a malincuore si adegua (ovviamente cercando nel frattempo un impiego part-time) e dovendo fare 8 ore chiede di poter uscire la sera alle 17.30 anziche' alle 18 accorciando di mezz'ora la pausa pranzo. Risposta: nisba, se lo diamo a te l'orario flessibile dobbiamo darlo a tutti.
Morale: esce alle 18, va al nido a ritirare la piccola (la grande fortunatamente esce da scuola e va dai nonni), il nido consegna la piccola a mia moglie e chiude bottega perche' a quell'ora non c'e' ormai piu' nessuno.
Quindi mia figlia, a 18 mesi, passa piu' di 9 ore al giorno in un asilo nido e pochissimo tempo con la sua famiglia.
Il tutto perche' le aziende se ne fregano altamente delle esigenze, anche naturali e nemmeno troppo "assurde", delle mamme-lavoratrici. E sanno che in questo momento o fai cosi' o fai cosi', perche' di lavoro in giro per una ragioniera 36enne ce n'e' veramente poco.
Il primo "politico" che si presenta di persona davanti a me e fa un discorso sul "fare figli" in Italia si ritrova il marchio Shoei indelebile sul cranio.

postilla11
12-09-2006, 12:29
Chiaramente alla luce di queste omissioni, la ricerca del candidato ne sarà di conseguenza falsata.
Il povero candidato si troverà nel migliore dei casi in una specie di manicomio e il selezionatore si domanderà dove ha sbagliato.
Per un candidato, un inserimento sbagliato è peggiore che non trovare un nuovo posto di lavoro.
A volte non essere assunti è una fortuna.


;)


:D :D Assolutamente d'accordo!!!!!!!

Io penso che un colloquio di lavoro non sia un mercanteggiare "domanda offerta" ma un verificare se ci sono i presupposti per un progetto comune.

In qualità di candidato ci tengo a capire la serietà dell'azienda e del ruolo..

Magari mi sbaglierò..:-o

Disorder
12-09-2006, 12:34
ma è possibile che sia così difficile cambiare lavoro ???
E' possibile che ogni volta che vengo convocato da una società di selezione debbo subire l'umiliazione di essere "scartato" da qualcuno molto più giovane di me, con molta meno esperienza di me e che spesso non è in grado di rispondere alle mie (tra l'altro banalissime) domande?

Mah! Scusate lo sfogo, ma "ce l'avevo" proprio qui...

PS Depressione da lunedì sera.


Non ho letto tutto il 3d, ti posso solo riportare la mia esperienza.

31 anni, lavoro nel settore informatico da quando ne ho 20 quindi ho 11 anni si esperienza, ho fatto esperienza nel settore automazione industriale, applicativi pc desktop e ora sono su embedded.
Sono QUATTRO anni che cerco di cambiare lavoro ... niente!
I colleghi che se ne sono andati via, tutti tornati alle "vecchie" aziende (io non posso fare questa scelta).
Appena leggono 31 o più anni e contratto a Tempo Indeterminato si cagano addosso meglio un interinale 20/25enne possibilmente neo ing. da fargli qualche bel contrattito da 6 mesi più proroghe.

Sono profondamente deluso da questo mondo "all'italiana" fatto solo di intrallazzi economici, amici degli amici e giro di conoscenze.

Quei posti posti liberi sono tutti in mano alla mafia delle body rental.

Boh... oramai mi sono rassegnato, non sò più cosa pensare.

flat_eric
12-09-2006, 13:09
Bè... ti racconto la mia esperienza che non fa altro che confermare la tua visione.

28 anni, 4 di esperienza nel settore informatico/telecomunicazioni. La mia responsabile risorse umane (nonchè selezionatrice) è messa lì perchè DICIAMOLO (tanto non dico il nome :lol:) è la moglie del capo... ma non capisce una mazza di niente, nè di selezione nè di argomenti tecnici...

Più di una volta è venuta da me a chiedermi di aiutarla nei colloqui tecnici di alcune persone che si erano presentate per figure per cui erano richieste competenze MOLTO tecniche.

E ogni volta mi ha presentato dei neolaureati... per carità, sicuramente sveglissimi, ma non possono avere competenze che si acquisiscono lavorando seriamente per anni...

Cmq sia io ogni volta facevo i colloqui, approfondendo gli argomenti che la responsabile HR mi chiedeva di verificare e ovviamente, puntualmente, le persone non erano all'altezza. Ma neanche lontanamente...

E io ovviamente andavo da lei a dirle "Senti Pina (nome di fantasia :lol:), questi sono neolaureati e non sono minimamente all'altezza di fare quello che vuoi tu IMHO... se vuoi qualcuno all'altezza prendi uno con almeno 5 anni di esperienza, lo paghi il doppio e il gioco è fatto"

Bè... ovviamente puntualmente i neolaureati sono sempre stati presi e sbattuti presso il cliente come 'superesperti'...

teodoro gabrieli
12-09-2006, 13:20
Premesso che è meglio avere due selezionatori inesperti davanti che uno molto esperto dietro......:lol:.......mi permetto di fare alcune considerazioni, visto che di esperienza in materia ne ho a sufficienza.......
Le società di selezione non sono tutte serie.
I selezionatori a volte, spesso, sono molto sprovveduti.
Sono poche le società serie con selezionatori "professionisti".
Su Milano le conti su due mani.......
Detto ciò, a volte le aziende che commissionano le ricerche mentono spudoratamente ai selezionatori che poi devono ricercare e proporre i candidati.
E' come andare dal medico e mentire sui sintomi, se poi sbaglia la cura la colpa non è del medico.
Molte aziende quando nelle fasi preliminari discutono con il selezionatore non raccontano la verità perchè sanno perfettamente di avere dei problemi ma non li vogliono come dire.....mettere in piazza......
Spesso quando cercano un responsabile acquisti è perchè non pagano i fornitori.....
Quando cercano un responsabile amministrativo è perchè c'è qualche cadaverino nell'armadio.....
Quando cercano un responsabile vendite è perchè hanno prodotti che spesso sono ossi da vendere.....
Insomma mica tutte le aziende quando cercano è perchè vanno a gonfie vele....anzi troppo spesso il management ha problemi e le assunzioni sono per arginare il fuggi fuggi generale........oppure pagano poco e la gente se ne va.....
Il turnover è importante per capire la situazione aziendale.
Siccome alcuni selezionatori hanno fiuto su queste cose, le aziende evitano di raccontarle......
Chiaramente alla luce di queste omissioni, la ricerca del candidato ne sarà di conseguenza falsata.
Il povero candidato si troverà nel migliore dei casi in una specie di manicomio e il selezionatore si domanderà dove ha sbagliato.
Per un candidato, un inserimento sbagliato è peggiore che non trovare un nuovo posto di lavoro.
A volte non essere assunti è una fortuna.
Io credo che la cosa più importante da capire è se il selezionatore conosce bene l'azienda e da quanti anni, in modo tale da avere almeno una ragionevole credibilità su quello che dice.
Il resto va un pò a fortuna.
Certo se si è specializzati in qualcosa di molto richiesto è più facile....
La domanda-offerta è sempre fondamentale......
Aziende che cercano neolaureati vogliono spendere poco.....se ti chiamano per un colloquio dopo aver letto nel tuo CV che hai 15 anni di esperienza e poi ti propongono un contratto a progetto, il cogl.ione è il selezionatore....non sentirti in colpa.
L'unico modo per imparare a fare i colloqui è farne tanti.....come andare in moto....più ci vai e più ci prendi la mano.....dopo qualche colloquio capisci già dall'inserzione se può essere interessante o una perdita di tempo.....
Se cercano un responsabile tecnico laureato, con inglese, francese tedesco fluenti, con 10 anni di esperienza nel ruolo, max 35 anni........stacci lontano perchè il selezionatore è un pirla......è come cercare una vergine alla selezione per fare la velina....:rolleyes:
Infine il discorso economico.....le pretese sono importanti....bisogna tenere in considerazione il mercato, il momento, la situazione economica.....generalmente è meglio dimostrare prima di pretendere...per cui il mio consiglio è di discutere la retribuzione in parte subito e in parte dopo uno due anni.....al raggiungimento di alcuni obbiettivi base.....

;)



sintesi perfetta!!!complimenti.
;)

ennebigi
12-09-2006, 13:29
Scusate se mi intrometto, non so se qualcuno lo ha gia' detto o gli e gia' capitato, spesso il selezionatore non ha la più pallida idea del tipo di lavoro per il quale sta selezionandoti, .......e io glielo rimarco. Si dovrebbero vergognare loro le società per le quali lavorano e le aziende che hanno commissionato loro il lavoro.

pillo1972
12-09-2006, 13:41
Questo tread è estremamente interessante...

slacker
12-09-2006, 14:05
Credo che sarebbe necessario distinguere tra la selezione per un primo impiego e quella per un ruolo di responsabilità.

Nel secondo caso non ritengo ci siano i presupposti per configurare l'incontro come una COMPRAVENDITA cioè con due ruoli ben definiti e distinti COMPRATORE - VENDITORE; penso piuttosto che si tratti di un BARATTO con entrambi le parti nel duplice ruolo di COMPRATORE - VENDITORE.

Diverso il discorso per un new hired.

ennebigi
12-09-2006, 14:20
Se il selezionatore e' in grado di capire con chi ha da fare,questo tipo di "baratto" ,nel limiti imposti dall'azienda che commissiona, avviene, nella maggior parte de casi fanno riempire un modello, domandano quanto guadagna e via di seguito. Domandare quanto può portare in termini di fatturato all'azienda Mai eeeeeeeeeeeeee ............furboni ..........

sharkold
12-09-2006, 14:38
Approfitto di questo post per chiedere se qualcuno può darmi indicazioni di società di head hunter per profili medio alti a Milano.
Avevo già chiesto nel forum dei consigli ma nessuno mi aveva risposto.

Sarebbe interessante , grazie

Sharkold

Marcobg
12-09-2006, 14:45
Approfitto di questo post per chiedere se qualcuno può darmi indicazioni di società di head hunter per profili medio alti a Milano.
Avevo già chiesto nel forum dei consigli ma nessuno mi aveva risposto.

Sarebbe interessante , grazie

Sharkold

Li sto recuperando grazie a una collega, ti mando un mp tra 5 minuti.

Zio
12-09-2006, 14:49
E' interessante notare come ci sia una situazione diffusa e similare per molti.
Personalmente ritengo un grosso problema l'utilizzo di "definizioni" simil-inglesi nelle inserzioni, perchè cercare una centralinista è probabilmente molto denigrante; è necessario ricercare una fluent english receptionist.
Ma qui è comprensibile, ed al massimo stimola un sorriso.
Il problema si fa' più sensibile quando pseudo selezionatori cominciano a giocare con definizioni che per alcuni sono molto precise, per altri sono solo l'indicazione di un settore. Cerco di spiegarmi: un product manager, per me, è una figura ben precisa, prevede delle competenze ed una formazione che non lascia molto spazio all'interpretazione. Bene; provate a leggere alcune inserzioni nella cui intestazione si legge "product manager". Scoprirete cose sempre nuove!
Anche "Area Manager" piace molto agli inserzionisti, ed avendo fatto una volta l'errore di rispondere, ho scoperto con mia grande sorpresa che io non facevo il mio lavoro, o se lo facevo, non si chiamava così. Tutto precipita rivolgendosi al mondo del "commerciale", dove 10 anni di gestione di rete vendita a carattere nazionale possono essere gettati nel calderone degli aspiranti "promoter enasarco", che peraltro non ho ben chiaro cosa siano.

Lasciatemi dire che non ho mai creduto nel detto "mal comune mezzo gaudio". E' il caso, secondo me, di realizzare che chi ha una sua vera e propria professionalità la deve far pesare. Nei modi e termini dovuti e consoni, ma la professionalità ed il saper fare (che suona meglio di...know how!) sono le vere leve del mercato, a dispetto delle vaie "P" del marketing.
Cosa volevo dire? non lo so bene bene:lol:

Disorder
12-09-2006, 15:13
...
Lasciatemi dire che non ho mai creduto nel detto "mal comune mezzo gaudio". E' il caso, secondo me, di realizzare che chi ha una sua vera e propria professionalità la deve far pesare. Nei modi e termini dovuti e consoni, ma la professionalità ed il saper fare (che suona meglio di...know how!) sono le vere leve del mercato, a dispetto delle vaie "P" del marketing.
Cosa volevo dire? non lo so bene bene:lol:


Quoto la parte finale perchè è quella che più mi tocca.
In linea "teorica" è abbastanza veritiero quello che hai scritto.

Nella pratica, per molte professioni, succede come le moto giapponesi.

Tutti vogliono tanta resa alla minima spesa, poco importa se la moto ha una pessima ciclistica e/o è costruita in economia.

A Milano funziona cosi' quasi su tutto tranne particolari professioni dove è difficile fare "economia" (es. Fabbro restauratore che collabora con la Belle Arti et simila)

A Milano si pretendono "professionisti" possibilmente giovani ma con esperienza e l'esperienza deve essere fatta sulle ultime tecnologie! Mah...

La Laurea? Un must... negli annunci la mettono ovunque.

Un volta un ing.Informatico faceva il progettista, oggi lo mettono a fare l'umile programmatore e/o il sistemista tanto "DeveFarePratica" e nessuno che rifiuta.

Sino a 26 anni avevo il telefono che squillava in continuazione dal momento che rientravo nella fascia dei lavoratori sottoponibili a Contratti Schiavo Lavoro (che belli quei nomi tipo "formazione lavoro"), ora non mi chiama nessuno eppure sono autonomo, gestisco commesse e clienti, ho anni di esperienza nella programmazione, faccio trasferte, parlo inglese.

Niente.

I colloqui? Gli ultimi li ho fatti con la "nuova generazione" di femmine Human Resource Department tutte *laureate* in psicologia (di sto c... mi verebbe da aggiungere).

Un disastro.

La professionalità è richiesta ma non la si vuole pagare... tipica mentalità da provinciali perchè "BisognaRisparmiareSuTutto".

I contratti a tempo indeterminato non li fanno più "PerchèAltrimentiNonTiPossoLicenziare".
Bella filosofia per iniziare un nuovo rapporto lavorativo!

Peccato che Biagi abbia fatto la fine che ha fatto... sarei molto curioso di sapere cosa ne pensa ora dello status quo a favore unicamente delle aziende.

Ho avuto la fortuna di iniaziare a lavorare quando i posti di lavori erano visti ancora come comunità, una seconda famiglia, posti ai quali ci si affezzionava.

Ora siamo un esercito di mercenari, cambi collega ogni 3 mesi, turn over elevati con una propria condizione sociale sempre messa in discussione.

Il bello che quando vennero introdotte queste nuove regole tutti dissero:

- ci sarà più lavoro per tutti
- ci sarà più tempo per se stessi
- si potrà lavorare da casa
- più rischi ma anche più guadagno
- se uno lo "vorrà" continuerà a fare il dipendente altrimenti potrà fare "l'imprenditore di se stesso"


...e noi giù a bere...

er-minio
12-09-2006, 15:22
Vedi, la soluzione io la vedo quì.

Tieni presente che chi fa selezione psicoattitudinale in una società di selezione è un professionista del settore, anche nonostante l'età.
Nella seconda parte del post sopra, sei tu che valuti le capacità di chi sta valutandoti. Chi ti colloquia se ne accorge. Evidentemente nel linguaggio non verbale (postura, atteggiamento, mimica facciale e tutto ciò che un professionista sa leggere in chi ha davanti) dai segnali molto forti che vengono letti in un certo modo.Scusa la franchezza, ma ho ritenuto di darti qualche piccola indicazione di quella che è la mia chiave di lettura.
Lamps!

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D

er-minio
12-09-2006, 15:27
Perdonate, non avevo letto il resto del post (sarò scartato per questo :lol: ).
È interessantissimo, sopratutto per i più giovani (io ho 26 anni) che spesso si trovano di fronte ai famigerati "selezionatori", a volte anche per mesi per la stessa azienda.

NicolaR1150R
12-09-2006, 15:32
io prorpio oggi ho fatto la scelta. lavoro da maggio ma mi sono licenziato a giugno, avevo 2 mesi di preavviso, quindi dopodomani stacco da dove sono ora.

avevo due opportunità, 2 contratti davanti algi occhi, entrambi in Soc. di consulenza (nel mondo IT)....cavolacci speriamo di aver fatto la scelta giusta.
La motivazione a cambiare è stata dettata dal fatto che voglio avere un profilo rivendibile anche tra 4 5 6 anni! chissa poi se sarà vero...
poi dopo quello che raccontate anche voi...per un certo senso è molto meglio rimanere....neolaureati....:mad: :mad:

vabbeh!

Zio
12-09-2006, 15:34
[QUOTE=Disorder]Quoto la parte finale perchè è quella che più mi tocca.

cioè? quando dico che no so cosa volevo dire?!?!?:lol:
Si, credo di capire cosa intendi dire. Come contraddire?
Bisognerebbe, però, fare uno sforzo e tenere distinte le due questioni.
Una cosa è un uomo (nel senso di essere umano, non di maschio!), che in quanto tale tende ed ambisce a rendere accettabile la prorpia condizione; ed ecco che sono il primo ad indignarmi di fronte all'utilizzo delle norme per l'occupazione. Attenzione! non delle norme, che secondo me hanno un qualcosa di buono ed innovativo, ma davanti allo scandaloso uso che se ne fa' e che (peggio) l'autorità ne lascia fare.
Sono fortunatissimo per non essere immerso nel marasma dei co.co.pro e co.so.lav e via dicendo.
Quindi, se mi sono spiegato, fino a qui perfettamente in linea con ciò che scrivi. D'altra parte...come non esserlo!?!

Altra questione è, almeno come la interpreto io, una situazione come quella su cui si è aperto il 3d, ovvero una figura che per miglioramento professionale o semplice prurito vuole modificare la propria situazione; bhè, le cose cambiano. Questo è commercio. Io offro, si suppone, una professionalità (una volta era di moda dire valore aggiunto!); e tu azienda cosa mi offri? Cos'è sta cosa che devo riempire questi accidenti di form quando hai in mano il mio CV?! prima mi spieghi qual'è la posta, poi io decido se giocare o meno. sei tu selezionatore che mi hai chiamato, no!?! sei tu quello in vantaggio, hai la mia skill e io non sonemmeno chi è il tuo committente.
Ecco cosa intendevo dire. forse....:lol:

Regis
12-09-2006, 17:09
Assunto: ho 31 anni, da 4 lavoro a tempo indeterminato nel settore mettall, sono impiegato di 7 livello, ho una laurea conseguita a TORINO in Economia a 24 anni (Laurea vecchio stile fatta senza andare fuori corso). Sono oggi responsabile di zona (Area Manager se preferite....). Lavoro circa 8 / 12 ore al giorno. Non dico cosa guadagno per correttezza, ma quando sono stato assunto percepivo circa 20000,00 € anno lordi (+ auto aziendale) ed oggi ho incrementato un po'.(ps:parlo 2 lingue e non mi ritengo un fenomeno).

Beh, anchio cerco di cambiare lavoro, ma ciò che è un must nelle ditte italiane, ed è il nostro maggior limite, è :
Il dipendente è un costo (dovrebbe essere una risorsa).
La posizione indeterminata è la migliore (dove sta scritto?).

Il punto è che il rapporto PROPRIETA DIPENDENTE è sul chi va la per entrambi, perchè uno ha paura che una volta assunto poi tu fai lo str.. e per mandarti via ti deve stra-pagare.
Il dipendente vuole dimostrare ma ha paura di esporsi per conservare il posto.
A mio avviso ciò che manca è un po di sacrificio iniziale da ambo le parti, e chi cerca un lavoro deve prima dare e poi deve ricevere (e se non riceve è giusto che chieda e poi operi delle scelte in funzione delle risposte). Lo stipendio non piove dal cielo, ma deriva dal crearselo.

Io, essendo nelle vendite/marketing, non ho mai chiesto; i primi tempi sono stati duri e finivo di laovorare anche la sera alle 10.00, dal mattino alle 7.00, ma ora ho uan visione migliore. Sicuramente l'ho fatto pesare a chi di competenza questa mia disponibilità elevata, ma credo di esserne stato ripagato. Sicuramente il di più che ho avuto è derivato anche dal fatto che i clienti sono aumentati, il fatturato e il venduto è cresciuto, e gli sconti si sono ridotti. Lo stipendio in più, se te lo tiri fuori, arriva per forza.

Ciononostante mi adopero per miglirarmi se possibile. E credetemi che opero in un settore totalmente diverso dal mio, se non fosse che un po mi ha aiutato i miei studi sulel economie aziendali...

Piermerlino
12-09-2006, 19:33
Wow, mi sento un "usurpatore di spazi informatici".
Ho sollevato una tematica che non immaginavo andasse così avanti.
Soprattutto in un "bar" dove prevalentemente si parla di moto.
Comunque è una cosa molto utile.
Vedi che ci troviamo d'accordo su molte cose.
Io ho imparato una nuova cosa: non avevo mai pensato che chi si rivolge ad una società di selezione per reclutare una figura professionale, può anche ingannare il selezionatore. Il paragone medico-paziente calza a pennello.
Purtroppo il male delle società di selezione è quello di cui facevo cenno qualche post più su. Troppo business, guadagno facile e possibilità di facile delega a personale incompetente.
Incompetente forse è troppo; è normale che per quanto laureati ecc. i giovani selezionatori manchino comunque di esperienza (ovvio) e di intuito.

Certo la chiave di tutto per me è l'intuito e su questo ho una mia teoria.

... bussano, devo andare. A dopo

Piermerlino
12-09-2006, 19:33
Wow, mi sento un "usurpatore di spazi informatici".
Ho sollevato una tematica che non immaginavo andasse così avanti.
Soprattutto in un "bar" dove prevalentemente si parla di moto.
Comunque è una cosa molto utile.
Vedi che ci troviamo d'accordo su molte cose.
Io ho imparato una nuova cosa: non avevo mai pensato che chi si rivolge ad una società di selezione per reclutare una figura professionale, può anche ingannare il selezionatore. Il paragone medico-paziente calza a pennello.
Purtroppo il male delle società di selezione è quello di cui facevo cenno qualche post più su. Troppo business, guadagno facile e possibilità di facile delega a personale incompetente.
Incompetente forse è troppo; è normale che per quanto laureati ecc. i giovani selezionatori manchino comunque di esperienza (ovvio) e di intuito.

Certo la chiave di tutto per me è l'intuito e su questo ho una mia teoria.

... bussano, devo andare. A dopo

alfred_hope
12-09-2006, 20:52
Bè... ovviamente puntualmente i neolaureati sono sempre stati presi e sbattuti presso il cliente come 'superesperti'...

Lavorate ancora???

Se si ha ragione la Pina...

Io sono tale e quale a te (32 anni e 9 anni nel settore informatico-telecomunicazione), e penso come te che ci sono persone che possono fare una cosa, ci sono altre che se giustamente guidate (come lo sono stato io) la potranno fare, e ci sono altre che non loa faranno mai...

Il problema è che noi siamo dipendenti e loro sono gli imprenditori... a meno che un giorno non cambio il cappello!

Zio Erwin
13-09-2006, 00:21
E' bello scoprire che nella "famiglia" a volte involontariamente, facendo un topic come sfogo personale in un momento "no" inconsciamente, si innescano discussioni molto serie
E molto utili.
Una delle più interessanti degli ultimi giorni.....

Chiaramente dopo quella sull'olio........
:lol: :lol: :lol: :lol:

ennebigi
13-09-2006, 07:42
Per fortuna non ca,,,,eggiamo sempre.

flat_eric
13-09-2006, 12:17
Lavorate ancora???

Se si ha ragione la Pina...
Infatti non è questo che mi stupisce... piuttosto il fatto che a fronte di annunci per figure altamente professionali alla fine vengano assunti dei neolaureati e che chi ha anni di esperienza alle spalle (considera che io mi considero ancora un 'novellino') venga scartato a priori...