Visualizza la versione completa : la "nuova" gold wing......
.....del 1976. Avendo recuperato da mio padre un po' dei motociclismo che leggevo e compravo da ragazzo, li sto sfogliando con nostalgia....mi capita di rileggere la prova della prima gold wing 1000 e una approfondita analisi tecnica.
Il paragone con le altre moto da turismo cardaniche sul mercato e' latente in ogni riga...ed e'impietoso. Stiamo parlando del 76, il modello di punta di bmw era la R90S, poi qualche tempo dopo quel motore venne alla ultima evoluzione in 1000 cc.
Tra le tantissime chicche del motore gw, allora di una modernita' indescrivibile rispetto alla concorrenza...leggo..."motore piu' corto di 88 mm del bmw e piu' stretto di 34 mm ".Ed era un 4 cilindri contro un due.
SI capiva molto bene perche' al tempo i giap erano gia' anni luce oltre.
Tra parentesi facevo una considerazione storica . TUtti i marchi storici europei e mettiamoci pure la HD si sono trovati in qualche momento falliti o sull'orlo de fallimento e poi resuscitati . Dal primo all'ultimo esclusa forse la Piaggio. I 4 marchi jap mai.
paolo.white
14-11-2020, 17:38
Se le moto si comprassero con la testa venderebbero solo le Jappo.
Basta mettere a confronto il DCT dell'Africa Twin con l'elettro assistito del GS, il confronto é impietoso
Serbatoio sottosella e finto serbatoio porta oggetti
sailmore
14-11-2020, 18:17
Le moto giapponesi sono sempre perfette.
Forse hanno meno personalità in questi anni e possono non piacere ma in quanto a qualità non si discute...
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Karlo1200S
14-11-2020, 18:27
Honda in particolare, una spanna sopra anche le cugine jap!
Rispolvero questa tabella di qualche anno fa redatta da una testata specializzata Usa che è andata ad analizzare i problemi nelle varie officine/concessionarie e l'incidenza per marchio e che impietosamente certifica quanto scritto prima
https://i.ibb.co/xzXqqWN/tabella-affidabilit.webp (https://ibb.co/7rjttPq)
finto serbatoio porta oggetti
sopratutto il layout interno del motore era identico a quello della gs LC di oltre 30 anni dopo. Aveva il cambio sotto la termica, la frizione davanti, l'alternatore controrotante per eliminare la coppia di rovesciamento. Aveva 4 parastrappi per avere una trasmissione dolcissima , e mille altre finezze di dettaglio.
Il finto serbatoio faceva non solo da vano portaoggetti , ma aprendosi di lato come due ali da una parte aveva il vaso di espansione del radiatore e una pedivella di emergenza per avviamento a pedale, dall'altro lato tutte le connessioni elettriche in perfetto ordine . La bmw (l'ho avuta...) ancora nel 79 aveva le connessioni elettriche a faston e due fusibili dentro il fanale...non che le italiane fossero meglio sia chiaro..
peraltro pare proprio che bmw al tempo volesse superare il boxer 2V facendo un 4 cilindri concepito a quel modo, ma essendo stata bruciata sul tempo da honda rinuncio'.
Stessa cosa...per chi ama gli aneddoti storici successe nel 69 a kawasaki. Voleva uscire con una 750 a 4 cilindri ma fu bruciata dalla honda four. Allora per rilanciare preparo' la mach iV a due tempi 750 3 cilindri (la 500 era appena uscita) e sopratutto la 750 4 ciindri 4 tempi fu rivoluzionata e riprogettata per diventare 900 ....la mitica 900z1 che usci' poco dopo. E che sarebbe stata una 750 se honda non li avesse bruciati nel 69
Aggiungo doppio freno a disco cerchi in lega
https://www.youtube.com/watch?v=7iU0EMKV-4c
detto tra noi....ogni volta che lo vedo , e l'ho detto mille volte, penso che se bmw vuol fare il passo per restare sulla cresta dell'onda deve fare il suo boxer a 4 cilindri. Volendo l'ingombro verrebbe quasi uguale a quello a 2 cilindri di oggi, prestazionalmente lo surclasserebbe in ogni aspetto e si metterebbe al livello della appena presentata ducati v4 .
RItengo che la scalata alla cilindrata e potenza dei bicilindrici ormai sia al canto del cigno.
Il futuro dira' se ho ragione o no.
Aggiungo doppio freno a disco cerchi in lega
qui ti correggo, nelle scelte ciclistiche era piu' tradizionale. La prima gw aveva i raggi e il tamburo dietro. La prima moto di serie AL MONDO con 3 dischi e cerchi in lega fu la guzzi le mans 850 anch'essa del 1976
si certo, anche se non ho mai detto che GW fu la prima a montarli, se guardi il filmato che ho postato,si vede chiaramente il doppio anteriore a disco già sulla prima serie del 1976 e i cerchi in lega dal 1978,non la prima moto in assoluto ma tra le prime. Comunque Honda fu la prima casa in assoluto che equipaggiò una moto di serie con un impianto frenante a disco con azionamento idraulico nel 1969.Resta comunque il fatto che GW era una moto con soluzioni veramente innovative per il periodo come lo furono anche i modelli successivi ed in particolare la versione GL 1800 che usci nel 2.000 e restò praticamente uguale fino al 2017, a giocarsela ad armi pari nel settore touring con BMW che però nello stesso periodo fece uscire LT -K1200GT-K1300GT-K1600GT + le varie versioni della RT, e quando una moto resta sul mercato con discreto successo per 18 anni significa che il progetto originario era all'avanguardia per poter restare competitivo così a lungo.
ivanuccio
14-11-2020, 20:13
Guzzi le mans era pronta già x il 1973,ma De Tomaso la congelo x favorire le pluricilindriche. https://www.motociclismo.it/moto-guzzi-850-le-mans-stirpe-gloriosa-moto-1184
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Proprio nel 76 andai per conto di un amico che l'aveva comprata a ritirarla, Il mio amico non aveva mai guidato una moto e voleva partire in bellezza, rimasi folgorato, dopo Aermacchi Harley Davison, guzzi v7 special e laverda 750 sf ebbi l'impressione di essere su una bicicletta travestita da missile, galleggiava, a 180 sembrava di andare su un binario mentre le altre che ho citato prima già a velocità inferiori sbacchettavano da tutte le parti. Non me la potevo permettere ma l'ho sognata per molto tempo, quindi l'ho usata per una quindicina di giorni dando lezioni al mio amico, che puntualmente dopo un mese si schiantò contro un muro , lui indenne, grazie a dio, la splendida goldwing 1000 distrutta, ho avuto occasione di provarne una qualche anno fa, una moto che potrebbe non scomparire tra le gran turismo di oggi.
Se le moto si comprassero con la testa venderebbero solo le Jappo.
Basta mettere a confronto il DCT dell'Africa Twin con l'elettro assistito del GS, il confronto é impietoso
Ma che confronto è?
Onofrio67
14-11-2020, 21:16
e si metterebbe al livello della appena presentata ducati v4
e perchè dovrebbe farlo ?
sono moto destinate a clientele diverse
La prima moto di serie AL MONDO con 3 dischi e cerchi in lega fu la guzzi le mans 850 anch'essa del 1976
non so chi sia stata la prima, ma la Supersport Ducati aveva già il triplo disco nel 73. Quindi non la Le Mans, a meno che non intendessi in accoppiata con i cerchi in lega.
intendevo appunto in accoppiata con i cerchi in lega. Da notare curiosamente che oggi le moto dell'epoca che avevano in optional a caro prezzo i cerchi in lega, tipo le bmw grosse 2V, sono meno quotate che se hanno quelli a raggi. Che erano invece di serie.
e perchè dovrebbe farlo ?
certamente sono moto destinate a clientele diverse, altrettanto certamente il bicilindrico e' arrivato a cilindrate e potenze per cui i margini di sviluppo sono ormai minimi.
Slider34
16-11-2020, 11:30
Ne ho ancora un esemplare. Moto eccellente, solo la posizione di guida non è attuale.
Per il resto, la meccanica era sopraffina, alberi a camme che giravano su alluminio, senza bronzine! L'unica rogna la catena TRIPLEX per la primaria che prende gioco e fa un discreto rumore.
Si guida ancora benissimo, ricordo un ritorno da Amalfi con la mia compagna dietro, senza frizione per aver rotto il cavo, nessun problema a guidarla con una singola marcia in costiera.
dalle foto la catena non e' triplex ma una catena morse. Tutte le honda, anche le four e pure la six avevano la primaria a catena morse. In effetti nelle prove si lamentava un po' in tutte le honda il frusio delle catene. Gli alberi a camme sull'alluminio direttamente divennero uno standard un po' per tutte le giap.
Slider34
16-11-2020, 11:51
dalle foto la catena non e' triplex ma una catena morse...
Ricordavo male.
Da notare curiosamente che oggi le moto dell'epoca che avevano in optional a caro prezzo i cerchi in lega, tipo le bmw grosse 2V, sono meno quotate che se hanno quelli a raggi. Che erano invece di serie.
in effetti il rapporto fra cerchi a raggi e cerchi in lega ha sempre premiato, per ragioni di moda ed estetica, il prodotto peggiore. All'epoca infatti i cerchi in lega pesavano ben di più di quelli a raggi (incredibile quanto pesino i miei della Yamaha SR, veramente non ci si può credere, il gommista rideva quando glieli ho portati) ma venivano privilegiati per la novità estetica e tecnologica. Oggi che le tecnologie moderne consentono cerchi in lega leggerissimi si privilegia, talvolta, la ben più pesante raggiatura per motivi vintage e/o nuovamente estetici.
tobaldomantova
16-11-2020, 12:00
dalle foto la catena non e' triplex ma una catena morse. Tutte le honda, anche le four e pure la six avevano la primaria a catena morse. In effetti nelle prove si l
.
Tutto vero, però la catena della primaria della four 750 non è una morse......
I cerchi comstar della honda cercavano di unire i pregi dei cerchi in lega con quelli a raggi
PATERNATALIS
16-11-2020, 12:38
E non ci sono riusciti, digiamogelo
... se bmw vuol fare il passo per restare sulla cresta dell'onda deve fare il suo boxer a 4 cilindri. ...
Tra l'altro cosi facendo risolverebbero anche l'annoso problema del disallineamento tra il cilindro destro e il cilindro sinistro ...
Incredibile che non siano ancora riusciti a risolverlo dopo tutti questi anni ...
Tutto vero, però la catena della primaria della four 750 non è una morse......
in effetti la prima si, hai ragione. dopo hanno adottato tutti (i giap) la morse persino per la distribuzione, e in effetti e' molto meglio di quella a rulli.
E non ci sono riusciti, digiamogelo
mah, io ho avuto piu' di una honda con i comstar, ce ne sono state diverse generazioni. PEr quanto mi riguarda erano un capolavoro tecnologico. Al tempo come dice mio fratello i cerchi in lega commerciali (non parliamo di corse dove gia' usavano magnesio) erano pesanti. La comstar univa il canale in alluminio alla razza in acciaio (talvolta alluminio pure la razza) e in diverse configurazioni negli anni.
Il fatto che qualcuna nel tempo si sia scentrata facendo venire una brutta fama secondo me e' irrilevante, le ruote a raggi si scentrano tutte anche oggi e i cerchi in lega monolitici pure, a seguito di botte. Quindi non vedo perche' i comstar dovessero essere considerati negativi se ogni tanto a seguito chissa' quali strapazzi qualcuno si scentrava.
Molte volte le dicerie e le leggende non hanno poi riscontri oggettivi plausibili, e sopratutto numericamente rilevanti, se mi metto a ricordare ce ne sono diversi. Dagli anti dive che "non funzionavano" ai motori sachs 7 marce "che erano dei cessi".
RIcordo i primi forcelloni a profilo rettangolare che si diceva che "eh....ma si ovalizzano"....ziocantante, avete mai visto un tubo quadro diventare rotondo?
:lol::lol::lol:
Magari tra 20 anni le gs 1200 saranno ricordate come "quelle che erano sempre rotte"...come adesso si ricordano le vecchie boxer 2V come "quelle si che erano indistruttibili".
Tutte fregnacce....:lol:
ps: c'e' qualcosa di bello nel diventare vecchi, che le cose si ricordano come erano davvero, e non come vengono romanzate. C'e' qualcuno che crede che davvero la mv agusta 750 america fosse una gran moto.....:lol::lol::lol:
PATERNATALIS
16-11-2020, 13:32
Era un cesso siderale. IMHO
la mv agusta? lo era si !
tobaldomantova
16-11-2020, 14:12
Però costava un sacco di soldi!!!!
e ora ne costa ancora di più
ne ho letto la prova su un motociclismo del 76 giusto ieri.
La mv agusta 750 costava effettivamente tanto , oltre 5 milioni, che era il doppio di una bmw r90 per dire.
Aveva il cardano, che a dire di motociclismo era ottimo e silenzioso. Il confronto non poteva essere al tempo che con bmw e guzzi e giusto la neonata GW.
Nel complesso non andava poi malissimo ma era molto pesante e poco maneggevole. Il motore era un rimaneggiamento di qualcosa di 10 anni prima ed era immenso rispetto alle giap. Curiosamente aveva le canne dei 4 cilindri separate invece che monoblocco. La preziosa distribuzione a cascata di ingranaggi diceva motociclismo che faceva un rumore tale da "indurre a dubbi sulla integrita' degli organi interni". Il prezzo era comunque dovuto alla produzione in piccolaserie,non era quello il vero difetto. Era il fatto di non esssere competitiva con una guzzi le mans, una ducati 900 o una laverda il vero problema. Per essere quello ceh doveva essere il non puls ultra...
comunque rileggere le vecchie prove e' un vero sollazzo...si vede lo spirito di allora,cose che per noi sarebbero insopportabili vengono citate come difettucci o caratteristiche di poco conto. Oppure si suggerisce tranquillamente all'acquirente come modificare la moto per rimediare ! Bellissimo.....come il manuale di officina del kawa mach3 quando descrive come lisciare amorevolmente i pistoni con la tela smeriglio per levare i segni di grippaggio. Sono un nostalgico irrimediabile...
riprendo questo thread estendendolo un po' a una sorta di "come eravamo".
Sto leggendo il numero di maggio76, con la prova della prima guzzi le mans.
La moto era stratosferica. Insuperabile da chiunque. Molto piu' affidabile delle ducati e laverda contemporanee, molto meglio di ciclistica delle giap, era praticamente una special e aveva la stessa potenza della mitica kawa z900 , circa 80 cv, il top per l'epoca nelle moto di serie. Interessante che potevi avere dalla guzzi come opzione anche un cambio da corsa con i rapporti intercambiabili, carburatori e scarichi speciali, assi a camme speciali etc. Erano questi gli optional dell'epoca. faceva i 200 e col kit completo i 240. NEssuna moto al mondo di serie gli poteva dare pensieri.
Nelle pagine finali del giornale una recensione delle suzuki RG gamma 500 da corsa che erano disponibili per i privati.
La meccanica dalle foto (e dai ricordi) era di una semplicita' al giorno d'oggi sconcertante. La avrei potuta smontare e rimontare a 18 anni. Altra cosa la messa a punto, molto delicata, i grippaggi erano all'ordine del giorno se la carburazione non era perfetta.
Qualche dato: potenza 100 cv- peso 140 kg
costo 6,5 milioni, praticamente regalata se si pensa che una contemporanea 125 da regolarita' costava 1,2 milioni . Esempio la mazzilli 125 7 marce provata sul medesimo numero.
velocita' circa 300 km/h (con 100 cv...)
sostituzione catena dopo 300 km, pistoni e fasce ogni 900 km, albero motore ogni 1500 km
era il non plus ultra all'epoca .
SOlo 10 anni dopo la gamma 500 di serie con frecce e fanali aveva la stessa potenza. Restano impressionanti le velocita' che si facevano all'epoca con potenza oggi ritenute da "spompatelle".
Questo delle velocita’ che si ottenevano con le spompatelle e’ un tema da approfondire
Con 80 cavalli le 600 di 30 anni fa facevano i 230/ 240
Con 80 cavalli la 1100rs faceva piu’ di 225, velocita’ che ora raggiungono appena le nuove con piu’ del 50 % di potenza in piu’
Come mai?
ivanuccio
19-11-2020, 21:06
Aerodinamica. Più la velocità si alza più in proporzione occorrono molti più cv x migliorare. E le moto come aerodinamica fanno schifo.
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sailmore
19-11-2020, 21:56
La resistenza areodinamica è proporzionale al quadrato della velocità, quindi per incrementare la velocità è necessario un incremento di potenza sempre più grande.
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haemmerli
20-11-2020, 07:37
Senza dubbio, come pure gomme che oggi neanche una MB le monta più smilze, e sezioni frontali decisamente meno abbondanti rispetto alle attuali
Ma anche le condizioni di prova, credo fossero finalizzate in modo esasperato appunto per ottenere il risultato straordinario
Gomme gonfiate all'inverosimile, un pilota col fisico di un fantino verniciato con una tuta cucita direttamente addosso, spalmato sul serbatoio con una mano sullo stelo sinistro, mezzo litro di benzina nel serbatoio
Non mi stupirei se qualche "addetto ai lavori" dell'epoca confessasse che mettevano olio da macchina per cucire
la recente bmw F800 gt faceva i 225 con 85 cv. . QUestione appunto di aerodinamica.
Ma oltre al coefficiente di penetrazione (che nelle moto e' pessimo), molto conta la sezione frontale.
La mia gs 2005 con il 30% di potenza in meno se la batte tranquillamente in velocita' pura con un gs 1250 adv. Anzi, la batte senza tante storie.
La coppia richiesta cresce col quadrato della velocita' e quindi la potenza che e' coppia x giri cresce col cubo della velocita'. Detto molte volte.....per andare a 200 km/h serve 2 al cubo ovvero 8 volte la potenza necessaria per andare a 100 km/h.
PEr andare a 100 km/h una moto richiedera' meno di 12 cv, ecco che per andare a 200 ne richiede 8 volte tanto, ovvero 90-100 .
Vedasi anche le auto dove i suv richiedono potenza mostruose per fare i 200, la mia c70 fa i 220 con 136 cv, un suv con quei cv fara' i 190 se va bene.
Sempre parlando di penetrazione, le moto da corsa anni 50 con la carena a campana facevano velocita' spaventose con pochi cv. La guzzi v8 faceva i 270 con 80 cv. Nel 1955
molto interessante.........
Honda 125 da gp del 1965
Motore: 5 cilindri in linea, 4 tempi, DOHC, raffredado ad aria
Cilindrata: 124,41 cc
Alesaggio x Corsa: 35,5 x 25,14 mm
Potenza massima: oltre 34 CV a 20500 giri/minuto
Coppia massima: 1,22 Kgm a 19300 giri/minuto
Alimentazione: 5 carburatori
Trasmissione: 8 velocità
Frizione: multidisco a secco
Peso a secco: 85 Kg Velocità massima oltre 210 Km/h:rolleyes:
e il 50 cc aveva un bicilindrico che era i 2/5 del 125
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |