Rantax
24-09-2019, 08:08
La Kawasaki, la Heavy Industries Japan, e non la filiale italiana, ha acquistato la Bimota dagli imprenditori svizzeri Marco Chiancianesi e Daniele Longoni; la notizia verrà ufficializzata nei prossimi giorni in una conferenza stampa. Una anticipazione che Yesterbike riesce a dare in anteprima grazie ad una soffiata confidenziale ricevuta da un paio di nostri amici fornitori della casa riminese, che sono già contattati informalmente dal management della nuova proprietà in vista di una imminente ripresa della collaborazione commerciale. La cifra pagata dal colosso nipponico non è nota, ma naturalmente si parla di alcuni milioni di euro, anche se in realtà della Bimota, quella vera, ci è rimasto ben poco.
L'ultima apparizione ufficiale della casa riminese, già di proprietà svizzera, risale all'Eicma 2015, quando venne presentata la Impeto, una naked motorizzata Ducati Diavel che, a detta degli ormai ex titolari, poteva essere allestita anche con un kit di parti speciali e perfino con un turbocompressore. Ma di quella moto non si è saputo più nulla; quel modello è rimasto un prototipo mai andato in produzione. Da tempo del resto si sapeva che Chiancianesi con il suo socio e cognato Longoni, avevano deciso di vendere la Bimota. Cosa che si è poi concretizzata in queste ultime settimane, ma senza che nulla finora fosse trapelato sui media.
Yesterbike ha contattato alcuni personaggi legati alla Bimota, primo fra tutti Virginio Ferrari che nel 1987 vinse il titolo mondiale della TT F1 in sella a una YB4. "Sono sorpreso - rivela Virginio, residente da tanti anni a Montecarlo dove ha una avviatissima concessionaria MV Agusta - proprio non ne sapevo nulla, anche se forse c'era da aspettarselo. Da una parte sono felice che la Bimota possa tornare in auge dopo le tante disavventure societarie patite negli ultimi anni, ma dall'altra un po' mi dispiace perché anch'io avevo accarezzato l'idea di acquisirla mettendo insieme un pool di imprenditori. Tant'è che più di una volta avevo parlato con Marco Chiancianesi. Onestamente sostenere che stavo trattando l'acquisto sarebbe una forzatura, diciamo che ne stavamo discutendo. Tant'è che lui stesso mi disse che c'erano delle trattative in corso, ma non pensavo certo che riuscisse a chiudere in tempi così brevi, tantomeno con un colosso come la Kawasaki. Insomma, sostanzialmente sono arrivato tardi e non ho fatto in tempo. Peccato".
Giuseppe Morri, il fondatore della Bimota con il compianto Massimo Tamburini, raggiunto telefonicamente, ha commentato: "Non ho informazioni precise, ma sono voci che in questi ultimi giorni stanno girando insistentemente. Se l'acquisizione della Kawasaki si concretizzasse e tale notizia risultasse fondata ne sarei felice e orgoglioso, perché significherebbe che il marchio è stato più forte di chi lo ha gravememente danneggiato in questi ultimi 20 anni. Se mi interessa rientrare? Assolutamente no. Ho 78 anni compiuti e la mia avventura in Bimota si è conclusa nel 1993. La Bimota è una mia creatura, pertanto mi auguro che riesca ad essere rilanciata come merita. Per me sarebbe una immensa gioia. Il mio cuore è sempre stato e sempre rimarrà in questo marchio".
(By Moto Club Yesterbike 10/2019)
L'ultima apparizione ufficiale della casa riminese, già di proprietà svizzera, risale all'Eicma 2015, quando venne presentata la Impeto, una naked motorizzata Ducati Diavel che, a detta degli ormai ex titolari, poteva essere allestita anche con un kit di parti speciali e perfino con un turbocompressore. Ma di quella moto non si è saputo più nulla; quel modello è rimasto un prototipo mai andato in produzione. Da tempo del resto si sapeva che Chiancianesi con il suo socio e cognato Longoni, avevano deciso di vendere la Bimota. Cosa che si è poi concretizzata in queste ultime settimane, ma senza che nulla finora fosse trapelato sui media.
Yesterbike ha contattato alcuni personaggi legati alla Bimota, primo fra tutti Virginio Ferrari che nel 1987 vinse il titolo mondiale della TT F1 in sella a una YB4. "Sono sorpreso - rivela Virginio, residente da tanti anni a Montecarlo dove ha una avviatissima concessionaria MV Agusta - proprio non ne sapevo nulla, anche se forse c'era da aspettarselo. Da una parte sono felice che la Bimota possa tornare in auge dopo le tante disavventure societarie patite negli ultimi anni, ma dall'altra un po' mi dispiace perché anch'io avevo accarezzato l'idea di acquisirla mettendo insieme un pool di imprenditori. Tant'è che più di una volta avevo parlato con Marco Chiancianesi. Onestamente sostenere che stavo trattando l'acquisto sarebbe una forzatura, diciamo che ne stavamo discutendo. Tant'è che lui stesso mi disse che c'erano delle trattative in corso, ma non pensavo certo che riuscisse a chiudere in tempi così brevi, tantomeno con un colosso come la Kawasaki. Insomma, sostanzialmente sono arrivato tardi e non ho fatto in tempo. Peccato".
Giuseppe Morri, il fondatore della Bimota con il compianto Massimo Tamburini, raggiunto telefonicamente, ha commentato: "Non ho informazioni precise, ma sono voci che in questi ultimi giorni stanno girando insistentemente. Se l'acquisizione della Kawasaki si concretizzasse e tale notizia risultasse fondata ne sarei felice e orgoglioso, perché significherebbe che il marchio è stato più forte di chi lo ha gravememente danneggiato in questi ultimi 20 anni. Se mi interessa rientrare? Assolutamente no. Ho 78 anni compiuti e la mia avventura in Bimota si è conclusa nel 1993. La Bimota è una mia creatura, pertanto mi auguro che riesca ad essere rilanciata come merita. Per me sarebbe una immensa gioia. Il mio cuore è sempre stato e sempre rimarrà in questo marchio".
(By Moto Club Yesterbike 10/2019)