raello
09-10-2023, 17:02
Mi ci sono voluti anni per finire questa trilogia, principalmente perché la traduzione del terzo libro è stata ritardata dall’editore italiano che ci ha messo del tempo a convincersi a pubblicarla, rischiando così di lasciare i lettori a mezza strada, anzi, a due terzi …
Che dire, senza spoilerare troppo? Che si tratta di una trilogia apocalittica sulla fine del mondo causata da una razza di vampiri derivante da uno esperimento genetico andato fuori controllo. E detta così, ha ben poco di originale.
In realtà i vampiri hanno delle caratteristiche peculiari, e tutta la storia ha aspetti veramente nuovi rispetto ad altre analoghe. E poi è una saga che va centinaia di anni avanti dopo la fine del mondo come lo conosciamo, concentrandosi sui primi 40/100 in maniera del tutto nuova. L’autore ha immaginato un vero e proprio cosmo, che va ben dopo la sola apocalisse iniziale e l’immediata reazione dei sopravvissuti alla stessa (cosa che capita nella maggioranza dei libri di questo genere).
Ho amato, non da subito però, l’espediente di fare, almeno uno/due volte per libro, un salto avanti di anni/decenni: all’inizio la cosa lascia un po’ perplessi, ma questo consente di dare un sapore diverso al tutto, facendoci conoscere nuove situazioni e nuovi personaggi, e creando così nuove storie nel quadro generale della vicenda. Certo, non va tanto giù di vedere svanire alcuni personaggi, ma così è la vita …
Graduatoria dei 3, mia personale:
Il Passaggio: è il primo, e più deflagrante dei tre, può essere letto anche da solo, ma fa venire voglia di andare avanti;
I dodici, il secondo, per me il più bello, il più cupo, ma quello che ho amato di più;
La città degli specchi: il finale non è bello come gli altri, ed almeno in un punto è davvero troppo lungo (dico solo Zero), però da a tutto un senso, e chiude il cerchio.
Bella storia. La consiglio, nonostante siano delle belle mazzate di libri, ognuno sulle 6/700 pagine, lo dico per chi si scoraggia presto.
Ciao
R.
Che dire, senza spoilerare troppo? Che si tratta di una trilogia apocalittica sulla fine del mondo causata da una razza di vampiri derivante da uno esperimento genetico andato fuori controllo. E detta così, ha ben poco di originale.
In realtà i vampiri hanno delle caratteristiche peculiari, e tutta la storia ha aspetti veramente nuovi rispetto ad altre analoghe. E poi è una saga che va centinaia di anni avanti dopo la fine del mondo come lo conosciamo, concentrandosi sui primi 40/100 in maniera del tutto nuova. L’autore ha immaginato un vero e proprio cosmo, che va ben dopo la sola apocalisse iniziale e l’immediata reazione dei sopravvissuti alla stessa (cosa che capita nella maggioranza dei libri di questo genere).
Ho amato, non da subito però, l’espediente di fare, almeno uno/due volte per libro, un salto avanti di anni/decenni: all’inizio la cosa lascia un po’ perplessi, ma questo consente di dare un sapore diverso al tutto, facendoci conoscere nuove situazioni e nuovi personaggi, e creando così nuove storie nel quadro generale della vicenda. Certo, non va tanto giù di vedere svanire alcuni personaggi, ma così è la vita …
Graduatoria dei 3, mia personale:
Il Passaggio: è il primo, e più deflagrante dei tre, può essere letto anche da solo, ma fa venire voglia di andare avanti;
I dodici, il secondo, per me il più bello, il più cupo, ma quello che ho amato di più;
La città degli specchi: il finale non è bello come gli altri, ed almeno in un punto è davvero troppo lungo (dico solo Zero), però da a tutto un senso, e chiude il cerchio.
Bella storia. La consiglio, nonostante siano delle belle mazzate di libri, ognuno sulle 6/700 pagine, lo dico per chi si scoraggia presto.
Ciao
R.