Mond
20-06-2015, 22:05
Un bel giretto sui tornanti della Lessinia schivando le nuvole gravide di pioggia è stata l'occasione per confrontare due moto molto diverse.
Si potrà obiettare che non ha molto senso un confronto del genere, ma riporto comunque le mie impressioni della Tenerè, dando per scontato che tutti conosciamo virtù e pecche della 1100.
Postura: manubrio vicino al corpo e bello largo, distanza dalle pedane corretta e giusta distanza da terra. Probabilmente simile al GS che ho provato a due anni fa, anche se mi sembra che il manubrio sia più vicino. La mia schiena gioisce, difficile trovare di meglio come ergonomia.
Motore: brioso (era in mappatura sport) con un buono spunto da 2000 a 4000 giri. Frizione molto morbida e cambio docile in accelerazione, mentre in staccata ho dovuto in più di un'occasione pigiare due volte la leva per far entrare la marcia. Forse è questione di abitudine. Ho trovato eccessivo il freno motore in rilascio; il motore è fin troppo reattivo per cui l'andatura è un po' a strappi, ma forse dipende dalla rotondità di erogazione della RT a cui sono abituato.
Ciclistica: le sospensioni assorbono benissimo le asperità ma la forcella è troppo morbida, affonda facilmente in staccata. Non sentivo l'anteriore per cui nelle curve strette procedevo con molta cautela, non mi dava confidenza.
Non l'ho trovata particolarmente maneggevole e duttile alle correzioni di traiettoria.
Protezione aerodinamica: ottima sulle gambe grazie al serbatoio largo e alla semicarena. La testa invece è tutta esposta, nonostante fosse montato il cupolino alto.
Freni: la leva al manubrio ha la frenata integrale, il pedale frena solo dietro. Che dire? Probabilmente occorre tempo per sfruttare il sistema, di primo acchito non ha dato molta fiducia, preferisco decidere io come distribuire la frenata davanti e dietro.
Conclusioni: bella sensazione di dominio finché si guida su curve larghe, il motore spinge forte ai medi ma non è molto dosabile, probabilmente nella mappatura normale si gestisce meglio. Ma sullo stretto mi sono trovato in difficoltà, non è una moto che guidi bene fin dal primo chilometro, richiede una fase di apprendistato. Quando sono rimontato sulla RT mi sono sentito a casa mia e ho apprezzato l'anteriore granitico e la ciclistica snella, nonostante i chili in più. La rotondità di erogazione del boxer è molto più efficace di quanto si creda e ancora una volta si capisce che la potenza assoluta non vuol dire niente sulle strade di montagna. La supercoppia che ha la mia bestiolina tra i 3000 e i 3500 giri basta e avanza per tener testa al Tenerè. Al termine della giornata, come in tante altre occasioni, mi sono detto: sul misto stretto, che è il mio terreno preferito, reggo il ritmo di moto più giovani e potenti, perché cambiare moto?
Si potrà obiettare che non ha molto senso un confronto del genere, ma riporto comunque le mie impressioni della Tenerè, dando per scontato che tutti conosciamo virtù e pecche della 1100.
Postura: manubrio vicino al corpo e bello largo, distanza dalle pedane corretta e giusta distanza da terra. Probabilmente simile al GS che ho provato a due anni fa, anche se mi sembra che il manubrio sia più vicino. La mia schiena gioisce, difficile trovare di meglio come ergonomia.
Motore: brioso (era in mappatura sport) con un buono spunto da 2000 a 4000 giri. Frizione molto morbida e cambio docile in accelerazione, mentre in staccata ho dovuto in più di un'occasione pigiare due volte la leva per far entrare la marcia. Forse è questione di abitudine. Ho trovato eccessivo il freno motore in rilascio; il motore è fin troppo reattivo per cui l'andatura è un po' a strappi, ma forse dipende dalla rotondità di erogazione della RT a cui sono abituato.
Ciclistica: le sospensioni assorbono benissimo le asperità ma la forcella è troppo morbida, affonda facilmente in staccata. Non sentivo l'anteriore per cui nelle curve strette procedevo con molta cautela, non mi dava confidenza.
Non l'ho trovata particolarmente maneggevole e duttile alle correzioni di traiettoria.
Protezione aerodinamica: ottima sulle gambe grazie al serbatoio largo e alla semicarena. La testa invece è tutta esposta, nonostante fosse montato il cupolino alto.
Freni: la leva al manubrio ha la frenata integrale, il pedale frena solo dietro. Che dire? Probabilmente occorre tempo per sfruttare il sistema, di primo acchito non ha dato molta fiducia, preferisco decidere io come distribuire la frenata davanti e dietro.
Conclusioni: bella sensazione di dominio finché si guida su curve larghe, il motore spinge forte ai medi ma non è molto dosabile, probabilmente nella mappatura normale si gestisce meglio. Ma sullo stretto mi sono trovato in difficoltà, non è una moto che guidi bene fin dal primo chilometro, richiede una fase di apprendistato. Quando sono rimontato sulla RT mi sono sentito a casa mia e ho apprezzato l'anteriore granitico e la ciclistica snella, nonostante i chili in più. La rotondità di erogazione del boxer è molto più efficace di quanto si creda e ancora una volta si capisce che la potenza assoluta non vuol dire niente sulle strade di montagna. La supercoppia che ha la mia bestiolina tra i 3000 e i 3500 giri basta e avanza per tener testa al Tenerè. Al termine della giornata, come in tante altre occasioni, mi sono detto: sul misto stretto, che è il mio terreno preferito, reggo il ritmo di moto più giovani e potenti, perché cambiare moto?