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Visualizza la versione completa : ennesima tragedia alla Dakar....


maidomo
09-01-2006, 14:08
ma quando la smetteranno? :(

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1247874.html

neoelica
09-01-2006, 14:10
ho appena letto anch'io...maledizione...

MaxIt
09-01-2006, 14:12
ma quando la smetteranno? :(

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1247874.html
ho abbastanza memoria (età) per ricordarne molte altre...
E' un tributo di vite che trovo inspiegabile, anche se comprendo e condivido la passione...
In proporzione la F1 ed il MotoGP sono diventate enormemente più sicure, la Dakar NO! :(

rafmen
09-01-2006, 14:13
E' veramente brutto sapere che ogni hanno qualcuno non torna.......... :mad: :mad:

Cinsietta
09-01-2006, 14:19
Che tristezza .... un pensiero per un campione ....

er-minio
09-01-2006, 14:26
ma quando la smetteranno? :(



Gaetano, i piloti lo sanno che è molto rischioso partecipare alla dakar. Per quanto sia brutto, è una delle cose da considerare.

davide.fun
09-01-2006, 14:30
Ma porca trota :mad: :( :( :(

maidomo
09-01-2006, 14:31
Gaetano, i piloti lo sanno che è molto rischioso partecipare alla dakar. Per quanto sia brutto, è una delle cose da considerare.

la passione deve sempre fare i conti con qualcosa, lo so: quel qualcosa possono essere soldi da spendere o rischi di incidenti o altro....ma la Dakar ci ha insegnato che è la corsa col più alto tasso di mortalità al mondo, prima ancora del TT...ne vale la pena? :(

dpelago
09-01-2006, 14:31
Mi dispiace e mi unisco al cordoglio.

Non condivio pero' l'inizio della discussione. Sono piloti professionisti che conoscono le insidie del tracciato e ne accettano il rischio....

Non credo sia giusto attendere che smettano di perseguire le loro passioni anche se pericolose.

Dpelago R 1200 Gs Giallo / K 1200 R

Cimina
09-01-2006, 14:34
Ogni domenica qualcuno non torna a casa, che sia uscito in macchina, in moto o con il camion per lavoro...

La morte fa parte della vita. Credo che ognuno debba avere la libertà di fare quello che più gli piace, ognuno sa a che rischi va incontro, ognuno valuta cosa vuol rischiare per poter vivere la sua vita.

"Now some guys they just give up living
And start dying little by little, piece by piece
Some guys come home from work and wash up
And go racing in the streets"

uccio
09-01-2006, 14:38
Ma sbaglio o mi sembra il tratto in cui è caduto l'anno scorso Meoni?

Cmq la Dakar è stupenda, magica, ma come il Torist Trophy e altre gare on the road è maledettamente pericolosa.
Riposi in pace

Deckard
09-01-2006, 14:41
:( ...brutta notizia.

http://www.abc.net.au/southeastsa/stories/s1021236.htm

maidomo
09-01-2006, 14:47
Ogni domenica qualcuno non torna a casa, che sia uscito in macchina, in moto o con il camion per lavoro...

La morte fa parte della vita. Credo che ognuno debba avere la libertà di fare quello che più gli piace, ognuno sa a che rischi va incontro, ognuno valuta cosa vuol rischiare per poter vivere la sua vita.

"Now some guys they just give up living
And start dying little by little, piece by piece
Some guys come home from work and wash up
And go racing in the streets"

tutto giusto, ma a me queste foto fanno male davvero (e non sto enfatizzando....)

http://www.abc.net.au/southeastsa/stories/m816124.jpg

2 occhi di un bimbo (del tuo bimbo) secondo me valgono di più di una passione così pericolosa

dpelago
09-01-2006, 15:01
Ogni domenica qualcuno non torna a casa, che sia uscito in macchina, in moto o con il camion per lavoro...

La morte fa parte della vita. Credo che ognuno debba avere la libertà di fare quello che più gli piace, ognuno sa a che rischi va incontro, ognuno valuta cosa vuol rischiare per poter vivere la sua vita.

"Now some guys they just give up living
And start dying little by little, piece by piece
Some guys come home from work and wash up
And go racing in the streets"

Mai citazione del Boss fu piu' adeguata :D

Dpelago R 1200 Gs Giallo / K 1200 R

brewer
09-01-2006, 15:10
Ogni domenica qualcuno non torna a casa, che sia uscito in macchina, in moto o con il camion per lavoro...

La morte fa parte della vita. Credo che ognuno debba avere la libertà di fare quello che più gli piace, ognuno sa a che rischi va incontro, ognuno valuta cosa vuol rischiare per poter vivere la sua vita.

"Now some guys they just give up living
And start dying little by little, piece by piece
Some guys come home from work and wash up
And go racing in the streets"


Quoto al 100% !!!

Pier_il_polso
09-01-2006, 15:25
tutto giusto, ma a me queste foto fanno male davvero (e non sto enfatizzando....)

http://www.abc.net.au/southeastsa/stories/m816124.jpg

2 occhi di un bimbo (del tuo bimbo) secondo me valgono di più di una passione così pericolosa

Concordo in pieno.... :( :( :(

Lo Zingaro
09-01-2006, 15:32
disgust :angel13: :salute:

Lo Zingaro
09-01-2006, 15:34
tutto giusto, ma a me queste foto fanno male davvero (e non sto enfatizzando....)

http://www.abc.net.au/southeastsa/stories/m816124.jpg

2 occhi di un bimbo (del tuo bimbo) secondo me valgono di più di una passione così pericolosa
Quoto al 100%, penso ogni volta che esco in moto agli occhi della mia bimba e chiudo il gas!!!

plissken
09-01-2006, 15:35
""Tragedia alla ripresa della Dakar. Il motociclista australiano Andy Caldecott, in gara con una KTM del team spagnolo Repsol, è morto in seguito a una caduta nella speciale odierna. Lo hanno reso noto gli organizzatori. Caldecott, vinicitore della terza speciale di questa edizione, sarebbe caduto al km 250 dopo esser transitato al primo Check point in dodicesima posizione.""

Sono notizie che ti laciano un vuoto dentro.........

Il Maiale
09-01-2006, 15:38
Concordo in pieno.... :( :( :(

ognuno ha il suo modo di pensare, rispettiamo il pensiero di tutti, come sicuramente Andy rispettava il vostro ;)

ogni volta che muore uno, cè chi scrive:
amen
mi dispiace
se l' è cercata
è stato incoscente, ecc.

io non so cos' era, sicuramente non scemo!

Quindi, i figli non significano nulla, se uno lo fà lo fà pur sapendo i rischi che corre, che non sono di più di tutti gli sport motoristici.

Nella sua carriera Andy sarà caduto, penso, 4.000 volte!!

Rispettiamo la sua passione, che è sanissima!!!

Pier_il_polso
09-01-2006, 16:10
Io non condanno gli sport motoristici in genere benchè sappia bene che sono tutti pericolosi; condanno quelle gare che hanno un coefficente di rischio molto più alto della media (vedi Parigi-Dakar, TT sull' isola di man, gara di Macao, ecc).
Non si può, in nome di qualcuno a cui vuoi molto bene (in alcuni casi più che a te stesso), starsene seduti a casa per paura che ci succeda qualcosa, ma si può praticare uno sport già di per se pericoloso, evitando "determinate" competizioni che storicamente hanno mietuto centinaia di vittime....
Chiaro che ogniuno poi possa agire come crede, ma ti assicuro che vedere foto come quella sopra, mi fa tanta rabbia e mi fa pensare a quante cose bellissime Andy avrebbe potuto ancora fare nella vita assieme alla sua splendida famiglia (quanti viaggi meravigliosi, quanti momenti di intimità con la sua compagna, quante piccole e grandi gioie avrebbe potuto ricevere da sua figlia ancora piccola, quanti sorrisi avrebbe potuto regalare a chi gli sta intorno nella lunga vita che ancora aveva davanti...) e che ora non potrà più fare.
In quella foto ci sono persone che hanno (ora più che mai) bisogno di lui, e la loro vita è segnata per sempre; da oggi i loro occhi brilleranno meno e lo faranno con una luce diversa.
Ogni giorno tanti genitori escono da casa e non ritornano più perchè succedono tante cose che non siamo in grado di prevedere; in questi casi nessuno può fare nulla.
Ma a volte ci sono genitori (e figli) che non tornano e che forse avrebbero potuto farlo se solo avessero valutato attentamente i rischi di quello che avevano deciso di fare.
Se sei solo al mondo puoi agire senza dare conto; se decidi di legarti a qualcun altro, e di fare dei figli, assumi delle responabilità che ti obbligano ad essere attento non solo per il tuo bene, ma soprattutto per il bene delle persone che hanno la loro vita legata alla tua.
Questo genere di incidenti possono succedere in qualunque altra competizione di rally, ma il problema è che invece succeddono sempre in questa gara che personalmente avrei abolito già da almeno 20 anni.
Non critico il mestiere di pilota, di qualunque disciplina esso sia, benchè si tratti sempre di sport pericolosi, ma critico questa gara di M E R D A che ogni anno si porta via genitori, figli, mariti, amici.
E purtroppo il fatto di sapere che queste persone se ne siano andate facendo quello che più gli piaceva fare, mi consola bene poco: nessuno di loro sarebbe mai partito per questa gara se solo avesse saputo che cosa gli sarebbe successo, perchè ogniuno di loro avrebbe preferito vivere.
La verità è che tutti i piloti sanno quello che "può" succedere, ma sono mentalmente portati a non pensare mai che possa succedere a loro; è una specie di protezione mentale naturale.
Ma purtroppo non è così......
Sono davvero molto dispiaciuto........ed è solo l' ennesima volta.

Cimina
09-01-2006, 16:18
Io ribadisco il concetto, non che mi voglia imporre, ma solo far pensare...

Quanti morti ha fatto il TT, circa 102/105 non so di sicuro, quanti morti ha fatto la Dakar?

Quanti morti ogni giorno sulle strade?

I matti siamo noi, non loro!!!!

La percentuale di incidenti che c'è in una gara come la Dakar è infinitesimale rispetto alla quantità globale di incidenti sulla terra. Per non parlare poi di altre cause di morte.

E nessuno ha più diritto o meno diritto di vivere di altri, davanti alla morte siamo tutti uguali, sia che tu sia un campione di sport, sia che tu sia un comune mortale sconosciuto.

L'unico rimedio alla morte è non vivere. Nemmeno a stare a casa si vive per forza. Si muore anche li. La morte fa parte della vita. Discorso cinico o realista? Tutti muoiono prima o poi.

Il Maiale
09-01-2006, 16:24
PIERINOOOOO :lol: :lol:

Il tuo ragionamento non fà una grinza, ho letto di tè, se non sbaglio, proprio un anno fà, della tua eroica traversata Puglia elefant!

Sotto la neve, in autostrada, coi camion destra e sinistra......ne eri entusiasta.

a) non era tanto in sicurezza

b) non sei un pilota proessionista

c) non era una cosa che sognavi da bambino

d) non ti hanno pagato per farlo



però lo hai fatto, e tanti qui ti hanno invidiato, me compreso.

Allora?

Chi sono i pazzi, noi o loro?

Manga R80
09-01-2006, 16:33
Io ribadisco il concetto, non che mi voglia imporre, ma solo far pensare...

Quanti morti ha fatto il TT, circa 102/105 non so di sicuro, quanti morti ha fatto la Dakar?

Quanti morti ogni giorno sulle strade?

I matti siamo noi, non loro!!!!

La percentuale di incidenti che c'è in una gara come la Dakar è infinitesimale rispetto alla quantità globale di incidenti sulla terra. Per non parlare poi di altre cause di morte.

E nessuno ha più diritto o meno diritto di vivere di altri, davanti alla morte siamo tutti uguali, sia che tu sia un campione di sport, sia che tu sia un comune mortale sconosciuto.

L'unico rimedio alla morte è non vivere. Nemmeno a stare a casa si vive per forza. Si muore anche li. La morte fa parte della vita. Discorso cinico o realista? Tutti muoiono prima o poi.

In termini assoluti ok. Ma non confondiamoci con i numeri: In proporzione, saremmo tutti morti già decine di volte, se il pericolo per strada fosse lo stesso della parigi dakar. 200 partecipanti, almeno un morto tutte le volte. E' pericoloso come fare l'astronauta, più o meno, o il top gun da portaerei. L'automobilista vive in un mondo qualche ordine di grandezza più sicuro.

Piac73
09-01-2006, 16:46
Se io avessi le capacità per farla l'avrei già fatta....coscente dei rischi che mi prenderei
Se con tanto allenamento arriverò mai ad un livello che mi permetterà di poterla fare.... la farò... stop
Tutti quelli che sono là a correre.....non lo fanno per soldi... lo fanno perchè è il SOGNO ... perchè è una sfida..... perchè è la Dakar.... che piaccia o no... NON è possibile fare una gara del genere in sicurezza!

teopiè
09-01-2006, 16:57
Se io avessi le capacità per farla l'avrei già fatta....coscente dei rischi che mi prenderei
Se con tanto allenamento arriverò mai ad un livello che mi permetterà di poterla fare.... la farò... stop
Tutti quelli che sono là a correre.....non lo fanno per soldi... lo fanno perchè è il SOGNO ... perchè è una sfida..... perchè è la Dakar.... che piaccia o no... NON è possibile fare una gara del genere in sicurezza!

No in sicurezza si stà solo davanti alla televisione...forse!!!
Non credi che ai giorni nostri qualcosina in più si possa fare???
Quella è gente con le palle cubiche che è morta facendo quello che amava, ma limitando le moto e riportando la gara alla vecchia maniera forse si limiterebbero i decessi, perchè lo spirito della Dakar è l'avventura e l'abilità nella navigazione non chi ha più palle a tenere aperto nel deserto...
Poi così riuscirebbero ad emergere anche piloti privati e non solo i soliti del monomarca Ktm.

Commodoro
09-01-2006, 16:58
Io non condanno gli sport motoristici in genere benchè sappia bene che sono tutti pericolosi; condanno quelle gare che hanno un coefficente di rischio molto più alto della media (vedi Parigi-Dakar, TT sull' isola di man, gara di Macao, ecc).E io ti rispondo che sei libero di farlo e lo fai non partecipando. Chi ha quella passione e decide di partecipare ha secondo me il diritto di farlo.
Non si può, in nome di qualcuno a cui vuoi molto bene (in alcuni casi più che a te stesso), starsene seduti a casa per paura che ci succeda qualcosa, ma si può praticare uno sport già di per se pericoloso, evitando "determinate" competizioni che storicamente hanno mietuto centinaia di vittime....
Chiaro che ogniuno poi possa agire come crede, ma ti assicuro che vedere foto come quella sopra, mi fa tanta rabbia e mi fa pensare a quante cose bellissime Andy avrebbe potuto ancora fare nella vita assieme alla sua splendida famiglia (quanti viaggi meravigliosi, quanti momenti di intimità con la sua compagna, quante piccole e grandi gioie avrebbe potuto ricevere da sua figlia ancora piccola, quanti sorrisi avrebbe potuto regalare a chi gli sta intorno nella lunga vita che ancora aveva davanti...) e che ora non potrà più fare. E il pilota che si iscrive ad una Dakar pur avendo famiglia avrà valutato i rischi e preso la sua decisione , sua , spettava solo a lui, non a noi.
In quella foto ci sono persone che hanno (ora più che mai) bisogno di lui, e la loro vita è segnata per sempre; da oggi i loro occhi brilleranno meno e lo faranno con una luce diversa.
Ogni giorno tanti genitori escono da casa e non ritornano più perchè succedono tante cose che non siamo in grado di prevedere; in questi casi nessuno può fare nulla.
Ma a volte ci sono genitori (e figli) che non tornano e che forse avrebbero potuto farlo se solo avessero valutato attentamente i rischi di quello che avevano deciso di fare.
Se sei solo al mondo puoi agire senza dare conto; se decidi di legarti a qualcun altro, e di fare dei figli, assumi delle responabilità che ti obbligano ad essere attento non solo per il tuo bene, ma soprattutto per il bene delle persone che hanno la loro vita legata alla tua. Concordo ma anche quì sono valutazioni personali, stà all'individuo scegliere il livello di rischio accettabile, non a noi.
Questo genere di incidenti possono succedere in qualunque altra competizione di rally, ma il problema è che invece succeddono sempre in questa gara che personalmente avrei abolito già da almeno 20 anni.
Non critico il mestiere di pilota, di qualunque disciplina esso sia, benchè si tratti sempre di sport pericolosi, ma critico questa gara di M E R D A che ogni anno si porta via genitori, figli, mariti, amici. Che è una gara di ***** lo dici tu che probabilmente non ne sai molto chi la conosce in genere la ama e tutti quelli che conosco e che l'hanno fatta la ricordano come una grande esperienza ed in moltissimi casi la rifarebbero subito.Anche se mentre la facevano l'hanno odiata almeno quanto l'hanno amata.E purtroppo il fatto di sapere che queste persone se ne siano andate facendo quello che più gli piaceva fare, mi consola bene poco: nessuno di loro sarebbe mai partito per questa gara se solo avesse saputo che cosa gli sarebbe successo, perchè ogniuno di loro avrebbe preferito vivere.Queste persone se ne sono andate facendo ciò che amavano, spesso all'apice della fama, compiango i loro cari che restano, loro no, forse li invidio un po', stupendo modo di morire.
La verità è che tutti i piloti sanno quello che "può" succedere, ma sono mentalmente portati a non pensare mai che possa succedere a loro; è una specie di protezione mentale naturale.
Ma purtroppo non è così......
Sono davvero molto dispiaciuto........ed è solo l' ennesima volta.

Io spero che questa gara possa continuare ad esistere. Malgrado tutto

Piac73
09-01-2006, 17:02
cos'è che fai te, Piac? La Dakar? Ma guarda che mi sa che è più dura del passo Brocon a giugno, al Goduros ... dove mi parevi già accaldato!
Qua dentro siete tutti matti... :rolleyes:

io non farò mai un cacchio pirlotto!!! è per dire.... che se potessi.. se avessi la capacità... se avessi tutto quello che serve... la farei
Alla fine del broccon non ero accaldato... ero distrutto zio pork!!!
ma anche tu a fare inversione al rientro dal MT non mi parevi freschissimo ;-))))

Piac73
09-01-2006, 17:05
No in sicurezza si stà solo davanti alla televisione...forse!!!
Non credi che ai giorni nostri qualcosina in più si possa fare???
Quella è gente con le palle cubiche che è morta facendo quello che amava, ma limitando le moto e riportando la gara alla vecchia maniera forse si limiterebbero i decessi, perchè lo spirito della Dakar è l'avventura e l'abilità nella navigazione non chi ha più palle a tenere aperto nel deserto...
Poi così riuscirebbero ad emergere anche piloti privati e non solo i soliti del monomarca Ktm.

La gente moriva alla dakar anche 10/15 anni fà.......
le moto o le limiti ai 50 km/h oppure non conta nulla...... volare su di una duna o trovare un ostacolo improvviso anche agli 80 km/h può fare danni gravi.
Puoi mettere + navigazione... meno navigazione.....è una gara... appena c'è modo di dare + gas lo danno (com'è normale che sia in una gara... non sono là a fare un giro turistico come i nostri)
fare i 150 o i 200... cambia 'na sega quando cadi

teopiè
09-01-2006, 17:18
La gente moriva alla dakar anche 10/15 anni fà.......
le moto o le limiti ai 50 km/h oppure non conta nulla...... volare su di una duna o trovare un ostacolo improvviso anche agli 80 km/h può fare danni gravi.
Puoi mettere + navigazione... meno navigazione.....è una gara... appena c'è modo di dare + gas lo danno (com'è normale che sia in una gara... non sono là a fare un giro turistico come i nostri)
fare i 150 o i 200... cambia 'na sega quando cadi

La gente muore anche con la bicicletta a 30Km/h, ripeto che secondo me si è perso lo spirito della Dakar negli anni, per far posto alla velocità e alla tecnologia delle case costruttrici, alla faccia di quei gs o xt tenuti su con il fil di ferro da mitici centauri.
Sarò romantico, ma quando vedo morire qualcuno mi viene il groppo in gola, poi mi dico che con tantissimi se e ma di mezzo ci vorrei essere anch'io...
e vado avanti a sognare le dune.
Ma c...o qualcosa si deve pur fare!!!
:!: :!: :!: :!: :!: :!: :!: :!: :!:

apoli
09-01-2006, 17:36
Comunque ho appena parlato con il meccanico di Miotto, che è ancora in gara da privato col k660 ... dice che i primi sono fuori da ogni grazia di Dio, che non ci rende neanche conto di quanto cavolo vanno.
Dove i privati scalano marcia questi ne buttano dentro un'altra.
A vita persa e stop.

Alla Dakar le differenze sono esaltate....... ci corre il campione che oltre al talento sta in moto 8 ore al giorno dall'età di 5 anni, all'amatore che è salito pochi mesi prima per la prima volta su una moto da fuoristrada.
Non è detto che l'amatore che in quel punto scala una marcia sia più in sicurezza del campione che invece la marcia la mette.....

Vedere Merriman o Knight spalancare il gas in discesa sull'erba viscida ti fà venire i brividi....... ma forse è più probabile che vada per terra io facendola con i freni tirati e le gambe larghe.....

dpelago
09-01-2006, 17:41
Manga R 80 ha ragione. Aggiungo che la morte di un automobolista che si reca al lavoro è una disgrazia. Lo stesso evento per un pilota che gareggia alla Dakar è sempre una disgrazia dal punto di vista umano, ma altresi' un evento in qualche modo possibile se non addirittura probabile.

Ecco il perchè della diversa valenza delle due morti.

Resta inteso - a mio parere - che ognuno ha la facoltà di disporre della sua esistenza come meglio crede.

Dpelago R 1200 Gs Giallo / K 1200 R

maidomo
09-01-2006, 17:56
Io ribadisco il concetto, non che mi voglia imporre, ma solo far pensare...

Quanti morti ha fatto il TT, circa 102/105 non so di sicuro, quanti morti ha fatto la Dakar?

Quanti morti ogni giorno sulle strade?

I matti siamo noi, non loro!!!!

La percentuale di incidenti che c'è in una gara come la Dakar è infinitesimale rispetto alla quantità globale di incidenti sulla terra. Per non parlare poi di altre cause di morte.

E nessuno ha più diritto o meno diritto di vivere di altri, davanti alla morte siamo tutti uguali, sia che tu sia un campione di sport, sia che tu sia un comune mortale sconosciuto.

L'unico rimedio alla morte è non vivere. Nemmeno a stare a casa si vive per forza. Si muore anche li. La morte fa parte della vita. Discorso cinico o realista? Tutti muoiono prima o poi.

ribadisco anche io il concetto già espresso o meglio lo chiarisco: fermo restando il rispetto assoluto e totale verso chi si cimenta in imprese così rischiose, confermo anche quanto scritto da Manga: a fronte di una sola Dakar all'anno con qualche centinaio di partecipanti, in Italia ogni giorno si muovono almeno 30.000.000 di auto/motociclisti...moltiplicali per 365 giorni e vedrai che l'incidenza delle vittime è decisamernte più bassa, per non dire del fatto che comunque è quasi tutta gente che lo fa per andare al lavoro.
Infine, pur capendo la passione sfrenata e irrefrenabile che ha un pilota per la Dakar, quando lui se ne è andato amen...la pena mi sopraffà pensando a quel bimbetto di 2 anni....

lucianoerre
09-01-2006, 18:01
Ogni domenica qualcuno non torna a casa, che sia uscito in macchina, in moto o con il camion per lavoro...
La morte fa parte della vita. Credo che ognuno debba avere la libertà di fare quello che più gli piace, ognuno sa a che rischi va incontro, ognuno valuta cosa vuol rischiare per poter vivere la sua vita.

100-100 e

Quanti morti ha fatto il TT, circa 102/105 non so di sicuro, quanti morti ha fatto la Dakar?
Quanti morti ogni giorno sulle strade?
I matti siamo noi, non loro!!!!
La percentuale di incidenti che c'è in una gara come la Dakar è infinitesimale rispetto alla quantità globale di incidenti sulla terra. Per non parlare poi di altre cause di morte.
E nessuno ha più diritto o meno diritto di vivere di altri, davanti alla morte siamo tutti uguali, sia che tu sia un campione di sport, sia che tu sia un comune mortale sconosciuto.
L'unico rimedio alla morte è non vivere. Nemmeno a stare a casa si vive per forza. Si muore anche li. La morte fa parte della vita. Discorso cinico o realista? Tutti muoiono prima o poi.

altro 100-100

Viggen
09-01-2006, 18:06
Anche lavorando in un cantiere edile ci si può ammazzare...(spesso e volentieri)
Almeno lui ci è rimasto divertendosi.

fast_robby
09-01-2006, 18:13
Parole... parole... parole... chi ha occasione per andare a Dakar va e di corsa. Ben sapendo a cosa va incontro. Non spetta ne a me ne a voi giudicare cosa sia giusto o meno. Questo Povero Cristo ha fatto le carte false per andare l'anno scorso ed ha toccato il cielo con un dito quando quest'anno è stato ripescato per caso dalla Ktm per correre laggiù. Lui ha deciso e lui ha pagato, possiamo e dobbiamo solo rispettarlo per il coraggio che ha dimostrato. Per chi considera migliore un giorno da leoni che cento da pecore questa discussione non sarebbe neanche dovuta nascere, per chi preferisce invece vivere i cento da pecora... continui a pensare che a lui non potrà accadere mai nulla di simile e stia tranquillo.

Linguaccia
09-01-2006, 18:17
io questa corsa la proibirei,non per i piloti che vanno li per scelta e soldi,ma per le vittime civili che ogni anno vengono provocate da questa mandria sponsorizzata che invade territori piste e villaggi che nulla traggono da questa manifestazione,mentre il tt e un bisnes per tutti i locali

maidomo
09-01-2006, 18:21
Lui ha deciso e lui ha pagato, possiamo e dobbiamo solo rispettarlo per il coraggio che ha dimostrato.

E fin qui tutti daccordo!

Per chi considera migliore un giorno da leoni che cento da pecore questa discussione non sarebbe neanche dovuta nascere, per chi preferisce invece vivere i cento da pecora... continui a pensare che a lui non potrà accadere mai nulla di simile e stia tranquillo.

Qui ti rimangi tutto quanto scritto sopra: chi ti dice che a non andare alla Dakar siano coloro che vivono la loro vita appecorati? e chi ti dice che ci va chi ha il cuor di leone? quanti sfigati ogni giorno si alzano alle 5 per andare ad elemosinare lavoro da qualche caporale che li sfrutta fino in fondo, eppure hanno un cuore grande così e devono portar da mangiare magari al loro figlioletto???


:mad: :mad: :mad:

dpelago
09-01-2006, 18:29
Parole... parole... parole... chi ha occasione per andare a Dakar va e di corsa. Ben sapendo a cosa va incontro. Non spetta ne a me ne a voi giudicare cosa sia giusto o meno. Questo Povero Cristo ha fatto le carte false per andare l'anno scorso ed ha toccato il cielo con un dito quando quest'anno è stato ripescato per caso dalla Ktm per correre laggiù. Lui ha deciso e lui ha pagato, possiamo e dobbiamo solo rispettarlo per il coraggio che ha dimostrato. Per chi considera migliore un giorno da leoni che cento da pecore questa discussione non sarebbe neanche dovuta nascere, per chi preferisce invece vivere i cento da pecora... continui a pensare che a lui non potrà accadere mai nulla di simile e stia tranquillo.

Sostenere che chiunque non corra la Dakar conduca una vita da pecora è un tantino riduttivo :mad:

Altrettanto lo è definire leone solo colui il quale si cimenti con successo in imprese sportive.

Oggi ci vuole un coraggio da Leone a mettere al mondo due figli, e portarli all'università con lo stipendio di un dipendente medio....

Dpelago R 1200 Gs Giallo / K 1200 R

teopiè
09-01-2006, 18:29
Fatevi la domanda e datevi la risposta.
Non vi piacerebbe ricordare la Dakar o il TT solo per il risultato sportivo, e non per la lista dei deceduti???

Lasciate in pace le pecore e i leoni che chi porta a casa un pezzo di pane onestamente è sempre ingiudicabile!!!

Viggen
09-01-2006, 18:30
io questa corsa la proibirei,non per i piloti che vanno li per scelta e soldi,ma per le vittime civili che ogni anno vengono provocate da questa mandria sponsorizzata che invade territori piste e villaggi che nulla traggono da questa manifestazione,mentre il tt e un bisnes per tutti i locali

C'è tanta gente che partecipa alla Dakar e fa molto per i locali.

Linguaccia
09-01-2006, 18:36
guarda che conoscevo bene meoni,e il far del bene ai locali significa portare gente,portare un turismo che possa spendere,lui ha scoperto l'affrica con le corse,ma assieme a padre buresti cercava di portare aiuto e gente da quelle parti,e non più come pilota ma come promototre di viaggi e contatti non passando in mezzo alle piste a200 all'ora

fast_robby
09-01-2006, 18:36
Ma state parlando della storia della vita o di una corsa? Io considero semplicemente e puramente l'aspetto sportivo, voi mi sembra che parliate di ben altre cose. Non potete paragonare due figli all'università con una corsa. Ma forse avete ragione voi... aboliamo le gare e mandiamo tutti all'università.

andela
09-01-2006, 18:45
L'anno scorso dopo la morte di Meoni , i partecipanti alla Dakar erano tutti contriti .
Chi voleva smettere e chi voleva limitazioni.

Quest'anno sono tutti a lamentarsi della navigazione e dei limiti di velocita' che a loro dire, li distraggono.

Vorrei sapere cosa vogliono i piloti a questo punto.

Fanno quello che tanti vorrebbero fare ma non hanno mai potuto fare.

Ricordate l'intervista premonitrice di Meoni qualche gg. prima che morisse?.

Non piangete per noi che siamo morti facendo quello che amiamo fare, ma piangete per i nostri cari che soffriranno della nostra morte.

Parole sante da vero uomo.

Pier_il_polso
09-01-2006, 18:56
Quanti morti ha fatto il TT, circa 102/105 non so di sicuro, quanti morti ha fatto la Dakar?

Quanti morti ogni giorno sulle strade?

I matti siamo noi, non loro!!!!

La percentuale di incidenti che c'è in una gara come la Dakar è infinitesimale rispetto alla quantità globale di incidenti sulla terra. Per non parlare poi di altre cause di morte.


Ma che modo di fare le statistiche è questo ?
I rapporti vanno fatti in percentuale.

In un giorno di gara al TT che percentuale di persone muoiono ?
Se su 100 partecipanti ne muoiono 2 vuol dire che c' è il 2% di possibilità di morire in un giorno di gara al TT.
Quando uno passa una giornata in macchina per lavoro che percentuale di possibilità ha di morire ? Il 2% ? Dovremmo morire ogni 50 giorni passati in auto ?

Alla Dakar in 15 giorni di gara quante persone muoiono ?
Su quante che partecipano ?
Calcola la percentuale e poi paragonala alla percentuale di persone sul totale del circolante che muore ogni 15 giorni...

O vogliamo affermare che è più pericoloso fare il rappresentate e stare 1 giorno interno in macchina piuttosto che correre un giorno al TT ?

Rispetto i modi di pensare di tutti, ma non tiriamo fuori a supporto dati statistici che non stanno ne in cielo ne in terra....

Pier_il_polso
09-01-2006, 18:59
PIERINOOOOO :lol: :lol:

Il tuo ragionamento non fà una grinza, ho letto di tè, se non sbaglio, proprio un anno fà, della tua eroica traversata Puglia elefant!

Sotto la neve, in autostrada, coi camion destra e sinistra......ne eri entusiasta.

a) non era tanto in sicurezza

b) non sei un pilota proessionista

c) non era una cosa che sognavi da bambino

d) non ti hanno pagato per farlo



però lo hai fatto, e tanti qui ti hanno invidiato, me compreso.

Allora?

Chi sono i pazzi, noi o loro?

Dai che non è così.
Ho spiegato che non sono contrario agli sport motoristici (se dicessi una cosa del genere da lassù qualcuno mi fulminerebbe :lol: ), dico solo che una gara che miete centinaia di vittime è "oggettivamente" troppo rischiosa, sono i fatti che lo affermano, non è una opinione soggettiva.
Nessuna delle cose che facciamo tutti i giorni è in "totale sicurezza", ma da qui a dire che quelli che vanno all' elefante e trovano un pò di neve rischiano come i piloti del TT o della Dakan ce ne passa...
I rischi che corrono loro sono enormemente superiori, non negare l' evidenza ;)

Commodoro
09-01-2006, 19:00
io questa corsa la proibirei,non per i piloti che vanno li per scelta e soldi,ma per le vittime civili che ogni anno vengono provocate da questa mandria sponsorizzata che invade territori piste e villaggi che nulla traggono da questa manifestazione,mentre il tt e un bisnes per tutti i locali


Ma di quali vittime civili stai parlando? sono anni che non ce ne sono piu'. La mandria paga per passare in ogni villaggio e ci sono villaggi che ci vivono un anno con quei soldi. Informati prima di dire bischerate.

Il Maiale
09-01-2006, 19:01
UNO SPORT SENZA RISCHI E' UNO SPORT SENZA GLORIA!


Dal LIBRO DELL DOTT. COSTA!

Commodoro
09-01-2006, 19:01
Dai che non è così.
Ho spiegato che non sono contrario agli sport motoristici (se dicessi una cosa del genere da lassù qualcuno mi fulminerebbe :lol: ), dico solo che una gara che miete centinaia di vittime è "oggettivamente" troppo rischiosa, sono i fatti che lo affermano, non è una opinione soggettiva.
Nessuna delle cose che facciamo tutti i giorni è in "totale sicurezza", ma da qui a dire che quelli che vanno all' elefante e trovano un pò di neve rischiano come i piloti del TT o della Dakan ce ne passa...
I rischi che corrono loro sono enormemente superiori, non negare l' evidenza ;)



Centinaia di vittime ????? Ma in quale film ???

Linguaccia
09-01-2006, 19:13
Ma di quali vittime civili stai parlando? sono anni che non ce ne sono piu'. La mandria paga per passare in ogni villaggio e ci sono villaggi che ci vivono un anno con quei soldi. Informati prima di dire bischerate.
Da certe Dune si alzavano vermazzi giganti fantascientifici, da altre dune si alza la più ancora mostruosa Ipocrisia occidentale: bianchi popolo del nolimits sectoriale, negri che invece il nolimits se lo vivono resistendo agli stenti decennali... Parigi e Dakar: Fabrizio Meoni la star sopra gli altari, e una bambina negra sull'altar sacrificale...





La settimana scorsa il buon Meoni, "poeta del deserto", casca con moto e casco e esala l'anima nella tempesta di sabbia durante la più pacchiana delle gare di stampo coloniale, la sciovinista Parigi-Dakar.

E giovedi muore invece sotto a un camion del grosso staff del palio di sti asini di piloti da multinazionale una bambina negra che ebbe il torto di attraversare la pista nel deserto senza aspettare il miraggio di un semaforo o di un passaggio zebrato pedonale.



Pirati della strada qui in Itaglia a scandalizzare polstrada e cittadini, pirati della pista del deserto a tirar sotto bambini afroaffamati...

Ed ecco il Corsera come se la sbriga, in minimo trafiletto a bordo pagina:

---

"Una bimba senegalese di 5 anni è stata investita e uccisa da un camion dell'assistenza della Parigi-Dakar: la bimba sarebbe sfuggita al controllo dei genitori e travolta dal tir"

---



Non è la prima volta che succede, che un negro va sotto un mezzo della gara. Infatti ne limitarono i tracciati, negli anni passati, perché da certe parti, metti in Mali, non sono abituati a attraversare in posti dove sfreccino automezzi ai 150 all'ora: i dromedari non hanno ancora il turbo e l'intercooler...

Però se muore un bianco 3 colonne, se muore una negra basta un trafiletto.



Disse Meoni parlando di un collega morto durante la gara:

"Dei 10.000 modi di morire, questo è il migliore".

Morire di fame o investiti da un infame a quale punto stanno in hit parade?



---

(c) Apolide Sedentario 2005


16 January 2005 12:00:00 by apolide --- Category: General
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Deleted user
09-01-2006, 20:30
ci si lancia a velocita' folli su sabbia e pietraie , e' inevitabile che cio' accada ...

Pier_il_polso
09-01-2006, 22:32
Centinaia di vittime ????? Ma in quale film ???

Nel film della vita; solo al TT sono più di 100.
Tu sai quanti ne sono morti tra piloti e civili in tutte le dakar corse fino ad oggi ? e se invece di 100 fossero 60 ? Sarebbero pochi ?
Mah....

KappaElleTi
09-01-2006, 23:00
In un giorno di gara al TT che percentuale di persone muoiono ?
Se su 100 partecipanti ne muoiono 2 vuol dire che c' è il 2% di possibilità di morire in un giorno di gara al TT.
Quando uno passa una giornata in macchina per lavoro che percentuale di possibilità ha di morire ? Il 2% ? Dovremmo morire ogni 50 giorni passati in auto ?


la statistica parla di probabilità non di fatti

magari tu puoi passare un anno addirittura in macchina senza morire

e un altro muore 5 volte

questa è statistica!!

c a z z o :lol:

Pier_il_polso
09-01-2006, 23:28
la statistica parla di probabilità non di fatti

magari tu puoi passare un anno addirittura in macchina senza morire

e un altro muore 5 volte

questa è statistica!!

c a z z o :lol:

Nel caso degli incidenti strdali le statistiche vanno fatte per km percorsi.
In Italia la percentuale di decessi è di 2,6 morti ogni 100.000.000 (centomilioni) di chilometri percorsi; come dire che una volta percorsi senza morire 38.400.000 km, tutto quello che viene è grasso che cola...
Questo dato ovviamente aumenta di parecchio nelle competizioni motoristiche, per diventare esponenziale in "alcuni tipi di competizioni".
;)

barbasma
10-01-2006, 08:19
caldecott... una delle nuove leve.... l'anno scorso ha vinto anche delle tappe se ben mi ricordo... :mad: :mad: :mad:

altro che nuove regole... altro che mono e non bicilindrico....

quando una moto arriva ai 190kmh sulle pietraie... è solo il cervello che deve guidare la manetta... e purtroppo nelle gare... si spegne...

la dakar... come confermava anche fabrizio (a anche altri)... è una gara pericolosa dove i piloti sanno i rischi che corrono...

è una MOTOGP senza vie di fuga...

nossa
10-01-2006, 09:34
Ma sì... una volta c'erano i gladiatori e il popolo ad applaudire, adesso è proibito (altrimenti lo farebbero ancora) e il popolo finge di piangere.... Poverino qui, sfigato ecc, ma per piacere....

Personalmente non me ne frega nulla dei morti al TT, Dakar o altre corse dove per vincere bisogna avere coraggio e incoscienza più che abilità. I gladiatori sapevano che la morte era probabile ma almeno erano obbligati a giocarsela, questi no.... ;)

Logistich
10-01-2006, 09:42
Ma sì... una volta c'erano i gladiatori e il popolo ad applaudire, adesso è proibito (altrimenti lo farebbero ancora) e il popolo finge di piangere.... Poverino qui, sfigato ecc, ma per piacere....

Personalmente non me ne frega nulla dei morti al TT, Dakar o altre corse dove per vincere bisogna avere coraggio e incoscienza più che abilità. I gladiatori sapevano che la morte era probabile ma almeno erano obbligati a giocarsela, questi no.... ;)

Ti quoto in parte,
Dirò una banalità, ma i piloti sono tutti maggiorenni e non li obbliga nessuno a partecipare o strafare nelle tappe.
Li ammiro perchè probabilmente io non ho le p@@@e per farlo, ma non intendo piangere come se fosse una vittima del sistema.........
tanto meno non accetterei un' ulteriore modifica della corsa............

condor
10-01-2006, 09:42
appunto. + 10 caratteri.

nossa
10-01-2006, 10:03
Al TT l'anno scorso uno è morto davanti a noi, per un altro c'erano fiori e foto ad una curva. Il signore che ci ospitava diceva che in media ci sono 4-5 morti l'anno ma cambiava subito argomento. L'impressione che ho avuto è che l'attrazione di quella corsa sia proprio il rischio, vale per i piloti e vale per il pubblico. Per me così com'è non va e i piloti un po' sono vittime di un apparato che mangia sulla loro incoscienza e diciamocelo anche stupidità. La stessa stupidità e incoscienza che a volte prende pure noi per strada, qui moltiplicata da un apposito apparato di sostegno.

Per me una corsa che fa 4-5 morti l'anno dovrebbe essere proibita o almeno totalmente rivista.

Iguil
10-01-2006, 11:23
torno indietro al discorso di leoni e pecore.
il punto per me è questo:
una cosa è morire e lasciare un orfano e una vedova perchè accade mentre vai a guadagnare i tuoi eurini per farli mangiare!!!!!!!!
un'altra cosa è morire soddisfando , perdonatemelo, il proprio egoismo partecipando ad una gara; è sacrosanto dare vita ai propri sogni quando si può, altrimenti non varrebbe la pena di vivere, ma in un caso come questo tenendo sulle ginocchia il proprio figlio e guardandolo fisso negli occhi pensare di non vederlo mai più e di costringerlo a vivere tutta la sua infanzia senza il papà a me sembra troppo.
mio figlio è il sogno più grande che io potessi realizzare nella mia esistenza e, se dovesse restare senza il suo papà (mi tocco parecchio), spero non abbia mai a pensare che tutto ciò poteva essere evitato o meglio non cercato con accanimento.
Ho affrontato lo stesso discorso con amici che fanno alpinismo a buon livello e quindi con rischi forse anche superiori, mi hanno risposto tutti la stessa cosa:
Non sono in grado di non fare quello che fanno, è una sfida interiore che travalica tutti gli "stop" che un uomo/donna dovrebbe darsi.
A me sta anche bene ma spero nella vita di non dover mai spiegare a qualche figlio perchè il suo papà non è più con lui quando ne ha bisogno!
La mia non è una polemica non ce l'ho con nessuno ma non mi sento una pecora perchè non vado a fare gare!

Pier_il_polso
10-01-2006, 11:34
torno indietro al discorso di leoni e pecore.
il punto per me è questo:
una cosa è morire e lasciare un orfano e una vedova perchè accade mentre vai a guadagnare i tuoi eurini per farli mangiare!!!!!!!!
un'altra cosa è morire soddisfando , perdonatemelo, il proprio egoismo partecipando ad una gara; è sacrosanto dare vita ai propri sogni quando si può, altrimenti non varrebbe la pena di vivere, ma in un caso come questo tenendo sulle ginocchia il proprio figlio e guardandolo fisso negli occhi pensare di non vederlo mai più e di costringerlo a vivere tutta la sua infanzia senza il papà a me sembra troppo.
mio figlio è il sogno più grande che io potessi realizzare nella mia esistenza e, se dovesse restare senza il suo papà (mi tocco parecchio), spero non abbia mai a pensare che tutto ciò poteva essere evitato o meglio non cercato con accanimento.
Ho affrontato lo stesso discorso con amici che fanno alpinismo a buon livello e quindi con rischi forse anche superiori, mi hanno risposto tutti la stessa cosa:
Non sono in grado di non fare quello che fanno, è una sfida interiore che travalica tutti gli "stop" che un uomo/donna dovrebbe darsi.
A me sta anche bene ma spero nella vita di non dover mai spiegare a qualche figlio perchè il suo papà non è più con lui quando ne ha bisogno!
La mia non è una polemica non ce l'ho con nessuno ma non mi sento una pecora perchè non vado a fare gare!

Ti quoto in tutto ed aggiungo che ci sono gare e gare: non critico chi va a fare il motomondiale. I rischi ci sono pure li, ma si cerca comunque di limitarli.
Critico chi si va grattare le corna in competizioni assurde senza le minime precauzioni (vedi TT); quello per me è andarsela a cercare....

barbasma
10-01-2006, 11:35
Ti quoto in parte,
Dirò una banalità, ma i piloti sono tutti maggiorenni e non li obbliga nessuno a partecipare o strafare nelle tappe.
Li ammiro perchè probabilmente io non ho le p@@@e per farlo, ma non intendo piangere come se fosse una vittima del sistema.........
tanto meno non accetterei un' ulteriore modifica della corsa............

;) ;) ;) ;) ;) ;)

passione... la stessa che spinge un alpinista a rischiare la morte passando un 8000... passione...

KappaElleTi
10-01-2006, 11:51
Nel caso degli incidenti strdali le statistiche vanno fatte per km percorsi.
In Italia la percentuale di decessi è di 2,6 morti ogni 100.000.000 (centomilioni) di chilometri percorsi; come dire che una volta percorsi senza morire 38.400.000 km, tutto quello che viene è grasso che cola...
Questo dato ovviamente aumenta di parecchio nelle competizioni motoristiche, per diventare esponenziale in "alcuni tipi di competizioni".
;)

la mia ovviamente era una battuta

anche perchè morire 5 volte.... :lol:

però sarebbe bella l'idea di percorrere 38.400.000 km di gara (trentottomilioni di km di gara!!! :rolleyes: ) incolumi

;)

Logistich
10-01-2006, 11:57
;) ;) ;) ;) ;) ;)

passione... la stessa che spinge un alpinista a rischiare la morte passando un 8000... passione...

esatto! ;)

A certi livelli, fai un lavoro che è la passione della tua vita, vieni pagato per fare ciò che ti piace di più! :)
Per me non esistono ne vincitori ne vinti in questo post, esiste solamente il nostro modo di confrontarci con il mondo e le nostre aspettative, abbiamo tutti ragione.
l' importante è sentirsi soddisfatti di ciò che si fà qualunque cosa sia e il rischio che si decide di correre, a volte credo che sia meglio essere morti che morire dentro............

barbasma
10-01-2006, 12:04
come lo era per fabrizio.... lo stipendio di un corridore dakar non è certo quello di ROSSI... anzi... con quello che rischiano prendono stipendi ridicoli e quello che arriva in più sono dai miseri sponsor...

difatti mai visto corridori dakar girare col porsche... ne abitare in villoni....

è una disciplina di sacrificio... e di rischio...

se eliminiamo gli sponsor... e l'aspetto commerciale che deriva per le marche... la dakar non verrà più fatta... ha dei costi organizzativi spaventosi...

se fossero pagati come calciatori e girassero gli stessi soldi i piloti sarebbero coccolatissimi... ma meglio che non sia così... e che rimanga UMANA... compreso il disastroso conto delle vittime... :(

muoiono i professionisti perchè solo loro possono permettersi di superare certi limiti... per un privato è già tanto arrivare a fine tappa...

ma uno che tiene il gas aperto per 800km di pietraia... è una persona che vive e respira per quello....

Iguil
10-01-2006, 12:20
Barba tutto ciò va bene....
ma c'è sempre il problema di spiegare qualcosa ad un figlio che non può ancora dire la sua e non la potrà più dire al suo papà

barbasma
10-01-2006, 12:24
e le compagne... e le mogli?

non giudico... nè li giustifico incondizionatamente... sono scelte di vita... :)

ci sono modi ben più idioti di rischiare sulle nostre strade dove tanti novelli rossi e schumacher vanno come dementi.... :mad: :mad: :mad:

Iguil
10-01-2006, 12:24
una compagna può accettare le tue passioni e rischi che le accompagnano, lo fa deliberatamente nel momento in cui si mette con te, ad un figlio non è data la stessa possibilità e secondo me non è giusto

Iguil
10-01-2006, 12:25
vado a mangiare e torno...

barbasma
10-01-2006, 12:36
una compagna può accettare le tue passioni e rischi che le accompagnano, lo fa deliberatamente nel momento in cui si mette con te, ad un figlio non è data la stessa possibilità e secondo me non è giusto

comprendo... e quando fabrizio è mancato... mi ricordo le parole di uno degli altri piloti ktm... ALFIE COX... che avendo famiglia... ha pensato subito alla sua... e al fatto che quando la gara finisce il pensiero torna subito a quello...

ma appena la gara finisce... si pensa sempre alla dakar successiva... e via così...

Iguil
10-01-2006, 13:36
comprendo... e quando fabrizio è mancato... mi ricordo le parole di uno degli altri piloti ktm... ALFIE COX... che avendo famiglia... ha pensato subito alla sua... e al fatto che quando la gara finisce il pensiero torna subito a quello...

ma appena la gara finisce... si pensa sempre alla dakar successiva... e via così...

ma un figlio è l'espressione del nostro egoismo...quanto meno gli dovremmo di cercare di esserci, poi è chiaro che ognuno è libero di gestire la propria vita a suo piacimento...

Charly
10-01-2006, 13:38
ma quando la smetteranno? :(

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1247874.html
Che *****!! Ma anche gli sponsor! Che insistono con ste gare inutili!!

maidomo
10-01-2006, 13:45
totalmente daccordo con Liugi e questo era il senso del mio post: c'è un che di egoistico ri9schiare così la pelle soprattutto quando hai una creaturina che ti aspetta e che non ti vedrà mai più

nossa
10-01-2006, 13:49
Figli mogli amanti ecc...tutto vero, ma a mio modo di vedere nulla è più prezioso di noi stessi, è sufficiente quello, poi ognuno giochi la partita con le carte che ha, va tutto bene....

Manga R80
10-01-2006, 14:05
UNO SPORT SENZA RISCHI E' UNO SPORT SENZA GLORIA!


Dal LIBRO DELL DOTT. COSTA!

Infatti Claudio Costa è un medico, non un filosofo, e i suoi libri sono pieni di queste dannunziate. Sarà perchè ne ha visti talmente tanti farsi male che lo reputa una cosa normale.
La frase comunque dimostra il teorema che la gente vuole sangue, se no la cosa perde di interesse. Cosa ci sarebbe di epico, nell'andar forte, se non ci fosse il rischio di morire? gli eroi nascono così, e muoiono così. Non mi sento di dire beati loro. Fanno una scelta personale piuttosto drammatica, poi se muoiono veramente, nessuno se la prende con loro.
Apparentemente e coscientemente.
Poi, ti accorgi che Taldeitali si è massacrato di lacrime, Talaltro ha cominciato a bere, Codesto è depresso, Questo passa i pomeriggi dallo spaccacervelli eccetera eccetera.

Non vorrei fare il saccente, ne' il filosofo, ne' il... papa, ma la nostra vita è pur sempre una ragnatela di rapporti, sentimenti, amore. Se te ne vai, spezzi mille fili che nessuno riparerà più.

barbasma
10-01-2006, 14:07
a questo punto nessuno di noi con famiglia dovrebbe andare in moto... o comunque andarci senza eccedere mai...

sono scelte...

Manga R80
10-01-2006, 14:28
non sarei così totalitarista, credo anch'io nel destino. Ma non in un destino totalmente cieco.

Uno come noi non corre costantemente sul filo del rasoio, e se lo fa, prima o poi, muore. Solo che nei giornali nessuno dice che era una scelta. di solito i generosi dicono che è stata una disgrazia, gli altri dicono che è stato il destino, e i pochi che hanno ragione dicono che se l'è un po' cercata.

maidomo
10-01-2006, 14:40
non sarei così totalitarista, credo anch'io nel destino. Ma non in un destino totalmente cieco.

Uno come noi non corre costantemente sul filo del rasoio, e se lo fa, prima o poi, muore. Solo che nei giornali nessuno dice che era una scelta. di solito i generosi dicono che è stata una disgrazia, gli altri dicono che è stato il destino, e i pochi che hanno ragione dicono che se l'è un po' cercata.

te l'appoggio (in senso lato..... :confused: ) ;)

Viggen
10-01-2006, 18:16
Non serve ad una cippa cambiare i regolamenti: il morto ci scappa lo stesso.
Ci scappa coi camion, figuriamoci con le moto.
E' una gara così: prendere o lasciare...

Pier_il_polso
13-01-2006, 20:43
io questa corsa la proibirei,non per i piloti che vanno li per scelta e soldi,ma per le vittime civili che ogni anno vengono provocate da questa mandria sponsorizzata che invade territori piste e villaggi


Ma di quali vittime civili stai parlando? sono anni che non ce ne sono piu'. La mandria paga per passare in ogni villaggio e ci sono villaggi che ci vivono un anno con quei soldi. Informati prima di dire bischerate.

Giusto per chiarire che spesso c' è chi parla a vanvera dando del bischero agli altri.... :( :( :(
Fonte motonline oggi 13/01/2006

http://www.motonline.com/

"Dakar tredicesima tappa: vince Sala
Il pilota bergamasco conquista la speciale da Labé a Tambacounda, seguito da Despres e Duclos, ma non si può festeggiare dopo che un’auto al termine della corsa ha investito uccidendolo un bambino africano di dieci anni che festeggiava l’arrivo dei corridori. Incolpevole il pilota che se lo è trovato davanti e non ha potuto evitarlo..."

Pier_il_polso
15-01-2006, 11:11
Aggiorniamo il bollettino di guerra di questa MAGNIFICA gara:

"DAKAR: MUORE UN ALTRO BAMBINO, MA LA CORSA VA AVANTI La Dakar 'deve' arrivare fino in fondo: e' questa la richiesta delle stesse autorita' senegalesi che considerano il rally un evento nazionale imperdibile. La Dakar non si ferma anche in presenza del secondo ragazzino senegalese morto ai margini della gara...."

Avanti così che va bene.... :( :( :(

Iguil
15-01-2006, 16:04
ovviamente non entro neanche nel merito del discorso se a rimetterci la vita non è chi ha partecipato ma altri e nel caso specifico dei bambini... :( :( :(

hitotsu
15-01-2006, 17:20
bisogna pur morire di qualcosa, no?


O volete campare per sempre?

nossa
15-01-2006, 17:31
Maddai... business is business..ma piantiamola con la corsa eroica di uomini punti dalla zanzara della passione, se rende si continuerà altrimenti si chiuderà, gli incidenti sono quel che sono: "incidenti di percorso" :lol: :lol:

Pier_il_polso
15-01-2006, 18:19
bisogna pur morire di qualcosa, no?


O volete campare per sempre?

Già, daltronde che cambia morire a 10 anni o a 90, la stessa cosa....., o no ? :confused: :confused: