gspeed
02-03-2021, 10:09
L’IDEA
Complice anche questo periodo difficile e le conseguenti limitazioni di spostamento, ci siamo messi in testa di costruire un percorso veneto per i veneti, che comprendesse la cavalcata di tutti i passi rimanendo rigorosamente entro il perimetro regionale e su asfalto.
L’idea, indubbiamente utile nell’eventualità che, all’apertura della stagione, non si potesse sconfinare, in realtà ci è sembrata stuzzicante anche per i “forestieri” nell’auspicata ipotesi in cui i cancelli finalmente riaprano per tutti.
Per questo abbiamo deciso di condividere il lavoro con tutti voi, dedicandolo a tutti coloro che vogliono conoscere questa fantastica regione (o che pensano di non conoscerla a fondo), per condurli lungo strade e percorsi - anche poco battuti, o semplicemente più nascosti – senza dubbio meritevoli di essere conosciuti.
QUALI E QUANTI SONO I PASSI VENETI
Ciò premesso, i passi classificati tali nella cartografia OpenStreetMap, all’INTERNO della Regione Veneto, APERTI al traffico veicolare su ENTRAMBI i versanti, lungo strade ASFALTATE – dunque cavalcabili da parte a parte - sono 37. E precisamente, in ordine crescente di altitudine, i seguenti:
Passo della Calchera (156) - Passo Roverello (269) - Valico Roccolo (357) - Forcella Mostaccin (372) - Passo Campiano (375) - Sella di Fadalto (488) - Passo Vignaga (550) - Alberomato (575) - Passo Zovo (631) - Passo Xon (671) - Passo di Lumini (695) - Località Cima (699) - Passo San Boldo (706) - Sette Roccoli (742) - Passo dello Sceriffo (745) - Passo Santa Caterina (796) - Passo dello Spin del Poiero (895) - Passo del Praderadego (910) - Forcella Franche (991) - Passo Croce d'Aune (1011) - Passo del Casello (1055) - Passo Stretto (1058) - Passo Xomo (1058) - Sella di Croce (1147) - Passo Gioiche (1148) - Forcella Aurine (1299) - Conca dei Parpari (1392) - Passo delle Fittanze (1399) - Passo di Sant'Antonio (1476) - Bocchetta Della Vallina (1487) - Passo Cibiana (1530) - Passo del Branchetto (1591) - Passo Duran (1605) - Passo Staulanza (1766) - Passo Tre Croci (1809) - Passo Falzarego (2109) - Passo di Giau (2236)
Solo 16 su 37 superano i 1000 metri di altezza e solo 2 superano i 2000 metri, per cui il percorso si può affrontare (e noi lo consigliamo) anche all’inizio della stagione. Le quote indicate possono riscontrare variazioni sulla segnaletica verticale, ove presente.
Sull’elenco dei passi si può discutere all’infinito. Precisiamo subito che abbiamo scelto di utilizzare la classificazione di OpenStreetMap, giusta o sbagliata che sia, perché è il più attuale riferimento universale (salvo ricorrere alle vecchie IGM del secolo scorso) e anche perché riteniamo di non avere l’autorità per discutere soggettivamente questa classificazione, che, come è noto, è il frutto del contributo di una moltitudine di utenti.
Abbiamo lasciato anche il Passo Praderadego (attualmente interdetto alla circolazione con ogni mezzo), perché, dalle ultime informazioni, dovrebbe essere riaperto ad aprile di quest’anno con un circoscritto intervento di consolidamento della parete franata con risorse del comune di competenza, senza attendere i finanziamenti regionali. Ad ogni buon conto, se così non dovesse essere, è in ogni caso evitabile.
IL PERCORSO COMPLETO DI TUTTI, MA PROPRIO TUTTI, I PASSI
E ora torniamo al tema di questo post. E’ possibile percorrere tutti, ma proprio tutti i suindicati “passi veneti” in un ANELLO PURO, senza MAI tornare indietro e RIMANENDO all’interno del perimetro regionale?
La risposta è SI, è possibile. L’anello è lungo 1307 km e naturalmente può essere iniziato da qualsiasi punto e percorso sia in senso orario che antiorario. Noi abbiamo scelto quest’ultimo tirando a testa o croce.
https://mappite.org/osm/tracks/VenetoAnello-All.jpg
Si ripercorrono necessariamente 6,3 km (lo 0,5% su 1307 km), che non siamo proprio riusciti ad evitare nel concatenamento sequenziale dei passi se volevamo inserirli tutti. Se riuscite a fare di meglio, siamo pronti a correggere il tracciato molto volentieri.
Il percorso – come detto - è tutto su asfalto.
Questa la sequenza dei passi attraversati in senso antiorario.
http://www.pascolimukkosi.com/files/passiveneti/passiveneti02.jpg
E questa è l’altimetria. Ben 26.600 metri di dislivello. Niente male direi.
http://www.pascolimukkosi.com/files/passiveneti/passiveneti03.jpg
L’ITINERARIO
Ipotizzando di cominciare il viaggio da sud-ovest, l’itinerario attraversa subito la celebre zona del Valpolicella, immersa tra i vigneti dove nasce il famoso vino Amarone. Lungo il percorso molte sono le cantine pronte ad accogliervi per assaggi e degustazioni.
Il tracciato prosegue lungo le colline veronesi per strade poco conosciute, punta poi ai Colli Berici e quindi ai Colli Euganei, monti di origine vulcanica ancora ricchi di sorgenti termali. Il passaggio per Arquà Petrarca, dove ha dimorato il poeta negli ultimi anni della sua vita, può valere una breve sosta.
Passati i colli la strada procede in pianura fino a Cittadella, dove si ammirano le mura medioevali.
Ora è la volta del Massiccio del Monte Grappa, luogo di sanguinose battaglie durante la Grande Guerra, che viene raggiunto per una strada poco conosciuta ai più, un groviglio di stretti tornanti che si arrampicano in una stretta valle (il salto della capra).
Passando poi il Piave in uno dei suoi tratti più caratteristici si entra nella zona di Valdobbiadene, terra del Prosecco ricoperta da vigneti di uva Glera.
Dopo aver assaporato gli stretti tornanti in galleria del San Boldo, si fa una divagazione per l’Alpago, a ridosso delle sconfinate foreste del Cansiglio.
Nella salita al Nevegal, lasciato il lago di Santa Croce, si passa sul Rio Maggiore con i suoi cadini e le cascatelle.
Dopo Belluno la strada entra nell’area dolomitica, lungo la Val del Cordevole, raggiunge l’Agordino e quindi dopo aver scavalcato il passo Duran con i suoi 1000 metri di dislivello, si dirige nel Zoldano, .
Guadagnato il Piave, si asseconda la sua valle entrando in Cadore fino ad Auronzo, con l’omonimo lago. La via risale la boscosa Valle d’Ansiei e cala infine a Cortina, la perla delle Dolomiti.
Il percorso volge nuovamente verso lo Zoldano e risale tra i gruppi del Pelmo e del Civetta, dapprima lungo la Valle del Boite e successivamente per la Valle del Torrente Maè. Il passo Giau e il passo Falzarego ci porteranno oltre quota 2000 al cospetto delle mastodontiche Tofane. Seguendo le evoluzioni del Torrente Cordevole il nastro d’asfalto conduce ad Alleghe e al suo lago, ai piedi della scenografica parete Ovest del Monte Civetta, e quindi nuovamente nell’Agordino.
E’ ora il Torrente Mis, incassato in una stretta forra, ad indicare la direzione di marcia fino all’omonimo lago, preceduto da i Cadini del Brenton con altri giochi d’acqua. La strada prosegue poi verso Ovest ai piedi delle Vette Feltrine fino alle scalette di Primolano.
La salita al successivo Altopiano di Asiago avviene da Valstagna, attraverso un’altra formidabile sequenza di tornanti stretti. L’altopiano è avaro di passi e quindi poco dopo si scende verso le Piccole Dolomiti Vicentine e il massiccio del Pasubio, altro noto teatro della prima guerra mondiale.
Infine ci si tuffa su i Monti Lessini che percorriamo in lungo e in largo alla ricerca delle strade più rappresentative del territorio e posti poco noti ai forestieri, come il ponte Veja e le cascate di Molina. Siamo quasi al termine di questo ambizioso anello Veneto.
Caliamo in Val d’Adige e risaliamo sulle pendici del Monte Baldo fino a raggiungere il Lago di Garda, dominandolo dall’alto e quindi l’ultimo sconosciuto valico sopra Malcesine.
La strada del ritorno, costeggiando il lago, ci porterà alla romantica Punta San Vigilio, degna conclusione dell’itinerario.
NON SOLO PASSI - in progress...
Indubbiamente si tratta di una gran bella cavalcata, non limitata alla sola zona dolomitica Bellunese. Ma perché non renderla l’occasione per vedere le attrattive anche meno note della regione? Per chi è interessato abbiamo pensato di indicare anche i POI di queste attrattive, che spesso richiedono anche una sosta breve. Se qualcuno le conosce tutte, ma proprio tutte, ha già vinto una birra offerta dalla nostra ditta di mappatori seriali.
Talvolta queste soste consigliate si trovano lungo il percorso, talvolta richiedono brevi deviazioni: nel file pdf allegato (vedi sotto), trovate una breve descrizione, qualche foto e i riferimenti necessari. Laddove le visite siano gestite, occorre naturalmente mettere in conto che non tutto al momento è visitabile a causa della nota situazione emergenziale.
Riguardo ai luoghi meritevoli di una visita o anche di una semplice sosta contemplativa, chiediamo il contributo di tutti. Pertanto se conoscete luoghi a vostro parere imperdibili, o che magari conoscete solo voi, vi chiediamo di farcelo sapere tramite messaggio privato o scrivendo nel post, indicando le coordinate geografiche. Penseremo poi noi a tenere aggiornato il file PDF.
ALLEGATI
Traccia e Waypoints GPX (http://www.pascolimukkosi.com/files/passiveneti/passiveneti05.gpx) apribile con software che gestiscono l’import di tracce da cui poi ricavare il vostro percorso oppure per metterlo in sovripressione nel navigatore. Contiene i Way Points dei 37 passi, il percorso suddiviso in 37 tracce (ognuna da passo a passo), il perimetro regionale e i POI dei luoghi da visitare (che verranno via via aggiornati con i vostri contributi).
PDF con la descrizione dei POI (https://mappite.org/osm/tracks/TuttiPassi%20Veneto-POI.pdf) imperdibili per pianificare soste in prossimità del percorso.
Il percorso suddiviso in quattro sezioni su mappite che vi potete facilmente modificare online (oppure importate in mappite il GPX di cui sopra e ricalcate l’itinerario che volete fare): Parte 1 (https://mappite.org/3ag), Parte 2 (https://mappite.org/3ah), Parte 3 (https://mappite.org/3ai), Parte 4 (https://mappite.org/3aj)
Google Maps (https://www.google.com/maps/d/edit?mid=13MEpA2ARdEm-RgzfG730pxTN9FUwKDZW&ll=46.22667910353499%2C11.350581411697922&z=10) Contiene la traccia del percorso e i 37 passi.
Corollario: I Quattro Anelli
A corollario di quanto sopra indichiamo anche 4 anelli fattibili in giornata per attraversare gli stessi passi, insomma tutti i passi asfaltati senza dover tornare su i propri… passi ;)
https://mappite.org/osm/tracks/VenetoAnello-QuattroAnelli.jpg
Parte 1: Passi a Nord - Ottovolante Veneto
Sono i passi più noti e i più alti, comprendono le Dolomiti Venete, è un 8 (anzi un'infinito :eek:) di curve in cui il punto d'incontro che si percorre due volte è il solo tratto di 2.4km tra Dont e Forno di Zoldo.
https://mappite.org/390 (318km)
Parte 2: Passi Centrali
Dal Prosecco alla Birreria Pedavena, direi un percorso tipicamente Veneto. Copre il Visentin (Nevegal), Alpi Feltrine, Altopiano di Asiago (con il solo passo che ha su asfalto), Massiccio del Grappa (che non ha passi, si può omettere ma è peccato), Valdobbiadene.
https://mappite.org/399 (328km)
Parte 3: Colli Pasubio
Dal Pasubio ai paesaggi collinari dei Colli Berici ed Euganei.
https://mappite.org/30o (278km)
Parte 4: Lessinia Baldo Garda
La parte più Occidentale del Veneto con la vastità della Lessinia fino al Lago di Garda tornando per la Valpolicella.
https://mappite.org/30s (293km)
Non fare la Tanslessinia (sterrato facile) è un peccato, qui una versione non ad anello: https://mappite.org/30v (217km) Sterrato in Translessinia (8) e discesa dal passo Fittanze (13). Nota al passo Fittanze si torna indietro di 400mt e al tornante si imbocca la sterrata sulla destra.
Per più dettagli scaricate il file TuttiPassi Veneto - I Quattro Anelli.zip (https://mappite.org/osm/tracks/TuttiPassi Veneto - I Quattro Anelli.zip) che contiene PDF con descrizione, tracce etc.
GLI ESCLUSI
Per la definizione che ci siam dati sopra, rimangono esclusi i passi verso il confine regionale, che quindi obbligherebbero a tornare indietro, oppure verso valli chiuse o strade sterrate.
Ecco la lista:
Cimabanche, Forcella Zovo, Col Sant'Angelo, Mauria, Campolongo, Valles, Fedaia e il Valparola.
Il Crosetta in quanto la strada a Nord è in provincia di Caneva (Friuli). Passo Valbona, i due Passi della Vena, Bocca di Selva (porta alla sterrata in Translessinia), il Borcola e il Cavallo di Novezza sul Baldo.
_____________________________________________
Lieti di poter servire… come direbbe l’uomo bicentenario
Scritto a quattro mani da Massimo Adami e Enrico gspeed (anzi, tre di Massimo e una di gspeed ;) )
Suggerimenti? Cambiamenti? Nuovi POI da non perdere? Scrivete sotto o in MP
_____________________________________________
Nota: per esportare in formato GPX da mappite click nel menù condividi in basso a sx. Per cambiare il primo punto del percorso click sul segnalino del punto che volete sia il primo, si apre un menù, click sulla freccina ↦
Per percorsi lunghi o complessi, specie se con straducole che potrebbero non esserci nelle mappe del vostro navigatore, consiglio di esportare non solo il percorso ma anche la traccia e metterla in sovraimpressione nel navigatore.
Complice anche questo periodo difficile e le conseguenti limitazioni di spostamento, ci siamo messi in testa di costruire un percorso veneto per i veneti, che comprendesse la cavalcata di tutti i passi rimanendo rigorosamente entro il perimetro regionale e su asfalto.
L’idea, indubbiamente utile nell’eventualità che, all’apertura della stagione, non si potesse sconfinare, in realtà ci è sembrata stuzzicante anche per i “forestieri” nell’auspicata ipotesi in cui i cancelli finalmente riaprano per tutti.
Per questo abbiamo deciso di condividere il lavoro con tutti voi, dedicandolo a tutti coloro che vogliono conoscere questa fantastica regione (o che pensano di non conoscerla a fondo), per condurli lungo strade e percorsi - anche poco battuti, o semplicemente più nascosti – senza dubbio meritevoli di essere conosciuti.
QUALI E QUANTI SONO I PASSI VENETI
Ciò premesso, i passi classificati tali nella cartografia OpenStreetMap, all’INTERNO della Regione Veneto, APERTI al traffico veicolare su ENTRAMBI i versanti, lungo strade ASFALTATE – dunque cavalcabili da parte a parte - sono 37. E precisamente, in ordine crescente di altitudine, i seguenti:
Passo della Calchera (156) - Passo Roverello (269) - Valico Roccolo (357) - Forcella Mostaccin (372) - Passo Campiano (375) - Sella di Fadalto (488) - Passo Vignaga (550) - Alberomato (575) - Passo Zovo (631) - Passo Xon (671) - Passo di Lumini (695) - Località Cima (699) - Passo San Boldo (706) - Sette Roccoli (742) - Passo dello Sceriffo (745) - Passo Santa Caterina (796) - Passo dello Spin del Poiero (895) - Passo del Praderadego (910) - Forcella Franche (991) - Passo Croce d'Aune (1011) - Passo del Casello (1055) - Passo Stretto (1058) - Passo Xomo (1058) - Sella di Croce (1147) - Passo Gioiche (1148) - Forcella Aurine (1299) - Conca dei Parpari (1392) - Passo delle Fittanze (1399) - Passo di Sant'Antonio (1476) - Bocchetta Della Vallina (1487) - Passo Cibiana (1530) - Passo del Branchetto (1591) - Passo Duran (1605) - Passo Staulanza (1766) - Passo Tre Croci (1809) - Passo Falzarego (2109) - Passo di Giau (2236)
Solo 16 su 37 superano i 1000 metri di altezza e solo 2 superano i 2000 metri, per cui il percorso si può affrontare (e noi lo consigliamo) anche all’inizio della stagione. Le quote indicate possono riscontrare variazioni sulla segnaletica verticale, ove presente.
Sull’elenco dei passi si può discutere all’infinito. Precisiamo subito che abbiamo scelto di utilizzare la classificazione di OpenStreetMap, giusta o sbagliata che sia, perché è il più attuale riferimento universale (salvo ricorrere alle vecchie IGM del secolo scorso) e anche perché riteniamo di non avere l’autorità per discutere soggettivamente questa classificazione, che, come è noto, è il frutto del contributo di una moltitudine di utenti.
Abbiamo lasciato anche il Passo Praderadego (attualmente interdetto alla circolazione con ogni mezzo), perché, dalle ultime informazioni, dovrebbe essere riaperto ad aprile di quest’anno con un circoscritto intervento di consolidamento della parete franata con risorse del comune di competenza, senza attendere i finanziamenti regionali. Ad ogni buon conto, se così non dovesse essere, è in ogni caso evitabile.
IL PERCORSO COMPLETO DI TUTTI, MA PROPRIO TUTTI, I PASSI
E ora torniamo al tema di questo post. E’ possibile percorrere tutti, ma proprio tutti i suindicati “passi veneti” in un ANELLO PURO, senza MAI tornare indietro e RIMANENDO all’interno del perimetro regionale?
La risposta è SI, è possibile. L’anello è lungo 1307 km e naturalmente può essere iniziato da qualsiasi punto e percorso sia in senso orario che antiorario. Noi abbiamo scelto quest’ultimo tirando a testa o croce.
https://mappite.org/osm/tracks/VenetoAnello-All.jpg
Si ripercorrono necessariamente 6,3 km (lo 0,5% su 1307 km), che non siamo proprio riusciti ad evitare nel concatenamento sequenziale dei passi se volevamo inserirli tutti. Se riuscite a fare di meglio, siamo pronti a correggere il tracciato molto volentieri.
Il percorso – come detto - è tutto su asfalto.
Questa la sequenza dei passi attraversati in senso antiorario.
http://www.pascolimukkosi.com/files/passiveneti/passiveneti02.jpg
E questa è l’altimetria. Ben 26.600 metri di dislivello. Niente male direi.
http://www.pascolimukkosi.com/files/passiveneti/passiveneti03.jpg
L’ITINERARIO
Ipotizzando di cominciare il viaggio da sud-ovest, l’itinerario attraversa subito la celebre zona del Valpolicella, immersa tra i vigneti dove nasce il famoso vino Amarone. Lungo il percorso molte sono le cantine pronte ad accogliervi per assaggi e degustazioni.
Il tracciato prosegue lungo le colline veronesi per strade poco conosciute, punta poi ai Colli Berici e quindi ai Colli Euganei, monti di origine vulcanica ancora ricchi di sorgenti termali. Il passaggio per Arquà Petrarca, dove ha dimorato il poeta negli ultimi anni della sua vita, può valere una breve sosta.
Passati i colli la strada procede in pianura fino a Cittadella, dove si ammirano le mura medioevali.
Ora è la volta del Massiccio del Monte Grappa, luogo di sanguinose battaglie durante la Grande Guerra, che viene raggiunto per una strada poco conosciuta ai più, un groviglio di stretti tornanti che si arrampicano in una stretta valle (il salto della capra).
Passando poi il Piave in uno dei suoi tratti più caratteristici si entra nella zona di Valdobbiadene, terra del Prosecco ricoperta da vigneti di uva Glera.
Dopo aver assaporato gli stretti tornanti in galleria del San Boldo, si fa una divagazione per l’Alpago, a ridosso delle sconfinate foreste del Cansiglio.
Nella salita al Nevegal, lasciato il lago di Santa Croce, si passa sul Rio Maggiore con i suoi cadini e le cascatelle.
Dopo Belluno la strada entra nell’area dolomitica, lungo la Val del Cordevole, raggiunge l’Agordino e quindi dopo aver scavalcato il passo Duran con i suoi 1000 metri di dislivello, si dirige nel Zoldano, .
Guadagnato il Piave, si asseconda la sua valle entrando in Cadore fino ad Auronzo, con l’omonimo lago. La via risale la boscosa Valle d’Ansiei e cala infine a Cortina, la perla delle Dolomiti.
Il percorso volge nuovamente verso lo Zoldano e risale tra i gruppi del Pelmo e del Civetta, dapprima lungo la Valle del Boite e successivamente per la Valle del Torrente Maè. Il passo Giau e il passo Falzarego ci porteranno oltre quota 2000 al cospetto delle mastodontiche Tofane. Seguendo le evoluzioni del Torrente Cordevole il nastro d’asfalto conduce ad Alleghe e al suo lago, ai piedi della scenografica parete Ovest del Monte Civetta, e quindi nuovamente nell’Agordino.
E’ ora il Torrente Mis, incassato in una stretta forra, ad indicare la direzione di marcia fino all’omonimo lago, preceduto da i Cadini del Brenton con altri giochi d’acqua. La strada prosegue poi verso Ovest ai piedi delle Vette Feltrine fino alle scalette di Primolano.
La salita al successivo Altopiano di Asiago avviene da Valstagna, attraverso un’altra formidabile sequenza di tornanti stretti. L’altopiano è avaro di passi e quindi poco dopo si scende verso le Piccole Dolomiti Vicentine e il massiccio del Pasubio, altro noto teatro della prima guerra mondiale.
Infine ci si tuffa su i Monti Lessini che percorriamo in lungo e in largo alla ricerca delle strade più rappresentative del territorio e posti poco noti ai forestieri, come il ponte Veja e le cascate di Molina. Siamo quasi al termine di questo ambizioso anello Veneto.
Caliamo in Val d’Adige e risaliamo sulle pendici del Monte Baldo fino a raggiungere il Lago di Garda, dominandolo dall’alto e quindi l’ultimo sconosciuto valico sopra Malcesine.
La strada del ritorno, costeggiando il lago, ci porterà alla romantica Punta San Vigilio, degna conclusione dell’itinerario.
NON SOLO PASSI - in progress...
Indubbiamente si tratta di una gran bella cavalcata, non limitata alla sola zona dolomitica Bellunese. Ma perché non renderla l’occasione per vedere le attrattive anche meno note della regione? Per chi è interessato abbiamo pensato di indicare anche i POI di queste attrattive, che spesso richiedono anche una sosta breve. Se qualcuno le conosce tutte, ma proprio tutte, ha già vinto una birra offerta dalla nostra ditta di mappatori seriali.
Talvolta queste soste consigliate si trovano lungo il percorso, talvolta richiedono brevi deviazioni: nel file pdf allegato (vedi sotto), trovate una breve descrizione, qualche foto e i riferimenti necessari. Laddove le visite siano gestite, occorre naturalmente mettere in conto che non tutto al momento è visitabile a causa della nota situazione emergenziale.
Riguardo ai luoghi meritevoli di una visita o anche di una semplice sosta contemplativa, chiediamo il contributo di tutti. Pertanto se conoscete luoghi a vostro parere imperdibili, o che magari conoscete solo voi, vi chiediamo di farcelo sapere tramite messaggio privato o scrivendo nel post, indicando le coordinate geografiche. Penseremo poi noi a tenere aggiornato il file PDF.
ALLEGATI
Traccia e Waypoints GPX (http://www.pascolimukkosi.com/files/passiveneti/passiveneti05.gpx) apribile con software che gestiscono l’import di tracce da cui poi ricavare il vostro percorso oppure per metterlo in sovripressione nel navigatore. Contiene i Way Points dei 37 passi, il percorso suddiviso in 37 tracce (ognuna da passo a passo), il perimetro regionale e i POI dei luoghi da visitare (che verranno via via aggiornati con i vostri contributi).
PDF con la descrizione dei POI (https://mappite.org/osm/tracks/TuttiPassi%20Veneto-POI.pdf) imperdibili per pianificare soste in prossimità del percorso.
Il percorso suddiviso in quattro sezioni su mappite che vi potete facilmente modificare online (oppure importate in mappite il GPX di cui sopra e ricalcate l’itinerario che volete fare): Parte 1 (https://mappite.org/3ag), Parte 2 (https://mappite.org/3ah), Parte 3 (https://mappite.org/3ai), Parte 4 (https://mappite.org/3aj)
Google Maps (https://www.google.com/maps/d/edit?mid=13MEpA2ARdEm-RgzfG730pxTN9FUwKDZW&ll=46.22667910353499%2C11.350581411697922&z=10) Contiene la traccia del percorso e i 37 passi.
Corollario: I Quattro Anelli
A corollario di quanto sopra indichiamo anche 4 anelli fattibili in giornata per attraversare gli stessi passi, insomma tutti i passi asfaltati senza dover tornare su i propri… passi ;)
https://mappite.org/osm/tracks/VenetoAnello-QuattroAnelli.jpg
Parte 1: Passi a Nord - Ottovolante Veneto
Sono i passi più noti e i più alti, comprendono le Dolomiti Venete, è un 8 (anzi un'infinito :eek:) di curve in cui il punto d'incontro che si percorre due volte è il solo tratto di 2.4km tra Dont e Forno di Zoldo.
https://mappite.org/390 (318km)
Parte 2: Passi Centrali
Dal Prosecco alla Birreria Pedavena, direi un percorso tipicamente Veneto. Copre il Visentin (Nevegal), Alpi Feltrine, Altopiano di Asiago (con il solo passo che ha su asfalto), Massiccio del Grappa (che non ha passi, si può omettere ma è peccato), Valdobbiadene.
https://mappite.org/399 (328km)
Parte 3: Colli Pasubio
Dal Pasubio ai paesaggi collinari dei Colli Berici ed Euganei.
https://mappite.org/30o (278km)
Parte 4: Lessinia Baldo Garda
La parte più Occidentale del Veneto con la vastità della Lessinia fino al Lago di Garda tornando per la Valpolicella.
https://mappite.org/30s (293km)
Non fare la Tanslessinia (sterrato facile) è un peccato, qui una versione non ad anello: https://mappite.org/30v (217km) Sterrato in Translessinia (8) e discesa dal passo Fittanze (13). Nota al passo Fittanze si torna indietro di 400mt e al tornante si imbocca la sterrata sulla destra.
Per più dettagli scaricate il file TuttiPassi Veneto - I Quattro Anelli.zip (https://mappite.org/osm/tracks/TuttiPassi Veneto - I Quattro Anelli.zip) che contiene PDF con descrizione, tracce etc.
GLI ESCLUSI
Per la definizione che ci siam dati sopra, rimangono esclusi i passi verso il confine regionale, che quindi obbligherebbero a tornare indietro, oppure verso valli chiuse o strade sterrate.
Ecco la lista:
Cimabanche, Forcella Zovo, Col Sant'Angelo, Mauria, Campolongo, Valles, Fedaia e il Valparola.
Il Crosetta in quanto la strada a Nord è in provincia di Caneva (Friuli). Passo Valbona, i due Passi della Vena, Bocca di Selva (porta alla sterrata in Translessinia), il Borcola e il Cavallo di Novezza sul Baldo.
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Lieti di poter servire… come direbbe l’uomo bicentenario
Scritto a quattro mani da Massimo Adami e Enrico gspeed (anzi, tre di Massimo e una di gspeed ;) )
Suggerimenti? Cambiamenti? Nuovi POI da non perdere? Scrivete sotto o in MP
_____________________________________________
Nota: per esportare in formato GPX da mappite click nel menù condividi in basso a sx. Per cambiare il primo punto del percorso click sul segnalino del punto che volete sia il primo, si apre un menù, click sulla freccina ↦
Per percorsi lunghi o complessi, specie se con straducole che potrebbero non esserci nelle mappe del vostro navigatore, consiglio di esportare non solo il percorso ma anche la traccia e metterla in sovraimpressione nel navigatore.