bandana1
05-07-2015, 23:25
Ciao ragazzi,
dopo due anni di possesso della F800GS My2013, posso dare le mie conclusioni su una moto che regala tante soddifsfazioni, ancor più se poi si risolvono alcuni problemi e si migliorano le caratteristiche, di per se già ottime di questa moto.
Ho quasi 50 anni, e vado in moto da quando ne avevo 8, iniziando con il motocross, poi l'enduro ed infine la strada e la pista... per tornare ad un mezzo polivalente e fuoristradistico come la F800GS.
Due anni fa, appena ritirata dal concessionario, devo dire, sulle prime, mi aveva deluso. Vibrazioni fastidiose e intense dai 5000 in su, accompagnate da quella sensazione di non scorrevolezza, dovuta principalmente ad un potente freno motore, sicuramente maggiorato dalle restrizioni per le emissioni inquinanti e da una catena (532) che potrebbe mettere in movimento anche un trattore.
Inoltre, il motore in rodaggio era ancora più ruvido e "teso"...
Al terzo giorno ho pensato :"la vendo"....
Invece ne sono ancora in possesso 2 anni dopo. Cosa è successo?
Francamente ho pensato, è una moto di successo, ha delle caratteristiche telaistiche straordinarie, la ciclistica e i freni sono eccezionali... insomma in qualche modo vibrazioni e ruvidità si risolveranno.....
Inizio dal problema vibrazioni.
Al manubrio erano così intense di frequenza, non forti, da addormentare le mani... quando mi fermavo, il formicolio arrivava ai gomiti!!
Soluzioni che ho apprezzato sono state: traversino sul manubrio in alluminio, per smorzare le vibrazioni (utile tra l'altro anche per attaccare un navigatore), manopole più morbide della pro grip.. e via... anche gli specchietti non si spostano più ed in velocità è possibile distinguere i veicoli che sono dietro.... e sono in molti a stare dietro!!!
La catena è stata sostituita con una 520 da enduro della DID rinforzata... La ruota scorre veloce e si guadagna anche qualcosa (molto poco) in termini di prestazioni ma, sopratutto in guidabilità (inerzia diminuita)....
Le vibrazioni sono diminuite fino a livelli tollerabili... davvero basse...
Ma non ero contento....
L'esperienza pistaiola di diversi anni... mi ha spinto a modificare anche la meccanica. Il mio primo obiettivo: ridurre la vibrazioni dovute alla coppia motore, le risonanze fastidiose e aumentare comfort e prestazioni attraverso un'erogazione più lineare e progressiva....
Il buco di erogazione tra i 4000 e 5000 giri è noto a tutti.....
E' dovuto principalmente alle restrizioni per l'inquinamento.
Prima di mettere le mani, ho pensato anche alla protezione dell'aria. Tentate varie soluzioni, alla fine mi sono convinto del parabrezza medio, color fumè della Puig. Bello, funzionale e protettivo.
Ho iniziato le modifiche all'impianto di scarico. Prima un Leo vince LV one... Però era troppo lungo, o meglio, il raccordo tra impianto originale e silenziatore, era troppo lungo e il terminale usciva troppo fuori dal codone della moto. In altre parole non mi piaceva!!!
Soluzione: taglio del raccordo di circa 4 cm. Risultato ottimo.
Bel suono, moto più leggera. Si avverte un pò nei cambi repentini di direzione.
Poi passo alla sostituzione dei collettori con quelli dacatalizzati arrow.
Qui inizia un calvario, perchè la moto l'avevo presa nuova con paracoppa e barre di protezione laterali originali.
Per installare i collettori arrow racing sul terminale Leo vince, non ho avuto problemi, sono perfetti... sembrano fatti l'uno per l'altro.
Ho dovuto spessorare il paracoppa e modificare gli attacchi anteriori... il problema maggiore erano le barre originali laterali.
Ho provato le Puig... niente,..... toccavano sui collettori...
Le originali forzando un pò si installavano.... allora la soluzione è stata un lavoro di molatura delle barre originali all'altezza del contatto con i collettori... ora ci sono circa 4mm di tolleranza... più che sufficiente... e poi devo dire, le barre in acciaio (non ferro verniciato!!!) originali, sono le più belle (ma è molto soggettivo!!)
Meno soggettivo invece il responso prestazionale... la moto è più veloce a salire di giri, però (e c'è sempre un però nella vita) sui 4000 giri, la moto gira un pò sporca... tipico effetto dei collettori racing su ogni moto... la coppia si sposta un pò più in alto, così anche la potenza, e in basso il motore si svuota un pò, girando magro e sporco... (si avverte se si è pignoli con un minimo di esperienza).. Un motore in basso deve essere più grasso per girare tondo, smagrendosi in alto per poter sfoderare un buon allungo... I kit "spilli" Dynojet o Factory Pro (preferivo i Factory) per i carburatori, negli anni '80 e '90, facevano proprio questo...
Per risolvere i problemi di "carburazione" installo una memjet... non mi ha soddisfatto.
La sostituisco con una Powercommander FC... le cose cambiano... motore elastico e maggiore linearità a tutti i regimi... risposta immediata del gas e prestazioni in alto, senza alcun dubbio, migliori.... un bell'allungo fino al limitatore. Vabbè però la ricerca della migliore mappatura va fatta in base alle proprie sensazioni ed esigenze. Io ho scelto quella consigliata da Dynojet per le mie modifiche.
Insomma, chiudo questo monologo dicendovi:"queste sono le mie esperienze con una F800GS, dopo due anni di possesso e volevo semplicemente condividerle con voi".
Un saluto.
dopo due anni di possesso della F800GS My2013, posso dare le mie conclusioni su una moto che regala tante soddifsfazioni, ancor più se poi si risolvono alcuni problemi e si migliorano le caratteristiche, di per se già ottime di questa moto.
Ho quasi 50 anni, e vado in moto da quando ne avevo 8, iniziando con il motocross, poi l'enduro ed infine la strada e la pista... per tornare ad un mezzo polivalente e fuoristradistico come la F800GS.
Due anni fa, appena ritirata dal concessionario, devo dire, sulle prime, mi aveva deluso. Vibrazioni fastidiose e intense dai 5000 in su, accompagnate da quella sensazione di non scorrevolezza, dovuta principalmente ad un potente freno motore, sicuramente maggiorato dalle restrizioni per le emissioni inquinanti e da una catena (532) che potrebbe mettere in movimento anche un trattore.
Inoltre, il motore in rodaggio era ancora più ruvido e "teso"...
Al terzo giorno ho pensato :"la vendo"....
Invece ne sono ancora in possesso 2 anni dopo. Cosa è successo?
Francamente ho pensato, è una moto di successo, ha delle caratteristiche telaistiche straordinarie, la ciclistica e i freni sono eccezionali... insomma in qualche modo vibrazioni e ruvidità si risolveranno.....
Inizio dal problema vibrazioni.
Al manubrio erano così intense di frequenza, non forti, da addormentare le mani... quando mi fermavo, il formicolio arrivava ai gomiti!!
Soluzioni che ho apprezzato sono state: traversino sul manubrio in alluminio, per smorzare le vibrazioni (utile tra l'altro anche per attaccare un navigatore), manopole più morbide della pro grip.. e via... anche gli specchietti non si spostano più ed in velocità è possibile distinguere i veicoli che sono dietro.... e sono in molti a stare dietro!!!
La catena è stata sostituita con una 520 da enduro della DID rinforzata... La ruota scorre veloce e si guadagna anche qualcosa (molto poco) in termini di prestazioni ma, sopratutto in guidabilità (inerzia diminuita)....
Le vibrazioni sono diminuite fino a livelli tollerabili... davvero basse...
Ma non ero contento....
L'esperienza pistaiola di diversi anni... mi ha spinto a modificare anche la meccanica. Il mio primo obiettivo: ridurre la vibrazioni dovute alla coppia motore, le risonanze fastidiose e aumentare comfort e prestazioni attraverso un'erogazione più lineare e progressiva....
Il buco di erogazione tra i 4000 e 5000 giri è noto a tutti.....
E' dovuto principalmente alle restrizioni per l'inquinamento.
Prima di mettere le mani, ho pensato anche alla protezione dell'aria. Tentate varie soluzioni, alla fine mi sono convinto del parabrezza medio, color fumè della Puig. Bello, funzionale e protettivo.
Ho iniziato le modifiche all'impianto di scarico. Prima un Leo vince LV one... Però era troppo lungo, o meglio, il raccordo tra impianto originale e silenziatore, era troppo lungo e il terminale usciva troppo fuori dal codone della moto. In altre parole non mi piaceva!!!
Soluzione: taglio del raccordo di circa 4 cm. Risultato ottimo.
Bel suono, moto più leggera. Si avverte un pò nei cambi repentini di direzione.
Poi passo alla sostituzione dei collettori con quelli dacatalizzati arrow.
Qui inizia un calvario, perchè la moto l'avevo presa nuova con paracoppa e barre di protezione laterali originali.
Per installare i collettori arrow racing sul terminale Leo vince, non ho avuto problemi, sono perfetti... sembrano fatti l'uno per l'altro.
Ho dovuto spessorare il paracoppa e modificare gli attacchi anteriori... il problema maggiore erano le barre originali laterali.
Ho provato le Puig... niente,..... toccavano sui collettori...
Le originali forzando un pò si installavano.... allora la soluzione è stata un lavoro di molatura delle barre originali all'altezza del contatto con i collettori... ora ci sono circa 4mm di tolleranza... più che sufficiente... e poi devo dire, le barre in acciaio (non ferro verniciato!!!) originali, sono le più belle (ma è molto soggettivo!!)
Meno soggettivo invece il responso prestazionale... la moto è più veloce a salire di giri, però (e c'è sempre un però nella vita) sui 4000 giri, la moto gira un pò sporca... tipico effetto dei collettori racing su ogni moto... la coppia si sposta un pò più in alto, così anche la potenza, e in basso il motore si svuota un pò, girando magro e sporco... (si avverte se si è pignoli con un minimo di esperienza).. Un motore in basso deve essere più grasso per girare tondo, smagrendosi in alto per poter sfoderare un buon allungo... I kit "spilli" Dynojet o Factory Pro (preferivo i Factory) per i carburatori, negli anni '80 e '90, facevano proprio questo...
Per risolvere i problemi di "carburazione" installo una memjet... non mi ha soddisfatto.
La sostituisco con una Powercommander FC... le cose cambiano... motore elastico e maggiore linearità a tutti i regimi... risposta immediata del gas e prestazioni in alto, senza alcun dubbio, migliori.... un bell'allungo fino al limitatore. Vabbè però la ricerca della migliore mappatura va fatta in base alle proprie sensazioni ed esigenze. Io ho scelto quella consigliata da Dynojet per le mie modifiche.
Insomma, chiudo questo monologo dicendovi:"queste sono le mie esperienze con una F800GS, dopo due anni di possesso e volevo semplicemente condividerle con voi".
Un saluto.