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Visualizza la versione completa : ma il post danpas???


Diavoletto
27-10-2005, 16:12
'NDOCAZZO è????


SE PO DI DANPAS???????????

hahahaahahahahah

Bumoto
27-10-2005, 16:14
cancellato, inutile e fuorviante

Diavoletto
27-10-2005, 16:18
ah!!...capito.....incominciava a darsi dei nomi???


...AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

.....................comunque io non sapevo fino ad ora....che Motocorse fossse tornato freee........io ci postavo anni fa ......e quando divento' a pagamento....molti andarono via....fino a che ....sono tornati sui loro passi......

si decisamente la soluzione migliore non dovrebbe essere quella.....

.....

Flying*D
27-10-2005, 16:23
cancellato, inutile e fuorviante
Ripuzzettalo.. o al max Fognalo... :lol: :lol: :lol: :lol:

PS: parlato con il Danpas, quando ha un minuto viene a postare i ringraziamenti per la popolarita' degli ultimi giorni ;)

PS2: il Danpas e' quello a destra con lo stemma germanico sulla spalla :lol:

http://utenti.lycos.it/sleipner/duepirla.JPG

Deleted user
27-10-2005, 17:17
daccordo con il GV , il post dava adito a qualche equivoco.....

Diavoletto
27-10-2005, 17:21
pur'io son daccordo......ecci mancherebbe......!!!

.........................ecci
...
.........
...............e poi mika sempre se po fa i cazzari.......

..........gni tanto parlare di 1200 adv e oli o barre corte.....


patologo che è un buliccio!!

haahahhaha

danpas
03-04-2006, 12:45
mi son sempre chiesto come potessero essere irti i colli con la nebbia. con il maestrale poi, che di solito il vento la nebbia la porta via. giuro: sulla soglia dei 43 anni, non l'ho ancora capito, mentre già ai tempi della scuola media pensavo che il carducci avesse qualche problema.

da ragazzino non mi è mai piaciuta la nebbia. primo perchè non faceva parte del mio dna geografico. quelli con la nebbia, a noi gente di montagna, hanno insegnato che vivono in un altro emisfero, quello senza punti cardinali: possibile alzarsi al mattino e non sapere dov'è il nord? diceva mio nonno prima di infilarsi nella stalla e cominciare a lavorare. Secondo perché poi lessi la luna e i falò di cesare pavese. E mi convinsi che quelli della nebbia, oltre a vivere senza bussola, dovevano anche fare i conti con una buona dose di sfiga.

fatto sta che sono in mezzo alla nebbia. son partito con il sole, ho attraversato vercelli che sembrava all'imbrunire nonostante fossero quasi le 9 del mattino e tac, preciso, entro in autostrada sull’Alessandria Genova che già faccio fatica a capire la differenza tra un casello e una cascina. il <vendesi maialini> mi mette sull'avviso: ocio, torna indietro e prendi il bivio a destra.

La bimba fila veloce dentro al nulla, una scatola di grigio in cui i confini del mondo conosciuto sono segnati dalle strisce bianche della carreggiata. Ogni metro, una scoperta: un camion, una macchina, un altro camion. Una moto: harley. Non li capirò mai, questi motociclisti, sodomizzatori della passione e arcieri così precisi nel conficcarsi una freccia in mezzo al cuore. Che senso ha partire la domenica mattina, lasciarsi alle spalle un bel lettuccio caldo e una tazzina di caffè fumante, la prospettiva di una domenica bestiale facendo ginnastica tra il divano, il caminetto e il telecomando della tv, per lanciarsi in un muro di umidità che ti si appicca alla pelle e ti entra nei polmoni? Machissenefrega, ho smesso da un pezzo di inseguire i perché. Ho le manopole riscaldate e dio esiste, forse anche il diavolo ma adesso dorme, magari nel mio divano guardando la tv.

Un casco da 800 euro e mi salva un pezzo di scottex. La più ardita tecnologia teutonica, un fiore di carbonio e leggerezza che si appassisce nel grigio della pianura mandrogna. In buona sostanza, la visiera si appanna in un secondo e non vedo più niente. Così, trasformo la mia mano sinistra in un tergicristallo e il panno di carta mi restituisce al mondo. Questione di un attimo, poi la natura vince di nuovo. E io ripasso il fazzolettino. Bisogna assecondarla la natura, avere pazienza, come con la vita. Come con i punti i cardinali: alla fine, si impara a farne a meno, caro il mio nonnetto.

Ci siamo, svincolo della Torino Piacenza. Il navigatore satellitare, bellissimo, comodissimo, fighissimo con quel suo display sistemato sulla piastra di sterzo grazie al paziente e certosino lavoro di einstein mario, s’illumina d’immenso: girare a destra…. Com’è dolce naufragare in questo mare di niente e mi abbandono all’invito della freccia. Del resto, lo canta anche Jovanotti: mi fido di te, cosa sei disposto a perdere? Tutto, mi gioco tutto. Svolto, dalla nebbia spunta un cartello verde: Torino. Eccheminkia, io devo andare verso Piacenza… Il navigatore adesso ride: pirla, ti avevo detto di girare a destra, ma tra 500 metri. Vabbè, alla prossima uscita svolto e torno indietro. Che sarà, mai… Prossima uscita Felizzano, 15 km. Ma vaffangala anche a Jovanotti…

Motociclista mega tecnologico, con tanto di navigatore satellitare, disperso nella nebbia delle Langhe. Motociclista pirla… Già mi vedo il titolo a sette colonne sul giornale della cumpa. Ma no, sono in anticipo. Arrivo a Felizzano, esco, rientro, il casellante mi lancia uno sguardo a metà tra la pietà e l’ironia del perché non sei rimasto a casa. Comunque sono in orario e nessuno lo saprà mai. E tu, casellante, farai meglio a stare zitto…

Ma la vita è strana. E’ come un petardo nella scatola dei cocciolatini, ne mangi 10 e non succede niente, poi l’undicesimo ti esplode in mano e cominci ad odiare anche il cacao. Rientro in autostrada, mi lancio a cannone e negli unici 10 metri senza nebbia eccolo, il cioccolatino con il petardo. Ha la forma del mario, di stefania, paolo e di luca, fermi in una piazzola che aspettano l’amaro Montenegro, alias il veterinario antonio. Quattro cioccolatini e quattro petardi, che forse non esplodono…. Forse non mi hanno visto. Macchè, scoppia tutto come nella festa di San Gennaro. Mi hanno visto eccome. Rallento. Mi fermo. Per primo arriva paolo: e ciao, e come va, e che cavolo ci fai da queste parti?

Ma niente di che. Non avevo voglia di fare l’autostrada per Genova. Sono sceso da Casale e sono arrivato qua. E’ che mi piacciono le Langhe, Pavese, il Carducci e Jovanotti. E mi piace anche andare in moto con la nebbia...

danpas
03-04-2006, 12:46
dimenticavo: ciao a tutti, lamps

Diavoletto
03-04-2006, 12:52
uardalo qui....
AHAHAHAHAHHAHAHA


la vecchia suola di moto.it

Flying*D
03-04-2006, 13:21
dimenticavo: ciao a tutti, lamps
C'e' voluto un po' ma alla fine.....;)