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Premesso che non sono cattolico praticante vorrei chiedere a chi ne può sapere più di me.
Mi è giunta voce che il vino menzionato nella Bibbia (non tradotta) è di due tipi:
quello alcolico (dal quale tenersi alla larga)
quello non alcolico (il mosto)
Questa cosa mi sta abbastanza sulle scatole in quanto non riesco a far bere un buon calice di Ramandolo a mio cugino che viene da lontano e che in terre Friulane dovrebbe, a mio parare, fare un strappo alla regola (se sussiste.....).
Ebbene: siccome non posso dimostrare il contrario di quello che sostiene, potrei dimostrare, se così è stato, che l'ultima cena è avvenuta in una stagione nella quale non poteva esserci il mosto.
Qualcuno... ne sà? :)
Grazie
Che pirla! Ero convinto di non saperlo! :)
Periodo pasquale... :)
Evvai!
Furlan.... troppo Ramandolo? :confused:
Mandi.....
ma i predi che dicon messa, quando benedicono il vino e' vino "vero"?
FelixtheCat
22-08-2006, 12:38
Mah... non saprei... io ho sempre frequentato la parrocchia, e qualche volta mi è capitato in messe di piccoli gruppetti di bere anche il vino... ed era vino!! :cool: :cool:
E una cosa che ho sempre capito, ma non vorrei fosse una mia libera interpretazione :lol: :lol: è che il vino va bene, ma non bisogna abusarne...
Boh... mi ricordo però il vecchio parroco che aveva la cantina ben fornita di lambrusco :lol: :D :lol: :D
BMWBOXER
22-08-2006, 13:20
IO ci ho preso certe ciuche col mosto altro che non alcoolico
digli che bere mosto e' come praticare l'aborto :confused:
paolo chiaraluna
22-08-2006, 14:06
ma i predi che dicon messa, quando benedicono il vino e' vino "vero"?
si, e pure molto buono in genere.
Spesso ottimo vinsanto :lol: :lol: :lol:
Münchener Kindle
22-08-2006, 14:12
Ragà, non scherziamo... da nessuna parte il catechismo della chiesa cattolica dice di non bere alcoolici... mica siamo mussulmani;)
non conosco il passo a cui ti riferisci, comunque ti assicuro che, come tutto, basta non abusarne, ovvero non perdere lucidità o meglio la dignità;)
Non è che magari tuo cugggino è testimone di geova?!? Loro sono molto più legati al senso letterario delle scritture...
Ragà, non scherziamo... da nessuna parte il catechismo della chiesa cattolica dice di non bere alcoolici... mica siamo mussulmani;)
non conosco il passo a cui ti riferisci, comunque ti assicuro che, come tutto, basta non abusarne, ovvero non perdere lucidità o meglio la dignità;)
Non è che magari tuo cugggino è testimone di geova?!? Loro sono molto più legati al senso letterario delle scritture...
io pensavo si stesse scherzando, non avevo pensato proprio a rispondere seriamente.....:confused: ....... mi accorgo ora che era il caso di farlo, grazie ;)
digli che bere mosto e' come praticare l'aborto :confused:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
biancoblu
22-08-2006, 19:06
il mosto è ottimo ma poi ti viene il...cagotto,poi ti ci vedi a berlo,che sò,con la carne o con la pasta?I preti durante la messa,ti assicuro,bevono eccellente vino.
Consiglio,beviti anche il bicchiere destinato al parente,poi al limite ti.......confessi:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Premesso che non sono cattolico praticante vorrei chiedere a chi ne può sapere più di me.
Mi è giunta voce che il vino menzionato nella Bibbia (non tradotta) è di due tipi:
quello alcolico (dal quale tenersi alla larga)
quello non alcolico (il mosto)
Questa cosa mi sta abbastanza sulle scatole in quanto non riesco a far bere un buon calice di Ramandolo a mio cugino che viene da lontano e che in terre Friulane dovrebbe, a mio parare, fare un strappo alla regola (se sussiste.....).
Ebbene: siccome non posso dimostrare il contrario di quello che sostiene, potrei dimostrare, se così è stato, che l'ultima cena è avvenuta in una stagione nella quale non poteva esserci il mosto.
Qualcuno... ne sà? :)
Grazie
Il vino è VINO caro. poi si trasforma in Sangue di Cristo:!: ma qui mi fermo onde evitare sacrilegi.
PS: per i sacrileghi: i mussulmani se qlcdn dice mannaggià allah (o come si scrive) gli tagliano il collo e sono tutti più felici. quindi, prego un pò più di rispetto per la NS religione, a cui tutti siete stati avanzati con il battesimo, comunicone, cresima, matrimonio, e tumulazione.
PS": se qlcdn è cretino amen. ricordi che alla fine va a finire prima dal prete per il matrimnonio (doppio cretino) e poi ancora dal prete per il funerale (...)
Ragà, non scherziamo... da nessuna parte il catechismo della chiesa cattolica dice di non bere alcoolici... mica siamo mussulmani;)
non conosco il passo a cui ti riferisci, comunque ti assicuro che, come tutto, basta non abusarne, ovvero non perdere lucidità o meglio la dignità;)
Non è che magari tuo cugggino è testimone di geova?!? Loro sono molto più legati al senso letterario delle scritture...
Il cugggiono è protestante (o una cosa del genere).
Il "problema" è la sua ragazza (sabbatista o una cosa del genere).
Cazz... non mi mangiano la gubana!! Non mi bevono vino... non mangiano maiale... non mangiano coniglio.
La bibbia (nostra) parla di vino in generale. La bibbia alla quale si riferisce lei, dovrebbe essere quella non tradotta ai giorni nostri... insomma: la versione original...
A me sembra una minchiata. :(
paolo chiaraluna
22-08-2006, 20:36
La bibbia (nostra) parla di vino in generale. La bibbia alla quale si riferisce lei, dovrebbe essere quella non tradotta ai giorni nostri... insomma: la versione original...
A me sembra una minchiata. :(
La Bibbia che noi usiamo - l'antico Testamento - è identico a quello ebraico, tramandato prima oralmente e poi messo per iscritto. Non è quindi questione di original, ma pur non conoscendo la particolare confessione (o setta) cui fai riferimento ritengo si tratti di intepretazione. Forse una visione fondamentalista del testo (sul genere Testimoni di Geova che usano una traduzione della Bibbia fatta nell'800) che non accettano l'esegesi storico critica dei testi ma lo "prendono" alla lettera.
Se per te questa cosa ha una qualche importanza al di la della chiacchierata sul forum ti posso scannerizzare alcune pagine di due biblisti famosi, Andrè Chouraqui e Daniel - Rops prese rispettivamente da "La vita quotidiana degli uomini della Bibbia" e la "Vita quotidiana degli uomini in palestina al tempo di Gesu" in cui parla diffusamente del consumo del vino. Consumo di cui riecheggiano i testi biblici.
Resta il fatto che le questa persona è convinta non la smuoverai certo dalle sue posizioni :).
E' un pò come la questione del sangue o la questione dei 144 mila salvati per i Testimoni di Geova.
Per altro, al di la di questo, gente rettissima. ;)
Il primo miracolo che fece Nostro Signore fu quello di trasformare l'acqua in vino durante una festa di matrimonio. I commensali si complimentarono con l'ospite per il fatto d'aver loro servito dell'ottimo vino verso la fine del banchetto e non, come si usava, del vinaccio. Quest'usanza di servire il vino meno buono verso la fine era dovuta al fatto che normalmente gli astanti verso la fine non distinguevano (più o meno) l'aceto dal vino. Ora, se tanto mi da tanto, i cuggini giudei bevevano già allora vino alcoolico e, di conseguenza, Gesù non avrà mica trasformato l'acqua in succo d'uva ;)
Saluti,
Sbirro
@ paolo chiaraluna:
sul fatto che sia gente retta sono d'accordo con te. Sono una garanzia di onestà e moralità (quella forse troppa ;) ).
A me non piace il fatto che, per alcune cose, anche se di poco conto, si mettano i paraocchi e che le loro convinzioni si basino su argomentazioni palesemente contraddittorie.
Magari dovrei farmi di più i cavoli miei.... ma sono fatto così (e mi dispiace che mio cugino in balia dell'amore non mangi la gubana, gli strucchi, l'arrosto con il vino (l'alcool evapora ma questi religiosi sembrano non capirlo), il ramandolo, la torta con la ricotta della pasticceria Ducale... ecc ecc!! :) )
La scannerizzazione dei passaggi di cui mi parli non mi dispiacerebbe per un uso personale: eviterei di prensentar loro quei fogli... magari sclerano e si mollano.. LOL!
Senza che ti disturbo: esiste nulla sul web da poter consultare con facilità?
Inoltre, questi due biblisti possono essere considerati "super partes"?
@Sbirro: è quello di cui gli ho parlato anch'io! Era mosto (secondo loro!! ) LOL!
paolo chiaraluna
23-08-2006, 15:03
Senza che ti disturbo: esiste nulla sul web da poter consultare con facilità?
Inoltre, questi due biblisti possono essere considerati "super partes"?
No non credo esista qualcosa di simile. Questi sono testi veri e propri e molto ampi.
Quanto all'attendibilità e quella di addetti ai lavori.
Quanto al super partes: e come dire ad un chirurgo: scusi il testo su cui ha studiato in cui si parla di trasfusioni è superpartes? ;)
Questo per dire che non si tratta di intepretazioni del dato rivelato ma una lettura storica e antropologica della vita del tempo.
Un po come racocntare come vivevano al tempo dei romani o dei greci.
Appena ho un po di tempo te li mando :)
frenkies
23-08-2006, 15:15
Il vino per celebrare la Messa cristiana, secondo il Codice di Diritto Canonico, deve essere "naturale" e "de genimine vitis et non corruptum", cioè deve provenire da uva matura e non dev’essere inacidito. L’adulterazione o l’aggiunta di sostanze pur lecite per le leggi dello Stato, rendono il vino materia non valida, cioè illecita, per celebrare la Messa.
Münchener Kindle
23-08-2006, 15:26
Comunque se tuo cogino e la sua ragazza credono veramente in quello che dicono, non cambieranno di sicuro idea... non conosco la loro professione, comunque anche un vero cattolico fa cose che un non cattolico assolutamente non concepisce e che indubbiamente potrebbero portare momentaneo piacere... vedi ad esempio la verginità fino al matrimonio... non penso che tuo cugino neghi la bontà o il piacere fisco che può dare il vino o il buon cibo, sicuramente questo astenersi avrà per lui un valore più profondo, mi sembra giusto che tu lo rispetti;)
non mi mangiano la gubana!! Non mi bevono vino... non mangiano maiale... non mangiano coniglio.
e che C A Z Z O campano a fare? :mad: :mad: :mad:
LA GUBANA!!!:eek: :eek: :eek:
Comunque se tuo cogino e la sua ragazza credono veramente in quello che dicono, non cambieranno di sicuro idea... non conosco la loro professione, comunque anche un vero cattolico fa cose che un non cattolico assolutamente non concepisce e che indubbiamente potrebbero portare momentaneo piacere... vedi ad esempio la verginità fino al matrimonio... non penso che tuo cugino neghi la bontà o il piacere fisco che può dare il vino o il buon cibo, sicuramente questo astenersi avrà per lui un valore più profondo, mi sembra giusto che tu lo rispetti;)
@ paolo chiaraluna
Quindi questi biblisti sono tipo degli storici?
@ Muenchener Kindle
Cerco di fare quello che mi dici tu. :)
Se da un lato vorrei essere come loro (essere un fedele convinto ), dall'altro ci sono le contraddizioni (che possiamo notare senza conoscere la Bibbia) sulle quali si basano le loro credenze che non mi lasciano indifferente.
Nel senso...la condizione di coerenza del vegano, imho, è quella alla quale ognuno di noi dovrebbe aspirare.
Dimenticavo: ieri ho sbirciato cosa leggono... Ellen White. A occhio sono avventisti del 7° giorno.
e che C A Z Z O campano a fare? :mad: :mad: :mad:
LA GUBANA!!!:eek: :eek: :eek:
HAhahahaha! INFATTI! :lol: :lol:
claudior850r
24-08-2006, 09:04
Premesso che non sono cattolico praticante vorrei chiedere a chi ne può sapere più di me.
Mi è giunta voce che il vino menzionato nella Bibbia (non tradotta) è di due tipi:
quello alcolico (dal quale tenersi alla larga)
quello non alcolico (il mosto)
Questa cosa mi sta abbastanza sulle scatole in quanto non riesco a far bere un buon calice di Ramandolo a mio cugino che viene da lontano e che in terre Friulane dovrebbe, a mio parare, fare un strappo alla regola (se sussiste.....).
Qualcuno... ne sà? :)
Grazie
dalla bibbia (nuovo testamento) tutto sul vino:
genesi 9:21 e bevve del vino; s'inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda(riferito a NOE)
genesi 27:28 Dio ti conceda la rugiada del cielo, la fertilità della terra e abbondanza di frumento e di vino
Levitico 10:9 Tu e i tuoi figli non berrete vino ne bevande alcoliche quando entrerete nella tenda di convegno, altrimenti morirete; sarà una legge perenne, di generazione in generazione
Proverbi 20:1 il vino é schernitore, la bevanda alcolica é turbolenta, chiunque se ne lascia sopraffare non é saggio
proverbi 23:31 non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel bicchiere e va giù così facilmente
Osea 4:11 prostituzione, vino e mosto tolgono il senno
Tito 1:7 Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto ( proprio come i nostri preti)
Luca 5:39 nesuno che abbia bevuto vino vecchio ne desidera del nuovo perché dice "il vecchio è buono"
1Timoteo 5:23 non continuare a bere acqua soltanto, ma prendi un po' di vino a causa del tuo stomaco e delle tue frequenti indisposizioni
in conclusione il vino é ammesso in quantità modiche.
il vecchio testamento é stato fatto esclusivamente per proteggere il popolo ebraico ma per noi cristiani non vale una cicca.
ciao
paolo chiaraluna
24-08-2006, 11:25
in conclusione il vino é ammesso in quantità modiche.
il vecchio testamento é stato fatto esclusivamente per proteggere il popolo ebraico ma per noi cristiani non vale una cicca.
ciao
Dalla bibbia "Nuovo Testamento" e poi citi tutti i libri del Vecchio???
Per noi cristiani non vale una cicca???
Ma stai scherzando o l'hai buttata la così?
Mi dici la fonte di questa affermazione?
Per Nik
Un biblista studia il testo biblico anzitutto nella lingua originale; quindi alla luce del periodo storico, sociale e culturale in cui è stato scritto, intrinsecamente ed indissolubilmente connessi.
per cercare di spiegarmi meglio e relativamente al nostro argomento:
il paragrafo dedicato al vino si intitola citando il salmo 104 "Vinum laetificat cor hominis" ed è inserito in un capitolo dal titolo "Il vitto e l'alloggio" il cui si parla del cibo, delle usanze a tavola, la casa e la sua gestione ecc.
claudior850r
24-08-2006, 14:50
Dalla bibbia "Nuovo Testamento" e poi citi tutti i libri del Vecchio???
Per noi cristiani non vale una cicca???
Ma stai scherzando o l'hai buttata la così?
Mi dici la fonte di questa affermazione?
Per Nik
Un biblista studia il testo biblico anzitutto nella lingua originale; quindi alla luce del periodo storico, sociale e culturale in cui è stato scritto, intrinsecamente ed indissolubilmente connessi.
per cercare di spiegarmi meglio e relativamente al nostro argomento:
il paragrafo dedicato al vino si intitola citando il salmo 104 "Vinum laetificat cor hominis" ed è inserito in un capitolo dal titolo "Il vitto e l'alloggio" il cui si parla del cibo, delle usanze a tavola, la casa e la sua gestione ecc.
come avrai capito non sono un intenditore di bibbia.
le affermazioni che ho riportato sono state suggerite da un collega che pare sia uno studioso dell'argomento.
se ho fatto confusione tra nuovo e vecchio testamento e solo colpa mia che potrei avere confuso quello che mi é stato detto.
ma volevo semplicemente affermare che anche bevendo vino si può accedere al regno dei cieli e che non c'é nessuna controindicazione religiosa a patto che non si esageri
Münchener Kindle
24-08-2006, 15:09
come avrai capito non sono un intenditore di bibbia.
le affermazioni che ho riportato sono state suggerite da un collega che pare sia uno studioso dell'argomento.
se ho fatto confusione tra nuovo e vecchio testamento e solo colpa mia che potrei avere confuso quello che mi é stato detto.
ma volevo semplicemente affermare che anche bevendo vino si può accedere al regno dei cieli e che non c'é nessuna controindicazione religiosa a patto che non si esageri
oppure hai preferito provare di persona l'effetto del vino e del mosto...;)
paolo chiaraluna
24-08-2006, 15:27
se ho fatto confusione tra nuovo e vecchio testamento e solo colpa mia che potrei avere confuso quello che mi é stato detto.
tranquillo, era chiaro. Anzi ti chiedo scusa se sono sembrato scortese nella mia risposta...
Arrregà... grazie per l'aiuto.
Chissà...magari uno lo recupero. ;)
"Vinum laetificat cor hominis" è latino (spero di non sbagliarmi... lol! ). La bibbia originale era scritta in..."Ebraico"? Aramaico?
E' possibile che nel passaggio original-latino l'abbiano taroccata assai? :)
Premesso che non sono cattolico praticante vorrei chiedere a chi ne può sapere più di me.
Mi è giunta voce che il vino menzionato nella Bibbia (non tradotta) è di due tipi:
quello alcolico (dal quale tenersi alla larga)
quello non alcolico (il mosto)
E, secondo te, Noè si ubriacò con il mosto?
La Bibbia maledice non gli ubriachi, ma chi non li assiste; e mi pare una delle cose più sagge dei Libri. :cool:
paolo chiaraluna
25-08-2006, 02:02
E' possibile che nel passaggio original-latino l'abbiano taroccata assai? :)
ma ammesso e non concesso pensi che fossero così scemi da confondere il mosto con il vino? :lol: :lol: :lol:
ps. la Bibbia è stata tradotta certo altrimenti non sarebbe mai arrivata fino a noi.
i testi piu antichi sono in ebraico ed aramaico.
Poi la versione greca, traduzione dall'ebraico appunto cosiddetta dei 70, fondamentale per la diffusione del testo nel mondo ellenistico e quindi in occidente.
paolo chiaraluna
25-08-2006, 02:24
ecco i testi che ti avevo promesso. Li metto direttamente qui. Magari possono incuriosire anche altri. Qualche appassionato enologo in vena di citazioni forse :lol:
il primo è di Andrè Chouraqui, da "La vita quotidiana degli uomini della Bibbia"
il secondo è di Daniel - Rops prese da la "Vita quotidiana degli uomini in palestina al tempo di Gesu" .
Bevande
L’acqua serve evidentemente da bevanda di uso comune, come fra gli agricoltori lo sono il latte o il siero latteo.
Per i banchetti, che d'altra parte si chiamano sbicchierate, mishté, la bevanda di rigore è il vino o un liquore chiamato shekar, una sorta di birra. La terra d'Israele è famosa per la qualità dei suoi vini, che provengono dai vigneti della pianura, delle valli e delle terrazze di montagna.
Il vino occupa una posizione di privilegio nella vita degli ebrei, i quali ne bevono molto e ne parlano spesso in termini lirici.
I suoi usi liturgici sono quotidiani nei sacrifici e nelle libagioni; il vino è anche il simbolo del mistero e della vita in Dio, della gioia e dell'amore. Il suo uso si estende anche alla medicina. Gli scritti sottolineano a volte i pericoli di questa bevanda ma, più che il vino, essi condannano gli ubriaconi. Gli ebrei producono anche altri liquori, certamente dalla fermentazione del fico, del dattero, della melagrana, del miele.
III. «Vinum laetificat cor hominis»
Esisteva un campo in cui la Legge religiosa pensava di avere molto da dire: quello del bere. Esistevano, sì, altre bevande per placare la sete: innanzi tutto l'acqua pura, quella dei pozzi e delle fontane, squisita quando faceva molto caldo e si era camminato a lungo; poi il latte, l'aceto allungato con acqua, che altro non era se non la posca romana, i succhi di frutta, datteri o melagrane, più o meno fermentati, la she-kar, una sorta di birra leggera a base d'orzo e di miglio, analoga alla cervisia o cervogia dei latini. I ricchissimi, per sorprendere i loro invitati, offrivano a volte birra della Media. Tutti questi liquidi però non erano nulla a confronto della bevanda per eccellenza: il vino!
Che si trattasse di una bevanda religiosa, nessuno ne dubitava. Tutti sapevano che era stato proprio Dio a rivelare a Noè come fabbricarlo. La Palestina si vantava di produme molto e di ottima qualità. Correvano storie popolari, di cui il trattato Ketubot del Talmud conserva il ricordo: storie di vino, così come Tartarino di Tarascona raccontava storie di caccia. «Ognuno dei miei grappoli» diceva uno «produce un barile! » E un altro ribatteva: «II mio frantoio ne ha dato così tanto che tutt'intorno, per parecchi stadi, si camminava in un lago di vino fino alle caviglie!». Meglio: il Libro sacro -che cita il vino centoquarantuno volte... - esaltava il succo della vigna in termini più che calorosi. Il famoso «vinum laetificat cor hominis» è il versetto 15 del Salmo 104. Ma c'è ancora di meglio: per il Siracide, «il vino è la vita dell'uomo:
quale vita si condurrebbe senza vino?»36 Ecco perché il libro dei Proverbi dichiarava che bisognava offrirne a colui «la cui anima è piena d'amarezza».37 Non era forse divina, questa bevanda, dal momento che la vita era il simbolo d'Israele e nel Tempio era raffigurata una vite d'oro? D'altra parte il vino era oggetto di prescrizioni rituali. Esso doveva essere kashercome la carne: solo mani ebree dovevano lavorare alla sua preparazione. Gesù, paragonandosi al ceppo della vite e consacrando il vino fino a dime «È il mio sangue!», è proprio un figlio d'Israele, nella piena tradizione del suo popolo.
Il vino che si beveva era certamente rosso; questo colore è attestato più volte nell'Antico Testamento,38 dove non si parla mai di vino bianco. C'erano vini di qualità migliore rispetto ad altri, e il Vangelo, raccontando il miracolo delle
nozze di Cana, ci rivela che il vino migliore veniva dato all'inizio del pasto e quello meno buono alla fine, quando i convitati avevano già bevuto molto. In linea generale, era un vino molto denso, molto nero, ricco di alcol e di tannino;
non lo si serviva puro, ma annacquato. Non si ignorava la pratica del «taglio» per migliorare un vino un po' debole con un altro più corposo. Per conservarlo, ci si serviva di grandi giare e di otri. Questi ultimi erano fatti di pelle di capra accuratamente conciata, e chiusi da uno zipolo di legno. I migliori si acquistavano a Ebron: con questi non c'era il rischio di vedere il vino nuovo traboccare dal recipiente, durante la fermentazione, e spaccarlo!
Prima di berlo, il vino veniva filtrato: il rabbino Eliezar permetteva di dedicarsi a questa operazione anche di sabato, ma altri saggi esigevano che il filtro fosse sistemato sul recipiente la vigilia, in modo da non violare con questo lavoro il riposo del giorno sacro! L'uso greco-romano dei «vini misti», vale a dire aromatizzati con timo, cannella, fiori di rosa e gelsomino, si era diffuso presso le classi ricche; il popolo minuto preferiva invece il vino puro. I rabbini permettevano di preparare di sabato un «vino di miele», il che dimostra che il vino zuccherato era di uso corrente. C'erano infine coppe di metallo o soprattutto di ceramica di cui ci si serviva per bere, in quanto il vetro era conosciuto ma raro e costoso. Dire, come fa il Cantico dei Cantici, che la forma di queste coppe era quella dell'ombelico di una ragazza,40 non è forse darne una descrizione molto precisa. Dalle monete asmonee esse risultano avere generalmente un'ansa. Erano di grandi dimensioni, ed è qui che incominciavano le difficoltà!
Perché, se il vino è ottimo per l'uomo «che lo beve con moderazione», dice il Siracide, gli ebrei non ignoravano che era anche molto pericoloso. E Jahvè sapeva quanto se ne beveva nel corso di una festa! A tal punto che in aramaico, la lingua del popolo, le nozze si dicevano mistità, vale a dire «baccanali». Così il Libro sacro moltiplicava gli avvertimenti. Nello stesso passo in cui faceva l'elogio del vino, l'autore del Siracide sviluppava poi l'avvertimento: «Non fare il forte col vino; esso ne ha mandati molti in rovina. Amarezza dell'anima è il vino bevuto in abbondanza, con eccitazione e per sfida. L'ubriachezza aumenta lo sdegno dello stolto a sua rovina, ne diminuisce le forze e gli procura ferite...». Il libro dei Proverbi, al capitolo 23, riferiva con abbondanza di particolari gli inconvenienti degli eccessi etilici descrivendo l'ubriaco che cerca di litigare con i suoi vicini, strabuzzando gli occhi appannati, il cervello confuso d'immagini deliranti e, per finire, scosso dal mal di mare come «uno che si fosse appollaiato in cima a un albero maestro». Venti passaggi del Libro sacro erano 'altrettanto espliciti. Del resto bastava ricordarsi di Noè, di Baldassarre, di Olofeme per sapere che quella bevanda traditrice e meravigliosa era molto pericolosa. I Testamenti dei dodici patriarchi, apocrifo ebraico del I secolo a.C., avevano, a tale scopo, trovato una formula eccellente: «Lo spirito di fornicazione ha il vino come servitore», dove la parola «fornicazione» aveva non solo un significato molto materiale, ma anche uno spirituale: voleva dire «apostasia». Così era fatto divieto di bere vino ai magistrati che stavano per rendere giustizia, ai sacerdoti nell'esercizio delle proprie funzioni e a coloro che facevano il voto di «nazireato».41 E c'erano anche dei «temperanti» che non bevevano mai vino, come i discendenti di quei Recabiti, nomadi selvaggi che, al tempo del profeta Geremia, avevano reclamato il ritorno alle austerità del deserto: ma non erano molto numerosi...
Grazie! Ho letto tutto con molto interesse.
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