Guanaco
15-12-2005, 18:59
E' da qualche tempo che a Milano hanno messo le corsie preferenziali.
Preferenza de che?.....
Le corsie preferenziali ci sono da sempre in tutti i paesi avanzati europei. Vengono segnalate anzitempo e uno ha tutto il tempo di decidere da che parte stare. Se non conosce la strada ci sono spesso indicazioni apposite, posizionate con largo anticipo.
Dunque, le corsie preferenziali sono utili.
A che servono le corsie prefernziali?
Risposta: a smistare il traffico.
Logico.
Infatti, quelli che stanno in centro non devono tagliare la strada a quelli che svoltano e viceversa.
Un semaforo intelligente fa in modo che il traffico di chi procede avanti e di chi invece cambia direzione sia bilanciato. In tutti i paesi dove ci sono corsie preferenziali efficienti è così.
Bene.
Veniamo adesso a Milano.
Corsie preferenziali: un sistema geniale ideato perché "inscì le püssé pratic": la stessa mentalità che a suo tempo ha portato a coprire i navigli.
Una bella pensata, la città ne ha tratto i suoi indubbi vantaggi... Perché quegli stupidi canali? C'erano già il mare, il fiume e i ghiacciai...
E, adesso, anche con le corsie preferenziali è tutto meravigliosamente migliorato: la città è molto più mitteleuropea.
Ecco la condizione media di una corsia preferenziale milanese.
Punto 1
I segni delle corsie sono riportati spesso su tronconi di strada brevissimi.
In pratica, uno arriva da una zona di grande transito e si trova di colpo le indicazioni bianche delle corsie preferenziali per i prossimi 50-100m.
In fondo il semaforo con le sue frecce, belle in vista, come all'incrocio con la Fifth Avenue a Manhattan.
Una figata.
Il palo che sorregge le lampade è più lungo della strada cui si riferisce.
Ah, ah, ah...
Succede che per incanalarsi in maniera corretta all'ultimo minuto si creano dei colli di bottiglia mostruosi.
Io i colli di bottiglia li digerisco solo se si tratta di Champagne.
Gli altri li ficcher...
Punto 2
I tracciati sono spesso sfalsati.
Chi procede lungo la corsia tracciata per andare dritti attraversa l'incrocio ed ecco che si ritrova senza essersi spostato sulla corsia per svoltare.
Sembra una trappola.
Per rimanere nel tracciato corretto bisogna intrecciarsi come una cerniera lampo.
Le cerniere le odio, preferisco i bottoni, meno rischiosi.
Punto 3
Si vedono teorie lunghissime di auto in una corsia, mentre l'altra è praticamente vuota.
Questo vuol dire che hanno messo le corsie di svolta anche laddove il 99% va dritto e solo l'1% gira (o viceversa). Naturalmente, il sistema semaforico non tiene minimamente conto di queste percentuali.
La tecnologia c'è, ma il semaforo non può certo definirsi intelligente.
Così, capita che quando uno si rompe i maroni di stare sistematicamente imbottigliato in una corsia salta nell'altra e tutti s'incazzano con tutti.
Beh, fa bene alla salute. Milano è di suo una città dove si vive molto rilassati, un po' di "movimiento" non guasta.
Punto 4
Hanno messo le corsie preferenziali anche nelle viuzze più impensate.
In alcuni punti nessuno si sognava di procedere in doppia fila, perché la strada è troppo stretta.
Poteva capitare qualche sorpasso, ma solo tra vetture piccole.
Adesso, le strisce per terra obbligano il passaggio parallelo.
Ed ecco che quelli che svoltano ingombrano il passaggio di chi va dritto, quando invece prima si procedeva con semplici ma efficaci modalità alternate.
Probabilmente, hanno dipinto le strisce a Ferragosto, quando non ci sono auto posteggiate e furgoni in doppia fila... Il sole doveva essere molto forte...
Punto 5
Se, com'è la regola nelle ore di punta, ci si blocca presso un incrocio il sistema delle corsie preferenziali aggrava la condizione.
Infatti, mentre prima era o rosso o verde, adesso può essere rosso per alcuni e verde per altri.
Prima, almeno, se uno aveva un minimo di neuroni in testa si fermava anche se era verde, evitando di aggiungere casino al casino. Adesso, invece, non si capisce più nulla e tutti si ammucchiano tipo Sodoma e Gomorra. Leonardo non avrebbe saputo fare di meglio nel suo studio sui fluidi.
Punto 6
Le code formate dalle corsie preferenziali arrivano spesso a interessare gli incroci precedenti oppure tratti di strada più indietro e più stretti, dove le corsie proprio non si possono mettere.
Così, mentre prima uno poteva svoltare all'ultimo in caso di blocco, ora si deve sorbire la coda quando ancora non ha affrontato il tratto con le corsie.
Mettere le corsie preferenziali subito dopo un incrocio, senza raccordarle e offrire prima direzioni alternative o spazi di fuga, è un colpo di genio che merita il Nobel.
Punto 7
Alcuni incroci sono sorvegliatissimi dalla telecamere a da sistemi anti-rosso.
Mi è capitato di vedere una serie ininterrotta di flash a un incrocio intasato. Ovvio che in quelle condizioni può capitare di avanzare col rosso.
Mi domando cosa vedono nelle foto i vigili che vigilano: una giungla di targhe, tra cui la loro.
Probabilmente, mandano la multa a tutti, tanto qualcuno che paga senza aprire becco c'è sempre.
Poi con quei soldi ci si pagano la pensione (come ha ampiamente mostrato Striscia la notizia).
Basta, non aggiungo altro.
Mi chiedo solo cosa pensino quelli dell'assessorato al traffico quando notano il bel risultato ottenuto.
Ammesso che pensino qualcosa.
Vabbé, prendete i mezzi pubblici.
A Milano volano sulle macchine e sono puntualissimi.
O no?
:confused:
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Preferenza de che?.....
Le corsie preferenziali ci sono da sempre in tutti i paesi avanzati europei. Vengono segnalate anzitempo e uno ha tutto il tempo di decidere da che parte stare. Se non conosce la strada ci sono spesso indicazioni apposite, posizionate con largo anticipo.
Dunque, le corsie preferenziali sono utili.
A che servono le corsie prefernziali?
Risposta: a smistare il traffico.
Logico.
Infatti, quelli che stanno in centro non devono tagliare la strada a quelli che svoltano e viceversa.
Un semaforo intelligente fa in modo che il traffico di chi procede avanti e di chi invece cambia direzione sia bilanciato. In tutti i paesi dove ci sono corsie preferenziali efficienti è così.
Bene.
Veniamo adesso a Milano.
Corsie preferenziali: un sistema geniale ideato perché "inscì le püssé pratic": la stessa mentalità che a suo tempo ha portato a coprire i navigli.
Una bella pensata, la città ne ha tratto i suoi indubbi vantaggi... Perché quegli stupidi canali? C'erano già il mare, il fiume e i ghiacciai...
E, adesso, anche con le corsie preferenziali è tutto meravigliosamente migliorato: la città è molto più mitteleuropea.
Ecco la condizione media di una corsia preferenziale milanese.
Punto 1
I segni delle corsie sono riportati spesso su tronconi di strada brevissimi.
In pratica, uno arriva da una zona di grande transito e si trova di colpo le indicazioni bianche delle corsie preferenziali per i prossimi 50-100m.
In fondo il semaforo con le sue frecce, belle in vista, come all'incrocio con la Fifth Avenue a Manhattan.
Una figata.
Il palo che sorregge le lampade è più lungo della strada cui si riferisce.
Ah, ah, ah...
Succede che per incanalarsi in maniera corretta all'ultimo minuto si creano dei colli di bottiglia mostruosi.
Io i colli di bottiglia li digerisco solo se si tratta di Champagne.
Gli altri li ficcher...
Punto 2
I tracciati sono spesso sfalsati.
Chi procede lungo la corsia tracciata per andare dritti attraversa l'incrocio ed ecco che si ritrova senza essersi spostato sulla corsia per svoltare.
Sembra una trappola.
Per rimanere nel tracciato corretto bisogna intrecciarsi come una cerniera lampo.
Le cerniere le odio, preferisco i bottoni, meno rischiosi.
Punto 3
Si vedono teorie lunghissime di auto in una corsia, mentre l'altra è praticamente vuota.
Questo vuol dire che hanno messo le corsie di svolta anche laddove il 99% va dritto e solo l'1% gira (o viceversa). Naturalmente, il sistema semaforico non tiene minimamente conto di queste percentuali.
La tecnologia c'è, ma il semaforo non può certo definirsi intelligente.
Così, capita che quando uno si rompe i maroni di stare sistematicamente imbottigliato in una corsia salta nell'altra e tutti s'incazzano con tutti.
Beh, fa bene alla salute. Milano è di suo una città dove si vive molto rilassati, un po' di "movimiento" non guasta.
Punto 4
Hanno messo le corsie preferenziali anche nelle viuzze più impensate.
In alcuni punti nessuno si sognava di procedere in doppia fila, perché la strada è troppo stretta.
Poteva capitare qualche sorpasso, ma solo tra vetture piccole.
Adesso, le strisce per terra obbligano il passaggio parallelo.
Ed ecco che quelli che svoltano ingombrano il passaggio di chi va dritto, quando invece prima si procedeva con semplici ma efficaci modalità alternate.
Probabilmente, hanno dipinto le strisce a Ferragosto, quando non ci sono auto posteggiate e furgoni in doppia fila... Il sole doveva essere molto forte...
Punto 5
Se, com'è la regola nelle ore di punta, ci si blocca presso un incrocio il sistema delle corsie preferenziali aggrava la condizione.
Infatti, mentre prima era o rosso o verde, adesso può essere rosso per alcuni e verde per altri.
Prima, almeno, se uno aveva un minimo di neuroni in testa si fermava anche se era verde, evitando di aggiungere casino al casino. Adesso, invece, non si capisce più nulla e tutti si ammucchiano tipo Sodoma e Gomorra. Leonardo non avrebbe saputo fare di meglio nel suo studio sui fluidi.
Punto 6
Le code formate dalle corsie preferenziali arrivano spesso a interessare gli incroci precedenti oppure tratti di strada più indietro e più stretti, dove le corsie proprio non si possono mettere.
Così, mentre prima uno poteva svoltare all'ultimo in caso di blocco, ora si deve sorbire la coda quando ancora non ha affrontato il tratto con le corsie.
Mettere le corsie preferenziali subito dopo un incrocio, senza raccordarle e offrire prima direzioni alternative o spazi di fuga, è un colpo di genio che merita il Nobel.
Punto 7
Alcuni incroci sono sorvegliatissimi dalla telecamere a da sistemi anti-rosso.
Mi è capitato di vedere una serie ininterrotta di flash a un incrocio intasato. Ovvio che in quelle condizioni può capitare di avanzare col rosso.
Mi domando cosa vedono nelle foto i vigili che vigilano: una giungla di targhe, tra cui la loro.
Probabilmente, mandano la multa a tutti, tanto qualcuno che paga senza aprire becco c'è sempre.
Poi con quei soldi ci si pagano la pensione (come ha ampiamente mostrato Striscia la notizia).
Basta, non aggiungo altro.
Mi chiedo solo cosa pensino quelli dell'assessorato al traffico quando notano il bel risultato ottenuto.
Ammesso che pensino qualcosa.
Vabbé, prendete i mezzi pubblici.
A Milano volano sulle macchine e sono puntualissimi.
O no?
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