Visualizza la versione completa : I veri motociclisti non si fermano con la brutta stagione
Ecco un rappresentante della categoria la brutta stagione distingue i veri motociclisti dai possessori di moto!
:lol::lol::lol::lol:
https://www.umbriaon.it/in-crisi-per-la-neve-motociclista-soccorso-a-castelluccio/?fbclid=IwAR1Zj8KoVfahkoGfK-DDAoferXqS9QqW7_ahBHDTS1GfVLC-c8NR2EDXjRM
voleva provare la tenuta delle Anlas
LoSkianta
07-12-2020, 15:16
Mah... a me la neve fa paura anche in auto...:(
Agli Elefanti una volta ho fatto 7 km spingendo...
ma la trk sulla neve ci va? :lol:
solo che per il peso, credo che sulla neve la TRK vada meglio del gs dell'articolo
marcotroi
07-12-2020, 16:16
Ok girare d'inverno ma se te la vai a cercare poi è bene che il servizio dei vigili del fuoco te lo paghi a spese tue e non nazionale :mad:
Karlo1200S
07-12-2020, 16:17
a parte che è vietato... ma soprattutto bisogna saperci andare...
carlo.moto
07-12-2020, 17:23
Una volta tempo fa, sono andato a cercarmi la neve (avevo quella trappola del GS 1150)
L'unico modo per andare era stare sui solchi scavati dalle ruote delle auto; quando ci si ferma è il momento della caduta perchè poggiando i piedi sulla neve e con il peso laterale della moto, si va in terra in 10 secondi. Moto e neve non vanno d'accordo e non è questione di essere bravi perchè le leggi della fisica non cambiano.
Ha preso troppo alla lettera la questione ‘unstoppable’: adesso fa causa a BMW per aver subito uno smacco di questo genere.
alexcolo
07-12-2020, 17:27
La strada non è una pista
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ma è vietato, perchè lo ha fatto?
Paolo Grandi
07-12-2020, 18:03
Perchè il GS è appunto Unstoppable...:lol:
Soprattutto se ADV...:lol:
E' vietato, e giustamente, quando ha visto che iniziava a nevicare, si è correttamente fermato...:lol:
er-minio
07-12-2020, 18:04
L'ultima volta che ci è capitata una roba del genere (stesso giro della foto che ho postato nel thread di Burt sulla giacca) a Leonessa, il benzinaio si è voluto fare la foto con Andrea quando è riuscito a entrare nel piazzale per fare benzina. Se no ci toccava pure spingerlo (o farlo scivolare) a valle. :lol:
LucioACI
07-12-2020, 18:31
Io la lezione sulla neve l'ho presa più volte da adolescente con i 50 e 125...ho imparato che con neve a terra, io sto a casa. Lasfalto, sotto la neve è duro e gratta lo stesso
Tzè......pivelli .....nel mio profilo dovrebbe esserci il vuferotto sul ghiaccio
più volte l'ho dovuta abbandonare sul lavoro per impraticabilità... e per me vuol proprio dire che non si poteva
https://digilander.libero.it/ra.su/65741.jpg
MotorEtto
07-12-2020, 18:51
Ma mano a mano non si rendeva conto che non ce l'avrebbe fatta?
Io a Castelluccio ci sono andato anche a -5 gradi, ma con la dovuta cautela e fino a quando riesci a gestire il mezzo. E comunque, ad un certo punto conviene abbandonare l'asfalto.
il franz
07-12-2020, 18:55
Ecco il filmato di cui nessuno sentiva il bisogno, un riepilogo di alcune gite:
(sempre rientrato come ero partito)
https://www.youtube.com/watch?v=UgjYBd6tbzk
A me qualche volta è capitato di essere in giro su strade innevate. Mi sono divertito ? Ni, perché alla fine è andata sempre bene ma sul momento un po' di sana fifa l'ho subita.
Al ritorno si ha una bella storia da aggiungere al racconto. Paura non l'ho mai avuta ma tanta tanta tensione si
Ecco il filmato...
Sbaglio oppure ho visto gomme chiodate sulla GW? Che poi la GW può montare gomma posteriore da auto se di nuovo non sbaglio...
Ecco il filmato .... [emoji106][emoji122][emoji122][emoji122][emoji122]
V4 S- GT
toh manco a farlo apposta ...stesso posto e quasi stessa moto ... ma all'epoca ero talmente gasato per il gs che lo prendevo anche per andare al cesso cmq
1. arrivo alla piazzola per vedere la piana con la neve. sono da solo
2. scendo dalla moto
3. mi scordo le manopole a 2 e x qualche motivo non chiudo il quadro
4. batteria a terra parto a spinta verso la discesa per una partenza "a gravità"
5. lastra di neve compatta cado ai 10kmh
6. alzo la moto che stavo contromano
7. passa auto che culo non mi arrota
8. di nuovo in discesa la moto riparte
9. torno a casa con copritesta grattato e una lezione appresa
...anche piú di una in effetti....
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Basta sapersi attrezzare
https://i.imgur.com/1wsk7Cf.jpg
Commodoro
07-12-2020, 21:01
E' vero non si va in moto sulla neve !!! :lol:
https://commodoro.smugmug.com/Motorcycles/Natale-Pagano-09/i-fdNfpdV/A
Basta sapersi attrezzare...
Molti anni fa, su Motociclismo, c'era un articolo sulle moto dell'esercito svedese.
Ricordo una foto di una moto con dei corti sci fissati al telaio.
Da quelle parti è più facile trovare la neve che non trovarla e, in quel caso specifico, ha senso essere attrezzati.
Il tipo del primo post, invece, ha fatto una cosa inutile, ha rischiato, ha fatto una figura da pirla e, cosa più importante, ha mobilitato una squadra di professionisti che sicuramente avevano cose più importanti da vagliare.
Poteva almeno sprecarsi a chiamare (e pagare) un carro attrezzi.
alexcolo
08-12-2020, 09:53
Si ma infatti non capisco cosa c'entrano i VVF
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Ricordo una foto di una moto con dei corti sci fissati al telaio.
husqvarna 250 militare
https://i.pinimg.com/originals/cd/db/31/cddb3173296616790d5942aa9b8c3959.jpg
Con il cinquantino da cross e il carburatore da 20 in adolescenza mi divertivo un sacco sulla neve, drift a gogo.
Con il GS non me lo sognerei neppure di usarla sotto la neve
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una volta andai sul monte beigua dopo una nevicatona, io e un amico con due moto da trial
sul faiallo sorpassammo lo spazzaneve in azione poi 20 km su una trentina di cm di neve fresca... arrivati al rifugio e tornati giù, ovviamente stile anni 80 con jeans e giubbottino.
al compagno si gelava di continuo il carburatore, perchè lo aveva di lato, scongelato varie volte con interventi biologici:lol:
Rattlehead
08-12-2020, 13:01
Io amo girare tutto l'anno ma ovviamente con ghiaccio in strada o neve devo necessariamente ascoltare la moglie ed in fondo anche me stesso. Però quando vivevo alle pendici dell'Etna di scorribande sulla mareneve murata di neve ne ho fatte tante ed è bellissimo rivivere quei ricordi. Certo la mia compagna allora era una xt 600 tassellatissima. :eek:
Spettacolare motorare sulla neve… ho fatto tre volte il Dordona una volta mentre nevicava, le altre due con un bel po' di neve caduta abbondantemente..la Tenerona con le tassellate si era comportata ottimamente :D:D
una volta andai sul monte beigua dopo una nevicatona, io e un amico con due moto da trial
sul faiallo sorpassammo lo spazzaneve in azione poi 20 km su una trentina di cm di neve fresca... arrivati al rifugio e tornati giù, ovviamente stile anni 80 con jeans e giubbottino.
ho fatto altrettanto persino col ciao. E poi col gilera rx. Ero affascinato dalle ruote a raggi che a forza di pattinare diventavano lenticolari con la neve perfettamente distribuita.
tirzanello
09-12-2020, 13:31
Nel '91 il richiamo della foresta ( f..a ) mi spinse a portare il mio PX da Bologna a Firenze.
Faceva parte della mia folle strategia per arrivare allo scópo.
Essendo priorità che non si possono rimandare, partii da Bologna alle 23 con la neve che scendeva a manetta e mio padre e mia madre che piangevano per il figlio demente.
Abbigliamento tecnico: Clark scamosciate ai piedi, guanti di lana, jeans e piumino gonfio tipo omino michelin.
Su alla Futa, alle 3 di notte, nel buio totale e nella tormenta di neve, col caxxo che c'erano i pompieri a portarmi a valle.
Arrivai a Firenze al mattino, ibernato come Fantozzi nella valanga.
Però se ci ripenso mi sono divertito un sacco.
Almeno hai qualcosa da raccontare ! [emoji122][emoji122][emoji38]
V4 S- GT
Rattlehead
09-12-2020, 14:13
Ahah fantastico, è vero che tira più di un carro di buoi
gennaio 97 avevo appena ritirato il bandit 600 e ho deciso per provarlo di andare in trasferta alla sede di milano. Neve sulla serravalle e moto naked. Jeans, scarpe qualunque, giacca dainese di quelle leggerine. Casco Bieffe con abbondanti spifferi. Guanti improvvisati.
Sono entrato in un autogrill che non riuscivo a chiedere il caffe' perche' avevo la bocca paralizzata
Nel '91 il richiamo della foresta
:lol::lol::lol:
Ma la lupa femmina ti scongelò col suo fiato caldo?
Per un certo periodo giovanile ho usato il paltò per girare a Milano d'inverno. C'erano questioni forestali che poi sono rimaste solo teoria
il franz
09-12-2020, 14:45
Lo faccio... non lo faccio... dai l'avevo scritto per Motociclismo che me lo aveva modificato un po' a cazzum. Solo se avete tempo, fatto tutto in solitaria. Uno dei viaggi più belli. :)
L’inverno in moto.
Ci sono diversi modi per interpretarlo in moto, ma certamente un bel viaggio invernale condito con alcune difficoltà rimane sempre un classico, che facilmente rimane impresso nella memoria.
Sono andato diverse volte all’Elefantentreffen, sempre da “turista” in albergo, ma ricordo bene il primo viaggio, fatto da solo, era molto freddo quel gennaio del 1998, poi quello difficile del 1999, e anche il 2001 con l’autostrada a Passau ghiacciata. Il caldo del 2002… nel 2005 ci portai mio figlio che aveva 10 anni. Poi tanti altri ancora. Ma ci sono anche raduni invernali in Scandinavia, che conosco bene sia da turista che per lavoro.
Voglio quindi raccontarvi del mio viaggio al Krystallrally del 2014.
Non faccio mai preparativi particolari, ho sempre almeno 1 moto in garage, sempre perfettamente a punto, è una mia fissa. Per cui l’unica cosa che ho fatto alla moto, un Goldwing, è montare una gomma da auto invernale dietro e ho preso un “tot” di chiodi per la gomma anteriore. Come abbigliamento ho acquistato una giacca invernale Giudici a 99 euro, un buon prodotto, prima per questi viaggi ho sempre usato la tuta in pelle. Tutto il resto è quello che uso anche d’estate, avevo dietro anche dei guanti invernali “primo prezzo” Decatlon ma non li ho mai usati.
Partenza mercoledì 12 febbraio, fa freddo a Sesto San Giovanni ma non troppo sono le 7.50.
Faccio la tangenziale che percorro ogni mattina per andare al lavoro, stesso orario, ma arrivato a viale Certosa anziché uscire punto per Como. Il Goldwing scorre liscio e morbido sull’autostrada Svizzera, il cruise-control evita preoccupazioni sulla velocità lo disattivo nelle gallerie e appena fuori lo imposto a 100 o 120 km/h fissi. Ad Airolo fa impressione quanta neve c’è ai lati dell’autostrada, mai vista così tanta, ma una volta passato il tunnel del Gottardo se ne vede solo pochi centimetri. Comunque, la giornata è soleggiata e i km passano sereni. Una volta in Germania proseguo costante sempre sui 120 km/h e in serata sono poco a nord di Kassel, esco dall’autostrada e mi giro le colline in cerca di un bell’alberghetto ad una o al massimo 2 stelle, ne trovo subito uno adatto.
Il giorno dopo mi aspetta il traghetto a Kiel alle 17.30 per cui posso fare tutto con molta calma. Passo da Hamburg e approfitto anche per visitare Lubeck. La sera arrivo all’imbarco del traghetto, con 120 euro la mattina dopo alle 9.15 arriverò a Goteborg risparmiando 700 km di strada, nella stiva ci sono diversi veicoli per test invernali. Mi rilasso nella cuccetta tutta per me davvero bella.
E’ venerdì il traghetto apre lo sportello puntuale alle 09.15 e “Benvenuti in Svezia”! Urla il megafono.
Mi aspettano 560 km la meta del viaggio è un altopiano 25 km sopra Ringebu. Si parte, bastano 500 metri per immettersi sulla superstrada per Oslo, 120 km/h di cruise e mi rilasso guardando il paesaggio sui saliscendi della strada, la giornata è bella ma so che le previsioni meteo dicono che da Oslo in poi saranno “razzi”. Fortunatamente quando inizia il brutto tempo la neve non attacca sulla strada bagnata e nonostante un 50ina di km di lavori in corso arrivo a Lillehammer intorno alle 14.00. Dopo altri 40 km sono all’attacco della salita per l’altopiano, incontro 2 sidecaristi Inglesi, un breve scambio di battute e via, adesso è neve pressata, la gomma invernale posteriore mi garantisce un’aderenza adeguata in salita, volevo chiodare l’anteriore ma non serve, riesco a gestire la moto perfettamente. Dopo un 5/6 km di salita ghiacciata, anche abbastanza ripida, mi sentivo davvero gasato, sono le 14.30 la moto procede che è una bellezza, nevica, il paesaggio è da cartolina e mancano 20 km.
Ma ecco che davanti a me compare una discesa, non c’è nessuno nei paraggi e non posso permettermi un scivolata con il Goldwing, per cui mi metto a chiodare l’anteriore. Ci vuole una mezz’oretta, non è facile farlo a -10 °C. Non so quanti chiodi mettere, provo una chiodatura non troppo fitta su 2 file sfalsandoli in totale ne ho messi 67. Riparto con molta attenzione. La chiodatura lavora bene, anzi lavora meglio se mantengo una velocità non troppo bassa. Diciamo tra i 25 e 40 km/h, che per “l’ambiente” è comunque un bell’andare. Ma i 20 km diventano lunghi, la neve è tanta, incontro un gruppo di norvegesi in un posto dove ci sono 4 case e una chiesetta, mi dicono di andar piano, “state tranquilli”! Quando manca un paio di chilometri mi supera una vespa, è Pietro un ragazzo di Treviso che viaggia spedito con entrambe le gomme chiodate e con una buona esperienza sulle strade Scandinave invernali. Praticamente arrivo che è già buio. L’albergo che ospita il Kristallrally è bellissimo!
E’ il Gudbrandsdalen hotel, una bella camera e una cena da applauso! Sto davvero bene, oltre a Pietro conosco motociclisti Francesi, Norvegesi, Svedesi, Inglesi e Tedeschi. Saremmo una 30ina in tutto. I francesi simpaticissimi sono li con dei 125 cc da enduro, tra l’altro uno non parte e devono capire cos’ha. Fuori nevica e tanto. Domani vedrò come agire, speriamo che la E6 sia pulita dalla neve…
Sabato mattina. Inizio con un’adeguata colazione, mi aspettano ancora 560 km per il rientro a Goteborg, le previsioni sono pessime fino a Oslo, 280 km di neve e ghiaccio vero. Il traghetto mi aspetta fino alle 18.00. Non fa freddo per il periodo saremo sui -12°C. Mi avvio bello deciso ma poco dopo mi si infossa il Goldwing. Una buca o un punto di neve un po’ più morbida. È come se fosse insabbiato, sta in piedi da solo. Potrei tornare indietro un 400 metri e chiedere aiuto agli amici in albergo, ma insisto spingo e tiro dopo un po’ la supergomma mi porta fuori dalla buca. Sono già ben sudato, riparto in un fantastico paesaggio ricco di colori e sfumature che vanno dal bianco-chiaro al bianco-scuro nevica in diagonale e a stento capisco dove mettere le ruote. C’è parecchia neve morbida e non è facile con il Goldwing… soprattutto in discesa. Sono solo sulla strada, non c’è anima viva da quando son partito, sto bene ma cerco di ottimizzare il tempo. In un’ora e mezza arrivo sulla E6, è completamente bianca ma adesso ci sono auto e camion e questi qui viaggiano spediti… tutti con supergomme. Mi sento un vero tappo, praticamente un apecar in autostrada. Fino a Lillehammer è piatta ma poi ci son salite e discese. Quando i veicoli mi superano sollevano un’onda di neve e ghiaccio che mi crea non pochi problemi. Tengo duro e mi concentro per produrre km. A Lillehammer il contachilometri del Goldwing segna 100.000 km. Volevo fermarmi e immortalare ma non c’era spazio. Nei rettilinei con la neve pressata sono arrivato a 70 km/h, con qualche preghiera, la moto non è mai scappata via, ma non ho mai capito quanto margine avevo. Sono 5 ore che guido sulla neve praticamente senza fermarmi. La strada diventa a 2 corsie per senso di marcia, non è più neve costante e dopo 220 km inizio a vedere il colore nero dell’asfalto. Arrivato a Oslo non c’è più neve sulla strada, ma le corsie sono praticamente allagate, la neve ai lati non fa defluire l’acqua e mi sembra di essere passato all’improvviso da una motoslitta a una moto d’acqua. È incredibile comunque il benessere che regala l’aderenza delle gomme, adesso posso finalmente curvare, frenare e anche superare! Mi piazzo a 120 km/h di cruis-control E via verso Goteborg! Arrivo puntuale al traghetto. Bellissimo! Come vedere un’oasi nel deserto. Adesso doccia e relax, ma è stata dura. Un superpiatto di Salmone e patate mi mette a posto, la notte passa serena.
Domenica appena uscito dal traghetto alle 9.00 tolgo i chiodi alla gomma anteriore. Mi aspetta un Kiel-Sesto San Giovanni, 1280 km a “botta unica” in pieno inverno con una nevicatina sul Gottardo, una passeggiata considerando quello che ho fatto sabato. Arrivo a casa alle 21.30 è buio, la distanza, il freddo, il ghiaccio, ancora una volta sconfitti.
https://www.youtube.com/watch?v=U54PqGBT20Q
tirzanello
09-12-2020, 15:11
:lol::lol::lol:
Ma la lupa femmina ti scongelò col suo fiato caldo?
In effetti con il disgelo primaverile raggiunsi lo scòpo.
Il bello però é che ricordo perfettamente l'avventura in moto e molto meno lei.
Ora che sono passato dalla demenza infantile a quella senile, ho capito che le donne passano e le moto restano nel cuore.
@franz
Bella storia, ma non la farei neanche sotto tortura.
In Norvegia, Svezia, Finlandia ci sono stato 3 volte, ma sempre in luglio/agosto.
Se d'inverno è bello, in estate è fantastico...
Onofrio67
09-12-2020, 15:22
grande Franz
@il franz, complimenti. E se non ho visto male "in solitaria". Curiosità: ti è successo di "appoggiare" la moto sul ghiaccio e doverla sollevare da solo ?
V4 S- GT
il franz
09-12-2020, 16:09
No, non mi è successo, ma ho sollevato un'altro Goldwing ad un elefantentreffen, considera che non si "sdraia" completamente rimane appoggiato al paramotore-paraborse direi sui 45 gradi, uno in forma lo solleva da solo.
Comunque sollevare una moto con i piedi sulla neve è ben più complicato del solito.
anche una R1100S su una lastra di ghiaccio ad un distributore tedesco. Unica caduta agli Elefantentreffen
L'ultima volta che ho girato con un pò di neve in strada il compare sulla hornet è caduto come un "cretino", mai più presa con rischio neve... :-o
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