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Visualizza la versione completa : Prossima gs (anche) ibrida?


Meatloaf69
24-06-2019, 14:46
http://www.motoblog.it/post/965679/bmw-brevetti-moto-ibrida

Dal disegno del brevetto è evidente che si tratta del profilo di un serbatoio di una simil-enduro (altrimenti il "giochetto" della batteria estraibile non funzionerebbe), ergo...

Balù
24-06-2019, 17:00
moto elettrica???
:pottytra:

Bassman
25-06-2019, 14:15
Che ci piaccia o no, i mezzi con motore termico sono destinati a sparire, è solo questione di tempo e di disponibilità di carburante.

papipapi
25-06-2019, 22:11
Fino a quando avrò vita, moto classiche...............:confused: è finita l'era della moto :dontknow::toothy2:

caPoteAM
25-06-2019, 22:35
per quando succederà io forse non ci sarò più...... parliamo di un centinaio di anni, ma quando succede smetto di andare in moto...................mi riferisco alla fine dei motori termici

CAVALLOGANZO
26-06-2019, 08:09
Magari x girare coi blocchi del traffico in città..... Ma che state addí, dai....assaggeremo nuove soluzioni viavia, non facciamo i talebani a prescindere

dEUS
26-06-2019, 09:10
Quando inventeranno una batteria che possa durare per minimo 600km al giorno ed almeno 15 anni senza perdite di prestazioni, perchè no...

jocanguro
26-06-2019, 15:31
io uso solo I telefoni con il filo... quelli strani chiamati cellulari e che sono senza filo non li sopporto,
quando usciranno smetterò di telefonare...:lol::lol::lol:

me'ndo
27-06-2019, 17:02
Eeeeecco perché non funzia .... il filooooo

raello
27-06-2019, 17:14
Premesso che amo il caro, vecchio motore termico, però penso che le stesse cose che diciamo noi le dicessero quelli che amavano i cavalli come mezzo di trasporto agli inizi del 900 …

Svaldo
27-06-2019, 17:21
Sembra il serbatoio di una GS, ma che materiale useranno per renderlo così flessibile all'interno senza pericolo? Un silicone speciale?
Parlando con un mio amico vigile del fuoco, pare che una batteria al litio che prende fuoco non sia possibile spegnerla in nessun modo tranne immergendo tutta la moto o auto in una vasca di adeguate dimensioni piena d'acqua, per cui dovranno attrezzarsi con mezzi mobili progettati apposta.... a me fa paura sinceramente come tecnologia.
Il punto è che ci stiamo allontanando sempre più dall'autosufficienza, il cavallo poteva mangiare anche l'erba per strada, bene o male la benzina la trovi ovunque adesso , ma un punto di ricarica rapida per la batteria al momento nel deserto non c'è, e anche nella "civile" Europa non sono organizzati ancora granchè, che poi è vero che meno di 600 Km di autonomia non si può prendere in considerazione, appare ancora una roba indietro come le palle dei cani al momento.

raello
27-06-2019, 18:27
Vero tutto quello che dici.
Vero anche che io a cavallo non ci andrei (mi fanno paura), anche se mangiano l’erba (scherzo).
Però secondo me i tempi sono veloci: tutta una serie di fattori macroeconomici spingono, e non credo che ci vorranno troppi decenni per una vera rivoluzione.
Nel frattempo mi tengo la mia r100 del 1980 …

Svaldo
27-06-2019, 18:50
Ma ti sembra giusto che noi occidentali (in minoranza) dobbiamo rivoluzionarci a suon di cifre altissime mentre il resto del mondo (in maggioranza)continua a fare quello che gli pare usando mezzi semplicissimi tipo la fantastica r 100?

CAVALLOGANZO
27-06-2019, 23:22
A cavallo ci si va ancora e di brutto, provare x credere..... E non è una moto é vivo....
Il resto è tecnica

jocanguro
28-06-2019, 10:46
La trasformazione del parco circolante da endotermico a elettrico richiederà tempo, tanto tempo, decine di anni…
tutto costa ed è difficile da fare (pensate a una rete di distributori elettrici capillare quasi come oggi quelli di benzina…)

Ma direi … : per fortuna !!!
perchè anche cosi si sconvolgono gli equilibri mondiali, ipotesi:
se nel giro di 3 mesi arriva misterX che inventa la batteria ideale = 20kg 100kw/ora 5 minuti di ricarica ..(:D;) pazzesco)
sai quante guerre ? chi ha il petrolio diventa povero,
chi ha il litio o il plutonio, o il xxyyy diventa ricco…

e giu a invadere paesi e ammazzare gente...;)

caPoteAM
28-06-2019, 13:33
Sì ma per caricare le batterie sempre la corrente ci vuole e visto che non abbiamo il nucleare sempre il petrolio dobbiamo usare, l'inquinamento si sposta da valle a monte

raello
28-06-2019, 15:13
L’obiettivo dei venditori di energia elettrica (in Italia il principale è ENEL, ma ce ne sono anche altri, e non solo italiani) è quello di metterci le prese di ricarica in casa, ovviamente vogliono vendere più energia. Poi di mettere giù le colonnine, per ora gratis, ma non durerà per molto. I produttori di auto ci stanno facendo tutti un sacco di investimenti sopra, vedasi le corse ad esempio, o il fatto che la Porsche sta per uscire con la prima auto full electric e che pensa alla prossima generazione di 911 ibrida, ed anche la Ferrari sta arrivando.
Cominciano loro, provano le tecnologie nuove, che quando sono nuove costano un botto, e poi si passa alla produzione di massa.
Poi che per fare energia bisogna bruciare qualcosa è un altro tema, comunque il petrolio, o più in generale l’olio pesante, in Italia è stato in buona parte dismesso (bruciamo prevalentemente gas, che inquina infinitamente meno del petrolio, abbiamo un po’ di idroelettrico e, sfortunatamente, ancora non poco carbone che, nonostante le varie rassicurazioni, ancora non è proprio pulito, eolico e solare pesano in fondo ancora poco sul totale). Però la tecnologia vorrebbe puntare sulla produzione delocalizzata (ognuno si fa un po’ della propria energia col solare, l’eolico, il biogas ecc …), sono le cosiddette smart grid.
Per fare quanto sopra ci vogliono soprattutto un sacco di soldi, perché ancora non ci sono le batterie, ma più in generale non c’è un sistema di storage dell’energia massivo (non esiste l’equivalente di una gigantesca cisterna di petrolio/gas/carbone: non funziona la logica della gigantesca pila duracell per intenderci), perché bisogna fare pesanti investimenti sulla rete di distribuzione elettrica, e perché in generale tutto il mondo degli idrocarburi classici spinge per rallentare la cosa (ed hanno un sacco di soldi loro per farlo).
La mia opinione personale è che ci arriveremo prima di quello che si immagina, non dico domani, ma tra 20, massimo 30 anni, di sicuro il motore termico che brucia derivati del petrolio peserà infintamente meno di oggi, non parlo solo di moto ed auto, ma anche di camion e navi che probabilmente andranno a gas liquefatto (per gli aeroplani la vedo oggettivamente più dura), non sarà tutto elettrico, ma sarà molto diverso da ora.
Poi che ci sarà qualcuno, e saranno tanti, che ancora andrà a cavallo non ne dubito (scherzo).
Ciao

caPoteAM
28-06-2019, 17:11
Che le colonnine siano gratis non mi risulta mi parlavano di contributo di 1200 euro, a casa poi più che le prese bisogna aumentare almeno a 7kw i contatori

raello
28-06-2019, 17:33
Con contratti con impegno pluriennale viene “omaggiata” (le virgolette non sono a caso, ndr), ovvio che se te la vuoi comprare a parte la paghi.
Se aumenti la potenza, ma dipende dal tipo di colonnina e di ricarica che vuoi, ovvio che la paghi (questa volta al distributore, non al venditore, anche se te la trovi nella bolletta di vendita).
È tutto un business. E grosso.
Al momento però ne vendono poche, se non pochissime, il perché lo abbiamo già detto. Però c’è tutto un tam tam che spinge …

raello
28-06-2019, 17:48
Oè, ci tengo a precisare ancora che non sono un partigiano dell’e-mobility a tutti i costi, anzi. Però, visto che lavoro nel mondo dell’energia “tradizionale”, sono ormai anni che mi stracciano i maroni con queste storie e che ne sento parlare, ed effettivamente ho visto che qualcosa sta cambiando tra gli operatori e che tutti si stanno attrezzando per un qualcosa di alternativo a benzina e gasolio.

aspes
28-06-2019, 19:20
più in generale non c’è un sistema di storage dell’energia massivo (non esiste l’equivalente di una gigantesca cisterna di petrolio/gas/carbone: non funziona la logica della gigantesca pila duracell per intenderci),
Ciao

esiste, sono gli invasi a monte delle centrali idroelettriche, la mia passione lavorativa e non. Pero' sono daccordo che no e' che se ne possano fare a iosa, ormai in europa abbiamo fatto tutto il possibile .
Tornando al micro tema, ovvero la moto ibrida, non ci vedo nessunissimo futuro.
E spiego perche'. L'ibrido e' chiaramente una tecnologia di transizione verso l'elettrico puro, un modo di supplire ai problemi di autonomia dandoti un mezzo che consuma qualcosa in meno di uno tradizionale al prezzo di una complicazione tecnologica non da poco. Questo per chi non crede alle favolette. Ora...e' di tutt evidenza che sparira' appena ci saranno batterie di certe caratteristiche e sopratutto una rete di ricarica puntiforme . Non do' all'ibrido piu' di 20 anni da ora.
Venendo ai mezzi...una automobile puo' avere peso e dimensioni da rendere la soluzione applicabile. Una bici ha peso e dimensioni adatte gia' ora alll'elettrico puro e infatti c'e' pieno. Una moto inteso come sputer potrebbe essere oggi equiparabile alla bici e 100 km di autonomia li puo' avere e possono bastere per impiego casa ufficio. Ma una moto che deve fare turismo non puo' essere elettrica pura. E allora perche' no ibrida? semplice. A fronte di un lieve risparmio di carburante dovrebbe trovare il posto dove alloggiare le batterie e il motore elettrico. Del tutto impraticabile mettere il motore nelle ruote se non si vuole uccidere la dinamica del veicolo. Ergo...su una moto queste robe non ci stanno e non ci si puo' permettere altri 50-80 kg minimo di robe a boordo. Il tutot per fare che cosa? 20 a litro invece che 17? E a che prezzo?
NEssuna moto ibrida vedra' mai il successo e probabilmente se ne verra' commercializzata qualcuna sara' solo per motivi di immagine e restera' a marcire nelle vetrine. Non ha senso semplicemente.
ps:dimenticavo, ibrido funziona solo con un cambio automatico intelligente e integrato nella funzionalita', quindi niente cambio meccanico. Altra complicazione

CAVALLOGANZO
28-06-2019, 20:14
Si ma magari ci giri coi blocchi del traffico, e bmw allimmagine ci tiene. Il resto tutto giusto.
Porsche fa gia full elettriche plugin da almeno un anno...

Svaldo
28-06-2019, 20:27
Ma se si usassero materiali leggeri, un motore elettrico nel mozzo ruota anteriore con funzione ulteriore di retromarcia renderebbe veramente la GS inguidabile? La Wunderlich ha provato, con batterie nelle valigie, non mi sembrava che fosse andata così male la prova...anche con gli strumenti del momento. Magari si può compensare il peso aggiuntivo con l'uso di cerchi in carbonio

aspes
28-06-2019, 20:36
svaldo, a suo tempo sulla realizzazione wunderlich ho detto le stesse cose. E non ha avuto nessun seguito. Semplicemente e' un non senso tecnico fatto da una casa con i controcazzi, figurati da un commerciante di accessori.
Fatti una domanda e datti una risposta: per 3 km a litro in piu' ti metteresti sulla moto diverse decine di kg in piu', un considerevole aumento di prezzo e complicazioni a iosa?
Anche sulle auto....ancora ancora una toyotina medio piccola, ma una porsche ibrida che senso ha se non un ritorno di immagine? E ricerca tecnologica , eventualmente da impiegare in futuro, pagata dai ricchi snob. E' giusto cosi', ma per favore care case costruttrici....non siamo cretini che abbocchiamo propri a tutto.

rasù
28-06-2019, 23:42
Sto rivedendo per la millesima volta quel gran capolavoro di Blade Runner... le auto volano propulse da chissà quale fonte di energia. La scritta introduttiva dice "Los Angeles novembre 2019".
Quando facciamo previsioni tecnologiche siamo sempre troppo ottimisti, e non è necessariamente vero che le possibilità di evoluzione siano sempre infinite in ogni direzione.

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jocanguro
29-06-2019, 09:49
n capolavoro di Blade Runner... le auto volano propulse

e allora 2001 odissea nello spazio ?? ad oggi il 2001 è preistoria, ci nascevano I nostril figli ormai maggiorenni.

comunque conordo in pieno con Aspes …

il problema è solo sulle batterie e i tempi di ricarica,
sull'energia occorre spostarsi sul fotovoltaico, tutti a casa con impiantini da 3 5 kw, ma anche li occorrerebbe immagazzinare il surplus prodotto...;)

aspes
29-06-2019, 11:34
gli impiantini puntiformi casalinghi sono ua cosa in cui non credevo minimamente fino a pochi anni fa, dato il mio background classico. Un tempo le centrali dovevano essere il piu' grandi possibile. Si concentrav in pochi posti immensi la produzione e da li si distribuiva chissa' dove. Aveva senso, con impianti a vapore dotati di caldaie scaldate con combustibili vari. Aveva e ha ancora senso , visto che le mega centrali di oggi sono esattamente come quelle di 50 anni fa. Quindi mega era economico rispetto a frazionare, esattamente come una mega nave e' piu' conveniente di farne due medie.
Oltretutto stabilizzare i carichi nazionali era una funzione di enel che da grandi sale controllo puo' accendere e spegnere e regolare turbine in tutta la nazione in tempo reale. E tenendo conto appunto che non si puo' accumulare grandi energie se non sotto forma di acqua nei bacini. Oggi ho cambiato idea. la micro produzione privata non puo' certo supplire alle esigenze delle industrie , ma puo' fare una buona percentuale dell'uso domestico. E in questo caso con batterie di modeste dimensioni si puo' stoccare l'eventuale surplus. Infine le possibilita' di equilibrio di rete sono diventate possibili con una gestione computerizzata puntiforme dei carichi. Non sono del tutto convinto ancora della convenienza economica del micro impianto casalingo, ma tecnicamente invece si .

rasù
29-06-2019, 13:12
Mi sembra una cosa vantaggiosa come la mobilità automobilistica privata...

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Enzofi
29-06-2019, 23:01
Ci vorrebbe una seria analisi costi benefici . A sensazione il micro impianto domestico o meglio di condominio permette di produrre quello che serve all'utenza residenziale.
Energia per l'ascensore, autoclave, pompe, illuminazione, elettrodomestici, condizionamento.
Ma, serve poi qualcuno che gestisca un sistema complesso, anche come distribuzione dei carichi e priorità senza ricorrere alla rete.

aspes
30-06-2019, 19:58
beh, ma tanto alla rete sei connesso comunque e c'e' comunque scambio continuo di energia. sarebbe folle affidarsi a un impianto elettrico autonomo, che se un bel giorno hai un guasto serio resti senza corrente per giorni. O in balia di assemblee condominiali. E piu' banalmente potresti trovarti spesso e volentieri in deficit, e la corrente serve in casa...come l'acqua e piu' del riscaldamento. Peraltro non credo che microimpianti solari o eolici possano supplire alle necessita' di un condominio. Forse di una villetta unifamiliare si, comunque e' una strada interessante, fino a pochi anni fa non gli avrei dato nessuna chance

Enzofi
30-06-2019, 20:25
Certo, connessi alla rete. A noi , condominio, Enel aveva proposto la copertura dei tetti con pannelli solari (gratis) se li avessimo scelti come General contractor per i lavori di riqualificazione energetica con ecobonus e cessione del credito fiscale.
Un lavoretto da 3mln che partirà dopo l'estate.
Poi abbiamo fatto scelte diverse preferendo il controllo diretto dei lavori.

aspes
30-06-2019, 21:08
3 milioni !!! minchia del lavoretto

Enzofi
30-06-2019, 21:19
siamo tre palazzi per 260 appartamenti...tutto dovrà essere concluso e pagato per 31-12-2021 per usufruire del ecobonus. Dolore, grande dolore
Di pannelli solari se ne potevano installare abbastanza ma non abbiamo fatto i conti esatti della potenza avrebbero potuto fornire .

raello
01-07-2019, 11:54
In realtà i condomini sono proprio il target commerciale nr.1 di queste iniziative perché possono spalmare i costi (ancora alti) su un numero maggiore di persone, però secondo me ancora il mercato non è pronto e, soprattutto, non ci sono i soldi da spendere nella maggior parte dei casi.
Il privato da questo punto di vista è già stato abbondantemente spinto, anche perché anni fa c’erano importanti incentivi che ora non ci sono più, e che hanno fermato tutto una volta spariti (e che ci hanno lasciato in eredità dei costi in bolletta non banali a livello di sistema paese).
Aspes personalmente non considero i bacini come dei sistemi di stoccaggio “massivi” di elettricità, perché l’acqua necessita di essere rimandata su, una volta che è scesa ed ha prodotto energia (e quindi ne consuma), a parte questo però, è soprattutto il fatto che ci vorrebbero bacini immensi per poter immagazzinare quantità di energia importanti. Io che, lavoro nel mondo gas, mi riferisco a qualcosa di analogo al sistema di stoccaggio che abbiamo noi in Italia (uno dei più grandi di Europa, tra l’altro): d’estate continuiamo ad importare gas, perché le curve di import sono sostanzialmente dei piattoni, lo stocchiamo in vecchi giacimenti esausti sotto pressione, e lo tiriamo fuori d’inverno, quando serve per coprire i picchi di consumo del paese. Parliamo, in termini di energia, di quantità enormi. Per me stoccaggio a livello paese è qualcosa del genere. Oggi i bacini li si usa per fare bilanciamento e coprire eventuali picchi, e li si riempie di notte per svuotarli di giorno (o viceversa, a seconda delle esigenze), anche perché, come già detto, ci vorrebbero quantità di bacini spropositate per immagazzinare l’energia necessaria per rifornire tutto il paese.
Però, siccome so che sei una persona molto informata, e l’argomento mi affascina (e sono assolutamente disposto ad imparare cose che non so in merito), al massimo parliamone a parte, perché forse andiamo fuori tema.

jocanguro
01-07-2019, 15:17
Si, seguo con interesse, ma siamo o.t. ….
:(

aspes
01-07-2019, 22:09
Aspes personalmente non considero i bacini come dei sistemi di stoccaggio “massivi” di elettricità, perché l’acqua necessita di essere rimandata su, una volta che è scesa ed ha prodotto energia (e quindi ne consuma), a parte questo però, è soprattutto il fatto che ci vorrebbero bacini immensi
Ci sono bacini effettivamente immensi come quello del lago di kremasta in grecia dove ho lavorato su una centrale idro più volte. Il discorso del ripompaggio non è sempre usato se il bacino è appunto immenso e si è ben calcolato il fabbisogno rispetto alle piogge. Tra l'altro il ripompaggio è un assurdo fisico visto che ovviamente il rendimento è meno di 1 sia in discesa che in salita. Si fa per un altro motivo...che di notte l'energia per ripompare la compri a 10 perché fatta con centrali che non devono essere parzializzate e che quindi vendono a meno. Di giorno rivendi a 12 . Altrimenti avresti inventato il moto perpetuo. Anzi...visto che produci avresti rendimento non 1 ma addirittura superiore a 1.


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carlo46
02-07-2019, 11:30
mi fa una certa sensazione sentire parlare di impianti solari, fotovoltaici ed eolici come roba innovativa.
Così come da addettissimo ai lavori di quasi trent'anni fa nel reparto ricerche dell'Ansaldo di allora ritrovo gli stessi identici problemi e discorsi di un tempo.
Riassumo in un concetto semplicissimo; il futuro dell'elettrico nella mobilità esiste, eccome, se esiste. Si chiama forzatura massiccia della politica ad onta di ogni ragionamento ingegneristico. Lo dice uno che venticinque anni fa ha progettato, in team con i colleghi, realizzato e testato su strada ogni tipo di veicolo elettrico, ibrido, persino un autobus a fuel cells. Si, venticinque anni fa, avete letto bene.

rasù
02-07-2019, 12:02
eh...

http://quellidellelica.com/vbforums/showpost.php?p=9641305&postcount=71

carlo46
02-07-2019, 12:40
la prima sperimentazione, completa!, di un alfa romeo (mi pare la 33) equipaggiata con un sistema di trazione ibrido (serie, oggi praticamente scomparso eppure aveva il suo perché) in Ansaldo è del 1981.
Una flottiglia di autobus ibridi paralleli da 12 mt prese servizio a Genova, ma anche in altre città italiane (mi pare di ricordare Terni, Roma , Torino) nei primissimi anni 90.
Li avevamo prodotti uno ad uno, bei tempi, e anche qualche bella scossa da lasciarci la pelle se ci ripenso.

rasù
02-07-2019, 13:15
per chi abitava sopra i capolinea era come avere di continuo un ottuagenario che faceva manovra con il panda 30 sottocasa... motore fisso a 12.000rpm:lol:

aspes
02-07-2019, 13:46
poi a trieste quelli di mio fratello hanno sperimentato gli autobus della "polistil" .
Esperimento interessante.

jocanguro
02-07-2019, 14:17
autobus polistil ?
che vuol dire ??;)

aspes
02-07-2019, 15:22
te lo spieghera' mio fratello appena torna sul thread ! li ha seguiti lui.;)

bmw1150gs
02-07-2019, 15:48
e' pur vero che l'evoluzione della tecnologia , ma che nostalgia il motore termico !!

rasù
02-07-2019, 15:49
come nostalgia? ce ne sono ancora un po' in giro:lol:

carlo46
02-07-2019, 16:34
gli autobus della 'polistil' erano veicoli elettrici parecchio innovativi, tanto per dire il prototipo della Neoplan abbandonato da vent'anni nel nostro stabilimento di Napoli era un bus con la carrozzeria interamente in fibra di carbonio!), ma sostanzialmente dei filobus. L'elemento caratterizzante era la captazione dell'energia elettrica dal suolo con un pattino strisciante invece che da una linea aerea con un pantografo.
Un brevetto di assoluta genialità che abbiamo detenuto per anni prima di venderlo ai cinesi

Someone
02-07-2019, 16:51
Stavo per dire "come le macchinine della Polistil"...poi ho letto indietro

raello
02-07-2019, 17:08
Aspes con il tema ripompaggio mi riferivo proprio a quello che hai detto tu, magari avessimo inventato la macchina del “moto perpetuo”!
Comunque ci siamo capiti.
Interessante che ci fossero veicoli ibridi ed elettrici già decenni or sono.
Qui a Milano un vecchio dipendente AEM (quando ancora si chiamava così) mi raccontava di una terribile Panda elettrica degli anni 80, che venne provata anche da Quattroruote, se non ricordo male, che in azienda non voleva usare nessuno perché pesava come un treno e si scaricava subito. Ne comprarono 2, forse le uniche due vendute, e rimasero a marcire per decenni.

jocanguro
02-07-2019, 18:30
Panda elettrica anni 80...
ricordo, aveva le batterie al piombo !!!:mad:

In una puntata di "affari a quattro ruote" comprano una Maserati biturbo che in America negli anni 80-90 avevano convertito a full elettrica…
e loro la riconvertono a full elettrica ma con motori di nuova concezione (nella vecchi il motore era a spazzole !!)

e dopo la trasformazione in accellerazione batte sui tempi la vera Maserati biturbo endotermica originale !!!:D:D

aspes
02-07-2019, 18:32
a spazzole perche' era in corrente continua. Che si riusciva a regolare finemente gia' 60 anni fa con i tyristor. Prima che gli inverter consentissero di regolare finemente quelli in alternata si son dovuti aspettare gli anni 90

jocanguro
02-07-2019, 18:58
Aspes , Carlo, parliamo la stessa lingua ..
scr triac operazionali...;);):D

Scusa Carlo, ma come avveniva la captazione tutta a terra ??
interessante !!! non c'era rischio di fulminare I passanti ?:lol:


siamo molto o.t. …….

Svaldo
02-07-2019, 21:27
@Carlo46, ma non era pericolosa e scomoda da mantenere efficiente tutto l'anno la linea a terra?

aspes
02-07-2019, 22:12
Era una roba particolare. .ma ve la spiegherà lui che l'ha fatta e vissuta

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Flying*D
02-07-2019, 23:49
L'elemento caratterizzante era la captazione dell'energia elettrica dal suolo con un pattino strisciante invece che da una linea aerea con un pantografo.



Non è simile al sistema con il terzo binario?

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rasù
03-07-2019, 00:04
Le polistil però hanno due contatti striscianti al suolo, di bassa tensione. Come si risolvevano i problemi di sicurezza?

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carlo46
03-07-2019, 09:07
premessa: più di tanto non posso dirvi nel senso che sono cose protette da riservatezza industriale.
In sostanza il sistema prevede una trincea nella sede stradale all'interno della quale sono alloggiati feeders di alimentazione a 600 o 750Vdc provenienti da SSE (sottostazioni elettriche) tradizionali. In più nella trincea è alloggiata una bandella con distribuiti uniformemente una serie di contatti in rame che al passaggio del pantografo dell'autobus, dotato di potentissimi magneti permanenti, si solleva e appunto chiude i contatti elettrici trasferendo la corrente a bordo. In questo modo solo il punto di captazione va in tensione, appena abbandonata dal magnete la bandella si ripone per gravità nella propria sede con un movimento simil sinusoidale (i calcoli per il dimensionamento della rigidità sono costati anni di lavoro) e chiude i contatti al negativo.
La pista di captazione è costituita da una lamina continua di alluminio per il negativo ed una lamina gemella, ma ovviamente interrotta a settori di circa mezzo metro, per il positivo. Al massimo tre settori contigui possono andare in tensione. Il dispositivo è a sicurezza intrinseca ovvero niente bus niente tensione. E consente la guida vincolata, per non dire assistita, per non dire driverless. Qui mi fermo.

carlo46
03-07-2019, 09:10
non ha nulla a che vedere con la terza rotaia che è perennemente in tensione.
Un sistema a terza rotaia non potrebbe mai essere utilizzato in sede promiscua, ovvero in presenza di traffico veicolare su gomma, come invece il nostro sistema che si chiamava all'epoca Stream. Poi l'abbiamo riconsiderato per utilizzo su rotaia chiamandola Stram.

jocanguro
03-07-2019, 11:11
Gagliardo !!!!!:D

Grazie delle info ..
è ancora in funzione o è stato dismesso ??
se dismesso , perchè non è partito in massa ?

Grazie Carlo;)

carlo46
03-07-2019, 11:23
dopo un periodo di test interno su una pistina nello stabilimento di Napoli, la sperimentazione fu condotta a Trieste nei primi anni duemila. Dopo circa tre anni non andò mai in esercizio perché il Sindaco allora subentrante era contrario ed abortì il progetto, comunque onestamente avevamo problemi. Dopo di allora capimmo che l'utilizzo su strada creava instabilità al sistema e indirizzammo lo sviluppo all'applicazione tramviaria. Su queste basi si sono fatti accordi internazionali sino alla vendita del brevetto ad una società cinese con royalties a km di linea installato. Loro ne hanno messo in esercizio una tratta ma non credo abbia mai sfondato. Il problema è il costo a km imparagonabile con un filobus o tram tradizionale, a fronte di benefici prevalentemente estetici, ad esempio a Firenze ed in città d'arte analoghe poteva essere una soluzione apprezzabile per evitare pali, paline, tiranti, fili etc a contatto con edifici storici. Il tutto derivò dalla pensata e dagli sviluppi di un nostro ingegnere super geniale e creativo, un autentico Leonardo da Vinci dei tempi nostri , oltre che gran signore. Piero Angela ne parlò anche a Quark.

jocanguro
03-07-2019, 11:25
Grazie Carlo !!


Che poi mi sono sempre chiesto:
sul Sistema tradizionale filobus … ma se qualche teppista per divertirsi prendesse un bel cavo corrente grosso (16 mmQ )
lo spellasse, mettesse in contatto un estremo su un binario , tenuto fermo da un mattone, e l'altra estremità spellata per diversi metri, la lanciasse , senza piu toccarla ovviamente, verso la line in alto con l'alta tensione del tram...

sai che botto ???:mad::mad:

(vabbè , vado a farmi curare da uno bravo...:(:( )


ora siamo veramente o.t. !!!

carlo46
03-07-2019, 11:49
teppismo per teppismo è più facile con il filobus che prende entrambe le polarità dal pantografo non avendo il ritorno a terra. Basta lanciare un bastone metallico verso i due fili appaiati e con buona probabilità si fa il corto circuito.
Non avviene però nulla di così drammatico, intervengono gli interruttori extrarapidi o del veicolo o della SSE più vicina. Un lampetto e niente di più, non si rompe nulla.

jocanguro
03-07-2019, 12:32
Scherzavo… Ne... ;):lol: