Visualizza la versione completa : Guanti cod. EN 13594
sillavino
19-02-2025, 11:15
Ciao a tutti, dato che nei miei guanti Bmw non è presente questo codice, ma a qualcuno di voi li hanno controllati i guanti oltralpe?
Non mi hanno fermato, ma è arrivata una multa a casa per eccesso di velocità.
Comunque sono troppo ligio, con un caldo bestiale non ho messo i miei guanti traforati senza omologazione ma dei guanti in pelle leggeri ed omologati. Con un po’ disagio….
cioè? fatemi capire.. :rolleyes:
se vado in moto oltralpe(svizzera? austria? dove?) con dei guanti cinesida Aliexpress, sono passibile di multa?? :mad:
In Francia
Aspettiamo Romargi che va sempre lì.
motardpiero
19-02-2025, 12:39
In Francia a me due volte scorso anno guanti e omologazione casco
Inviato dal mio moto g84 5G utilizzando Tapatalk
grevins75
19-02-2025, 12:49
Idem... controllo guanti e casco
Inviato dal mio motorola edge 40 neo utilizzando Tapatalk
sillavino
19-02-2025, 13:11
Eh.....mi sa che son cazzi..... Andró di acquisti. Dopo Romargi.....
Che cagata sarebbe? Allora non posso usare i Jeans o una scarpa non tecnica? E il giubbotto lo controllano..il para schiena???
Dove sarebbe la logica?
quando qualcuno dice che l'EU si sta incartando con le regole non ha mica tutti i torti
grevins75
19-02-2025, 14:08
Ma da un bel pezzo se non ricordo male è così...
Inviato dal mio motorola edge 40 neo utilizzando Tapatalk
Che cagata sarebbe? ...
E' da un po' che è in vigore in Francia l'obbligo di usare guanti certificati.
Però se ci pensi non è proprio una cagata, c'è l'obbligo per i produttori di abbigliamento da moto di certificare tutti i capi, ma non c'è l'obbligo di usarli...
ConteMascetti
19-02-2025, 15:22
Sono almeno 3 anni che in Francia è obbligatorio l'uso di guanti omologati... poi a me in 2 viaggi (2022 e 2024) non mi hanno mai fermato però...
PS: la 1^ volta manco avevo i documenti, dimenticati a casa...[emoji2357]
Inviato dal mio SM-A528B utilizzando Tapatalk
c'è l'obbligo per i produttori di abbigliamento da moto di certificare tutti i capi, ma non c'è l'obbligo di usarli...
appunto..
i guanti poi,:cool:
mi sembrano importanti, si, ma almeno un gradino al disotto di paraschiena e protezioni varie sul corpo!
Infatti, per me la cagata è l'obbligo SOLO sui guanti e non su tutto il resto, visto che ormai tutto l'abbigliamento da moto è certificato.
pacpeter
19-02-2025, 16:18
Le mani sono le prime a essere danneggiate in caso di caduta.
forse..
ma ripeto, non sono sicuramente la parte + preziosa, dopo la capoccia;
almeno non tanto da rendere necessario mettere l'obbligo di indossare guanti con una protezione certificata.
In Francia oltre ai guanti omologati e obbligatorio la giacca con sezioni catarifrangente. Se vai in Svizzera obbligatorio kit pronto soccorso omologato. Saluti
pacpeter
19-02-2025, 18:27
forse..
ma ripeto, non sono sicuramente la parte + preziosa
La parte piú preziosa é la capoccia, tanto che il casco fu il primo obbligo.
Le mani sono praticamente sempre coinvolte in una caduta, anche piccola e banale, non c'é da discuterne. Il motivo penso sia ovvio.
Non trovo stupido l'obbligo di guanti
certificati. Perché certificati? Perché tante cinesate non proteggono nulla.
Potrebbero mettere l'obbligo del paraschiena? Per me sí.
Ah, in franscia sono obbligatori adesivi catarifrangenti sul casco.....
motardpiero
19-02-2025, 22:51
Vero gli adesivi li hanno guardati . Però avevo giubbotto con protezioni e oaraschina senza bande rifrangenti ma le avevo sui pantaloni. Boh in effetti pero in Francia l obbligo riguarda solo i guanti e il kit di primo soccorso
Inviato dal mio moto g84 5G utilizzando Tapatalk
Io metto tutto… ma continuo a non essere daccordo con certe priorità
ValeChiaru
20-02-2025, 09:03
Gole del Verdon a Luglio, amici in autostrada a mezze maniche (non mi esprimo) e nessun controllo... avranno avuto culo ma un bel verbale non sarebbe stato male; se hai caldo vai in auto e AC accesa.
Per quanto riguarda l'abbigliamento in moto personalmente non ho bisogno di una legge che mi imponga come fare perchè ci pensa già il mio buon senso e a giro se ne vedono di folli nelle giornate calde.
Thepilgrim66
03-03-2025, 18:30
In Italia non c’è nessun obbligo di omologazione per l’abbigliamento da moto. Esiste solo l’obbligatorietà di indossare il casco. Che il casco non sia poi omologato spesso è solo un problema se fai un incidente e allora diventa rilevante. In generale i caschi per moto non omologati non vengono venduti. Discorso diverso per le giacche ed i pantaloni dove l’ omologazione la si trova ancora su capi prodotti da poche aziende e il motivo è esclusivamente economico perché produrre un capo, portarlo alla società di certificazione , rifarlo secondo le prescrizioni ed ottenere l’ omologazione ha un costo rilevante che non viene ritenuto importante spendere. Una delle prime marche a produrre abbigliamento omologato fu la Halvarsson, che ne produce ancora, altre anche italiane rinomate non lo facevano e continuano a non farlo per tutti i loro capi ritenendo sufficienti i loro test e la pubblicità derivante dalla sponsorizzazione di alcuni piloti in superbike e MotoGP. Se guardiamo sul nostro abbigliamento a meno che non sia rukka o revi’t, held, klim e poche altre non sarà facile trovare l’ideogramma dell’omino in moto con scritto il livello di omologazione ottenuto.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
sillavino
05-03-2025, 16:02
Romargi non ci dice nulla della Francia...?
In Italia non c’è nessun obbligo di omologazione per l’abbigliamento da moto......
Discorso diverso per le giacche ed i pantaloni dove l’ omologazione la si trova ancora su capi prodotti da poche aziende...
Cerchiamo di non dare informazioni sbagliate.
In Italia, come nel resto d'Europa non esiste l'obbligo di INDOSSARE abbigliamento omologato.
Ma in tutta la CEE vige l'obbligo di certificare l'abbigliamento da moto secondo la EN 17092 per poterlo immettere sul mercato.
Thepilgrim66
05-03-2025, 18:08
“Ma in tutta la CEE vige l'obbligo di certificare l'abbigliamento da moto secondo la EN 17092 per poterlo immettere sul mercato.”
Vero, ho dato una informazione non corretta.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Ma in tutta la CEE vige l'obbligo di certificare l'abbigliamento da moto secondo la EN 17092 per poterlo immettere sul mercato.Non sono pratico del regolamento 2016/425/EU in questione ma in genere le norme (anche armonizzate) sono sempre di applicazione volontaria, sono rari i casi in cui una legge o regolamento richiami lo standard tecnico.
Quello che è sempre obbligatorio è il rispetto della legge o regolamento o direttiva e la norma (armonizzata) è uno dei possibili modi per soddisfare i requisiti di legge.
Quindi no, la conformità alla norma EN 17092 non può essere mai obbligatoria perché il fabbricante può sempre dimostrare la conformità del prodotto ai Requisiti Essenziali di Sicurezza e Salute dell'Allegato II del Regolamento mediante evidenze del Fascicolo Tecnico (Allegato III), applicando una delle procedure di valutazione di conformità specificate nel Regolamento (Allegato IV et al.).
Inviato dal mio Pixel 7 Pro utilizzando Tapatalk
Pietro963
06-03-2025, 09:27
Le mani sono le prime a essere danneggiate in caso di caduta.
Sacrosanto.
Qualche anno fa in Indonesia ero su uno scooter con mia moglie, fermo in mezzo alla strada per girare, un altro scooter ci ha tamponato, ci ha gettato a terra, io mi sono aperto entrambi i palmi delle mani 7 punti su una ed 8 sull'altra, oltre ad escoriazioni ovunque.
...
Quello che è sempre obbligatorio è il rispetto della legge o regolamento o direttiva e la norma (armonizzata) è uno dei possibili modi per soddisfare i requisiti di legge.
Quindi no, la conformità alla norma EN 17092 non può essere mai obbligatoria perché il fabbricante può sempre dimostrare la conformità del prodotto ai Requisiti Essenziali di Sicurezza e Salute dell'Allegato II ...
I Requisiti Essenziali di Sicurezza e Salute per i DPI (in questo caso abbigliamento da motociclista) sono tutte le clausole contenute nella EN 17092 e alcune clausole contenute nella EN 13688, quindi direi che l'obbligo c'è.
Poi sta al produttore decidere se affidarsi ad un Ente Notificato per il rilascio del certificato o farlo in autonomia, ma che io sappia nessuno produttore di abbigliamento ha scelto la seconda opzione.
Thepilgrim66
06-03-2025, 14:08
Qui una famosa azienda spiega la sua filosofia in merito
https://demonerosso.dainese.com/it/come-funzionano-le-certificazioni-di-giacche-e-pantaloni-da-moto
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
I Requisiti Essenziali di Sicurezza e Salute per i DPI (in questo caso abbigliamento da motociclista) sono tutte le clausole contenute nella EN 17092 e alcune clausole contenute nella EN 13688, quindi direi che l'obbligo c'è.
Poi sta al produttore decidere se affidarsi ad un Ente Notificato per il rilascio del certificato o farlo in autonomia, ma che io sappia nessuno produttore di abbigliamento ha scelto la seconda opzione.
Stai confondendo i RESS del Regolamento (=legge) Allegato II con i requisiti di una norma armonizzata che copre i RESS.
Non c'è alcun obbligo di utilizzare una norma che è sempre di applicazione volontaria. Se cerchi la stringa 17092 nel testo del Regolamento non la troverai.... L'uso di una norma armonizzata rende solo molto più facile per il costruttore dimostrare la conformità.
Gli enti notificati non c'entrano nulla, sono obbligatori quando la procedura di valutazione di conformità (art. 19 del Regolamento) lo richiedono, sulla base della categoria di rischio del prodotto, ossia Categoria II e III (art. 19).
Per DPI di Cat. I basta il controllo interno della produzione come da Allegato IV.
Inviato dal mio Pixel 7 Pro utilizzando Tapatalk
Gli enti notificati non c'entrano nulla, sono obbligatori quando la procedura di valutazione di conformità (art. 19 del Regolamento) lo richiedono, sulla base della categoria di rischio del prodotto, ossia Categoria II e III (art. 19).
Per DPI di Cat. I basta il controllo interno della produzione come da Allegato IV.
Abbigliamento e protettori per motociclisti sono DPI di categoria II
Corretto.
Questo non vuol dire che devi per forza applicare la norma.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32016R0425
CAPO II
OBBLIGHI DEGLI OPERATORI ECONOMICI
Articolo 8
Obblighi dei fabbricanti
1.All'atto dell'immissione sul mercato dei DPI, i fabbricanti garantiscono che siano stati progettati e fabbricati conformemente ai requisiti essenziali di salute e di sicurezza di cui all'allegato II.
2.I fabbricanti redigono la documentazione tecnica di cui all'allegato III («documentazione tecnica») ed eseguono o fanno eseguire la pertinente procedura di valutazione della conformità di cui all'articolo 19. Qualora la conformità di un DPI ai requisiti essenziali di salute e di sicurezza applicabili sia stata dimostrata secondo la procedura appropriata, i fabbricanti redigono la dichiarazione di conformità UE a norma dell'articolo 15 e appongono la marcatura CE di cui all'articolo 16.
etc etc.
Anche Dainese fa un po' di confusione... Da Demone rosso :
I capi di classe A sono anche definiti lightweight (ossia “leggeri”) e sono meno protettivi degli AA (mediumweight) e degli AAA (ossia capi heavyweight, “pesanti”). I capi di classe B e C sono certificati rispettivamente per la sola protezione da impatto e la sola protezione dall'abrasione. Ad esempio una giacca da moto priva di protezioni al suo interno potrà essere di classe C, mentre un capo che integri protettori certificati ma realizzato in materiale leggero potrà rientrare nella classe B.
Mentre la norma dice il contrario
— EN 17092-5 — Class B garments.
This class is for specialized garments, designed to provide the equivalent abrasion protection of Class A
garments but without the inclusion of impact protectors.
Class B garments do not offer impact protection and it is recommended that they be worn with, at least,
EN 1621-1 shoulder and elbow impact protectors, in the case of a jacket, or EN 1621-1 knee impact
protectors, in the case of trousers, in order to offer complete minimum protection.
Some common examples are: modular garments suitable to be combined with other garments providing
impact protection.
— EN 17092-6 — Class C garments.
This class is for specialized non-shell, impact protector ensemble garments, designed only to hold one
or more impact protectors in place, either as an undergarment or as an overgarment.
Class C garments are designed to provide impact protection for areas covered by the impact
protector(s) only and they do not offer complete minimum abrasion protection and may not offer
complete minimum impact protection.
Corretto.
Questo non vuol dire che devi per forza applicare la norma.
2. Qualora la conformità di un DPI ai requisiti essenziali di salute e di sicurezza applicabili sia stata dimostrata secondo la procedura appropriata, i fabbricanti redigono la dichiarazione di conformità UE a norma dell'articolo 15 e appongono la marcatura CE di cui all'articolo 16.
etc etc.
Qual'è la procedura appropriata per dimostrare la conformità di un DPI ?
Thepilgrim66
06-03-2025, 15:20
Commentando le conclusione della pagina del Demone Rosso posso dire, come avevo sottinteso nel primo post, che molti costruttori preferiscono fare un capo esteticamente gradevole, e quindi commercialmente proficuo, anziché farne uno che assolve pienamente alla sua funzione protettiva.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Ti garantisco che da nessuna parte nel Regolamento 2016/425 troverai scritto che bisogna obbligatoriamente utilizzare una norma armonizzata.
Intanto trovi la definizione di norma e norma armonizzata nel regolamento sulla normazione 2012/1025.
E già li leggi che non è mai obbligatorio confermarsi ad una norma, per definizione di legge.
Se poi ti leggi il resto degli estratti dal regolamento troverai tutte le risposte alle tue domande.
Mi dispiace per il copiaeincolla, ho messo anche i link al sito della Commissione Europea.
----
Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012 , sulla normazione europea (http://data.europa.eu/eli/reg/2012/1025/oj)
Articolo 2
Definizioni
Ai fini del presente regolamento si intende per:
1) «norma»: una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto, per applicazione ripetuta o continua, alla quale non è obbligatorio conformarsi, e che appartenga a una delle seguenti categorie:
a) «norma internazionale»: una norma adottata da un organismo di normazione internazionale;
b) «norma europea»: una norma adottata da un’organizzazione europea di normazione;
c) «norma armonizzata»: una norma europea adottata sulla base di una richiesta della Commissione ai fini dell’applicazione della legislazione dell’Unione sull’armonizzazione;
--------------------------------------
Regolamento (UE) 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sui dispositivi di protezione individuale (http://data.europa.eu/eli/reg/2016/425/oj)
Articolo 3
Definizioni
...
10) «norma armonizzata»: una norma armonizzata ai sensi dell'articolo 2, punto 1, lettera c), del regolamento (UE) n. 1025/2012;
----
CAPO II
OBBLIGHI DEGLI OPERATORI ECONOMICI
Articolo 8
Obblighi dei fabbricanti
1. All'atto dell'immissione sul mercato dei DPI, i fabbricanti garantiscono che siano stati progettati e fabbricati conformemente ai requisiti essenziali di salute e di sicurezza di cui all'allegato II.
2. I fabbricanti redigono la documentazione tecnica di cui all'allegato III («documentazione tecnica») ed eseguono o fanno eseguire la pertinente procedura di valutazione della conformità di cui all'articolo 19.
...
---------------------------
Articolo 19
Procedure di valutazione della conformità
Le procedure di valutazione della conformità da seguire, per ognuna delle categorie di rischio di cui all'allegato I, sono le seguenti:
a) categoria I: controllo interno della produzione (modulo A) di cui all'allegato IV;
b) categoria II: esame UE del tipo (modulo B) di cui all'allegato V seguito dalla conformità al tipo basata sul controllo interno della produzione (modulo C) di cui all'allegato VI;
c) categoria III: esame UE del tipo (modulo B) di cui all'allegato V e una delle seguenti:
i) conformità al tipo basata sul controllo interno della produzione unito a prove del prodotto sotto controllo ufficiale effettuate ad intervalli casuali (modulo C2) di cui all'allegato VII;
ii) conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione (modulo D) di cui all'allegato VIII.
A titolo di deroga, per i DPI prodotti come unità singole per adattarsi ad un singolo utilizzatore e classificati secondo la categoria III, può essere seguita la procedura di cui alla lettera b).
-----
ALLEGATO V
ESAME UE DEL TIPO
(Modulo B)
1. L'esame UE del tipo è la parte di una procedura di valutazione della conformità in cui un organismo notificato esamina il progetto tecnico del DPI e verifica e certifica che tale progetto tecnico soddisfa i requisiti del presente regolamento applicabili ad esso.
2. L'esame UE del tipo prevede la valutazione dell'adeguatezza del progetto tecnico del DPI tramite esame della documentazione tecnica, nonché all'esame di un campione di DPI completo, rappresentativo della produzione prevista (tipo di produzione).
....
----
ALLEGATO VI
CONFORMITÀ AL TIPO BASATA SUL CONTROLLO INTERNO DELLA PRODUZIONE
(Modulo C)
1. La conformità al tipo basata sul controllo interno della produzione è la parte della procedura di valutazione della conformità con cui il fabbricante ottempera agli obblighi di cui ai punti 2 e 3 e garantisce e dichiara sotto la sua esclusiva responsabilità che il DPI interessato è conforme al tipo descritto nel certificato di esame UE del tipo e soddisfa i requisiti applicabili del presente regolamento.
A meno che non interessino ad altri del forum non serve che fai il copia incolla, li ho tutti i documenti :)...
Speriamo che i Mod. non ci cazzino :)
Rimane cmq scontato che per immettere sul mercato dpi di II categoria bisogna fornirli di marchietto CE e che siano stati progettati e fabbricati conformemente ai requisiti essenziali di salute e di sicurezza di cui all'allegato II.
Che qualcuno lo faccia senza utilizzare la norma armonizzata non lo metto in discussione. Però ti assicuro che nel campo abbigliamento da moto tutti utilizzano la norma armonizzata e tutti si appoggiano a Enti Notificati.
Stessa cosa vale anche per i produttori di protettori per motociclisti.
Ovvio, è troppo più semplice fare un test come dice la norma.
Bon, ci siamo capiti!
Magari agli altri utenti interessava capire gli aspetti più reconditi della legislazione europea... :)
vBulletin® v3.8.4, Copyright ©: 2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |