Visualizza la versione completa : Western Sahara Mauritania On Off Report
I percorsi sono pronti da un bel po’, visto che ho cominciato a disegnarli nella mia testa sulla via del ritorno dal Mali 3 anni fa, sui lunghi rettilinei che da NKC salgono fino a Tan Tan. Lì di spazio e tempo per sognare ce n’è parecchio. Nel corso di questi anni li avrò cambiati non so quante volte… l’orientale è quella che desidero più di ogni altra cosa, ma le varie primavere arabe di volta in volta spengono le speranze di farla in sicurezza, l’occidentale invece fino a Bamako son 6000 già fatti…. e da lì in poi è tutta equatoriale, con i due Congo non proprio facili. Amici che son passati col 4x4 mi avevano invitato ad unirmi a loro, ma l’idea di accodarmi alle loro auto e ai loro tempi l’ho scartata a priori. Poi negli ultimi mesi ci ha pensato il virus Ebola ha togliermi ogni velleità su questa via e così sono tornato all’idea originale dell’orientale…. Non sarà da Cap Bizerte, pazienza, giro largo da Turchia, Cipro, Israele, Giordania e finalmente Egitto. Sembra che ci vadano già altri 4 motociclisti con dei 1200. Si può fare. Peccato che quando ne parlo in famiglia però, oltre che Franca, mi ritrovo anche i ragazzi, ormai più che “vintini” come direbbe Camilleri, a essere preoccupati e fermamente decisi a dissuadermi: “Alcune zone sono ancora pericolose…. sei da solo…..” e via dicendo. “Ok, se il viaggio deve essere per voi motivo di apprensione, aspetterò un altro anno…. tanto mica scappa la Transafrica fino a Cap Agulhas.” Allora vado a farmi un giretto corto. Apro la 741 per l’ennesima volta e sconsolato rimpiango le tante zone che fino a pochi anni fa si potevano percorrere con tranquillità…. Non resta molto ormai e togliendo le parti in giallo impraticabili da solo senza appoggio mi cade l’occhio sull’Adrar e il Tagant. Mauritania. Quando ci son passato ho visto poco o niente e mi è rimasta la voglia di vedere qualcosa di più. Sarà anche l’occasione per provare la Fotty e vedere se è la degna erede di Trity.
Stavolta meno strada possibile, almeno a scendere, voglio farmi anche un po’ di deserto del Western Sahara. Una settimana e pianifico il viaggio. Nel frattempo sento Luca di Bambini nel Deserto e gli chiedo se strada facendo posso essere utile: ricordavo di un orfanotrofio che seguivano a Guelmin. Il progetto però è chiuso da alcuni mesi e gli altri in corso son fuori itinerario. Un’idea allora ce l’avrei io: la espongo a Luca che approva all’istante, d’altronde BnD è nata così…..
Un grazie di cuore a:
- Fabio, per il “sostegno” tecnico datomi, prima o poi riusciremo a farci un po’ di piste insieme…..
- Sergio, la tua sensibilità e la tua generosità non hanno eguali, è un onore averti come amico….
- Emanuele, una piacevole sorpresa regalatami da questo viaggio. E’ sempre più difficile trovare persone con le stesse “affinità elettive” e tu sei una di queste per me. Come promesso a presto per un po’ di enduro nostrano e per quel progetto di cui ti ho parlato….
P.S. Per questo viaggio mi sono regalato una maschera con videocamera. Trovo i video girati in moto, di una noia mortale….inquadrature fisse…. km. e km. di curve sempre uguali e alla fine dopo 2 minuti cambio canale. Spesso però la macchina fotografica non riesce a rendere appieno la vastità e bellezza di alcuni panorami, così come i diversi fondi che si possono trovare in un viaggio come questo. Perciò ogni tanto vi tedierò con qualche piccolo cameo, per farvi vivere in prima persona la “guida in fuoristrada” o per farvi assaporare luoghi remoti in cui magari vi piacerebbe andare, o anche solo l’incontro con persone che difficilmente avrei fotografato per pudore o divieti. Non sono ancora “imparato” in montaggi, dissoluzioni e aggiunta di colonne sonore, sono troppo “digitalmente” arretrato e non ho i mezzi adatti per farlo. Prendeteli così come sono, diciamo un qualcosina in più oltre alle parole e alle foto. Quelli più lunghi, meritano per il protrarsi di scene carine oppure perché in un taglia e incolla elementare ho riassunto una giornata.
...dai FAGOT, datti da fare, facci leggere!
ps ben tornato, mi ero perso tutto il lavorio di avantreno della nuova moto, non andavo da un po' nel "fango"
Pronti via........vai Diego.....incomincia.............fammi sognare;):!:
1° giorno: Asilah – Chichaoua 600 km.
Il viaggio in traghetto è stato piacevole: per caso 15 giorni prima di partire ho scoperto che anche Fabio sarebbe sceso con lo stesso che avevo prenotato io…. ci siamo conosciuti giusto 3 anni fa sulla stessa tratta, io andavo in Mali e lui in giro per il Marocco. Il caso ha voluto che ci ritrovassimo ancora qui, questa volta per lui tratta corta visto che scende a Barcellona per farsi un giro stradale in Spagna, Portogallo e Francia. Niente TT con assetto desertico ma una gloriosa 100 nero/gialla luccicante per lui.
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Neanche il tempo di farci una birra e fumarci un sigaro di buon augurio che facciamo la conoscenza di Emanuele. Viaggia anche lui con un 800 ed ha intenzione di rifarsi un giro in Marocco. Endurista e viaggiatore da 40 anni, ci racconta dei suoi girelli vari, tra cui un Parma-Giappone fatto alcuni anni fa in sella ad una Yamaha Tenerè 660. 21000 km in due mesi attraverso Europa e Asia…..’sticazzi… alla faccia del girello.
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Quando gli parlo della mia idea di scendere in Mauritania, alla scoperta del fatto che il visto si può fare in frontiera, gli si illuminano gli occhi e l’idea di poter arrivare fino a Dakar balena nella sua testa. Per questo gli chiedo se vuol fare un po’ di strada insieme a me, fino al confine ci si fa compagnia, poi ognuno per la sua. Accetta volentieri e in dieci minuti carico il suo 62 delle mappe e delle tracce che ho preparato.
Salutato Fabio a Barcellona, conosciamo anche Stefano e Giulio che scendono per la prima volta in Marocco e a cui diamo alcune indicazioni sui percorsi che potrebbero fare, e in ultimo Enrico, un ragazzo genovese pimpante che in sella al suo 1150 ADV si farà un giretto di una settimana, giusto per cominciare a conoscere questo meraviglioso paese.
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Una volta sbarcati, loro tre vanno a Tangeri, Emanuele ha già una camera prenotata vicino a Ceuta ed io invece mi dirigo ad Asilah, dove aspetterò l’indomani mattina che Emanuele mi raggiunga per cominciare la discesa verso sud.
Cielo terso, aria fredda che tira dall’Atlantico. Dopo colazione aspetto Lele fuori del casello fumandomi un paio di sigarette.
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Arriva con una mezzora di ritardo circa sull’orario fissato: in una curva sulla nazionale è passato su una delle tante scie di gasolio lasciate dagli sgangherati camion marocchini e il risulto è stata una lunga scivolata, fortunatamente senza grossi danni. La borsa destra si è graffiata nell’angolo basso e la sua mano sinistra porta le tracce di qualche escoriazione. Giusto ieri lo prendevo in giro per il completo nuovo di pacca che aveva addosso, lindo ed immacolato. Ora orgoglioso mi mostra le piccole abrasioni sul tessuto di una manica: “Hai visto? Te l’avevo detto che non sarebbe durata molto…” mi fa sorridente.
Entriamo quindi in autostrada, ci aspetta una giornata noiosa di asfalto. Per non consumare inutilmente i tasselli ci mettiamo fissi ai 110, una pausa ogni 150/200 km. per un sigaretta ed un caffè. Durante una di queste mi accorgo che il calore prodotto dallo scarico della moto finisce direttamente sul copertone anteriore di ricambio che mi son portato. Andiamo bene… siamo solo al primo giorno e lui ha rimediato una scivolata, mentre io sto letteralmente cuocendo a fuoco lento uno Scorpion Rally nuovo. Visto che non vogliamo farci mancare nulla, arrivati nel tardo pomeriggio a Chichaoua cerchiamo un fabbro per rinforzare il suo cavalletto laterale che Lele aveva “eccessivamente” alleggerito forandolo lungo tutta la sua lunghezza.
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Fatta la saldatura andiamo a passare la notte nel Motel della stazione Petrom, sulla nazionale verso Agadir. Camere pulitissime, doccia bollente, WiFi free velocissimo, gustosa cena per camionisti…. Il tutto per 180 dirham.
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Trattiamo bene finché si può!
@fagòt Bentornato! Hai portato dei bei ricordi dal tuo viaggio? In ogni viaggio che faccio, conosco persone speciali...ti auguro la stessa cosa....😘
Inviato dal mio PinPhone
/popcorn e sono pronto. Scaldaci il cuore in questo inverno durissimo...
... Hai portato dei bei ricordi dal tuo viaggio? In ogni viaggio che faccio, conosco persone speciali...😘
ciao cara.... si... e immensi come sempre.
2° giorno: Chichaoua – Assa 475 km.
Il profumo del pane cotto sulla piastra fuori dal bar/ristorante dalla cuoca è delizioso. Nel freddo che ci circonda tenere tra le mani qualcosa di caldo e fragrante ti mette di buon umore. Riempiamo con nutella e marmellata una delle grosse ciabatte rotonde a testa e accompagniamo con un cafè au lait per me e un cafè noir per Lele.
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Stamattina non c’è neanche una nuvola a pagarla oro. Ci aspettano i valichi dell’alto Atlante occidentale, la discesa fino ad Agadir e poi di nuovo le montagne dell’anti Atlante. Ieri sera ci siamo fermati prima per evitare temperature troppo rigide e mai scelta fu più azzeccata. All’inizio ci mettiamo in sella con 6/7 gradi, ma nel giro di pochi minuti salendo velocemente di quota, la temperatura scende fino a 3 gradi per almeno un centinaio di km. Dopo un’ora siamo completamente intirizziti, abbiamo addosso più o meno tutta la roba pesante che ci siam portati, anche solo vedere le cime innevate a km. di distanza fa venir freddo. Per cui la prima sosta caffè-sigaretta arriva con largo anticipo sulla tabella di marcia.
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Iniziata la discesa la situazione migliora in un baleno. Siamo sul versante sud esposto ormai al sole da qualche ora e l’isola di calore di Agadir ci accoglie con i suoi 17 gradi. Con calma iniziamo a togliere i vari strati a cipolla sotto le giacche e, prima di affrontare la N1 battutissima da camion e pick-up fino a Guelmin, ci concediamo un tè alla menta.
Arrivati in città Lele fa scorta di dirham mentre io faccio qualche spesa per conto di un amico in un souk. Da qui in avanti non c’è altro che Assa, ultima, piccolissima e povera cittadina prima del Western Sahara. La ricordo veramente misera. In compenso la R103 per arrivarci è suggestiva e per parecchi km. ci divertiamo sulle curve baciati dal sole e da una temperatura finalmente attorno ai 20 gradi.
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All’entrata la Gendarmerie ci accoglie calorosamente e ci fa capire che da qui inizia la giostra delle fiches.
Arrivo ad Assa (https://www.youtube.com/watch?v=cmRXNpdTXmA&feature=youtu.be)
Riempite taniche e serbatoi non ci resta che avviarci al Nidaros, l’unico hotel della città.
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C’ero già stato due anni fa con le ragazze…. d’altronde così fan tutti perché da qui parte la pista “Rally Paris Dakar”. Il nome gliel’ha dato Gandini, quando l’ha mappata e riportata in uno dei tre libri che costituiscono la bibbia per il fuoristrada nordafricano. Il perché?…. Beh ve lo lascio immaginare.
Domani si va per sassi.
Bellissimo il viaggio e gustoso il racconto... ti leggo con interesse. :)
complimenti per il bellissimo viaggio e report, aspetto le prossime puntate!
una curiosità: parli dei libri di un certo "Gandini" ma non sono riuscito a trovare niente, hai qualche info in più?
complimenti, sono qui ad attendere il resto ;)
ivanuccio
29-01-2015, 11:25
Non ci sono parole.Chi viaggia vive 2 volte.E tu Diega vivrai 1000 volte!!!!Appena posso ti vengo a trovare.Ciao
...
una curiosità: parli dei libri di un certo "Gandini" ma non sono riuscito a trovare niente, hai qualche info in più?
QUI (http://www.editions-gandini.fr/ex28-pistes-du-maroc-tome-2-2013.html) li trovi tutti.... i primi sono esauriti da molto, poi ne ha fatti altri.
E'un tipo che ha girato per anni e anni e ogni volta raccoglieva le descrizioni e le piste fatte con punti GPS e info sui terreni che si trovano.
@ Ivana: Bimboo ha sta organizzando questo:
http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=431492
pensavo che potremmo vederci con gli 'micci milanesi per la cena del venerdì 20 sera o del sabato 21.
barbablu
29-01-2015, 12:17
fago avevo capito che eri in girulà dal forum di sahara . it bene mi metto comodo con un bel pacchetto di pringles
Hedonism
29-01-2015, 12:30
e...... "sottoscrivi discussione"
grz Fagot!!
ivanuccio
29-01-2015, 12:59
@ Ivana: Bimboo ha sta organizzando questo:
http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=431492
pensavo che potremmo vederci con gli 'micci milanesi per la cena del venerdì 20 sera o del sabato 21.
Eh,infatti!!!!Sentiamo che dicono Mumino e l Animalo
QUI (http://www.editions-gandini.fr/ex28-pistes-du-maroc-tome-2-2013.html) li trovi tutti.... i primi sono esauriti da molto, poi ne ha fatti altri.
E'un tipo che ha girato per anni e anni e ogni volta raccoglieva le descrizioni e le piste fatte con punti GPS e info sui terreni che si trovano.
grazie mi si è aperto un mondo!
Eh,infatti!!!!Sentiamo che dicono Mumino e l Animalo
Remuccio mi ha già detto che c'è...
mumino un salto pensa di farlo.
Forza Dieguita, facci sbavare!
Fagot non ti conosco ma sei GRANDE !!!!
..Seguo....penso...ed ammiro....... ;-)
...per 20 o 21.... intanto segno....più probabile 20 se non faccio tardi in ufficio.....
3° giorno: Assa – Notte in oued 310 km.
Carichiamo di buon ora le moto e andiamo a fare colazione in centro. Il Nidaros non offre le petit dejuner. Facciamo scorta di acqua, la tappa fino a Smara è di 470 km. e sarà dura finirla per sera visto che c’è un punto intermedio dove dobbiamo fare sosta, meglio essere previdenti e avere tutto il necessario.
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Pochi km. di goudron e ci buttiamo in pista. Questa volta ci entro un po’ più a sud… qualche banco di sabbia ed infine il pistone veloce e largo che ci accompagna per una trentina di km. facili, poi la deviazione verso nord ovest navigando nell’hammada fino all’oued Tigzert e la pista dura e scorrevole che gli corre accanto.
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Pista oued Tigzert 1 (http://youtu.be/4CF56rz5Sok)
Pista oued Tigzert 2 (http://youtu.be/M0PnSxMkFrc)
Per un po’ si va veloci, poi pian piano il terreno prende a salire verso i rilievi e di conseguenza cominciano a spuntare pietre in quantità sulle tracce lasciate dai 4x4 dei nomadi che frequentano queste zone.
Pista pietrosa (http://youtu.be/x9oqIBghGl0)
Ci imbattiamo in un paio di tende e come ci fermiamo un bimbo ci corre incontro: “Bon bon?” ci chiede. No, non abbiamo bon bon e allora indicandoci i piedi nudi sui sassi ci chiede “Chaussures?”. “Questa volta per lui forse ho qualcosa” dico a Lele e sceso dalla moto comincio ad aprire il pacco sulla zega di destra. Ricordo perfettamente dove si trovano….. erano le più grandi e belle di tutte e non ci stavano con le altre più piccole. Dopo un attimo compaiono un paio di Adidas bianche e rosse con dei tacchetti piccoli e bassi in gomma. Il numero dovrebbe andare…. le prova e i piedi ci entrano alla perfezione. Sul suo volto compare un sorriso enorme e ci invita nella sua tenda per offrirci un tè. Ringrazio, ma gli spiego che abbiamo ancora molta pista da fare, gli do anche un cappellino per ripararsi dal sole e dopo aver chiesto se posso fargli una foto, riaccendo la moto e butto la prima. Non mi posso vedere, ma sotto il casco “sento” stampato un sorriso come il suo.
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Le pietre aumentano sempre di più, cominciamo seriamente a divertirci sulla pista “guidata”…. apri e chiudi il gas, scendi e risali dagli oued pietrosi, uscendo dalle curve il posteriore prende a sparare sassi, avanti così fino quando la pista si incunea tra due montagne e finisce nell’oued largo e sabbioso. La mia traccia di 2 anni fa è parzialmente inutilizzabile... le piogge hanno portato tanta sabbia e occorre trovare nuovi passaggi.
Inizio rilievi (http://youtu.be/RRgksSGCbbI)
https://lh5.googleusercontent.com/-JlUJf9qV0PM/VMp5e0nTo4I/AAAAAAAAGOg/aKrdLWYKBiI/s800/DSCN0064.JPG
Oued di M'sied 1 (http://youtu.be/z99YmL_WpzI)
https://lh5.googleusercontent.com/-Bh7YrJlaXVw/VMp5ly6_PfI/AAAAAAAAGOo/eC3nrGIMPf0/s800/DSCN0066.JPG
Oued di M'sied 2 (http://youtu.be/E__H9ZFNhA4)
Poi come allora compare all’improvviso…..
Tan Tan Express (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showpost.php?p=7321551&postcount=55)
Mi fermo davanti al comune e trovo un paio di persone a cui chiedo se ci sia qualcuno a scuola. Mi dicono di andarci pure, i bimbi e gli insegnanti sono chiusi in due aule.… oggi tira vento forte e la sabbia è ovunque.
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Così mi dirigo fino alla porta sulla strada, lascio la moto ed entro.
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Trovata un’aula chiedo permesso e spiego al Professore che sta facendo lezione cosa sono venuto a fare. Mi dice di portare pure la moto…. I bimbi saranno contenti di vederla.
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Slego i due pacchi e tolgo il resto sparso per le zega: una quindicina di kg…. di più non ci stava. Ci sono 5 kit di pronto soccorso, una quarantina di paia di scarpe e ciabattine, quaderni, penne, matite, un po’ di tutto per la scuola, 8 completini per bimbi piccoli che ho comprato a Guelmin, una ventina di cappellini, una decina di magliettine rosse con il logo di BND.
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Mi faccio spiegare dal Prof. Brahim e dalla sua collega come vanno le cose quaggiù e di cosa possano aver bisogno, poi visto che qui non hanno internet mi faccio dare il suo numero di telefono. In qualche modo faremo.
Faccio una foto ai bimbi e torniamo nell’oued verso sud: sono quasi le 16.30… ci aspettano ancora 210 km. di pista e abbiamo 2 ore di luce. Il Prof. ci raccomanda di stare attenti nel Western Sahara che l’altro giorno un dromedario è saltato su una mina, lo rassicuro dicendo che resteremo entro le balise.
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Dopo una quarantina di km. quando ormai il sole comincia a calare e abbiamo passato la linea che ancora la Marokko Topo riporta come confine, ci fermiamo in un oued e montiamo le tende.
A Sud di M'sied (http://youtu.be/6C7oCqqIR0I)
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Stasera risotto alla pescatora, pane e tonno in scatola. Ci starebbe bene un pinot bianco fresco…
barbablu
30-01-2015, 08:34
Mmm a vedere ste piste pietrose .. Col fischio che con il transatlentico del 1100 le si fa che dici fagot
Le avevo già fatte con il 1150... più avanti occorre della malizia in certi punti.
Hedonism
30-01-2015, 12:58
2 domande.....
1) che maschera hai comprato con la cam integrata?
2) in generale.... se ti si pianta la moto in mezzo agli scenari tipo (pista pietre....) come ci si comporta? hai un telefono sat? come si fa?
Diego ti ho seguito ... mi hai fatto sognare , cediamo se a febbraio riesco a venire
2 domande.....
....
Liquid Image All Sport.... ce ne sono in giro ancora a 115 euro visto che è uscito il nuovo modello FullHD 1040. Questa è HD 720.... sufficienti per quello a cui mi serviva.
Il Marocco ha coperture abbastanza ampie... diciamo nel raggio di 40/50 km. dalle antenne che è facile trovare anche in posti remoti, vedi M'sied.
In Mauritania invece arrivano al massimo a 18/20 km. e si trovano sono in corrispondenza dei villaggi. Tra uno e l'altro nisba.
Avevo un SAT per emergenza... mai neanche acceso, puoi sostituire con uno SPOT.... ma sono le soluzioni ultime. Prima occorre essere sempre in grado di riparare il riparabile, continuare anche ai 2 all'ora o eventualmente sperare di incontrare un nomade con un pick-up. Cosa per altro non più avvenuta dopo M'sied fino a Dakhla.
Per questo motivo, la prima regola è avere con se abbondanti scorte di acqua.
Hedonism
30-01-2015, 17:10
Per questo motivo, la prima regola è avere con se abbondanti scorte di acqua.
grazie delle risposte... aggiungerei anche che serve un bel paio di palle cubiche :D:D
Diego ti ho seguito ... mi hai fatto sognare , cediamo se a febbraio riesco a venire
Dai Tommy... non farti pregare...
4° giorno: Notte in Oued – Smara 170 km.
Questa notte ha piovuto un poco, le tende portano ancora le goccioline di acqua sull’esterno e il terreno è scurito dall’umidità. Ha fatto freddo e tirato vento per gran parte della nottata, anche completamente vestito dentro il sacco a pelo ho fatto fatica a fare un sonno lungo. Il cielo è grigio e carico di nuvole, l’aria frizzante ci sveglia in pochi minuti e dopo un caffè caldo e aver caricato i bagagli andiamo a fare gli ultimi km. di pista che ci separano da Smara.
https://lh6.googleusercontent.com/-qpmUzDnaRvM/VMvXKBpOW1I/AAAAAAAAGQ4/wfKYgJxNNfQ/s800/DSCN0086.JPG
Dopo mezzora ci pensa un bel passo pietroso in discesa con successivo oued sabbioso preso alla lunga a scaldarci.
Passo pietroso (https://www.youtube.com/watch?v=1mYtwq2HlYc&feature=youtu.be)
Finito il riscaldamento un magnifico chott in argilla secca ci fa sfogare per una decina di km. Il panorama è magnifico… si passa dalle pietre grigie e scure al chiarore del fondo con i residui di sale. Le balise che delimitano la pista poi, viste da lontano sembrano grosse punte, che ti aiutano a tirare dritto ed evitare di girare a vanvera confuso dalla mancanza del confine tra cielo e terra.
Chott (http://youtu.be/tUyP_Hs7weI)
Poco dopo in corrispondenza di una postazione militare riusciamo a fare qualcosa di incredibile in un deserto: un tamponamento. Accortomi che la pista giusta piegava a destra mi sono fermato per controllare il Gps e Lele che era soprapensiero e troppo vicino mi sperona con la sua moto. Neanche a farlo apposta ci saremmo riusciti….
Desert crash (http://youtu.be/s54NDGQsNhU)
Gli ultimi km. sono di asfalto, qualche goccia di pioggia ci toglie un po’ della polvere sulle giacche e passati i controlli, Smara ci accoglie con timidi raggi di sole che nel giro di poco tempo diventano sempre più forti e caldi.
Arrivo a Smara (http://youtu.be/WiZrqPqCJec)
Ci sistemiamo al Cafè Paris, visto che l’hotel migliore della città è senza acqua. Questo a dire il vero è come se lo fosse… doccia rimandata a data da definirsi, in compenso ha il WiFi come ormai la maggior parte dei caffè marocchini.
https://lh6.googleusercontent.com/-35WhIgb01z4/VMvXLJyaPmI/AAAAAAAAGRA/z5tijvtEq-g/s800/DSCN0087.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-_e_PVQP4Loc/VMvXLzkbbjI/AAAAAAAAGRI/7dUKb76c_zg/s800/DSCN0088.JPG
Approfittiamo del mezzo pomeriggio libero per gironzolare e fare scorta di acqua e cibo per i giorni seguenti ed io trovo un fabbro che con trapano e rivetti mi ricuce il fondo della zega di destra che si è accartocciato e aperto nel tamponamento. Lele invece rammenda il becco in plastica con del sano nastro americano.
https://lh4.googleusercontent.com/-jqg6dsjr8nU/VMvXQPdso2I/AAAAAAAAGRQ/ul8_PRu9muE/s800/DSCN0090.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-z7iYGTGWpi0/VMvXQ40qrCI/AAAAAAAAGRY/yo-u4p-Ccj0/s800/DSCN0091.JPG
Siamo di nuovo Ready to Race…. Domani ci aspetta una tappa dakariana.
algeria 91 01
30-01-2015, 20:59
hotel di smara,su 3 volte che ci sono stato solo 1 volta sono riuscito a fare una doccia e con la pompa dell acqua che sembrava dovesse esplodere dal rumore terrificante che faceva ! sei andato nella via degli arrostitori a farti una mangiata di agnello ?
Io si... mentre Lele si è buttato su un banalissimo pollo allo spiedo. Eretico!
Ah... il giorno dopo ho fatto una variante goduriosa... te la passo che merita davvero....
algeria 91 01
30-01-2015, 21:27
hai preso la pista subito da dietro smara senza fare il pezzo di asfalto ?
Complimenti Diego.....questa volta.....non ti sei fatto prendere in contropiede con le scarpette:D:D;).
Comunque non ho parole.......:rolleyes:
Se avessi meno casini in ballo......mi piacerebbe fare un giretto in Marocco.
wedgetail
31-01-2015, 07:13
Complimenti bel viaggio, chissa' un giorno..
matteo10
31-01-2015, 08:43
La solita meraviglia!!! :eek:
Non vedo l'ora di leggere il resto, grazie di condividerlo, fa godere anche noi motociclisti da forum!! :!:
hai preso la pista subito da dietro smara senza fare il pezzo di asfalto ?
No.... ho saltato un WP che aggirava una vallata e l'ho attraversata dritto per dritto..... slurp!:eek:
Alessio gs
31-01-2015, 10:19
Tutto molto bellissimo, come sospettavo.....ciao...
5° giorno: Smara – Hassa Lakra 485 km.
Finalmente caldo, senza esagerare per carità, ma almeno si riesce a partire con 15 gradi. Ci sono una settantina di km. d’asfalto prima di trovare la pista che punta verso Bir Anzarane, rotta Sud-Sud/Ovest.
https://lh4.googleusercontent.com/-euLpTfh5ToE/VMz_hvrVf7I/AAAAAAAAGRo/U3tFtMujQQQ/s800/DSCN0094.JPG
Il paesaggio sta cambiando velocemente: i rilievi e le pietre sono scomparsi per lasciare posto ad infiniti plateau senza alcun elemento di riferimento. I fondi ora sono duri e compatti, ora sono leggermente sabbiosi con uno strato sottile di rena asciutta a coprirne altra più umida e scura, carica ancora delle acque che si devono essere scaricate nei giorni scorsi.
Inizio pista (http://youtu.be/Xi_dABKKW2w)
Dopo un paio d’ore passiamo sopra la N5 che da Laayoune scende a Guelta Zemmour ed al vicino Muro Marocchino (http://it.wikipedia.org/wiki/Muro_marocchino) che delimita la Republique Sahraouie almeno sulla OSM Marocco.
https://lh3.googleusercontent.com/-byrEkDV9KgA/VMz_i0CTr3I/AAAAAAAAGRw/Ia2q2ZTN2n0/s800/DSCN0095.JPG
Tutti quelli usciti da questa pista hanno colto l’occasione per scaricare la loro immondizia... troppa fatica portarsela fino alla città più vicina. Dalle etichette delle bottiglie e delle scatolette si intuiscono facilmente le origini europee dei consumatori. Mi piacerebbe aver trovato anche qualche indirizzo per restituire ai legittimi proprietari i loro rifiuti.
https://lh5.googleusercontent.com/-UP-mMBaUuEY/VMz_kFRIC-I/AAAAAAAAGR4/ISfg4zA40g4/s800/DSCN0096.JPG
Verso le 12.30 ci fermiamo nell’unico autogrill presente in zona. Il sole ora si fa sentire, il vento non manca mai, la poca ombra offertaci dall’albero più grande ci da l’opportunità di rifocillarci con la frutta e le barrette che ci siamo portati, stando al riparo dai raggi solari. Una sigaretta e poi via di nuovo che la strada è tanta.
https://lh4.googleusercontent.com/-WjVjnX83ba8/VMz_lvrJySI/AAAAAAAAGSA/IXSYR6IO5jc/s800/DSCN0097.JPG
Uscita autogrill (http://youtu.be/O7kEh_I1m3U)
Il fondo è sempre leggermente sabbioso ma in ogni caso molto veloce, viaggiamo sempre intorno ai 90/100. Guardando la traccia che sto seguendo mi rendo conto che ora punta verso Ovest e dopo alcuni km. con una piega netta scende verso Sud. Decido di fare un taglio direttamente verso Sud Ovest…. e quindi vado in navigazione libera.
https://lh3.googleusercontent.com/-Qez8lT-X-uU/VMz_r6zbKII/AAAAAAAAGSI/B7INh20m5qU/s800/DSCN0101.JPG
Erba chameau (http://youtu.be/QpXB1P62-ok)
Dopo una ventina di km. scopriamo il perché di quella deviazione…. c’è una valle ampia qualche km. delimitata dalle falesie. Seguendo la debole traccia di un 4x4 arriviamo ad un passo magnifico con la discesa coperta di sabbia. Spettacolo puro.
https://lh5.googleusercontent.com/-HVIQUIHIYJI/VMz_snqKDVI/AAAAAAAAGSQ/0m2Gxw6C0wA/s800/DSCN0102.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-0bzyONejGMM/VMz_5bngF1I/AAAAAAAAGSY/1vfDPrhl7R4/s800/DSCN0103.JPG
Passo con sabbia (http://youtu.be/mB6AH0GfAKc)
Passo con sabbia Lele (http://youtu.be/QeykU2NP94E)
Una volta nella valle proseguiamo per parecchi km. prima di riuscire ad intravedere il passo sull’altro lato da cui risalire…. lo precede un piccolo gruppo di dunette dure che superiamo con facilità. Giunti sulla falesia riprendiamo la pista originale che punta verso Bir Anzarane. In teoria dovremmo arrivare fino lì, visto che ormai dovrebbero aver finito di costruire il distributore di benzina, ma scelgo di non rischiare. Lele ha consumato molto più di me, non so se perché non usa gli arricchitori di optani o se perché quando fa il pieno non usa il laterale e quindi gli entra meno benzina nel serbatoio, fatto sta che nel pomeriggio abbiamo già travasato 10 litri a testa dalle taniche e ora abbiamo ancora 50/60 km. di autonomia. Dopo resta solo la mia ultima da 5 lt. per entrambi.
Verso Hassi Lakra (http://youtu.be/Ut4mlofrZMQ)
Verso Hassi Lakra 2 (http://youtu.be/Me7hss40dIY)
Puntiamo perciò decisamente verso Ovest e la nazionale che scende da Boujdour a Dakhla. Ancora un’oretta di pista, una manciata di km. di goudron e siamo al check point di Hassa Lakra posto tra i due distributori. Facciamo il pieno, ci prendiamo un meritato tè e dopo aver lasciato la fiche ai gendarmi scendiamo in riva al mare, dove ci dicono si fermano i camper per pernottare.
https://lh6.googleusercontent.com/-tSJalkQqnVk/VM0AFP6QC_I/AAAAAAAAGSg/hT0G3mdMDKo/s800/DSCN0108.JPG
Montiamo la tenda al buio sulla rena, cercando un po’ di riparo dal vento. E mentre ci cuociamo una pasta liofilizzata la mente corre alla stupenda giornata di oggi. 80 km di trasferimenti e oltre 400 di fuoristrada. C’abbiam dato un po’ di gassss…. e per un attimo ci sentiamo anche noi dei piloti veri.
vertical
31-01-2015, 21:00
bel report Fagòt, i filmati arricchiscono gradevolmente il racconto e le belle foto.
400 km di fuoristrada in un giorno, che figata.
i campi minati un po' meno.....un bel po'.
Molto di più l'idea degli Sahrawi "schiacciati" in una striscia di poche decine di km. tra Marocco e Algeria. Mi son chiesto più volte che c@zzo ci stanno a fare i lindi Toy 105 bianchi con la scritta UN sul fianco, fuori dagli alberghi a 5 stelle di Dakhla e Laayoune.... ad almeno 400 km. dal Muro. Ah.... già gli alberghi di Smara non hanno l'acqua corrente!
;) e il sesto giorno?
Diego, mi stai facendo venire una crisi di astinenza.........:cool:;)
Bellissimo report, grazie x averlo condiviso
Splendido report, bellissimi video e foto. Spirito d'avventura bello tosto... complimenti Diego ti seguo con interesse.
Con la mukka tassellata ti si poteva seguire? Dubito.
Si fa anche con il boxer e il 19..... occorre però esperienza sulla moto e soprattutto sui deserti. Negli oued sempre piano, nei plateaux occhi avanti 100 mt..... depressioni o cunette di sabbia e sale possono fare molto male se prese ad una certa velocità e non si è pronti ad "assorbirle". Ho preso tanti di quei "a pacco" col posteriore che più di una volta ho pensato che il mono schizzasse fuori dalla sella....
METIUS 57
01-02-2015, 10:20
Bellissimo report, .... Mi fai venire una crisi di astinenza se non ti sbrighi a scrivere....
Una domanda: che navigatore hai usato e come ti ci sei trovato?
Montana della Garmin.... perfetto in ogni frangente, sia seguendo le tracce che in navigazione "libera" da Wp a Wp, altrettanto su strada con mappe autorouting.
C'erano caricate Worldmap 5, OSM Marocco (ottima copertura con autorouting fino a Tan Tan.... poi il nulla), Marokko Topo (anche se datata resta la più completa per il fuoristrada per ora), Tracks4Africa (nel nord Africa sono un po' scoperti...dal Senegal in giù sono il riferimento di tutti i viaggiatori, visto che riportano anche Wp utilissimi, come acqua, benzina, check, dogane, uffici di polizia, etc..). Si possono ovviamente attivare/disattivare al bisogno dal menù interno, per rendere la velocità di calcolo e lettura maggiore. Ora vado a caricare ancora youtube....
METIUS 57
01-02-2015, 11:40
Lo stavo valutando pure io, ...... Il tuo lo alimentavi da batteria moto o cosa?
METIUS 57
01-02-2015, 11:47
Lo stavo valutando pure io, ...... Il tuo lo alimentavi da batteria moto o cosa?
Mod. 600 o 650?
Direttamente da batteria moto... in caso diverso offre una batteria al litio con cui ci fai almeno una giornata, finita quella si puo' togliere ed inserire al suo posto 3 stilo.
600... per le foto molto meglio una piccola digitale rugged.
METIUS 57
01-02-2015, 12:19
Grazie per le info .....
6° giorno: Hassa Lakra – Hotel Barbas 520 km.
Questa mattina neanche la fatica di prepararci il caffè. Risaliamo sulla nazionale e facciamo colazione direttamente alla stazione di servizio dove ieri sera avevamo preso un tè.
https://lh3.googleusercontent.com/-WeDPPP9HiH0/VM4ChGFs4OI/AAAAAAAAGSw/VFQo4PYAoc0/s800/DSCN0110.JPG
Salutiamo i gendarmi e ripercorriamo i pochi km. di asfalto che ci separano dalla pista che avevamo lasciato. Imboccatala prendiamo la direzione verso Sud Est, tira vento dal deserto, la moto sembra andare un po’ meno bene. Ci fermiamo e capiamo il perché: fondo sabbioso molto più dell’ultima parte di ieri. Occorre solo darci più gas. Lele prova a cambiare l’assetto del posteriore….. aumenta il precarico per cercare più stabilità sull’anteriore, standomi dietro mi vedeva dritto come un fuso mentre lui sbandierava continuamente. Mica merito mio, la differenza è tutta nelle WP da 48 con escursione portata a 245 mm. che ho montato un mese prima. Lì davanti ho una “lama” che apre e digerisce tutto e dietro ho già alzato tutto il precarico possibile, cosa che mi ha permesso di andare a pacco e sbattere il paramotore molte volte meno di lui. Dopo qualche km. riabbassa di nuovo…. l’anteriore gli punta troppo nella sabbia e fa più fatica a farla galleggiare.
In lontananza compaiono delle dune a croissant. Ovviamente si va a fare le foto da vicino e a giocare un pochino con la sabbia.
https://lh5.googleusercontent.com/-hYyOPwOXz1I/VM4CiVkFEWI/AAAAAAAAGS4/NrCNkHZ6kQs/s800/DSCN0111.JPG
Dune a Croissant (http://youtu.be/RRYijHPmwks)
https://lh6.googleusercontent.com/-eyCCLWhsg4c/VM4CkSG-29I/AAAAAAAAGTQ/WrDSyRyd4LY/s800/DSCN0114.JPG
Poco prima di Bir Anzarane la pista è interrotta da piccoli scavi e deviazioni, me ne accorgo troppo tardi e così mi vedo costretto a farmi 150 mt. di su e giù tra cumoli di terra e pietre. La frizione non sembra apprezzare molto e dopo qualche km. quando spalanco il gas prende a scivolare intorno a 4000/4500 giri. Mi fermo e allento un poco il filo per non farla puntare. Arriviamo fino alla strada che congiunge il check con Dakhla, senza nemmeno passarci e così non abbiamo modo di vedere se il distributore in costruzione di cui mi avevano parlato sia finito.
Pochi km. di asfalto e tagliamo subito per imboccare una baliseè larghissima.
https://lh3.googleusercontent.com/-lOg6DqXnw44/VM4C0zE146I/AAAAAAAAGTY/cdIu6odopWk/s800/DSCN0116.JPG
Baliseè (http://youtu.be/R1jYHrc8TDI)
Il vento continua a soffiare sempre più forte da Est e la sabbia rasoterra impedisce di vedere dove stai mettendo le ruote. Difficile trovare un punto di riferimento all’orizzonte, tocca continuamente guardare il Gps per restare in traccia visto che la baliseè ha lasciato il posto ad un plateau sabbioso intervallato da cunette di sabbia coperte di erba chameau.
Plateau sabbioso (http://youtu.be/BAvEP-9ROLw)
https://lh5.googleusercontent.com/-zlBA1MIqAx4/VM4CjNzWZPI/AAAAAAAAGTA/LEKjMwI74Iw/s800/DSCN0112.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-jEKfnIQiOdU/VM4CjrpAFBI/AAAAAAAAGTI/hw8wNUkPbsM/s800/DSCN0113.JPG
Le conosco purtroppo bene…. tre di queste in rapida successione in Libia mi fecero fare un volo di oltre sei metri con la Trity, procurandomi la frattura del polso destro e di 3 costole. Per cui a rammarico, quando arriviamo sulla N3 che dalla litoranea porta fino alla punta più sud orientale del Western Sahara, la seguiamo verso ovest. 200 km. di pista per oggi ci son bastati troppo rischioso ed inutile proseguire con queste condizioni. Al Barbas ci arriveremo via goudron.
Verso Dakhla (http://youtu.be/2L9HL8CVbvg)
Ovviamente prima abbiamo l’occasione di fare le foto al cartello del Tropico del Cancro. Dall’ultima volta l’hanno sostituito con uno più moderno e recente.
https://lh4.googleusercontent.com/-FnQonECxb60/VM4C1kUHrXI/AAAAAAAAGTg/Z2IvoHI3IMg/s800/DSCN0117.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-Fejf9-AL5B4/VM4C6ZENvJI/AAAAAAAAGTo/-Xql8CNE94o/s800/DSCN0120.JPG
Al Barbas nel tardo pomeriggio ci concediamo i lussi più sfrenati: doccia calda dopo 4 giorni, camera pulita, WiFi, supermarket, bar e ristorante, distributore di benzina.
https://lh4.googleusercontent.com/-VrnOFmwwExQ/VM4DEX0IVCI/AAAAAAAAGTw/Gek8Ea29ynQ/s800/DSCN0123.JPG
https://lh3.googleusercontent.com/-59qZzFB7OOM/VM4DLp9G7GI/AAAAAAAAGT4/eg29W2V4j4E/s800/DSCN0125.JPG
https://lh4.googleusercontent.com/-wXpOIbqUnDg/VM4DMWl4FFI/AAAAAAAAGUA/S2t6wFB1CLs/s800/DSCN0126.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-5w8gn09FNHU/VM4DNWXBvtI/AAAAAAAAGUI/gSm9dyaSdfA/s800/DSCN0127.JPG
Scendendo abbiamo visto un po’ di gente di ritorno dall’Africa Race e qui in serata arriveranno anche i partecipanti del Sahara Desert Challenge, un raid dal Marocco al Senegal organizzato da dei portoghesi. Tra di loro anche 4 italiani, con due 800, un 690 e un 640 se non ho visto male dalle foto.
Domani con calma ci aspetta il confine mauro.
barbablu
01-02-2015, 12:55
Non avendo mai visto questo genere di nav non saprei nemmeno utilizzarlo ma tutte ste mappe si comprano.? Cosa sono i wp?
Non è un semplice Nav ma un GPS cartografico, in cui a differenza delle maggior parte dei Nav puoi caricare appunto mappe cartografiche che riportano piste, rilievi, oued, chott e via dicendo, oppure mappe raster georeferenziate ossia scannerizzi che so una IGM Russa dell'Algeria (le più complete in assoluto) e la visualizzi come fondo, sapendo in ogni istante dove sei. L'uso come Nav è possibile, infatti lo metto sul furgone al bisogno.
E' molto intuitivo e di facile uso anche con i guanti in touchsreen, il degno erede del 276 che avevo prima e che continua ad essere usato da molti "Africani" in 4x4.
Le mappe si trovano in rete: OSM Marocco e Marocco Topo sono Free, WM5 la trovi crakkata ravanando, T4A è un progetto sudafricano a pagamento che si avvale del contributo delle tracce dei viaggiatori, più tracce arrivano e più è attendibile una pista... quindi viene riportata nelle release successiva che viene sempre rilasciata a maggio e novembre di ogni anno. Io ne ho una copia del 2011 passatami da un amico e invierò le mie tracce per consolidare la mappatura.
I WP sono i Way Point, vale a dire punto precisi con relativa long. e lat.... possono corrispondere ad un oasi, un pozzo, un check, il punto di inizio o fine di una pista, o un punto qualsiasi in mezzo al nulla. Nei Rally si naviga sempre da Wp a Wp, seguendo una rotta che è la più diretta possibile tra uno e l'altro, quindi retta..... se possibile.... perchè nel deserto puoi trovare sulla tua strada dune, oued, montagne e devi quindi cercare di superare gli ostacoli facendo meno strada possibile. Quando vai da WP a WP la rotta viene espressa in gradi come sulla rosa dei venti, da qui il termine "Segui CAP" che so 180° (rotta Sud) oppure 300° (rotta Nord Ovest) oppure 90° (rotta Est). Più fedelmente seguirai l'indicazione della bussola con la direzione da seguire e prima arriverai a destinazione. Stessa cosa che avviene "navigando" in mare su una barca.
Fagot dovresti fare un manualetto :)
Nah.... molto meglio "farsi" esperienza andando in moto. Resta in testa più di qualsiasi lettura tecnica dedicata.
METIUS 57
01-02-2015, 17:14
Nah.... molto meglio "farsi" esperienza andando in moto. Resta in testa più di qualsiasi lettura tecnica dedicata.
Concordo in pieno, e' sul campo il miglior modo di imparare ... E facilmente.
7° giorno: Hotel Barbas – Nouadhibou 190 km.
Come immaginavo la coda al confine è lunga, saranno quasi 800 metri, soprattutto camion e furgoni. A passo lento li passiamo e ci accodiamo alle prime 5 auto davanti alla sbarra: sono le 9.30 e hanno aperto solo da mezzora….
https://lh5.googleusercontent.com/-9sZ-DHgpmDA/VM5O6i887PI/AAAAAAAAGUY/qX3cv31Su5g/s800/DSCN0128.JPG
https://lh3.googleusercontent.com/-nyCB-TQALtE/VM5PBdgjFtI/AAAAAAAAGUg/9VsOsV9TnYY/s800/DSCN0130.JPG
I camionisti suonano le trombe all’unisono, ma i militari fanno entrare pochi mezzi per volta. Nel giro di trenta minuti comunque siam dentro e in neanche un’ora sbrighiamo tutte le pratiche di uscita dal Marocco. Tre km. di terra di nessuno e comincia il balletto mauro. Prima registrazione dai militari, poi cerchiamo di fare il visto…. gli impiegati son dentro a farsi i cavoli loro e ci vuole mezzora prima che si decidono ad aprire. Finalmente la dogana, basta fare il passavant… 10 minuti e 5 euro e poi hai quasi finito. “E no… caro, dal 28 dicembre le cose son cambiate”, ci spiega un solerte impiegato doganale, bisogna prima fare un “Transitaire” documento dove vengono inseriti tutti i dati del veicolo e del proprietario, il tutto rigorosamente al computer che viene utilizzato anche per i passaggi dei camion, poi stampato quello si compila a mano e si firma il passavant. Tempo medio di attesa 3 ore circa e “conviene” affidarsi ad un “Transiteur”, una faux guide per intenderci, che d’accordo con gli impiegati (ognuno di loro ne ha almeno uno) riscuote 50 euro per seguire la pratica. Il capoufficio ci spiega che non sanno quanto durerà questa pratica, forse 3, forse 6 mesi, chi lo sa? Dipende tutto da NKC….
Ci affidiamo perciò a Moussa, un solerte ragazzo mauro che nell’attesa ci fa anche assicurazione, timbratura d’entrata in gendarmerie e ci accompagna al cambio ufficiale. Alle 15.30 siam liberi di entrare, non senza aver prima però pagato 300 ouguiya di parcheggio…… ahahah il massimo della presa per il kiulo, con tanto di ricevuta del parcheggiatore.
Prendiamo subito per NDB e solita botta di fortuna becchiamo il treno più lungo del mondo. Anzi i treni, perché quello da Choum è fermo sul binario per lasciar passare quello che sta uscendo vuoto dalla cittadina.
https://lh6.googleusercontent.com/-HUANrZAxypo/VM5POV3yAWI/AAAAAAAAGUo/Vz8BdqsbDKE/s800/DSCN0133.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-t5lF0nPOwt0/VM5PPKmWvEI/AAAAAAAAGUw/DArclYSKgqY/s800/DSCN0134.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-TCbxj7tdVdA/VM5PP5RgUDI/AAAAAAAAGU4/RUfENjU5nE0/s800/DSCN0135.JPG
Decidiamo quindi di puntare subito verso Cap Blanc e trovare poi la sistemazione per la notte. L’imbocco della pista che si trova a sud della città sembra scomparso, grossi lavori in corso, piste varie, camion avanti indietro…. Insisto testardo finchè passando un cumulo di terra ritrovo la sede originale, poi un minuscolo cartello, un enorme terrapieno dalla struttura circolare con il diametro di alcuni km. Sembra una diga, no aspetta ci sono dei binari…. Stanno costruendo un enorme cerchio per consentire al treno di invertire la rotta dopo aver scaricato i fosfati di ferro al porto. Controllando poi meglio la traccia lasciata mi accorgo che per un tratto abbiamo sconfinato nel territorio marocchino… ci è andata bene, a qualcun altro invece i militari ad inizio pista hanno vietato l’accesso.
https://lh4.googleusercontent.com/-7ztfue9_kIk/VM5X52_C3OI/AAAAAAAAGWY/NJGnP1DmKhs/s800/Pista%2520per%2520Cap%2520Blanc.jpg
Finalmente eccola, la riserva con tanto di sbarra e guardiano che ci fa pagare il ticket di ingresso. Siamo quasi al tramonto, sulla spiaggia solo gabbiani e il resto del relitto che ormai si son portati via pezzo per pezzo. In cima al capo uccellacci simili ad avvoltoi ci scrutano guardinghi pronti a spiccare il volo in caso ci avvicinassimo troppo. Delle foche monache nessuno traccia. Il guardiano dice che in genere si vedono la mattina presto.
https://lh5.googleusercontent.com/-YWxFVDlcC9Y/VM5PmhO8IPI/AAAAAAAAGVA/PIXHc_ecRpk/s800/DSCN0139.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-5IXXYoigToU/VM5PneJGhpI/AAAAAAAAGVI/5YreXlsxzN4/s800/DSCN0140.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-DUraqqroLq8/VM5Pn2qERMI/AAAAAAAAGVQ/9IrpIA8aNK0/s800/DSCN0141.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-k8de0QMXqcY/VM5PoRvyVuI/AAAAAAAAGVY/PAOYB3JV4pk/s800/DSCN0142.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-CelnYkSWQ-U/VM5Pv7x0D2I/AAAAAAAAGVg/KLhjbusLDtA/s800/DSCN0144.JPG
https://lh3.googleusercontent.com/-EGv4HKNlyQ4/VM5P2x7RjGI/AAAAAAAAGVo/f3u3JXgYOwk/s800/DSCN0146.JPG
https://lh6.googleusercontent.com/-SF5Rq1Zf5uY/VM5P3o456aI/AAAAAAAAGVw/qizeAMptexM/s800/DSCN0147.JPG
Soddisfatti rientriamo a NDB e prendiamo una camera….. ops ..diciamo una stanza con due materassi per terra, presso il camping ABBA. In compenso la doccia ustiona la pelle.
https://lh6.googleusercontent.com/-PVelr17hITM/VM5P9FnvIzI/AAAAAAAAGV4/c7EtHir_Tuw/s800/DSCN0149.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-xa8Uqphpa8I/VM5P9wL_e_I/AAAAAAAAGWA/OMD5J_frgpo/s800/DSCN0150.JPG
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Per cena invece ci affidiamo alle sapienti mani del proprietario spagnolo del Nomada. Vive qui da molti anni ormai, “Per amore” ci spiega indicandoci il figlio mulatto di 7/8 anni, dopo aver vissuto in Gambia ed altri paesi africani. Ora oltre al ristorante, ha un piccolo peschereccio e alcuni appartamenti che affitta. “Quanta gente straordinaria capita di incontrare e conoscere, viaggiando”, mi dico mentre sciolgo in bocca del tenero e freschissimo polpo alla gallega.
barbablu
01-02-2015, 18:17
Fagot ma la compagnia del altro signore co l 800 è voluta o è stato un caso
Ci siamo conosciuti sul traghetto e fatta un po' di strada insieme.
barbablu
01-02-2015, 18:47
Bella cosa
ettore61
01-02-2015, 19:44
Bello.
A quando la cena?
Si pensava il 20 Ettore...
http://www.quellidellelica.com/vbforums/showpost.php?p=8400397&postcount=14
Se Bimboo non organizza ci penso io nei Randagi del Nord.
Slider34
02-02-2015, 00:35
Bellissimo Diego, come sempre...
Grazie Max e a tutti gli altri.... stasera vi scrivo un'altra giornata...
Specialr
02-02-2015, 12:21
Ciao fagòt oltre a farti i complimenti ti porto un saluto di Cesare e Gabriele, i due con Africa twin e 800 Gs che hai incrociato in Marocco :)
Grazie Special, contraccambia da parte mia....
ho letto sognando ad occhi aperti e spero un giorno di affrontare un viaggio simile "mi accontento del solo Marocco!!!"
aspetto con ansia il resto del report e sopratutto ti ringrazio per la bella "farcitura dei video" che rendono ancor più semplice il sogno
..tanto di cappello per il viaggio Fagòt......bellissimo report. Sto prendendo molti spunti ;)
mi unisco a tutti coloro che ti hanno fato i complimenti per il bellissimo viaggio, avrei una domanda da porti..a grandi linee quanto tempo hai impiegato nella pianificazione e successiva organizzazione del viaggio? In termini economici quanto è costato tutto compreso?
Grazie del tempo e della pazienza per le risposte!!
Eugenio
Il tempo come scritto è stato di una settimana per preparare il tutto, tieni presente però che io sono un "malato d'Africa" e questa per me è l'8a volta che scendo, per cui molte cose sono scontate.... traghetti, frontiere, visti, alloggi, etc. Oltre a questo tutte le volte che trovo una info, una strada, un posto che mi piacerebbe vedere me lo metto da parte in una cartella con il nome della nazione a cui si riferisce, perciò in un battibaleno il percorso si concretizza, si tratta solo di verificare alcuni dettagli. Mai prenotato da qui un albergo, sempre andato a "naso" quando sono giù e questo fa parte integrante del mio modo di viaggiare.
Stessa cose per le tracce in fuoristrada, tra quelle trovate in rete, scambiate con amici, fatte personalmente credo di avere ormai circa 10k di percorsi... ove mancano mi metto personalmente a disegnarle in Map Source studiando le mappe sia cartacee che digitali e verificandole poi in Google Heart per sapere i terreni e le difficoltà che potrei trovare. Youtube in molti casi aiuta.
Quando sono giù riesco sempre a stare tra i 50 e i 60 euro al giorno, per albergo, cena, colazione, pranzo veloce o frutta e barrette a mezzogiorno, e soprattutto benzina che è la spesa maggiore, visto che mediamente al giorno se faccio solo off non scendo mai sotto ai 250 km, in questo viaggio ne ho fatti 400 mentre per quello in Mali ne feci 500.
Alla fine di tutto, tra traghetti, assicurazioni varie, visto e via dicendo non ho superato per i 25gg in cui son stato via i 2.000 euro.
Grazie Fagòt gentilissimo e precisissimo:!::!:
8°giorno: Nouadhibou – Nouakchott 510 km.
E’ giunta l’ora di salutarci. Lele proseguirà via asfalto fino a NKC e da lì forse per il Senegal, mentre io voglio provare a fare la pista della ferrovia che da Bou Lanouar arriva dopo circa 360 km a Choum. Le info che ho sono contrastanti: i motociclisti del Sahara Desert Challenge che l’hanno affrontata col bicilindrico c’hanno rinunciato…. un italiano col 4x4 incontrato in frontiera mi ha parlato di un pistone immenso con poca sabbia…. I video che ho visto in rete in effetti mostrano sabbia bassa, poche dune alla fine…. Ne ho trovato perfino uno di una coppia di spagnoli che l’hanno fatta con dei mono pesanti. Andiamo a vedere, mi dico. Per cui di buon ora dopo colazione con croissant e pain au chocolait appena sfornati, ci diamo un abbraccio caloroso e prendo la nazionale che scende fino a NKC. Un paio d’ore e sono al villaggio. Lasciata la strada i 500 mt che mi separano dall’inizio della pista sono un delirio: 3 insabbiature nei sali e scendi con sabbia profonda che si trova ovunque.
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La pista è proprio lì dietro il palo… scendo e vado a fare due chiacchiere con un vecchio ed un militare appoggiati alla jeep là in fondo: “On avait beaucoup de sable comme ça pour beaucoup de chilometres…..” mi fa il vecchio. E continua…. “Se sei in panne, stando vicino alla ferrovia puoi trovare aiuto…. I conduttori del treno guardano sempre verso il deserto e nel caso si fermano per prestare soccorso, ma se ti allontani o resti nascosto dietro ad una duna è molto difficile che ti vedano”.
“Ok…. Ti saluto bella, mi spiace solo che mi perdo Ben Amera (http://en.wikipedia.org/wiki/Ben_Amera).” Mi dico senza troppi problemi. Cavo Fotty dalla l’ultima buca e con l’aiuto del vecchio che mi da una spinta iniziale riattraverso il villaggio e prendo il goudron.
Un’ora dopo, poco prima della Gare du Nord, ritrovo Lele che trotterellando ai 100 punta verso Sud. “Ma che cosa ci fai qui?” Mi urla dal casco…. Ti spiego tutto al bar tra 10 km.
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Davanti ad un tè ed una sigaretta gli racconto del tentativo e poi come un buon diavolo tentatore gliela butto lì: “Senti, perché non andiamo a farci un pezzo della pista delle maree? I ragazzi del Challenge hanno fatto gli ultimi 80 km prima di NKC e l’han fatta coi bic…”. “Perché no?” mi risponde e così cento e rotti km. dopo prendiamo la pista che porta al villaggio di pescatori di Mhejrat.
Le casupole sulla strada che vendono pesce essiccato pullulano di bimbi, alcuni di loro giocano con uno scooter abbandonato e così cogliamo l’occasione per fermarci e regalare un po’ di penne che mi son tenuto di scorta. In pratica un assalto a Fort Alamo e malgrado il più grande cerchi di tenerli in fila e fare in modo che tutti ne abbiano una, i più furbi e scafati si ripresentano arrogantemente per averne un’altra.
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Alle 15.30 siamo in riva la mare, la marea sta scendendo mentre i pescatori mettono ciò che oggi hanno duramente tirato su dalle reti in casse di polistirolo da caricare poi su un pick stracolmo di pesci e persone.
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Scendo dalla moto e vado a pestare la sabbia: è dura… la spiaggia non è ampia ma si può fare, per cui senza esitazione metto la prima e passo gli ultimi cento metri più soffici.
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1°, 2°, 3° …e vai la moto non sprofonda. Mi fermo 300 metri dopo, un pescatore mi offre un orata da cuocere la sera direttamente sul coperchio di una zega a suo dire, e mi volgo indietro per vedere Lele. Sta girando la moto verso il villaggio. Aspetto 5 minuti, fumo una sigaretta e poi lo raggiungo. La frizione ha preso a scivolare ed è intento a smollare il cavo. Giustamente non se la sente di affrontare la spiaggia in queste condizioni, per cui torniamo sulla nazionale e borbottando ai 100 facciamo rotta su NKC. Oltre i 4000 giri prende a slittare anche in 6° per cui non forziamo l’andatura.
Un’ora dopo siamo al Menata, il camping/auberge frequentato dai viaggiatori che fanno sosta nella capitale.
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Il tramonto si è spostato di molto scendendo a Sud…. in ogni caso consiglio a Lele di “operare” finchè c’è luce. Per cui mi procuro due Coca fresche, sdraiamo la moribonda e vediamo cosa si puo’ fare: entrambi abbiamo “bruciato” le frizioni originali facendo “uso non consono in fuoristrada” ed entrambi montiamo delle Surflex sinterizzate, ma non appena c’è del brutto e le si usa per cavarsi dagli impicci anche queste tendono a gonfiarsi.
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Nei ricambi mi sono portato due dischi conduttori praticamente nuovi della vecchia e tre dischi condotti in acciaio. Proviamo quindi ad inserire un disco in acciaio per recuperare spessore…. visto che secondo noi il problema risiede nella scarsa forza delle 6 molle che la chiudono. In seconda istanza proveremo con delle rondelle da inserire tra molle e campana.
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Lele chiude ed esce a provare la moto. Dopo 5 minuti ritorna soddisfatto. Come nuova e affan…. BMW e i suoi ingegneri.
9° giorno: NKC – Oasi di Terjit 425 km.
Ieri sera dopo cena ci siam fatti una lunga chiacchierata, bevendoci un tè mauro al Cafè Tunisienne, con un pensionato italiano in giro con un Caravelle Westfalia ed un amico tedesco che ha conosciuto lungo la strada dotato di un pick-up con cellula. Oggi scenderanno di buon ora in Senegal, Lele invece ha deciso di tornare su verso il Marocco. Di nuovo ci salutiamo e questa volta ci facciamo fare una foto da dei tedeschi arrivati in nottata.
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Mi aspetta ancora un po’ di asfalto verso nord. Destinazione Atar, capoluogo della regione dell’Adrar. Fino ad Akjoujt il panorama è piatto, tutta brousse con qualche duna in lontananza.
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Arrivato nella cittadina dopo aver girato 3 distributori tocca andare in cerca dello spacciatore locale di benzina: hanno solo gasolio, visto che qui di moto non se ne vedono tante e la maggior parte delle auto sono diesel. Compro una tanica da 20 litri al prezzo di 500 UM anziché 435/450 al litro… si sa anche gli spacciatori devono sopravvivere e dopo qualche km. mi fermo al solito autogrill. Tira un po’ di vento e comincia a fare caldo finalmente, 25 gradi.
https://www.youtube.com/watch?v=Od1fSvTdgbc&feature=youtu.be
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Ora la strada comincia a serpeggiare tra piccole oasi nate da qualche sorgente miracolosa e mentre la quota si alza dolcemente, si cominciano a vedere i rilievi montuosi.
https://www.youtube.com/watch?v=WPKCcxJMhaM&feature=youtu.be
Arrivato al bivio per Terjit lascio la fiche e faccia una puntata per vederla, è il primo pomeriggio ed ho tutto il tempo per arrivare poi ad Atar che dista qualche decina di km.
Stanno costruendo la nuova strada che collegherà l’oasi direttamente con Tidjikja, per cui la pista a fianco è un cantiere aperto, poi finalmente le palme cominciano a comparire tra le montagne.
https://www.youtube.com/watch?v=XXAIcKMODPk&feature=youtu.be
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https://www.youtube.com/watch?v=1OHL_Nf6hkQ&feature=youtu.be
Nel villaggio mi indicano subito l’auberge dove posso passare la notte… non ci penso un attimo e seguo i ragazzini in corsa che mi indicano la direzione da prendere…. Uno spettacolo unico.
https://www.youtube.com/watch?v=unS92sDrsoY&feature=youtu.be
Il piccolo campo tendato sorge nel centro dell’oasi ed ha una piccola altura in pietra da cui si può ammirare tutto il panorama. Piccole strutture in legno come toilette e docce, un grande albero che serve da sala di soggiorno/pranzo quando ci sono molti ospiti, la grande cordialità e accoglienza da parte di tutti.
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Dopo che mi sono fatto una doccia fredda e fumata una sigaretta sul cucuzzolo panoramico dotato di sedie in legno, mi viene offerto il tè e la compagnia di mezza oasi…. C’è il proprietario Jamal, il suo amico Mohamada, il professore della scuola e altri 4/5 amici. Oggi sono l’evento della giornata e mi raccontano del villaggio: 30 famiglie circa, 25 bimbi (una volta erano più numerosi ora anche gli islamici si “limitano” ad uno o due per coppia, mi spiegano), il lavoro con le piante di datteri, l’orto, le due sorgenti di acqua, una calda ed una fredda.
Prima che venga buio mi decido a togliere lo pneumatico anteriore ormai finito e a montare il nuovo “piagato” dallo scarico.
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Per cena Jamal mi prepara del riso bollito da condire con una souce di verdure e pomodoro, poi ci facciamo ancora una lunga chiacchierata bevendo un tè.
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Alla fine della serata salgo ancora sulla piccola altura per godermi la stellata magnifica e mentre mi fumo un sigaro e mi faccio due dita di grappa, non posso che ripetermi: “Cazzo che serata incantevole ti sei regalato!”
Ci stava bene "a perfect day" di Lou reed
Slider34
04-02-2015, 00:20
Great job. Viziosa col compressorino rosa :)
asderloller
04-02-2015, 09:39
Straordinario giro Fagot! :eek:
ti posso chiedere come mai modifichi pesantemente la f800 invece di prendere una moto magari un filo più specialistica? (tipo un 690 enduro per non andare fuori dal "dual"). Ti preoccupano gli intervalli di manutenzione?
ancora complimenti :D:D:D
Io amo il bicilindrico e credo che per raid di questo tipo sia la soluzione migliore: comodità di viaggio nei lunghi trasferimenti e capacità di carico. Ovvio paghi pegno nell'off più duro.
Il 690 consuma poco e rende molto, ma anche attrezzandolo a dovere la vedo dura farsi oltre 400 km di media al giorno.
Fatta questa premessa la scelta cadeva su 800 e 990.... le "zie" hanno insistito parecchio affinchè optassi per quest'ultima. In effetti è Ready to Race per le cose che
amo fare, ma ha due grossi difetti che me l'hanno fatta scartare: consuma abbastanza e scalda parecchio. Ho parlato con due austriaci che l'hanno usata nel sud del Marocco e su sabbia sono arrivati a fare il 7/8....
Ora dei costi me ne posso anche fregare se la benzina da quelle parti costa mediamente 1 euro,dell'autonomia invece no e nei miei viaggi è sempre importante. Fotty se ne è uscita con medie del 20, sia in off che in strada..... e anche a 31 gradi per tutta la giornata i miei "gioielli" non hanno patito assolutamente. Con tre taniche avevo quasi 600 km di autonomia.... che in Africa non sono pochi.
Poi come tutte le moto non è esente da vizi e bisogna cucirsela addosso, ma parere personale, malgrado sia tanto bistrattata e snobbata dai più, per il motore bolso o la componentistica "cinese", è IMHO la degna erede del 80gs e dell'AT. Cavalli giusti, erogazione corposa ai bassi, si carica come un mulo e consuma il giusto.
@ Max: sciocchina.... il fondo una volta era rosso e c'erano le istruzioni d'uso... poi le vibrazioni l'hanno fatto scolorire. Se vuoi te ne preparo uno uguale uguale.....
mitico Fagòt, ci vuol del "saper fare" per un viaggio così.
Continua a saziarci con questi "dispacci di viaggio".
saluti affamati
oggi per quei viaggi o la 800 o la tenere1200, probabilmente...
in attesa della tenere 700 bi
Il Tenerè è affidabilissimo.... ma ziokan son 270 kg senza bagagli. Io con tutta la roba che avevo sul retro non ci sono arrivato a quel peso e sinceramente l'avrei visto male nei solchi sabbiosi che avete visto e sulle pietruzze che vedrete.
ma va là. Un pezzo d'uomo bergamasco come te!
La nuova Honda true avventure mi sembra perfetta x questi viaggi
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Se aspettano ancora un pò a metterla in vendita ......................
Diego,stasera si e' preso un giorno di riposo......:(:(;)
10° giorno: Oasi di Terjit – Chinguetti 175 km.
Sveglia di buon’ora e robusta colazione preparata da Jamal. Ieri mi hanno detto che c’è una pista che porta direttamente al check che si trova sulla Atar-Chinguetti, posso quindi evitare di tornare all’asfalto. Mohamed come promesso si presenta per accompagnarmi con la sua auto fino al passo che sovrasta il villaggio in cui è nato, da lì dice che è impossibile poi sbagliare perché non ci sono bivii. Faccio una foto ricordo ai miei anfitrioni con la promessa di fare pubblicità all’albergo Ntourvine. Jamal è quello più alto dei due.
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Mohamed mi aspetta giù al check con il suo sgangherato 190, mentre io carico e faccio a ritroso i pochi km. che mi separano da lì. Una volta sulla pista si mette ovviamente a correre come un disperato alzando nuvole di polvere, lascio un centinaio di metri di spazio per non riempire il filtro dell’aria inutilmente e per vedere dove metto le ruote, visto che oltretutto puntiamo verso Est con il sole che mi acceca.
https://www.youtube.com/watch?v=LKwt06Co0go&feature=youtu.be
Dopo 15 km. siamo al passo e lo spettacolo è stupendo: l’oued millenario ha scavato un solco lungo e profondo, in cui poi una piccola oasi e quindi il villaggio hanno preso vita.
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Insiste perché mi faccia una foto sulle pietre nere e poi sulla sua gloriosa Mercedes. Ziokan… non riesco nemmeno ad entrarci quasi, tra stivali e tutto il resto. Mi mostra il passaggio tra il villaggio, mi indica di prendere per l’oued e poi risalire la falesia dalla parte opposta. “Pas de sable”…. Se li conosco i vostri “Niente sabbia” e quel colorino giallo oro che si vede laggiù? Mi lascia il suo numero in caso abbia bisogno e mi dice di chiamarlo una volta arrivato al check. Un caloroso abbraccio e via.
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https://www.youtube.com/watch?v=MsR2-1V-83Y&feature=youtu.be
https://www.youtube.com/watch?v=cbXhm_jSX4A&feature=youtu.be
Uscito dal villaggio di Mheyreth la pista prende a salire su un altopiano, toule ondulèè e pietre. E’ solo l’antipasto della giornata, 35 km e sono al check.
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https://www.youtube.com/watch?v=eZKJxyZKt9U&feature=youtu.be
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Lascio la fiche e anziché prendere a destra per Chinguetti torno indietro verso Atar scendendo dal passo magnifico appena sotto al check.
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Un tratto di qualche chilometro è asfaltato per la forte pendenza, poi inizia una toule con ghiaia ed infine la deviazione che mi ero tracciato e che porta sulla vecchia pista che congiungeva la cittadina all’Oasi.
https://www.youtube.com/watch?v=cKoN2UP1G9M&feature=youtu.be
La prima mezzora scorre veloce nella brousse, poi la pista comincia a disegnare una grande curva che punta verso le montagne e si incanala in una valle che sale dolcemente verso quello che doveva essere il valico più facile.
https://www.youtube.com/watch?v=anV1WiPoBc0&feature=youtu.be
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https://www.youtube.com/watch?v=Md_EI-PPEeI&feature=youtu.be
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Fondo sabbioso a tratti, poi di nuovo duro e pietre. In lontananza un gruppo di cammelli albini che si avvicinano scortati da un nomade. Ci fermiamo entrambi e cominciano i convenevoli anche se l’unica parola di francese che sembra conoscere è “cadeau”. Non mi è rimasto più nulla, le ultime magliette le ho regalate ad un ragazzino dallo spacciatore di benzina ieri mattina. Le mie nella borsa puzzano talmente di capra ormai che è disgustosa anche solo l’idea di offrirgliene una, per cui prendo una bottiglia d’acqua e un pacchetto di Marquise dalle zega. Mi ringrazia e se ne va non so dove, visto che non ho notato tracce di tende nei km. precedenti.
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Tolgo le taniche e approfitto della sosta per riempire il serbatoio che è entrato in riserva, mi fumo una paglia e riprendo la pista che ora comincia a serpeggiare tra un oued. Serpeggiare si, perché l’oued è lungo almeno 5/6 km. e la pista ora scorre su un lato ora sull’altro con continui guadi in secca. Pietre, sabbia, lastre di roccia e tutte le volte continuo a ripetermi le parole di pastore dalla lunga barba bianca che mi aveva offerto un tè tra Guelmine ed Erracidia: “Dans le oued rulez dolcemente, toutes les fois…..”. L’avrò attraversato ormai una ventina di volte. In una di queste scendendo passo su una lunga pietra piatta che si alza e si conficca sotto il parafango anteriore staccandolo quasi completamente dalle viti che lo fissano alle forcelle: fa un 360 gradi quasi completo visto che non riesco nemmeno a mettere il cavalletto per un attimo. Pochi metri dopo quando sono in piano lo cavo e lo fisso ai bagagli, fortuna che avevo fatto l'impianto dei freni sdoppiato altrimenti a quest'ora non avrei più nulla delle tubazioni originali. Ok…. Il militare al check mi aveva detto che la pista era “dura”, niente sabbia. “Dura sia!”, son pronto.
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https://www.youtube.com/watch?v=_lZuexmG19g&feature=youtu.be
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Ora la pendenza aumenta e le pietre cominciano ad avere dimensioni importanti, 100, 200, 500, 1500 metri di piccole angurie spigolose e aguzze buttate una sull’altra. Seconda, terza, seconda, terza….. mi fermo per far raffreddare la frizione e fare una foto. Dietro la curva inizia il trial e voglio Fotty nelle migliori condizioni.
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Salgo a piedi per un centinaio di metri…. C’è poco da scegliere la via, gradoni da 20/30 centimetri lunghi al massimo un metro/metro e mezzo, tra uno e l’altro pietre…. Anzi no, rocce di varie misure. Una debole traccia lasciata dagli pneumatici di un 4x4 passato chissà quanto tempo fa…. Il nero della gomma che scivolava sulle lastre. Andiamo Fotty, questa oggi è la nostra “Speciale”, fin’ora è stato solo riscaldamento. Prima, frizione in mano, uno dopo l’altro prendo a salire gli “scalini”…. Le WP passano tutto, dietro tocca ogni volta fermarmi e dare un colpo di gas… i Mitas mordono la pietra e spingono la Fotty un metro più avanti, mentre la ruota anteriore si alza ogni volta di una decina di cm. a causa del peso che mi porto dietro. Alla fine dopo la curva a gomito la pista torna incredibilmente battuta e liscia. Ho tutto lo spazio per fare una foto al mio piccolo Erzberg Rodeo, la videocamera ha quasi terminato la batteria e voglio assolutamente un’immagine di questo luogo: Passo di Al Moujar.
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Ho ritrovato il video dei 2 motociclisti che erano greci, dal minuto 14.15 c'è il passo....
https://www.youtube.com/watch?v=UZb66G2ib6c
oppure qui c'è quello di Riccardo, conosciuto 3 anni fa che l'ha fatto in auto, dal minuto 2.15
https://www.youtube.com/watch?v=619EaXPWTdY
Prendo fiato per qualche chilometro, sembra quasi una militare delle alte vie piemontesi, ma non dura molto. Su un costone 500/600 metri di sabbia sbucata non so dove dal nulla, un cammello che mi guarda e si gira dall’altra parte. “Cazzo ci fa qui tutto solo?… Ah, ho capito, grazie!”. E mi metto a seguire le sue orme sulla sabbia immacolata. Ricordati sempre nella sabbia:”Se non sai dove mettere le ruote, guarda le orme dei cammelli. Loro sanno dove c’è il duro.”
https://lh4.googleusercontent.com/-BCk3Ue7JF1Q/VNJWvMUlYhI/AAAAAAAAGfA/ynUKp2rOAo0/s800/DSCN0236.JPG
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Infine eccolo lì, la silhouette diroccata si vede anche da qui. Andiamo Fotty quello è il nostro CP, prendiamo anche questo WP. Fort Saganne!
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Divoro voracemente una barretta e per l’occasione stappo una Sidi Ali da mezzo litro freschissima. L’acqua del camel è finita da un pezzo. La giornata oggi è veramente calda e il sole illumina un bel cielo azzurro. Mi fumo un sigaro e come ogni rally che si rispetti, mi rimetto in sella. Quei tornanti laggiù non promettono niente di buono dal colore.
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Sabbia, sabbia, sabbia dalla prima all’ultima curva. Mi tengo sul lato esterno dove ce n’è di meno, butto la seconda e lascio la frizione, gas costante per non perdere trazione un solo secondo, curvatura ampia per non far chiudere l’anteriore nel fech fech portato dal vento sui tornanti…. Passo l’ultimo e di nuovo una sequenza di rocce. Ancora uno sforzo, scendo, sposto quelle più grosse e preparo una sorta di via, poi risalgo in moto e do tutto il gas possibile. Prima, seconda… Fotty balza in avanti e non si ferma fin quando anche il posteriore approda sull’altopiano. Spalanco e la toulè che si presenta mi sembra un’autostrada. Un cartello sulla sinistra indica “Gravures rupestre” – Graffiti, di quando 10.000 anni fa il Sahara era un enorme savana piena di acqua ed animali, e l’uomo sopravviveva cacciandoli. Mi spiace, devo andare e portare a termine la mia “Speciale” sarà per la prossima volta.
https://www.youtube.com/watch?v=PJL3Y9mT9jI&feature=youtu.be
Gli ultimi km. di toule sono i più duri, le cunette ora sono alte 15 cm…. alzo la velocità per non sentirle e mi fermo al distributore per il pieno: 31 litri. La riserva era accesa da un bel po’.
https://www.youtube.com/watch?v=oescowqh0bY&feature=youtu.be
Entro nella cittadina e senza neanche fermarmi attraverso l’oued che la separa dalla Deuxieme Ville, giro intorno all’acquedotto mentre i ragazzini mi chiedono di fare una “penna” e poi torno indietro. Il proprietario dell’Auberge des Carovanes mi corre incontro e mi urla “Siamo aperti”. Toglie il lucchetto al cancello in ferro e gli ultimi metri di sabbia mi separano dall’arrivo della Mia Tappa Speciale.
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Sono le 16.00 e mi resta ancora un sacco di luce per andare a fotografare il mare di dune.
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Diego che tappone ;).....e che coraggio, farlo da solo....
Hedonism
05-02-2015, 08:12
bellissimooooo!!
Bello il viaggio :)
Avvincente il racconto :!:
Utilissime le informazioni ;)
:D ... :wav: ... :D
Slider34
05-02-2015, 09:08
Bellissima quest'ultima tappa. Da far sognare...
barbablu
05-02-2015, 09:16
diego vorrei vedermi su quelle pietre col 1100 mi troverei amio agio con il montesa
vertical
05-02-2015, 10:12
mortacci, Diego......mi fai sentire una cacchetta :)
Specialr
05-02-2015, 14:11
barbablu con il 1100 le dividi a metà le pietre :lol:
barbablu
05-02-2015, 19:04
☺😂 e vero quella carica pesa come un utilitaria
11° giorno: Chinguetti – Ouadane – Chinguetti 285 km.
Oggi vado a farmi una gita all’Oasi di Ouadane. Non è granchè come oasi e non ha il fascino millenario di città carovaniera che ha Chinguetti, quello che voglio vedere maggiormente è il cratere che si trova a pochi km. di distanza: 30 km. di diametro…. Ci ha pensato un meterorite a crearlo.
Yayha mi conferma che le piste per arrivarci sono tre: la più a sud si snoda tra le dune, quella a nord che rappresenta la “strada” come la chiamano loro corre sull’altopiano ed infine quella centrale a ridosso dell’altopiano. Avevo preparato quella, ma Yayha mi dice che ormai la sabbia ne ricopre la parte iniziale per una decina di km. oltre all’inizio che si trova direttamente nell’oued sabbioso a fianco della palmeraie. Pazienza vado via “strada”, come dice lui…. Son solo 125 km. di toule onduleè trita ossa, meglio non perdere l’abitudine alle vibrazioni.
Risalgo quindi la parte finale fatta ieri e poi al bivio prendo verso Est. Oggi gran traffico, supero infatti tre 4x4 di qualche agenzia locale che stanno portando dei turisti lassù.
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Arrivo a Ouadane (http://youtu.be/30pDwjgP0FY)
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Arrivato nella cittadina, che si presenta molto più viva e laboriosa della vicina Chinguetti, scarto subito l’idea di visitare la città vecchia di cui ormai rimangono solo le macerie e chiedo info della pista che scende nel cratere fino alla guelta. “Sabbia” mi rispondono… e te pareva…. però c’è una pista che punta a nord verso un villaggio. Da lì basta seguire le tracce dei 4x4 e si può arrivare sul bordo: una quindicina di km. di pietre. Perfetto, io ci vado a nozze con i sassi.
Dopo neanche un km. la pista sparisce e tocca aguzzare gli occhi in mezzo all’hammada per ritrovarla.
Hammada (http://youtu.be/JKdRTv4E5uo)
Avanti così per altri 6/7 km. fin quando vedo che comincia a puntare decisamente troppo a nord ovest rispetto al bordo che devo raggiungere, per cui la lascio e comincio a tagliare in linea retta… o quasi. L’hammada s’è fatta seria: le rocce sono sempre più grandi, nere e minacciose con i loro bordi aguzzi e taglienti. A tratti piccole pause di sabbia e graniglia, oppure labili sentierini su cui i cammelli hanno posato le zampe per non ferirsi. E’ come se dal cielo fossero piovute rocce anziché pioggia o grandine, poi capirò il perché. “Tutto qui quello che sai fare? Qualche km. di pietre pensi che basti per farmi tornare indietro? Pensi di averla vinta così facilmente oppure questo è il prezzo per meritarti? Io NON HO PAURA!” mi urlo nel casco, rubando la frase al titolo di un film….. “Rispetto e timore SI, cara Africa, quelli ti son dovuti sempre, ma non avrai mai la mia paura, perché non si puo’ averne perciò che si ama.”
Ed alla fine ecco il premio.
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Cratere (http://youtu.be/1Mx0u8uaqZY)
Scendo qualche metro e mi accendo un sigaro, mentre penso quanto cazzo siamo piccoli in questo universo, immaginando la potenza di un sassolino venuto dallo spazio a fare questo inferno di fuoco e fiamme che hanno cotto tutto quello che c’era intorno, proiettando poi nel raggio di km. e km. detriti incandescenti.
Riprendo la traccia fatta fino alla pista… la zega danneggiata dal tamponamento ad un certo punto decide di staccarsi dal telaio. La botta aveva incrinato l’unica saldatura presente sul perimetro, gli ultimi due giorni di off l’hanno fatta cedere del tutto. Cavo due cinghie e l’assicuro alla bene e meglio per arrivare fino a Chinguetti, poi troverò qualcosa per cucirla.
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Ritorno a Ouadane (http://youtu.be/UD-VDxGNYL8)
Sulla toule che porta al bivio mi accorgo solo all’ultimo di una grossa pietra piantata e riesco così a “segnare” il cerchio anteriore. "Scusa Fotty è la prima volta che mi capita…. è che stavo ancora pensando al cratere e a tutto il resto. Ora ti sistemo."
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Arrivato a Chinguetti mi fermo dall’amico benzinaio…. tra ieri e oggi gli ho lasciato più di 20.000 UM … Cliente speciale oramai, quando ne rivende così tanta di benzina?
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Poi dal meccanico del paese mi faccio prestare un grosso martello e raddrizzo la bozza sul cerchio. Per la borsa ci penserà un amico di Yayha, che con punta e martello fora l’alluminio della guida e della lamiera, ed inserisce un chiodo ribattuto.
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A metà pomeriggio ho appuntamento per la visita della biblioteca, il resto del tempo lo dedico a ciò che resta della Deuxieme Ville. Il deserto avanza a grande velocità ed il lavoro degli abitanti per evitare che come la Premiere Ville venga seppellito è enorme.
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In serata Yayha mi racconta del lavoro all’auberge, limitato ai mesi da ottobre fino a febbraio, e di quello come guida per escursioni nel deserto, sia con dromedari che in 4x4.
Dopo 6 anni di buio assoluto, finalmente i turisti stanno tornando…. non tantissimi ma almeno è un segnale positivo. Qui hanno tutti solo voglia di lavorare e l’oasi non offre molto ai circa 2000 abitanti. Inshallah …. Speriamo che le cose continuino così.
Grandissimo,visto che siamo compaesani mi piacerebbe conoscerti,pizza e birra offerta
Organizzerò una serata con gli amici bergamaschi e milanesi.
branchen
05-02-2015, 21:32
Grazie Diego per questo stupendo report.
Ballerino
06-02-2015, 15:18
Leggere dei tuoi viaggi è come leggere un libro di avventura.....ti lascia a bocca aperta....e mi rende piccolo al tuo cospetto. Per te sembra di andare al mare a Cogoleto!!!!! Azzz......meraviglioso!!! Sarebbe bello poterti conoscere e sentire dalla tua viva voce i tuoi racconti....come un nonno che racconta ai suoi nipoti :lol::lol:
Dovresti fare delle conferenze!!! :!::!:
Non c'è nulla di impossibile in quello che faccio, occorre solo esperienza, conoscenza dei propri limiti e di quelli del mezzo che stai usando, e un pizzico di tenacia. Il resto viene da se... ogni viaggio ha vita propria.
Io ho ancora molto da imparare, malgrado abbia all'attivo ormai 43k di Africa in moto, conosco e ho conosciuto viaggiatori a cui posso solo pulire le scarpe, forse.
Vado a scrivere un'altra giornata.
Fagòt, come fai per la famiglia? Non ti pressano per evitare i tuoi viaggi, vuoi per possibili rischi, vuoi per paura, vuoi per una semplice mancanza? I figli immagino li avrai grandi o comunque non piccoli...
Quello che a loro pesa di più ovviamente è la mancanza per molti giorni, a cui cerco di ovviare con msg e telefonate. Per il resto la paura maggiore è che mi possa far male e sia impossibilitato a chiedere soccorso. I problemi meccanici invece sanno che in genere in un modo o nell'altro trovano soluzione.
I ragazzi ormai son grandi: 22 e 20 anni. Ora fanno "gruppo" con Franca nel preoccuparsi, ma so che posso contare anche su di loro in caso di bisogno.
12° giorno: Chinguetti – NKC 525 km.
Tidjikja…. Altra città carovaniera sulla via che da Zagora nel sud del Marocco portava in 52 giorni di cammello a Timbouctou in Mali. Per arrivarci si scende verso Sud Est da Chinguetti, attraverso la “100 pozzi”, così chiamata per la presenza delle numerose falde da cui si può attingere acqua…. poi da lì rotta direttamente verso Est, passando per Tichit, poi a Sud fino alla stupenda città Tuareg di Oualata ed infine ancora ad Est per il delta interno del Niger e la mitica TBT. Un sogno…. Perché ormai già da Tidjikja non ti lasciano più proseguire senza scorta e perché fino a lì ci sono lunghi tratti di sabbia con dune ed un bellissimo passo da fare. Pierre che incontrai 3 anni mi disse di aver faticato non poco con il suo TT600 carico di 50 lt.di benzina. Non pensava di trovarne così tanta. Da lì poi fu una passeggiata fino a Oualata. Pazienza, aspetterò la strada che stanno costruendo da Terjit per arrivare fino al Tagant e alla guelta di Matmata, dove ancora sopravvivono degli esemplari di coccodrillo del Nilo. Di arrivare fino a NKC e poi risalire ancora per asfalto lungo la “Route de l’Espoire” non ne ho voglia. Preferisco tenermela da parte per un prossimo giro, con il mitico passo di Nega che si trova sulla Tidjikja-Kiffa.
Per cui riprendo la toule di 70 km che porta verso Atar. Stamattina fa un freddo cane qui… la sabbia intorno all’oasi ha un’escursione termica incredibile e tira un vento gelido. Al check i militari mi offrono una tazza di caffèlatte bollente con del pane fresco lasciato probabilmente da qualcuno appena passato. Si chiacchiera un pochino, ci fumiamo una sigaretta….sono in due giovanissimi che restano nel cubicolo di pietra e fango per 15 giorni di fila, poi ritornano in caserma a Chinguetti per altri 15 e poi così di seguito per tutto l’anno. Due brande, 2 Ak47 nell’angolo coperti dalle giacche, una bombola di gas per farsi da mangiare e la compagnia dei cani randagi, o meglio adottati, li fuori.
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Ad Atar cerco un fabbro che abbia il Tig per saldare la borsa, meglio qui che nella caotica NKC. In 5 minuti lo trovo accompagnato da un ragazzino che sale sulla Fotty tutto contento.
Arrivo ad Atar (http://youtu.be/hzLBeUxp2ek)
In un’ora mi fa il lavoro e poi come al solito parte la contrattazione sul compenso: parte da 40 euro….Zk sempre la solita storia… “Tu Baba” quindi ricco. Alla fine ci accordiamo per 20. Per il resto della giornata puo’ anche restare a riposo, la diaria se l’è già guadagnata oggi.
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Atar (http://youtu.be/P7Zxfbf86rw)
Discesa da Atar (http://youtu.be/w2bag16vuKU)
Al check di Akjoujt mi fermo per una sigaretta. Il vento è calato un pochino la temperatura invece è salita di molto, siamo quasi a 30. Nei venti minuti di pausa ricevo ben due offerte per la Fotty: la prima da uno dei due militari presenti che mi propone uno scambio alla pari con il suo Renault 21, la seconda invece da un ufficiale che scende da una Scenic a cui aveva chiesto passaggio. Mette mano al portafoglio a riprova delle sue buone intenzioni e mi dice:”On fait tout a NKC… pas de problemes pour le transitarie…”. Ringrazio gentilmente…. ma ci vorrei tornare a casa su queste ruote.
A quello dei GGSR poco prima di NKC invece mi chiedono di metter mano al loro Suzuki 250 bianco e blu: il motorino gira, ma da tre giorni la moto non parte. Gli chiedo la chiave per togliere la candela arrugginita ma hanno solo una 8/10 piatta, la mia è troppo grande. Provo allora ad inserire una delle mie candele di scorta nella pipetta…. niente da fare, non arriva corrente. Ringraziano, ma non mi lasciano fare una foto della moribonda. Pazienza, mezz’ora dopo sono al Menata, doccia fresca che ora siamo a 31 gradi. Stasera mi butto nel Cafè Tunisienne per una cena sullo struscio cittadino ed un caffè noir. Domani comincia la risalita.
GsOffRoad
06-02-2015, 20:38
Come mi avevi indicato nel mio post da bravo indeciso, sono venuto a leggere del tuo viaggio e oltre a trovare la tua gs davvero molto adventure, mi sono piaciute anche le foto e la descrizione davvero un bel viaggio complimenti!!!
Grazie.... volevo solo farti vedere cosa può affrontare un 800.
Ciao Diego, mi sto gustando la tua incredibile e "sovrannaturale" avventura...onore e rispetto amico!!
Continua cosi, ce stai a fa sbava' a tutti!!! :)
Ps. se c'e qualcuno che ha voglia di cimentarsi anche in una "bozza" del viaggio di Fagot anche restando in Marocco, sono disponibile :-) Incominciare ad esplorare il Marocco in off e' un sogno nel cassetto
MassimoP_VR
07-02-2015, 00:01
grazie signor Fagòt per il bellissimo report.
Ogni sera mi regalo una puntata (video compresi) e spengo la tv.
@ Ronin: qui puoi trovare qualche spunto per le piste del Marocco ....
Marocco On Off Report (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=303857)
Tan Tan Express (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=383455)
13° giorno: NKC – Hotel Barbas 545 km.
Se c’è una cosa che i mauri della capitale hanno tenuto buona dei francesi è la panificazione e la pasticceria: di prima mattina li vedi in giro con la loro bella baghette sotto le ascelle e il profumo dei croissant e dei pain au chocolat appena sfornati ti attira con un topolino sul formaggio. A 200 metri dal Menata ce n’è giusto una e mi fiondo all’interno per farne scorta con relativa “zuppetta” poi in un cafè au lait bollente dal Tunisienne.
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Avevo promesso che ci avrei riprovato e quindi 10 minuti dopo sono al porto, prendo una laterale che va alla spiaggia, 300 metri di sabbia e sono sul mare. Le barche dei pescatori sono tutte ormeggiate in mare, in attesa di prendere il largo visto che sono solo le 8.30, la marea è ancora alta e la zona percorribile si limita ad un paio di metri che luccicano per la presenza massiccia di acqua. Non chiedevo tanto…. Su 500 e rotti km. che questa pista consente di fare in riva la mare da NKC a NDB passando per il parco del Banc d’Arguin, me ne bastavano qualche decina, giusto per togliermi lo sfizio. Ok… anche questa la teniamo per la prossima volta e me lo segno: tarda mattinata… tardo pomeriggio.
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Il vento che ieri soffiava da nord ed avevo alle spalle oggi è ancora più forte, solo che ora me lo trovo in faccia. Fotty fa fatica quasi ad andare avanti…. Dai 23 di media registrati scendendo da Atar passa ai 15 e da lì non si muove. Faccio sosta alla Gare du Nord dove finisco gli ultimi UM in benzina e su di corsa fino al confine. Pochi km. prima il treno mi fa compagnia, accelero per non doverlo aspettare al passaggio a livello ed entro in dogana, dove ritrovo Moussa che mi saluta calorosamente. Mi chiede se è andato tutto bene e se mi è piaciuto il giro in Adrar che ho fatto, poi mi prende i documenti e scattando come una saetta corre a fare il giro degli uffici per rendere Transitaire e Passavant, e timbrare il passaporto in uscita. Neanche il tempo di fumare una sigaretta e me li rende, augurandomi “une bonne route” e “a bientot”….. non vuole nulla, tutto compreso nei 50 euro dell’andata. Ci son faux guides e faux guides, questa è una delle più oneste che abbia mai incontrato.
Treno al confine (http://youtu.be/36e3F8TFFz8)
Accendo la videocamera e mi faccio la “Terra di nessuno”, mi aspetta un’oretta buona di timbri in dogana marocchina…. Oggi sono in subbuglio, stanno asfaltando il piazzale.
Terra di nessuno (http://youtu.be/XJGog2BOTVw)
Negli ultimi 80 km che mi separano dal Barbas il vento cambia direzione e prende a tirare badilate dal mare, tocca stare in mezzo alla strada per evitare d’essere sbattuti giù dall’asfalto.
Vento dal mare (http://youtu.be/NIWO6ee8bDI)
Una volta lì, do una pulita al filtro della Fotty… c’è un bel po’ di sabbia in giro per l’airbox e risolvo da un gentile meccanico a 50 metri dall’albergo che mi lascia usare il suo compressore.
Sembra già di essere tornati in un altro mondo… non sono perché, ma uscire dalla Mauritania mi lascia sempre questa impressione. Come già scrissi è una via di mezzo, non più Maghreb…. non ancora Africa nera, da una parte rocce e sabbia degne dei grandi Erg Sahariani, dall’altra brousses anonime che piano piano si preparano per diventare Sahel, perfino le genti sono un miscuglio di razze… berberi, tuareg, mauri dalla pelle chiara, neri discendenti degli schiavi razziati in Senegal e negli altri paesi equatoriali e qui utilizzati fino a pochi anni fa, visto che la schiavitù non era reato. La caotica NKC rispecchia questo eterno dualismo tra il bene e il male, il bello e il brutto, il ricco e il povero…. lo vedi in ogni dove…. dalle lussuose Toyota nuove da 100k euro agli sgangherati 190 importati per 1000 euro…. dagli uomini d’affari guarniti dalle loro ampie tuniche linde ai mendicanti sulle vie principali…. dalle grandi banche sul corso centrale alle vie laterali limitrofe ricoperte di sabbia…. dai bimbi intenti a giocare con gli avanzi del mercato alle stupende donne, che altere e dai dolci lineamenti, passeggiano coperte sul capo da un velo colorato lasciando libero il volto di sorridere ed essere ammirato…. dalle strade in costruzione un po’ ovunque alle piste coperte di pietre. E’ un popolo che vuole crescere e malgrado tutte queste contraddizioni porta avanti nel frattempo, giorno per giorno, la vita normale fatta di pochi soldi e poche pretese. Il calore, l’accoglienza e l’ospitalità mostratami mi ha lasciato più volte senza parole….. perfino i militari/gendarmerie/doganieri/GGSR, che 3 anni fa avevo trovato pedanti ed eccessivi mi sono sembrati cordiali e rassicuranti…. “Siamo qui solo per la tua sicurezza, ci basta sapere dove vai e dove ti fermi la notte, nulla più.. per il resto ci basta una stretta di mano e una fiche.”
Diego sei un profeta :) grande motociclista amico.. continuo avidamente a leggere.. potresti scrivere alla trasmissione "alle falde dei Kilimanjaro"
Fagot : grazie mille per il report e per la tua esperienza !!!
Specialr
07-02-2015, 22:29
Grande Fagòt, bell'arrivederci alla mauritania :)
Bravo bravo. Hai davvero l'approccio giusto verso il viaggio. La moto è solo un mezzo per te. Anche se sei sempre un motociclista.
about.me/stefanolago
14° giorno: Hotel Barbas – Dakhla 300 km.
Il vento nella notte è calato e la giornata si presenta magnifica con qualche velatura biancastra. C’ho pensato tutta la serata, la pista parte a qualche decina di km. da qui e sono gli ultimi 300 km. di attraversamento del Western Sahara che non sono riuscito a fare con Emanuele per il troppo vento ma, c’è un ma che mi lascia dubbioso. La piaga da decubito da portapacchi sullo Skorpion Rally s’è fatta seria…. le pietre dei giorni scorsi han fatto il loro sporco lavoro ed ora si comincia a vedere la carcassa e qualche labile segno dei fili inseriti. Potrei provare a darci qualche giro di americano per proteggerla un po’, ma di sicuro per la legge di Murphy riuscirei a conficcare una punta aguzza proprio in quel punto. La camera è rinforzata, ne ho un’altra di scorta, ma durerebbero comunque poco con i fili in acciaio che magari puntano verso l’interno… potrei metterci una toppa in gomma dentro…. potrei…. fare la cosa più saggia e andare via asfalto. Ok…. Deciso, oggi andiamo a Dakhla e nel pomeriggio facciamo le pensionate in riva al mare, poi vedremo. Tanto da qui fino ad Agadir una 21 non si trova.
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Questo tratto è quello che più mi piace della nazionale che porta da Tan Tan al confine: il deserto è straordinariamente bianco e le sebkhe che ogni tanto si attraversano rendono ancor più lunare il paesaggio.
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Sebkha (http://youtu.be/b2ncSalKwBQ)
A mezzogiorno lascio la rotonda con il check e il distributore e prendo la diramazione che porta alla penisola attraversando il mare interno. A mezzacosta il campeggio con i camper dove molti italiani, con francesi e tedeschi vengono a svernare. La marea è bassissima e non resisto alla tentazione di farmi un paio di km nella sabbia umida a fianco della strada. “Andiamo a farci una foto Fotty? Guarda che colori ci sono oggi.” Mi fermo nella posizione migliore, poso il laterale e faccio due passi. Che pirla che sono… ahahah, la sabbia ha retto giusto due secondi il peso. “Vabbè… te la faccio ugualmente, se preferisci questa posa.”
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Lasciata la roba in albergo e messa la divisa da civile, vado in cerca di cibo. Un macellaio con le braci ardenti attira la mia attenzione e nel giro di un quarto d’ora delle brochette di pollo con cipolla cruda, pomodoro e olive a guarnire il pane caldo, compaiono sul tavolino.
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Per un bel po’ resto a chiacchierare con lui della vita di Dakhla… il porto con i grandi pescherecci che vomitano pesce in continuazione nelle celle frigorifere, i camion che fanno avanti e indietro dal nord, i militari… onnipresenti nelle vie cittadine visto le grandi caserme che qui ci sono, il turismo legato per lo più ai camperisti ed ai giovani che vengono a fare kite surf nel mare interno dalle acque basse e dal vento sempre costante. Sembra un piccolo paradiso, dopo due giorni mi sentirei morire.
Più tardi mi sistemo ad un caffè esposto a sud e mi crogiolo nel tepore del sole pomeridiano bevendo un tè. Ancora una volta mi compiaccio di quanto viaggiare da soli ti apra la mente ed il cuore: fossimo stati anche solo in due avremmo già fatto gruppo e “parlare” un pochino con un macellaio si sarebbe ridotto ad una semplice ordinazione e alla scelta del tipo di carne da mangiare. Da solo no, sei inerme, indifeso, chiuso a riccio nelle tue “barricate mentali” fatte di luoghi comuni pronte a respingere gli assalti di tutto quello che c’è fuori, degli altri, dei diversi…. oppure…. sei un candido bimbo che vede il mondo per la prima volta, con gli occhi grandi, con la voglia di conoscere, capire, condividere, apprezzare, rifiutare e non accettare anche…ma solo dopo aver provato. E così mi sento un libro bianco su cui scrivere ogni giorno una piccola nota, segnare un nome, far mio ciò che non lo è, fissare un’immagine netta ed indelebile, archiviare emozioni e sensazioni, per diventare poi alla fine del viaggio vivo e vissuto. Inequivocabilmente.
Per sera non posso evitare di fare un salto da Luis: soupa de pescado, frictura mixta e una bottiglia di Sauvignon di Meknes. Il pesce freschissimo è ottimo, il vino… zk devono ancora lavorarci parecchio sulle colline marocchine….
Che bella la descrizione che dai di chi viaggia da solo...mi sono ritrovato molto.
antonio78
08-02-2015, 21:29
Senza parole.......nel senso buono.....👍👍👍👍👍✌️✌️✌️✌️
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Eh si, viaggiare soli ha una marcia in più
15° giorno: Dakhla – Laayoune 885 km.
Stasera vorrei arrivare al Sable d’Or di Tan Tan Plage in modo da essere pronto la mattina seguente per prendere la pista delle scogliere e farmi così l’ultima giornata di fuoristrada. Il vento ha ripreso a soffiare forte dal deserto, ma mi sento decisamente in forze dopo un pomeriggio di ozio per cui non me ne accorgo più di tanto. Alle 10.30 sono già ad Hassa Lakra per il pieno ed un caffè, mi accendo una sigaretta e vado al check a lasciare la fiche. “Bonjour, ça va?”…. l’ufficiale prende il foglio e in un attacco di pignoleria mi dice che non c’è scritto il CIN, il numero che la polizia marocchina mette ad ogni passaporto. “Pas de probleme” lo ricordo a memoria, comunque se vuoi ti faccio vedere il passapor…. Merde! Merde! Merde! E’ rimasto in albergo. Ma ziostrapork…. Lo tengo sempre con me…. Quello stordito di portiere ieri me l’ha chiesto per la registrazione e stamattina quando ho pagato non me l’ha restituito. “Desoleè Diegò….mieux ici que à Laayoune… ce sont 169 km jusqu’à Dakhla…”.
Giro la moto e incomincio la lunga sequela di 340 “porco di qui” e “porco di là” che mi accompagneranno per circa 3 ore. A Dakhla mi fanno cenno di passare senza neanche fermarmi, i colleghi del check li hanno già avvisati che stavo tornando in albergo a riprenderlo. Ritornato a Hassa il capo scrive diligentemente il numero e mi augura un “Bonne route”. “Grazie”, “Più che della buona strada ho bisogno di uno specialista in Alzheimer”. Penso tra me e me.
Poco prima di Boujdour ci mancava anche una leggera tempesta di sabbia a per farmi incazzare ancora di più. I granelli ai 110 sembrano aghi quando si conficcano sulle parti del volto scoperte.
Tempesta di sabbia (http://youtu.be/xz3Zbsih0K4)
Per sera sono a Laayoune: sul vialone principale davanti ai 5 stelle c’è una sfilza di Toy bianchi dell’UN… passo oltre e mi scelgo un piccolo albergo con la caffetteria a fianco. Metto la Fotty accanto alle sedie e mi faccio una lunga doccia ristoratrice. 200 metri prima ho visto un ristorante spagnolo ed ho una fame da lupi.
olaguido
09-02-2015, 22:16
ola fagot a volte capita di lasciare i documenti in albergo da quelle parti... bel tour!
stefanore14
10-02-2015, 13:06
come hai ripetuto varie volte, le parole non servono...:rolleyes:
anzi solo una, RISPETTO! :!: per il tuo viaggio e per gli scenari
che ci hai fatto conoscere, che per molti di noi resteranno solo
un piacevole sogno :read2: da poter cullare andando... al bar :-o
ma anche no, io ci voglio andare il Kappone me lo sono accattato apposta :D
Grande rispetto per l'indole selvatica di Diego, per la sua innata capacita' di adattamento al marocco e il suo pasesaggio... (di la verita' in una vita precedente eri marocchino..) e non ultimo per la sua capacita' di saper attaccare qualche parola in francese, ecco forse quello e' il vero problema.. io il francese manco una parola... Inglese si, ma francese lo ignoro completamente
Domanda per la sabbia nel filtro aria come hai risolto ?
Ronin, con il k via strada vero :lol:
Ronin... vero il francese aiuta non poco... ma ti posso garantire che quando sei in giro le parole dopo un po' vengono da sole. Sul traghetto tornando ho fatto una due giorni con Coco, in inglese/spagnolo/francese... lui tedesco io italiano.... dove non arrivava la conoscenza di una, per esprimere un concetto o trovare un aggettivo adeguato, interveniva l'altra.
Per il filtro una poderosa soffiata col compressore.... usate solo i filtri in carta che si puliscono con nulla, all'occorrenza anche il tubo di scappamento con il motore su di giri va bene... quelli iper/pro/mega/super con spray e via dicendo dopo una-due giornate non lasciano passare più nulla. Al massimo se siete in gruppo e vi capita di stare nella polvere di chi vi precede, una calza da donna sugli snorkel che vanno all'air box.
grande fagót,ti leggo sempre volentieri..
16° giorno: Laayoune – Fort Bou Jerif 470 km.
Tanto per cambiare il vento oggi comincia a menare strambate appena uscito dalla città. E’ il quarto giorno che si accanisce, cambia solo la direzione. Oggi tira dal mare che infatti appare agitato, così nel tratto prima e dopo Tarfaya devo anche fare i conti con la salsedine che bagna la maschera. Ogni tanto la sabbia invece ha la meglio sul goudron…. ziokan ricordo ancora la strizza che provai il capodanno di tre anni fa, quando a buio inoltrato, me le trovai improvvisamente dietro la curva scendendo verso sud.
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Poco prima di Sidi Akhfener un camion s’è preso una bella raffica, fortunatamente nessun ferito.
Camion Ribaltato (http://youtu.be/aoGM8WKqmCE)
Mi fermo nel paesino con gli alberghi dai nomi che evocano avventure nel deserto per il caffè delle 11.00 e poco dopo, a metà strada verso Tan Tan lascio l’ ultima fiche alla gendermerie. La 67° per l’esattezza, me ne rimangono solo 3….. ma ormai il Western Sahara è già lontano e arrivato al rondeau tanto famoso tra i viaggiatori per le multe di mancato stop, gli basta un saluto. Faccio il pieno, visto che son già 300 km. da stamattina, e dopo una veloce omelette sul vialone principale prendo la nazionale.
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Uscita da Tan Tan (http://youtu.be/Tx6V1onQVDU)
Qualche chilometro di asfalto e appena passata la Draa mi butto nella pista che la segue nella sua discesa verso il mare. Oggi pomeriggio andiamo al mare cara Fotty: sono sicuro che ti piacerà.
La pista porta in una decina di km. ad uno ksar abbandonato e subito dopo ad un albergo/campeggio adagiato sulle pendici che danno verso sud. Bella posizione davvero, da lì in poi la pista sale e scende più volte a fianco dell’oued, poche tracce, anzi nessuna a dire il vero visto che ci sono molte parti in sabbia che risultano intonse.
A fianco della Draa (http://youtu.be/qBypYwE8nR4)
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https://lh4.googleusercontent.com/-nWigVqTBKcQ/VNpqzIcpnzI/AAAAAAAAGpI/HUL8JRlJCMM/s800/DSCN0331.JPG
Un’ora e mi riaggancio alla traccia che avevo fatto con le ragazze. Cominciamo con Cap Draa.
Cap Draa (http://youtu.be/CTJp9SRkahs)
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Da lì la pista delle scogliere corre praticamente parallela al mare, ogni tanto le casupole dei pescatori che di sicuro hanno scavato negli anni ripidi sentierini per scendere al mare, poi la parte finale con qualche tratto sabbioso che porta alla foce dell’Aerora e al suo fortino abbandonato. La Plage Blanche si apre sotto la scogliera, il mare è coperto da onde bianche e la marea è ancora alta, sono le 15.30.
Pista delle scogliere (http://youtu.be/XXbEFaLcsgQ)
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Fort Aerora (http://youtu.be/ITACBWtJLpY)
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Un pescatore si affaccia dalla sua casupola fatta di rete in ferro, stracci, cellophane e legno e mi offre subito un tè. Ovviamente accetto volentieri ed entro nella stessa in cui due anni fa avevo pranzato con le ragazze, mangiando pesce grigliato. Per un’ora ce ne stiamo tranquilli al riparo dal vento, con lo spiraglio di sole che entra dalla porta, bevendo e fumando. Si chiacchiera delle solite cose, mi offre anche da mangiare e cortesemente rifiuto, poi quando gli parlo della Plage Blanche mi chiede se voglio restare a dormire lì per farla domattina. No grazie, stasera voglio essere a FBJ, ora sono le 16.30 e mi restano ancora due ore di luce. La voglio fare adesso. Lo saluto e prendo la discesa sabbiosa che porta all’oued… la ricordo a memoria. Il fondo qui tiene, resta da vedere la spiaggia come si comporta. Passo una piccola pozza d’acqua stagnante e finalmente ci sono…. Seconda…. Terza… Fotty fa fatica….. l’acqua se n’è andata da poco e la sabbia è pesante, il tassello ormai è solo un lontano ricordo. "Col cazzo che mi fermo, si va avanti…. e questa volta sarai ancora mia". Se non tiene il bagnato sarà asciutto e prendo quindi a lambire la rena più chiara anche se so che può esser peggio. 60 forse 70 km all’ora non di più, immobile sui 4000 giri della seconda/terza…. Non appena provo ad alzare il ritmo, il posteriore non ce la fa a spingere, a tratti poi c’è la sabbia più pesante dove Fotty sprofonda e allora le uniche parole che mi vengono in mente sono quelle di Stefano “Cava il culo dalla sella… dagli del gas!”. E continuo con la mano ferma, quasi incollata sulla manopola a tenerlo puntato, anche quando mi butto sulle cunette di sabbia, sui solchi da 30 cm. lasciati dall’acqua che tornava verso il mare e comincio a godere come un riccio tra i gabbiani che si alzano in volo, il fragore del mare alla mia sinistra, il sole che prende a tramontare e proietta la nostra ombra davanti a noi.
La Plage Blanche (http://youtu.be/_CZyp8hFhq8)
C’è spazio solo per due soste: la prima quando un puntino all’orizzonte si concretizza ai miei occhi sulla spiaggia nelle fattezze di un vecchio pescatore e la seconda per fare un foto vicino al relitto a metà strada e al solco profondo 5 cm. e lungo 15 km. lasciato dalla Fotty. Il pescatore parla poco francese ma quanto basta per volermi offrire un tè “Chez Lui” in una delle casupole su al fortino: “Già fatto, grazie” ed entrambi ci auguriamo bonne route.
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Arrivato all’uscita il campo di dunette è scomparso e in un attimo riprendo la pista che risale. Anche questa la ricordo bene, occorre tornare indietro per un paio di km.,poi fare il guado e risalire sulla scogliera dove si fermano spesso i camper a far sosta.
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Fotty ora scalpita, la frizione ha tenuto benissimo ed è un piacere sentire i sassi che battono sul paramotore o vengono scagliati da quel che resta della Mitas.
Uscita Plage Blanche (http://youtu.be/P-cwmUWtPII)
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20 km di asfalto velocissimo e gli ultimi 10 di pista verso FBJ.
Fort Bou Jerif (http://youtu.be/DgW-gRGVq-4)
Moussa mi accoglie sorridente, si ricorda ancora di me e mi chiede cosa voglio. Lo sai benissimo cosa voglio: una Flag fresca e fumarmi un sigaro. Più tardi penserò alla doccia e alla tajine de dromedaire, per ora voglia solo godermi la soddisfazione d’essermi fatto la Plage Blanche al tramonto.
vertical
11-02-2015, 01:16
La voglio fare adesso. Lo saluto e prendo la discesa sabbiosa che porta all’oued… la ricordo a memoria. Il fondo qui tiene, resta da vedere la spiaggia come si comporta. Passo una piccola pozza d’acqua stagnante e finalmente ci sono…. Seconda…. Terza… Fotty fa fatica….. l’acqua se n’è andata da poco e la sabbia è pesante, il tassello ormai è solo un lontano ricordo. "Col cazzo che mi fermo, si va avanti…. e questa volta sarai ancora mia". Se non tiene il bagnato sarà asciutto e prendo quindi a lambire la rena più chiara anche se so che può esser peggio. 60 forse 70 km all’ora non di più, immobile sui 4000 giri della seconda/terza…. Non appena provo ad alzare il ritmo, il posteriore non ce la fa a spingere, a tratti poi c’è la sabbia più pesante dove Fotty sprofonda e allora le uniche parole che mi vengono in mente sono quelle di Stefano “Cava il culo dalla sella… dagli del gas!”. E continuo con la mano ferma, quasi incollata sulla manopola a tenerlo puntato, anche quando mi butto sulle cunette di sabbia, sui solchi da 30 cm. lasciati dall’acqua che tornava verso il mare e comincio a godere come un riccio tra i gabbiani che si alzano in volo, il fragore del mare alla mia sinistra, il sole che prende a tramontare e proietta la nostra ombra davanti a noi.
Fotty ora scalpita, la frizione ha tenuto benissimo ed è un piacere sentire i sassi che battono sul paramotore o vengono scagliati da quel che resta della Mitas.
sai benissimo cosa voglio: una Flag fresca e fumarmi un sigaro. Più tardi penserò alla doccia e alla tajine de dromedaire, per ora voglia solo godermi la soddisfazione d’essermi fatto la Plage Blanche al tramonto.
Questa è poesia, non aggiungo altro. Potrebbe solo essere stonato.
Per fortuna,che con la gomma davanti cotta allo spiedo,
dovevi star attento al fuoristrada.........stica.....i:rolleyes:
Quanta sana invidia;)
Diego.. ma di la verita'.. tu sei una guida che fa finta di fare turismo nes pas ? :) :D
Ero stufo di fare asfalto e mi ero già perso altri 800 km di deserto a salire da Boujdour.....
17° giorno: Fort Bou Jerif – Chichaoua 490 km.
Moussa e la moglie di Pierre andrebbero denunciati per le colazioni che preparano: sono un attentato alla salute del motociclista. Ti alzi dal tavolo e anziché prendere la moto ti vien voglia ti stenderti al sole e tirare mezzogiorno in attesa che tutto venga digerito. Prendo la pista nord che porta al fortino, due foto son d’obbligo con la Fotty.
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Fort Bou Jerif (http://youtu.be/bSI1IRhUI0c)
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Finiti i 10 km. di sterrato la strada porta in un attimo a Sidi Ifni, duramente colpita dalle alluvioni di fine novembre. Sulla strada per Tiznit non è che vada meglio, un sacco di cantieri aperti per riparare i danni fatti dagli oued in piena, segnalazioni scarse, tant’è che qualcuno di sera ha rischiato grosso.
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Arrivato in città colgo l’occasione facendo il pieno per dare una lavata ed ingrassata alla catena, visto che siamo quasi a 7500 km. e non l’ho mai degnata di uno sguardo da quando sono partito. Ora polvere e sabbia son finiti, e quindi mi posso permettere di lubrificarla, mentre la tensione è ancora perfetta.
https://lh3.googleusercontent.com/-WsPzxaWGQ-M/VNu4CIVTzkI/AAAAAAAAGsE/2_DA9QPZOo4/s800/DSCN0360.JPG
Agadir è lunga da passare con il suo traffico caotico, in mezzora però me la cavo e mi butto sulla N1 che sale verso Essaouira. La ricordo molto divertente e dal panorama stupendo, infatti non mi lascia deluso.
Strada costiera (http://youtu.be/CR10VrXYZhA)
A Tamri mi fermo per uno spuntino con del pesce fritto accompagnato da una salsina di limone, olio e spezie e un caffè noir per finire.
https://lh4.googleusercontent.com/-kXHb0ewm7G8/VNu4JK8crxI/AAAAAAAAGsM/V4TUEzB3on4/s800/DSCN0362.JPG
Da lì la strada prende a salire sui rilievi e poi nell’entroterra pieno di ulivi e argan, fino alla discesa che porta alla famosa cittadina porto, dove è obbligo farsi una birra sul lungo mare soleggiato. Starei qui fino a sera, solo per prendere il sole e godermi i ragazzini che giocano a palla, ma preferisco farmi ancora 100 km. ed arrivare al motel di Chichaoua dove i gestori mi riconosco subito e mi fan gran festa. Domani ultimo trasferimento verso nord.
Verso Essaouira (http://youtu.be/_FiW8QrtNvM)
https://lh4.googleusercontent.com/--fqd73DlLmc/VNu4POqk23I/AAAAAAAAGsU/tSwwJNeJAdA/s800/DSCN0363.JPG
https://lh4.googleusercontent.com/-yCgikUhTDMo/VNu4XIy8FDI/AAAAAAAAGsc/OC8B3gH9iWM/s800/DSCN0365.JPG
Slider34
12-02-2015, 07:04
Ottimo Diego, una curiosità : cosa sai del come è arrivata al fortino una carcassa di balena?!
O meglio, da quanti anni è lì, dato che suppongo che il mare si sia ritirato qualche centinaio di anni orsono.
Grazie
Ciao Diego,
bel diario di viaggio!!
Grazie per le belle foto, leggendo sembra di essere sul posto... :D
Permetti una domanda relativa alla salute :lol: : Che sella hai? Per fare così tanti km (al di là che sarai abituato) deve essere confortevole!
Puoi dare dettagli?
Grazie in anticipo
@ Max: l'ha recuperata Pierre da qualche parte sulla costa..
@ Lupazzo: ho una standard che ho fatto imbottire e alzare da un tappezziere. ma anche così dopo un po' risulta cedevole. penso che metterò una Touratech alta.
Slider34
12-02-2015, 11:41
@ Max: l'ha recuperata Pierre da qualche parte sulla costa..
Grazioso souvenir... :lol:
Grande Diego bellissimo report, foto e video fantastici:!::!::!:
18° giorno: Chichaoua – Chefchaouen 650 km.
Freddo becco stamattina, le montagne a sud della città mandano giù un’arietta bella fresca. Mi metto in autostrada tranquillo ai 100 nella speranza che il sole scaldi alla svelta, ma in realtà ci vorrà un bel po’…. quando comincio a prendere i rilievi che ci sono prima di Casablanca mi ritrovo perfino nella nebbia. Nella notte ha piovuto e il timidi raggi solari stanno facendo evaporare l’acqua, anzi cercano di contrastarla visto che arrivando in città riesco a darmi una lavatina leggera per mezzora. Da lì finalmente le temperature tornano decisamente migliori, passo Rabat e Kenitra ed esco sulla pianeggiante N1. Pausa per delle brochette di manzo in compagnia di un marocchino che lavora in Spagna e vorrebbe tanto comprarsi una moto da portare qui. Quando si alza per andarsene con il suo amico mi lascia il suo nome e telefono: “Se torni da queste parti fammi un colpo per qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno……”
A metà pomeriggio lascio la nazionale e vado a farmi un pochino di curve sulla R408 e sulla N13, davvero gustose in un panorama che via via si fa sempre più montano. Sta calando il tramonto quando entro nella biancazzurra Chefchaouen…giusto il tempo di prendere una camera e fare due foto alla vecchia medina.
https://lh5.googleusercontent.com/-r8HS08gNarQ/VNu4gPCpOuI/AAAAAAAAGsk/9RVbLKLYXkA/s800/DSCN0370.JPG
https://lh4.googleusercontent.com/-K1oG2GhHalo/VNu4g4Q1QaI/AAAAAAAAGss/lYVM5rvcozM/s800/DSCN0371.JPG
Specialr
13-02-2015, 11:13
Fagòt visto che avevi su mitas dakar ne approfitto per una domanda: hai faticato a metterle su? (scusa l'Ot)
Per niente... hanno la carcassa dura, ma si montano tranquillamente in casa con tre leve.
e vai anche il trial in solitario
e per fortuna che prometti sempre di non metterti nei casini....bravo bravo
Grande Fagot questo report credo entrrera' nella storia del report di diritto :)
e per fortuna che prometti sempre di non metterti nei casini....
Infatti nel sabbione non mi sono infilato Cara Zia..... sul duro van su tutti, basta non avere fretta.
aspettiamo la prossima puntata!!
19° giorno: Chefchaouen – Tangeri Med 130 km.
Come al solito i marocchini ci mettono un po’ a svegliarsi, per cui ne approfitto per gironzolare per la medina deserta in attesa di prendermi la colazione. Meglio così, senza tutte le bancarelle di souvenir vari, i pochi che si vedono in giro sono solo i locali in cerca di pane e un caffè caldo e le viuzze deserte hanno quasi un aspetto surreale.
https://lh5.googleusercontent.com/-_qYa3U8TocU/VN0H5dKeW0I/AAAAAAAAHBI/TY6F2k6qEhk/s800/DSCN0372.JPG
https://lh4.googleusercontent.com/-aKbnmqsWSII/VN0H704flzI/AAAAAAAAHBg/cypvrrNL-Rw/s800/DSCN0375.JPG
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https://lh5.googleusercontent.com/-zFS_EIn2tX4/VN0ILEpDS2I/AAAAAAAAHDo/HtY1jbn6LGM/s800/DSCN0392.JPG
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https://lh3.googleusercontent.com/-UuHmdCfOfXs/VN0IMtCXAvI/AAAAAAAAHD4/oPGvng_SvwU/s800/DSCN0394.JPG
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Dopo colazione con calma prendo la nazionale per Tetouan ed infine verso nord per l’imbarco. Non è che ne abbia molta voglia, ma ogni viaggio ha una fine.
Al molo due chiacchiere con un paio di motociclisti, un francese ed un tedesco…. a bordo ci sarà poi modo di chiacchierare con calma. Guardo la Fotty e avrei voglia di una foto ricordo davanti al ferry, ma uno zelante gendarme me lo impedisce: immortalo solo i danni di questo girello che alla fine sarà di 8500 km. Il parafango strappato nell’oued e il paramotore crepato da un appoggio sul passo di Al Moujar, la Scorpion Rally piagata che comunque ha percorso 4300 km. in queste condizioni (nota di merito alla Pirelli per la carcassa indistruttibile e per la mescola da raid, ora sono sicuro che 8000/9000 km. si fanno con questo anteriore) e per le immortali Mitas Dakar. Fotty ha superato l'esame alla grande, ancora qualcosina da mettere a posto come un cupolino più grande, una sella più comoda e il mono posteriore che è assolutamente da sostituire, poi è pronta per un girello serio.
https://lh5.googleusercontent.com/-msyVsUkvM3s/VN0IPgj1gII/AAAAAAAAHEQ/kNr1lL7d0cs/s800/DSCN0397.JPG
https://lh4.googleusercontent.com/-ECge3JY6vAI/VN0IQWixglI/AAAAAAAAHEY/A869O-WwGcI/s800/DSCN0398.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-b2P_DvNSomU/VN0IRHYjRfI/AAAAAAAAHEg/zzA2tlkX-EU/s800/DSCN0399.JPG
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Nei giorni seguenti di navigazione con Coco, un cinquantino tedesco, sembra di conoscere l’anima gemella…. In giro dalla fine degli anni ’80, anche lui è stato “fermo” per dieci anni con i figli e ora recupera il tempo perduto. Ha fatto il mio stesso giro più stradale in 5 settimane con un F650 Dakar, fermandosi a Chinguetti per il Festival delle Anciennes Villes che è durato una settimana: canti, balli e tradizioni delle popolazioni nomadi mauritane. E tutte le volte che si viene via dall’Africa subito si apre la cartina per vedere il prossimo giro che si potrebbe fare e si comincia a sognare di nuovo. Perché viaggiare è l’unica cosa che veramente ci rende vivi e ogni volta più cresciuti di quando siam partiti. E guardando un solitario ottantenne tedesco salito a bordo con un cane ed un Iveco 4x4 il primo pensiero che ci è venuto in mente è stato: “Tra vent’anni anche noi così…. dove dobbiamo firmare?.”
https://lh6.googleusercontent.com/-sujYDyJfgNM/VN0ITzeVQpI/AAAAAAAAHFA/VSlOMv09AB8/s800/DSCN0404.JPG
https://lh5.googleusercontent.com/-Z56mnYDQ68A/VN0ITcnSUxI/AAAAAAAAHE4/nQcXbkV2fRs/s800/DSCN0403.JPG
Complimenti Diego... è una bellissima storia a sentirla raccontare, figuriamoci a viverla!
Come mai non hai scelto di partire con la gomma nuova già montata?
Perchè non l'avevo mai provata in un viaggio lungo ma solo qui in fuoristrada. Temevo che non durasse così a lungo e quindi son partito con una a metà per finirla prima della Mauritania. In realtà con quella ci son arrivato fino a Terjit senza alcun problema sia in fuoristrada che su strada. Ottima gomma davvero.
Specialr
13-02-2015, 23:08
quindi quella mitas ha fatto 8500km!!! pazzesco! idem la scorpion!
Si e secondo me sono l'accoppiata migliore se si vuole fare più OFF che ON. Si nota anche dalla base dei tasselli che non mostrano alcun segno di strappo malgrado le pietre che hanno visto.
Per un giro più stradale o più lungo meglio le k60.
michelino
14-02-2015, 00:27
Che peccato è finito. Bellissimo davvero
albertopape
14-02-2015, 00:50
F A N T A S T I C O O O O O ! ! ! !
mitico,bello,emozionante,grandioso.....complimenti !!
Scusami ma non ho ben capito in cosa consistono le "fiche"...
a ottobre o novembre vorrei ammalarmi d'africa pure io,ho intenzione di sbarcare in marocco,prenderò sicuramente spunto dai tuoi report segnalati...mi consigli una zona da cui iniziare?
grazie di esistere ;)
Aspetta che faccio il figo, dopo avere fatto la stessa domanda meno di due mesi fa: le fiche sono fotocopie di fogli a4 con tutti i dati della moto e del proprietario. Servono per evitare di riempire i moduli in frontiera e perdere molto tempo. Ragassi, confermate?
E' un modulo già predisposto che ti danno anche all'imbarco o sul traghetto, o negli alberghi marocchini dove indichi tutti i tuoi dati. Volendo te lo puoi preparare a casa da solo in francese con le info richieste e l'aggiunta di Tipo di moto, targa e colore. Lasci in bianco le caselle Venant de e Allant a.....
Io uso da anni questo che è anche in arabo.... cominciano a chiederlo da Tan Tan in giù..
https://lh4.googleusercontent.com/-QiB7F2MVKqA/VN8b5iZKQgI/AAAAAAAAHGw/ciIxvbMuTZU/w680-h429-no/fiches-marocco.jpg
albertopape
14-02-2015, 11:38
grazie dell'info
quindi x il nord del marocco non serve,ma è comunque buona cosa averne un pò gia compilati..giusto?
Si compila solo in entrata ed uscita dalla frontiera... per gli alberghi si fa di volta in volta, non tutti i gestori la chiedono. Se ti ferma la Gendermerie è solo per qualche infrazione stradale e vogliono la Carte Grise (Carta di circolazione della moto) e le Permis de Conduire (patente), mentre dopo Tan Tan i check sono vari... Gendermerie.... a volte Militari... a volte Douane, sempre in entrata\uscita da ogni grossa città e sempre a metà strada tra una e l'altra. Se è sera inoltrata "ti consigliano" di fermarti in città o vicino al check per dormire e ripartire con la luce. Questione di sicurezza dicono... mai avuto sentore di alcun che, fa parte del loro modo di gestire il Western Sahara.... a proposito non nominate quel nome invano.... un doganiere stizzito m'ha ripreso sulla cosa dicendomi che non esiste..... è tutto Marocco per loro, esistono Laayoune, Boujdour, Dakhla e via dicendo... semmai parlate genericamente di deserto.
vertical
14-02-2015, 14:16
Fotty ha superato l'esame alla grande, ancora qualcosina da mettere a posto come un cupolino più grande, una sella più comoda e il mono posteriore che è assolutamente da sostituire, poi è pronta per un girello serio.
vai a cagare
:lol:
:lol:
;)
Grazie dei sogni, fagòt.
Un pò rischiosa la scelta del solitario, ma capisco che regala emozioni uniche e un contatto più intimo con il mondo e la gente...
La piccola se l'è cavata meglio di quanto credessi... sai, presa con tanto entusiasmo, mi aveva poi disilluso - ma occorre aver più fiducia, ed è un ulteriore incoraggiamento all'azione. Grazie anche di questo.
Capiterà di aver l'occasione di ricambiare - quantomeno con una bevuta.
Ad maiora.
Ogni moto ha i suoi difetti e i suoi pregi, lo sai benissimo Gaspare... ma contrariamente all'idea generale che si ha di questa moto ha nella poliedricità la sua forza maggiore. Fa tutto o quasi tutto (senza bagagli son convinto che nella sabbia non abbia nulla di meno del 990, anzi sicuramente scava di meno) con disinvoltura e dei consumi che le concorrenti dirette si possono solo sognare. Passare dai 900 km stradali ai 400 di off veloce o 175 di qualcosina di serio, portandosi dietro 50/60 kg di roba e fare i 20 al litro non è poco. Poi ovvio va cucita addosso sulle proprie esigenze e tipologie di viaggio, risolvendo i peccati di progettazione che hai evidenziato. Ho rimpianto la Trity solo sulla toule, il retrotreno con il peso maggiore digeriva molto meglio le cunette... con questa occorre alzare la velocità di circa 10 km per non sentirle e allora prende a sculettare. Con un ammo serio la cosa dovrebbe risolversi in parte.
Per la bevuta.. siam mica tanto lontani, l'occasione la creeremo.
albertopape
14-02-2015, 18:36
Fagòt,mi son letto tutto d'un fiato il "marocco on off"...che scimmia mi hai messo sulla spalla!!!
come non bastasse stamattina lonely e cartina del marocco...adesso aspetto ottobre/novembre....ho un gs 1150 certo non farò tutte le piste da te tracciate,ma voglio conoscere questa magnifica terra:eek:
su che "porzione"mi consigli di concentrarmi?...penso di dedicare 15gg compreso a/r in nave..
Comincia a studiare.... e segnati quello che ti piacerebbe vedere, poi il resto viene di conseguenza. L'Atlante non puo' assolutamente mancare, da qualsiasi parte tu lo prenda,,, così come le Gole del Dades e del Todra e ovviamente Merzouga per chi non ha mai visto un deserto di sabbia.
albertopape
14-02-2015, 19:05
tanks ;)
se ho qualche dubbio ti chiedo...grazie
Con molto piacere, fagot!
Lascia allargare l'aria un attimo...
Siamo sintonozzati.
Per il mono tuo mi spiace molto perché - confesso - il salto di qualità del GS lo si ottiene proprio con quello (con forche almeno civilizzate) .
Un'altra moto.
Ad ogni modo hai ragione: pregi oggettivi, e la mia frustrazione era dovuta essenzialmente al fatto che in BMW su un gioiello del genere sono annegati in un bicchier d'acqua... ...forza del marketing.
A te l'avermi incoraggiato, e vediamo se ci salta fuori qualcosa di interessante: è da troppo tempo che stiamo covando un Vladivostok-Caravaggio (per il thanksgiving dovuto).
Che dici?
Niente male come idea è un altro sogno (passando per la Mongolia) nel cassetto. Se hai bisogno ti metto in contatto con Lele che l'ha fatta 4 anni fa.
MassimoP_VR
15-02-2015, 19:16
è finito, ed è stato bellissimo leggerlo...
chissà essere il protagonista!
dall'altra parte dello smartphone sembra tutto facile, colorato, avventuroso, motociclistico...
ma ci vuole una gran spremuta di esperienza, immagino.
grazie e complimenti.
Grazie a tutti quanti..... :-o:-o :!::!::!:
Grazie a tutti quanti..... :-o:-o :!::!::!:
grazie a te:!:
METIUS 57
15-02-2015, 22:05
Grazie a tutti quanti..... :-o:-o :!::!::!:
Ma che ringraziamenti ...😁😁😁😁😁😁... :mad::mad: DICCI INVECE QUANDO RIPARTI...........:arrow::arrow:
Bello , ottimo resoconto Fagot(Diego) poche "storie" e molta sostanza, oltre ad un gran Cuore;)
Grazie a tutti quanti..... :-o:-o :!::!::!:
Grazie a te, per avermi reso partecipe della tua avventura;)
prima o poi ci incroceremo in qualche giro....nella bergamasca:)
@ fagòt: Mongolia e Kazakhstan, si, altrimenti ci sono 700 km di ferrovia per mancanza strade e le rimanenti solo asfalto...
Cmq non ci sono ad oggi le premesse giuste per farsela quest'anno: l'aggancio dell'amico Lele è benvenuto, ma è comunque ancora presto.
Ciò non toglie che si può imbastire per giro propedeutico inter nos.
Se anche tu ce l'hai in serbo, sarebbe simpatico fare gruppo: con te saremmo in 4.
2 F800 GS, un Tiger XC, un crosstourer... io volevo addirittura prendere delle dominator per essere più easy sul fuoristrada, pensa. :-)
Caravaggio l'avevo infatti proposto ad hoc: si arriva, omaggi alla Signora; tu giri a destra, io a sinistra e casa!
rombodituono
16-02-2015, 09:57
Uh la Mongolia :-)
Forse quest'anno, molto probabile
vertical
16-02-2015, 10:02
Grazie
Con il tuo racconto mi hai regalato bei momenti nelle serate passate, ringraziarti è il minimo
Alessio gs
16-02-2015, 10:51
Come ogni anno immancabile il super racconto della Diega spettacolare, ancora complimenti....una cosa, il mono dietro?Finito finito? rigeneri o ti giallizzi?...ciao...
@ Gaspare: quest'anno impossibile.... ho già dato e per me l'estate è un grosso problema con il lavoro, deve organizzarmi per tempo... ora sto progettando il prossimo: Burkina Faso. Se riesco a far quadrare il tutto è una cosa in cui vorrei coinvolgere anche gli amici di QDE... tempo 20 gg. e spero di potervene parlare.
@ Alessio: non vale la pena rigenerare... ho bisogno di molla più dura e regolazioni serie per compressione... pensavo al Wilbers con serbatoio separato e alte\basse velocità. Costa la metà di Ohlins e fa lo stesso lavoro.
Ti posso garantire che è anche più robusto, complimenti per il tuo viaggio, sono un amico di Emanuele.
Scusa mi riferivo al mono Wilbers.
Grazie per l'info Ghetoch, magari ci vediamo con lui quando rientra.
se pensi di montare i Wilbers vieni a Modena che ti presento all'importatore, sono degli amici, va bene per una cena in compagnia.
Fagot...per le regolaz in compr se la comanda molto anche WP...
tuaregwind
19-02-2015, 10:39
interessanti ituoi video su you tube danno lidea di cosa si deve affrontare, ma in quelle lande da solo non ci andrei mai!!!
Ciao,prima di questo giretto eri classificato nella mia mente come "viaggiatore" ora ti sei guadagnato con onore il posto di "grande viaggiatore",come solo pochissimi altri che io conosca. Ti ringrazio di avermi portato con te,anche se solo virtualmente,però ti assicuro che è stato ugualmente bello. Non ti faccio ulteriori complimenti onde evitare che tu possa montarti la testa ahahahahah.Grande e bravo Diego,felice di esserti amico ciaooo
Carroarmato
20-02-2015, 11:31
Molto bello e coinvolgente. Complimenti
camelsurfer
20-02-2015, 12:50
Ma quanta polvere c'è in Africa, non spazzano mai a terra?
E poi maltrattare così una moto, dovrebbero impedirtelo.
Ah, fantastico report di viaggio, come al solito. E bellissime le foto.
il franz
21-02-2015, 10:30
Diego, vorrei dirti tante cose e farti tanti complimenti.
Ma sarebbe troppo lungo per cui metto solo:
"Grazie per il fantastico racconto"!
Grazie a voi ragazzi.... nutro sempre la speranza che questi report vi facciano venire l'irresistibile voglia di partire e di viaggiare.
albertopape
21-02-2015, 15:32
Grazie a voi ragazzi.... nutro sempre la speranza che questi report vi facciano venire l'irresistibile voglia di partire e di viaggiare.
con me ci sei riuscito!...grazie ;)
e pure con me... e mo ?!? che faccio ? ....bastardo !! :D
Se qualche romano passa al Motodays, io e la Fotty saremo ospiti dello stand di BND per tutti i 4 giorni. Un caffè o un birrino ci sta sempre volentieri con gli amici di Qde.
vertical
24-02-2015, 16:55
se ci riesco, venerdì sarebbe (per ora) l'unico giorno in cui potrei......dopo pranzo.
P.S. il tuo numero l'ho memorizzato sul cell. .......
Diego, senz'altro raccolgo l'invito e passo a trovarti. non so' dire la data ma vengo
Ottimo, fatemi uno squillo così mi faccio trovare nel caso fossi a zonzo a fotografare le modelle....
non ho il cell :) cmq finche' so' modelle tutto ok :)
Lo trovi nella rubrica telefonica qui sopra;)
letto tutto con particolare attenzione.
Maremma vigliacca boia impestata lurida.....mi viene una voglia di partire...:mad:
è la tua sventura....sei troppo bravo a comunicare e a far percepire le sensazioni.
Ah...dimenticavo...un grazie ti va anche per il tempo che ci dedichi. Ci vuole impegno e i risultati si vedono!
BRAVO DIEGO
Ciao Diego, nessun commento...tanto sai già quello che potrei scrivere ma prima o poi spero di incrociarti, è ormai un anno che non ci si vede e ho ultimamente fatto un giro in compagnia di Mirco B. ricordi? quello con cui hai fatto un "giretto" direzione Dakar....Ti saluta calorosamente......PorK...mi sono perso l'incontro bergamasco di settimana scorsa...peccato, sarà per la prossima volta (ho in mente una cosa che potrebbe piacerti)
... (ho in mente una cosa che potrebbe piacerti)
la figa?
naaaaaaa, non è per la Diega :lol:
Non proprio ma...................FUOCHERELLO!!!.........
Anche io ne ho in mente una ... Megaslurp!
O.T.....spetta che ti posto due foto per farti capire.....
http://i.imgur.com/OJsiuqL.jpg
http://i.imgur.com/ntBI65R.jpg
Paolo.... lo sapevo... i soliti Ktmisti Ready to Race che fanno off.
Io invece pensavo a delle moto jap... mi serve qualcosa di economico e robusto. Poi ti dirò....
Aspetti l'arrivo della T.A.?
Scherzi? Fotty va benissimo per le mie cose.... no è per altro. Ancora qualche giorno di pazienza..... works "molto" in progress. ;)
Oh, ci ho impiegato 3 mesi a trovare il thread ma alla fine ce l'ho fatta!! :)
Bravo Diego, bel giretto: questa maledetta sabbia mi si è infilata dappertutto!!
Fantastici... Complimenti davvero
Oh, ci ho impiegato 3 mesi a trovare il thread .....
Zk... se sei spanata zia. Io la sabbia poi la recupero tutta e la metto sotto vetro...
Oh, mi credi che da Tapatalk non riuscivo a trovarlo? Ho dovuto aprire il forum da pc, cosa che non faccio ormai più da secoli per riuscire a leggerlo!!
Comunque ho letto tutto, ed ho visto che non hai ancora perso il vizio di andare ad infognarti in passaggi che sarebbe meglio evitare, da soli. Zk, quella pietraia la....... :)
Dai che erano solo due sassi... eppoi questa volta c'avevo la moto leggera. Un evoluzione l'ho fatta.
Zk... se sei spanata zia. Io la sabbia poi la recupero tutta e la metto sotto vetro...
Io lo faccio anche (viaggi non in moto ahimè), mia moglie dice che sembro pazzo...
Che spettacolo... Rimango a bocca aperta a leggere giri di questo tipo. È ciò che voglio fare tra qualche anno quando i miei figli saranno grandi. Il problema é che a leggere mi viene voglia di partire domattina. :p
Complimenti sei un gran viaggiatore... Chapeau ;)
Inviato da Me che sono io.....!
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