Visualizza la versione completa : Due ruote in Perù - Cile - Bolivia 2016 [Report]
robi_pal
21-04-2020, 21:48
Tra una settimana saranno esattamente 4 anni da quel 28 Aprile 2016 in cui iniziò quell'indimenticabile viaggio, devo confessare che ho faticato parecchio a rimettere in ordine i ricordi, mi hanno aiutato le numerosissime fotografie, i brevi filmati della Gopro, poco alla volta mi sono tornati in mente tantissimi particolari che avevo dimenticato e ho ricostruito quasi tutta la storia, perciò ho deciso di condividerli con voi.
Visto che scrivere racconti non è il mio forte mi limiterò a mettere immagini con un breve commento sicuro che man mano torneranno alla mente i vari particolari.
Arrivo a Cusco la mattina di venerdì 29 aprile 2016 e subito devo fare i conti con l'altitudine , Cusco si trova a 3399 metri sul livello del mare e l'aria è sottile, bastano pochi gradini in salita per avere subito il fiatone e sentire girare la testa. Mi fermerò qui fino a domani e confido di riuscire ad acclimatarmi velocemente.
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robi_pal
21-04-2020, 22:41
Trovo posto in un ostello a poche centinaia di metri da Plaza de Armas e altrettanti dal noleggiatore, sistemo le mie cose e vado subito a fare la conoscenza di Alejandro e a vedere se la moto è pronta.
Ho noleggiato una Yamaza XT660 Z da Perù moto tours, noleggio già prenotato alcuni mesi fa tramite internet.
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La Tenerella ha 32936 km, gomme Mitas nuove, valige laterali Hepco & Becker come quelle che aveva la moto che ho noleggiato in Patagonia nel 2014, controllo che la catena sia nuova vista l'esperienza in Cile (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=413909&highlight=patagonia&page=3) nel 2014
Nel pomeriggio visito una parte di Cuzco, è una città che attira molti turisti anche perchè da qui si parte per andare a Macchu Picchu.
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robydilocate
22-04-2020, 07:36
... un bel fidarsi delle moto a noleggio... sapendo poi di dover affrontare un'avventura...
... ma te sei sicuramente più coraggioso di me e quindi forse manco ti sei posto il probema....
:thumbup:
robi_pal
22-04-2020, 18:54
... un bel fidarsi delle moto a noleggio... sapendo poi di dover affrontare un'avventura...
Anche la spedizione della propria moto comporta dei rischi, anche il viaggio con la moto comporta dei rischi, che poi è impossibile arrivare in Perù via terra, se vuoi vedere certi posti o corri dei rischi oppure non li vedrai mai dal vivo.
Cerco di limitare i rischi raccogliendo più informazioni possibili sul noleggiatore ed oggi con internet è decisamente facile farlo, poi visto che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, se qualcosa deve capitare che capiti.
Credo che gli imprevisti nei viaggi, nella maggior parte delle volte, aggiungono più sale alla vita di quanto ne tolgano, basta vedere sempre il lato positivo.
Ho noleggiato moto in Cile, in Perù e in Portogallo e tutto sommato sono sempre rimasto soddisfatto, ho degli splendidi ricordi dei viaggi ed il mezzo con cui li ho affrontati risulta sempre in secondo piano rispetto a tutto il resto, ad esempio per arrivare al Salar de Uyuni da casa ho utilizzato : una automobile, tre aerei, un taxi, una moto, ma la cosa che importa davvero è avere visto il Salar de Uyuni :eek:
robi_pal
22-04-2020, 19:04
sabato 30 aprile 2016
Alle 08:00 sono da Alejandro con indosso l’abbigliamento da moto, lascio da lui per i prossimi 20 giorni la valigia grande, ormai vuota, mentre porto con me la Ortlieb da 60 litri con l’abbigliamento e metto il resto del materiale nelle due borse laterali.
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Monto il navigatore, mi faccio dare le ultime istruzioni e parto alla ricerca del primo distributore perchè la moto è praticamente a secco.
Scopro che in Perù la benzina viene venduta a Galloni e non a litri, non capisco il motivo, comunque imparo che il serbatoio della Tenerella tiene 5,8 galloni = 22 litri
La meta di oggi è Chivay per poter visitare domani il Canyon del Colca, ovviamente non prendo la strada più corta e comoda ma girovago sulle montagne, passo da Sicuani per vedere la Laguna Langui
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poi da Espinar dove la strada attraversa, quasi nel mezzo, la miniera Tintaya.
Sbagliando strada un paio di volte e trovando anche una nevicata su un passo sterrato a quasi 4000 m, raggiungo finalmente il paesino di Tuti dove riesco a fare un po’ di benzina da un gommista
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infine giungo a Chivayy che sta facendo buio, trovo posto alla Posada del Colca che ha anche la Cochera (garage) per la tenerella.
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Esco a cercare dove mangiare qualcosa nel centro del paese e trovo un gruppo di ragazzi e ragazze inglesi con cui parlare un po’ durante la cena.
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robi_pal
23-04-2020, 18:58
Domenica 1 maggio 2016
Faccio colazione il prima possibile per poter essere al Canyon del Colca abbastanza presto.
All'ingresso del parco si deve pagare una cifra irrisoria per l'ingresso, passata una galleria si comincia a vedere il Canyon vero e proprio.
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La meta principale di tutti i visitatori del Canyon è la famosa Cruz del Condor e il motivo per cui bisogna arrivare la mattina presto è per vedere i maestosi condor che vivono nelle pareti del Canyon.
Appena cominciano ad esserci le correnti ascensionali di aria calda spiccano il volo e li puoi vedere veramente a pochi metri di distanza, poi con il passare del tempo salgono sempre più di quota fino a sparire dalla vista.
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Vedere volare questi uccelli con un'apertura alare che può arrivare a tre metri è uno spettacolo che ripaga il sacrificio fatto per arrivare fino a qui.
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Ritorno a Chivay, faccio il pieno di benzina e poi prendo la strada che mi porterà ad Arequipa, meta di oggi.
La strada sale con parecchi tornanti e la quota continua ad aumentare, Chivay è a 3635 m e dopo 18 km dal distributore vedo il navigatore segnarmi 4870 m, ho raggiunto un altopiano dove si trova il Mirador de los Andes, da qui si possono vedere numerosi vulcani : Chachani 6075 m, Libinas 5672 m, Hualca 6025 m, Misti 5825 m, Ampato 6288 m , Sabancaya 5926 m.
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Dopo il Mirador la strada attraversa la Reserva Nacional Salinas e Aguada Blanca in cui pascolano diversi lama e alpaca
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Mi fermo in un negozietto lungo la strada a prendere uno snack
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arrivo quindi ad Arequipa e visto che sono arrivato abbastanza presto esco a vedere la città
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cacciatore
23-04-2020, 19:22
Bellissimo, seguo con grande piacere.
Grazie
robydilocate
24-04-2020, 09:01
spettacolari i condor....
hai detto oltre 4.000 m? ma la moto andava bene?
....
robi_pal
24-04-2020, 12:41
@robydilocate : .....hai detto oltre 4.000 m? ma la moto andava bene?...
La Tenerella è già ad iniezione e perciò non risente molto della mancanza di ossigeno alle quote elevate, considera anche che andando ad andatura turistica ed essendo senza passeggero non mi serviva tanta potenza perciò non mi sono accorto del calo di prestazioni, che sicuramente ci sarà stato.
In questo viaggio ho superato anche i 5000 m sempre senza che la moto avesse problemi, non posso dire la stessa cosa del mio fisico che alle quote più elevate ne risente già di più, ogni piccolo sforzo fa venire subito il fiatone e ci vuole parecchio a riprendersi.
Nel 2019 ho portato L'Africa Twin RD07A del 1996 a 4660 m in Pamir e sorprendentemente nemmeno quella ha avuto problemi nonostante sia a carburatori ed abbia montato una pompa a depressione, contrariamente a quanto sostengono in molti sulle difficoltà dei motori alle quote più elevate.
Bellissimo, seguo con grande piacere.
Grazie
Grazie a te
complimenti…
bellissime foto…
ammiro hi fa questi tipi di viaggi e perdipiu' da solo.
complimenti.
Gli hotel come erano?? parlo a livello igienico?, idem i ristorantini.
Per quanto concerne il cibo...tanta carne?? altro?? qualcosa che ti e' rimasto impresso?
robi_pal
24-04-2020, 19:54
Grazie Sanny per i complimenti,
per quanto riguarda gli alloggi ho visto un po' di tutto, da alberghetti tipo europei (pochi) a ostelli discreti ed infine alcune vere e prorpie topaie in cui ho dormito vestito completamente, persino con calze, guanti e cuffia e con il maglione a farmi da federa sul cuscino (fortuna faceva freddo !).
A livello igienico tutto sommato non sono male, non sempre c'era l'acqua calda però ci si poteva lavare in qualche modo, a volte bagno in camera a volte bagno in comune nel corridoio, bisogna pur sempre considerare di essere in paesi veramente poveri tra Perù e Bolivia, un po' meglio il Cile che già si avvicina ai nostri standard, anche di prezzi purtroppo.
Per quanto riguarda il cibo sono solito dire che nei viaggi penso a NUTRIRMI, non a mangiare bene, nel senso che mi adatto un po' a tutto e non mi faccio problemi a vivere di barrette energetiche per un paio di giorni se non c'è di meglio. In particolare non mi ha colpito nulla, ti posso dire però che ho un debole per le Empanadas (di tutti i tipi) e per il cordero asado = agnello arrosto, se fatto bene.
Infine c'è da dire che io vivrei di sola pasta e pizza e purtroppo fuori dall'Italia bisogna scordarsele .....
Grazie mille....
e ancora grande....
Di che cifre si parla per dormire, mangiare?
Problemi vari?
Aneddoti?
Curiosità: costo del noleggio ?
robi_pal
25-04-2020, 14:04
@ Sanny : la spesa per gli alloggi mediamente era sui 15,00 dollari pernottamento e colazione.
Per il cibo in Perù e Boliva, nei ristoranti frequentati dai locali l'almuerzo (pranzo, tipo pranzo di lavoro da noi) sui 3-5 USD e poco di più la cena, mentre in Cile diciamo un 50% di più.
Problemi grossi non ne ho avuti e gli aneddoti li scriverò man mano che mi verranno in mente nel rivedere le foto.
@ Nikhd : il noleggio era circa 120 USD al giorno
Di ritorno dai miei viaggi sono solito fare il calcolo della spesa giornaliera media totale, escludendo il volo aereo e il noleggio moto, ed includendo tutto il resto cioè : vitto, alloggio, benzina, visite a muesi, siti archeologici, assicurazione sanitaria, ricarica telefono satellitare, patente internazionale, varie ed eventuali, .... e in questo viaggio ho speso 86,00 € / giorno. Ha alzato parecchio la media la spesa per la visita di Machu Picchu e del Waynapicchu, nonchè il soggiorno a Cusco.
robi_pal
25-04-2020, 20:41
Lunedì 2 maggio 2016
Oggi attraverserò il confine ed entrerò in Cile, da Arequipa ( 2335 m. s.l.m.) la strada è interessante per i primi 50 km poi diventa monotona, tutta diritta e piatta, l’unico diversivo è una ferrovia, di cui si vede molto in lontananza un treno in arrivo
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Più avanti si scende in un Canyon coltivato e subito dopo si risale sull’altopiano brullo e desertico.
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A Moquegua di nuovo un po’ di verde e poi solita noia tranne un altro paio di solchi dell'altipiano finchè si arriva a Tacna, ultima città del Perù.
Faccio il pieno di benzina perchè in Cile costa di più e quindi con un'altra quarantina di km raggiungo il confine.
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Mangio qualcosa ad un barettino poco prima della dogana, formalità sbrigate abbastanza velocemente grazie ai documenti preparati da Peru Moto Tour e sono in Cile. Dal confine ad Arica sono solo 20 km.
Arica è la città più a nord del Cile, quando sono qui penso che due anni fa ero alla città più a sud del Cile : Punta Arenas, dove presi il traghetto sullo stretto di Magellano per raggiungere la Terra del Fuoco, da qui sarebbero circa 5000 km di strada in terra cilena !
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Alloggio presso un ostello dove trovo la compagnia di altri due motociclisti con moto a noleggio.
Siccome l’assicurazione della moto è valida solo per il Perù, vado in una agenzia assicurativa a stipularne una temporanea per il Cile (mi pare sui 50 dollari per un mese), mentre in Bolivia non è obbligatoria e perciò in quel paese non la farò.
Ciao robi.
seguo anche io con molto interesse.
Avrei dovuto partire per un giro in Peru il 22 Marzo, ma non in moto. Viaggio rimandato.
Potresti mettere una mappa del tuo giro?
Con la lingua come facevi?
Aspettiamo il seguito.
Grazie
Per ora hai fatto questo tragitto, più o meno.
https://goo.gl/maps/y4Hvt77RMbvPvwtW8
robi_pal
26-04-2020, 12:36
Sì Pilu il percorso è quello, sto cercando le tracce registrate dal Garmin, probabilmente le ho su un altro Hard disk esterno, appena le trovo metterò il link per poterle vedere in dettaglio.
.....Con la lingua come facevi?....
Qualche cosa di Spagnolo l'ho imparato nei 28 giorni in Patagonia nel 2014, non è molto difficile come lingua, poi le parole e frasi sono più o meno sempre le stesse : ola, avete della benzina ? sapete dirmi dove posso trovare della benzina ? avete una camera per una persona ? quanto costa ? è troppo costoso ! è possibile mangiare qualcosa ? da dove vieni ? dove stai andando ? conosci la strada per ... ? sai in che condizione è la strada per ...? NON sono appassionato di FUTBOL (calcio) perciò non tifo per nessuna squadra ! (i discorsi con i sudamericani finiscono quasi sempre li :)), ecc ...
Dimenticavo di dire che con l'inglese me la cavo abbastanza bene, però in quei paesi sono pochi a parlarlo, solamente nelle località più turistiche trovi qualcuno che lo conosce
robi_pal
26-04-2020, 14:29
Martedì 3 maggio 2016
Da Arica ad Iquique sono circa 315 km di strada abbastanza noiosa.
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Ad un certo punto vedo delle strane costruzioni a poche centinaia di metri dalla strada, non mi ricordo come si chiamano, però so che nel deserto di Atacama, dove mi trovo ora, ci sono parecchi siti come questo sparsi qua e la.
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Ogni tanto anche qui ci sono delle valli con sul fondo un ruscello e del terreno coltivato e si deve scendere , attraversare il fiume e risalire dall’altro lato
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vedo i petroglifi sparsi sulle colline vicine alla strada,
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Mentre sono fermo per un bisogno fisiologico vengo superato da una moto con due persone, al primo distributore che trovo mi fermo a fare benzina e li incontro, sono marito e moglie Argentini e stanno tornando verso casa dopo essere arrivati ad Arica.
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Quando dall’altipiano la strada scende verso l’oceano mi appare Iquique con la sua duna gigante che limita la città verso l’entroterra
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trovato alloggio faccio un giro a vedere la spiaggia sull’Oceano Pacifico.
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Anche qui molti cartelli che segnalano le vie di fuga in caso di Tsunami, mi ricordo di averne già visti nelle altre cittadine cilene che ho visitato in Patagonia dua anni fa.
robi_pal
26-04-2020, 19:01
Mercoledì 4 maggio 2016
Parto abbastanza presto per evitare il traffico dell’unica strada che permette di lasciare Iquique per salire nuovamente sull’altipiano.
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Incontro dei camion che trasportano giganteschi cassoni di camion da miniera, raggiungo e supero Calama dove c’è la miniera di rame a cielo aperto più grande del mondo .
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Mi fermo in uno spiazzo a lato della strada da cui posso vedere dall’alto la Valle della Luna ed infine raggiungo San Pedro de Atacama, famoso luogo dei figli dei fiori in cui ancora adesso si respira un’aria particolare
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un paio di moto dal brasile
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cena con dog-guard sulla porta del locale e poi torno all’alloggio.
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Mi fermerò qui un paio di giorni per andare a vedere alcuni posti qui nei dintorni e soprattutto perchè devo fare bucato !
PERCORSO :
https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/4-mag-2016-48656623
robydilocate
27-04-2020, 09:12
... mi pare di notare che di vegetazione non è che ce ne sia molta... che temperatura c'era?
robi_pal
27-04-2020, 12:26
La vegetazione è praticamente inesistente in quanto da Arica in giù, per 1200 km, si trova il deserto di Atacama (https://it.wikipedia.org/wiki/Deserto_di_Atacama), uno dei luoghi più aridi della terra.
Per quanto riguarda le temperature, come in tuti i deserti che si rispettino, c'è una forte escursione termica tra giorno e notte.
A San pedro de Atacama, che si trova ad una altitudine di 2400 m di giorno c'erano sui 20 gradi e di notte circa 5, ad Iquique la temperatura durante tutto l'anno varia dai 13 ai 25 gradi e non piove MAI.
Diversa le cose in Bolivia, ma quella verrà dopo .....
robi_pal
27-04-2020, 20:11
Giovedì 5 maggio 2016
Sveglia non proprio prestissimo, dopo colazione faccio un giro di ispezione per individuare la posizione dei luoghi cruciali : il distributore del paese, la dogana per l’uscita dal Cile e qualche posto dove mangiare qualcosa stasera.
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Proseguo quindi per la strada che porta al Passo Sico e arriva in Argentina, mi fermo a vedere la laguna Cejar e pago un biglietto di ingresso che è esageratamente caro per essere in Cile. Lo stagno è famoso per avere una elevatissima salinità che consente di galleggiare tipo mar morto, ci sono due francesi che si immergono e me lo confermano.
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Lascio la laguna e proseguo fino al Tropico del Capricorno, foto di rito, raccolgo dei sassolini ricordo, come faccio sempre quando raggiungo dei posti particolari e me ne torno a San Pedro.
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Vado a vedere la Valle della Luna, anche qui c’è da pagare l’ingresso ma è ragionevole, non come la laguna Cejar.
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Al primo parcheggio vedo una moto e mi fermo, conosco così Raphael Girelli ,e sua moglie, di cui non ricordo il nome, sono arrivati fin qui dal Brasile con una moto che io credo non userei nemmeno per arrivare all’edicola a prendere il giornale.
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Passiamo parecchio tempo insieme, visitiamo il Cañon : un tunnel che si addentra nelle rocce, saliamo sulla grande duna, vediamo le Tre Marie e quindi, dopo esserci scambiati i numeri di telefono, ci salutiamo e torno a San Pedro.
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Dopo cena vado nella piazza centrale dove ci sono parecchie agenzie di viaggio per poter cambiare un po’ di dollari in bolivianos e per raccogliere informazioni sulla strada che attraversa il Parco Eduardo Avaroa, nessuno a cui chiedo è bene informato sullo stato della strada dopo la dogana Boliviana, infatti gli autisti si limitano a portare i turisti fino al confine dove salgono su Jeep boliviane attrezzate per affrontare quelle strade e portare i turisti fino ad Uyuni.
Riesco comunque a procurarmi dei Bolivianos.
Notte un po’ insonne, domani si comincia a fare sul serio, entrerò in Bolivia …….
PERCORSO
https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/05-mag-2016-48679485
Ciao Robi.
Ti seguo però PERCORSO non si apre.
Che moto era quella di Girelli?
Grazie
robi_pal
28-04-2020, 07:00
Non mi ricordo che moto fosse quella di Girelli, probabilmente una moto cinese di quelle che circolano in sud america e che non vengono importate in Europa,
Mi ricordo però che mi disse della difficoltà ad attraversare il confine tra Argentina e Cile al Paso de Jama, che si trova a 4200 m di quota, su cui la moto faceva molta fatica, del resto erano in due , con bagagli e su una moto che non credo superasse i 300 cc.
È l'ennesima conferma che il mezzo conta poco, l'importante è essere molto determinati per fare certi viaggi, tanto poi ci si ricorda quello che si ha visto, le persone incontrate, le esperienze visute ed in ultimo, forse, su che mezzo si era seduti .....
Ho sistemato Il link a PERCORSO
Inviato dal mio SM-T805 utilizzando Tapatalk
robi_pal
29-04-2020, 22:08
Venerdì 06 maggio 2016
Parto presto, sono un po’ preoccupato per quello che troverò varcato il confine, ieri sera ne ho sentite di tutti i colori sulla strada, da chi diceva che è liscia come un biliardo a chi parlava di ripio (ghiaia) alto 50 cm .
Passo dalla dogana di San Pedro a registrare l’uscita dal Cile e percorro i 43 km con 2200 m di dislivello, tutti in salita e senza nemmeno un tornante, che mi portano dai 2408 m di San pedro ai 4600 del bivio per la Bolivia, proseguendo diritto si andrebbe in Argentina attraverso il Passo Jama.
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Dove finisce l’asfalto mi fermo a fare una foto alla strada e al vulcano Licancabur 5920m, il termometro provvisorio che ho montato sulla moto mi segna 1,1 gradi, e c’è anche un forte vento.
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Arrivo al Paso Portezuelo Hito Cajon, c’è uno squallido parallelepipedo di cemento e un viavai continuo di pulmini Cileni e di jeep Boliviane, la strada supera un canale che fa da confine, la sbarra è alzata quindi la passo ed entro in Bolivia.
https://youtu.be/A0up5H8iWvk
Parcheggio, prendo i documenti ed entro nella oficina migracion pensando che i quattro ragazzi all’esterno stiano aspettando una Jeep, immediatamente uno dei due Doganieri mi sgrida dicendomi di uscire subito e di aspettare il mio turno, ubbidisco ed esco subito, speravo si potesse rimanere all'interno visto la temperatura fuori. Quando arriva il mio turno entro, foglietto da compilare, fortuna ho la penna, mi timbrano ill passaporto e annotano i miei dati su un quaderno a quadretti, l'ingresso in Bolivia come persona è completato.
Chiedo conferma che la aduana dove devo registrare l’ingresso della moto sia alla miniera Apacheta, svogliatamente me lo confermano, da qui sono ben 80 km.
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Poco prima di arrivare alla Laguna Blanca ci sono alcune costruzioni, sono gli uffici della Reserva Nacional de Fauna Andina Eduardo Avaroa (http://”https://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_nazionale_di_fauna_andina_Eduardo_Avaroa”) , devo entrare a registrarmi e pagare il biglietto d’ingresso di 150 B$ (circa 20 USD), fuori ci sono un paio di biciclette cariche di bagagli, sono di due ragazzi argentini che stanno andando verso San Pedro.
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La guida della moto è molto faticosa e snervante, c’è parecchia ghiaia e sono ad oltre 4400 m, cerco di rimanere sulle corsie delle jeep per trovare il duro però ogni tanto devo scavalcare il mucchio di sabbia per riportarmi a destra e inoltre c'è il problema dei jeeperos che guidano quelle grosse jeep da 8 posti come se non ci fosse un domani, è vero che nella sabbia o sul toulè bisogna andare forte per galleggiare, però a loro non importa se ci sei tu in moto, loro hanno SEMPRE la precedenza, OVUNQUE !
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Subito dopo la Laguna Blanca c’è la Laguna Verde, il cielo è di un blu incredibile, l’umidità dell’aria inesistente, a parte le poche jeep non c’è nessuno, sembra di essere su un altro pianeta. La strada sale ancora fino a raggiungere un passo a 4700 m dopo di che scende leggermente a costeggiare il Desierto Salvador Dalì (http://”https://en.wikipedia.org/wiki/Salvador_Dal%C3%AD_Desert”) , una volta ci si poteva allontanare dalla strada ora, con l’istituzione del parco è severamente vietato uscire dalla strada principale e quindi ci si deve limitare a vederlo a distanza, raggiungo così il Salar de Chalviri con le sue Aguas termales de Polques.
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Caspita robi, che freddo!!!
Come eri attrezzato piedi e mani?
In quella strada con i canaloni sei mai caduto?
robi_pal
30-04-2020, 19:11
Quando ho deciso di noleggiare la Tenerella ho chiesto se aveva le manopole riscaldate, siccome ne era sprovvista ho acquistato dei guanti riscaldati, e meno male. Collegati all'impianto elettrico della moto mi hanno tenuto calde le mani, io soffro moltissimo il freddo alle mani, hanno tre livelli di potenza e non ho mai utilizzato quello più alto, neanche con temperature sotto lo zero, hanno però il difetto di essere abbastanza ingombranti e non consentono molta sensibilità nell'uso delle leve freno/frizione.
Per i piedi solite due paia di calze pesanti come quando uso qui a casa la moto d'inverno e lo stesso per il resto dell'abbigliamento.
Per fortuna quel giorno non sono mai caduto nonostante la ghiaia molto alta ma la guida e la quota mi hanno veramente distrutto.
Proseguo tra poco con il racconto del resto della giornata
robi_pal
30-04-2020, 19:39
Mi fermo a fare due foto alla vasca con l’acqua calda, ci si potrebbe spogliare in una piccola casetta vicina e poi fare il bagno però il pensiero di togliermi i sei strati di vestiti che indosso mi fa passare la voglia.
Mentro sto mangiando uno snack mi si avvicina un jeepero boliviano con cui faccio quattro chiacchiere, mi chiede se so che devo passare dalla miniera Apacheta a registrare la moto e mi racconta che pochi giorni prima ha incontrato un gruppo di motociclisti francesi alla frontiera di Hito Cajones, volevano lasciare la Bolivia ma i doganieri non volevano farli passare perchè non erano stati a registrare le moto alla Aduana.
Siccome uno era anche dolorante per una caduta non se la sentivano di fare 160 km per andare e tornare dalla miniera, quindi sono riusciti a passare grazie alla mediazione del jeepero e a una mancia ai doganieri, tanto poi loro sarebbero arrivati ad Antofagasta e da lì spedito le moto in Francia con un container , perciò non gli importava che la Bolivia non registrasse che erano usciti dal paese.
Gli chiedo delle condizioni della strada e gli spiego che voglio raggiungere Uyuni, facendo dei disegni con le dita nella sabbia mi spiega quale è la strada che loro percorrono abitualmente nei tour che partono proprio da Uyuni, non sapevo che esistesse quel percorso perché sulla mappa del Garmin non c’è e non l’ho visto nemmeno su Google Earth, comunque mi assicura che non mi posso sbagliare perché è molto frequentato e battuto.
Lascio le Termes de Polques, la strada riprende a salire, il fondo è un po’ migliorato, solo parecchio toulè, ma per fortuna poco ripio, vedo la deviazione per il Sol de Magnana e dopo poco quella per la Laguna Colorada, proseguo per altri 5 km e finalmente raggiungo la miniera Apacheta, all’ingresso c’è una sbarra aperta ma non vedo nessuno quindi entro e vado verso il primo edificio, sul muro c’è il cartello della Aduana e tempo che mi tolgo il casco esce un signore che mi invita ad entrare.
All’interno hanno computer, riscaldamento acceso, scrivanie e poltrone, un lusso insomma rispetto a Hito Cajones, la miniera ha anche un collegamento satellitare con gli uffici doganali di La Paz e quindi possono registrare i veicoli stranieri che entrano o escono dalla Bolivia. La procedura è veloce, in pochissimo tempo mi consegnano il foglio che dovrò restituire all’uscita dalla Bolivia e mi dicono che posso andare. Nell’alzarmi dalla poltrona la testa comincia a girarmi un po’ e mi risiedo subito, il doganiere mi guarda preoccupato, aspetto un attimo e mi rialzo più lentamente, è sicuramente la quota visto che questa Aduana si trova a 5033 m !.
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Devo tornare indietro alcuni km per prendere la strada in discesa verso la Laguna Colorada, le tracce sono molte, quando la strada diventa brutta i jeeperos l’abbandonano e ne fanno un’altra passando a pochi metri di distanza, perciò in alcuni tratti si vedono tracce di pneumatici ovunque, anche 20-30 tracce una di fianco all’altra. Cerco quella che secondo me è la migliore e continuo a scendere finché giungo ai 4300 m della laguna, incrocio un Pick Up e lo fermo per chiedergli se il rifugio che c’è poco più avanti è aperto e funzionante, la strada costeggia la laguna e diventa nuovamente un calvario con uno spessore di ripio di almeno 40 cm.
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Giungo al rifugio che sono appena le 14, decido che per oggi ne ho avuto abbastanza e quindi chiedo se è possibile fermarmi a dormire. La signora che lo gestisce, sola con la figlia, mi fa sistemare in una stanza con 6 letti dicendomi che ci starò solo io e mi chiede 15 USD, praticamente è il prezzo di tutti i letti visto che la tariffa dovrebbe essere 2,50 a letto, per me è comunque un lusso e accetto subito. Non esiste il riscaldamento però c’è un’abbondanza di coperte per la notte. Il bagno è in comune e non c’è l’acqua calda, sistemo le mie cose, mi cambio e vado a fare un giro a piedi verso la Laguna Colorada.
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Con il telefono satellitare mando un SMS a casa per informarli che sto bene e che non avrò connessione a internet fino a domani o forse dopodomani.
La laguna ha poca acqua, probabilmente c’è stato un periodo di siccità, perciò non riesco ad avvicinarmi abbastanza ai fenicotteri, lungo il bordo ci sono degli enormi banchi di borace e altri minerali bianchi
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Quando torno al rifugio trovo due jeep che hanno portato una decina di ragazzi francesi e che si fermeranno anche loro qui a dormire. Entrambi i jeeperos aprono il cofano delle auto e uno si siede addirittura dentro e smonta completamente il carburatore, poi litiga con la signora perchè vuole farlo bollire in una pentola per pulirlo e vuole usare le ultime gocce di detersivo per piatti che le sono rimaste, alla fine la vince il jeepero e il carburatore finisce in pentola.
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Le jeep delle agenzie di viaggio di Uyuni viaggiano con 8 persone di cui 5 passeggeri, l’autista (jeepero), un aiutante e la moglie dello jeepero che fa da cuoca, si portano viveri, tavoli e sedie e parecchie taniche di benzina sui capienti e robusti portapacchi.
La signora prepara la cena per i francesi e visto che io ho solo qualche biscotto da mangiare si impietosisce e da una tazza di Sopa anche a me, probabilmente la cena è solo per i gruppi che prenotano. Finita la cena anche lo jeepero ha finito di rimontare il carburatore ed accende tutto felice la jeep che , dopo una fumata bianca , sembra funzionare a dovere.
La mia intenzione era di proseguire verso nord, passare dall’Arbol de Piedra e arrivare a prendere la 701 ma i due jeeperos me lo sconsigliano vivamente perchè mi dicono che dopo circa 5 km inizia un tratto, della lunghezza di una decina di km, con sabbia fine molto alta , avevo già letto in alcuni report di questo problema e visto la fatica che ho fatto solo per arrivare fino a qui decido di tornare indietro così vedrò il Sol de Magnana e poi prenderò la strada consigliatami dallo jeepero incontrato alle Termes de Polques.
La temperatura all’esterno si abbassa molto, esco solo per dare un’occhiata al cielo stellato che a queste altitudini è da togliere il fiato e poi mi rintano nella mia suite da sei letti a dormire completamente vestito e con ben sette coperte a tenermi caldo.
I ragazzi francesi non mi hanno degnato di una parola, il loro accompagnatore boliviano mi ha detto che partiranno domani mattina alle 5 per essere al Geyser all’alba, io penso che dormirò un po’ di più, ammesso di riuscire a chiudere occhio a queste quote.
PERCORSO
https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/06-mag-2016-48735232
******************respect*****************
robi_pal
01-05-2020, 15:30
Sabato 7 maggio
Alle 5 partono le due Toyota con i Francesi, esco a sentire la temperatura e il termometro della moto segna -9.2 gradi, torno dentro sotto le mie sette coperte ed aspetto il sole.
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Verso le 8 mi alzo, faccio colazione con del tè ormai freddo che hanno lasciato i francesi, mi vesto con tutto quello che ho ed incrociando le dita provo ad accendere la moto, se non partisse sarebbe un grosso guaio, ormai sono rimaste solo la proprietaria e sua figlia e non c’è nessuno che potrebbe aiutarmi ad accenderla, per fortuna parte al primo colpo, la lascio scaldare un po’ e mi avvio sulla strada fatta ieri per arrivare fino a qui, nuovamente sabbione alto che mi fa penare.
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Il ruscello che ho attraversato ieri pomeriggio stamattina è completamente ghiacciato, riesco a passare a lato dove le jeep l’hanno rotto.
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Risalgo fino ai 4850 m del campo geotermale con il geyser Sol de Magnana e le numerose vasche di fango che ribolle, mi ricorda l’Islanda del luglio scorso, ci sono solo tre turisti e il solito jeepero a cui chiedo informazioni sulla strada che vedo verso nord e che mi consentirebbe di raggiungere quella principale senza dover rifare il giro attorno al Sol de Magnana.
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Lungo la strada, su una salita, c’è un tubo nero di plastica mezzo interrato che la attraversa in diagonale, con un colpo di gas lo supero con la ruota anteriore ma la posteriore ci slitta sopra e mi ritrovo per terra, caduto alla velocità di 10 km/h, sufficiente però a rompere un gancio della borsa dx che ora non sta più al suo posto. Smonto la Ortlieb e anche l’altra borsa laterale e con la fatica richiesta per alzare, da solo, una moto di quasi 200 kg su una strada sterrata a 4900 metri di quota riesco a rimetterla in piedi. Con un paio di cinghie che ho di scorta trovo il modo di farla stare al suo posto, sembra anche fissata bene, rimonto il resto dei bagagli e riparto. Raggiungo il bivio indicatomi ieri dallo jeepero con il disegno nella sabbia e trovo una pista battuta da seguire.
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Provo a caricare sul navigatore la mappa di Openstreetmaps e scopro che è riportata la strada e quindi procedo verso nord più tranquillo. Vedo in lontananza la laguna Colorada e capisco che sto percorrendo la strada che ieri vedevo dal Refugio. Scendo verso la laguna Capina e poco prima di raggiungerla, presso alcuni edifici, la strada è sbarrata. Scendo dalla moto, è un altro degli ingressi della Reserva Eduardo Avaroa, mi chiedono di vedere il biglietto che ho fatto ieri e mi salutano con Suerte (buona fortuna). Gli edifici fanno parte di una sorta di stabilimento di lavorazione del borace e ci sono parecchi camion, la strada è ricoperta da una polvere bianca finissima, si sale nuovamente, con alcuni tornanti, fino a 4600 m per poi scendere seguendo il corso di un ruscello, comincia ad esserci un po’ di vegetazione ed infatti trovo anche dei lama e alpaca che pascolano.
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Dopo pochi km raggiungo Villamar Mallcu dove spero di trovare un po’ di benzina. Ho già percorso 296 km dall’ultimo pieno fatto a San Pedro, per arrivare al prossimo paese sono altri 40 km e non credo di avere benzina a sufficienza.
Domando ad un paio di persone ma non ne hanno, vedo una jeep ferma in un prato con dei turisti che fanno uno spuntino, li raggiungo e chiedo se mi possono vendere qualche litro di benzina, hanno diverse taniche sul tetto, lo jeepero prende un contenitore vuoto da 5 lt e me lo riempie.
Avevo letto che la strada più avanti attraversa un luogo paludoso dove si devono affrontare diversi guadi perciò riparto un po’ preoccupato. Come sempre quando la strada è pianeggiante ricompare il ripio e si ricomincia a faticare. In prossimità della zona paludosa, a sorpresa, scopro che hanno rialzato la strada e non si devono più superare i guadi.
Arrivo a Villa Alota, mi ero segnato un paio di alloggi, individuo l’ Hspedaje de Los Andes e decido che i 185 km di oggi possono bastare. La camera singola ce l’hanno, la doccia è fredda e per cena c’è della Sopa, meglio che niente, mi sistemo nella stanza. Faccio un giro per vedere la desolazione del luogo con case di fango con il tetto di paglia, nessuno in giro, un paese spettrale.
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Verso sera arriva un pick up e faccio la conoscenza di Luis Brega, geologo originario di Potos,ì che lavora con altre due persone a dei sondaggi per una miniera a 60 km da qui. Siccome la miniera è a 5000 metri di quota e non riescono a rimanere a dormire per il freddo e la scarsità di ossigeno, ogni giorno tornano qui ad alloggiare, visto che siamo a soli 3850 m. Ceno in loro compagnia nella mensa riscaldata da una stufetta con la bombola e poi vado a dormire.
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PERCORSO
https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/07-mag-2016-48783391
jocanguro
02-05-2020, 09:59
Bellissimo, interessantissimo..:D:D:D
un modo per viaggiare pur dovendo stare chiusi in casa...
COMPLIMENTI... bel viaggio.
aspettiamo tutti altri resoconti...
:D:D:D:D
Gran bella avventura!!!! A vederla oggi ti viene voglia di partire prima che tutto il mondo si blocchi.... :!::!::!:
robi_pal
02-05-2020, 14:25
Bellissimo, interessantissimo..:D:D:D
un modo per viaggiare pur dovendo stare chiusi in casa...
COMPLIMENTI... bel viaggio.
aspettiamo tutti altri resoconti...
:D:D:D:D
Grazie per i complimenti, nonostante sia chiuso in casa fatico a trovare il tempo per scrivere: c'è l'orto da sistemare, mio papà anziano da guardare, l'irrigazione dei fiori sul balcone, la moto in garage da modificare, studiare e preparare (se ci sarà) il prossimo viaggio, ecc .....
robydilocate
02-05-2020, 14:55
ecco vedi Robi.... questo è il genere di avventura che ho sempre sognato di fare (non da solo però)...
... i paesaggi saranno anche un po' spettrali ma hanno un fascino particolare... quasi magnetico... certo, bisogna amare anche la natura selvaggia di luoghi che sembrano davvero fuori dal mondo...
... ho notato che a quelle altitudini, non vi è presenza di neve/ghiaccio perenne...
Questi viaggi ti lasciano tanto nel cuore... ti danno la possibilità di misurarti con te stesso...
... non riesco a trovare parole adeguate da tanto sono intontito nell'ammirare le tue foto...
--------------^--^------------------------------------------------------
... non dirmi che hai oltrepassato quel tubo in obliquo... mannaggia.
... leggendo e guardando le tue foto, ho capito che se mai ci andassi, devo portarmi una manciata di memory SD perchè fotografare è una delle mie passioni... fotografo anche i sassi... vedi te....
Posti magici...
nel #2 post le pietre dietro di te sono della fortezza di Sacsayhuamán?
robi_pal
02-05-2020, 19:22
@ Petrel, il muro è nella strada Hatum Rumiyoc nel centro di Cusco e quella dietro di me è la famosa pietra dei 12 angoli, la fortezza di Sacsayhuamán l'ho visitata il penultimo giorno.
@ robydilocate, nonostante le altitudini elevate la mancanza di neve è dovuta alla mancanza di precipitazioni del deserto di Atacama e poi ricorda che sono luoghi abbastanza vicini all'equatore perciò hanno un forte irraggiamento che la scioglie rapidamente. Per quanto riguarda il tubo ti assicuro che non c'era modo di superarlo perpendicolarmente dato le condizioni della strada, comunque non è successo nulla di grave :)
Per le foto ai sassi ti garantisco che ce ne sono veramente tanti :lol: , io mi porto un pc portatile e un HD per caricare foto, video, percorsi, mappe, copie dei documenti, ecc.....
robi_pal
02-05-2020, 19:39
Domenica 8 maggio
Nei prossimi giorni ho in programma di arrivare a Potosì e visto che Luis il geologo è proprio di Potosì gli chiedo se mi può indicare qualcuno che mi possa aiutare a riparare la borsa laterale. Gli faccio vedere il danno e mi dice che sul pick up ha il trapano e i rivetti e visto che oggi è domenica e non va a lavorare, mi può dare una mano lui a sistemarla. Si era solamente strappata la chiusura sulla borsa che la fissa al telaio e con quattro rivetti abbiamo risolto facilmente.
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Saluto tutti e riparto verso Uyuni, la strada presenta in alcuni tratti ancora parecchia ghiaia ma è molto battuta e perciò in condizioni decisamente migliori di quella degli ultimi due giorni.
Arrivo a San Cristobal e vado subito al distributore di benzina a fare il pieno, i non Boliviani devono pagare una sovrattassa sui carburanti ma qui non la applicano e perciò faccio il pieno con pochi Bolivianos, mi pare di ricordare sui 0,50 USD al litro.
Vicino a San Cristobal c’è una grossa miniera per questo il paesino è ben rifornito di merci, ci sono un paio di negozi e anche alcune persone che fanno un piccolo mercatino .
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Arrivo a Uyuni nel primo pomeriggio, giro un po’ per la cittadina che, rispetto ai paesini che ho visto dopo avere lasciato Iquique, mi sembra una metropoli e trovo alloggio all’hotel Julia, finalmente una doccia dopo tre giorni di deserto. Pranzo in un ristorante frequentato dai locali spendendo pochi bolivianos dopo di che, seguendo l’Avenida Ferroviaria e poi sbagliando un paio di deviazioni, raggiungo il Cementerio de trenes
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Torno in città e mi fermo ad un mercatino a prendere un po’ di crema per il viso, i due giorni passati in alta quota mi hanno disidratato pelle e labbra, avevo qualcosa con me ma non è bastato.
La cena in un altro presunto ristorante e poi due passi per il centro.
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PERCORSO
https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/08-mag-2016-48794138
Diavoletto
03-05-2020, 10:31
Complimenti
Bel resoconto.
Ora arriva il bello
robi_pal
03-05-2020, 12:18
Grazie Diavoletto, hai proprio ragione: adesso viene il bello !
robi_pal
03-05-2020, 12:26
Lunedì 9 maggio
Oggi realizzerò il sogno di visitare il Salar de Uyuni, il più grande lago salato sulla terra (ha la stessa superficie dell’Abruzzo !).
Per trovare l’ingresso dal lato di Uyuni bisogna fare circa 30 km fino a Colchani, una volta arrivati al paese basta seguire una delle numerose jeep che portano i turisti.
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La prima tappa è il monumento alla Dakar passata di qui nel 2015, vicino all’ex hotel di sale, chiuso per problemi igienici.
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Seconda tappa dove ci sono le bandiere che sventolano, poi seguo la traccia che mi porterà alla Isla Incahuasi, detta anche Isla del Pescado. Sono 60 km di sale bianco, cielo blu come solo a 3660 m puoi trovare, mancanza di punti di riferimento vicini che ti facciano capire se sei fermo o se stai veramente correndo ai 120 km/h (di più la Tenerella non faceva).
https://www.youtube.com/watch?v=aAdTYvknRow&pbjreload=10
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La superficie del lago, all’orizzonte, sembra piegarsi in corrispondenza della riga nera lasciata dagli pneumatici ma si tratta solo di un'illusione ottica. Si fa fatica a credere di essere ancora sulla terra, sembra di essere su un pianeta parallelo.
https://www.youtube.com/watch?v=RD2asa6QqxE&pbjreload=10
Arrivando vicino all’isola mi rendo conto meglio della velocità , le giro intorno fino a trovare il parcheggio in cui ci sono alcuni fuoristrada.
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Complimenti per il tuo viaggio e le splendide foto di quei posti incantevoli :D
robi_pal
03-05-2020, 19:04
Grazie Zagor.
Sto cercando di ridurre il numero delle foto da pubblicare e non è facile, il Salar è un posto da una foto al minuto [emoji23]
jocanguro
03-05-2020, 20:14
bellissimo...
dai dai continua....
:D:D:D:D
p.s.
come si guida sul sale ? tiene meglio che l'asfalto ? o peggio ?:lol:
robi_pal
03-05-2020, 20:26
Il sale asciutto è molto duro e ruvido perciò si guida bene, la cosa che da fastidio sono le cornici degli esagoni che si formano nel sale quando si asciuga, sono alte 2/3 cm e dure anche quelle perciò causano parecchie vibrazioni.
Comunque dall'hotel di sale all'Isla sono 60 km diritti, perciò non ho potuto testare bene la tenuta in curva ;-)
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robi_pal
03-05-2020, 20:54
L’isola è ricoperta da molti cactus secolari, esiste anche un piccolo museo e un bar/ristorante, pagando un biglietto si può seguire il sentiero battuto e ben delimitato da pietre che porta sulla cima dell’isola da cui si gode di uno spettacolo incredibile, difficile trovare le parole per descriverlo.
https://i.imgur.com/HGGM7qb.jpg
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https://youtu.be/zG2gisSZIuw
Scendendo si passa dalla grotta di corallo e si raggiunge nuovamente il museo, c’è un piccolo di lama allattato dalla signora che vive qui.
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Il legno dei cactus è usato per la costruzione di frecce indicatrici del percorso, barriere lungo il sentiero, cestini dello sporco.
A malincuore lascio l’Isla per tornare alla strada principale, mi fermo a guardare uno dei tanti buchi che ci sono sul salar, non si vede il fondo ! Sono molto pericolosi soprattutto con la moto, quando il salar è allagato è proibito entrarci perchè non sono visibili (così mi ha detto un jeepero)
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Vento notturno
03-05-2020, 22:24
Complimenti, tra te e Jovanotti che gran voglia di andare laggiù :D:D:D:D
jocanguro
04-05-2020, 10:04
Bellissime foto….
dai quell treno con un po di cartavetrata lo rimettiamo in funzione...
robi_pal
04-05-2020, 17:33
Tutto ciò che aveva un minimo di valore è stato asportato dai treni, le caldaie sono tutte tagliate e aperte perché hanno tolto il rame e l'ottone. Rimane solamente il ferro che il vento salato proveniente dal Salar provvede a far arrugginire per bene, credo che di carta vetrata ce ne vorrebbe a vagoni...:lol:
robi_pal
04-05-2020, 17:42
Tornato nei pressi di Uyuni mi fermo ad uno dei tanti autolavaggio per togliere il sale che si è attaccato alla moto, basta pagare pochi Bolivianos e si ha tutta l’acqua che si vuole. Meglio lavare bene prima che faccia la fine dei treni ...
https://i.imgur.com/ca4C1nn.jpg[/img
Supero Uyuni e mi dirigo verso Potosì (https://it.wikipedia.org/wiki/Potos%C3%AD), meta di oggi. La strada sale e offre una vista sul piano in cui si vede Uyuni e sullo sfondo il Salar, mi fermo per dare un'ultima occhiata a quel posto fantastico.
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Potosì è dominata dal Cerro Rico (https://it.wikipedia.org/wiki/Cerro_Rico), 4780 m, montagna dalla quale hanno estratto tonnellate di argento, e stanno ancora estraendo anche se molto poco. La montagna è rappresentata nello stemma della Bolivia, nella moneta da 1 boliviano, sui francobolli, ecc.ed è chiamata la montaña que devora hombres, la montagna che mangia gli uomini.
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Mi sistemo in un albergo con parcheggio interno e dopo essermi tolto di dosso il sale con una doccia esco per la cena e la visita del paese, dichiarato bene dell’UNESCO
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Questo cartello con il nome del bar indica la quota a cui si trova Potosì, la città più alta del mondo (dicono)
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PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/09-mag-2016-48901815)
jocanguro
05-05-2020, 12:34
:d:d:d:d:d:d:d:d:d
Complimenti robi, per quanto affascinato dal racconto e dalle foto confesso che io non ci andrei mai, sia per le strade che per la temperatura...e poi da solo?
Però leggo volentieri.
zooropa_68
05-05-2020, 13:47
Complimenti per il bellissimo reportage....una delle migliori distrazioni in questi tempi balordi.
E che voglia di imitarti e andarci! Così come hai fatto tu da solo! Un bel sogno da mettere nel cassetto, viene subito dopo via della seta e Pamir[emoji3][emoji3][emoji3]
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robi_pal
05-05-2020, 19:15
Grazie a tutti per i complimenti
@ zooropa_68 : a proposito di via della seta e Pamir l'anno scorso ho passato 4 settimane proprio in quei posti, una meraviglia :eek:, quest'anno contavo di tornarci ma credo proprio che fino all'anno prossimo sarà dura uscire dall'Italia :crybaby:
zooropa_68
05-05-2020, 19:18
Io ci sono stato (beh solo fino all'Uzbekistan) per lavoro, e sicuramente prima di diventare decrepito parto e ci vado in moto[emoji3] poi quando potrò (finanze etc) vedrò di seguire le tue orme anche in sudamerica[emoji106][emoji106][emoji106]
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robi_pal
05-05-2020, 19:29
Martedì 10 maggio
A colazione trovo due motociclisti argentini che sono arrivati ieri sera tardi, veramente sono in tre ma il terzo è in camera perchè soffre il soroche (mal di montagna). Appena finita la colazione arriva un medico per visitarlo, porta con sé un asta per flebo, la cosa fa un po’ impressione, in realtà la utilizza per sostenere uno sfigmomanometro a mercurio.
Le loro moto sono due Varadero e un Transalp.
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Prima della partenza saluto gli argentini che rimangono qui ancora un giorno nella speranza che il loro amico si riprenda.
Da Potosì a Sucre la strada non offre granchè, anche perchè dopo avere visto il Salar tutto il resto sembra banale.
Arrivo presto a Sucre perciò ne approfitto per fare un giro a vedere questa altra cittadina patrimonio dell’UNESCO e famosa per essere stata la prima capitale della Bolivia di cui è stato fondatore e Presidente Simon Bolivar.
La città ha diversi musei interessanti, parchi, giardini ed è molto piacevole .
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PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/10-mag-2016-48944845)
samarcanda
06-05-2020, 13:44
mamma mia che viaggio spettacolare :eek: complimenti e continua a farci sognare :D
robi_pal
06-05-2020, 20:06
Grazie Samarcanda, bello il tuo nickname, l'anno scorso l'ho vista in moto e devo dire che Samarcanda è veramente meravigliosa :eek:
robi_pal
06-05-2020, 20:14
Mercoledì 11 maggio 2016
Da Sucre vorrei prendere la ruta 6 per arrivare a Oruro. Da qui fino a Ravelo è asfaltata poi diventa sterrata fino a Pocoata, cerco informazioni sullo stato della strada perchè non vorrei trovare sorprese, i km sono tanti.
Giro per la cittadina cercando qualcuno che la conosca.
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Ad un parcheggio di trufi (i taxi collettivi boliviani) trovo finalmente qualcuno che mi può aiutare, gli autisti mi dicono che il tratto Ravelo - Pocoata è in fase di rifacimento, ci sono molti cantieri e la strada rimane chiusa a lungo durante la giornata. A malincuore cambio programma prendo la 5 e ritorno a Potosì per poi prendere la ruta 1 .
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Da Potosì in poi per circa 150 km la strada si mantiene costantemente sopra i 4000 m. Attraversando un gruppetto di case vedo ferme delle moto, sono i tre argentini incontrati l’altro ieri a Potosì, quello che stava male si è ripreso con un cocktail di farmaci boliviani, così mi dicono, e ora sono anche loro diretti a Oruro.
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Arrivato quasi a destinazione li rivedo nei pressi di un distributore , mi chiedono se ho già prenotato per la notte, gli rispondo che mi sono segnato un paio di posti e sto andando a vedere come sono, decidono di seguirmi. Ripartiamo e poco dopo, in mezzo il traffico caotico ci perdiamo e non ci rincontreremo più.
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Trovo sistemazione in una pensioncina in cui mi lasciano portare la moto all’interno, il problema grosso è superare i due gradini , del marciapiede e dell’ingresso, posizionati alla misura perfetta dell’interasse della moto , chiedo una mano ad alcuni passanti che con una spinta mi consentono di superarli ed entrare.
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Solito giro per il centro a cercare la cena, la cittadina offre poco da vedere, nonostante abbia 200.000 abitanti.
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PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/11-mag-2016-48965781)
jocanguro
07-05-2020, 09:55
ormai questa lettura ogni mattina è una tappa obbligatoria..
dai dacci questa "colazione" ogni mattina…
abbiamo fame...
Bellissimo...
robi_pal
07-05-2020, 13:05
Jocanguro mi fa piacere allietarti la mattina , spero che la determinazione ad arrivare in fondo al racconto non mi venga a mancare.
Grazie per i complimenti, sono la motivazione allo sforzo alla scrittura, per me non così naturale.
jocanguro
07-05-2020, 15:02
invece vai benissimo, commenti stringati ma essenziali, si leggono al volo e le foto fanno il resto..
:D:D:D
robi_pal
07-05-2020, 19:08
Giovedì 12 maggio 2016
Oggi altra giornata molto attesa, andrò a La Paz e poi proverò a percorrere il famoso Camino de la Muerte.
https://youtu.be/4wCUy4WWdvo
Da Oruro fino a El Alto la strada offre ben poco, molti rettilinei, non molto traffico, qualche pattuglia della polizia che aumentano di numero man mano che mi avvicino alla capitale.
https://i.imgur.com/IHfdjhv.jpg
Ad El Alto comincia il traffico caotico con una miriade di micro bus, trufi, gente a piedi, in moto, con ogni altro tipo di mezzo di trasporto, ecc.
https://i.imgur.com/Y6csAgw.jpg
Unica cosa degna di nota è che si vede l'Illimani, montagna di 6402 m a una trentina di km da La Paz, non sono riuscito a fare una foto decente perchè fermarsi in quel traffico era troppo rischioso.
El Alto è una cittadina alla periferia di La Paz che conta quasi 1 milione di abitanti, si trova a 4000 m di quota ed è collegata alla capitale con una funicolare che scende verso il centro.
https://youtu.be/Sn1qq4iTEko
Avevo letto un po' di storie e visto anche parecchie immagini su La Paz, però trovarsi all'inizio dell’autopista che scende verso il centro e vedere il panorama della città e i barrios dall'alto lascia senza fiato, case ovunque sulle pendici del catino in cui si trova. Un caos di strade in salita/discesa con semafori che bloccano il traffico su pendenze considerevoli e su cui auto, bus, camion, sbuffano fumo nero come un motore a 4000 m sa fare con sfrizionate incredibili per ripartire.
Mi fermo a mangiare in un bar/trattoria lungo la strada osservando l'incredibile formicaio della città sottostante, faccio il pieno di benzina e mi dirigo verso La Cumbre, luogo più alto della città situato a nord.
https://i.imgur.com/aQEMmbL.jpg
Sulla sommità c'è una statua del redentore da cui si gode un ottimo panorama sull'altro versante, si vede la strada che scende verso la jungla e si vedono le nubi della foresta pluviale che salgono per poi sciogliersi nel nulla arrivate alla quota della Cumbre, c'è una netta diversità di clima e vegetazione sui due versanti, sembrano posti distanti centinaia di km tra di loro ed invece si toccano qui a 4670 m di quota.
https://i.imgur.com/pVdXxRo.jpg
jocanguro
07-05-2020, 20:03
bella foto e bella strada ...:D:D
dai dai ...:lol:
robi_pal
08-05-2020, 22:17
https://i.imgur.com/g8z73tp.jpg
Inizio la discesa e dopo un 20 km, su un tornante, vedo il famoso cartello, mi fermo per una foto e sono talmente eccitato che non penso a mettere la moto nella direzione giusta !
https://i.imgur.com/Kv4YgMI.jpg
C'è nessuno, percorro qualche km e trovo la strada sbarrata, c'è da pagare un biglietto per l'ingresso, mentre sono fermo arrivano alcuni ciclisti che percorreranno in discesa il camino per poi ritornare a La Paz con un pulmino che li attende giù a Coroico.
https://i.imgur.com/m6IFp2x.jpg
https://youtu.be/dowZ9i3bDZU
https://i.imgur.com/xAIfpZM.jpg
Qui è un po' come sul Salar : ci vorrebbe una foto ogni minuto, difficile descrivere la sensazione, forse dovuta anche alle miriadi di storie sentite, lette e viste su questa strada
Il Camino ormai è percorso solo dai turisti in bici o moto da quando hanno costruito la strada nuova su cui si riversa tutto il traffico vero.
https://i.imgur.com/UdyB6t0.jpg
https://youtu.be/ZmlZjUL_vBE
Lungo il Camino si deve guidare a sinistra e siccome la strada è sulla destra orografica della valle, se si scende come sto facendo io, vuol dire essere dal lato degli strapiombi. Fortunatamente incontro solo una jeep che sale e l'incrocio in un punto in cui la strada è abbastanza larga.
https://youtu.be/zE6rKelvGag
Raggiungo il tratto più famoso : quello con la cascata di acqua che precipita sulla strada, la croce in ferro, lo strapiombo di lato, la strada molto stretta, uno spettacolo ! Più avanti la strada si allarga e c’è un altro posto di controllo in cui si deve pagare il vero biglietto per il Camino, dico di avere già pagato all'inizio ma mi rispondono che non avrei dovuto, quelli sono degli abusivi che riscuotono una tariffa non dovuta, in effetti il biglietto aveva un aspetto strano, o pago anche qui o devo tornare indietro, si tratta comunque di una cifra ridicola, mi pare sui 2- 3 USD. Continuo a scendere fino alla fine della strada sterrata e al bivio del fondovalle prendo a destra per Coroico, si sale nuovamente su uno strano acciottolato, scivoloso nei punti in cui scorre acqua, passo il centro del paesino e trovo una sistemazione in un ostello a circa 1 km più avanti.
https://i.imgur.com/hgnZqfg.jpg
Per andare in centro a cena bisogna indossare il guscio impermeabile, c'è proprio il clima da foresta tropicale con pioggerella continua e a volte scrosci forti, una differenza incredibile in così pochi km dall'altiplano secchissimo a qui.
PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/12-mag-2016-49084471)
Attentatore
08-05-2020, 22:22
fantastico....complimenti...
Vento notturno
09-05-2020, 08:23
Ancora complimenti
robi_pal
09-05-2020, 19:47
Venerdì 13 maggio 2016
Lascio la Yunga per tornare sull’altiplano
https://i.imgur.com/yzQuUou.jpg
https://i.imgur.com/eUxCLt0.jpg
Puente Yolosa, il punto più basso della strada dopo Coroico, è a 1150 m, La Cumbre a 4670 m , un dislivello di 3500 mt in 75 km !
https://i.imgur.com/FGKiHaH.jpg
Ripasso nuovamente alla statua del redentore per dare un’ultima occhiata verso la foresta, ci sono alcune persone che stanno facendo un rito strano, ammucchiano degli oggetti per terra e poi gli danno fuoco, vedo diversi resti di fuochi di questo tipo li attorno.
https://i.imgur.com/3edQhcc.jpg
Attraverso il caos di La Paz per poi risalire nuovamente a El Alto
Potrei tornare in Perù passando da Desaguadero, sul Lago Titicaca, ma non è consentito il transito con i veicoli stranieri a noleggio. Ho chiesto a Perù moto Tour e me l'hanno confermato, mi hanno anche detto però che se volevo potevo provare comunque a passare , trovando il doganiere giusto, con una mancia di una 20 di USD, si riesce a passare. Non mi va di rischiare, sono pur sempre in vacanza, e quindi ritorno verso Oruro per poi andare in Cile e scendere verso Arica.
https://i.imgur.com/0PaZZE9.jpg
https://i.imgur.com/85StYap.jpg
Arrivo a Patacamaya che è primo pomeriggio ma non me la sento di tentare la dogana Tambo Quemado a 187 km da qui e a 4600 m di quota e trovarmi magari a dover dormire in alta quota per qualche problema burocratico o di documenti, sono pur sempre in Bolivia, quindi cerco una sistemazione .
https://i.imgur.com/aLtX5N3.jpg
Trovo il posto più squallido di tutto il viaggio, sporco, senza acqua calda, bagno in comune, niente ristorante, niente colazione, dormo vestito e con il maglione come federa sul cuscino. Impossibile trovare un wifi, devo mandare un SMS a casa con il satellitare.
https://i.imgur.com/HRh6MMy.jpg
PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/13-mag-2016-49134736)
Ciao robi.
Seguo sulla carta. Sei tornato verso La Paz e hai rifatto il Camino della morte?
Suppongo tu debba andare verso Puno per vedere il Titicaca; non si poteva fare la Ruta 2, passando da Tiquina?
Grazie per il racconto.
robi_pal
10-05-2020, 08:49
Sono risalito da Coroico sulla strada nuova. Non ho ripercorso il Camino perchè lo fanno quasi tutti in discesa e soprattutto la mattina c'è la processione di turisti ciclisti che vengono portati in pulmino da La Paz, scaricati all'inizio del Camino e ricaricati a Puente Yolosa dove inizia l'asfalto.
Ovviamente i pulmini non fanno il Camino ma la strada nuova.
Per un problema di accordi internazionali tra la Bolivia e il Perù, che non si voglio molto bene neanche adesso nonostante siano passati più di cento anni dalla Guerra del Pacifico, non è consentito il transito tra i due paesi ai mezzi presi a noleggio, perciò ero obbligato a fare Perù - Cile - Bolivia - Cile -Perù.
Lo sapevo già prima di partire quindi, fissati i punti imperdibili del viaggio, ho programmato il percorso cercando di non ripercorrere due volte la stessa strada, se possibile.
Inviato dal mio SM-T805 utilizzando Tapatalk
Diavoletto
10-05-2020, 09:08
Io quando sòno andato in cile mi hanno detto che con la vettura a nolo non potevo andare in bolivia
robi_pal
10-05-2020, 09:51
Credo che quelle siano condizioni che pone il noleggiatore.
In Cile l'assicurazione è obbligatoria per i veicoli mentre in Bolivia no, potrebbe essere che il noleggiatore si tuteli da quello.
Inviato dal mio SM-T805 utilizzando Tapatalk
Diavoletto
10-05-2020, 10:55
In cile non é obbligatoria.
Comunque chiesi al consolato cileno e boliviano e mi dissero che non era possibile
Bho
robi_pal
10-05-2020, 14:52
Non per essere polemico ma per fornire una informazione corretta ci tengo a sottolineare che per i veicoli con targa straniera che circolano in Cile la assicurazione è OBBLIGATORIA per legge :
".... Éste es exigido por la legislación Chilena, a todos aquellos autos que ingresen en forma provisoria o temporal a Chile..."
https://www.soapex.com/
Anche il sito del ministero degli affari esteri Italiano, nella sezione Viaggiare sicuri, dichiara che in Cile è obbligatoria l'assicurazione per i veicoli, e non è valida l'assicurazione Italiana ma bisogna stipularne una in loco.
Non sono sicuro che i veicoli con targa cilena abbiano l'assicurazione obbligatoria però nel 2014, quando noleggiai la moto in Cile ad Osorno per poter raggiungere la Terra del Fuoco, la moto aveva una assicurazione che aderiva al MERCOSUR e che quindi era valida sia in Cile che in Argentina.
robi_pal
10-05-2020, 19:09
Sabato 14 maggio 2016
La mattina lascio molto presto e molto volentieri la topaia di Patacamaya per raggiungere il confine con il Cile.
La ruta 4 offre ben poco per i primi 100 km, molti rettilinei, pulmini che vanno ai 130 km/h, qualche gruppo di lama. Poi quando ci si avvicina alle montagne il panorama si fa più interessante.
https://i.imgur.com/wJe9XyN.jpg
Si entra nel Sajama natural park con il Nevado Sajama 6542 m
https://i.imgur.com/m0r6Unn.jpg
https://i.imgur.com/YnG0wKL.jpg
Al Paso Chungara Tambo Quemado stanno costruendo una nuova dogana e gli edifici sono a buon punto però non ancora pronti e quindi si deve scendere sul versante cileno per raggiungere la dogana vecchia.
https://i.imgur.com/EGlNZ0K.jpg
Nel lato Boliviano la procedura è molto veloce, basta passare il documento, ricevuto all’ingresso nel paese, attraverso la fessura di una finestra oscurata, oltre la quale non si vede nulla, l’addetto appone il timbro sul passaporto e mi dice che posso andare.
Percorro 60 mt con la moto e sono alla dogana Cilena, timbro sul passaporto e quando sono ai documenti della moto sorge un problema : nel loro sistema doganale la moto risulta entrata ma mai uscita dal Cile e quindi come può rientrarci adesso ? Spiego, facendo vedere i timbri sul mio passaporto, che ho lasciato il Cile a San Pedro de Atacama esattamente 8 giorni fa e ho fatto la procedura di uscita alla dogana prima di salire a Hito Cajones.
Anche a loro sembra strano che io sia stato in Bolivia otto giorni ma la moto sia sempre stata in Cile. Gli dico che ho consegnato poco fa ai boliviani il foglio doganale e allora mi dicono di tornare alla loro dogana a farmelo ridare, torno alla dogana Boliviana e attraverso la fessura della finestra chiedo se posso avere il documento, ovviamente da dentro mi rispondono che è un documento boliviano e che quindi ai cileni non lo daranno mai.
Spiego che senza una copia di quello non mi lasciano entrare in Cile , si convincono e mi fanno una fotocopia, torno negli uffici cileni e vedo che nell’ufficio sono arrivate altre tre persone per cercare di risolvere il problema finchè salta fuori il motivo del disguido : la targa della moto inizia con BO (lettera) oppure con B0 (numero) ? Io non lo so però si capisce che è entrata con una targa ed è uscita con l’altra, mezz’ora di chiamate e di lavoro sui pc e finalmente mi dicono Benvenido a Chile e mi lasciano andare.
Il complesso doganale è sulla riva del Lago Chungara .
https://i.imgur.com/XI9urAM.jpg
Con 8 km di strada si arriva al Mirador Lago Chungara
https://i.imgur.com/JjCxObA.jpg
Lo spettacolo è notevole con il Volcán Parinacota sullo sfondo, lama che pascolano, il lago, veramente bello !
https://i.imgur.com/f5QRWkC.jpg
https://i.imgur.com/3gaGvfR.jpg
https://i.imgur.com/s23EySN.jpg
https://i.imgur.com/llxxHb8.jpg
Dei lama decidono di attraversare la strada
https://youtu.be/lriqPug71zE
Lascio quello spettacolo e mi avvio verso l’oceano con la ruta 11.
Inizialmente pensavo di fermarmi a Putre, se avessi avuto problemi alla dogana, ma visto che è presto arriverò fino ad Arica.
https://i.imgur.com/GeQ6iWZ.jpg
Una sessantina di km prima dell’arrivo trovo dei lavori in corso, la strada è a senso unico e c’è una coda lunghissima, soprattutto di bilici autocisterna che vanno alla raffineria di Arica a caricare benzina e gasolio che poi porteranno verso la Bolivia. Mentre sono in coda mi si affianca un bus di linea, il conducente mi fa cenno di seguirlo e poi continua nel sorpasso di tutti i camion ed io al seguito.
https://youtu.be/0_62cJyCYAs
Arrivato ad Arica vado direttamente all’ostello in cui mi sono fermato dodici giorni fa, mi fermerò qui un paio di giorni per motivi logistici : bucato da fare visto che hanno la lavatrice per gli ospiti.
Non sono l’unico motociclista.
https://i.imgur.com/ReJCq76.jpg
Verso sera ne arriva un altro
https://i.imgur.com/hnOvS4G.jpg
PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/14-mag-2016-49183402)
jocanguro
10-05-2020, 19:55
Bellissimo…
la strada della morte penso si chiami cosi perchè chissa quanti camion e auto sono volati di sotto .. giusto ??:confused:
perchè nella foo qui sopra la moto a sinistra non ha la targa ??
robi_pal
10-05-2020, 22:24
La strada della morte (https://it.wikipedia.org/wiki/Via_degli_Yungas) ha questo triste soprannome perchè prima che facessero quella nuova qui morivano fino a 300 persone all'anno. Non è difficile crederlo se la si percorre e si pensa a come potesse essere con un traffico normale di auto, camion, bus, non era permesso sbagliare pena finire nel fiume cento metri più in basso.
Da Wikipedia : il 24 luglio 1983 oltre 100 persone morirono in un singolo incidente stradale,il più tragico della storia della Bolivia.
Dal 1990 hanno istituito l'obbligo di guida a sinistra perchè cosi il conducente dei veicoli può stare il più possibile verso la montagna (se sale) o verso lo strapiombo (se scende).
La moto senza targa è di un Cileno che vive nell'entroterra e va ad Arica a fare surf nei week end, ecco spiegato anche lo strano portaborse, a me aveva detto di averla persa e che aspettava il duplicato.
jocanguro
11-05-2020, 09:33
e va ad Arica a fare surf nei week end,
e gira senza targa !!??
vabbè..
paese che vai usanze che trovi, qui da noi se lo fai ti fucilano sul posto ...
samarcanda
11-05-2020, 14:07
troppo fico sto report :D:D
lo sai vero che poi ti toccherà fare anche quello del pamir :lol::!:
e gira senza targa !!??
vabbè..
paese che vai usanze che trovi, qui da noi se lo fai ti fucilano sul posto ...
mi sembra che anche in alcuni stati USA quando ritiri l'auto puoi non avere la targa per un po'….ma non lo giuro;)
robi_pal
11-05-2020, 22:37
e gira senza targa !!??
vabbè..
paese che vai usanze che trovi, qui da noi se lo fai ti fucilano sul posto ...
Io stesso ho perso la targa in Kirgyzstan l'anno scorso e, a parte il giorno che l'ho persa in cui ero proprio senza, poi ho girato per una settimana con un portatarga in lamiera ricavato da una grondaia e fissato con due rivetti a Karakol su cui ho incollato un adesivo con i numeri di targa che avevo fatto fare da mettere sui bagagli per la spedizione a casa. Mi ha fermato la polizia ma non ha nemmeno guardato la targa, erano concentrati solamente sul mio passaporto e soprattutto sul mio portafoglio :angry5:
In tanti paesi extraeuropei della moto e della targa importa poco, la cosa più importante è la persona perchè è quella che ha il grano .....
Originariamente inviata da Samarcanda
........
lo sai vero che poi ti toccherà fare anche quello del pamir :toothy10:Spero che poi si possa andare in moto, i Report lasciamoli per le soste forzate ! :lol:
Comunque mi piacerebbe scriverlo perchè mi aiuta a fissare meglio i ricordi
robi_pal
11-05-2020, 22:42
Domenica 15 maggio 2016
Oggi faccio il turista a piedi, la moto resta all’ostello.
Non è che ci sia molto da vedere, comincio dal porto turistico dove ci sono dei battelli che fanno un giro lungo la costa e i leoni marini che aspettano qualche omaggio dai cileni che passeggiano.
https://i.imgur.com/QISxtn9.jpg
https://i.imgur.com/x996zft.jpg
Poi salgo sulla collina che domina la città e su cui c’è la solita statua del Redentore e due pennoni con delle bandiere enormi.
https://i.imgur.com/fImgQsn.jpg
https://i.imgur.com/woNjxoQ.jpg
https://i.imgur.com/3aMZX5k.jpg
La vista della città è notevole, anche sulla costa dell’oceano e sul deserto alle spalle di Arica
https://i.imgur.com/fKxVr0R.jpg
https://i.imgur.com/K8TPjyI.jpg
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https://i.imgur.com/T7lDEcE.jpg
Dopo aver camminato per non so quante ore me ne torno all’ostello che il bucato si sarà ormai asciugato grazie all’aria secchissima di Arica. Faccio la conoscenza di uno strano Neozelandese giramondo appena arrivato qui e poi esco a cena, nuovamente a piedi, ma a poca distanza dall’ostello.
robi_pal
12-05-2020, 22:59
Lunedì 16 maggio 2016
Oggi i km non saranno tanti perciò me la prendo molto comoda e parto tardi dall’ostello. Spendo gli ultimi Pesos in benzina, in questo viaggio non tornerò più in Cile, e mi dirigo al Complejo Fronterizo Chacalluta, frontiera con il Perù. Il cartello invita a non uscire dall’asfalto poco prima della dogana.
https://i.imgur.com/BoDv1gD.jpg
La procedura è abbastanza veloce, soprattutto se si sa già che bisogna salire al primo piano, dove c’è una mensa, dirigersi alla cassa e con 1 USD si può acquistare il modulo da compilare !
L’avevo letto su un report e me ne ero ricordato.
Alla frontiera del Peru' incontro questi due motociclisti di cui non ricordo la nazionalità, forse Argentini ma non ne sono certo, comunque ci scambiamo informazioni utili ad entrambi.
https://i.imgur.com/xW02dwr.jpg
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Ed eccomi ritornato in Perù
https://i.imgur.com/BabcaJD.jpg
La strada l’ho già percorsa nell’altro senso esattamente due settimane fa quando provenivo da Arequipa.
Ora seguirò la Carretera Panamericana Sur (1S) fino a Moquegua e poi prenderò la Interoceánica Sur (36B).
Il panorama è per niente interessante, la strada presenta rettilinei lunghissimi in un deserto piatto.
Ripasso le rotaie del treno che sembra portare nel nulla.
https://i.imgur.com/reyq6yd.jpg
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Finalmente giungo a Moquegua, un'oasi di verde in mezzo a questo aridissimo deserto. E' una piacevole cittadina con diversi giardini, la piazza principale fu progettata da Gustave Eiffel (quello della torre di Parigi).
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https://i.imgur.com/ojTAoJT.jpg
Trovo alloggio in un hotel (per modo di dire) del centro in cui, per andare nel parcheggio, si attraversa la Hall tra la scrivania delle reception e le poltroncine.
Visto che è presto per cena faccio un giro al mercato.
https://i.imgur.com/3ze43Rt.jpg
https://i.imgur.com/qFxOH81.jpg
https://i.imgur.com/Yic5bU3.jpg
https://i.imgur.com/STaAufQ.jpg
Dopo cena torno alla piazzetta alberata e mi siedo su una panchina ad osservare le persone del posto.
Si siede vicino a me un signore di mezza età, capisce che sono un turista e comincia con le solite domande dei curiosi, in spagnolo. Salta fuori che è un missionario Italiano, è in Perù da molti anni e mi racconta parecchie avventure che ha vissuto nelle varie regioni di questo paese, passiamo così una piacevole serata a parlare italiano e poi me ne torno a dormire nello pseudo Hotel.
PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/16-mag-2016-49243998)
robi_pal
13-05-2020, 22:35
Martedì 17 maggio 2016
Vado verso il Lago Titicaca.
I panorami tornano a essere piacevoli, si sale sulle montagne e questo basta a rendere tortuosa la strada e interessante la guida.
https://i.imgur.com/VkCxZlr.jpg
https://i.imgur.com/wqgElRf.jpg
La strada è ben tenuta perchè serve anche una delle più grandi, e profonde, miniere di rame a cielo aperto esistenti in Perù : la Mina Cuajone (https://es.wikipedia.org/wiki/Cuajone)
In meno di 80 km sono di nuovo sopra i 4500 metri di quota e per altri 160 km non scenderò mai sotto i 4000.
https://i.imgur.com/t3S88zJ.jpg
Attraverso un deserto che ricorda un po' il Parco delle lagune in Bolivia.
https://i.imgur.com/p4MGFt8.jpg
Più avanti si scende un po’ per poi risalire ad un passo con un cartello che indica la quota.
https://i.imgur.com/Eh4u4Ck.jpg
Alle Aguas Termales de Puente Bello c'è un masso che sputa acqua calda da una fessura
https://youtu.be/tmbtygXlL6w
Scendendo sotto i 4000 m comincia ad esserci un po’ di verde, c’è un ruscello e la strada attraversa qualche piccolo villaggio
https://i.imgur.com/09T4JjC.jpg
https://i.imgur.com/yyyyw9e.jpg
Intravedo il Lago Titicaca solo quando mancano pochi km a Puno.
https://i.imgur.com/ZMMphig.jpg
https://i.imgur.com/s73vj0w.jpg
Cerco una sistemazione per un paio di giorni, domani vorrei visitare il lago. Dopo aver aspettato mezz’ora fuori da un ostello chiuso senza vedere arrivare nessuno con il cellulare cerco un hotel con un prezzo ragionevole, che sia abbastanza vicino al centro ed al porto e che abbia il garage per la moto.
Trovo quello che fa per me, mi sistemo in camera e parcheggio la Tenerella in garage.
La proprietaria è molto disponibile e concordo con lei la prenotazione per la gita di domani sul lago, tanto il prezzo è quello che fanno tutte le agenzie che ho visto sul web, verranno a prendermi domani mattina alle 8:00 fuori dall’hotel.
Vado a vedere il lago, il porto e a cercare un posto per la cena
https://i.imgur.com/AOYgAV5.jpg
https://i.imgur.com/AZMZliy.jpg
Il Lago titicaca è il lago navigabile più alto al mondo, si trova a una quota di 3812 m.
La settimana prossima ci saranno le elezioni presidenziali e in centro ci sono diversi cortei di simpatizzanti dei due diversi candidati
https://i.imgur.com/kCRknmm.jpg
Mi fermo in locale dove ci sono solo Peruviani, evito le trappole per turisti vicino al porto.
https://i.imgur.com/1UATR7o.jpg
PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/17-mag-2016-49292099)
robydilocate
14-05-2020, 08:50
bellissima quella strada verso il lago Titicaca...
... ho notato, leggendo il tuo bellissimo reportage, che per ogni pernottamento hai cercato comunque un riparo per la moto. Il rischio furto è elevato?
... aspetto la gita sul lago... :thumbup::hello2:
jocanguro
14-05-2020, 10:25
...ci siamo.. eh ..:)
leggiamo con piacere...:lol:
presente !!!:cool::cool:
Bellissimo report !!!:D:D:D
Fulton Spulvrazòun
14-05-2020, 15:04
Anche io mi sono appassionato al tuo racconto.
Ti seguo con piacere :thumbrig:
Vento notturno
14-05-2020, 15:37
Non ci deludere
robi_pal
14-05-2020, 23:06
... ho notato, leggendo il tuo bellissimo reportage, che per ogni pernottamento hai cercato comunque un riparo per la moto. Il rischio furto è elevato ?
Il riparo per la moto l'ho cercato solamente quando mi trovavo in cittadine abbastanza grandi, nei villaggi si poteva stare tranquilli.
In sud America, come ovunque nel mondo, il rischio furto è direttamente proporzionale al numero di abitanti che ha il luogo in cui sei. I ladri solitamente stanno dove c'è tanta gente e dove ci sono i soldi, la povera gente non saprebbe proprio che farsene della moto.
Comunque ogni situazione va valutata al momento e con un po' di esperienza riesci a capire quanto possa essere sicuro o meno.
Se hai dubbi chiedi e vedrai che, a costo di fartela portare in camera, faranno di tutto pur di non rinunciare a un cliente perchè non hanno il garage :lol:
robi_pal
15-05-2020, 00:07
Mercoledì 18 maggio 2016
Eccomi pronto alle 08:00 per la gita al Lago Titicaca, conoscendo come sono flessibili gli orari degli appuntamenti con i sudamericani mi preparo ad aspettare almeno mezz’ora ed invece sorprendentemente alle 08:02 arriva il microbus. Dall’hotel al porto sono 5 minuti di strada, ci scaricano vicini al molo dove ci aspetta la guida che ci accompagnerà e che parla spagnolo e inglese. Tra i vari turisti ci sono americani, francesi, spagnoli e anche due italiani di Milano. Io sono abbastanza allergico a questo tipo di turismo ma per questa volta mi adeguo anche perchè non ho alternativa, la Tenerella non galleggia …..
https://i.imgur.com/w0L1O7e.jpg
Partiamo con il battello e la prima tappa è alle famose isole galleggianti degli Uros (https://it.wikipedia.org/wiki/Islas_Flotantes).
La visita è tutta preparata, ovviamente, e ho la sensazione di essere come in un teatro in cui tutti recitano la loro parte e non nel mondo reale. Comunque è interessante la spiegazione di come sono fatte le isole e di come e perchè le hanno costruite e ci vivono sopra.
https://i.imgur.com/zT0rWS7.jpg
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https://i.imgur.com/mfoFKAe.jpg
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Seconda tappa l’Isola di Taquile (https://it.wikivoyage.org/wiki/Taquile).
https://i.imgur.com/mxGC82l.jpg
Sull’isola non esistono mezzi a motore, tutti si spostano a piedi e l’isola non è pianeggiante ma montagnosa, anche se piccola. Interessanti anche qui le varie spiegazioni della guida e soprattutto si vede un'isola viva e reale e non il teatrino delle Uros.
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Nella piazza d’Armi si trova il centro dell’artigianato che è un mercatino di prodotti artigianali fabbricati sull’isola. Interessante è la spiegazione sull’abbigliamento delle persone che identifica chi è sposato e chi no a seconda di cosa indossa.
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Gli uomini lavorano a maglia e si devono costruire una cuffia di lana con i ferri se voglio trovare moglie.
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Si attraversa buona parte dell’isola vedendo terrazzamenti coltivati, mattoni di adobe ad essiccare e godendo dello splendido panorama sul lago.
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Ci offrono un pranzo sotto un telo all’aperto.
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Si scende ad un molo diverso da quello in cui si è arrivati e si torna a Puno.
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Torno all’hotel e mi riconsegnano l’abbigliamento pesante che avevo lasciato per la lavanderia, non ho potuto lavarlo io quando ho fatto bucato ad Arica, ci sarebbe voluto troppo tempo per farlo asciugare.
Cena nello stesso locale di ieri
robydilocate
15-05-2020, 08:22
... hai comunque fatto benissimo a fare l'escursione sul lago, visto e considerato che non ci vai tutti gli anni...
... anche noi, quando capita, ci concediamo ad escursioni in barca...
... per forza... giustamente le moto non galleggiano e solo con una barca si possono ammirare le bellezze della costa...
... ricordo con molto piacere Les Calanque, le isole Tremiti, tutta l'Ogliastra, Pan di Zucchero, ecc...
... bisogna pur muovere l'economia....:cool:
jocanguro
15-05-2020, 10:50
Ma si quando si è in vacanza è bello girellare un po a caso, ma quando si ha poco tempo e si vuole centrare l'obiettivo di vedere in poco tempo le cose salienti ci si deve per forza buttare su giri organizzati, certo il rischio è quello di pagarli cari o di trovare realtà costruite , teatrini, ma vale comunque la pena...
bello..
belloo...
:D:D:D:D:D:D
robi_pal
15-05-2020, 22:56
L'escursione alle isole galleggianti degli Uros e all'isola di Taquile della durata di circa 8 ore, incluso un pranzo molto basico, mi pare di averla pagata sui 20-25 USD, una cifra modesta per un europeo considerato l'unicità del Lago Titicaca.
La mia intolleranza non era dovuta al costo della gita o al dover salire su una barca ma al fatto di non poter gestire liberamente il mio tempo e di dover sottostare a determinati percorsi, soste, visite, ecc.
Onestamente ne è valsa sicuramente la pena e se tornassi la rifarei di sicuro, del resto ho passato 4 settimane in Sud America da solo e una giornata organizzata è tollerabile ;)
robi_pal
16-05-2020, 00:42
Giovedì 19 maggio 2016
Da Puno alla foresta amazzonica. Mi sarebbe piaciuto arrivare fino a Puerto Maldonado, ma avrebbe comportato almeno due giorni di tempo in più, perciò mi fermerò a Mazuko.
40 km dopo Puno si deve attraversare Juliaca, una cittadina di quasi 300.000 abitanti con strade non asfaltate e un traffico caotico che sembra di essere ancora a La Paz, fortunatamente dopo la città la strada diventa molto piacevole e dopo altri 190 km raggiungo Abra Oquepuño 4873 m, secondo più alto passo del Sud America su strada asfaltata
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VIDEO (https://youtu.be/v8JQ-DnkT1Q)
In lontananza si vedono montagne che sfiorano i 6000 m
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Già dal passo si intravede una cittadina, in 20 km raggiungo Makusani (4315 m) in cui mi fermo a pranzo, per un almuerzo spendo la bellezza di 4,50 sol = 1,25 € a cui vanno aggiunti 0,25€ di una Cocacola.
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La strada inizia finalmente a scendere di quota, lungo le vallate vedo dei terrazzamenti per la coltivazione di patate
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Iniziano parecchi tornanti e le pareti della valle si stringono sempre più
VIDEO LUNGO (https://youtu.be/rRP4Ys6FI3k)
Lavori in corso sulla Interoceánica Sur
VIDEO LAVORI IN CORSO 1 (https://youtu.be/JX-7Ybfdpvs)
Altri lavori nel tratto che costeggia il Rio Inambari
VIDEO LAVORI IN CORSO 2 (https://youtu.be/wRjAV7JGG3c)
Ormai ho raggiunto la Yunga, trovo piante di banane in fianco alla strada
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Solita sistemazione per la moto all’interno della reception dell’hospedaje
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Il mercato qua offre ben altra merce rispetto a quello che ho visto nelle ultime due settimane
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Dopo cena, in camera, scopro sul web lo scempio che stanno praticando alla foresta amazzonica qui vicino con delle miniere abusive di oro in cui utilizzano mercurio per l'estrazione inquinando così in maniera irreversibile il terreno, i fiumi, i pesci, gli uomini.
Fortuna che non sono arrivato a Puerto Maldonado a mangiare pesce di fiume.
Per chi volesse approfondire (http://www.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-4977b293-c3c8-4750-af77-490be21271bf.html)
PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/19-mag-2016-49361857)
Sei stato fortunato o e' la normalita' non vedere una goccia di pioggia'???
robi_pal
16-05-2020, 19:36
Da wikipedia sul deserto di Atacama :
" Il deserto di Atacama si estende lungo l'area costiera nord-occidentale del Cile......... È uno dei deserti costieri più asciutti del mondo .......... La scarsità delle piogge è dovuta da un lato alla corrente di Humboldt (https://it.wikipedia.org/wiki/Corrente_di_Humboldt), che raffredda l'aria facendo condensare le nuvole già sull'oceano, e dall'altro alla presenza ad est della catena delle Ande, che intercetta l'umidità proveniente dal bacino Amazzonico, creando così un perenne campo di alta pressione."
A volte può piovere anche lì però diciamo che bisogna essere parecchio sfigati per prenderla :lol:
Quando si scavalcano le Ande e si va verso la foresta Amazzonica le cose si rovesciano, lì è difficile non prendere la pioggia.
In Perù, che è abbastanza lontano dal deserto di Atacama, ci sono due stagioni : la stagione delle piogge è nell'estate peruviana e va da Ottobre a Marzo mentre la stagione secca è durante l'inverno peruviano nei mesi tra Aprile e Settembre.
Io ero in Perù nel mese di maggio. Sono stato sicuramente anche fortunato perchè l'eccezione c'è sempre.
robi_pal
17-05-2020, 12:16
Venerdì 20 maggio 2016
Penultimo giorno con la moto: dalla foresta amazzonica alla Valle Sacra degli Incas.
Stamattina mentre sistemo l’abbigliamento nella Ortlieb perchè ritorno sulle montagne e avrò bisogno di vestiti pesanti a portata di mano, mi accorgo che nella taschina alta del maglione non c’è più il Puffin che mi portavo dietro dall’Islanda (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=452298), nel lavaggio a Puno l’hanno tolto e se lo sono tenuto, ormai è andato….
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Torno indietro per 16 km e prendo a destra per Cusco dopo aver superato l'ennesimo cantiere.
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Mi fermo ad un negozietto lungo la strada a prendere un po’ di frutta.
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Poco dopo Marcapata, subito dietro ad un tornante, vedo delle macchine ferme e dei camion, supero lentamente e mi trovo di fronte delle persone armate, alcuni con pistole ed altri con fucili, non ho nemmeno il tempo di realizzare quello che sto vedendo e cosa potrebbe succedere che uno che spunta dal tettuccio apribile di una jeep, anche lui armato, mi fa segno di procedere, non me lo faccio dire due volte e spalanco il gas per allontanarmi il più velocemente possibile. Non ho capito cosa stesse succedendo, le persone armate non avevano divise, non c’erano macchine della polizia o esercito e riflettendo su quanto avevo letto sull’oro della regione di Madre de Dios e sul legname dell’Amazzonia credo di essere stato fortunato a non avere approfondito.
Mazuko è a 300 m di quota, per i primi 100 km la strada sale pochissimo poi, come altre volte in questo viaggio, in 85 km si sale di 4000 m di dislivello e così supero nuovamente i 4700 m.
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Sono entrato nel distretto di Ccatcca ( ma come cavolo si pronuncia ???)
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Ad un paesino mi fermo al Grifo Rural (benzinaio)
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Ultimo passo oltre i 4000 metri, con un nome un po’ particolare, e scendo verso la Valle Sacra degli Incas (https://it.wikipedia.org/wiki/Valle_sacra_degli_Incas) bagnata dal fiume Urubamba
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Lungo la strada mi fermo a dare un’occhiata alle rovine di Rumicolca (https://en.wikipedia.org/wiki/Rumicolca)
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Ho raggiunto il fondovalle, ai lati della strada numerose coltivazioni di quinoa.
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Supero Pisac, famoso per il suo mercato, e raggiungo Ollantaytambo dove trovo posto in un Hospedaje con pappagalli nel giardino interno.
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PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/20-mag-2016-49430396)
jocanguro
18-05-2020, 17:15
:D:D:D:D:D
belli i pappagalli, e anche i posti:lol::D:D
robi_pal
18-05-2020, 22:19
Sabato 21 maggio 2016
Ultimo giorno con la moto. Ritorno a Cusco.
Prima di tutto vado a piedi a visitare le rovine Inca di Ollantaytambo.
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Arrivo pochi minuti prima dell’apertura della biglietteria così evito la calca delle ore centrali, salgo fino al tempio del sole e poi scendo verso Baño de la Ñusta, una tipica fonte inca.
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Quando esco cominciano ad arrivare i turisti e le bancarelle della piazza sono aperte. Torno all’Hospedaje a piedi a riprendere la moto e ripasso per una foto ricordo sotto al cartello.
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Dall’Hospedaje alle rovine Inca (https://youtu.be/pjh194oWSL4)
Devo consegnare la moto prima di sera e visto che la distanza Ollantaytambo - Cusco è di appena 80 km, facendo il percorso più veloce, cerco di sfruttare la giornata andando a vedere un paio di cose lungo la strada.
Nell’attraversare Yanahuara supero una sfilata composta da diversi gruppi folkloristici in costumi tipici e non.
Sfilata in costume (https://youtu.be/J2bzpqBv7W0)
A Urubamba devio a destra verso Maras per andare a vedere le saline. Uno spettacolo incredibile vedere delle vasche per ricavare il sale dall’acqua a 3100 metri di quota sul livello del mare.
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Da Maras verso le Salinas (https://youtu.be/dbcuvgi7zko)
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Il rigagnolo che scorre a sinistra nella foto è quello che alimenta con acqua salata tutta la salina. La salina è sfruttata solo durante la stagione secca, cioè l’inverno peruviano, durante l’estate peruviana le piogge dilavano troppo il terreno.
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Ritorno verso Maras per la stessa strada dell'andata
Vista sulle saline dall’alto (https://youtu.be/6xr5mcKzC2w)
Strada verso Maras (https://youtu.be/y52WDbbzkaQ)
Da Maras vado verso Moray (https://it.wikipedia.org/wiki/Moray_(sito_archeologico))
Strada verso Moray (https://youtu.be/R6H3clLOTCQ)
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Ritorno per la terza volta a Maras e tento di attraversarla seguendo le indicazioni del navigatore
Attraversando Maras (https://youtu.be/pXvj4Gqt5Xs)
Ritrovata la strada giusta torno in direzione di Cusco. Su un tornante mi fermo ad un punto panoramico sulla Valle Sacra degli Incas
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Arrivo a Cusco, giro del centro in moto e consegna della moto
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Discesa verso il centro di Cusco (https://youtu.be/NP_TO6V7ZFk)
Riconsegno la moto a Alejandro di Perù Moto Tours dopo 20 giorni e 6125 km.
Tono allo stesso ostello di venti giorni fa, chiedo di prenotarmi un taxi per domani mattina per la stazione dei treni e chiedo anche se posso lasciare qui le mie valige per una notte, tornerò dopodomani e resterò qui per le ultime due notti in Perù.
Esco a cena e su consiglio del ragazzo dell’ostello vado in un locale tipico per evitare le solite trappole per turisti che una città frequentata come Cusco presenta.
Fine della gita (con la moto)
PERCORSO (https://it.wikiloc.com/percorsi-motociclismo/21-mag-2016-49465741)
Attentatore
18-05-2020, 22:38
questo e' un viaggio avventura...un vero sogno...ti invidio..non ci riusciro' mai....
Vento notturno
18-05-2020, 23:04
Molto bello. Grazie
l'ho letto e "vissuto" man mano che l'hai raccontato e mò che sei alla riconsegna della moto ti esprimo la mia sincera ammirazione e un pò d'invidia per questa tua escursioncina :D ; non credo percorrerò mai quelle strade ma grazie al tuo report un pò di quella polvere l'ho mangiata anch'io :!::!::!: e grazie per averlo condiviso
robi_pal
19-05-2020, 06:42
Grazie a voi che avete avuto la pazienza di leggerlo.
Ho cercato di essere il più sintetico possibile soprattutto perchè la scrittura non è il mio forte, altrimenti avrei potuto scriverci un libro a raccontare i mille particolari vissuti ogni giorno, gli incontri con le persone e i loro stessi racconti, le senzazioni provate ad ogni curva di quelle magnifiche strade e magnifici panorami. Sono luoghi molto lontani da noi non solo geograficamente e dopo averli vissuti si torna arrichiti.
Ecco che sono partito con il solito pippone pieno di retorica, meglio che mi fermi subito.
Speriamo si torni presto a viaggiare, grazie ancora a tutti.
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jocanguro
19-05-2020, 10:26
Grazie Robi_pal, bellissimo racconto, e anche le descrizioni sintetiche erano ottime chiare a comprensibili…
bel lavoro, ma sopratutto BEL VIAGGIO,
grazie per aver condiviso e aperto il tuo cuore alle nostre passioni !!!!
:eek::eek::D:D
Vento notturno
19-05-2020, 11:18
Restiamo in attesa del prossimo
robydilocate
19-05-2020, 13:13
fantastico davvero...
complimenti robi_pal...
... ma ora ti aspetto col Pamir... che m'incuriosisce parecchio...
:thumbup::hello2:
cacciatore
20-05-2020, 18:36
Complimenti, bellissimo racconto di un viaggio fantastico.
Grazie
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |