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di cui però il presentatore non conosce la risposta.
Dunque la mia Yamaha SR500 del'81 ha solo l'avviamento a pedivella.
Quindi potenzialmente si può eliminare in toto la batteria, che è presente ovviamente di serie, e sostituirla con un condensatorino che dia quel minimo di tampone e chiuda il circuito di ricarica.
Non ho inventato niente, è una modifica che alcuni in Giappone e Germania fanno per guadagnare peso e perchè ci diverte. Detto fatto, la moto andava benissimo ma può essere, tutto da verificare, che l'avviamento fosse un pelo più difficoltoso in quanto il condensatore (elettrolitico, 2200microF) si scarica in due secondi solo per accendere la spia del folle. Comunque ripeto tutto andava perfettamente, ci ho fatto tremila chilometri. Ora per verificare se si avvia più facilmente, eliminando l'effetto che io chiamo del tentare di mettere in cinta una donna avendo prodotto un solo spermatozoo, ho rimontato una batteria come l'originale, credo da 6Ah.
Domandone: ma prima la corrente generata dall'alternatore e raddrizzata dal raddrizzatore dove finiva visto che il condensatore ne poteva ricevere solo una parte infinitesima?
L'alternatore genera solo la corrente che viene richiesta dal carico, non un mA di più o di meno..
Nel Carico è incluso anche il regolatore ovviamente..
Per come sono progettati da schifo i regolatori solitamente l'alternatore funziona sempre al massimo della capacità, il regolatore poi si occupa di smaltire in calore tutta l'energia non effettivamente richiesta dall'impianto della moto..
Brein secondo
25-09-2020, 13:49
Anche la batteria non è che ne possa ricevere all'infinito ad un certo punto tutti facciamo indigestione
MotorEtto
25-09-2020, 14:03
Semplicemente da nessuna parte!
La corrente si "muove" o fluisce per differenza di potenziale: qualche dispositivo richiede corrente e si genera il flusso. Se nessuno richiede la corrente non fluisce e la moto guadagna qualche frazione di cv, visto che il motore non deve "spendere" per alimentare qualche dispositivo.
Io sapevo che gli impianti da moto, se hanno i magneti permanenti, funzionano a corrente persa, ovvero l'alternatore produce comunque energia in base ai giri (e non potrebbe fare diversamente essendo un avvolgimento che gira in un campo magnetico fisso), quella che non si usa va smaltita in calore nel regolatore o nell'avvolgimento stesso. Senza carichi e batterie, appena qualcosa va storto, regolatori e statori si rompono che è una meraviglia
Gli alternatori che producono solo quanto serve sono quelli di tipo automobilistico (o come nel k100, ad esempio). Il campo magnetico in questo caso non è creato da magneti permanenti ma da corrente regolata. Se non dai corrente all'eletromagnete l'alternatore non alterna.
Una prova: negli alternatori auto, quando l'impianto è senza tensione, puoi far girare l'albero senza avvertire alcuna resistenza, in quelli da moto devi sempre vincere la resistenza dei magneti per farli girare, come ben sa chi fa girare a mano il volano per trovare i riferimenti per registrare le valvole.
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MotorEtto
25-09-2020, 14:35
Secondo me si sta facendo confusione. Il regolatore di cui parliamo è un regolatore di tensione, non di corrente.
Controlla semplicemente che la tensione in uscita sia all'incirca sui 14V, indipendentemente dal numero di giri del motore. L'eccesso viene dissipato in calore.
Ricordo i vecchi motorini che avevano il faro che faceva più o meno luce a seconda dei giri del motore.
Per quanto ne so, nei veicoli vecchiotti era il regolatore di tensione che si faceva carico dello smaltimento del surplus di energia elettrica.
Infatti normalmente il regolatore e' dotato di alettatura di raffreddamento.
Ricordo che il regolatore di tensione era il tallone d'Achille delle prime serie dall'Honda VFR (moto altrimenti di assoluta affidabilta').
molte inesattezze scritte.
Come dice Rasù l'alternatore produce sempre e comunque energia elettrica costante, a parità di campo e di numero di giri, che ci sia o meno carico non cambia nulla. Ovvio che è dimensionato per produrre quanto necessario al carico medio delle utenze della moto, compresa la batteria.
Secondo il raddrizzatore è un ponte trifase a diodi e regola solo la tensione in uscita (come faccia...di nuovo non lo so esattamente ma dentro devono esserci dei tiristori che drenano corrente a massa)
Dunque sposerei la tesi di rasù, c'è un maggior surriscaldamento interno dell'alternatore e del raddrizzatore stesso.
Direi che il regolatore/raddrizzatore se non c'è molto carico diminuisce la tensione in uscita , con questo limitando la corrente in uscita ma dovendo allora si dissipare tutto il surplus di energia fra input ed output
@pmiz le alettature di raffreddamento servono a dissipare il calore prodotto dai semiconduttori (diodi e tiristori) contenuti all'interno. Semplificando ognuno di essi dissipa circa 0,5xl'integrale della corrente che passa watts
@motoretto: appunto , se il regolatore comunque impone una differenza di potenziale la corrente deve fluire la qualche parte, non è il carico che la impone in questo caso
Anche sui gs lc quando sono passati dal sistema automobilistico a quello motociclistico hanno avuto qualche problema, leggo di statori fusi, regolatori suzuki, motori aperti come cozze per cambiare lo statore (a bagno nell'olio rovente, ca va sans dire..)
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motivo in piu' per tenere il gs aria....oltre a tanti altri.
@Carlo46: Leggi questo https://www.belinassu.it/396108572
Io mi ricordavo che sui veicoli "non recenti" la circuitazione era come li descritta ...
Efficace ma per niente efficiente ...
..
Secondo il raddrizzatore è un ponte trifase a diodi e regola solo la tensione in uscita (come faccia...di nuovo non lo so esattamente ma dentro devono esserci dei tiristori che drenano corrente a massa)
..
I regolatori più vecchi regolavano l'uscita cortocircuitando verso massa le fasi in arrivo dall'alternatore..
Quelli più decent..... ops recenti usano un classico ponte diodi controllato, infatti scaldano molto meno (loro e l'alternatore)..
Se ne era già parlato nel forum tempo fa..
PS il metodo "vecchio" era utilizzato fino a pochissimi anni fa, molto probabilmente ci sono ancora in vendita modelli con quei regolatori..
infatti la mia deve essere fatta così, è dell'81. in definitiva dovrebbe scaldare meno il raddrizzatore e la fase di avviamento semplificarsi essendo supportata un pò meglio dalla scarica della candela, vista la presenza della batteria.
Vedremo :cool:
parliamo di questa belvetta, visto che qualcuno aveva in altri post espresso curiosità.
Ovviamente made in garage.
https://i.ibb.co/x3jq9pn/IMG-20200926-115533.jpg (https://ibb.co/25t3VDz)
https://i.ibb.co/cNMW636/IMG-20200926-115548.jpg (https://ibb.co/THpQ424)
Avrei da ridire sui cerchi....ma solo per estetica, non certo per praticità
de gustibus, per me sono magnifici per quanto incredibilmente pesanti.
Comunque sono gli originali.
De gustibus.
Sicuramente.
Mi piacerebbe più con dei cerchi a raggi perchè quelli son "pesanti" anche alla vista IMHO
sono gli originali perche' la SR era una stradale a tutti gli effetti. Infatti la sua coeva e molto piu' diffusa xt500 li aveva a raggi. Mio fratello ha preso una stradale per convertirla in scrambler ed e' rimasta un po' a meta' strada esteticamente. A mio parere .
A me i cerchi in questione non dispiacciono, sono coerenti con la moto e la sua epoca ...
Comunque la moto e' carina ... però più che "scrambler" pare una "dirt track" ...
si infatti voleva essere una dirt track stradale :)
Quel che conta è veloce, insospettabilmente veloce sul bracco.
E divertente un bel pò. Forse sarebbe ancora meglio con l'anteriore da 18 pollici ma ci ho già speso una fortuna.
molto più diffusa l'XT in Italia. In Germania è stato il contrario
c'era un articolo su un vecchio "bielle roventi" tutto dedicato alle sr... beddissime
hanno una schiera di cultori
comunque a chiosa del quizzone elettrotecnico, contrariamente alle mie speranze ed anche aspettative, la batteria non ha cambiato granchè la facilità dell'avviamento. Rimane sempre un'alchimia da sapienti cultori dell'arte del kickstarting.
Appena ho visto le foto ho pensato che avevi scelto dei bellissimi cerchi,non credevo fossero gli originali. A me piace.
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