Nik650
29-09-2019, 22:09
Se il moderatore permette , metterei questa mia recensione in questa stanza, altrimenti sposti in posto congruo.
Non è un paragone, ci mancherebbe altro, ma scendendo dal GS 1200 venerdì e salendo sulla R 1250 sabato ho percorso 200 Km di cui 50 anche con un po' d'acqua e la prima sensazione è un confronto spontaneo tra due moto, benché così diverse.
Due moto eccellenti figlie di due progetti moderni che evidenziano come in soli 5 anni dal 2014 al 19 lo sviluppo tecnico possa trasformare l'ottimo in superlativo.
Certo la grande differenza tra le due moto è nel cambio/frizione e poi il motore. Il cambio è finalmente un cambio degno di questo nome. Morbido e silenzioso, preciso assistito da una frizione modulabile e progressiva. Il solo pensiero di cambiare è sufficiente per farlo. Una sensazione bellissima che rimpiangevo con la mia vecchia Honda ( 350 Four) tanti, ma tanti anni fa.
Il motore è molto pastoso. La sua coppia sotto, da 1000 a 5000 consente di sostenere marce alte a basse, bassissime velocità. Non c'è incertezza, il tiro è corposo, fluido. Ho impostato, solo per oggi, il limitatore a 6000 per fare il bravo e devo dire che tra le curve per andare a Bellagio a vedere le Frecce Tricolori bastava e ne avanzava. Una gran schiena , un motore docile che si lascia trattare, ma che se gli chiedi veleno diventa bestiale, spaventoso da quanto alleggerisce l'avantreno.
La posizione di guida non è sacrificata, appena appena con il busto in avanti e con le ginocchia un poco più piegate rispetto alla posizione sul GS sei così invitato a stare dentro alla moto e a sentire l'avantreno. Infatti è tra le curve che la moto si trova a proprio agio. Tra le curve percorre la traiettorie in piega in modo fluido, sicuro e si scopre, complice forse la mancanza del telelever, di "sentire" la curva. Sembra di sentire la spalla dello pneumatico lavorare mentre disegna la traiettoria, poi in accelerata tutto si alleggerisce e poi di nuovo dentro nella curva, senza accusare nessun cambio di carico post/ant ma tutto con estrema dolcezza. Gli ammortizzatori ant, lavorano bene. Pur non avendo l'ESA le molle sono regolate morbide all'inizio per poi indurirsi in modo progressivo. Il mono post, invece l'ho regolato a + 5 su 8 di freno idraulico e - 13 di 20 morbidezza molla. Senza saperlo ho azzeccato l'assetto per un peso piuma come me senza passeggero , ora dovrò solo intervenire con microscopiche correzioni secondo le esigenze.
Nuove e piacevoli sensazioni di guida insomma, ma che si affiancano alle dolenti note. La naked ti porge il conto sul versante della protezione aerodinamica. Il GS era perfetto sotto questo aspetto e già da domani mi metterò a caccia di un plexi che possa togliermi quel muro d'aria che dagli 80 km/h in poi mi spinge indietro e da tanto fastidio.
Ed infine, i movimenti da fermo. Sulla carta GS ed R hanno poca differenza di peso circa 15 kg a vantaggio della R, ma spostare questa moto ho l'impressione di spingere una 125 da quanto sembra leggera.
Insomma , buona la prima si direbbe sul set cinematografico e grande soddisfazione ai primi 200 chilometri.
Saluti
Non è un paragone, ci mancherebbe altro, ma scendendo dal GS 1200 venerdì e salendo sulla R 1250 sabato ho percorso 200 Km di cui 50 anche con un po' d'acqua e la prima sensazione è un confronto spontaneo tra due moto, benché così diverse.
Due moto eccellenti figlie di due progetti moderni che evidenziano come in soli 5 anni dal 2014 al 19 lo sviluppo tecnico possa trasformare l'ottimo in superlativo.
Certo la grande differenza tra le due moto è nel cambio/frizione e poi il motore. Il cambio è finalmente un cambio degno di questo nome. Morbido e silenzioso, preciso assistito da una frizione modulabile e progressiva. Il solo pensiero di cambiare è sufficiente per farlo. Una sensazione bellissima che rimpiangevo con la mia vecchia Honda ( 350 Four) tanti, ma tanti anni fa.
Il motore è molto pastoso. La sua coppia sotto, da 1000 a 5000 consente di sostenere marce alte a basse, bassissime velocità. Non c'è incertezza, il tiro è corposo, fluido. Ho impostato, solo per oggi, il limitatore a 6000 per fare il bravo e devo dire che tra le curve per andare a Bellagio a vedere le Frecce Tricolori bastava e ne avanzava. Una gran schiena , un motore docile che si lascia trattare, ma che se gli chiedi veleno diventa bestiale, spaventoso da quanto alleggerisce l'avantreno.
La posizione di guida non è sacrificata, appena appena con il busto in avanti e con le ginocchia un poco più piegate rispetto alla posizione sul GS sei così invitato a stare dentro alla moto e a sentire l'avantreno. Infatti è tra le curve che la moto si trova a proprio agio. Tra le curve percorre la traiettorie in piega in modo fluido, sicuro e si scopre, complice forse la mancanza del telelever, di "sentire" la curva. Sembra di sentire la spalla dello pneumatico lavorare mentre disegna la traiettoria, poi in accelerata tutto si alleggerisce e poi di nuovo dentro nella curva, senza accusare nessun cambio di carico post/ant ma tutto con estrema dolcezza. Gli ammortizzatori ant, lavorano bene. Pur non avendo l'ESA le molle sono regolate morbide all'inizio per poi indurirsi in modo progressivo. Il mono post, invece l'ho regolato a + 5 su 8 di freno idraulico e - 13 di 20 morbidezza molla. Senza saperlo ho azzeccato l'assetto per un peso piuma come me senza passeggero , ora dovrò solo intervenire con microscopiche correzioni secondo le esigenze.
Nuove e piacevoli sensazioni di guida insomma, ma che si affiancano alle dolenti note. La naked ti porge il conto sul versante della protezione aerodinamica. Il GS era perfetto sotto questo aspetto e già da domani mi metterò a caccia di un plexi che possa togliermi quel muro d'aria che dagli 80 km/h in poi mi spinge indietro e da tanto fastidio.
Ed infine, i movimenti da fermo. Sulla carta GS ed R hanno poca differenza di peso circa 15 kg a vantaggio della R, ma spostare questa moto ho l'impressione di spingere una 125 da quanto sembra leggera.
Insomma , buona la prima si direbbe sul set cinematografico e grande soddisfazione ai primi 200 chilometri.
Saluti