Visualizza la versione completa : Il lavoro dei sogni
Alzi la mano chi da ragazzo non abbia sognato di svolgere la professione di collaudatore!
Significativo quanto dichiarato: oggi su strada si percorrono la metà dei km!
Va bene ottimizzare i tempi ma quanto può un simulatore sostituire l'utilizzo reale del veicolo?
https://www.motociclismo.it/segreti-lavoro-collaudatore-yamaha-82370
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la-sfinge
27-04-2023, 09:22
bella marchetta all'ufficio qualità Yamaha mascherata da intervista :lol:
200.000 km di moto all'anno solo se con buona assicurazione sulla vita e se dopo 10 anni mi mandano in pensione :lol:
Sam il Cinghio
27-04-2023, 09:40
Il mio compare di scorribande è collaudatore per un paio di grandi case, lavora su modelli di pre-produzione: a contratto ha percorrenze di 10k km/mese.
Detto questo, non sono sicuro che possa essere lavoro "dei sogni": andare in moto è un piacere quando sei tu a scegliere di farlo ed in totale libertà, che sia anche tutti i giorni e con condizioni climatiche di ogni tipo.
Quando diventa un dovere e/o quando devi sottostare a certe limitazioni di modalità/distanza... non so quanto possa durare il piacere.
E lo dico con cognizione di causa avendo in passato fatto un altro lavoro "dei sogni": il pornoattore.
10mila km/mese non è poco... su 20 giorni lavorativi sono 500km/gg.
Considerando che dovrà sottostare a regole precise sulla tipologia di percorso, effettivamente è duretta.
I miei giri mediamente sono compresi tra 600 e 700km in giornata. Quasi tutti su colli alpini e rigorosamente senza autostrada (si, invece alla tangenziale con barriera a tariffa fissa, per uscita dalla città ed avvicinamento). Alla sera arrivo a casa bello stanco.
Introducendo anche una quota abbastanza significativa di autostrada, i 500km giornalieri sono sicuramente più tranquilli ma sempre pesanti. Non oso pensare in pieno inverno e con il freddo.:confused: Da capire, per curiosità, la suddivisione in percentuale sulle strade e percorsi da percorrere.
Con un 20% autostrada, 10% città e 70% extraurbano (equamente suddiviso tra statali a percorrenza veloce e montagna) potrebbe essere fattibile. Ma sempre faticoso.
Doverli percorrere tutti i santi giorni, potrebbe essere un modo per odiare la propria passione. Per me, però sarebbe un vantaggio: nel week end non sarei più combattuto se dedicarmi al giro in moto o ad altre mie passioni!:lol::lol::lol:
E lo dico con cognizione di causa avendo in passato fatto un altro lavoro "dei sogni": il pornoattore.
:lol::lol::lol::lol:
Su questo non ho dubbi: non deve essere bello trombare a comando, con tutti i partner che ti impongono!:lol::lol::lol:
Dipende, se sei passivo non è che devi farlo a comando, ti metti comodo comodo...
Sam il Cinghio
27-04-2023, 10:39
Non ricordo la distribuzione dei percorsi, ma può essere qualcosa analogo a quanto ipotizzato da @romargi
Poi non può uscire dall'Italia, non può andare sulle isole e - generalmente - non è opportuno che non si allontani di troppe centinaia di km dagli HQ (tranne quando lo fanno girare come un criceto a Nardò).
Ancora, non può lasciare la moto parcheggiata in strada... quando siamo in giro dobbiamo sempre imboscarci anche solo per una pisciata, mangiare non vi dico, ecc...
Va di culo che siamo entrambi 'cinghiali' e ci piace bivaccare nei boschi ed ennessi, ma doverlo fare per forza è una discreta rottura di coglioni anche per noi.
10mila km/mese non è poco... su 20 giorni lavorativi sono 500km/gg. Considerando che dovrà sottostare a regole precise sulla tipologia di percorso, effettivamente è duretta.
Considera anche i fermi moto per cambio gomme, tagliandi o interventi più seri che gli fanno perdere giornate utili che dovrà poi recuperare...
Dipende, se sei passivo non è che devi farlo a comando, ti metti comodo comodo...
Anche prenderlo in culo deve essere un piacere, altrimenti sono solo dolori.
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