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Visualizza la versione completa : mi manda gli auguri ...


Diavoletto
23-12-2005, 15:53
il mio professore delle medie....un tipo diverso per come riusciva ad essere prete....infatti era uno di quelli con cui noi andavamo a fare i freni a mano con la panda nel campo di pallone dell'oratorio e il direttore s'incazzava....

ora è in ciad e ogni tanto mi manda degli aggiornamenti.....questo è l'ultimo per natale...



Carissimi,

qui, a Sarh, anche noi siamo già in pieno "inverno", cioè in piena stagione
secca. Mai una nuvola in cielo, sole cocente, polvere dappertutto. Da
ottobre non piove e la prossima pioggia, se tutto va bene la verremo alla
fine di maggio.

Abbiamo terminato di costruire una casetta con due camere per gli ospiti di
passaggio e una stanza (4,5x4,5) che servirà da biblioteca, saletta per
riunioni e per lavorare con i computers (fino a che avremo il bene di avere
l'elettricità, che ci è stata assicurata fino a febbraio '06, poi vedremo.).

Per questa costruzione abbiamo deciso di mettere i vetri, per riparare
ospiti, libri e computer dalla polvere che penetra dappertutto.

Si era previsto nel contratto di cominciare e finire l'opera in tre mesi e
mezzo. Abbiamo cominciato ad aprile e ho mandato via gli operai ai primi di
dicembre: nove mesi, il tempo di fare un bambino.! Ora mi tocca
ancora .arredarla; e sarà un'altra impresa di non poco conto. Mi sembra di
essermi ingaggiato nell'Opera del Duomo di Milano! Ma poco alla volta,
quello che avevamo pensato sta venendo su come l'avevamo immaginato: senza
pretese, ma funzionale.

Quest'anno la nostra comunità salesiana dovrebbe essere composta da 5
confratelli, ma per ora siamo in quattro. Il quinto elemento (don Alcide
Baggio, che prima stava in Camerun) è ancora in Italia per un corso di
formazione e arriverà quaggiù nel mese di gennaio. Nel frattempo io fungo da
responsabile (si fa per dire) dei 4 moschettieri, continuo a essere
provveditore-economo-contabile (ahimè e ahi..loro!) della comunità, del
Centro giovanile e della parrocchia; per ora faccio anche da parroco e alla
domenica, tra una messa e l'altra, passo dalla cucina all'orto per fornire
qualcosa da mangiare ai confratelli e qualcosa da bere alla frutta e alla
verdura del giardino. Per la guardia alla casa e sue adiacenze, mi faccio
aiutare da un cane (si chiama Capitain) che è uno dei pochi, qui, che sa il
fatto suo. Se gli vai a genio, puoi respirare tranquillo; se non gli piaci,
ti abbaia e ti azzanna. Alla faccia del fin troppo conosciuto proverbio che,
preso alla leggera, assicura che: "Can che abbaia, non morde"!

Il fatto di fare le veci del parroco (quello vero, Baggio, è ancora in
panchina) mi offre l'occasione di tuffarmi nel lavoro più propriamente
apostolico e mi sta schiudendo poco a poco la porta della conoscenza della
situazione sociale e religiosa del popolo "Sarà". "Sarà" non è un verbo; è
il nome del popolo che da secoli abita queste terre del sud del Ciad e che
da poco più di 60 anni è stato avvicinato da missionari cattolici.
Rimangono, come è naturale, strati di credenze animiste, ricorsi a stregoni
e guaritori-feticisti, poligamia, riti di iniziazione maschile e femminile
con pratiche cruente.Diventa difficile mettere insieme rispetto della
tradizione e audacia della proclamazione della novità del Vangelo, in un
contesto in cui la maggioranza dei catechisti è stata battezzata cinque o
sei anni fa, i chierichetti sono per lo più ancora senza battesimo (un tempo
si diceva "pagani") e non poche donne candidate al battesimo sono la seconda
o la terza moglie di un uomo che se lo può permettere. Un lavoro complesso,
che diventa ancora più ostico, quando ci si mette di mezzo anche la
particolare difficoltà della lingua "sar". Difficile da capire, difficile da
imparare, difficile da parlare, se non per esprimere brevi concetti, azioni
quotidiane. Quando a predicare o fare catechesi in lingua, non se ne parla
nemmeno. Conosco dei preti ciadiani che, avendo studiato in Italia, possono
predicare in una qualsiasi chiesa di Abbiategrasso o di Posillipo e fare
bella figura. Questi stessi preti ciadiani, trasferiti alla nostra diocesi
da province vicine, predicano solo in francese e non osano fare un'omelia
in lingua "sar" per paura di errori e di imperfezioni di linguaggio.
Comunque, anche se con l'aiuto di un catechista-interprete, è sempre una
esperienza arricchente e unica condividere i problemi e le speranze dei
moltissimi ragazzi e giovani (e anche anziani) che vengono alla parrocchia
perché vogliono diventare cristiani. Quest' anno stiamo preparando al
battesimo più di 200 catecumeni che riceveranno il sacramento la notte di
Pasqua dopo quattro anni di percorso catecumenale.

La scuola è cominciata ai primi di ottobre, con grandi problemi di mancanza
di insegnanti, mancanza di edifici scolastici, mancanza di libri, mancanza
di denaro per l'iscrizione e per comperare i quaderni e le penne biro. Nelle
classi della scuola primaria ci sono classi di 80 - 100 allievi senza un
solo libro. Tutto quello che si dovrebbe imparare viene scritto dall'
insegnante su una lavagna di compensato e trascritto sui quaderni personali.
Si può facilmente immaginare la difficoltà di apprendere qualcosa in un
simile contesto; e si può facilmente fare il paragone con la situazione
privilegiata dei ragazzi italiani.

Per tutta questa serie di motivi Don Franz Cremon, che è incaricato dei
villaggi di campagna (chiamatela savana o brousse, fa lo stesso, ma fa
più.Africa), si sta dando da fare per costruire chiese, cappelle, aule
scolastiche, sale di riunione e biblioteche, oltre a fornire aiuto
finanziario per integrare il poverissimo stipendio che ricevono gli
insegnati e per aiutare gli studenti ad avere almeno qualche libro con cui
studiare con più profitto . Cerchiamo inoltre di potenziare la biblioteca
del nostro Centro Giovanile "Don Bosco", con l'acquisto di giornali, libri e
riviste che mettiamo a disposizione per quasi un migliaio di iscritti alla
nostra biblioteca che è, bisogna pur riconoscerlo, la meglio fornita e la
più frequentata della città L'educazione alla fede e la scolarizzazione
sono due priorità che ci siamo dati e per far questo occorrono strumenti e
strutture adeguate.

Ecco dove vanno a finire gran parte degli aiuti che ci vengono dagli amici.

Inoltre abbiamo progetti annuali di costruzione di pozzi per fornire acqua
all'interno di questi luoghi di aggregazione. Quest'anno, per esempio,
dobbiamo necessariamente rifare da capo il pozzo che dava acqua alla nostra
parrocchia e al piccolo Centro sociale annesso. Da mesi si vive senza acqua
e se si vuole averne un po', la gente viene a casa nostra per riempire delle
giare che vengono poi portate nel cortile della parrocchia. Lì la gente può
almeno bere gratuitamente; altrimenti bisogna andare al fiume o comperare l'
acqua da alcuni "punti vendita" , ossia rubinetti controllati da un addetto
del municipio, disseminati nel quartiere. Tutto questo per dire in poche
parole come qui si viva concretamente l'attualissimo dibattito
internazionale sul diritto di tutti all'accesso gratuito all'acqua potabile.

Mi fermo qui, per ora. Per i primi mesi del 2006 spero di inviarvi un
"Checiaddadire" che è in gestazione da quasi un anno e non vuole venire alla
luce. Dovrò decidermi a darci un taglio.

Vi ringrazio nuovamente per il vostro ricordo e per il vostro aiuto.

La foto che ho scelto per queste festività è quella di Isabelle - la mia
cuoca della domenica - e della sua ultima creatura.

Vi auguro un Santo Natale, ricco di ogni bene, e un felicissimo Anno Nuovo!

Ciao!

Dal Ciad, enrico bergadano, prete salesiano.

Pasqualino Maraja
23-12-2005, 16:07
Da paura!!! :!:

misterdelle
23-12-2005, 21:57
tanto di cappello :!: :!: :!: deve essere stata una bella esperienza conoscerlo.
Ciao

AlGol
23-12-2005, 22:28
In mezzo allo scintillare delle vetrine di Natale, lettere come queste, simpatiche e piene di speranza, fanno rivedere i parametri dei consumi.

Se mi sai dare qualche indicazione su come poter aiutare la sua missione, nella certezza che i soldi arrivino direttamente a questa persona e aiutino le sue opere, lo vorrei aiutare con una offerta, per quanto posso.


ciao

Alberto



p.s.
ci farei stare tutti quei "sottanoni" che si vedono alla domenica in vaticano in questi posti, a rimboccarsi le maniche... non durerebbero 2 giorni secondo me'

guidopiano
24-12-2005, 07:50
grazie Diavoletto per aver voluto condividerla con noi .....

fa riflettere su cosa siano i valori veri !!!!!


mi vergogno un pò di essere come sono :(

guidopiano
24-12-2005, 07:56
p.s.
ci farei stare tutti quei "sottanoni" che si vedono alla domenica in vaticano in questi posti, a rimboccarsi le maniche... non durerebbero 2 giorni secondo me'

condivido con te !!!!
pur essendo cattolico praticante ......lo sfarzo della religione non lo capisco :confused:

hai visto ieri alla tv che hanno riconsegnato al Papa il suo appartamento e che sfilza di operai stava ringraziando !!!!......... ed erano tutti li bramosi di essere elogiati......

che ci vuoi fare !!!!!!...il Papa è sempre il Papa.....e noi siamo sempre sudditi

ilmaglio
24-12-2005, 08:03
.. e tu che cosa gli rispondi .... ?? Qde?? La Mukka?? :lol: :lol:
:wave::wave:

Theduke
24-12-2005, 08:22
Grazie Diabolus, molto istruttiva. Davvero una grande persona il tuo ex prof :D :D :D :D

chicobumm
24-12-2005, 09:18
...i salesiani sono stati sempre più impegnati...

tanto di cappello a persone come don enrico...
( a parte l'opera di evangelizzazione che non condivido, ma non è certo il tread per fare polemica...)

mattia
24-12-2005, 09:42
Bellissima lettera, piena di dignità e speranza! :D :D

100% AlGol !

Anke io vorrei fare qualcosa x aiutarli, se ci fai avere qualke indicazione te ne sarei grata! :!: