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peppe
02-02-2006, 17:15
più che una storia è uno sfogo con una morale: per quanto può giovare non buttate le ricevute delle raccomandate.


Esponente della scuola di pensiero che considera la moto uno strumento di indagine del Se e di armonizzazione psicoesistenziale, folgorato in gioventù dalla affermazione che il buddha riposa nei petali di un fiore e nel cambio di una moto, attratto per vocazione e storia familiare dall’esplorazione di vecchie strade militari, sterrati, mulattiere, sentieri e percorsi generalmente non asfaltati, ignoto finanziatore del capitale di Yamaha, Honda Aprilia e Bmw, Kedo, Usag , Beta, Pirelli, Michelin, Mitas ecc. dopo varie vicessitudini motociclistiche nel 1997 mi compro (concessionaria Formula 3 di Messina) una Bmw r 80 gs basic che senza tanti problemi uso per andare a lavoro e per divertirmi.
Partendo dall’idea che essere autonomi è meglio che non esserlo, applico il concetto alla manutenzione e avvantaggiato dalla assenza di pressioni temporali, di costi orari nonché di imprenditori di concessionarie, nel mio garage curo le mie moto e ascolto musica.
Dopo aver effettuato il primo tagliando in concessionaria per attivare la garanzia e considerando che la perfezione non esiste nemmeno nelle moto tedesche, entrato in possesso del manuale di manutenzione, riparo personalmente varie stupidaggini (guarnizioni testate, paraolio albero motore).
Tutto va per il meglio fino al superamento dei 60.000 km. Poi un rumore secco che si sente nettamente quando innesto le marce, mi fa ritenere che è arrivato il momento di revisionare il cambio.
Ordino il necessario per la revisione, incluse varie molle, ma al momento di ritirarle mi accorgo che quella che aziona la forcella di comando del selettore marce (numero categorico 23311242910) presenta ossidazioni, microporosità e un colore diverso rispetto all’originale. Pensando a un ricambio difettoso ne richiedo altre 5 che arrivano successivamente, in condizioni del tutto simili a quella che gia avevo ordinato.
Morale della storia mi ritrovo con 6 molle che paragonate all’originale presentano differenze significative visibili ad occhio nudo e che fanno sospettare problemi nei processi di ricottura dell’acciaio che li compone.
Telefono a Bmw Italia, parlo con un soggetto di nome Conca il quale mi assicura che il ricambio garantisce lo standard Bmw ecc. ecc. mi dice di non preoccuparmi, di montare il pezzo tranquillamente e cosi via.
Eseguo la procedura di revisione utilizzando la migliore delle molle in questione e riprendo libero e felice a girare per la mia isola.
Esattamente un anno dopo il cambio della mia moto resta in seconda velocità perché la molla in questione rompendosi impedisce alla forcella del selettore di innestare le marce.
Mando una raccomandata al signor Becker (allora presidente bmw moto) in cui racconto i fatti e quest’ultimo mi chiede di spedirgli la molla usata per 60.000 km, quella rotta dopo un anno, e quelle acquistate in concessionaria per effettuare delle analisi dei materiali e verificare quanto avevo dichiarato.
Obbediente come un cliente soddisfatto eseguo quanto mi viene richiesto e spedisco in diligente pacchetto la molla usata, quella rotta durata un anno, e 4 di quella comprate in concessionaria, attendendo fiducioso un responso dalla grande ditta tedesca.
Passa un anno e stanco di aspettare le complicate analisi di laboratorio chiedo se per caso in bmw erano giunti ad una diagnosi confortante sperando che mi fosse proposta anche una soluzione.
Sapete quale risposta mi giunge per email con la firma di due soggetti a nome Conca e Corradini?
“Non sappiamo cosa dirle perché non ci è stato possibile effettuare le analisi in quanto il pacchetto delle molle non è mai giunto in Bmw Italia”.
Ma come è possibile se io mi ritrovo la ricevuta della raccomandata con la firma di un incaricato Bmw che il 16/12/2004 ha ricevuto il pacchetto?
Semplice i responsabili del servizio clienti bmw mentono.
Evidentemente i selezionatori del personale hanno stabilito che la capacità di mentire facilita la mansione di responsabile servizio clienti.
Invio fax con fotocopia ricevuta raccomandata, rimando un lettera a Becker, richiedo notizie e pochi giorni fa il soggetto di nome Conca mi risponde dicendo che Becker non fa più parte di Bmw moto,
che sarebbe opportuno cambiare un serie di pezzi del cambio che non centrano nulla in quanto gia controllati e in ottimo stato funzionale e sopratutto di far eseguire i lavori sulla mia moto in concessionaria per poter usufruire della garanzia di 2 anni sulle riparazioni.
E lo zen e la manutenzione? e l’autonomia meccanica? e la fiducia fra azienda e cliente? e la capacità di ascolto e considerazione ? e la fidelizzazione del cliente?
Tutto inutile, solo parole vuote e mistificazione. A due anni di distanza mi ritrovo con una moto che si può bloccare da un momento all’altro, ad avere speso una cifra che ritengo eccessiva in telefonate e raccomandate (soprattutto considerando la totale mancanza di soluzioni e il comportamento che preferisco non definire da parte dei soggetti già mensionati) e, peggio di ogni altra cosa, a percepire come irrimediabilmente compromesso un rapporto che almeno da parte mia è sempre stato improntato alla massima correttezza e disponibilità.
Bene Bmw e tante grazie

Luigi
02-02-2006, 17:35
:(

Sta storia delle molle diffettose, la lessi su Motociclismo non pochi anni fà, un lettore si lamentava di aver rotto sta molla credo ben tre volte.

Avresti dovuto postarlo nel mondo delle mukke obsolete ;)

sKappa
02-02-2006, 18:28
Letto pure io....
Eggià ma i ferrivecchi buttateli e compratele nuove cte moto!!!!