Bladerunner72
31-03-2022, 11:18
Il prossimo fine settimana che si annuncia caldissimo gli appassionati delle due ruote in circuito. Oltre alla quarta prova del mondiale MotoGP in programma negli Stati Uniti prenderà infatti il via il massimo campionato delle derivate di serie, sul circuito spagnolo di Aragon. IIl mondiale Superbike ha vissuto una pausa invernale di quasi cinque mesi, in parte animata dalla lunga serie di test che ha visto impegnate, spesso a rotazione, tutte le case ufficiali affiancate dalle rispettive formazione satellite. Senza grandi evoluzioni nè tantomeno nuovi modelli, i valori tecnici sembrano essere confermati, con qualche interessante novità invece per quanto riguarda i piloti.
YAMAHA, ALL'INSEGNA DELLA STABILITA'
La casa di Iwata è reduce dalla conquista dei titoli mondiali piloti e costruttori, naturale quindi che non ci sia stata necessità di grandi stravolgimenti. Confermato ovviamente Toprak Razgatioglu che era già sotto contratto anche per la stagione entrante così come è stata rinnovata la fiducia ad Andrea Locatelli, che si è meritato la conferma sul campo grazie ad un prestigioso quarto poso finale nella stagione del debutto. Confermati anche Gerloff e Nozane in seno alla formazione satellite GRT, nonostante l'americano sia reduce da un 2021 largamente al disotto delle attese. Sul fronte tecnico, la R1 ha beneficiato dei necessari affinamenti con significativi progressi annunciati soprattutto per quanto concerne l'elettronica.
KAWASAKI E REA IN CERCA DI RISCATTO
Il Cannibale ha il dente avvelenato e dietro un atteggiamento sornione cela una gran voglia di riprendersi lo scettro strappatogli dopo sei anni di dominio ininterrotto. Il nordirlandese ha il contratto in scadenza a fine 2022 così come Alex Lowes, e questa stagione potrebbe pertanto risultare determinante anche in ottica futura. All'insegna della continuità anche le scelte delle formazioni satellite, con il Team Puccetti che ha rinnovato la fiducia a Lucas Mahias e Pedercini che ha confermato Loris Cresson. Per la ZX10 RR si è lavorato soprattutto sul fronte dell'assetto e dell'elettronica per risolvere quei problemi in frenata ed ingresso curva che hanno fortemente condizionato le gare di Jonathan Rea nella passata stagione.
DUCATI, IL RITORNO DI BAUTISTA
La casa di Borgo Panigale ha chiuso l'ennesima parentesi sul fronte dei piloti, con l'addio a Scott Redding ed il ritorno del figliol prodigo Alvaro Bautista, reduce dalla fallimentare esperienza con Honda. Un congedo, quello del ragazzone inglese, che per certi versi è apparso un pò affrettato, e maturato proprio quando il pilota pareva aver trovato la piena sintonia con la moto. Ma tant'è, Bautista nei test si è comunque confermato molto veloce e si dice fiducioso di poter puntare al massimo risultato, forte di un mezzo che appare ormai maturo. Confermato Michael Ruben Rinaldi, dopo una stagione 2021 che doveva rappresentarne la consacrazione ed è atata invece abbastanza deludente. Grandi cambiamenti per quanto riguarda le le squadre satellite di Borgo Panigale. Se il Team Motocorsa ha infatti doverosamente confermato Axel Bassani, protagonista di una straordinaria stagione lo scorso anno, Go Eleven e Barni ripartono rispettivamente da Phillip Oettl e Luca Bernardi, entrambi provenienti dal mondiale Supersport. Il primo ha impressionato non poco nel corso dei test invernali, trovando rapidamente l'affiatamento con la Panigale V4R e confermandosi sempre molto veloce. Per Bernardi invece un approccio più cauto, dopo aver dovuto saltare per infortunio gran parte dello scorso campionato.
HONDA VOLTA PAGINA, SI RIPARTE DAI GIOVANI
Una volta deciso il passaggio di Bautista alla Ducati, ci si sarebbe aspettati una conferma di Leon Haslam, pilota di esperienza ed ormai profondo conoscitore della CBR RR-R. A Tokio hanno invece optato per una svolta radicale, puntando su due giovani provenienti dal mondiale prototipi, Iker Lecuona e Xavi Vierge. Entrambi si sono dimostrati promettenti e rapidi ad apprendere,, ma i riscontri dei test sono come sempre da prendere con beneficio d'inventario e solo la gara potrà chiarirne il reale potenziale. Sul fronte tecnico, altra parziale rivoluzione per sospensioni e freni con il passaggio da Ohlins a Showa e da Brembo a Nissin.
BMW, ARRIVA SCOTT REDDING
Dopo un paio di comunque positive stagioni in Ducati, Redding si è accasato in BMW in sostituzione di Tom Sykes, tornato al campionato inglese BSB in sella ad una Ducati. Nuova avventura dunque, con una M1000RR Cui Scott
sta prendendo le misure dopo tanti anni passati in sella a moto spinte da motori quattro cilindri a 'V'. L'inglese non ha particolarmente impressionato nelle diverse uscite effettuate finora, dovendo concentrare gran parte del lavoro sull'affiatamento col mezzo piuttosto che sulla ricerca della prestazione. Confermato l'altro pilota ufficiale Michael Van Der Mark, convalescente da una frattura alla gamba rimediata in allenamento, mentre aria nuova si respira all'interno del Team Bonovo MGM Racing, che punterà su Loris Baz ed Eugene Laverty. Costanti gli affinamenti poi sulla M1000RR, un progetto di cui ancora non si riesce a decifrare il reale potenziale.
WSSP - DEBUTTA IL NUOVO MONDIALE SUPERSPORT
Molta attesa per quella che è davvero una rivoluzione, in seno al campionato cadetto. Un cambiamento necessario alla luce della nuova realtà del mercato, con normative antinquinamento che hanno imposto innalzamento delle cilindrate e reso la vita durissima alle quadricilindriche di 600 cc. Spazio dunque a tricilindriche e bicilindriche fino a 955 cc con porte aperte a marchi come Triumph, MV Agusta e soprattutto Ducati. Molte sono infatti le squadre che hanno deciso di puntare sulla Panigale V2, tra queste il Team Ducati Aruba con Nicolò Bulega ed il Team Barni con il figlio d'arte Oli Bayliss. Al via del nuovo campionato anche Lorenzo Baldassarri, che si affida alla Yamaha R6 del Team Evan Bros per una carriera tutta da ricostruire. Restano ancora da definire alcuni aspetti del regolamento tecnico, con la necessità di pareggiare le prestazioni di moto tanto diverse onde evitare di trasformare il campionato in una sorta di monomarca dal risultato scontato in partenza.
IL CIRCUITO DI ARAGON
La pista è lunga 5078 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 17 curve, 10 a sinistra e sette a destra e due rettilinei di cui uno, quello opposto al rettifilo dei box, misura quasi un chilometro.
Il tracciato è molto tecnico ed impegnativo un pò per tutti i comparti della meccanica, dai freni alla ciclistica al motore ed è anche decisamente critico per le gomme, sia per l'elevata abrasività dell'asfalto che per la possibile presenza di sabbia proveniente dalle colline circostanti.
Transitati sul rettilineo dei box i piloti affrontano la staccata della curva 1, una piega a sinistra a 90 gradi in cui si porta la frenata fino al punto di corda sacrificando qualcosa in ingresso per sfruttare al massimo l'uscita e percorrere in piena accelerazione la curva 2, una destra non troppo impegnativa che porta alla lunga sezione mista del tracciato. Le curve dalla 3 alla 15 comportano un'alternanza di cambi di direzione, tratti in percorrenza, brevi accelerazioni e successive staccate ed ingressi con i freni in mano. All'uscita dalla 15, una svolta a sinistra a 90 gradi, i piloti si lanciano sul lunghissimo rettilineo opposto a quello dei box scaricando piena potenza fino a raggiungere la velocità massima superiore ai 340 orari. Si arriva così alla violenta staccata della curva 16, una sinistra da percorrere a circa 150 orari e da raccordare alla successiva curva 17, altra svolta sinistra che riporta sul rettilineo di arrivo.
https://i.postimg.cc/GpvTfLwL/aragon.jpg (https://postimages.org/)
https://i.postimg.cc/sgs22ptr/aragon3.jpg (https://postimg.cc/VdZwGbfG)
ORARI TV
Le gare saranno trasmesse in diretta da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY MotoGP HD
enerdi 08-04-2022:
ore 9.45-10.15, Supersport 300, Prove libere 1
ore 10.30-11.15, Superbike, Prove libere 1, diretta
ore 11.25-12.10, Supersport, Prove libere 1
ore 14.15-14.45, Supersport 300, Prove libere 2
ore 15.00-15.45, Superbike, Prove libere 2, diretta
ore 16.00-16.45, Supersport, Prove libere 2
Sabato 09-04-2022:
ore 9.00-9.30, Superbike, Prove libere 3
ore 9.45-10.05, Supersport 300, Superpole, diretta
ore 10.25-10.45, Supersport, Superpole, diretta
ore 11.10-11.25, Superbike, Superpole, diretta
ore 12.40, Supersport 300, Gara 1, diretta
ore 14.00, Superbike, Gara 1, diretta
ore 15.15, Supersport, Gara 1, diretta
Domenica 10-04-2022:
ore 9.00-9.15, Superbike, Warm up
ore 9.25-9.40, Supersport, Warm up
ore 9.50-10.05, Supersport 300, Warm up
ore 11.00, Superbike, Superpole Race, diretta
ore 12.30, Supersport, Gara 2, diretta
ore 14.00, Superbike, Gara 2, diretta
ore 15.15, Supersport 300, Gara 2, diretta
Programmazione TV8
Sabato 09-04-2022:
ore 14.00, Superbike, Gara 1, diretta
Domenica 10-04-2022:
ore 13.00, Superbike, Superpole Race, differita
ore 14.00, Superbike, Gara 2, diretta
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CALENDARIO MONDIALE SUPERBIKE 2022
8 – 10 aprile: MotorLand Aragon, Spagna
22– 24 aprile: TT Circuit Assen, Olanda
20 – 22 maggio: Circuito Estoril, Portogallo
10 – 12 giugno: Misano World Circuit Marco Simoncelli, Italia
15 – 17 luglio: Donington Park, Gran Bretagna
29 – 31 luglio: Autodrom Most, Repubblica Ceca
9 – 11 settembre: Circuit de Nevers Magny-Cours, Francia
23 – 25 settembre: Circuit de Barcelona-Catalunya, Spagna
7 – 9 ottobre: Autodromo Internacional do Algarve, Portogallo
21 – 23 ottobre: Circuito San Juan Villicum, Argentina
11 – 13 novembre: Pertamina Mandalika International Street Circuit, Indonesia
18 - 20 novembre: Phillip Island Grand Prix Circuit, Australia
YAMAHA, ALL'INSEGNA DELLA STABILITA'
La casa di Iwata è reduce dalla conquista dei titoli mondiali piloti e costruttori, naturale quindi che non ci sia stata necessità di grandi stravolgimenti. Confermato ovviamente Toprak Razgatioglu che era già sotto contratto anche per la stagione entrante così come è stata rinnovata la fiducia ad Andrea Locatelli, che si è meritato la conferma sul campo grazie ad un prestigioso quarto poso finale nella stagione del debutto. Confermati anche Gerloff e Nozane in seno alla formazione satellite GRT, nonostante l'americano sia reduce da un 2021 largamente al disotto delle attese. Sul fronte tecnico, la R1 ha beneficiato dei necessari affinamenti con significativi progressi annunciati soprattutto per quanto concerne l'elettronica.
KAWASAKI E REA IN CERCA DI RISCATTO
Il Cannibale ha il dente avvelenato e dietro un atteggiamento sornione cela una gran voglia di riprendersi lo scettro strappatogli dopo sei anni di dominio ininterrotto. Il nordirlandese ha il contratto in scadenza a fine 2022 così come Alex Lowes, e questa stagione potrebbe pertanto risultare determinante anche in ottica futura. All'insegna della continuità anche le scelte delle formazioni satellite, con il Team Puccetti che ha rinnovato la fiducia a Lucas Mahias e Pedercini che ha confermato Loris Cresson. Per la ZX10 RR si è lavorato soprattutto sul fronte dell'assetto e dell'elettronica per risolvere quei problemi in frenata ed ingresso curva che hanno fortemente condizionato le gare di Jonathan Rea nella passata stagione.
DUCATI, IL RITORNO DI BAUTISTA
La casa di Borgo Panigale ha chiuso l'ennesima parentesi sul fronte dei piloti, con l'addio a Scott Redding ed il ritorno del figliol prodigo Alvaro Bautista, reduce dalla fallimentare esperienza con Honda. Un congedo, quello del ragazzone inglese, che per certi versi è apparso un pò affrettato, e maturato proprio quando il pilota pareva aver trovato la piena sintonia con la moto. Ma tant'è, Bautista nei test si è comunque confermato molto veloce e si dice fiducioso di poter puntare al massimo risultato, forte di un mezzo che appare ormai maturo. Confermato Michael Ruben Rinaldi, dopo una stagione 2021 che doveva rappresentarne la consacrazione ed è atata invece abbastanza deludente. Grandi cambiamenti per quanto riguarda le le squadre satellite di Borgo Panigale. Se il Team Motocorsa ha infatti doverosamente confermato Axel Bassani, protagonista di una straordinaria stagione lo scorso anno, Go Eleven e Barni ripartono rispettivamente da Phillip Oettl e Luca Bernardi, entrambi provenienti dal mondiale Supersport. Il primo ha impressionato non poco nel corso dei test invernali, trovando rapidamente l'affiatamento con la Panigale V4R e confermandosi sempre molto veloce. Per Bernardi invece un approccio più cauto, dopo aver dovuto saltare per infortunio gran parte dello scorso campionato.
HONDA VOLTA PAGINA, SI RIPARTE DAI GIOVANI
Una volta deciso il passaggio di Bautista alla Ducati, ci si sarebbe aspettati una conferma di Leon Haslam, pilota di esperienza ed ormai profondo conoscitore della CBR RR-R. A Tokio hanno invece optato per una svolta radicale, puntando su due giovani provenienti dal mondiale prototipi, Iker Lecuona e Xavi Vierge. Entrambi si sono dimostrati promettenti e rapidi ad apprendere,, ma i riscontri dei test sono come sempre da prendere con beneficio d'inventario e solo la gara potrà chiarirne il reale potenziale. Sul fronte tecnico, altra parziale rivoluzione per sospensioni e freni con il passaggio da Ohlins a Showa e da Brembo a Nissin.
BMW, ARRIVA SCOTT REDDING
Dopo un paio di comunque positive stagioni in Ducati, Redding si è accasato in BMW in sostituzione di Tom Sykes, tornato al campionato inglese BSB in sella ad una Ducati. Nuova avventura dunque, con una M1000RR Cui Scott
sta prendendo le misure dopo tanti anni passati in sella a moto spinte da motori quattro cilindri a 'V'. L'inglese non ha particolarmente impressionato nelle diverse uscite effettuate finora, dovendo concentrare gran parte del lavoro sull'affiatamento col mezzo piuttosto che sulla ricerca della prestazione. Confermato l'altro pilota ufficiale Michael Van Der Mark, convalescente da una frattura alla gamba rimediata in allenamento, mentre aria nuova si respira all'interno del Team Bonovo MGM Racing, che punterà su Loris Baz ed Eugene Laverty. Costanti gli affinamenti poi sulla M1000RR, un progetto di cui ancora non si riesce a decifrare il reale potenziale.
WSSP - DEBUTTA IL NUOVO MONDIALE SUPERSPORT
Molta attesa per quella che è davvero una rivoluzione, in seno al campionato cadetto. Un cambiamento necessario alla luce della nuova realtà del mercato, con normative antinquinamento che hanno imposto innalzamento delle cilindrate e reso la vita durissima alle quadricilindriche di 600 cc. Spazio dunque a tricilindriche e bicilindriche fino a 955 cc con porte aperte a marchi come Triumph, MV Agusta e soprattutto Ducati. Molte sono infatti le squadre che hanno deciso di puntare sulla Panigale V2, tra queste il Team Ducati Aruba con Nicolò Bulega ed il Team Barni con il figlio d'arte Oli Bayliss. Al via del nuovo campionato anche Lorenzo Baldassarri, che si affida alla Yamaha R6 del Team Evan Bros per una carriera tutta da ricostruire. Restano ancora da definire alcuni aspetti del regolamento tecnico, con la necessità di pareggiare le prestazioni di moto tanto diverse onde evitare di trasformare il campionato in una sorta di monomarca dal risultato scontato in partenza.
IL CIRCUITO DI ARAGON
La pista è lunga 5078 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 17 curve, 10 a sinistra e sette a destra e due rettilinei di cui uno, quello opposto al rettifilo dei box, misura quasi un chilometro.
Il tracciato è molto tecnico ed impegnativo un pò per tutti i comparti della meccanica, dai freni alla ciclistica al motore ed è anche decisamente critico per le gomme, sia per l'elevata abrasività dell'asfalto che per la possibile presenza di sabbia proveniente dalle colline circostanti.
Transitati sul rettilineo dei box i piloti affrontano la staccata della curva 1, una piega a sinistra a 90 gradi in cui si porta la frenata fino al punto di corda sacrificando qualcosa in ingresso per sfruttare al massimo l'uscita e percorrere in piena accelerazione la curva 2, una destra non troppo impegnativa che porta alla lunga sezione mista del tracciato. Le curve dalla 3 alla 15 comportano un'alternanza di cambi di direzione, tratti in percorrenza, brevi accelerazioni e successive staccate ed ingressi con i freni in mano. All'uscita dalla 15, una svolta a sinistra a 90 gradi, i piloti si lanciano sul lunghissimo rettilineo opposto a quello dei box scaricando piena potenza fino a raggiungere la velocità massima superiore ai 340 orari. Si arriva così alla violenta staccata della curva 16, una sinistra da percorrere a circa 150 orari e da raccordare alla successiva curva 17, altra svolta sinistra che riporta sul rettilineo di arrivo.
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CALENDARIO MONDIALE SUPERBIKE 2022
8 – 10 aprile: MotorLand Aragon, Spagna
22– 24 aprile: TT Circuit Assen, Olanda
20 – 22 maggio: Circuito Estoril, Portogallo
10 – 12 giugno: Misano World Circuit Marco Simoncelli, Italia
15 – 17 luglio: Donington Park, Gran Bretagna
29 – 31 luglio: Autodrom Most, Repubblica Ceca
9 – 11 settembre: Circuit de Nevers Magny-Cours, Francia
23 – 25 settembre: Circuit de Barcelona-Catalunya, Spagna
7 – 9 ottobre: Autodromo Internacional do Algarve, Portogallo
21 – 23 ottobre: Circuito San Juan Villicum, Argentina
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18 - 20 novembre: Phillip Island Grand Prix Circuit, Australia