Visualizza la versione completa : Marocco tour nord e sud on/off
MAROCCO 2015
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/633/K6pYxY.jpg (https://imageshack.com/i/hlK6pYxYj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/aeuk8s.jpg (https://imageshack.com/i/paaeuk8sj)
22/10 GIORNO 1 NOVARA - GENOVA
Colazione abbondante, saluti a tutta la famiglia e partenza alle 8. La moto è carica da ieri sera, indossare stivali, tutti gli strati di vestiti e partire con le mani imbustate nelle moffole usa e getta richiede un po’ di tempo. All’inizio la temperatura non è male, ma dopo una ventina di km il cielo azzurro scompare, insieme al panorama, sotto una coltre di nebbia.
Ultimo dettaglio percepito è uno stormo di ibis sacri che razzola nelle risaie poco distante da Mortara, lo prendo come un buon auspicio. Intanto, però, l’umidità mi complica la vita costringendomi a detergere gli occhiali dall’umidità ogni 2 minuti ed il freddo si fa intenso, le mani gelano nonostante i due guanti e la busta do nylon foderata di carta.
Finalmente sono a Tortona ed entro in autostrada, salendo sulle colline e poi nella valle la nebbia sparisce e la temperatura torna a un livello accettabile.
Le curve della Serravalle sono una scommessa con le ruote artigliate e il carico tutto in alto, sto imbalsamato negli strati di vestiti, costretto contro il manubrio dai bagagli con lo zaino che appoggia storto e mi tira da un lato...non vedo l’ora che finisca!
Sono a Genova e la prossima impresa è trovare il biglietto e pagare il pedaggio.
Alle 10 e 20 sono al porto tra una marea di furgoni carichi all’inverosimile, poche le auto e ancor meno le moto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/907/m1FgIt.jpg (https://imageshack.com/i/p7m1FgItj)
Salgo a vidimare il biglietto della nave e fare il controllo di polizia passando a fatica tra i mezzi impilati fitti fitti.
Prima cappella del viaggio, ho scordato gli occhiali da lettura sul bagaglio della moto, fortunatamente al ritorno sono ancora lì.
In attesa dell’imbarco chiacchiero con un vicino di parcheggio colombiano.
Questa volta non riesco ad imbarcarmi tra i primi, ponte D, lascio la moto con due italiani e un tedesco, proviamo a farci dare una cabina insieme, ma tutto è già assegnato, per evitare complicazioni abbandoniamo l’idea. Prendo la chiave magnetica, doccia e pranzo al sacco sul ponte della piscina.
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/903/RFgRhE.jpg (https://imageshack.com/i/p3RFgRhEj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/633/yg7XYK.jpg (https://imageshack.com/i/hlyg7XYKj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/908/M8Rg3q.jpg (https://imageshack.com/i/p8M8Rg3qj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/In6SLJ.jpg (https://imageshack.com/i/p8In6SLJj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/CuKmof.jpg (https://imageshack.com/i/pbCuKmofj)
Passo un po’ di tempo chiacchierando con i due amici Cristian di Verona con ktm 950 e Nicola di Vicenza con bmw gs adv 1200, poi ci raggiunge Sigfrid di Monaco bmw r800gs, intanto la nave salpa quasi in orario.
Il lento fluire del tempo ti fa osservare e conoscere le persone intorno, padre e figlia di Pavia vanno a Siviglia via Tangeri Gibilterra per iniziare il cammino di Santiago Mozarabo e della Plata in bici.
Cena solitaria e ritrovo con i motociclisti, a cui si aggiunge anche Alessandro di Chiavari con bmw r100gs, riusciamo a fare le 23 e poi tuffo in cabina.
Oggi 145km tot. 145km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it/2015_10_01_archive.html
:happy1::happy1::drinkers:
mi metto comodo.
MassimoP_VR
02-12-2015, 15:03
Seguo...........
con calma arrivo, cerco di postare qualcosa ogni giorno
ValeChiaru
02-12-2015, 16:21
Seguo perché è un sogno che vorrei realizzare, insieme al Senegal (inizio a breve a leggere il tuo 3D del 2013).
Seguo perché è un sogno che vorrei realizzare, insieme al Senegal (inizio a breve a leggere il tuo 3D del 2013).
Quello era un altro calibro, se tutto va bene tra due anni proviamo a raggiungere il Ghana e ritorno:arrow:
ValeChiaru
02-12-2015, 17:03
Cosa intendi?
P.s. Puoi dirmi quanti giorni occorrono per fare un viaggio del genere? Sarebbe meglio affidarsi a gruppi o è fattibile organizzare tutto da casa?
Cosa intendi?
P.s. Puoi dirmi quanti giorni occorrono per fare un viaggio del genere? Sarebbe meglio affidarsi a gruppi o è fattibile organizzare tutto da casa?
non sono ancora sceso nei dettagli di pianificazione se non un tracciato di massima ma sono un paio di mesi, la realizzazione dipende da te, le mie finanze consigliano il fai da te:)
Seguo con interesse, mi raccomando posta giorno per giorno che spero di fare anche io un'esperienza del genere un giorno!
Inviato dal mio GT-I9205 utilizzando Tapatalk
lduecilindri
02-12-2015, 20:28
Bellissimo viaggio! aspetto gli aggiornamenti, mi daresti qualche info sulla moto e su come l'hai elaborata per trasformarla in una dual pronta a fare un viaggio del genere?
Bellissimo viaggio! aspetto gli aggiornamenti, mi daresti qualche info sulla moto e su come l'hai elaborata per trasformarla in una dual pronta a fare un viaggio del genere?
E' una vecchia yam wr 450f col telaio in acciaio comperata usata da uno che l'aveva allestita per fare un Touareg Rally. Ha un serbatoio da 25lts con pompa benzina a depressione e filtro di linea. carena vtr in cui ho inserito un vecchio porta road book a comando manuale (soprattutto per tappare il buco nel cruscotto ) trip originale e gps map 60 csx Garmin. Ha un paramotore abbondante con due serbatoi per l'acqua ai lati, ho inserito una trousse di ferri nella parte frontale. Ho montato una corona a 2 denti meno dell'originale per abbassare un po' i giri del motore. Mousse ruota posteriore e camera sull'anteriore, camera di ricambio nel capolino e leve smontagomme fissate sul forcellone lato destro. Il resto dei ferri e materiale nel marsupio.
Dire che è una dual è un po' un azzardo, visto che la sella è di cemento e il bagaglio ridotto ad un borsone ti limita molto.
E' fatta per viaggiare scarico e andare sulle piste.
23/10 GIORNO 2 GENOVA – BARCELLONA
La notte è stata molto vivace, non c’è uno che non russi in cabina.
La nave è puntuale, alle 7 siamo in porto a Barcellona, tra le gru si intravedono i monumenti, da palazzo di cristallo a forma di vela alle guglie della Sagrada Famiglia.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/ZtqVAk.jpg (https://imageshack.com/i/pbZtqVAkj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/y6cX7S.jpg (https://imageshack.com/i/hly6cX7Sj)
Finite le operazioni carco e scarico si naviga in un mare tranquillo riscaldati dal sole, con la costa che scorre a dritta.
Nel pomeriggio ho conosciuto Emanuele, un ragazzo di Pisa che ha lasciato l’Italia con la sua ragazza ed insieme ad una coppia di amici hanno aperto un piccolo Riad (albergo tipico) nella medina di Marrakech, dice che si trovano bene, ormai sono più di due anni.
Bighellono tra i ponti cercando di far passare il tempo, 48 ore sono tante anche se sei in compagnia, per fortuna c’è la lettura.
Al ponte 6 c’è un piano bar, questa volta ci sono un ragazzo e una signora attempata che fanno spettacolo, strano, è la prima volta, lui canta e suona, mentre lei canta soltanto. Fanno uno spettacolo il pomeriggio ed uno la sera.
Pomeriggio di pianificazioni, i due ragazzi veneti hanno grandi progetti ma poco tempo e Alessandro, che conosce abbastanza bene il paese dai viaggi precedenti, li aiuta a stendere un percorso fattibile e interessante.
Alessandro e Sigg sono soli ma scoprono di avere parte del percorso in comune, quindi si associano per scendere verso Midelt, Imilchil, Todra, Erfoud M’amid insieme ed io, che conto di fare un giro solo nel Rif, mi associo a loro per i primi 2 giorni.
Dopo cena passo un po’ di tempo con Giorgio, un vigile del fuoco in pensione appassionatissimo di ciclismo, che mi racconta un sacco di aneddoti sul suo lavoro e del pellegrinaggio a Santiago in bici con la figlia. Sono in difficoltà perché pensavano di arrivare a Tangeri e non 50 km ad Est, hanno le bici e sperano di riuscire a trasportare tutto al porto cittadino senza far saltare il calendario del viaggio.
Intanto mi sento un po’ scombussolato, mi rendo conto che il mare è mosso e mi sono scordato di indossare i polsini che sfruttano i punti di acupressione radiale, ma è una cosa sopportabile anche se mi toglie l’appetito.
Questa sera a letto presto, il secondo giorno di nave pesa!
24/10 GIORNO 3 BARCELLONA – TANGER MED – CHEFCHAOUEN
Questa mattina sveglia prestissimo, è il prezzo che pago per la ritirata anticipata di ieri.
Ci vuole un’eternità per tirare un’ora decente, faccio tempo a fare colazione, stendere il quaderno di bordo, pianificare i primi giorni di viaggio e annoiarmi a lungo prima di vedere qualcuno attorno.
Un po’ di chiacchere e arriva l’ora di sgomberare le cabine, siamo arrivati in orario, peccato che il cielo è coperto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/m95Qec.jpg (https://imageshack.com/i/p7m95Qecj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/ApcSaN.jpg (https://imageshack.com/i/pbApcSaNj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/cDDgz6.jpg (https://imageshack.com/i/hlcDDgz6j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/YeKzep.jpg (https://imageshack.com/i/p7YeKzepj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/LYHZyr.jpg (https://imageshack.com/i/p8LYHZyrj)
Lo sbarco e le formalità come al solito sono veloci per i motociclisti, cambio valuta e sim telefonica INWI, che offre chiamate internazionali al prezzo delle nazionali, è irrinunciabile, 10 € per tre ore di chiamate, messaggi e 2GB di traffico dati.
Alessandro e Sigg arrivano subito dopo di me e quando siamo tutti sistemati partiamo verso Tetouan, la strada è bella, tutta curve e si inerpica sulle valli del Rif, peccato che tutto il bagaglio sulla sella mi impedisca di stare comodo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/puf0JC.jpg (https://imageshack.com/i/hlpuf0JCj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/fybjK7.jpg (https://imageshack.com/i/pafybjK7j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/I18IIl.jpg (https://imageshack.com/i/hlI18IIlj)
Sosta dopo Tetouan per mangiare, e inizia la meraviglia dell’economia di viaggiare in Marocco, spiedini, tajina di montone e the alla menta per 10€ in tre, benzina a meno di 1€ al litro, panorami stupendi si aprono muovendosi verso Chefchaouen dove arriviamo verso le 16.30.
Ale conosce un parcheggio a pagamento dove lasciamo le moto per arrampicarci nella medina carichi di bagagli alla ricerca di alloggio, in un bordello infernale da fiera del paese, con tanto di giostre e bancarelle ovunque e una calca di persone inverosimile. Abbiamo l’imbarazzo della scelta e ci fermiamo al riad Chams.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/sT7NjJ.jpg (https://imageshack.com/i/pasT7NjJj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/BTQI9o.jpg (https://imageshack.com/i/paBTQI9oj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/4uFikB.jpg (https://imageshack.com/i/p84uFikBj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/0cvb68.jpg (https://imageshack.com/i/p30cvb68j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/nUrsKD.jpg (https://imageshack.com/i/p5nUrsKDj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/530lx9.jpg (https://imageshack.com/i/pb530lx9j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/ij6EiS.jpg (https://imageshack.com/i/p8ij6EiSj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/YHh7pC.jpg (https://imageshack.com/i/p7YHh7pCj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/5Ahkdr.jpg (https://imageshack.com/i/pb5Ahkdrj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/ZVZm8G.jpg (https://imageshack.com/i/pbZVZm8Gj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/iCnOmS.jpg (https://imageshack.com/i/pbiCnOmSj)
Doccia e via a visitare i dintorni, un nuovo assaggio del caos di umanità brulicante ci spinge nella parte alta del paese con vicoli caratteristici e case prevalentemente azzurre dai caratteristici portoni di legno borchiato. Ci sono fontanelle coperte di maioliche colorate e il vicolo, che corre sul fianco della collina tra case abbarbicate su pendio, porta ad una sorgente che alimenta i lavatoi e ad un punto panoramico che consente di vedere tutta la cittadina dall’alto.
Ceniamo su terrazzo minuscolo di un ristorantino e dopo un ultimo giro ci ritiriamo nella bolgia di vestiti e bagagli della nostra camera.
Oggi 122km tot. 267km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it/2015/11/marocco-giorno-3-barcellona-tanger-med.html
***mi sono reso conto di non aver mai parlato di costi, tanto per dare un'idea a chi vuole fare un viaggio simile:
- nave, posto cabina interna+moto a/r 330€ con assicurazione
- cambio 1€=10,5 diram
- benzina 9,5 diram prezzo medio
- dormire in campeggio(uomo+moto+tenda) da 50dm, in riad/albergo da 100dm
- mangiare una tajina per due da 40dm
...e questo è il tour stradale percorso al nord
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/uILnns.jpg (https://imageshack.com/i/pbuILnnsj)
Beh? Non continui? Dai che sono a casa ammalato e mi annoio! PS una moto da fachiro ti sei scelto però!
lduecilindri
03-12-2015, 12:03
Grazie per la descrizione. Gran bella elaborazione!!direi funzionale al
viaggio che vuoi fare. Al di là della sella che si potrebbe sistemare il limite, dal punto di vista dual, mi sembra di capire è la capacità di carico. Chefchaouen fantastica, ci sono stato qualche anno, una bella bolgia ma molto suggestiva.
Beh? Non continui? Dai che sono a casa ammalato e mi annoio! PS una moto da fachiro ti sei scelto però!
Io non sono ammalato fortunatamente ma ci vuole un pochino a raccogliere i dati scriverli e postare le foto, cerco di accontentarti prima possibile
ciao! vedo il percorso che hai fatto...con quelle gomme, 60/70% dei tasselli si saranno "bruciati" ...e avevi la mousse??! come hai fatto? forse non sono molto aggiornato ma che tipo di Mousse avevi?....ma poi sei tornato a casa o sei sceso a sud?
ciao! vedo il percorso che hai fatto...con quelle gomme, 60/70% dei tasselli si saranno "bruciati" ...e avevi la mousse??! come hai fatto? forse non sono molto aggiornato ma che tipo di Mousse avevi?....ma poi sei tornato a casa o sei sceso a sud?
le gomme avevano già fatto un viaggio lo scorso anno stesso periodo un po' più a sud Marocco e Sahara Occidentale (il viaggio è postato su QdE) sono l'equivalente Mitas delle Michelin Desert, la mousse Michelin anteriore era finita e ci ho messo una camera d'aria, la posteriore era passabile e ha fatto un altro viaggio.
Dopo 3500 km fatti quest'anno, 2000 su strada e 1500 off, sono arrivato a casa con i tasselli a zero
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/cIy0Oa.jpg (https://imageshack.com/i/p7cIy0Oaj)
da qui ha fatto ancora un migliaio di km
Accidenti, quelle Mitas devono essere di legno se hanno resistito su asfalto tutto il tragitto....per la Mousse, io non l'ho mai usata ma pensavo che durasse molto ma molto meno! che mousse hai usato? quella a cellule chiuse o con camera d'aria interna?....mi dissero che quest'ultima dura di più....ma giusto poche centinaia di chilometri e poi si degradavano e andavano a terra...probabilmente sono cambiati i materiali....buono a sapersi, il prossimo anno, a settembre/ottobre torno in Mada e potrebbero tornare utili.
eheheh.. le E09 Dakar sono imbattibili... io ci faccio almeno 8000/8500 km con 250/270 kg sopra.
Paolo lascia perdere le mousse che se appeni le scaldi su asfalto son da buttare, monta una rinforzata da 4 mm. e arrivi dappertutto.
Scusate l'OT
Ciao Diego! Le camere rinforzate le ho gia su...mi domandavo infatti come potessero resistere le mousse dopo 2000km di strada asfaltata e 1500 di off.....ma quel giro sono così tanti km.?....mah! Forse mi son perso qualcosa
Inviato dal mio GT-S5830 con Tapatalk 2
ciao ragazzi, concordo con l'idea delle desert, ma queste si sono dimostrate degne visto che costavano la metà. Quanto alle mousses erano sulla moto quando l'ho comprata e, per quanto comode, generalmente monto camere rinforzate come suggerisce il nostro "guru".
La mia moto è estremamente leggera e a parte i 5 giorni iniziali viaggio senza bagaglio, quasi solo fuoristrada e su asfalto non supero i 100km/h. Ecco spiegate le durate di mousse e pneumatico :-)
Il percorso: 300 km in Italia, 900 km giro nord Tangeri -Tangeri asfalto, Tangeri-Marrakech-Tangeri fatto in auto con moto sul carrello, quello che rimane Marrakech-Marrakech in moto terreno misto Atlante e linea di confine Algeria.
25/10 GIORNO 4 CHEFCHAOUEN – KETAMA – FES
Sveglia non si sa a che ora, è arrivata l’ora legale e se chiedi ognuno ti dice un’ora diversa. Scopro che alle 8 sono già in strada a fare foto al paese deserto. Ripercorro il giro di ieri ma con la macchina fotografica.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/kza8Jz.jpg (https://imageshack.com/i/p8kza8Jzj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/7q3xpf.jpg (https://imageshack.com/i/p37q3xpfj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/wH6Qtk.jpg (https://imageshack.com/i/pbwH6Qtkj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/dZ5may.jpg (https://imageshack.com/i/hldZ5mayj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/73Svk6.jpg (https://imageshack.com/i/p773Svk6j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/93w1Xo.jpg (https://imageshack.com/i/p593w1Xoj)
Ho rivisto il finlandese con la moglie francese conosciuto in nave e le strade cominciano ad animarsi. Al ritorno i miei soci si stanno muovendo, tutti a far colazione nella piazza alta. Qui la colazione è uno spettacolo a due soldi (come ogni cosa, del resto).
Torniamo in camera a domare il casino maestoso che regna sovrano e dopo un po’ vinciamo, eccoci uscire con tutti i bagagli (sono il più carico perché la mia moto non ha borse e devo prendere tutto). Al parcheggio custodito carichiamo e ripartiamo, sono già provato dal facchinaggio.
Rifornimento di benzina, anche qui grande soddisfazione per l’economia, e ci lanciamo verso Est fino a Ketama, è una strada di montagna che sale fino a 1600m e scende tra le foreste di querce da sughero rivestono i monti del Rif. Evitiamo il paese, centro di smistamento della produzione locale di hashish e affini e puntiamo diretti verso Taounate dove dovremmo separarci. Peccato che, salendo più in alto, tra pinete e cedraie entriamo nella nebbia. La foresta di cedri è poco visibile, in compenso c’è un venditore di hashish ad ogni albero che costeggia la strada.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/mqIVOZ.jpg (https://imageshack.com/i/p5mqIVOZj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/rm325M.jpg (https://imageshack.com/i/pbrm325Mj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/RdW2wc.jpg (https://imageshack.com/i/p7RdW2wcj)
A 30km da Ketama ci fermiamo a pranzare, Alessandro e Sigfried mi fanno un pressing per proseguire con loro, io vorrei andare verso Nador e il confine algerino, ma alla fine cedo alla buona compagnia e decido di stare con loro fino a Fes. Pranziamo a suon di spiedini e costine d’agnello marinate, olive e una salsa di pomodoro che fa evaporare il cestino del pane, tutto questo mentre un indigeno si siede con noi e cerca di venderci l’immancabile prodotto locale...il fumo.
Riprendiamo la rotta scendendo dalle montagne, non ho spazio per muovermi sulla sella di cemento della mia moto da enduro e il dolore al sedere è notevole. Entriamo in Fes che sta facendo buio e arriviammo nei pressi della Porta Blu della medina senza grandi problemi, Ale conosce dal viaggio precedente un garage per le moto e un Riad per noi. Ci fermiamo davanti al garage nel traffico esagerato dell’ora di punta e alla conta manca Sigg. Si scatena una caccia all’uomo telefonica e poi in strada, era con noi fino all’ultimo ma non ci ha visti girare al garage, mezz’ora e riusciamo a riunirci. Contrattiamo serratamente per il prezzo col pirata che gestisce il garage e stracarichi entriamo nella medina a caccia di una stanza. Anche qui la ressa è notevole ma in poco tempo ci sistemiamo al riad Taryana, bello e prezzo ragionevole.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/Ecxqlg.jpg (https://imageshack.com/i/p5Ecxqlgj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/E0JaQz.jpg (https://imageshack.com/i/hlE0JaQzj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/LB0kHo.jpg (https://imageshack.com/i/p3LB0kHoj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/xNykaW.jpg (https://imageshack.com/i/p3xNykaWj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/ZkBNVo.jpg (https://imageshack.com/i/pbZkBNVoj)
The di benvenuto, doccia dovuta dopo aver stravolto la stanza con le nostre mercanzie, Sigg è finito sul soppalco, e lasciamo la stanza per andare a cena.
Piccolo giro, Tajina di pollo limone e mandorle e passeggiata serale digestiva, al rientro ci accordiamo per una visita quidata al suq domani alle 10.
Oggi 283 km tot. 550 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it/2015/11/marocco-giorno-4-chefchaouen-ketama-fes.html
26/10 GIORNO 5 FES
Colazione super nella hall dell’albergo, succo d’arancia, caffetteria, crepe marocchina, burro, marmellata, miele, formaggio spengono eventuali ansie dietetiche. Ci facciamo un sacco di risate, peccato perdere questi compagni nei prossimi giorni, si sta veramente bene.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/lLTRX1.jpg (https://imageshack.com/i/p7lLTRX1j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/voWNZk.jpg (https://imageshack.com/i/p5voWNZkj)
Alle 10 arriva puntuale la nostra guida, che ci scarrozza nella medina per quattro ore spiegandoci la storia, le tradizioni ed il funzionamento del quartiere antico. Ci mostra i vari settori artigianali e commerciali che radunano le differenti professioni, portandoci dai suoi amici a vedere pelletteria, tappeti, metalli cesellati, antiquariato, spezie, profumi e cosmetici su cui capitolo ecc.ecc.
E’ interessante il viaggio dei sensi che, dall’olfatto all’udito alla vista sono influenzati dal cambiamento del settore, si va dagli odori insopportabili del trattamento delle pelli e tintura ai profumi inebrianti dei cosmetici, dal chiasso assordante dei fabbri e cesellatori a l silenzio delle moschee, dal grigio polveroso delle vecchie dimore abbandonat ai colori sgargianti delle botteghe di fili di seta, tessuti e frutta.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/Zh0Ftr.jpg (https://imageshack.com/i/p8Zh0Ftrj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/KZ9JR2.jpg (https://imageshack.com/i/pbKZ9JR2j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/6E5om5.jpg (https://imageshack.com/i/p36E5om5j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/dwPRI9.jpg (https://imageshack.com/i/p3dwPRI9j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/3qdpzt.jpg (https://imageshack.com/i/p83qdpztj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/z63Swz.jpg (https://imageshack.com/i/p5z63Swzj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/uSgt1d.jpg (https://imageshack.com/i/p5uSgt1dj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/ZE4zLM.jpg (https://imageshack.com/i/p5ZE4zLMj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/wrJoLE.jpg (https://imageshack.com/i/hlwrJoLEj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/ZOVOmH.jpg (https://imageshack.com/i/paZOVOmHj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/6Jdebk.jpg (https://imageshack.com/i/pa6Jdebkj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/YQ7ovm.jpg (https://imageshack.com/i/p5YQ7ovmj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/Ih2rKD.jpg (https://imageshack.com/i/paIh2rKDj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/jx900z.jpg (https://imageshack.com/i/pajx900zj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/bvyXVo.jpg (https://imageshack.com/i/pabvyXVoj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/z52vJj.jpg (https://imageshack.com/i/p8z52vJjj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/9KaCM6.jpg (https://imageshack.com/i/p59KaCM6j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/HbPotC.jpg (https://imageshack.com/i/hlHbPotCj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/76dPKT.jpg (https://imageshack.com/i/p576dPKTj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/Ecxqlg.jpg (https://imageshack.com/i/p5Ecxqlgj)
Tornati al riad ci compriamo frutta mista nelle varie botteghe dei vicoli attorno e ci sediamo al tavolino da bistrot nella sala decorata di maioliche dove abbiamo fatto colazione.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/z3ugbE.jpg (https://imageshack.com/i/pbz3ugbEj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/X5hmzd.jpg (https://imageshack.com/i/p8X5hmzdj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/h3s1Y8.jpg (https://imageshack.com/i/p8h3s1Y8j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/8HTRT6.jpg (https://imageshack.com/i/hl8HTRT6j)
Pomeriggio di bighellonaggio nei souq, facciamo chilomertri e ci perdiamo senza problemi. Ritorno lunghissimo e cena nello stesso ristorante di ieri.
La sera prima di dormire un po’ di pianificazione, per me verso Ovest, per gli altri verso Sud; Ale prova ancora a trascinarmi con loro, ma questa volta non cedo, andrò a Tangeri.
Oggi 0 km tot. 550 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it/2015/12/marocco-giorno-5-fes.html
27/10 GIORNO 6 FES – MOULLAY IDRISS – VOLUBILIS
Oggi colazione con una famiglia egiziana, poi attraversiamo la medina con tutti i bagagli diretti al garage.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/DYyZ0u.jpg (https://imageshack.com/i/paDYyZ0uj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/7bnnje.jpg (https://imageshack.com/i/p57bnnjej)
Carichiamo le moto e, dopo aver salutato Alessandro e Sigfried che vanno verso Midelt, parto seguendo le indicazioni del gps che nelle città sono utilissime, quasi come sulle piste, ti fanno risparmiare un sacco di tempo.
Lasciata la città attraverso una pianura coltivata ad ulivi, stanno facendo la raccolta delle olive, battendo con le pertiche sui rami e raccogliendo i frutti nelle reti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/tTDkzs.jpg (https://imageshack.com/i/p5tTDkzsj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/38CXz3.jpg (https://imageshack.com/i/pa38CXz3j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/vw9oe1.jpg (https://imageshack.com/i/hlvw9oe1j)
Lascio un lago sulla destra e poco dopo seguo una stradina sulla sinistra che sale sui monti fiancheggiata da una quantità di fichi d’india; le condizioni dell’asfalto peggiorano, prima buche sempre più grandi e più frequenti, poi tratti senza asfalto ed infine diventa sterrata con frane che scendono dai pendii qua e la. Salgo verso un passo e scendendo dall’altro lato ad un tratto ricomincia l’asfalto ed in breve sono a Moullay Idriss.
In un attimo trovo il parcheggio dei taxi e sulla stradina che scende l’hotel Diynar Timnay, come indicato da Ale, l’unica differenza è che sono arrivato dalla direzione opposta, evidentemente la stradina percorsa non era quella normale, pur se paesaggisticamente valida.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/Jwb4w2.jpg (https://imageshack.com/i/p7Jwb4w2j)
Sistemati i bagagli mi cambio e parto immediatamente alla volta di Volubilis, una botta di storia al mio viaggio. Guidare la moto scarica è un piacere che avevo scordato, parcheggio e visito con calma le rovine per quattro ore buone.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/ld3IKi.jpg (https://imageshack.com/i/pbld3IKij)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/6CRH7f.jpg (https://imageshack.com/i/p76CRH7fj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/6wupo1.jpg (https://imageshack.com/i/p56wupo1j)
Bisogna andare a caccia delle cose interessanti che spesso sono poco indicate. Rimangono dei bei mosaici, spesso troppo sporchi per apprezzarli, il foro, le terme, l’arco di trionfo, la basilica, e ville nobiliari sul cardo e il decumano i cui tracciati sono a tratti ancora lastricati. Nel complesso la visita vale la pena.
Tornato in paese faccio un giro solitario al mercato dove le bancarelle colorate di frutta e verdura la fanno da padrone, spartendosi lo spazio con stamberghe gastronomiche che vanno dal laido al sufficiente, non è posto per gli schizzinosi.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/cwAdtD.jpg (https://imageshack.com/i/pacwAdtDj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/et3Rf0.jpg (https://imageshack.com/i/p3et3Rf0j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/mPrSZ5.jpg (https://imageshack.com/i/p7mPrSZ5j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/8cBIf3.jpg (https://imageshack.com/i/pb8cBIf3j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/gwDgVV.jpg (https://imageshack.com/i/p8gwDgVVj)
Entro nella medina che si arrampica a ricoprire una collina, i vicoli dei settori sono colorati dai ragazzi delle scuole, mi spiegano, e questo aiuta un pochino ad orizzontarsi tra una tinta e l’altra.
Arriva l’ora di cena e mi faccio adescare in uno dei locali di basso livello, devo dire che fortunatamente la qualità del cibo non ha nulla a che vedere con l’aspetto e la pulizia, sia la zuppa marocchina che la tajina di verdure sono buoni, mentre la coca è un po’ sgasata come sempre qui.
La sera sento al telefono Ale che mi racconta della sua disavventura, a 60 km da Fes ha spaccato il cardano della moto e con mille peripezie è riuscito a farsela riportare a Fes da un meccanico. Conta di nolegiare un auto per andare con Sigg a Marrakech, dove le sue amiche che dovevano arrivare gli porteranno il ricambio, quindi ritorno a Fes per la riparazione...vacanza movimentata!
Oggi 85 km tot. 635 km
Per vedere qualche foto in più clicca qui(selezionare le giornate nel calendario sulla fascia azzurra a destra):
http://ilsimoningiro.blogspot.it/2015_10_01_archive.html
28/10 GIORNO 7 MOULLAY IDRISS – TANGERI/CAP SPARTEL
Colazione all’ultimo piano della pensione in posizione panoramica, con la collina che ospita la città vecchia di fronte. In attesa che venga servita converso con un gruppo di francesi che è alla fine del viaggio, poi mi rimpinzo e dopo aver organizzato i bagagli saluto il mio simpatico anfitrione che, senza i denti davanti, è una macchietta. Mi arrampico fino al piazzale per caricare la moto e alle 9 sto partendo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/ckH1T6.jpg (https://imageshack.com/i/p3ckH1T6j)
Mi lancio cu una strada che porta al Col di Zagota, dove c’è il benzinaio più vicino, Sidi Kacem e poi la strada è una statale piuttosto noiosa, ma oggi devo fare parecchia strada e preferisco andare un po’ veloce. Incrocio parecchi posti di controllo della polizia (che non considerano i turisti) e qualche radar. Souq el Arba e Ksar el Kbir dove commetto il tragico errore di attraversare il paese alla ricerca di un percorso più corto, c’è il mercato e oltre al rischio di animali e persone in mezzo alla strada ci sono camion e pick up che caricano e scaricano ovunque. Ci vuole una vita a districarsi e la strada secondaria è sterrata per chilometri, fortunatamente una moto ci viaggia senza problemi; raggiungo la litoranea poco a nord di Larache. Salendo verso nord il tempo è peggiorato e riesco a prendere un po’ di pioggia negli ultimi km verso Tangeri, fortunatamente arrivo poco dopo un grande piovasco a giudicare dalle pozzanghere che sembrano laghi. Il cupolino abbondante ha fatto la sua parte, mi ha protetto dal freddo a casa, dall’impatto dell’aria sull’asfalto ed ora dalla pioggia.
Arrivo al camping Achakar, cap Spartel, nel primo pomeriggio col sedere acciaccato.
Estraggo per la prima volta la tenda dal sacco, non sarà molto comoda, viste le microdimensioni, ma per tamponare fino all’arrivo dei miei compagni di viaggio è sufficiente, testo anche i picchetti alu Karrimore con sezione a croce (entrano bene senza stortarsi).
Riesco a far entrare anche i bagagli, prezzo: dormire sull’attenti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/2H9Uoc.jpg (https://imageshack.com/i/p72H9Uocj)
Il cielo schiarisce, così chiudo la giornata con una corsa sulla costa, cena al bar del campeggio e mi imbusto a leggere nel sarcofago.
Oggi 250 km tot. 885 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
29/10 GIORNO 8 TANGERI/CAP SPARTEL – RABAT – ROMMANI
Sono le 2 di notte, ho appena appoggiato il libro e spento la pila frontale, quando sento rumori d’auto che manovrano e ad un certo punto un urlo: Ohe Paolò.
Sono arrivati gli amici francesi, esco a fatica dal bozzolo e ci salutiamo in piena notte, baci e abbracci, montano le tende e ci vediamo domattina.
Bernard, Bernie, Patou gli amici di una vita, Otmar il tedesco e Fritz svizzero tedesco che ancora non conosco, spuntano la mattina uno alla volta e finiamo di scambiarci le novità.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/hR7WXW.jpg (https://imageshack.com/i/pbhR7WXWj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/7CzFHH.jpg (https://imageshack.com/i/p87CzFHHj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/LmhhO9.jpg (https://imageshack.com/i/p3LmhhO9j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/G767v4.jpg (https://imageshack.com/i/p5G767v4j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/DCCElZ.jpg (https://imageshack.com/i/p5DCCElZj)
Prima colazione da campo, smontiamo le tende, carichiamo la mia moto nel carrello e il convoglio di tre auto e una moto lascia il campeggio.
Prima sosta poco distante a saldare il timone del rimorchio che si è un poco sconocchiato.
Proseguiamo verso sud seguendo stradine secondarie, molto secondarie e molto scassate che mettono alla prova il rimorchio stracarico e il portamoto appoggiato sul gancio di traino del pick-up di Patou.
Gli equipaggi sono assortiti così: Bernard e Otmar su un auto, Bernie solo, Io con Patou e Fritz il solo a fare l’avvicinamento a Marrakech sulla moto, un’Aprilia enduro 550.
Pranziamo poco dopo Asilah, Fritz non è molto loquace, e la sua moto non si avvia a freddo, ogni mattina partenza al traino.
A Larache entriamo in autostrada, che abbandoniamo a Rabat dopo esserci persi nel traffico caotico della tangenziale all’ora di punta. Ormai è sera, ci fermiamo a cena in una bettolaccia ma il pollo speziato alla griglia è buono come anche la tajina di pollo e verdure allo zafferano mangiata a pranzo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/Pz3Ucs.png (https://imageshack.com/i/p3Pz3Ucsp)
Ci fermiamo a bivaccare a sud di Rommani in una piantagione i eucalipti sul lato della strada, da ora ho una twoseconds della Decathlon che mi ha portato Patou, è un’altra vita, montaggio e smontaggio rapido e spazio in abbondanza.
Oggi 0 km moto tot. 885 km
30/10 GIORNO 9 ROMMANI – Diga MOULLAY YOUSSEF
Questa notte ci ha tenuto compagnia il coro dei cani, abituale nelle zone agricole.
La mattina ci rendiamo conto di non esserci addentrati molto, siamo accanto alla strada.
Colazione e via, sempre verso sud, Oued Zem, pranzo al sacco e un tratto verso ovest, El Kelaa des Srarhna. Il territorio alterna tratti collinari a vallate agricole.
Arriviamo ad accamparci vicino ad un lago artificiale, formato dalla diga Moullay Youssef costituita da un terrapieno vicino al quale ci sono tre enormi costruzioni ad imbuto di cemento armato e danno l’impressione di svolgere la funzione di valvole di troppo pieno dell’invaso. Il panorama è suggestivo, pinete, terra rossa e il lago sotto a noi, siamo alle pendici del Medio Atlante e fa piuttosto fresco, non è stato facile trovare un tratto pianeggiante.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/4OsKhe.jpg (https://imageshack.com/i/p34OsKhej)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/CNW2pB.jpg (https://imageshack.com/i/p7CNW2pBj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/qUQhoG.jpg (https://imageshack.com/i/paqUQhoGj)
Stiamo mangiando quando dal nulla appare un fantomatico guardiano, non si sa di cosa, risolveremo il problema con una mancia irrisoria.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/JB2iBx.png (https://imageshack.com/i/p5JB2iBxp)
Anche oggi la giornata è finita, siamo a 75 km da Marrakech.
Oggi 0 km moto tot. 885 km
31/10 GIORNO 10 Diga MOULLAY YOUSSEF – MARRAKECH
Questa mattina pioggerella nella pineta, accendere la Kelly Kettle (bollitore a legna) è una sfida, la bruma avvolge i monti e il lago non si vede.
Dopo colazione lasciamo il posto e ci fermiamo ad Ait Ourir a mangiare, è presto ma tanto prima di mezzogiorno è meglio non arrivare in campeggio.
Riesco anche a ricaricare la mia sim marocchina, dovrei essere a posto fino al termine del viaggio.
Il Camping è decisamente fuori dalla città, e come dice il nome, Jardin d’Issil, è un immenso giardino maniacalmente curato, una macchia verde nel bruno circostante.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/WPpYbs.jpg (https://imageshack.com/i/p7WPpYbsj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/r3IX9X.jpg (https://imageshack.com/i/par3IX9Xj)
Parcheggiamo e subito iniziano i lavori di scarico moto, smontaggio ganci di traino dalle auto e organizzazione del bagaglio per partire. Il resto della banda arriva questa sera in aereo e ci raggiunge in taxi.
Dopo tre giorni in auto ho bisogno di muovermi, una corsa, bagno nella piscina bella fredda e finalmente una doccia.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/zT5Tmw.jpg (https://imageshack.com/i/p5zT5Tmwj)
Una birra, sessione di wifi e chiamata a casa.
Ecco arrivare gli altri dopo un lungo ritardo, baci abbracci e cena, per la prima volta quest’anno mangio il cous cous.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/ONoktO.jpg (https://imageshack.com/i/pbONoktOj)
Christine, Huguette, Jeanfrancois, Michelle e Viviane ci raccontano le loro disavventure aeree e poi tutti nei bungalows a dormire. Sono con Otmar e Fritz, siamo i singles.
Oggi 0 km moto tot. 885 km
01/11 GIORNO 11 MARRAKECH
Questa notte Otmar ha dato il meglio di sé, ha russato incessantemente, per fortuna non mi lascio turbare, se ho sonno non mi ferma nessuno.
Oggi il cielo è plumbeo e greve, le borse sono pronte e già nei fuoristrada, le moto scalpitano.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/W40VL6.jpg (https://imageshack.com/i/p8W40VL6j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/4kl78N.jpg (https://imageshack.com/i/p34kl78Nj)
Prima di andare a fare colazione inizia la pioggia, un rovescio poderoso che non accenna a smettere o rallentare.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/gx4Bc1.jpg (https://imageshack.com/i/pbgx4Bc1j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/HohblW.jpg (https://imageshack.com/i/p7HohblWj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/MmsUtX.jpg (https://imageshack.com/i/p5MmsUtXj)
Si decide di aspettare e partire domani, visto che le piste di montagna diventano pericolose con i fiumi carichi d’acqua e le rocce scivolose. Nei momenti in cui la visibilità migliora, l’Atlante mostra li fianchi innevati.
Si decide di fare una visita in centro, Marrakech luccica sotto la pioggia battente, la piazza Jemaa el Fnaa che generalmente brulica di attività e di turisti è tranquilla e semivuota.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/b9lF1F.jpg (https://imageshack.com/i/p3b9lF1Fj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/9EHkXV.jpg (https://imageshack.com/i/p79EHkXVj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/rMeSPQ.jpg (https://imageshack.com/i/p3rMeSPQj)
Noto una quantità enorme di negozi e bancarelle che vendono elettronica e telefonia, quanto è cambiato dalla prima visita vent’anni fa!
Pranziamo in un ristorantino e poi giriamo la medina, anche qui è cambiato, le guide non sono più così aggressive ed insistenti, si propongono quasi svogliate e mollano al primo rifiuto, e questo non è male.
Rientrati in campeggio sento al telefono Alessandro, mi dice che hanno avuto problemi col tempo nei dintorni di Imilchil, sui passi c’è mezzo metro di neve e qui il parcheggio è una fangaia, si scivola come sul sapone.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/kOB9MO.jpg (https://imageshack.com/i/p7kOB9MOj)
Questo ci fa rivedere i piani, invece di puntare verso est sulle montagne più alte decidiamo di fare il giro al contrario e puntare verso sud.
Aperitivo abbondante, cena e sessione di lettura.
Oggi 0 km moto tot. 885 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
02/11 GIORNO 12 MARRAKECH – DEMNATE - vicino TOUFRINE
Oggi tempo bello, evviva, anche se sono sveglio dalle 4 e mezza.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/maOUrO.jpg (https://imageshack.com/i/pbmaOUrOj)
Colazione e partenza verso le 10, sosta ad Ain Ourit per riempire i serbatoi delle moto, Fritz sull’Aprilia ha solo 10l e una tanica da 5 dietro, tutte le altre sono Yamaha WR 450f la mia e quella di Patou con 25l, la 2track di Bernard 25, le due iniezione di Jeanfrancois e di Otmar hanno 15 e 12l, ma quest’anno nessun problema, c’è benzina ovunque, ufficiale o di contrabbando dall’Algeria e un paio di taniche sulle auto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/V4QETd.jpg (https://imageshack.com/i/p8V4QETdj)
Proseguiamo sull’asfalto fino a Demnate e seguiamo la strada verso Ouarzazate che si inerpica sulle montagne, purtroppo molte delle piste citate nella guida di Gandini nel tempo sono state asfaltate, questa ha l’asfalto piuttosto malridotto con tratti sterrati. Si sale e scende tra panorami aspri fino al Tizi n’Outfi a 2150m qui non c’è neve, la si vede sulle cime intorno, ma fa un freddo discreto, Bernard si è imbustato nella cerata sopra al resto dei vestiti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/tBPB1G.jpg (https://imageshack.com/i/pbtBPB1Gj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/uiSEyk.jpg (https://imageshack.com/i/pbuiSEykj)
Incrociamo un gruppo di fuoristrada Toyota nuovi con targa locale, o sono affittati o sono appassionati locali che si godono i percorsi tormentati tra costoni spogli. Canyon dalle pareti rosse, solcati dai torrenti annegati nel verde surreale della vegetazione, qualche sparuto villaggio di mattoni crudi color rossiccio trapuntato dall’immancabile minareto bianco appare all’improvviso dietro una curva.
Siamo ormai al tramonto e il sole illumina solo le vette di un fianco della valle, creando magici giochi di luce ed ombra. Quasi al buio imbocchiamo una sterrata che tagliando una cresta ci porta a un piccolo agglomerato di case, chiediamo al capo villaggio se possiamo accamparci e, con il suo placet, fiorisce il nostro bivacco.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/UsHbmN.jpg (https://imageshack.com/i/p7UsHbmNj)
Sembra di essere al Grande Fratello, al posto delle telecamere ci sono gli occhi indiscreti e senza malizia di bimbi e non solo, che ci osservano armeggiare con cose mai viste o fare gesti conosciuti ma differenti perché filtrati da una diversa cultura. Non si rendono conto che le abitudini comuni a tutte le culture, i bisogni fisiologici sono impegnativi da svolgere sotto gli occhi attenti, soprattutto per le donne. A me tocca una sessione di free climbing per evacuare in solitudine.
Fa un freddo becco, questa sera zuppa calda dalle buste liofilizzate! Per sciogliersi e pasta al pomodoro, a cura dell’italiano, per nutrirsi seriamente. Chiudiamo viziandoci con un dolce (che bello la cambusa sulle auto, è un lusso estremo per il motociclista, che tra l’altro viaggia senza bagaglio).
Adesso tutti in tenda che si gela, faccio onore al mio sacco a pelo, -5°C di temperatura comfort!
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/o0cjmZ.png (https://imageshack.com/i/p7o0cjmZp)
Oggi 240 km moto tot. 1125 km
Per vedere più foto clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
03/11 GIORNO 13 vicino TOUFRINE – OUARZAZATE – EL KELAA DES M’GOUNA – vicino IMI N’KEN
La notte passata a 1900m di altitudine ha lasciato un velo di brina sulle alto e sulle moto mentre la porta della tenda è rigida come un cartone a causa dell’umidità del corpo ghiacciata.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/bjpfGa.jpg (https://imageshack.com/i/p5bjpfGaj)
Fortunatamente il sole trova subito uno spiraglio tra le vette per riscaldarci.
Un vecchio non troppo a piombo si è accomodato nel nostro campo e sta strepitando da parecchio quando esco dalla tenda, ma è alimentato duracell, non c’è verso di fermarlo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/mvcMwe.jpg (https://imageshack.com/i/p3mvcMwej)
Colazione sul palcoscenico e via dopo aver impacchettato tutto. Sul fondo della valle si vede un lago, accanto si intuisce Ouarzazate (ad una quarantina di km) in poco tempo il terreno diventa piatto e andiamo a raggiungere la valle del Dades, con le sue mille Kasba, dopo Skoura sale fino ad un colle e ridiscende. Lungo il corso d’acqua si snocciolano le fortificazioni in vari stati di abbandono, ma qualcuna ancora imponente e ben conservata.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/ehPfmC.jpg (https://imageshack.com/i/p5ehPfmCj)
Prima di El Kelaa des M’gouna prendiamo una pista a destra che ci porta verso Nekob. Imboccarla è una caccia al tesoro tra mille stradine e oued da attraversare, si sale subito in montagna, pista sassosa e tormentata, si riesce a stento a guardare il panorama.
Un paio di volte siamo costretti a ritornare indietro e cambiare pista per imboccare la valle giusta. Alcuni tratti sono pesantemente scavati dalla pioggia, la pista è veramente ostica, evviva le moto leggere!
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/b8GTMJ.jpg (https://imageshack.com/i/p5b8GTMJj)
La direzione prevalente è il sud, anche se si procede a meandri seguendo le vallate tra torrioni di rccia erosa e arrotondata che a tratti ricorda la Monument Valley in miniatura.
Oggi ho avuto un paio di rogne, cambiando le pile al GPS, mi sono reso conto dopo un po’, ho perso la scheda SD della cartografia. Ritorna indietro e, con sommo culo, riesco a ritrovare il quadretto di plastica grande come l’unghia di un mignolo tra i sassi della pista, peccato che arrivando sul posto la moto comincia a mancare e si spegne. Di bene in meglio! La benzina c’è, deve essere la corrente. Una rapida rivista fili mostra un filo troncato sull’interruttore generale che dà corrente a tutti gli impianti, smonta l’interruttore e lo escludo collegando direttamente i fili, peccato che, con uno zot, fotto il fusibile. Merda, ponte al fusibile con l’alluminio di un blister di aspirina C, adesso si va, torno dal resto del gruppo con Patou che mi ha accompagnato.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/YKXCoI.jpg (https://imageshack.com/i/paYKXCoIj)
Poco dopo è ora di accamparsi, siamo nei dintorni di Imi n’Ken.
Oltre al campo devo rimettere in sesto un po’ meglio la moto, l’interruttore viene sostituito con uno reperito, impermeabilizzato con domopack ripiegato e nastro isolante, il fusibile sostituito e la moto va che è una bellezza.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/uNsNhR.png (https://imageshack.com/i/p8uNsNhRp)
Questa sera fuoco di bivacco, è la droga dei nostri campi, stai a guardare le fiamme e le braci rapito dalla magia che affascinava l’uomo del neolitico, come quello moderno, guardi il cielo come non puoi fare da noi, sovrastato e schiacciato da una moltitudine di astri e una via lattea che fa chiarore come la luna.
Oggi 290 km moto tot. 1415 km
Per vedere più immagini cicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
04/11 GIORNO 14 vicino IMI N’KEN-NEKOB-TAZARINE - FOUGANI(TAFRAOUT)
Notte meno fredda, ma purtroppo insonne all’insegna della lettura.
Seguiamo una vallata e ad un certo punto si attraversa l’oued per risalire il fianco del pendio, qui ci perdiamo Jeanfrancois che prende una pista diversa.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/LXeNKQ.jpg (https://imageshack.com/i/paLXeNKQj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/15Tu6u.jpg (https://imageshack.com/i/hl15Tu6uj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/jJi881.jpg (https://imageshack.com/i/p8jJi881j)
Dopo un po’ d’attesa lo vediamo ricomparire, s’è accorto di essere solo. Una trentina di km e siamo sull’asfalto e poi a Nekob, sosta rifornimento e via verso Tazarine, purtroppo qui troviamo asfalto inaspettato. Sosta pranzo in un boschetto d’acacie, adesso l’ombra è piacevole, la temperatura non è più quella di montagna.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/W6fXEI.jpg (https://imageshack.com/i/p3W6fXEIj)
7 km dopo Tazarine prendiamo una pista sulla sinistra molto ben segnata che va verso est. Finalmente una pista scorrevole che permette di correre un poco, il vento allineato con la direzione di movimento ci costringe a stare lontani per evitare la polvere.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/uGrKKN.jpg (https://imageshack.com/i/p3uGrKKNj)
Arrivati in un villaggio sostiamo un poco per riunirci e al momento di ripartire la moto non ha corrente, è saltato di nuovo il fusibile, ma ora ho la stagnola pronta e lo sistemo a tempo di record. Gli altri sono già andati, con me Patou e JF, ci lanciamo all’inseguimento sulla pista mezzo km a sud del villaggio e procede sempre verso est. Non vediamo nessuno, ma continuiamo a rotta di collo, la pista si fa sempre più sabbiosa, costellata di hotel e campeggi, ci stiamo avvicinando alla zona turistica dell Erg Chebbi.
Finalmente ci ricongiungiamo.
Ci lasciamo sulla sinistra il villaggio di Fougani che su alcune mappe è chiamato Tafraout e puntiamo diretti a sud risalendo il corso dello oued, fino a delle lievi dune contro le falesie di roccia. Questo sarà il campo di oggi, la sabbia è veramente molle, ma ci penseremo domani.
Mentre io sostituisco il fusibile Bernard, che si è rotto le palle della moto che scoppietta e fatica a rimanere accesa, smonta tutto l’impianto idraulico della trazione a due ruote per avere accesso al carburatore e regolare la miscela (quando una stronzata di lavoro ti costringe a ore di monta e smonta...viva le moto semplici!)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/PmGAIL.png (https://imageshack.com/i/paPmGAILp)
Serata bellissima, temperatura perfetta e stellata da premio Oscar.
Oggi 211 km moto tot. 1626 km
05/11 GIORNO 15 FOUGANI(TAFRAOUT) - REMLIA - RISSANI - ERFOUD
Come previsto uscire dalla sabbia molle è laborioso, soprattutto per la messa in moto al traino dell’Aprilia di Fritz.
Dopo pochi km ritorniamo a percorrere un terreno pietroso che ci rallenta parecchio.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/zF106H.jpg (https://imageshack.com/i/hlzF106Hj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/jrDzZR.jpg (https://imageshack.com/i/hljrDzZRj)
Nel pomeriggio la pista si fa scorrevole e più divertente, fino a giungere in vista delle dune rosse dell’Erg Chebbi, nei pressi di Taouz. Ci avviciniamo da sud e le attacchiamo sul lato orientale in direzione nord. Si entra in quello che sembra il corso di un fiume di sabbia con le dune che scorrono ai due lati della valletta, cespugli e tamerici sono a tratti abbondanti.
La sabbia è parecchio soffice, bisogna andare senza indugio e la parte centrale del letto sabbioso è letteralmente arato dal traffico di fuoristrada. In auto non credo sia troppo divertente, soprattutto dove i meandri ti costringono a velocità sempre a rischio di insabbiamento. Con la moto è un’altra musica, mi tengo sul pendio di sabbia quasi intonsa alle pendici delle dune, salendoci a volte e facendo curvoni in appoggio col cuore che urla dalla libidine. La valletta sale un poco e a volte si stringe e strozza diventando sinuosa e costringendo a rimanere nelle guide profonde scavate dai mezzi pesanti, qui richiede un po’ più d’esperienza, per non lasciarsi sopraffare dall’ansia e mollare il gas, subito ti si chiude lo sterzo e sei a pelle di leone (ma fa esperienza).
Incrociamo parecchi gruppi di fuoristrada, le moto non si vedono, qui è come un circo, tutti folleggiano nella poca sabbia che questa zona mette a disposizione.
L’area è veramente piccola e in meno di un paio d’ore abbiamo attraversato, ci dirigiamo all’hotel Merzane...lusso sfrenato, non siamo abituati a cotanto splendore.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/cD6Lnc.jpg (https://imageshack.com/i/p5cD6Lncj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/iy6Ojf.jpg (https://imageshack.com/i/pbiy6Ojfj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/jHo2sA.jpg (https://imageshack.com/i/hljHo2sAj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/LfnMy8.jpg (https://imageshack.com/i/paLfnMy8j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/YV4PlP.jpg (https://imageshack.com/i/hlYV4PlPj)
E’ costruito nello stile degli ksar, con cortile protetto da mura merlate, arco d’ingresso, cortile interno con vasca per i pesci attorniata da palme e dalle strutture abitative. Tutto è rivestito di un impasto di fango e paglia che isola dal calore. Lo gestisce una famiglia francese con un figlio di una dozzina d’anni.
Ci sistemiamo e docciamo quindi birra fresca e contatti col resto del mondo. Ale e Siggy sono diretti a nord, per il tedesco è quasi ora del traghetto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/TMB5Hj.jpg (https://imageshack.com/i/pbTMB5Hjj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/iyUsr1.jpg (https://imageshack.com/i/p5iyUsr1j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/Vw60PF.jpg (https://imageshack.com/i/pbVw60PFj)
La zona living è veramente caratteristica, piena di oggetti e quadri della cultura locale, i proprietari sono veramente persone di buon gusto e lo dimostrano anche con la cena, semplice ma particolare, antipastino e brochettes con fagiolini, patatine e insalata.
Ho un po’ di raffreddore, qui le temperature variano parecchio e da sudato il freddo non è un toccasana. Con Fritz e Otmar divido una stanza che pare un campo da calcio, tre letti matrimoniali e due singoli, questa volta i bagagli ci stanno senza problemi.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/1WyN6d.png (https://imageshack.com/i/p81WyN6dp)
Oggi 168 km moto tot. 1794 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
06/11 GIORNO 16 ERFOUD - BOUTENIB - KSAR TAZOUGART
Questa notte ho dormito più del solito, un letto fa la differenza! Colazione sontuosa, due chiacchiere con i padroni che sono simpatici, rifornimento d’acqua e si parte.
I 400 Diram per la mezza pensione hanno affossato le mie finanze, mentre le donne fanno un po’ di spesa di generi freschi ad Erfoud io assalto un bancomat.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/09ck3O.jpg (https://imageshack.com/i/p709ck3Oj)
Benzina e lasciamo l’abitato che è caldo e parecchio affollato, poco fuori prendiamo una pista sulla destra che ci porta prima in direzione est e poi verso nord est.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/UQxDiu.jpg (https://imageshack.com/i/p8UQxDiuj)
Il fondo è duro e sconnesso, gli shock continui mi spaccano le fascette che fissano i ferri al forcellone, sono costretto ad aggiungerne un paio di volte.
Sosta per il pranzo sulla sponda di uno oued, siamo sempre alla ricerca di un po’ d’ombra.
La pista scorre su lunghe e morbide colline dalla superficie abrasiva per i sassi.
Fritz ha un’avaria al filo frizione che ripara in poco tempo.
Arrivati a Boutnib scopriamo che non c’è benzina, nonostante il paese sia piuttosto grande. Veramente non ci sono distributori, perché il carburante di contrabbando proveniente dall’Algeria si vende praticamente in ogni casa, mi dice candidamente un militare. Temendo di non trovarne più avanti ci rassegnamo a riempire dalle bottiglie di plastica, mettendo un filtro sulla bocca del serbatoio (non si sa mai, il mio serbatoio non ha rubinetti col filtro) e pagando un po’ più del prezzo ufficiale.
Durante la ricerca della benzina ci disperdiamo e rimango solo con Fritz, mentre cerchiamo il gruppo cede la riparazione al filo frizione e lui dà dimostrazione di stoicismo e calma degna di un lama tibetano mentre ripara assillato da una torma di ragazzini appiccicosi e veramente molesti.
Finalmente la moto è sistemata e compaiono gli altri, così possiamo scrollarci di dosso le piattole.
Lasciato l’abitato dopo un po’ d’asfalto scendiamo nel corso del fiume, imbocchiamo la pista e dopo un guado ci accampiamo sotto gli occhi curiosi di un pastore di capre.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/SfU7HX.jpg (https://imageshack.com/i/paSfU7HXj)
Dopo il solito lavoro di preparazione del campo e doccia rustica oggi mi tocca il rammendo, ho un po’ di velcri qua e la che si scuciono, vediamo di rappezzare il mio guardaroba d’epoca.
Solito aperitivo che ci taglia letteralmente le gambe, insalata di pomodoro con cipolla e pasta al sugo rosso con polpettine che mi pare pugliese, mi domando dove l’abbiano trovato questi diabolici francesi.
Oggi non è giornata, le femmine decidono che gli uomini fanno la vessel (insomma tocca lavare le pentole!)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/zJaP7V.png (https://imageshack.com/i/hlzJaP7Vp)
Oggi 151 km moto tot. 1945 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
ennebigi
13-12-2015, 08:32
Complimenti , bel reportage...
Se stavate un pelino più a est vi facevate la pista dei dinosauri... qualche check a ridosso del confine ma i militari son gentili in genere. La Dakar passava spesso di qua...
Se stavate un pelino più a est vi facevate la pista dei dinosauri... qualche check a ridosso del confine ma i militari son gentili in genere. La Dakar passava spesso di qua...
Avrei dovuto farmela solo, all'inizio sembrava che non ci fosse posto per la mia moto nel carrello, così ho deciso di partire 6 giorni prima e farmi un giro scendendo e facendo proprio questa pista, poi da M'amid rimontare su ouarzazate e Marrakech. Appena prima di partire ho scoperto che Fritz avrebbe viaggiato in moto e il posto per me c'era.
Così mi sono inventato il giro a nord con Ale e Ziggy incontrati in nave.
E' stato molto bello ugualmente, belle persone e bei posti.
Quando viaggi è tutto un regalo, i nuovi incontri sono un arricchimento magnifico(se non sei proprio sfigato, ma in due giorni di nave fai tempo a "pesare" i tuoi "clienti") :-)
concordo.. i viaggi a volte regalano perle di questo tipo anche a noi vecchi eremiti e viaggiatori solitari.
Ah... questo era il mio distributore di Boudneib...
https://imagizer.imageshack.us/v2/539x719q90/r/838/img1680e.jpg
concordo.. i viaggi a volte regalano perle di questo tipo anche a noi vecchi eremiti e viaggiatori solitari.
Ah... questo era il mio distributore di Boudneib...
https://imagizer.imageshack.us/v2/539x719q90/r/838/img1680e.jpg
si ma questo è un professionista!
Il filtro ho dovuto mettercelo io, altrimenti chissà cosa mi imbottigliava!
La parte divertente è stata il pagamento, dopo un consiglio di 4 "tecnici" locali, manco con le dita riuscivamo a capirci.
Abbiamo risolto che gli ho messo una banconota in mano e loro mi hanno dato il resto...una comica, ma sono stati onesti, non mi hanno alleggerito più di tanto.
Io mi porto sempre un filtro da carrozziere che fa anche da imbuto....http://www.abracolor.it/wp-content/uploads/2013/02/22_COLINO_PLASTICA_P2000.jpg
comunque prova a sentire Guglatech (https://it-it.facebook.com/Guglatech-721898331234385/)... fa dei filtri da inserire nel serbatoio di tutte le moto. A noi ne manderà due da provare per B4S.
Scusa l'OT.
io mi porto dei tubolari a mo' di preservativo che tengo nel marsupio, non occupano spazio e si infilano sul becco dell'imbuto, certo quello che si infila a bicchiere nella bocca del serbatoio è il più comodo.
L'ho cercato all'ultimo minuto ma non l'ho trovato, grazie della dritta.
07/11 GIORNO 17 KSAR TAZOUGART – BENI TADJITE – 5K SUD ANOUAL
Nella notte mi sono trovato un ginocchio umido, sacco a pelo e zaino bagnato e piscina nel catino della tenda. Significa sicuramente camel back forato, sistemo alla meglio perché è piuttosto freddo e ci penserò domattina. Al risveglio ho la conferma, fortunatamente JF ne ha uno di scorta che mi presta, anche se in tutta onestà, quest’anno la temperatura permette di vivere senza camel back.
I pastorelli ci osservano come se fossimo un presepio vivente intento a far colazione, lasciamo il posto cominciando la giornata con un guado e belle foto in un angolo pittoresco.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/ERclZs.jpg (https://imageshack.com/i/paERclZsj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/oPjZhj.jpg (https://imageshack.com/i/p8oPjZhjj)
Risaliamo sulla strada e dopo poco siamo di nuove sulle piste. I punti che abbiamo spesso non combaciano col tracciato, piste rovinate dal maltempo e nuovi tracciati, probabilmente e le bandierine blu del percorso previsto si mischiano alle x gialle dei punti che salvo cammin facendo. Oggi non si vedono assolutamente alberi, la valle sale a perdita d’occhio con una pendenza regolare e il fondo di pietre, qua e là greggi di capre che si nutrono di ciottoli, tre cani si accaniscono ad inseguirmi, sono instancabili, se mi beccano mi spolpano.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/YophWy.jpg (https://imageshack.com/i/p5YophWyj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/TKL05X.jpg (https://imageshack.com/i/p8TKL05Xj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/2KyIvA.jpg (https://imageshack.com/i/p32KyIvAj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/IUXdpB.jpg (https://imageshack.com/i/hlIUXdpBj)
Sosta pranzo in un posto decisamente arido, facciamo un incontro inquietante, una lucertola dalla coda grossa e tutta spuntoni.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/bEvuaH.jpg (https://imageshack.com/i/pabEvuaHj)
Nel pomeriggio arriviamo ad un villaggio, Beni Tadjite, che inaspettatamente offre benzina, anzi, ha ben tre distributori, pur essendo piccolissimo con poche anime.
La pista ora si fa più comoda ma molto scavata dall’acqua, piena di fossetti che l’attraversano, bisogna prestare molta attenzione, soprattutto con le auto si rischia di spaccare tutto. Vediamo asini e cammelli bradi che pascolano tra i radi fili d’erba.
Prima del buio ci fermiamo sulla falesia di terra che sovrasta il corso di un fiumiciattolo, bivacco ideale.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/XlE4sX.jpg (https://imageshack.com/i/p5XlE4sXj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/5hBY2C.jpg (https://imageshack.com/i/p75hBY2Cj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/a80tlo.jpg (https://imageshack.com/i/p8a80tloj)
Bagno nell’acqua limpida, prima del nostro passaggio, e aperitivo, ci siamo scolati un tre litri di sangria con i salatini.
Dopo cena fuocherello e storie da bivacco e poi tutti a nanna.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/k88Eor.png (https://imageshack.com/i/p3k88Eorp)
Oggi 165 km moto tot. 2110 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
08/11 GIORNO 18 5K SUD ANOUAL - MAATARKA – 30 km ovest
La giornata di oggi scorre su piste che seguono valli senz’alberi, probabilmente a causa della quota, ma il fondovalle è spesso ammantato di erbetta un po’ rada di un verde tenero. Incrociamo molti pastori con tende berbere e talvolta con ricoveri di pietra simili alle baite dei nostri monti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/s9e1Jo.jpg (https://imageshack.com/i/hls9e1Joj)
La temperatura è rigida, non si scende mai sotto i 1000 m di altitudine.
Arriviamo in un villaggio di nome Maatarka, ancora benzina dalle bottiglie, il paese è diviso in due parti, una addossata a una cresta di roccia, simile al dorso di un drago, che spunta dal suolo, con minareto, madrasa a cupole, quattro differenti cimiteri a dispetto di un numero di abitazioni veramente esiguo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/G8SWEt.jpg (https://imageshack.com/i/p8G8SWEtj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/zcxQJX.jpg (https://imageshack.com/i/pbzcxQJXj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/iGxoX6.jpg (https://imageshack.com/i/hliGxoX6j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/90XQva.jpg (https://imageshack.com/i/hl90XQvaj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/Uo8ZAp.jpg (https://imageshack.com/i/paUo8ZApj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/vkpA4i.jpg (https://imageshack.com/i/p8vkpA4ij)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/LLIh8y.jpg (https://imageshack.com/i/p7LLIh8yj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/X9xT6B.jpg (https://imageshack.com/i/p5X9xT6Bj)
L’altra parte del villaggio all’estremità delle rocce, costituita da un caffè, qualche bottega e il terreno del mercato, che oggi pullula di attività, oggetti, animali, commercianti e compratori. Mentre le donne cercano del pane per la cambusa io mi lancio a fotografare questa variopinta giostra dai mille odori e rumori, uno scampolo di umanità che vive gesti da noi ormai dimenticati.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/zvbQNj.jpg (https://imageshack.com/i/p8zvbQNjj)
Ci ritroviamo al bar per un the a la mente e ripartiamo. Difficile trovare la pista, ma i nasi da segugi allenati alla fine si lanciano in branco nella giusta direzione.
Sostiamo con l’idea di pranzare, ma veniamo accerchiati da una famiglia con una torma di bambini e, dopo aver donato un po’ di vestiti e scarpe, chiacchierato e fatto delle foto, salutiamo e ci spostiamo qualche km oltre per mangiare.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/jYIpMT.jpg (https://imageshack.com/i/pajYIpMTj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/00ACWk.jpg (https://imageshack.com/i/p800ACWkj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/U2bK4i.jpg (https://imageshack.com/i/p5U2bK4ij)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/q7inhE.jpg (https://imageshack.com/i/paq7inhEj)
Nel pomeriggio troviamo un altro villaggio che ci permette di completare i rifornimenti, le piste si fanno incerte come direzione, probabilmente ne hanno cambiato i tracciati, saltiamo un po’ di punti marcati qua e là.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/9hxfYS.jpg (https://imageshack.com/i/p59hxfYSj)
Questa sera il campo è proprio nel letto di uno oued, visto che il tempo è bellissimo arrischiamo. E’ presto, mi ci sta anche una corsa prima del buio, peccato che la pista è tutta in salita fino all’antenna di un ripetitore e poi ritorno in discesa a rotta di collo.
Dopo la sudata e una bella cena la notte sarà sicuramente tranquilla.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/YkQcZk.png (https://imageshack.com/i/p3YkQcZkp)
Oggi 154 km moto tot. 2264 km
09/11 GIORNO 19 30 km ovest MAATARKA – 15 km sud FRIITISSA
Contrariamente alle aspettative questa notte ho letto molto, anziché dormire.
Quando usciamo dalle tende si materializzano sei bambini, probabilmente fratelli, in scala di altezza, con due asini e un cane (non si può essere troppo selettivi sulle amicizie in queste aree poco abitate).
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/XVkkOM.jpg (https://imageshack.com/i/hlXVkkOMj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/QE1VX2.jpg (https://imageshack.com/i/hlQE1VX2j)
Hanno la loro razione di cibo, dolci e abiti, mentre ci osservano trafficare alla preparazione della colazione.
Si parte, ripercorrendo in un soffio la salita, che non pare gran cosa, corsa ieri sera.
Qui il terreno è piuttosto roccioso e spaccaossa, sono tutti piuttosto provati, complice anche l’età, solo Fritz non fa una piega, con la sua flemma viaggia come un diesel, ogni tanto libera i 70 CV della sua Aprilia in una lunga impennata e poi torna alla quiete.
Alla sosta per pranzo veniamo subito circondati, ci sottraiamo all’imbarazzante osservazione spostandoci qualche km, sulle rive di un invaso artificiale dalle acque rosa.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/EH3UYJ.jpg (https://imageshack.com/i/p8EH3UYJj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/gtOivY.jpg (https://imageshack.com/i/hlgtOivYj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/adYbuZ.jpg (https://imageshack.com/i/p7adYbuZj)
Un pastore di capre sul suo asino passa a salutarci, solo i suoi cani, spaventosamente magri, rimangono vicino a noi nella speranza di qualche boccone.
Oggi Bernard è in vena di tagli e sperimentazioni, le piste comode non gli piacciono, facciamo dei tagli su terreni veramente sconnessi che non ci fanno avanzare gran che.
Alcuni tratti sono rocciosi, alternati a parti scorrevoli e zone molto scavate dall’acqua.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/qSI2PE.jpg (https://imageshack.com/i/p7qSI2PEj)
Dopo una lunga corsa con un pick up toyota, guidato da una sorta di ranger che vuole mostrarci quanto è figo, arriviamo ad un punto di controllo e finalmente ce lo scrolliamo di dosso, era veramente pericoloso.
Percorriamo un tratto asfaltato verso ovest e ci infiliamo in una sterrata per trovare una zona bivacco. La pista è molto tortuosa ed arrampica in piccole vallette, tutte ugualmente scoscese e sassose, trovare un pezzettino in piano dove fermarsi non è cosa da poco, ma alla fine ce la facciamo.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/vXWBmI.png (https://imageshack.com/i/pbvXWBmIp)
Oggi 166 km moto tot. 2430 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
10/11 GIORNO 20 15 km sud FRIITISSA - OUTAT EL HAJ - OUIZEGHT
La mattina discendiamo di nuovo sulla strada asfaltata e continuiamo a ovest, incrociamo un villaggio di quattro case.
Svoltiamo verso sud sulla N15 e subito su una pista che scende parallela, un po’ difficile da seguire perché a tratti è inghiottita dal letto del fiume.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/HDslpN.jpg (https://imageshack.com/i/paHDslpNj)
Riprendiamo l’asfalto e ci fermiamo a rifornire ad Outat el Haj, rimpinguiamo la cambusa, bar con wifi e segnale telefonico mi permettono un contatto che da qualche giorno mancava e dopo un the ci rimettiamo in marcia.
La pista attraversa il corso ci parecchi oued, alcuni molto pittoreschi, fino al vecchio forte diroccato di Tiderine, che sovrasta il corso del fiume, guadiamo e ci fermiamo a pranzare in una zona verde come un prato svizzero.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/u6mqYS.jpg (https://imageshack.com/i/p7u6mqYSj)
Dopo il relax la pista continua fino ad intercettare una recinzione, probabilmente di un parco, che si estende nel nulla per km e km. La seguiamo verso Ouizhet dove ritroviamo l’asfalto, immerso in enormi oliveti dagli alberi carichi di frutti neri e verdi. C’è grande attività, è il momento della raccolta.
Ci fermiamo per la notte accanto al corso dell’ennesimo fiumiciattolo, uno dei tanti che scendono dalle pendici dell’Ait Serhouchen.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/U3eT8V.jpg (https://imageshack.com/i/p7U3eT8Vj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/VaNhdy.jpg (https://imageshack.com/i/p5VaNhdyj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/CmkqOq.jpg (https://imageshack.com/i/p8CmkqOqj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/es7ORc.jpg (https://imageshack.com/i/p5es7ORcj)
Oggi tagliando alla moto, catena, serraggio viti, filtro aria che sostituisco perché si sta letteralmente sbriciolando, olio motore e finalmente meritato bagno nel fiume.
Questa sera insalatona tonno e pomodori e poi crepes bretoni alla nutella.
Il freddo ci fa scappare in tenda prima del solito, la vita notturna non è il nostro forte.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/P2Mhxi.png (https://imageshack.com/i/hlP2Mhxip)
Oggi 150 km moto tot. 2580 km
Per vedere più fotoclicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
Gianluca_firenze
17-12-2015, 08:33
Complimenti, un bellissimo tour. Molto belle le foto!
Complimenti, un bellissimo tour. Molto belle le foto!
Grazie 1000, il giro bello, le foto non come mi piacerebbe, quest'anno facevo un po' fatica a tirare fuori la macchina per scattare, nella sabbia andavo e andavo senza fare una foto:arrow:
11/11 GIORNO 21 OUIZEGHT - AMERSID - MIDELT
Questa mattina ci viziamo con pane grigliato a colazione, mentre i dolori di schiena e la sciatica di Otmar peggiorano. E’ veramente malconcio, infatti ha deciso che non finirà il giro con noi, a Midelt troverà il modo di farsi portare a Marrakech ed aspettarci là.
Dopo un po’ di km d’asfalto imbocchiamo una pista che arrampica sui monti, ma dopo un piccolo progresso, tra passaggi piuttosto enduristici, le auto devono rinunciare, non si passa, l’acqua ha scavato pesantemente, ci sono strettoie impraticabili e gradini enormi.
Perdiamo inutilmente un sacco di tempo e Otmar patisce molto, anche se non si lamenta mai.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/03BA3H.jpg (https://imageshack.com/i/p503BA3Hj)
Optiamo per un pistone molto liscio che porta a Midelt, intercettiamo la N13 e prima di arrivare in paese aspettiamo Patou che non arriva, scopriamo poi che ha bucato la ruota posteriore e cambiato la camera.
Pranziamo direttamente al ristorante dell’area di servizio dove siamo, una tajina e via.
Prima tappa l’ospedale, Otmar torna dalla visita vistosamente claudicante con una radiografia che mostra due vertebre troppo vicine e altre pillole di prescrizione, oltre a un foro nelle chiappe da intramuscolo antidolorifico.
Seconda tappa il camping municipale che è proprio accanto.
Oggi è una giornataccia, mentre prepariamo il campo e Otmar stravolto si sdraia sulla brandina, la moto di Fritz casca dal cavalletto e si buca un radiatore. Smonta tutto e sigilla col metallo bicomponente, rimonta e rimette il liquido. Per fortuna la riparazione tiene.
Giro al souq dove facciamo un po’ di spesa per la cena. Otmar resta a dormire e non assaggia il pollo allo spiedo. Fa veramente freddo, ci si rintana volentieri in tenda a leggere.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/iRRQjS.png (https://imageshack.com/i/paiRRQjSp)
Oggi 136 km moto tot. 2716 km
12/11 GIORNO 22 MIDELT – IMILCHIL
Sveglia ghiacciata in campeggio, temperatura -1°C, la tenda è tutta coperta da un velo di ghiaccio.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/IPd3Sz.jpg (https://imageshack.com/i/paIPd3Szj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/RNFajx.jpg (https://imageshack.com/i/p3RNFajxj)
Questa mattina Otmar è veramente in condizioni pessime, piegato e zoppicante con gli occhi gonfi come un pugile, ma stoico non fa una piega. Tramite il gestore del campeggio troviamo un furgone con autista che lo porterà al campeggio di Marrakech ad aspettarci. Gli smontiamo tutte le cose, prepariamo il bagaglio, svuotiamo il serbatoio della moto e la imbarchiamo sul mercedes d’epoca. Con un piccolo aiuto anche Otmar s’imbarca e ci guarda con aria sofferente mentre lo salutiamo alla partenza. Fortunatamente si è convinto, così non avrebbe potuto continuare.
Smontato tutto ed asciugate le tende al sole si riparte alla volta di Imilchil. Ripercorriamo la strada di ieri fino al distributore e ancora un tratto d’asfalto, fino al passo Tizi n-Talremt a 1900 m, mi sono vestito troppo e con le ascelle strizzate e la circolazione bloccata ho le mani formicolanti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/Kp36rD.jpg (https://imageshack.com/i/p7Kp36rDj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/9juDeo.jpg (https://imageshack.com/i/p89juDeoj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/jmbh93.jpg (https://imageshack.com/i/pbjmbh93j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/wSouJw.jpg (https://imageshack.com/i/p8wSouJwj)
Quella che doveva essere la nostra pista è una stradina asfaltata che corre verso ovest in una valle pittoresca dai pendii bruni e pietrosi venati da linee sinuose e parallele degli strati di roccia, curvati e ripiegati dai capricci geologici del pianeta. A contrasto il fondovalle dai verdi brillanti, complice l’aria pura e cristallina, pioppi cipressini qua e là negli orti e sulle rive del torrente, alberi da frutta e coltivazioni si arrampicano sui pendii terrazzati, e poi l’uomo, che lavora con la tecnica poco invasiva di secoli fa. Gli uomini guidano l’aratro (a volte anche col fusto di legno) trainato da asini, cavalli o buoi, le donne che trasportano legna o fieno a volte con l’aiuto di un paziente somarello, a volte con un carico impressionante sulla schiena o sul capo, circondate da bambini che fanno la loro parte come personcine mature che ti arrivano alla cintura dei pantaloni e ti scrutano coi loro occhioni bruni e maturi. E’ un tuffo in un’altra epoca, tra gente semplice e cordiale in un panorama superbo, costellato da una teoria di villaggi di mattoni a crudo, alcuni murati testimoni di antiche battaglie per la sopravvivenza. Frotte di bambini ci sciamano attorno alla ricerca dei soliti bon-bon e stilò, uomini cordiali e donne timide e riservate nel loro abbigliamento multicolore stratificato che pare comprendere tutto il guardaroba.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/J2QKww.jpg (https://imageshack.com/i/p8J2QKwwj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/GGa83F.jpg (https://imageshack.com/i/p7GGa83Fj)
Qualche tratto ancora sterrato ci permette di divertirci un po’.
Pranziamo sul corso del fiume, tra i ciottoli del greto, unico posto piano di dimensioni accettabili. Christine ha problemi di stomaco da stamani, e non è la sola, probabilmente l’insalata di ieri a pranzo ci ha castigati.
Dopo aver svalicato a 2400 m nei pressi del Jebel Aderdouz la strada scende dolcemente di un centinaio di metri verso Imilchil.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/rd51K1.jpg (https://imageshack.com/i/p5rd51K1j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/b0Azpu.jpg (https://imageshack.com/i/p7b0Azpuj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/9eo8O1.jpg (https://imageshack.com/i/hl9eo8O1j)
Ci fermiamo in un alberghetto, l’Hotel Avenir, già provato in precedenza. Piazziamo le moto sotto la terrazza e le auto di fronte, scarichiamo e ci gratifichiamo con una bella doccia, qui l’acqua non manca. Ci prepariamo la cena che consumiamo nella sala comune al piano terra e riusciamo a restare a raccontarcela più a lungo del solito, non essendo sotto il ghiacciato cielo stellato.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/8y4IUr.png (https://imageshack.com/i/p58y4IUrp)
Oggi 215 km moto tot. 2931 km
Per vedere più immagini clicca qui:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
wedgetail
19-12-2015, 05:59
Bravo! Tutto molto bello e avvincente, visto anche il blog..
13/11 GIORNO 23 IMILCHIL – LAGHI – ANERGUI – LA CATHEDRAL
Passare la notte al coperto è stata un’ideona, questa mattina un dito di ghiaccio copriva ogni cosa, dai vetri della finestra alle automobili, croccanti come bomboloni coperti di zucchero, le moto al coperto si sono salvate e bisogna dire che anche le stanze, senza riscaldamento, erano sopportabili grazie alle coperte.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/ocwppH.jpg (https://imageshack.com/i/pbocwppHj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/3Rmf0a.jpg (https://imageshack.com/i/p53Rmf0aj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/M9AOCt.jpg (https://imageshack.com/i/p8M9AOCtj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/p8GkgX.jpg (https://imageshack.com/i/hlp8GkgXj)
Colazione e via al mercato, che è una strana mescolanza di genti diverse, probabilmente affluiscono per le compere da tutto il circondario di valli e monti, chi a cavallo, chi con una carovana di asini, chi a piedi, grande folla multicolore, animali ovunque, mezzi di trasporto vecchi e scassati all’inverosimile, pitturati di mille colori, insomma una festa per gli occhi e per la macchina fotografica che lavora senza posa rubando scatti di nascosto, senza mirare, a tutto, gente , mercanzie, persone ed animali.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/4IHvLO.jpg (https://imageshack.com/i/pa4IHvLOj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/chgUzc.jpg (https://imageshack.com/i/p7chgUzcj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/Eivagu.jpg (https://imageshack.com/i/p8Eivaguj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/TMAprf.jpg (https://imageshack.com/i/p3TMAprfj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/Jr3l1s.jpg (https://imageshack.com/i/p8Jr3l1sj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/oNWa6o.jpg (https://imageshack.com/i/p5oNWa6oj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/7hOEwr.jpg (https://imageshack.com/i/p87hOEwrj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/28acXV.jpg (https://imageshack.com/i/p828acXVj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/icicNp.jpg (https://imageshack.com/i/p7icicNpj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/rNon0s.jpg (https://imageshack.com/i/pbrNon0sj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/aoppb5.jpg (https://imageshack.com/i/p5aoppb5j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/07Mo7R.jpg (https://imageshack.com/i/p707Mo7Rj)
A metà mattina lasciamo l’albergo, il padrone ha voluto assolutamente che stabilissimo noi il prezzo, da commerciante navigato sapeva che, essendo abituati a misure diverse, non lo avremmo deluso.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/lFtFk3.jpg (https://imageshack.com/i/p8lFtFk3j)
Tutti soddisfatti salutiamo e partiamo in una temperatura migliorata dal sole, prima saliamo ai due laghi ad est del paese, il primo con un minimo di attività turistiche e più pittoresco, più selvaggio e isolato il secondo dove incontriamo un gruppetto di pastori che lanciano sassi a distanze impressionanti con una frombola che fischia ruotando e schiocca come una frusta al lancio. Qualcuno vuole provare a cimentarsi nel lancio, con grande rischio per tutti, compresi i pastori che prudentemente si allontanavano ridendo.
Ritorniamo sui nostri passi e ci dirigiamo ad ovest versoTassent, di nuovo su asfalto che sale e scende senza posa ubriacandoti di curve, reso pericoloso da un bello strato di ghiaino che ti fa pattinare costantemente.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/q54vbm.jpg (https://imageshack.com/i/p5q54vbmj)
Contorniamo il Jebel Mourik fino ad Amergui dove imbocchiamo quella che sarà la pista più bella e suggestiva del viaggio.
Si snoda sul fondo di una valletta piccola e stretta come un canyon, dalle pareti di roccia rosso marrone a strapiombo, costellate di boschi, pini solitari vecchie contorti, alberi giganteschi e ghiaioni franati dalle pendici. La pista costeggia il torrente salendo e scendendo per evitare gli ostacoli, sassoni piombati da chissà dove grandi come case, gole strette senza spazio, torrenti laterali che spazzano tutto, enormi tronchi caduti di cedro. Il torrente scorre a volte quieto sulla ghiaia e a volte impetuoso tra pareti di roccia che lo strozzano, sovrastate da ponticelli improbabili di tronchi, mattoni, cemento e assicelle, ma la cosa più suggestiva è l’incontro con un branco di scimmie che pascolano tranquille nel bosco e si ritraggono timidamente prima di poterle fotografare, dei macachi, che avvistiamo un paio di volte ancora.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/6acppv.jpg (https://imageshack.com/i/p76acppvj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/2wFAHe.jpg (https://imageshack.com/i/pb2wFAHej)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/hiNLtT.jpg (https://imageshack.com/i/pbhiNLtTj)
La pista è in buone condizioni, ma pare trattata da poco, probabilmente il fondo è variabile in funzione delle piogge, e dopo una bella scarrozzata usciamo dalla valle ormai all’imbrunire e andiamo ad accamparci nei pressi di una segheria abbandonata all'ombra della Cathedral, un'imponente massiccio roccioso.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/vjTvcF.jpg (https://imageshack.com/i/pavjTvcFj)
Quando abbiamo montato tutto il campo arriva una megera circondata da bambini che abita poco distante e vuole cacciarci (è la prima persona sgradevole incontrata quest’anno), le proviamo tutte, compreso offrirle dei soldi, ma alla fine cediamo, al buio riimpacchettiamo tutto e ci spostiamo. Trovare un posto adeguato di notte non è facile, infatti ci dobbiamo accontentare, siamo vicini alla zona di costruzione di un ponte e la pompa diesel che svuota l’acqua da una gettata ci allieta fino al mattino.
Questa era una serata italiana e prima di muoverci avevo già tagliato la pancetta per la carbonara. Poco male, abbiamo continuato nel nuovo campo tra gli alberi e la mia pasta è stata all’altezza degli affamati compagni di viaggio.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/qj0c73.png (https://imageshack.com/i/p5qj0c73p)
Oggi 134 km moto tot. 3065 km
Questa tappa ha una grande quantità di foto sul blog:
http://ilsimoningiro.blogspot.it
14/11 GIORNO 24 LA CATHEDRAL - AIT MEHAMMED - SKATT - DIGA HASSAN I
La notte accanto al generatore urlante non si può dire sia stata delle più confortevoli, aggiunti il freddo e l’umido del torrente il bilancio è notte sfigata.
Risaliamo la valle, abbiamo accanto la Cathedral, una montagna di roccia che ricorda il suo nome, guadiamo il torrente e cominciamo ad arrampicare tornante dopo tornante e in poco siamo a 2850 m a guardare il monolito dall’alto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/zs98E5.jpg (https://imageshack.com/i/pazs98E5j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/LcimVn.jpg (https://imageshack.com/i/p8LcimVnj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/JJirSu.jpg (https://imageshack.com/i/paJJirSuj)
Lasciamo la pista e ci spostiamo attraverso le montagne su una strada asfaltata, il panorama è cambiato ancora, ci sono antichi alberi contorti disseminati ovunque sui pendii, sembrano potati e parecchi sono morti.
Arriviamo in un piccolo agglomerato di casupole e ci fermiamo a bere un the in una di queste, su cui compare la scritta campeggio, anche se non c’è nessun tipo di struttura e, per la verità, nemmeno lo spazio. Facciamo una foto di gruppo intorno a un locale che è il sosia del mahatma Gandhi e proseguiamo, nel freddo ventoso che ci accompagna.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/ESOhk8.jpg (https://imageshack.com/i/p3ESOhk8j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/Z7dfdK.jpg (https://imageshack.com/i/pbZ7dfdKj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/dk2kXr.jpg (https://imageshack.com/i/p3dk2kXrj)
Pranziamo su uno spiazzo al bordo della strada su una falesia che domina il torrente, i vecchi camion arrancano in salita a passo d’uomo e immancabilmente tutti ci salutano cordialmente. Mentre mangiamo osserviamo una famiglia di scoiattoli di terra che ha la tana sotto una roccia di fronte a noi, inizialmente timidi, appena si accorgono che non siamo un pericolo continuano le loro attività.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/rjdQw4.jpg (https://imageshack.com/i/p3rjdQw4j)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/eYCZxR.jpg (https://imageshack.com/i/hleYCZxRj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/fDaNbm.jpg (https://imageshack.com/i/pafDaNbmj)
Dopo parecchio asfalto anche un po’ di piste, ma molto lisce e ben preparate.
Arriviamo ad accamparci presso un lago artificiale, la diga Moullay Hassan1° è sbarrata e presidiata dalla gendarmeria, siamo a monte vicino ad un villaggio ed ancora una volta è difficile lavarsi sotto lo sguardo infaticabile dei bambini che ci circondano.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/OjJtpR.jpg (https://imageshack.com/i/paOjJtpRj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/rzpF11.jpg (https://imageshack.com/i/parzpF11j)
Per cena, notata un po’ d’indecisione, propongo una spaghettata all’amatriciana che raccoglie largo consenso, ci facciamo una mangiata selvaggia che ci lascia con i baffi di sugo e la pancia piena. La pasta è veramente un’arma totale, fai cadere ai tuoi piedi chiunque, pur se un po’ rustica e arraffazzonata.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/s3cMmO.png (https://imageshack.com/i/p8s3cMmOp)
Oggi 175 km moto tot. 3240 km
15/11 GIORNO 25 DIGA HASSAN I – DEMNATE – MARRAKECH
Ormai siamo in zona aperta e già al mattino il sole ci scalda, la colazione è piacevole, peccato che con tutti i bambini attorno non si possano nemmeno “calare le brache”.
Ritorniamo a prendere l’asfalto e dopo Demnate ci immettiamo sulla strada già utilizzata all’inizio del viaggio, la R210.
Facciamo tutta una tirata per avvicinarci al campeggio e ad Ait Ourir ci fermiamo a pranzare in una delle solite bettolacce sulla strada. Al di là dell’impressione il cibo è sempre discreto se non buono, ovvio si tratta di piatti locali, soprattutto nei piccoli abitati verdure e pollame sono meglio di quello che si trova in Italia.
Quindi onorevole tajina di verdure e montone, il solo problema è la carne filacciosa che si incastra diabolicamente nei denti costringendoti a ruminare come un dromedario.
Nel primo pomeriggio siamo al Jardin d’Issil, dove ci attende Otmar, rimesso a nuovo da farmaci potenti, e il rimorchio per le moto.
Chi deve ripartire in aereo prepara i bagagli e si fa una doccia seria...finalmente.
Chi rimane deve rimontare i ganci di traino, il portamoto, caricare il carrello e, dopo un’ora abbondante a legare sotto le direttive di Otmar mai soddisfatto del bloccaggio moto, riusciamo anche noi servi della gleba a farci una dannatissima doccia.
Arriva il taxi ad imbarcare Michelle, Huguette, Christine, Viviane e Jeanfrancois, grandi saluti e commiato, un filo di preoccupazione per l’attentato multiplo di Parigi una decina di giorni fa aleggia nell’aria.
A cena riguadagnamo un po’ di lusso, antipasto croccante che ricorda un poco il brik tunisino, tajina di pollo al limone e dolce sempre al limone (sospettano forse che abbiamo la malattia del turista?)
Un po’ di sana lettura in una comoda poltrona, accessorio civilizzato di cui avevo scordato l’esistenza e a dormire nel bungalow.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/uYG7oI.png (https://imageshack.com/i/pbuYG7oIp)
Oggi 161 km moto tot. 3401 km
16/11 GIORNO 26 MARRAKECH – SUD ROMMANI
Dopo una bella doccia calda e una gran colazione ripartiamo con le auto e Fritz in sella per rimontare verso nord. Sosta al caffè di Sidi Rahal dove la cameriera barbuta ci porta un ottimo the a la mente. Facciamo più o meno la strada percorsa per scendere e pranziamo al sacco. Sosta la sera nella solita piantagione di eucalipti.
Per questa sera mi invento una pasta pomodoro e merluzzo in scatola che è perfino meglio del previsto.
Oggi 0 km moto tot. 3401 km
17/11 GIORNO 27 SUD ROMMANI – CAP SPARTEL/TANGERI
Facciamo colazione con quel che resta della cambusa saccheggiata e proseguiamo lungo strade secondarie per evitare di ritornare sulla trafficatissima tangenziale di Rabat.
La strada è molto stretta e parecchio dissestata, il carrello stracarico con 4 moto non se la passa bene, e il pick up , che ha il portamoto sul gancio di traino, ha il muso altissimo come un motoscafo sulle onde. Si salgono e scendono profonde vallette che solcano l’altopiano sul tracciato ripido e tortuoso della strada, sicuramente bella da percorrere in moto. Il panorama è particolare, i pendii e le colline sono di terriccio eroso dal colare delle piogge e paiono una rappresentazione dell’apparato circolatorio del corpo umano.
Intercettiamo l’autostrada a nord di Rabat, verso Kenitra, e proseguiamo fino all’ora di pranzo. A 200 km da Tangeri ci rifocilliamo e verso le 16 siamo al camping a Cap Spartel.
Non siamo nemmeno scesi dalle auto che Otmar mi vuole subito far togliere la moto dal carrello per sistemare meglio la sua...si, decisamente si è ripreso dal malessere alla schiena!
Stiamo preparando il campo quando lo sento urlare. Ha pescato due ragazzi che trafficavano intorno al rimorchio, dopo un minaccioso interrogatorio scopriamo che probabilmente cercavano di passare in Spagna da clandestini, erano entrati scavalcando il muro e volevano nascondersi nel rimorchio. Li lasciamo andare per la loro strada e continuiamo i nostri lavori, ormai sempre attenti e circospetti.
Questa sera ceniamo al bar del camping, una bella insalatona con ogni ben di Dio, ultima carica al telefono che meravigliosamente quest’anno mi è costato solo 30€, evviva la sim marocchina.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/Pz3Ucs.png (https://imageshack.com/i/p3Pz3Ucsp)
Oggi 0 km moto tot. 3401 km
18/11 GIORNO 28 CAP SPARTEL/TANGERI
Oggi era previsto il traghetto dei miei soci per Sete, ma hanno avuto una comunicazione che variava la partenza al giorno successivo (è già la terza variazione che ricevono, una sull’andata e due sul ritorno, a me non è mai successo, attenzione a tener d’occhio mail e messaggi se vi servite di GNV, ora sappiamo che può succedere). Per precauzione ho telefonato per controllare la regolarità del mio traghetto.
La mattina con Patou faccio una corsa sulla litoranea e dopo una bella doccia andiamo tutti insieme a mangiare una tajina di pesce vista mare, sulla terrazza di una bettola sulla costa.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/95ug6o.jpg (https://imageshack.com/i/p395ug6oj)
E’ magnifico, cielo terso, mare blu scintillante con l linee di spuma bianca delle onde che rotolano sulla spiaggia, temperatura magnifica, cibo buono...peccato che manchi una bella bottiglia fresca di prosecco o di bianco buono. Accidenti, metà novembre, altro che nebbia in val Padana!
Non ci resta che passare un pomeriggio in spiaggia a leggere e scaricare la fatica, ci passano accanto un quad e poi una moto da cross che ha bisogno di una bella ricarburata.
Quando scende il sole l’aria rinfresca, ci spostiamo al bar a fare i vacanzieri annoiati.
La pasta di ieri ha avuto un inatteso successo, mi chiedono di farne un’altra, ok al lavoro.
Negli avanzi alimentari abbiamo dei fusilli tricolori, conserva di pomodoro e lattine di pilchard al sugo rosso piccante (ho scoperto ora che sono le sardine più lunghe di 6 pollici), ecco scatenarsi la fantasia culinaria e viene un piatto anche meglio di quello di ieri, con tartine al patè come antipasto e cioccolato Lindt un po’ sciolto per dessert.
Oggi 0 km moto tot. 3401 km
19/11 GIORNO 29 CAP SPARTEL/TANGERI
Questa mattina si riaggancia il rimorchio, ripiego la confortevole tenda 2 secondi e la rendo al proprietario, monto il mio sarcofago lightent1 e con grande perizia ci pigio tutti i miei averi, casco e stivali nella micro abside. Andiamo tutti insieme al bar a bere l’ultimo caffè e ci salutiamo malinconici dopo tre settimane di fatiche e risate insieme. Solo il “Progetto Ghana” in cui coinvolgo parte del gruppo solleva un poco lo spirito, ma dobbiamo ancora attendere due anni. Li guardo mesto partire e per ingannare l’attesa del mio traghetto parto per una lunga camminata fino in cima al promontorio ed oltre, un pezzo di corsa e rientro sul bagnasciuga. Un paio di surfers rigano le onde con la scia e incrocio due ragazze locali che cantano e ballano una danza sinuosa e sensuale, mi chiedono qualcosa in arabo che non capisco, probabilmente mi scambiano per un locale.
E’ la prima volta che mi capita di vedere le ragazze comportarsi in maniera disinvolta e naturale come accadrebbe in Europa, fa uno strano effetto nel Magreb.
Pranzo con due cose prese al negozio e tiro sera leggendo.
Oggi 0 km moto tot. 3401 km
20/11 GIORNO 30 CAP SPARTEL/TANGERI
Colazione solitaria e due chiacchiere con i camperisti francesi che sono nella piazzola accanto.
Ho deciso di visitare le grotte d’Ercole, conosciute sin dal tempo dell’antica Roma, i locali estraevano mole di pietra per macinare i cereali dalla roccia delle pareti interne che ne portano ancora i segni dei tagli a ciambella.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/jszhWn.jpg (https://imageshack.com/i/p5jszhWnj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/DAWOpz.jpg (https://imageshack.com/i/p7DAWOpzj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/PBFwNZ.jpg (https://imageshack.com/i/p8PBFwNZj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/65sHri.jpg (https://imageshack.com/i/p565sHrij)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/1eESML.jpg (https://imageshack.com/i/p51eESMLj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/IB8WlR.jpg (https://imageshack.com/i/p7IB8WlRj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/0mHN7j.jpg (https://imageshack.com/i/p30mHN7jj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/kHqTBP.jpg (https://imageshack.com/i/p8kHqTBPj)
L’imbocco, da una fenditura sulla terra ferma porta, attraverso una serie di camere, ad un’apertura sul mare dai vaghi contorni del continente africano. Lascio le grotte mentre arrivano i primi turisti.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/xSSeXo.jpg (https://imageshack.com/i/p3xSSeXoj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/ssoe5n.jpg (https://imageshack.com/i/passoe5nj)
E’ ora di togliere le ragnatele alla moto, vado a farmi un giro turistico verso Tangeri passando per il faro e il promontorio, la giornata è stupenda e viaggio lento godendomi il panorama.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/UnAVYE.jpg (https://imageshack.com/i/p3UnAVYEj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/XJOf6V.jpg (https://imageshack.com/i/p5XJOf6Vj)
Scendo tra le rughe e le vallette su cui si stende la città, viali larghi e moderni con costruzioni coloniali fanno posto al colle su cui si distende la città vecchia.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/PrUkMK.jpg (https://imageshack.com/i/p3PrUkMKj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/S1SU2H.jpg (https://imageshack.com/i/p3S1SU2Hj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/907/DZBJEb.jpg (https://imageshack.com/i/p7DZBJEbj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/908/dByv7V.jpg (https://imageshack.com/i/p8dByv7Vj)
Le giro attorno cercando una via d’accesso e, quando riesco ad infilarmici mi godo i profumi e i colori guidando a passo d’uomo tra i vicoli pieni di botteghe, ambulanti e mercanzie.
Non riesco a resistere alla frutta, mi fermo e per tre euro mi porto via una borsata di frutti meravigliosi che saranno parte dei viveri sulla nave, banane , cachi, uva, pompelmo, melograno, mandarini.
Ormai conosco abbastanza bene i dintorni e in un attimo ritrovo la strada per il campeggio senza nemmeno utilizzare i cartelli.
Il tempo sereno e la temperatura gradevole mi attirano ancora una volta a mangiare e leggere un spiaggia. La giornata finisce di fronte ad un piatto di patatine e un insalatona.
Oggi 50 km moto tot. 3451 km
21/11 GIORNO 31 CAP SPARTEL/TANGERI - NAVE
E’ arrivato il giorno della partenza, dopo colazione comincio a prepararmi per la partenza, si tratta di un operazione che richiede un’attenta pianificazione, dividere le cose che rimarranno sulla moto nel garage della nave da ciò che mi seguirà in cabina.
Come un venditore senegalese stendo tutti i miei averi sul telo del sacco bivacco, arrotolo con cura sacco a pelo e materassino per ridurli ai minimi termini, metto nello zaino pantaloni, scarpe, beauty, muffole usa e getta per le manopole della moto e quasi tutti i capi d’abbigliamento insieme alle provviste alimentari per il viaggio, lo zaino sta per scoppiare. Libri, parti di ricambio, il resto dell’abbigliamento, sacco a pelo, batterie di scorta e diavolerie elettriche, piccoli regali comprati durante il viaggio finiscono nel borsone, rotolo tenda, materasso e cerata sono fissati all’esterno sulle fettucce.
La piccola piramide va fissata sul posteriore della moto con cinghie di nylon, coperta dalla pettorina protettiva che non ho voglia di indossare su asfalto.
Con una lentezza estenuante si fa l’ora di partire, saluto i ragazzi del bar e del campeggio, mi metto giacca casco e guanti e con andatura rilassata vado verso Port Med. Lungo il viale sinuoso, pieno di aiuole fiorite e lampioni che serpeggia salendo e scendendo dalle colline mi scorrono accanto il palazzo reale, con la recinzione disseminata di guardie annoiate ogni cento metri, ville faraoniche dai sontuosi giardini, donne con carretti che vendono dolciumi, casette sgangherate che contrastano col lusso accanto, costruzioni popolari, aree commerciali sino ad arrivare all’imbocco dell’autostrada che da un lato conduce verso Rabat mentre dall’altro alla costa mediterranea. Mentre sto in sella pigiato dal bagaglio mi crogiolo nella dolce malinconia della fine vacanza che si fonde con l’euforia e la gioia del ritorno a casa, sensazioni contrastanti che ben si accoppiano ai contrasti di questa terra.
Mi fermo a Ksar Sghir, il paesino prima del porto, a riempire il serbatoio, comprare un po’ di pane fresco e un po’ di datteri da portare a casa. E’ l’ultima occasione per aggirarmi nei mercatini eterogenei caratteristici della zona dove si mischiano odori, colori, sapori, ressa di passanti e venditori che non sembrano in competizione tra loro, semplicemente vivono rilassati e se cerchi qualcosa che non hanno te lo trovano da un vicino.
Al porto ancora non c’è ressa, vidimo il biglietto e mentre vado in banca a cambiare i miseri avanzi incrocio un gruppo di ragazzi con moto e auto 4x4 di Merano.
Mi avvio alle procedure di polizia e poi dogana che, essendo solo e in moto, durano un attimo, proseguo verso la nave e arrivato alla postazione dove controllano ai raggi x i mezzi mi fanno sfilare accanto sicuri che non ho clandestini a bordo.
Alla barriera per l’imbarco ho davanti tre moto ceche e polacche, BMW adventure che coi loro bauli sovrastati a plateau di birre e borse mi fanno sembrare a cavallo di un moscerino col bagaglio di uno dei sette nani. Imbarcati i camion tocca al resto del mondo, sistemata la moto le metto un pezzo di legno tra copertone e parafango in modo che l’ammortizzatore non si schiacci e non cada dalla stampella in caso di mare grosso. Come sempre primo in cabina e doccia immediata, per andare subito sul ponte di poppa a mangiare al sole e godermi l’ultimo caldo panorama africano, i monti del Rif, i passeggeri che formicolano sul molo, il traffico di vetture e furgoncini che si imbarcano, come veder scorrere i titoli di coda di un film già visto.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/3b1aku.jpg (https://imageshack.com/i/hl3b1akuj)
Partenza in orario, i miei compagni di cabina sono tre marocchini che vivono in Italia, uno a Brescia, uno a Palermo e uno a meno di 10 km da casa mia.
Quest’anno i motociclisti sono veramente pochi e la noia del viaggio è mitigata solo dalla lettura e letto tutto dalla tv.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/uPuMMs.jpg (https://imageshack.com/i/p5uPuMMsj)
Oggi 85 km moto tot. 3536 km
22/11 GIORNO 32 CAP SPARTEL/TANGERI – BARCELLONA
La mia condanna è che dormo troppo poco e mi resta troppo tempo a disposizione, leggere, scrivere, bighellonare tra i ponti e i bar della nave, imparare a memoria tutti gli oggetti in vendita al free shop e ogni tanto mangiare qualcosa.
Il gruppo di ragazzi italiano non è particolarmente espansivo, parlano solo Ladino tra loro e si sforzano un po’ per scambiare qualche parola nella lingua comune.
Nel tardo pomeriggio scalo a Barcellona e incontro i camperisti Francesi che erano in campeggio con me, mezz’ora di pausa dalla noia.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/633/rCrVBT.jpg (https://imageshack.com/i/hlrCrVBTj)
Il condizionatore rende alcuni locali impraticabili, mi ritiro a cenare in cabina e parlare coi miei vicini di branda, ognuno con la sua storia e i suoi problemi, non troppo diversi dai nostri, trovare un lavoro o riuscire a tenerselo.
Chiudo la giornata in sala cinema, la proiezione appassionante mi narcotizza negli ultimi 20 minuti.
Oggi 0 km moto tot. 3536 km
23/11 GIORNO 33 BARCELLONA – GENOVA – CASA
L’ansia da ritorno cresce, aspetto con ansia l’apertura del bar per farmi un caffè, al telegiornale si respira la paura di Bruxelles blindata dalle autorità per essere la base dei terroristi di Parigi.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/905/RL2PWG.jpg (https://imageshack.com/i/p5RL2PWGj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/910/bVbknw.jpg (https://imageshack.com/i/pabVbknwj)
Piano piano arriva l’ora di pranzo, dagli oblò si vede la costa coperta da densi strati di nubi nere che non promettono niente di buono. Ormai in Italia un manto di bambagia si adagia sulle cime dei monti ed alcuni pendii sono imbiancati dalla neve, sono un po’ preoccupato, il passo dei Giovi con la neve non mi entusiasmerebbe.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/911/iYqYeZ.jpg (https://imageshack.com/i/pbiYqYeZj)
http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/903/DHl6s9.jpg (https://imageshack.com/i/p3DHl6s9j)
Lo stimato d’arrivo slitta alle 17,30 e un collega scrive che è atterrato a Genova con 36 nodi di vento, ormai è suspence su come sarà il ritorno a casa.
Finalmente è ora di sgomberare la stanza e mi appresto ad una colossale vestizione, superpippo termica, pantaloni da cross e pantaloni 2, maglia termica e pile, giacca windstopper, interno goretex della giacca BMW e giacca enduro sopra tutto, praticamente 3 di ogni cosa. Sposto tutti i bagagli sul ponte in attesa di sbarcare e mi svesto un minimo prima di fondere.
Attirano la mia attenzione un gruppetto di persone con zaino e bastoncini, che scopro essere pellegrini al ritorno dal cammino di Santiago per una via inconsueta.
Finalmente ormeggiati ci fanno scendere in garage, la moto si sfila dal loculo in cui è incastrata e si avvia senza problemi, scendo la rampa e i poliziotti pietosi non mi fanno nemmeno estrarre i documenti, vado a fermarmi all’uscita del porto per sistemarmi e partire. Il tempo è buono, sereno e ventoso, non pare nemmeno troppo freddo, installo con le fascette le muffole provvisorie, finisco di vestirmi, sottocasco tipo mefisto subacqueo, marsupio, zaino, casco e si parte. Il viaggio è tranquillo, almeno non c’è la pioggia dello scorso anno, arrivo a casa con le mani e i piedi surgelati ma contento come una Pasqua, anche quest’anno è stato magnifico.
Oggi 145 km moto tot. 3681 km
vBulletin® v3.8.4, Copyright ©: 2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |