Visualizza la versione completa : Un viaggio nel centenario della Grande Guerra
trottalemme
30-12-2013, 13:54
L’anno che viene sarà l’anno di inizio delle celebrazioni della Prima Guerra Mondiale in tutti i Paesi coinvolti, compresa l’Italia. Ciò sebbene l’Italia sia entrata in guerra contro l’Impero Austro Ungarico nel 1915 e contro la Germania dal 1916.
La Prima Guerra Mondiale è stata tremenda: poco meno di dieci milioni i militari morti, ventuno milioni quelli feriti, sette milioni e mezzo i dispersi. Occorre ancora aggiungere le vittime civili, circa sette milioni.
Al conflitto hanno partecipato sei milioni di italiani, con 750.000 morti tra caduti in guerra e civili.
Dalla Sicilia all’Alto Adige, quasi ogni famiglia italiana conserva il ricordo di nonni e zii che portarono il fucile sull’Adamello, all’Ortigara, o sull’Isonzo, sebbene i protagonisti siano ormai tutti scomparsi.
Il territorio delle Regioni che furono teatro di guerra è profondamente segnato dalle trincee, dai resti delle costruzioni militari e dalle devastazioni dei combattimenti.
I Sacrari del Montello, del Monte Grappa, di Asiago, di Caporetto, di Pocol, di Redipuglia, ed altri ancora, raccolgono al culto della memoria i resti dei caduti e sono meta ogni anno di viaggi e pellegrinaggi che non si esauriscono, nonostante il tempo passato. Si pensi che il Sacrario di Redipuglia continua ad essere visitato da oltre duecentomila persone all’anno.
La Prima Guerra Mondiale ha cambiato i confini dell’Europa, dissolto imperi, innescato rivoluzioni totalitarie, alimentate dalla disperazione e accecate dall’odio e dall’ideologia. Ha gettato le premesse per l’altro mostruoso conflitto che vent’anni dopo avrebbe ancora insanguinato il mondo. Ha contribuito a cambiare la cultura e messo in moto genti e pensieri, come non era mai successo a memoria d’uomo.
Un evento straordinario e, allo stesso tempo, tanto lontano, forse per molti relegato in poche pagine dei libri di storia.
Io ho deciso di dedicare l’anno che viene ad un viaggio nelle memorie dei protagonisti e nei luoghi della Grande Guerra. Un viaggio per scoprire cosa hanno da dirmi e cosa posso recuperare di ciò che nella giovinezza rifiutai, infastidito dalla retorica e accecato prima dallo scontro ideologico degli anni settanta e successivamente dalla “vita liquida”, senza fondamenti e senza prospettiva, in cui stiamo annegando.
Il mio non vuole essere un viaggio solipsistico nella mia coscienza e nelle mie emozioni. Cercherò dunque di dialogare con le persone che incontrerò; di farmi dire quali storie, memorie, sogni o incubi li avrà portati lì e cosa avranno trovato.
Mi piacerebbe che anche tu – che stai leggendo - scrivessi un pensiero, un ricordo, un’emozione che ti suscita il centenario della Prima Guerra Mondiale. Fallo qui e, se vuoi, commenta anche qui (http://viaggiandoincontrare.com/2013...grande-guerra/) dove potrai leggere i commenti di altri che non partecipano al forum.
Cosa pensi della Grande Guerra? Delle commemorazioni che si stanno già profilando? Sei mai stato sui luoghi in cui fu combattuta o in cui si celebra la memoria dei combattenti? Che impressione ti hanno lasciato? Che attualità hanno oggi quegli avvenimenti?
Anche io sono un appassionato di quello che successe nella GG, le mie scarpinate in Trentino sono incentrate nei luoghi storici, ho visitato decine di luoghi della GG, anni fa visitando il forte dossaccio, ho conosciuto due appassionati che hanno aperto un sito, dacci un occhiata : http://www.montagnando.it/
I prossimi mesi in val di Fiemme sarà girato un film documentario sulla GG.
Prinz Eugen
30-12-2013, 18:58
Provengo da un paesino alle pendici del Carso, abito a Gorizia, mi sposto spesso ad Hermagor, in Austria, nella valle della Gail: è ovvio a naturale imbattersi nelle vestigia della Grande Guerra, non ci faccio quasi caso.
Ma capita di fermarsi un attimo a pensare, capita di aver voglia di salire a vedere, capita di lasciarsi andare ad immaginare...
"La guerra - ha detto Paolo Rumiz - vuole carne giovane". Anche se sono passati ormai cent'anni, non posso non pensare a quei ragazzi ed alla loro sofferenza: ecco, al di là della retorica e della demagogia, non posso non pensare - alla mia età - che quei ragazzi erano miei figli e miei fratelli, qualunque fosse il colore della loro divisa.
Quando verrai da queste parti - perchè è chiaro che ci verrai - mi piacerebbe farti un po' da guida: Redipuglia, certo, ma anche i piccoli cimiteri austro-ungarici, Cima 3 del San Michele, dove troverai le corone ed i nastrini tricolori lasciati ancora oggi, ogni anno, dagli ungheresi, il Calvario - si chiamava Podgora - il Sabotino (c'è un rifugio sloveno, si mangia bene), con le trincee, le caverne e l'Isonzo che gli scorre ai piedi. E poi la valle dell'Isonzo, che merita sempre, Caporetto, e magari anche una puntatina oltre il Passo Monte Croce Carnico, a visitare lo splendido museo di Mauthen. Tutto in moto, ovviamente, ne varrà la pena.
Magari commuovendosi un pochino, sotto il casco, al ricordo di tutta quella gioventù che non ha avuto futuro. E io, anche, al ricordo di mio nonno, di cui conservo una sola immagine, in divisa da soldato austriaco.
trottalemme
30-12-2013, 19:14
Grazie Giovanni. Ci sono stato nei giorni scorsi, ma tornerò sicuramente e mi farà piacere farmi guidare da te.
IlMaglio
30-12-2013, 19:51
Non voglio certo buttarla in politica ma ho l’impressione che qui, nel paesino veneto dove mi trovo da un anno e che era una volta a pochi chilometri dal confine austriaco, orientamenti leghisti e presunte affinità con un certo partito austriaco abbiano determinato un affievolimento della memoria di quello che fu la Grande Guerra per la popolazione locale, per i combattenti, per l’Italia.
In una cerimonia che si tiene ogni anno in ricordo della mina del Cimone, per esempio, ora si parla non di fratellanza e di pace fra tutti i popoli bensì di fratellanza col popolo austriaco, rappresentato dagli anni ’70 per iniziativa del sindaco di allora.
trottalemme
30-12-2013, 20:03
Forse il sindaco era il papà?
E se anche non fosse, bella l'iniziativa di pacificazione con l'avversario di un tempo.
Claudio Piccolo
30-12-2013, 20:11
Giulio se vuoi ti riaccompagno sull'Ortigara per quel bel sentierino del crinale......:lol::lol::lol::lol:
IlMaglio
30-12-2013, 20:18
Si, fu mio padre, ma a prescindere da questa ormai antica circostanza, leggo purtroppo in certi discorsi di oggi - la fratellanza, appunto, col popolo austriaco - più il collegamento con lamentazioni autonomistiche verso l'ex nemico, in certi suoi rappresentanti, che con un oggi naturale ripudio della guerra fra popoli, quali essi siano. Ed anche un perdita della memoria di quello che la Guerra fu.
positivo
30-12-2013, 21:45
GG (Grande Giulio ndr) bella iniziativa!!!
Non appena avrò il programma di Orazio per la prossima stagione te lo farò avere.
Nel frattempo mi permetto di informarlo di questo tuo progetto ;)
trottalemme
31-12-2013, 08:54
Giulio se vuoi ti riaccompagno sull'Ortigara per quel bel sentierino del crinale......:lol::lol::lol::lol:
Vilan! Mi preparerò meglio... Buon anno!
trottalemme
31-12-2013, 08:59
Si, fu mio padre, ma a prescindere da questa ormai antica circostanza, leggo purtroppo in certi discorsi di oggi - la fratellanza, appunto, col popolo austriaco - più il collegamento con lamentazioni autonomistiche verso l'ex nemico, in certi suoi rappresentanti, che con un oggi naturale ripudio della guerra fra popoli, quali essi siano. Ed anche un perdita della memoria di quello che la Guerra fu.
Intendi dire che avverti una nostalgia asburgica in certi discorsi? Sono discorsi pubblici o chiacchiere da osteria? In ogni caso, sebbene possa capire la disperazione rispetto alla situazione attuale, la nostalgia riguarda una appartenenza terminata centocinquant'anni fa.
Mr. Black
31-12-2013, 09:20
Seguo con molto interesse la discussione, e non vedo l'ora che pubblichiate date e percorsi per accodarmi ed imparare.
rsonsini
31-12-2013, 10:17
Sottoscrivo questo 3d perché sono interessato all'argomento e condivido i motivi della commemorazione.
Non sono in grado di capire la sofferenza che la guerra causa a chi la vive in prima persona, ma proprio per rispetto a chi la ha vissuta, da sempre mi faccio raccontare esperienze dirette.
È il solo modo che mi viene in mente per non lasciar scivolare via un avvenimento tanto importante da modificare i confini politici dei paesi.
pele1970
31-12-2013, 10:31
Beh, io quel poco che so sulla GG, lo devo a ciò che ho imparato a scuola. Quindi ne so molto poco. Mio padre è nato agli albori della seconda guerra mondiale e mio nonno agli albori della prima. Quindi non ho racconti che si tramandano riguardo all'argomento. L'idea di dedicare questo 2014 a pellegrinaggi verso i luoghi della memoria, non solo è un'ottima idea, ma anche un'occasione per farmi la MIA opinione a riguardo, cercando documenti e cenni storici, cercando di ascoltare e ragionare. Mi muove uno "strano", sconosciuto senso di patria. La rivoluzione, se ci deve essere, deve partire dalle fondamenta, dalla base. Non con i forconi, che pure hanno cittadinanza di esistere, ma dalla MEMORIA...
Trotalemme è anche lui di verona e ha qualche anno più di me quindi è molto probabile che i genitori e i nonni abbiano avuto le stesse esperienze o simili a quelli dei miei nonni e zii.
Per chi non lo sapesse Verona fu una delle città più militarizzate di Italia e forse d'Europa. Mio nonno che durante la prima guerra aveva dai 14 ai 17 si ricorda benissimo "le figure nere che camminavano dalla stazione alla caserma". Erano i suoi racconti delle migliaia di militari che dalla stazione entravano nelle caserme di città, durante i nevosi e piovosi giorni degli inverni. Con il passare degli anni, col crescere ripenso ai suoi racconti e a quelli di mia zia della seconda guerra e leggo le paure, le pene verso quei soldati che arrivano in città e molti non sono più tornati. Molti di questi soldati non sapevano neache dove fosse Verona, dove fosse l'Ortigara, il Piave, il Pasubio, Caporeto, Trieste ecc ecc ecc. Venivano dal sud, dal centro, dalle campagne venete, lombarde, ... e si trovavano in trincea assieme, con dialetti che a stento si capivano, che non parlavano l'italiano.
A me non mi interessano discorsi da bar o di piazza ne' tanto meno quelli un passo indietro a quelli d'osteria dopo le 22:00. Secessionisti o esaltatori della patria, filo austriaci, contro borbonici, padani, repubblica di venezia o quanto altro, tutte cose che non devono farne parte di questo dramma umano. Qui si parla di drammi umani, di famiglie che hanno perso zii, fratelli, nonni, di figli che non sono mai nati perchè il possibile padre è morto in trincea o in un assalto. Di vittime civili, di tremendi disagi, di paure, di angosce di sopravvivere. Ma che cazzo me ne frega se uno è italiano e l'altro austriaco, ungherese, russo o quant'altro????? qui si parla di persone, con sogni, aspirazioni che sono state infrante dalla morte. i sopravvissuti non sono stati più gli stessi, rovinanti nell'animo...
poi c'è sempre chi per sudicio e mero tornaconto personale si appropria di una o dell'altra idea e fa leva sui disagi attuali per guadagnarsi il vitalizio a roma... ma questo è un altro discorso che non è da affrontare.
ringrazio ancora per aver dato l'opportunità di discutere un po' di questo tema.
Claudio Piccolo
31-12-2013, 14:10
andare sull'Ortigara, un paio di mesi fa prima delle grosse nevicate, col Giulio e il Valter e con Orazio, la nostra guida, che passo passo ci raccontava quello che era accaduto in quei luoghi che stavamo percorrendo assieme è stato davvero toccante, immaginare ciò che era successo, l'inferno che si era scatenato in quei posti ora solitari e tranquilli, metteva i brividi. Quando poi, sotto il Cippo italiano, la guida ci ha letto la lettera del tenente Ferrero a me per un momento son venuti i lucciconi. Per cui, se si organizza qualche giretto della memoria io c'è.
La testimonianza:
Nel Sacrario militare di Asiago riposano in molti, di quegli intrepidi. La testimonianza forse più toccante di tutti quei nostri eroi della Patria, che il destino ha voluto trasmetterci, attraverso le brume del tempo, è quella del Tenente Adolfo Ferrero, del battaglione Val Dora. Ferrero, come tutti gli oltre 20.000 caduti di quel tragico giugno, non si faceva alcuna illusione. Nella sua ultima, straziante lettera (il testo integrale e' riportato piu' sotto) dedicata ai familiari e quindi affidata ad un attendente, egli si dichiarò pronto e quasi ansioso del sacrificio estremo, in nome della Partria. Ma, totalmente scevro di facile retorica e di, peraltro umani, sentimenti d’orgoglio , il giovane alpino seppe trasmettere a tutte le generazioni a venire quel messaggio di coraggio, obbedienza, senso del dovere, amor di patria e rassegnato, ma inevitabile, eroismo di cui trasuda, ancor oggi, l’intero teatro di battaglia.
Leggere la testimonianza di Ferrero (che per uno strano scherzo del fato, fu ritrovata soltanto pochi anni fa, tra i poveri resti del suo attendente), così come quella di Santino Calvi, di Giancarlo Conti e di Mario Tancredi Rossi, per citarne alcuni, non è solo un tuffo nel passato: è soprattutto una riscoperta di sè stessi e di quei valori che, fortunatamente e convenientemente sopiti e “congelati” nelle nostre tranquille esistenze, albergano da sempre nel cuore di tutti gli uomini veri.
Non è dunque retorica, almeno in questa circostanza, auspicare che tali eccelse ed innate qualità dell’animo umano non vengano mai più invocate, in tutta la loro invincibile potenza, per risolvere alcun genere di diatriba o di malessere dell’intero genere umano.
LA LETTERA DEL TENENTE ADOLFO FERRERO, BATTAGLIONE VAL DORA
Adolfo Ferrero" Cari genitori, scrivo questo foglio nella speranza che non vi sia bisogno di farvelo pervenire. Non ne posso fare a meno. Il pericolo è grave, imminente. Avrei rimorso se non dedicassi a voi questi istanti di libertà, per darvi un ultimo saluto. Voi sapete che odio la retorica... No, no, non è retorica quella che sto facendo. Sento in me la vita che reclama la sua parte di sole; sento le mie ore contate, presagisco una morte gloriosa, ma orrenda.
Fra cinque ore qui sarà un inferno. Fremerà la terra, s’oscurerà il cielo, una densa caligine coprirà ogni cosa e rombi e boati risuoneranno fra questi monti, cupi come le esplosioni che in questo istante medesimo sento in lontananza. Il cielo si è fatto nuvoloso: piove. Vorrei dirvi tante cose... tante.... ma Voi ve l’immaginate. Vi amo tutti, tutti....
Darei un tesoro per potervi rivedere... Ma non posso... Il mio cieco destino non vuole. Penso in queste ultime ore di calma apparente, a te, Papà, a te, Mamma, che occupate il primo posto nel mio cuore; a te, Beppe, fanciullo innocente, a te, Nina...
Che debbo dire? Mi manca la parola: un cozzar di idee, una ridda di lieti e di tristi fantasmi, un presentimento atroce mi tolgono l’espressione... No, No, non è paura. Io non ho paura! Mi sento commosso, pensando a Voi, a quanto lascio, ma so di mostrarmi forte dinanzi ai miei soldati, calmo e sorridente. Del resto anch’essi hanno un morale elevatissimo.
Quando riceverete questo scritto, fattovi recapitare da un’anima buona, non piangete. Siate forti come avrò saputo esserlo io. Un figlio morto in guerra non è mai morto. Il mio nome resti scolpito nell’animo dei miei fratelli; il mio abito militare, la mia fidata pistola (se vi verrà recapitata), gelosamente conservati, stiano a testimonianza della mia fine gloriosa. La Madonna del Sacello di Monte Lozze, ha in mano le penne nere "spezzate, simbolo degli Alpini caduti nella battaglia
E se per ventura mi sarò guadagnata una medaglia, resti quella a Giuseppe.
O genitori, parlate, parlate, fra qualche anno, quando saranno in grado di capirvi, ai miei fratellini, di me, morto a vent’anni per la Patria. Parlate loro do me; sforzatevi di risvegliare in loro il ricordo di me...
Che è doloroso il pensiero di venire dimenticato da essi... Fra dieci, vent’anni forse non sapranno più d’avermi avuto fratello... A voi mi rivolgo. Perdono, perdono vi chiedo, se vi ho fatto soffrire, se v’ho dato dispiaceri.
Credetelo, non fu per malizia. la mia inesperta giovinezza vi ha fatto sopportare degli affanni: vi prego di volermi perdonare...
Spoglio di questa vita terrena andrò a godere di quel bene che credo di essermi meritato. A voi, Babbo e Mamma, un bacio, un bacio solo che dica tutto il mio affetto. A Beppe, a Nina un’altro ed un monito: ricordatevi di vostro fratello. Sacra è la religione dei morti. Siate buoni. Il mio spirito sarà con voi sempre. A Voi lascio ogni mia sostanza. É poca cosa. Voglio però che sia da Voi gelosamente conservata.
A Mamma, a Papà lascio...il mio affetto immenso. É il ricordo più stimabile che posso loro lasciare. Alla zia Eugenia, il Crocefisso d’argento; al mio zio Giulio, la mia Madonnina d’oro. La porterà certamente. La mia divisa a Beppe, come le armi e le robe mie. Il portafoglio (L. 100) lo lascio all’attendente. Un bacio ardente d’affetto dal vostro aff.mo Adolfo"
1965bmwwww
31-12-2013, 14:42
Io l'unica testimonianza diretta la ho avuta sulle tre cime di lavaredo vedendo il fronte e i camminamenti.....mi ha colpito l'estrema durezza del fronte.....
@Claudio Piccolo.
hai postato qualcosa di grande valore.
trottalemme
31-12-2013, 16:37
...A me non mi interessano discorsi da bar o di piazza ne' tanto meno quelli un passo indietro a quelli d'osteria dopo le 22:00. Secessionisti o esaltatori della patria, filo austriaci, contro borbonici, padani, repubblica di venezia o quanto altro, tutte cose che non devono farne parte di questo dramma umano. Qui si parla di drammi umani, di famiglie che hanno perso zii, fratelli, nonni, di figli che non sono mai nati perchè il possibile padre è morto in trincea o in un assalto. Di vittime civili, di tremendi disagi, di paure, di angosce di sopravvivere. Ma che cazzo me ne frega se uno è italiano e l'altro austriaco, ungherese, russo o quant'altro????? qui si parla di persone, con sogni, aspirazioni che sono state infrante dalla morte. i sopravvissuti non sono stati più gli stessi, rovinati nell'animo...
Chapeau per questo pensiero. :D
trottalemme
31-12-2013, 18:15
In una cerimonia che si tiene ogni anno in ricordo della mina del Cimone...
Quando cade la commemorazione?
Claudio Piccolo
31-12-2013, 19:21
@Claudio Piccolo.
hai postato qualcosa di grande valore.
in questa lettera,come in tante altre, c'è di incredibile che non si trova rabbia, odio, rancore per chi li mandava a morire a strati uno sull'altro ma solo una pacata rassegnazione e spesso anche l'orgoglio di fare qualcosa di giusto nel servire la patria. Valori che, direi, sono diventati per noi così remoti da sembrarci irreali.
Altre due toccanti testimonianze.
La guerra dalla parte del fronte: uomini in trincea
Il conflitto mondiale fu la prima guerra tecnologica di massa; da molti storici viene definita una frattura nel corso della storia, quasi una sorta di spartiacque del mondo contemporaneo. Ciò vale non solo per le sue conseguenze in campo politico o sociale, ma anche per l'esperienza personale di milioni di uomini che la vissero come un evento angoscioso, intensamente drammatico, non riconducibile a esperienze analoghe del passato. Il potere distruttivo delle nuove armi, come 1’artiglieria il cui rombo echeggiava di continuo in modo assordante, lo scoppio delle mine che squarciavano la terra seppellendo intere compagnie, l'immobilità dell' attesa nelle trincee con la paura d'essere falciati dalle mitragliatrici nemiche suscitarono l'impressione di immensi cataclismi di fronte ai quali l’uomo si sente impotente.
Le lettere dei soldati dal fronte sono un eloquente testimonianza di questa esperienza. Il bisogno di raccontare supera spesso il timore di allarmare le famiglie e fa vincere la fatica dello scrivere che non era certo una pratica comune per questi soldati‑contadini per lo più ancora analfabeti.
Lettera di G. Molinari
alla moglie, agosto 1916
«Ma fra di me tengo una cosa che non mi dimenticherò più: giorni indietro proprio a me e sei dei miei compagni mie toccato andare a fucilare uno della nostra compagnia; devi sapere che cuesto cui cuando eravamo sul Podigara, si era lontanato dalla compagnia due volte proprio in cuci giorni che bisognava avansare, poverino si vede che non aveva proprio coraggio, e per cuesto a avuto la fucilazione al petto; lanno fatto sedere su di una pietra e la è bisognato spararci per forsa perché dietro di noi cera la mitragliatrice, e poi siè comandati non bisogna rifiutarsi, ma per questo io son molto dispiaciuto ben che ne ò visti tanti di morti, ma così mi ha fatto senso e letà di 34 anni... bisogna anche esere asasini».
Lettera del caporale francese Henry Floch
alla moglie(1917)
Mia cara Lucia,
Quando questa lettera ti sarà pervenuta, io sarò morto fucilato.
Ecco perché:
Il 27 novembre, verso le 5 di sera, dopo due ore di violento bombardamento, in una trincea della prima linea, mentre stavamo finendo la nostra zuppa, dei tedeschi sono penetrati nella trincea e mi hanno fatto prigioniero con due miei compagni.
Io sono riuscito ad approfittare di un momento di rissa e di disordine per scappare dalle mani dei tedeschi.
Ho poi seguito i miei compagni e ho raggiunto le nostre linee. A causa di ciò, sono stato accusato di abbandono del posto in presenza di nemici.
Siamo passati in ventiquattro davanti al Consiglio di Guerra. Sei sono stati condannati a morte, tra questi sei ci sono io. Non sono più colpevole degli altri, ma c’è bisogno di un esempio.
Il mio portafogli ti arriverà con quello che c’è dentro.
Ti devo fare i miei ultimi saluti in fretta, con le lacrime agli occhi, l’anima in pena. Io ti domando umilmente in ginocchio perdono per tutta la tristezza che ti causerò e per l’imbarazzo nel quale ti metterò….
Mia piccola Lucia, ancora una volta, scusa.
Mi confesserò all’istante e spero di rivederti in un mondo migliore.
Muoio innocente del crimine di abbandono del posto che mi è imputato. Se invece di scappare fossi rimasto prigioniero dei tedeschi, avrei avuto la vita salva. E’ il destino.
Il mio ultimo pensiero è a te, fino alla fine.
Henry Floch
cardano62
31-12-2013, 19:24
Il sangue
Chi può versare
Sangue nero
Sangue giallo
Sangue bianco
Mezzo sangue?
Il sangue non è indio, polinesiano o inglese.
Nessuno ha mai visto
Sangue ebreo
Sangue cristiano
Sangue mussulmano
Sangue buddista
Il sangue non è ricco, povero o benestante.
Il sangue è rosso
Disumano è chi lo versa
Non chi lo porta.
Ndjock Ngana (Camerun, 1952)
cardano62
31-12-2013, 19:26
CHI STA IN ALTO DICE: PACE E GUERRA
Sono di essenza diversa.
La loro pace e la loro guerra
son come vento e tempesta.
La guerra cresce dalla loro pace
come il figlio dalla madre.
Ha in faccia
i suoi lineamenti orridi.
La loro guerra uccide
quel che alla loro pace
è sopravvissuto.
Bertold Brecht
L'iniziativa dell'amico Trottalemme è encomiabile, io sono con lui nel ricordare i sacrifici il dolore la morte di migliaia di ragazzi poco più che adolescenti. Il mio pensiero va alla costrizione che la maggior parte dei combattenti ha dovuto subire nell'essere costretti a partecipare a un conflitto del quale non sapeva nulla e non gli importava niente. In guerra si combatte si lotta si uccide soprattutto per poter tornare a casa e nella morte in battaglia non c'è nulla di glorioso.Ogni volta che visito Redipuglia o l'ossario del Grappa la rabbia per quelle morti inutili mi assale ma ancora di più mi rattrista il fatto che il loro sacrificio non ci ha insegnato nulla. Nonostante le mie considerazioni rispetto profondamente chi vede la cosa da un'altra angolazione, il sentimento che comunque ci accomuna è il profondo senso di riconoscenza a tutti i caduti.
Paolo Grandi
31-12-2013, 19:39
Seguo con estremo interesse...
Bellissimo ed emozionante post.
La prima cosa che mi viene in mente pensando alla Grande Guerra è mio nonno, che non ho mai conosciuto purtroppo, ma di cui insieme ad un cugino, conserviamo le medaglie… e la memoria narrata da mia madre e dalle zie…
Poi l’immane tragedia umana.
Le grotte sulle Dolomiti in uno dei fronti più contesi…
Re di Puglia, dove rimasi impressionato per l’assurda lotta per conquistare poche decine di metri di territorio… :-(
Che attualità hanno oggi ? Che forse la mia generazione, 40/50enni, sarà l’ultima ad avere un ricordo, un’idea della tragedia che è stata… Anche se spero non sia così…
Un abbraccione e grazie per queste belle riflessioni che susciti.
Max
Ogni anno, da oltre un ventennio un ventennio, è mia abitudine recarmi in queste zone meravigliose. debbo aspettare le ferie estive data la mia distanza (Roma). Dopo Verona naturalmente mi astengo dal percorrere la sempre intasata autostrada optando per la statale meravigliosa che costeggia L'adige scorrendo tra la campagna. poco prima di Rovereto in località Serravalle è mia abitudine rallentare e gettare uno sguardo alla stele che ci ricorda la resa Austrica della grande guerra firmata in quel punto.
non c'è bisogno di cercarli, esempi di tanta imbecillità se ne incontrano in ogni luogo.
qualche anno fa ho percorso, naturalmente a piedi tutte le 52 gallerie sino al rifugio Papa.
opera di meravigliosa ingegneria, purtroppo usata per scopi militari. l'assù oltre il rifugio sulle cime sono ancora perfettamente conservate le trincee e le postazioni miltari.
fortunatamente ai tristi ricordi venivano sovrapposti i meravigliosi panorami.
@max
Sull' attualità: mi convinco che hanno contribuito ad una visione di un'Europa più unità come quella attuale. Mi auguro che questi momenti di difficoltà passino e la visione di un'unica nazione si concretizzano. Ma non per futili motivi economici ma soprattutto per un sentimento di appartenenza ad un angolo di mondo. Con questo non voglio dire che siamo uguali gli uni dagli altri ma assieme si cresce, divisi ci si isola e si coltivano rancori e si regredisce.
marcogiesse
01-01-2014, 22:13
Bellissimo post grazie Trottalemme ...
Purtroppo il ricordo di quell'immane carneficina si sta sempre più affievolendo
Poco tempo fà ho rivisto con piacere un bellissimo film di Rosi "uomini contro " ... da vedere.
gmt.marco
01-01-2014, 22:32
...come spesso capita l amico Trottalemme posta delle discussioni e organizza eventi impeccabili!!!.seguirò con interesse e spero di poterti ringraziare di persona;)
trottalemme
03-01-2014, 11:38
Veramente grazie a tutti coloro che hanno voluto rispondere al mio piccolo appello con le loro testimonianze e i loro ricordi. Grazie, perché è proprio la condivisione del ricordo che consente di tramandarlo in modo che non vada perduto e di onorare così le nostre radici.
Parlando con tanti, qualcuno mi dice: “bello, ma ormai sono cose lontane”. Qualcun altro, un po’ sottovoce, aggiunge: “Forse è il momento di metterci una pietra sopra.”
Io non penso che gli avvenimenti di cento anni fa siano troppo lontani per avere un significato vivo per noi e che non è arrivato il momento di metterci una pietra sopra e derubrica la Grande Guerra a fatto storico come la Guerra dei Cent’anni o la Rivoluzione Francese.
Credo di no per almeno tre motivi.
1) Le storie dei soldati sono ancora abbastanza vicine per essere storie di famiglia, come avete messo in evidenza anche voi. Storie di famiglie da cui trarre insegnamenti per noi e i nostri figli.
2) Qualsiasi cosa pensiamo dell'Italia, i nostri nonni - siciliani, laziali, veneti, lombardi, trentini, tirolesi (sebbene avversari) hanno combattuto, sofferto, sono morti per costruirla. Non buttiamola via e cerchiamo di renderla degna della loro sofferenza.
3) Prima e seconda guerra mondiali hanno generato il sogno di una Europa unita, unica vera salvaguardia perché quegli orrori non debbano tornare (come abbiamo visto succedere vent'anni fa alle porte di casa). Ora l'Europa rischia di essere solo l'Europa delle banche e dei burocrati di Bruxelles e molti di noi sono tentati di uscirne. Dobbiamo tenere vivo il ricordo della Grande Guerra per non cedere a questa tentazione e cercare di riportare l'Europa a quel grande sogno di composizione degli interessi locali in un governo unico.
Ecco perché, al di là delle emozioni, per me il ricordo del centenario non è romanticismo o turismo bellico.
se il metterci una pietra sopra vuol dire metterla all'odio tra nazioni, ai nazionalismi, ai campanilismi, alle incomprensioni culturali, all'ignoranza raziale allora sono d'accordo. se alla memoria quello no... perchè in primis quanto scritto prima e in secondo luogo perchè è stata una svolta nella storia umana molto importante. ha cambiato il mondo non solo nella geopolitica e quindi sarebbe come cancellare una delle pagine più importanti della storia dell'uomo.
d'accordo è stato un evento negativissimo ma ha cambiato uno status quo per sempre e senza nessuna possibilità di fare un passo indietro.
IlMaglio
03-01-2014, 15:23
...Io non penso che gli avvenimenti di cento anni fa siano troppo lontani per avere un significato vivo per noi e che non è arrivato il momento di metterci una pietra sopra e derubrica la Grande Guerra a fatto storico come la Guerra dei Cent’anni o la Rivoluzione Francese.
Credo di no per almeno tre motivi.
...
1...Ecco perché, al di là delle emozioni, per me il ricordo del centenario non è romanticismo o turismo bellico.
Davvero ben spiegato perché sia giusto e bene ricordare, e quoto tutto.
mitico mauro
03-01-2014, 22:12
Mi aggiungo con molta umiltà al ricordo di quelle generazioni. Nulla avevano e tutto hanno dato per un fine che ora, noi, non sappiamo né ricordare ne' conservare.
Mi è pianto il cuore lo scorso anno, quando sono andato a visitare Redipuglia e scoprire lo stato di abbandono di quel luogo sacro. Erbacce che crescevano fra i lastroni della scalinata e la muffa incombente su al piccolo museo. Una grande tristezza!!!
Ridurre la grande guerra a semplice capitolo di storia? Chiediamo agli americani se la querra d'indipendenza e' relegata in un capitolo di storia o ai francesi sulla guerra dei 100 anni?
Forse,si potrebbe spostare la materia ad Educazione Civica, se fa ancora parte di materia scolastica!?
Scusate lo sfogo....
trottalemme
04-01-2014, 10:46
Grazie Mauro. Sono d'accordo con te: dovremmo imparare da altri (Francesi, Americani) a riconoscere le radici comuni al di là delle differenze fra di noi.
Tommasino
04-01-2014, 11:18
Qualche anno fa, sono stato in MB sull'Altopiano di Asiago e più precisamente sull'Ortigara. In vari punti del percorso ci sono dei cippi in ricordo di questa terribile tragedia e mi ha colpito vedere dei pezzi di filo spinato, lamiera e altri pezzi simili, arrugginiti e pensare da quanti anni si trovano in quei luoghi. Per ciò che riguarda il dimenticare questa storia, consiglierei di leggere qualche testimonianza della
" grande guerra" e pensare a cosa sono andati in contro quei ragazzi e rifiutare in tutti i modi il ripetersi di una simile situazione ai tempi nostri, cosa questa che si verifica in alcune parti del pianeta, simbolo evidente che l'uomo non ha imparato nulla...
trottalemme
11-01-2014, 07:53
Piccola tappa sul Monte Ortigara, uno dei luoghi indimenticabili della Grande Guerra, e nella memoria del tenente degli alpini Paolo Monelli.
http://viaggiandoincontrare.com/2014...nini-dacciaio/
positivo
11-01-2014, 09:29
...non funsia, mi dice così:
"Non trovato
Spiacente, ma la pagina richiesta non esiste. Forse fare una ricerca potrebbe aiutare."
:confused:
positivo
11-01-2014, 09:37
...ops, sorry :-o come non detto, funziona usando il "cerca"
:lol:
Aggiungo che non dimenticare è un dovere di tutti coloro che sono stati, sono o saranno padri o madri. Tenere vivo il ricordo della travagliata storia del nostro paese (o del nostro continente) è l'unico modo per non ripetere errori (ed orrori) troppe volte recidivamente compiuti e trovo che riscopriremo un nuvo modo di essere uniti solo quando smetteremo di chiudere in un cassetto stagno le nostre memorie, magari bollate con il marchio "cose inutili". Se questo avverrà nel breve termine, non penserò più a trasferirmi in Nuova Zelanda.
Sottolineo se.
Complimenti Trotta!
Claudio Piccolo
11-01-2014, 18:05
urka che serie di foto Julius!! :D:D...po' ghe son anca mi col baretèlo sull'Ortigara!:laughing:
jack2425
12-01-2014, 00:55
Quando l'estate prossima, con scarponi, zaino e panini, vi verrà la voglia di salire sull'Ortigara, arrivati in prossimità del Vallone dell'Agnellizza, cominciate a correre, raggiungete il fondo del Vallone, alzate gli occhi e correte ancora su-su sulle pendici dell'Ortigara, correte, correte, saltate i resti delle trincee, correte su e fermatevi sulla sommità. Se ce l'avete fatta, siete bravi. Oggi niente mitragliatrici, nessun reticolato, nemmeno un cecchino, nemmeno una esplosione, oggi solo escursionisti.
Questo per capire che la guerra è pura pazzia.
trottalemme
12-01-2014, 10:43
Jack: solo camminando, par poco s-ciopavo... :lol:
trottalemme
12-01-2014, 10:44
Riposto il link che non funzionava:
http://viaggiandoincontrare.com/2014/01/10/pennini-dacciaio/
Claudio Piccolo
12-01-2014, 10:46
hahaha!!! io e Posi avevamo già cominciato a costruire la barella coi rami dei mughi per portarlo a valle. :lol::lol::lol:
trottalemme
12-01-2014, 11:13
Si e finché te çercavi i rami de mugo, il gallo cedrone te cantava la serenata.
Claudio Piccolo
12-01-2014, 11:24
hahahahahaha!!!!!!
Claudio Piccolo
12-01-2014, 11:26
qua non lo sanno, ma il gallo cedrone c'era davvero hahahahahahaaha!!!!:lol::lol::lol::lol:
son pronto a scoppiare, ma se ci tornate, verrei con voi.
IlMaglio
12-01-2014, 19:00
Si e finché te çercavi i rami de mugo, il gallo cedrone te cantava la serenata.
ROTFL! :lol:
positivo
12-01-2014, 21:40
...e le tre galline che hanno risposto al richiamo del gallo, sembrava non avessero il mal di testa :lol::lol::lol:
dannigas
12-01-2014, 22:17
bellissima iniziativa. avevo letto il titolo giorni fa ma non ero andato oltre. seguo con molto interesse
bobspiderman
13-01-2014, 05:15
Davvero interessante questo thread.
Sono siciliano ma vivo a Bassano del Grappa, oramai da sette anni. Ho avuto modo di visitare molti di quei luoghi tristemente noti della Prima Guerra, di quell’immensa fabbrica di morti e di follie (fatemi passare il termine), ma anche di eroi inconsapevoli.
La prima volta che ho visitato il Sacrario di Asiago (allora era ancora possibile visitare il museo italiano e quello austriaco senza chiedere) vi sono rimasto, dentro, sette ore.
Ricordo di avere letto, tra le tante, anche la lettera del tenente di cui si fa riferimento al link del blog. Inimmaginabile pensare quello che cento anni fa hanno vissuto quei poveri "cristi" andati a morire lassu'.
Della Prima Guerra, insieme a qualche scarna informazione cronologica studiata sui libri di scuola, ho anche i ricordi tramandati da nonni e bisnonni che combatterono dove adesso noi andiamo a sciare... Ma la storia, raccontata dai nonni, e' sempre edulcorata e quindi veramente (soprattutto dalla Sicilia) molto distante da quello che realmente e' stato.
Sono stato sull’Ortigara, un paio di anni fa, in occasione di una ricorrenza Alpina, accompagnato da amici veneti, esperti di montagna. Ebbene, l’aver visto le trincee distanti cinque metri le une fronte le altre e’ stato semplicemente agghiacciante. Ancor piu’, la chiesetta in fondo al sentiero dopo la ferrata, dove vengono deposti “pezzi di storia” delle battaglie succedutesi: pezzi di scarponi con i chiodi, pezzi di gamelle, borracce, ecc.
Monte Grappa bellissima strada da fare in moto, ma poi scatta un rispetto reverenziale che puo’ capire solo chi vi e’ stato.
Sarebbe bello organizzare un “raduno-non raduno” per vedere i luoghi storici di cui la zona dove vivo e’ tristemente permeata.
Ancora complimenti a trottalemme per aver aperto questa discussione.
Claudio Piccolo
13-01-2014, 09:10
Sarebbe bello organizzare un “raduno-non raduno” per vedere i luoghi storici di cui la zona dove vivo e’ tristemente permeata.
credo che al Trotta frulli già in mente qualcosa del genere....ha detto che il suo non vuol essere un viaggio solipsistico non so cosa voglia dire, ma ho dei sospetti. :lol:
l'uomo molto nero
13-01-2014, 09:52
mio nonno era di Verona, figlio di un militare di carriera. Il confine con l'Austria era a pochi km e da quelle parti non avevano molta simpatia per i vicini del nord. Allo scoppio della guerra si arruolò volontario come soldato semplice e la finì con il grado di tenente.
Da bambino mi raccontava spesso della Grande Guerra e mescolava ricordi di quanto sia stata terribile e di quante sofferenze abbia visto con altri sereni e anche nostalgici di quel periodo, perchè erano gli anni della sua gioventù.
Quando andrete da quelle parti lui verrà con voi.
solipsistico... mi viene in mente qualcosa tipo "che scrive solo per se stesso"... ma sono vani ricordi delle superiori ormai sepolti dopo molti anni di altri studi e di lavoro su ben altri campi...
Claudio Piccolo
13-01-2014, 12:40
mi credevo na roba tipo la cura col sole par quei che gà l'itterissia. :lol::lol::lol:
Claudio Piccolo
13-01-2014, 12:44
gavèvo anca pensà tipo quei che "se ràngia" da soli.....ma conossendo el Trota me pareva impossibile. :lol::lol::lol:
positivo
13-01-2014, 22:35
...e sì che tessì uno che'l gà studià
:lol::lol::lol:
Claudio Piccolo
13-01-2014, 22:53
par insegnàr ginastica se core e se salta, mìga se studia!
Claudio Piccolo
13-01-2014, 23:22
...comunque! tornando a bomba (e parlando di guerra mondiale non poteva essere altrimenti) le modalità operative...(mazzaò che ben che parlo...) sono due. Se si vuol abbinare moto e luoghi della memoria bisogna andare per musei, ossari, sacrari tipo il Grappa o Redipuglia, insomma posti raggiungibili per strada. Altrimenti se si cercano le zone di combattimento, campi di battaglia, trincee, postazioni, bisogna mettere in conto zaino e scarponi...(e Giulio ne sa qualcosa...:lol:) e allora l'auto viene buona. Si può fare un po' l'uno e un po' l'altro. Qua alcuni spunti...
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CDEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.itinerarigrandeguerra.it%2F&ei=vVTUUtb0H63uygPpwYHwAg&usg=AFQjCNHBHSt0cf3M2TcS-rIpN0oY-NM5qQ&bvm=bv.59026428,d.bGQ
jack2425
14-01-2014, 01:35
a questo punto non ci resta che organizzare il Tour dei Forti 2014 :D
montagne, storia e cultura (ma ci sta anche la gastronomia)
Voglio segnalarvi questo sito: www.trentinograndeguerra.it
bikerold
14-01-2014, 09:42
Complimenti
Dovrò prendermi una mezza giornata per leggere tutto ma lo farò. :)
Già, complimenti davvero interessante e se ne uscirà una qualche iniziativa spero di partecipare. :)
Struggenti le lettere pubblicate dal fronte.
1965bmwwww
14-01-2014, 20:55
Bel giro da fare
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positivo
14-01-2014, 22:07
Se può interessare, il CAI di Vicenza ha in calendario queste escursioni guidate sul’’Altopiano di Asiago:
domenica 29 giugno Altopiano di Asiago - Cima Caldiera e Ortigara
domenica 5 ottobre Paesaggi della Guerra in Altopiano - Monte Zebio
…ma altre sono in cantiere.
…e sempre se può interessare, a parte le “solite” stelle alpine, questo è un altro incontro che si può fare in zona
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/CIMG2661_2_zps9692bf44.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/CIMG2661_2_zps9692bf44.jpg.html)
:cool:
Raponzolo delle rocce, abbastanza difficile da vedere!
Bella foto, Posi, dal disegno dell'ombra avrei creduto un cardo, riconosco la mia ignoranza botanica, ma non vorrei che questo tread adesso degenerasse parlando di botane, che non sta bene, come dice Agenore, parlare di botane così, in pubblico.
Appoggio l'idea della gita moto-scarponistica, comunque.
trottalemme
17-01-2014, 08:12
http://1.bp.blogspot.com/-Db2Im0aWfYY/UaNi74PTLNI/AAAAAAAAFgk/HKWyjaL_PCs/s1600/Horse+gas+mask+war.jpg
Gli eroi dimenticati che non ebbero scelta (http://viaggiandoincontrare.com/2014/01/16/gli-eroi-dimenticati-che-non-ebbero-scelta/).
Mi vien in mente il ritornello di Jannacci: "Povero re.... E povero anche il cavallo, ah sì, e già ....."
Graxie per la foto, fanti in maschera ne svevo bisti a bizzeffe, ma cavalli mai!
Domenica a Cavalese apre una mostra fotografica riguardante la GG nella valli di Fiemme e Fassa.
positivo
17-01-2014, 08:56
Raponzolo delle rocce, abbastanza difficile da vedere!
…alcuni lo chiamano impropriamente anche "artiglio del diavolo" ma credo non sia parente neanche lontanamente di quello africano
il soggetto era sopra l’ingresso di una galleria-osservatorio sul monte Campanella
positivo
17-01-2014, 09:20
Bella foto...
Grazie dotto.rè :!:
...come dice Agenore, parlare di botane così, in pubblico.
…ah, la signorina Agenore, come sta? Che cialtrone che sono :( mi son dimenticato di farle gli auguri di buone feste
…e pensare che Lei è sempre gentile e molto disponibile :lol:
...Appoggio l'idea della gita moto-scarponistica, comunque.
IMHO, se parliamo della zona dell’Ortigara credo che l'idea della gita moto-scarponistica sia difficile da realizzare.
Sempre IMHO, sono posti che meritano di essere visitati con una guida e se ci si vuole rendere conto anche solo in una certa misura di che cosa è successo fra quei sassi, ben che vada è un’escursione che impegna almeno 6-8 ore.
;)
positivo
17-01-2014, 09:24
...
Gli eroi dimenticati che non ebbero scelta (http://viaggiandoincontrare.com/2014/01/16/gli-eroi-dimenticati-che-non-ebbero-scelta/).
GG Grande Giulio, altro bel pensiero.
La guerra è un’atrocità (non saprei come altro definirla) che non guarda in faccia e non risparmia nessuno, uomini, animali, piante, cose… :(
[/QUOTE] ben che vada è un’escursione che impegna almeno 6-8 ore.
;)[/QUOTE]
Bene, si arriva in moto al mattino in un posto concordato, ci s'imfilano gli scarponi e si sale a piedi, poi al ritorno si risale in moto e si torna a casa...😜
Praticamente un ruote&scarponi dell'Alpiraid! :)
IlMaglio
17-01-2014, 22:30
Mi dice mia moglie che proprio adesso Ermanno Olmi, su racconto di Rigoni Stern, sta girando un film ad Asiago per la ricorrenza della Grande Guerra. Tutto in notturna.
@ilMaglio
attendiamo con ansia un'opera del maestro
trottalemme
18-01-2014, 08:43
Mi dice mia moglie che proprio adesso Ermanno Olmi, su racconto di Rigoni Stern, sta girando un film ad Asiago per la ricorrenza della Grande Guerra. Tutto in notturna.
Notizia interessante!
positivo
18-01-2014, 13:32
...agevolo
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/453_news/566551_si_far_il_film_di_olmi_ci_sono_i_finanziame nti/
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/08/24/news/ermanno-olmi-il-mio-film-e-la-guerra-raccontata-da-toni-1.7628255
;)
palopalo
18-01-2014, 17:37
Trottalemme, plaudo alla tua iniziativa di aprire questo thread. Essendo abbastanza avanti con gli anni ho anch’io in casa molte testimonianze della Grande Guerra: lettere, fotografie, cimeli….Lo studio della G.G. è uno dei miei passatempi e dispongo di numerosi volumi ad essa dedicati: ho visitato tutti i principali teatri di scontri del nostro fronte (o meglio, come si diceva allora, della nostra fronte) dal Gavia a Redipuglia. Ogni volta il mio pensiero va, con deferenza, a tutti quelli che quando sono stati chiamati non hanno detto no, o meglio, non hanno potuto dire no. Sono partiti con lo strazio nel cuore sapendo che sarebbero venute a mancare due braccia, le più robuste, per il sostentamento di mogli, figli, genitori e fratelli: l’Italia di allora era prevalentemente contadina. Hanno visto le lacrime di madri, mogli, figli che da quel momento sono vissuti nell’angoscia di saperli esposti al pericolo. E poi le indicibili sofferenze materiali e morali di una guerra devastante in cui le armi avevano un enorme superiorità sull’elemento umano. C’erano uomini maturi di 35 anni in linea con la Territoriale (che loro autodefinivano la Terribile) e ci sono stati i Ragazzi del ’99 che a 18 anni sono andati in prima linea sul Grappa e sul Piave pieni di spirito risorgimentale (se li confronto con i diciottenni di oggi: che abisso!) Purtroppo questa vicenda è poi stata strumentalizzata per fini ideologici dal fascismo, prima, e dalla sinistra poi. Ma credo che, senza pensare alle ragioni e alle motivazioni, senza essere militaristi o antimilitaristi il pensiero debba andare agli uomini, a TUTTI gli uomini indistintamente, che tanto hanno sofferto: questo è il mio pensiero ogni volta che entro in un cimitero di guerra, italiano o austrogermanico. Credo che un grande elogio ci abbia fatto lo scrittore americano John Schindler quando nel suo libro Isonzo rende onore all’Italia che, a differenza di altre nazioni, mantiene e cura con amore tutti i cimiteri di guerra, anche quelli degli ex nemici. Mi permetto di segnalare questi due indirizzi del tubo con i filmati raccolti dall’Istituto per la cerimonia della traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma: a me fa venire i brividi. E’ stata una delle poche occasioni in cui l’Italia si è sentita unita Milite Ignoto 1 Milite Ignoto 2. Speriamo che questa Italia di oggi, tanto malmessa, sappia ritrovare un poco di dignità per onorare in modo degno il prossimo anniversario senza che le ideologie prendano il sopravvento.
trottalemme
18-01-2014, 19:22
Grazie PaloPalo della testimonianza e dell'indicazione. Continua a scrivere...
trottalemme
27-01-2014, 20:44
Interessasse a qualcuno, ho pubblicato un'altra piccola tappa del mio viaggio nel centenario della Prima Guerra Mondiale.
Tappa ancora letteraria in attesa che il tempo sia più favorevole a lunghi trasferimenti in motocicletta...
Il moro di Doberdò (http://viaggiandoincontrare.com/2014/01/27/lalbero-moro-di-doberdo/)
Grazie. Qualunque parola mi rimane in gola e nella tastiera.
Da tempo ho in programma di visitare i luoghi della grande guerra ;)
Grazie per aver "riacceso" la voglia :)
IlMaglio
27-01-2014, 23:00
" ... Sono stati i componenti del Gruppo speleologico carsico a scoprire l'esistenza in Ungheria dell'albero isolato di Doberdò, e dopo la trasferta del 2010 in Ungheria per concordare il prestito, sono riusciti ad averlo per due mesi. Merita pure ricordare che l'Albero Isolato, dal cui omonimo Valloncello, il poeta Giuseppe Ungaretti, il 27 agosto del 1916, scrisse la famosa poesia "San Martino del Carso". .."
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/03/27/news/san-martino-riabbraccia-l-albero-isolato-1.6771503
Domenica ero a Cavalese, sono andato a visitare questa mostra: http://www.valledifiemme.it/mostra-grande-guerra/
sarà che di musei ne ho visto tanti, i principali Rovereto, Caporetto, e anche piccole raccolte private, questa assieme a quella della Marmolada:http://www.trentinograndeguerra.it/context.jsp?ID_LINK=60&area=0&id_context=46
la più interessante: http://www.trentinograndeguerra.it/context.jsp?ID_LINK=60&area=5&id_context=53
Bene se vi trovate in zona è un investimento di 4€ ma non ci andate apposta non li vale!
trottalemme
02-02-2014, 13:55
Un'altra piccola tappa del viaggio nella memoria e nelle memorie.
Fontana Nicolò fu Lorenzo, alpino (http://viaggiandoincontrare.com/2014/02/02/fontana-nicolo-fu-lorenzo-alpino/)
Claudio Piccolo
02-02-2014, 14:00
Impossibile trovare un'altra piccola tappa del viaggio nella memoria e nelle memorie...
...così mi dicono...:-o
Mi permetto di inserire il link Fontana Nicolò fu Lorenzo, alpino (http://viaggiandoincontrare.com/2014/02/02/fontana-nicolo-fu-lorenzo-alpino/)
Claudio Piccolo
02-02-2014, 20:33
cramènta che magòn. :(
Superteso
02-02-2014, 20:38
Che racconto.....
Italiani.... che gente.
Dovrebbero leggerlo due o tre c.....
del 3D dillà!
Sent from 🐾
maiacasa
02-02-2014, 20:43
complimenti per la discussione
trottalemme
02-02-2014, 21:06
Mi permetto di inserire il link Fontana Nicolò fu Lorenzo, alpino (http://viaggiandoincontrare.com/2014/02/02/fontana-nicolo-fu-lorenzo-alpino/)
Grazie smile50! :D
Trotta, sei il solito incorreggibile scrittore! Giá piove, adesso con la storia di Nicolò é anche peggio... Guai se smetti!
"L'acqua è poca e la papera non galleggia" (Cit. Sasà)
@trottalemme
Grazie a Te per questo 3D.
Claudio Piccolo
02-02-2014, 21:54
(al telefono)...fuori nevica, piove, fa freddo e tira vento, manchi solo tu...........tesoro, anch'io ti amo......no, dicevo che manca solo 'naltra disgrassia.
😂😂😂😂😂😂!
"L'acqua è poca e la papera non galleggia" (Cit. Sasà)
Permettimi di ringraziarti, per aver Ricordato.
Ritengo doveroso, per coloro che hanno la possibilità di farlo, visitare almeno una volta i luoghi dove la GG si è combattuta.
positivo
03-02-2014, 15:02
…bel racconto, bravo Giulio.
Immagino anch’io sia andata così per il povero Nicolò e spero per lui che almeno sia riuscito a vedere la sua casa ai piedi dello Spitz
positivo
03-02-2014, 15:06
...no, dicevo che manca solo 'naltra disgrassia.
…qualcosa di più “leggero” sull’argomento lo ho già postato qualche tempo fa, ma far prima, agevolo così
http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Asiago/Lapide_ad_un_episodio_di_guerra
http://www.altopiano7comuni.it/home/detail.asp?iData=1397&iCat=448&iChannel=24&nChannel=Articles
trottalemme
03-02-2014, 15:59
Bello ricordare anche questi episodi. Purtroppo, per sua natura, in un evento che ha procurato 750.000 vittime fra militari e civili solo fra gli italiani non possono che prevalere i ricordi luttuosi.
Nel mio piccolo, il mio intento nel riportare a galla frammenti degli avvenimenti accaduti un secolo fa è quello di onorare i caduti, ridando vita alla loro umanità. Altri, più importanti di me, indicheranno significati più "alti".
Tommasino
03-02-2014, 16:11
Fra le varie letture riguardanti il conflitto in questione, ricordo un passaggio particolare.
" ... Viene stabilita la fine delle ostilità il giorno X, alle ore 14.00. E fino a quell'ora gli opposti schieramenti continuano a spararsi reciprocamente fino all'ora concordata..."
Trovo agghiacciante che alcuni di questi ragazzi, perche' tali erano, hanno trovato la morte, fino all'ultimo minuto di guerra... come se una persona dovesse uscire dall'ufficio, all'orario concordato, dopo una giornata di lavoro..............
maurizo mazzini
03-02-2014, 16:49
Assolutamente doveroso vistirare quei luoghi almeno una volta,soprattutto per
i giovani! un ringraziamento a Giulio per la bella iniziativa. Questi luoghi mi hanno
sempre appassionato fin da giovane quando per la prima volta,più di 50 anni fa,
ho visto a Bassano la statua del Gen.Giardino e visitato il monte Grappa.Da allora
mi son sempre interessato con letture e visite ogni volta che ne ho avuto la
possibilità: dal sacrario di Asiago a Redipuglia,al Montello, al Pasubio sul quale si
poteva salire in moto facendo la Stada degli Eroi e degli Scarubbi.Ho provato
qualche anno fa a salire in moto a Passo Buole(la Termopili Italiana),ma purtroppo senza fortuna causa caduta.Ho avuto l'occasione di vistare i campi
di battaglia in Francia a Verdun.Tutte le volte non posso fare ameno di raccogliermi in doveroso silenzio ed immaginare la vita e gli stati d'animo di quei
soldati più o meno giovani dell'una e l'altra parte.
Ancora grazie Giulio per la passione e per i racconti.
Io ha avuto la fortuna di ascoltare i racconti di mio nonno ,cavaliere di Vittorio Veneto. Le sue storie sulla guerra combattuta nelle trincee mi hanno accompagnato da bambino e da ragazzo poi. Se organizzate mi piacerebbe molto esserci.
vi segnalo questo luogo che è veramente toccante (tra Brunico e Cortina):
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/703/4diz.jpg[/URL]
http://imagizer.imageshack.us/v2/xq90/513/enjk.jpg (https://imageshack.com/i/e9enjkj)
Prinz Eugen
05-02-2014, 19:59
"...che aveva il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore".
Il nonno Berto, classe 1878, da Turriaco, ai piedi del Carso, K.u.K. 97° Infanterieregiment. Dopo qualche mese in Russia, fu utilizzato come gendarme nell'Isontino fino all'arretramento sul Carso, linea di difesa austriaca, all'inizio di giugno del '15. Ritornò a casa la vigilia di Natale del 1918.
"Riuscivamo, con i telescopi militari, - raccontava - a vedere le persone che camminavano in piazza a Turriaco, occupata dagli italiani. Uno aveva riconosciuto la moglie che stendeva i panni".
Si intravvedeva nei suoi occhi la sofferenza per quei ricordi.
E qualcuno diceva che la guerra era bella...
Ecco perchè non bisogna dimenticare.
trottalemme
05-02-2014, 20:03
Bella testimonianza, Giovanni.
maurizo mazzini
05-02-2014, 20:59
Volevo ricordare un lato molto oscuro e sconosciuto ai più.Le decimazioni ordinate dal Gen.Luigi Cadorna iniziate dal 1917(appena prima di Caporetto),
in sintesi soldati e ufficiali fucilati molto spesso sul posto a volte addirittura
scelti a sorte, quasi sempre senza un processo la causa spesso inventata:
codardia innanzi al nemico.Gli studi parlano almeno di 4000 morti molto spesso
passati come 'dispersi' e sotterrati alla bella meglio.Furono eliminate intere
compagnie.Gente che non ce la feva più,mesi e mesi in prima linea senza
licenze,e sappiamo in quali condizioni.Questo tipo di terrore serviva ,secondo
le alte gerarchie,a spingere i soldati a non mollare.Ricordiamoci anche di Loro.
IlMaglio
06-02-2014, 08:22
Quando cade la commemorazione?
Scusa se mi è sfuggita la domanda. Per anni e anni si è tenuta nell'ultima domenica di agosto, adesso dovrebbe essere cambiata. Mi informo e ti farò sapere.
Il ricordo di mia nonna Marina, quando alla popolazione fu dato l'ordine di evacuare sotto l'incalzare della Strafexpedition:
Il 16 maggio 1916, a Posina, verso mezzogiorno, un ufficiale mi si presentò in casa, gridandomi: “Dov’è il Segretario?!”.
Il segretario comunale era mio marito, il dott. Enrico Sella, e da due giorni era assente da casa, perché impegnato nella raccolta di morti e feriti nella zona, battuta dal terribile bombardamento degli austriaci.
Per fortuna, arrivò dopo poco e così gli fu comunicato l’ordine di disporre l’immediato sgombro del paese. Mandò uomini e soldati ad avvisare la popolazione. La gente dovette subito muovere verso Arsiero. Io camminai da Posina ad Arsiero, ricordo, tenendo per mano una bambina. Fra un paio di mesi, avrei avuto il mio primo figlio, che avrebbe ricordato nel suo nome la nostra profuganza da Posina e da Tonezza.
Ad Arsiero, mio marito mi lasciò una busta con il denaro delle famiglie dei richiamati e tornò subito a Posina, dopo avere ottenuto dal comando militare una carretta di artiglieria e un cavallo. Tutto intorno, era uno scoppio di bombe e mitragliatrici e i monti sembravano un incendio.
Sulla carretta (seppi dopo), furono adagiati vecchi e malati, raccolti da tutte le contrà di Posina. Inoltre, vi fu caricata la parte più importante dell’archivio comunale. Il Segretario comunale fu tra gli ultimi a lasciare il paese.
Riuscimmo a ritrovarci, nella confusione della gente che fuggiva dai paesi sotto la minaccia dell’invasione austriaca, dopo tre giorni. Il Municipio di Posina fu fissato a Longare, assieme a quelli di Velo d’Astico e di Tresché Conca.
Marina Sella
A Tonezza invece i secolari archivi comunali furono distrutti dai bombardamenti (italiani).
La versione lunga della Canta di Monte Cimone - una versione breve fu musicata da Franco Potenza, ma non riporta il ricordo di Nicolò Fontana. Perdonabile una certa retorica montanara, essendo la Canta stata scritta dai figli di coloro che combatterono. Il testo in questa versione fa riferimento ad un giornale locale chiamato "Il Cimone".
Stormisce il bosco ed è Monte Cimone
che sussurra dal verde altipiano:
Come bandiera hai scelto il mio nome,
giornale vicentino e tonezzano.
Son fiero, se pur tu carta stampata
sei, ed io montagna martoriata.
Nel ciel quota milleduecentotrenta
tocco, di picchi e di selve fantastico
tra le vallate dove scorre lenta
l’acqua pura del Riofreddo e dell’Astico.
Qui fu difesa, nella Grande guerra,
l’Italia libera e la nostra terra.
Nel novecentosedici, di maggio,
mentre tra i pascoli, le case e i prati
sorrideva alla primavera il raggio
del sole, l’orda dei barbari armati
ruppe il confine e, con trionfante boria,
credé di aver in pugno la vittoria.
La ridente contrà, la casa e il campo
abbandonaron tutti i Tonezzani.
Muti gli uomini vidi cercar scampo,
le donne e i bimbi in pianto, nelle mani
un misero fardello, sul sentiero
che pel mio fianco mena giù ad Arsiero.
La boscaglia di faggi e la pineta
ai fuggitivi davano la difesa
e il mormorar di piante dava lieta
parola. Ma dei monti la distesa
era rombo e incendio, nell’offensiva
che l’Austriaco voleva “punitiva”.
Il venticinque maggio, gli invasori
prorompon sul Cimone. Dallo spalto
Vicenza puntano, cinta di fiori
e d’opere. Farebbero il gran salto
se dal Caviojo e dalle balze attorno
gli alpini non vegliasser notte e giorno.
Tra le rocce all’attacco con asprezza,
mitragliamenti, cannonate, fuoco.
I finanzieri tentan, per Valezza,
riconquistar la sommità e per poco
sfugge il due luglio la vittoria. I forti
sono respinti, con feriti e morti.
Ancora notti d’agguato e d’assalto
sugli strapiombi, in quel luglio infuocato.
E, il ventitré all’alba, attaccano l’alto
macigno, con il sole appena nato,
alpini del «Valleogra» e, in compagnia,
centocinquantaquattro fanteria.
Di rosso sangue ogni pietra ha la traccia,
ma sulla cima alfine il tricolore
nell’aria sventola, al nemico in faccia.
La gioventù d’Italia con furore
occupa il culmine e tra sassi e rupi
salda s’apposta, leoni contro lupi.
Sventola il tricolore sulla piana,
mentre in piedi sulla trincea contesa
il Tonezzano Nicolò Fontana
guarda Tonezza, occupata e offesa.
La sogna libera, via l’invasore,
e l’alpin cade, colpito al cuore.
Rabbiosa l’inimica armata tenta
di ributtare in basso gli Italiani
e, nella torrida mortal tormenta,
i nostri attacchi ribattono vani.
Nell’armi avverse, quassù sul Cimone,
libera vita a servitù s’oppone.
Il ventitré settembre esplode morte,
quando spaccato dalla dinamite
è il mio cuor di montagna e la sorte
chiude in profonda tomba mille vite,
i fanti dell’ardimentosa «Sele»,
come il «Valleogra» al Cimon fedele.
Squartata la montagna dalla mina,
infranta al cielo la ventosa vetta,
nel verde delle piante per la china,
macigni, membra, qualche baionetta.
Poi tutto tace. Ai sepolti lamenti
eco lontana dan solo i torrenti.
Stormisce il bosco e sull’altopiano
Monte Cimone sussurra: Venite,
o cittadini di monte e di piano,
a mirare le mie aperte ferite.
Al Sacello portate un ciclamino odoroso,
raccolto nel cammino.
E tu, giornale dal mio nome chiaro,
ricorda che a Tonezza qua davanti
essi son morti, perché al montanaro,
come a quei di città, non siano infranti
i diritti, perché dignità umana
e libertà non sian parola vana.
Spero possa interessare
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/02/10/foto/la_guerra_mai_vista_in_mostra_gli_scatti_inediti_d el_primo_conflitto_mondiale-78220325/1/#1
trottalemme
15-02-2014, 08:07
Grazie della segnalazione Vincenzo!
trottalemme
15-02-2014, 20:46
Altro piccolo racconto dell'umanità in guerra:
http://viaggiandoincontrare.com/2014/02/15/siamo-tutti-stupidi/
Guarda, fra le foto della mostra di Milano, che spero riuscir di vedere, e il tuo racconto dei fanti di Verdun, mi è venuta voglia di rileggermi Tempeste d'acciaio, adesso vado giù e me lo porto sul comodino.
Ma domani, se il tempo regge, vado a far un giretto. Com'è la situazione strade in Vallarsa?
Magari vado a prendere un caffè e torno.:lol::lol::lol::lol::lol::lol:
Domani credo non sia una bella giornata hanno messo acqua e non a.vite per correggere il caffè ....
positivo
15-02-2014, 21:55
:thumbup:...
Magari vado a prendere un caffè e torno.:lol::lol::lol::lol::lol::lol:
...domani è previsto coperto ma senza fenomeni fino a sera (18:30/19:00) per cui il caffè lo offro io: fammi solo sapere per che ora passi e dove trovarci.
:thumbup:
Claudio Piccolo
15-02-2014, 22:03
porca vacca!! xè che gò ancora un po' la testa che và 'torno sennò venivo anche in verticale sulle mani! :cry:
positivo
15-02-2014, 23:39
porca vacca!! xè che gò ancora un po' la testa che và 'torno ...
...a causa delle Olympic girls?
:lol::lol::lol:
Claudio Piccolo
15-02-2014, 23:45
bè, visto che da 10 gg sono a casa ho tutto il tempo per gustarmele per bene.:lol:
http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=409166
:thumbup:
...domani è previsto coperto ma senza fenomeni fino a sera (18:30/19:00) per cui il caffè lo offro io: fammi solo sapere per che ora passi e dove trovarci.
:thumbup:
Dove non so, e nemmeno a che ora perchè sono appena rientrato! ma se mi sveglio presto credo che potrei essere dalle parti di Schio in un paio d'ore. Cioè verso le dieci e mezzo- undici. Se ti dessi uno squillo o mandassi un sms quando parto?
"L'acqua è poca e la papera non galleggia" (Cit. Sasà)
positivo
16-02-2014, 08:55
...squillo, sms, mail, segnali di fumo, quello che vuoi :D
Bueno, siccome la fortuna aiuta gli audaci e Positivo è rispettoso degli equilibri tattici, nonostante la copertura dl cielo e la pioggia in altopiano (poveri sciatori!), abbiamo avuto un piacevolissimo surrogato, al bar della Barricata.. Così imparate a star a casa, invece di testare i percorsi dell'anno del Centenario...😄😄😄😄😜
Abbastanza criptico, Valter, per suscitare la curiosità di chi sappiamo?
trottalemme
16-02-2014, 18:42
Ecoli lì, sempre a ostarie... Bar della Barricata? Dove l'è? Valter: questo no 'l ghe xera miga nel piano del giro del centenario!
positivo
16-02-2014, 18:56
...😄😄😄😄😜
Abbastanza criptico, Valter, per suscitare la curiosità di chi sappiamo?
...si, 'na roba giusta, vedrai che quando la testa finirà di girargli, si alzerà dalla poltrona nella quale è sprofondato e si farà sentire
:cool:
positivo
16-02-2014, 19:01
... Bar della Barricata? Dove l'è? Valter: questo no 'l ghe xera miga nel piano del giro del centenario!
...abbiamo fatto una strada alternativa per confondere le acque
:lol::lol::lol:
Claudio Piccolo
16-02-2014, 20:21
coooooosaaaa???????? el Trotta che no sà dove xè la Baricata!....e scomèto gnànca la Baricatèa!!! hai hai hai hai hai no Alpitour? :mad:
Vorrei portare mio figlio 23 anni, nei magnifici luoghi dove si svolse la Grande Guerra, sicuramente farà bene ad entrambi, capisco, che in un fine settimana vedremo una piccolissima parte, consigliatemi una o più località dove poter avere almeno un'idea... Ovviamente in moto!
Grazie per il post molto appassionante.
P.S. Mio nonno materno era in Cavalleria, l'unica cosa che mi è stato raccontato, che quando cadde da cavallo in carica, a seguito di una raffica di mitraglia, gli passarono sopra più 100 cavalli, senza toccarlo minimamente, incredibile, sopravvisse alla Guerra ma tornò a casa molto diverso.
trottalemme
17-02-2014, 08:10
I luoghi sono moltissimi, ovviamente. In un fine settimana, venendo da Genova, Monte Grappa e Montello-Piave. Portati un libro da leggere insieme nei luoghi che visiti.
trottalemme
17-02-2014, 08:14
Claudio, se la Baricata xe quea del Costo, me g'ha fuorviato "bar", parché xe n'ostaria no 'n bar.
positivo
17-02-2014, 08:43
I luoghi sono moltissimi, ovviamente. In un fine settimana, venendo da Genova, Monte Grappa e Montello-Piave. Portati un libro da leggere insieme nei luoghi che visiti.
Ottimo suggerimento.
Aggiungerei anche che cercando su internet "grande guerra in moto" avrai solo l'imbarazzo della scelta e quando avrai deciso quale sarà la tua meta, per capire solo un po' di che cosa è successo in quei luoghi, della vita dei soldati al fronte e tutto il resto, puoi cercare una buona guida che ti possa accompagnare nelle trincee e nei campi di battaglia e che te lo racconti... IMHO
positivo
17-02-2014, 08:53
Claudio, se la Baricata xe quea del Costo, me g'ha fuorviato "bar", parché xe n'ostaria no 'n bar.
...ah, ah, ah, el pensava el prof. de trovarte impreparà e invesse tò, ciàpa!!!!
:lol::lol::lol:
Infatti il dotto-re parla di "piacevolissimo surrogato" sia di bar che del suo ...contenuto
;)
Vorrei portare mio figlio 23 anni, ....
probabilmente il sito è già stato indicato nel corso del 3d ma è un ottimo punto di riferimento per sfogliare appuntamenti eventi nonchè sedi museali da visitare
http://www.trentinograndeguerra.it/events.jsp?ID_LINK=21&area=7
ovviamente un saluto ai parrocchiani sempre in giro
Claudio Piccolo
17-02-2014, 13:01
Claudio, se la Baricata xe quea del Costo, me g'ha fuorviato "bar", parché xe n'ostaria no 'n bar.
vàrda ciò el Trotta che in forma ch'èl xè! :rolleyes:
http://i57.tinypic.com/sz8sqv.jpg
Vevo, è l'ostevia della bavvicata, non il bav, è stata una svista, noialtvi fevvavesi siamo adusi a bav e vistovanti di lusso, vifuggiamo le ostevie a meno che non sia pvopvio necessavio o inevitabile, e la paoletta è una vagione più che valida pev vitovnave e fvequentave quel sito.
Com'è che si eva definita, Valtev? Sepavata? Ova mi sfugge....:lol::lol::lol::lol:
trottalemme
17-02-2014, 22:10
Favfalloni! :lol::lol::lol:
positivo
17-02-2014, 22:22
..."già" separata
:cool:
Claudio Piccolo
17-02-2014, 23:41
che è! 'na cuggina della Sabbrina?............ la sarìa anca un fià pì comoda. :confused:
positivo
18-02-2014, 22:37
...di terzo o quarto grado ...credo :confused:
...comunque il problema é trovare parcheggio; domenica siamo stati fortunati
:lol::lol::lol:
positivo
24-02-2014, 08:47
...un piccolo omaggio a Fontana Nicolò fu Lorenzo, Alpino ed al suo Spitz
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/image_zpse1d62034.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/image_zpse1d62034.jpg.html)
IlMaglio
24-02-2014, 19:24
Spitz visto da... ?
trottalemme
24-02-2014, 20:07
Già! Da dove?
positivo
24-02-2014, 22:38
...dalla Casara Trugole, non lontano dal Campolongo
..."già" separata
:cool:
Al Posi non sfugge niente....
"L'acqua è poca e la papera non galleggia" (Cit. Sasà)
Per la Grande Guerra in moto non posso che consigliare tutta la zona del fronte dell'Isonzo. C'è tutto: storia, paesaggio e stupende strade (su asfalto e fuori).
L'Isonzo è a mio avviso il più bel fiume d'Europa; ho letto che verrà candidato a patrimonio dell'Unesco.
La linea del fronte si trova in gran parte in Slovenia, ma anche in Italia.
I singoli posti, le strade e soprattutto le "stradine" (anche fuori dall'asfalto) sono davvero tante. Ci vorrebbero tre-quattro giorni, ma ci si può accontentare di una scorpacciata giornaliera, se ci si trova sul posto non troppo tardi di mattina.
L'itinerario di base più semplice da suggerire è ripercorrere il corso dell'Isonzo, dalla foce alle sorgenti. Da quella direttrice ci sono alcune decine di "diversioni" e approfondimenti. Meraviglioso.
trottalemme
26-02-2014, 08:10
Ottimo suggerimento.
bikerold
26-02-2014, 17:34
E l'altopiano di Asiago dove lo mettete? Il museo della grande guerra di Canove, l'ossario di Asiago, il forte Belvedere, il forte Verena con la sua splendida vista, ecc.
:D
trottalemme
26-02-2014, 17:47
Altro ottimo suggerimento. :D
Claudio Piccolo
26-02-2014, 17:58
per quanto riguarda forte Verena io e Giulio siamo già d'accordo, io ho detto che se non gli dispiace vengo su con l'XT lui dice che sta più comodo con l'RT e l'ultimo che arriva paga da bere.
positivo
26-02-2014, 22:57
...e del sistema fortificato di Matassone di Vallarsa? :confused:
...Vallarsa? ...ho detto Vallarsa? ...sì, ma dall'altra parte
:lol::lol::lol:
bikerold
28-02-2014, 14:47
per quanto riguarda forte Verena io e Giulio siamo già d'accordo, io ho detto che se non gli dispiace vengo su con l'XT lui dice che sta più comodo con l'RT e l'ultimo che arriva paga da bere.
Fate un fischio che mi aggrego. :lol:
Prinz Eugen
28-02-2014, 23:10
San Martino del Carso, quota 186, toponimo di guerra "Bosco Cappuccio".
A Bosco Cappuccio, con la Brigata Pisa, c'è il colonnello Cesare Faccini, che lascerà un libro di memorie.
"La rada vegetazione che le artiglierie schiantano e smozzicano giorno per giorno costituisce un curioso ornamento di questo paesaggio sconvolto. Si finisce per individuare, conoscere, amare ogni tronco, ogni fusto.Ognuno ha il suo nome. E quando non costituiscono un ricordo delle lotte sostenute fin qui, servono ottimamente di orientamento".
A San Martino c'erano la Quercia spaccata, l'Albero isolato, l'Albero storto.
Dell'Albero isolato, l'Albero del 46° Reggimento Honved, conservato in un museo di Szeged e tornato lo scorso anno a San Martino per alcuni mesi (una splendida mostra museale, premiata, tra l'altro, da un ampio successo di pubblico) ho già parlato.
Non sapevo che anche l'Albero storto avesse avuto lo stesso destino: è stato rintracciato dal Gruppo Speleo di San Martino a Temesvar, Transilvania (ai tempi dell'Impero era Ungheria, ora si chiama Timisoara e sta in Romania). E' stato riportato in patria dai soldati del 61° Reggimento Honved, reclutati, appunto, nel Distretto di Temesvar. Su di esso una targa in metallo: "Questo albero fu tagliato dal sacro suolo di San Martino, bagnato dal sangue dei nostri eroi, a ricordo ed in memoria dei caldi e duri giorni del Reggimento che, assieme ai Reggimenti della 17a Divisione di fanteria, con tenace coraggio e spirito di sacrificio difese per oltre un anno questo luogo".
Il Carso è magico, pieno di energia e solitudine: sa essere struggente.
Prinz Eugen
28-02-2014, 23:33
Però, per una gita di un giorno con passi e curve, forse il luogo giusto è il Monte Piana. A pochi chilometri da Cortina d'Ampezzo, di fianco alle Tre Cime di Lavaredo (si può arrivare in moto fino ai ghiaioni e poi in un quarto d'ora di cammino - in piano - sotto le pareti nord...strada a pagamento), con ai piedi il Lago di Misurina: ci si può arrivare direttamente con la moto ed è (ora) un paradiso!
Italiani ed Austriaci vi si affrontarono in un interminabile corpo a corpo dall'inizio della guerra a Caporetto, senz'acqua d'estate e con metri di neve d'inverno.
I Dolomiten Freunde hanno restaurato mirabilmente ricoveri e camminamenti, postazioni e trincee: un tuffo nel passato, direttamente su un campo di battaglia della Grande Guerra.
Ora i Dolomiten Freunde sono al lavoro (molto è già stato fatto) sul Pal Piccolo, nelle Alpi Carniche, sopra il Passo Monte Croce Carnico: ci vuole un'oretta di scarpinata per arrivarci, ma chiunque viene è benvenuto.
Ho letto diversi libri sull' argomento, l'ultimo, la Guerra Bianca' mi piacerebbe trovare qualcosa, ma dell'altra parte del fronte, dei nostri "nemici" anche loro devono aver sofferto e non poco, lo so, e' difficile trovare qualcosa che sia stato tradotto in Italiano.....ma son sicuro che qualcosa ci deve pur essere...
trottalemme
11-03-2014, 20:07
Anch'io soffro di non leggere il tedesco...
positivo
12-03-2014, 13:41
.....ma son sicuro che qualcosa ci deve pur essere...
...ho avto anch'io quest'idea e qualcosa c'é, ecco un paio di titoli:
Fritz Weber - Tappe della disfatta (tit. originale “Das Ende einer Armee“)
Otto Sedlar - La verità Austriaca sull’Ortigara (in arrivo)
Prinz Eugen
12-03-2014, 13:55
Ho letto diversi libri sull' argomento, l'ultimo, la Guerra Bianca' mi piacerebbe trovare qualcosa, ma dell'altra parte del fronte, dei nostri "nemici" anche loro devono aver sofferto e non poco, lo so, e' difficile trovare qualcosa che sia stato tradotto in Italiano.....ma son sicuro che qualcosa ci deve pur essere...
C'è questa piccola casa editrice, "Libreria Editrice Goriziana", in breve LEG, che ha pubblicato varie opere "dell'altra parte" tradotte in italiano. Ne cito alcune:
Ernst Bauer, "Boroevic, il leone dell'Isonzo", LEG 2010 € 18,00
Josef Seifert, "Isonzo 1915", LEG € 20,00
Hans Killian, "Attacco a Caporetto", LEG 2005 € 22,00
Alice Schalek, "Isonzofront", LEG 2010 € 18,00
Erwin Rommel, "Fanteria all'attacco", LEG 2012 € 20,00
Erwin Rommel è proprio lui, la Volpe del deserto, che partecipò da tenente all'attacco di Caporetto. L'opera, in realtà, interessa soprattutto il fronte occidentale ed è un po' un manuale sull'uso della fanteria.
Alice Schalek fu una corrispondente di guerra, la prima donna - credo - a svolgere questo compito. Al di là di una prosa che non può che essere datata è estremamente interessante.
La LEG organizza da alcuni anni a Gorizia "E'storia", manifestazioni e convegni che annoverano la presenza di importanti storici. Quest'anno si svolgerà dal 22 al 25 maggio e si intitolerà "Trincee": mi sembra ci sia tutto per interessare gli amanti della storia della Grande Guerra. Per gli interessati www.estoria.it
IlMaglio
14-03-2014, 18:54
Karl Schneller, 1916 - Mancò un soffio - dDario della Strafexpedition dal Pasubio all'Altipiano dei 7 comuni, Arcana editrice, Milano, 1984.
mi unisco a voi a questa ricorrenza. io ho vissuto con mio nonno i suoi ricordi e siamo stati insieme nel ricovero dell'Adamello dove ha combattuto, sapete del cannone sull'Adamello? lui e' stato uno degli artiglieri,poi e' stato trasferito nella conca presena,ogni anno sono sempre andato su, fino a quando il ginocchio ha detto basta , ora vado per musei.Sto cercando un libricino dal titolo "Musei storici e della Grande Guerra del Veneto”. Si tratta di un volume che è stato curato da Mauro Passarin e pubblicato almeno dieci anni fa dalla casa Editrice ADLE edizioni, introvabile qua da me se qualcuno lo avesse......
Claudio Piccolo
15-03-2014, 15:47
io ho vissuto con mio nonno i suoi ricordi e siamo stati insieme nel ricovero dell'Adamello dove ha combattuto, sapete del cannone sull'Adamello? lui e' stato uno degli artiglieri.....
incredibili vicende umane.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CDUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fweb.tiscalinet.it%2Fvoneleda%2Fca nnone%2F&ei=YFgkU5nsHYSAywP--oIo&usg=AFQjCNE4DU3pL03YrRZ0vTsvcr_lzFrvjw&sig2=7WJRbpVKZnJwRTOrSz8FVg&bvm=bv.62922401,d.bGQ
Claudio Piccolo
15-03-2014, 18:56
"Torneranno i prati".
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=7&cad=rja&uact=8&ved=0CFMQFjAG&url=http%3A%2F%2Fwww.tmnews.it%2Fweb%2Fsezioni%2Fv ideo%2Fin-trincea-sul-set-di-torneranno-i-prati-di-ermanno-olmi-20140315_video_12284685.shtml&ei=_YQkU8vrBo7csgbKqYC4DQ&usg=AFQjCNFjIb1gmMkaq1mrBkmOqqAifS8zHQ&sig2=O5ILvlcY46tP2H0LTCmnHg&bvm=bv.62922401,d.Yms
Testi austriaci tradotti, Fritz Weber "tappe della disfatta" e altri titoli, Peter Fiala "il piave 1918", entrambi ufficiali austriaci nella gg.
Poi interessante Pivko "noi che combattemmo" sloveno, tenente k.u.k, protagonista di Carzano.
Testi austriaci tradotti c'è ne sono molti.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
gianni pieropan, "1917 gli austriaci sull'ortigara" arcana editrice 1983.
Prinz Eugen
16-03-2014, 10:43
Vedo che c'è tanto da leggere, tanti luoghi da visitare, tanta voglia di non dimenticare, tanto bisogno di ritrovare, ognuno di noi, le nostre radici, per costruire su queste, nella libertà e nel rispetto, il nostro futuro.
Il ricordo della Grande Guerra sarebbe ben poca cosa se si volgesse solamente al passato senza volgere - con gli insegnamenti, le emozioni, le considerazioni - il proprio sguardo al futuro.
In questo Paese di "nani, saltimbanchi e ballerine" (cit.) c'è tanto da fare. Mi pare di vedere che c'è anche tanta gente che ha voglia di farlo.
si ,ma se chiedo ad un mi nipote cosa ne sa della prima guerra mondiale mi guarda con occhi spalancati e mi da del vecchio
Artemide
16-03-2014, 13:22
La casa di mio padre è vicinissima all'Ossario del Montello.
Sono cresciuta sentendo quei luoghi e persone familiari. Le pietre ed i marmi non mi sono mai parsi freddi, neppure da bambina.
Guardate questo video
http://www.nationalgeographic.it/multimedia/2014/03/11/video/guerra_bianca_il_video_del_fotografo-2047834/1/
albertopape
16-03-2014, 22:17
National Geografic di marzo
bellissimo articolo e foto su "la guerra bianca"da non perdere!
Mi permetto un consiglio, il Carso, il fronte montano, sono affascinanti e molto conosciuti, pochi si interessano al fronte del piave dal montello al mare, invece nascondono storie interessanti sul periodo di occupazione, sulle 3 battaglie. I ricordi fisici sono quasi scomparsi, invece i ricordi umani sono ancora Ben presenti, come dice Paolini il primo dopo guerra lungo il piave è finito negli anni 80 e non del tutto nelle menti delle persone. E comunque ritrovare i luoghi di Hemingway, o un vecchio bunker nascosto dai rovi, il fosso ex Trincea, il punto da dove partiva a nuoto Bafile, la spiaggia dov'è nato il battaglione San Marco, ecc. , da delle emozioni non trascurabili.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
trottalemme
18-03-2014, 10:04
E' vero. Bravo Celio!
Da notare che si presta benissimo a un giro in moto da giornata, e si può ristoratorsi presso qualche osteria dell'epoca.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
trottalemme
18-03-2014, 14:44
Qualche nome, Celio?
I locali sono generalmente ristrutturati ma esistenti fin dall'epoca e forse prima, tipo cae a s. Andrea barbarana zona fagare' della battaglia, o l'osteria in piazza a fagare' stesso, bar centrale a zenson di piave stessa zona, li si in piena zona battaglia del solstizio con una buona guida puoi rivedere i posti precisi quasi al metro direi Dove si sono svolti i fatti, dal mulino della sega (non è un locale) al punto dell'argine Dove i bosniaci hanno respinto a bombe a mano un contrattacco italiano, il gonfo di Fossalta di piave da dove partivano a nuoto i famosi caimani del piave, purtroppo una decina di anni fa hanno chiuso l'osteria all incrocio per Losson che si vede in molte foto dell'epoca, la casa è ancora lì ma chiusa, poi a Jesolo ma in verità quasi Eraclea, lungo il piave c'è una vecchia osteria ora ristorantino (di la dal fiume) mi pare si chiami ora), lo scolo Palombo che si intaso' di cadaveri austriaco in più parti, ex posti di medicazione tipo chiesette ancora esistenti tipo quella di s. Antonio ex casa del soldato, varie case riportate nei testi come capisaldi ancora esistenti, e poi risalendo il piave si perde il conto soprattutto nel montello, ma il bello è che i vecchi sono morti ma la memoria è stata così tanto tenuta viva in queste zone che trovi i loro figli che ancora ti possono dare indicazioni precise di cosa trovate e dove.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
sbaglio o a fagarè c'era l'osteria zanin che si vede nel film La Grande Guerra con Gassman e Sordi indimenticato film di monicelli? Qualcuno di voi ne sa qualcosa in più?
Ricordo che alcune location del film erano in friuli
L'osteria Zanin non mi viene in mente, forse sarà un nome di fantasia? O forse è quella indicata da me che stava in piazza, tieni presente che fagare' (sono nativo di la in pratica) è composta di tre borghi.
Comunque sparito la zona dal montello in giù a destra del piave fu talmente bombardata a più riprese che fai sono stati gli edifici resistiti in piedi anche in forma di ruderi Pet un area di un paio di km dal piave, famoso un capitello della madonna a Fossalta unico manufatto salvatosi, ed è ancora lì! Mentre sulla sponda sinistra furono distrutti meno edifici soprattutto i campanili usati come osservatori dagli artiglieri austriaci, era zona di occupazione e pago' più con la fame che con le bombe, infatti i maggiori resti di bunker o manufatti bellici sono a destra, anche se interessantissimi sono quelli austriaci a Susegana.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
Grazie Celio! Buone informazioni per un giretto mordi-e-fuggi!
"L'acqua è poca e la papera non galleggia" (Cit. Sasà)
Ieri due piccole sorprese lungo la strada. Uscito in bici percorro una strada fatta 1000 volte, in pratica si tratta dell'argine s. Marco, che va da fagare della battaglia a Jesolo, durante la guerra era stato trasformato in 2^ linea, all'altezza di Croce (tra fiale di piave e San dona) vedo l'emergere di un manufatto in cemento armato mai notato prima, mi fermo a osservare e chiaramente si tratta di piccolo bunker da difesa fissa forse a suo tempo dotato di cupola in metallo, un km più avanti stesso lato della scarpata un muro sempre in cemento armato, troppo basso e corto (20m) Per essere di contenimento, quai certo sia la traccia di una trincea. Siamo in piena zona di una delle teste di ponte austriache durante la battaglia del solstizio (giungo 18), a 300m in linea d'aria da dove 4 anni fa durante un lavoro di scavo sono emersi i corpi di una ventina di cadaveri rivelatisi ungheresi.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
Quindi volendo si scende dal montello (con molti siti interessanti da visitare) sulla riva destra (italiana), grave di Papadopoli e isola dei morti (nome significante), monumenti e cippi ricordo, ponte della priula si passa alla riva sinistra (austriaca) si sale a Susegana con i resti della trincee austriache in galleria, sotto il ponte ferroviario di Ponte della Priula trincee italiane, si scende sempre a destra a Tezze con il cimitero inglese, so arriva a s. Lucia si ripassa il piave e si arriva a Maserada e Saletto con monumenti e cippi vari, si scende a S. Bartolomeo, mulino della sega (primo sconto a fuoco di un reparto di ragazzi del 99) con testo di case e trincee, bunker e case ancora abbitate riportate dai rapporti dell'epoca in tutta la zona (cas Giacomini ecc..), a 3 km Fagare della battaglia con grande ossario italiano, dentro le salme di un paio di amici di Hemingway e altri decorati e eroi, ci sono conservati i muri originali con le famose scritte (meglio vivere un giorno da leoni che cento anni fa pecora), (o tutti eroi al piave o tutti morti), commoventi, a un km il ponte sul piave di Ponte di Piave, e l'inizio dell'argine di S. Marco, sempre rive destra, dove è stata scattata la famosa foto che sembra un quadro, quella che rappresenta un manipolo di italiani circondato da austriaci con l'ufficiale che spara e si vede la fiammata del colpo, foto tratta dal rullino della macchina fotografica ritrovata addosso al corpo di un cappellano militare italiano morto in quello scontro.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
Il luogo dove inizia l'argine di San Marco di chiama Bocca Callalta.
Da qui sempre a destra si inizia percorrendo l'argine regio, dove era posizionata la prima linea italiana, nei primi 2-3 km si passa sopra al luogo esatto Dove un reparto bosniaco bene lasciato al suo destino dagli austriaci, resistettero alla fine solo con pugnali e bombe a mano agli assalti italiani i quali capita la situazione li lasciarono li isolati e questi alla fine si arresero. Sempre li in zona c'è il sito conosciuto come "la fossa" trincerone corazzato italiano in riva al piave ora interrato, poi qualche postazione di mitragliatrice sparsa, qualche testo di trincerone corazzato italiano mezzo interrato o nascosto dalla vegetazione. Questa è zona piena della seconda testa di ponte austriaca, in decenni il lavoro agricolo dell'uomo ha cancellato tutto o trasformato, ma se ci si ferma ad osservare magari aiutati da una buona guida si riconoscono negli sterrati e nei fossi i resti delle linee di trincea, e osservando da Spa l'argine regio il campo di battaglia si può tranquillamente visualizzare i movimenti dei vari reparti. Resti ben conservati e adibiti a memoria storica sono rari, facilissimo invece in quella zona camminate per i campi e trovare ancora sul terreno spezzoni metallici di granate, ogive di pallottole, a volte qualche granata a mano, ormai rari gli elmetti, schrnapplen direi a kg avendo il tempo. Sempre li a 100 metri la villa abbandonata che un colonnello o generale (non ricordo il nome) della brigata Ancona si costruì nel dopo guerra Per vivere gli ultimi anni della sua vita nei luoghi dove aveva combattuto.
Poi si arriva a Zenson, qui si scende dall argine Reggio e si prende quello di San Marco 4 km si è a Fossalta, li si trova l ansa Lompol, poi il gonfo, poi Croce che ho citato nel post prima.
Qui descrivere quello che si può vedere richiede molto pagine, meglio se siete interessati che cercato i nomi che ho scritto e vi trovate tutte le notizie, Losson, Villa Premuda, scolo palombo, Fornaci, Monastier, piave vecchio, Torre del caligo, Grisolera (ora Eraclea) laguna del mort, foce del piave, ecc.
gli errori sono colpa del trabiccolo di correttore automatico! ho lo stesso problema di Bumoto, quindi non rompete più le balle.
trottalemme
31-03-2014, 08:12
Grazie Celio. Notizie molto preziose.
trottalemme
07-04-2014, 21:55
Fra il 1915 e il 1916, 110.000 trentini dovettero abbandonare la propria terra, sfrattati a causa della guerra. Gli ordini di sgombero nella zona nera (Rovereto, Ala, Avio, Lavarone), dove si combatteva più intensamente, arrivarono con appena quarantott’ore di anticipo. Le case vennero abbandonate e le persone dovettero lasciare le loro proprietà e raggiungere le stazioni ferroviarie in fondovalle, presso le quali vennero caricate sui convogli diretti a nord.
Nel loro esodo, alcuni dei profughi ottennero ospitalità presso famiglie di contadini del Tirolo, ma molti dovettero adattarsi a vivere in grandi campi di raccolta della Stiria, del Salisburghese, della Boemia, formati da decine e decine di baracche di legno. I profughi – uomini e donne – vennero impiegati a migliaia come lavoratori nelle officine, falegnamerie, fabbriche di scarpe. E nel tempo libero andavano a mendicare una patata o un pezzo di pane nelle campagne circostanti i lager...
continua a leggere: http://viaggiandoincontrare.com/2014/04/07/profughi-e-internati/
Vi linko questo sito, molto interessante, a beneficio dei frequentatori di questo 3d e di coloro che sono interessati in quest'anniversario a ripercorrere luoghi tracce e memorie del grande conflitto. Si tratta di un progetto digitale divulgativo promosso dall’Università di Trento Spero che l'indicazione possa fare piacere e che sia di stimolo per prendere la moto e venire nei luoghi della IGM per vedere capire e rendere omaggio a chi ha lottato x il ns presente
http://www.lagrandeguerrapiu100.it/
ps: il progetto dura 5 anni e nel corso di questo tempo verranno pubblicate in 56 puntate testimonianze ricordi foto etc
positivo
30-05-2014, 14:57
...grazie Enzo, molto interessante ;)
trottalemme
30-05-2014, 15:15
Bella segnalazione, Vincenzo!
maggio non è male: belle le immagini e molto interessante il testo.
Ci vorrà pazienza per il resto... :):):)
Un po ot ma in relazione.
In questi giorni ho letto un paio di libri di ufficiali a.u. (uno austriaco e uno ungherese) sugli ultimi mesi di guerra e ora sto leggendo il libro del generale Enrico Caviglia "la tre battaglie del Piave).
Che dire, intanto che la cavalleria non era materia molto conosciuta in austria negli anni 20 o forse gli bruciava troppo. In cambio il testo di Caviglia è molto interessante, approfondito ma comprensibile (indice di cultura dell'autore), e offre un punto di vista sulla guerra e antecedenti e postumi diversa e particolare. Lo consiglio.
Fa un'analisi anche politica molto curata e l'attendibilità delle sue tesi è data dal fatto che prevede con 12 di anticipo la seconda guerra mondiale nonché il nuovo metodo strategico dell'uso degli aerei.
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Claudio Piccolo
15-06-2014, 21:32
qualcosa bolle in pentola per fine mese.
Stai preparando lo stinco?:)
Piuttosto ho comprato i primi DVD sulla 1GM di Rumiz, molto ben fatti e con un approccio culturale ed umano originale, per esempio sugli ungheresi e sull'albero degli ungheresi, cose in parte già viste seguendo alcuni dei link postati in questa discussione.
Spiega in po cosa sono questi Dvd?
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positivo
17-06-2014, 22:32
Un discreto colpo d’occhio sulla Vallarsa da un osservatorio vicino ad una postazione di obice da Matassone...
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/Vallarsa-20140615-00182_zpsf827c2a4.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/Vallarsa-20140615-00182_zpsf827c2a4.jpg.html)
cosa sono questi Dvd?
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è una serie allegata al quotidiano Repubblica, solito prezzaccio di €9.90 + il costo del quotidiano, che riporta gli incontri e i luoghi visitati da Paolo Rumiz, durante questo suo viaggio che daTrieste percorre tutti i luoghi del fronte bellico, dalla Galizia alla Somme. Davvero (e senza percepire utili dalle vendite:)) un approccio diverso all'argomento: mi sa che mi tiro dietro un lettore portatile di DVD e te lo faccio vedere, se ci sei il 29...:):)
fastmirko
17-06-2014, 22:59
Un discreto colpo d’occhio sulla Vallarsa da un osservatorio vicino ad una postazione di obice da Matassone...
E si che per Matassone ci son passato una valangata di volte ma questo scorcio non l'ho proprio mai visto
Bella foto, Valter. Rende bene l'idea di cosa poteva raggiungere un obice...
fastmirko
18-06-2014, 00:05
Resto ammirato dalla conoscenza storica di molti di Voi. Mi al contrario de voaltri a son un un aseno.
Claudio Piccolo
18-06-2014, 00:20
hahaha!! Mirko consòlate...semo in dò. :lol::lol:
positivo
18-06-2014, 09:30
Bella foto, Valter...
Grassie, ciapà col teefonin. ;)
Però prova ad immaginare:
...una fotocamera degna di questo nome
...un tele anche economico 75-300 f:4-5,6 che però attorno alla focale 8 si comporta bene
...un cavalletto :confused:
Si prenderebbe la Sabri mentre fa il caffè...
:lol::lol::lol:
non mi dire: è quello in fondo a destra, il (bar di)Parrocchia?, o quello in alto a sinistra?
sito fantastico per spionaggi perculanti mimetici...:)
sono passato di li 2 domeniche fa tentando prima un passaggio da Ala attraverso il passo buole e non riuscendoci ho provato ; fallendo ancora , da pian delle fugazze , qualcuno sa se si puo' fare ?
grazie in ogni caso per questo bellissimo post ....continuate
jack2425
19-06-2014, 18:20
ellbike: mi sa che hai fallato tutto, anche quello che hai scritto :confused:
fastmirko: la località Matassone è famosa per le sue viste, e che viste!!! :eek:
Positivo: bella la foto, tirando l'occhio (a sinistra) la ridente località di Parrocchia non si scorge (ma potrei fallare anch'io) :rolleyes:
io ho già preparato lo zaino e l'elmetto, sto cercando scarponi e ghette per il 29 :-o
fastmirko
19-06-2014, 23:25
Dai che finalmente ci si vede in faccia.....
perché le ghette hanno un suo perché?
Per i tratti esposti a nord, specialmente nei valloni stretti, ci vorranno ancora per un pò di tempo anche i ramponcelli...........
fastmirko
23-06-2014, 08:17
E ci aggiungo pure corda e piccozza
Inviato dal mio GT-I9105P utilizzando Tapatalk
Segnalo due pagine facebook interessanti:
https://www.facebook.com/pages/Grande-Guerra-1914-1918/549747318437794?ref=stream&hc_location=timeline
https://www.facebook.com/groups/dolomiti/
E ci aggiungo pure corda e piccozza
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A me è successo di usare i ramponcelli anche in agosto, in Lagorai, nella zona di Cima Bocche e sul piccolo Colbricon, causa grandinate di notte, l' alternativa era tornare indietro, oppure ci provi e spera di non cadere!
Powercanso
23-06-2014, 15:16
10 giugno fatto:
Gradisca d'Isonzo, Redipuglia (ossario), Castello di Vipolže, Plave, Kanal, Kobarid (Museo, ossario), Bovec, Trenta, Passo Vršič, Krajnska Gora, Bled, Petrovo Brdo, Čepovan, Gorizia, Gradisca d'Isonzo. (circa km.300)
bello davvero
fastmirko
23-06-2014, 20:43
A me è successo ...
Alla montagna va sempre portato rispetto,perciò partire con qualche chilo in piu' di attrezzatura anche d'estate toglie il pensiero di possibili disavventure.
Ho uno zainetto da settanta litri, servisse...:)
... solo occorrerebbe sapere chi lo indossa, pieno di ramponi..:)
Mi riferisco a questi: http://www.giardinati.it/public/resources/fck/images/ICETRACK.jpg
Ah! é la versione alleggerita, allora basta la borsa da venti litri..:)
fastmirko
25-06-2014, 20:38
Per chi interessato http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=414934&page=4 dal post #93
IlMaglio
27-06-2014, 06:51
Non mi viene consentito l'accesso ... boh ...
fastmirko
27-06-2014, 07:54
Molto strano. Beh fai un salto indietro e entra nella stanza de "I giri randagi del Nord" al 3d "Maggio - RICORDIAMO IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA"dal post #93
IlMaglio
27-06-2014, 22:32
Adesso il link ha funzionato!
Grazie, comunque.
proprio un bel giro!
positivo
01-09-2014, 22:34
Conca di Campi Lussi - Monte Lozze
Dopo quasi 100 anni, ancora ben visibili i crateri dei grossi calibri austro-ungarici
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000009_zpscf222f01.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000009_zpscf222f01.jpg.html)
positivo
01-09-2014, 22:38
Monte Chiesa - Cucina di “Villa Mara”
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000038_zps3bcdc11f.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000038_zps3bcdc11f.jpg.html)
fastmirko
01-09-2014, 22:39
Ciao Valter!Giretto sull'Ortigara ieri?
positivo
01-09-2014, 22:41
Monte Chiesa - Dolina degli Sloveni
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000062_zps4c933842.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000062_zps4c933842.jpg.html)
fastmirko
01-09-2014, 22:43
Dimenticavo di dire,ovviamente non voglio passare davanti a nessuno,che anche gli amici di TMA hanno postato un bellissimo articolo sul giro fatto.
http://trentinomotoadventure.com/2014/07/09/100-anni-dopo/
positivo
01-09-2014, 22:46
Monte Chiesa - Dolina degli Sloveni
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000067_zps6d3b07af.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000067_zps6d3b07af.jpg.html)
positivo
01-09-2014, 22:48
Ciao Valter!Giretto sull'Ortigara ieri?
...ciao Mirko, giretto fatto sabato ;)
positivo
01-09-2014, 22:50
Campigoletti
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000074_zps5d0e3206.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000074_zps5d0e3206.jpg.html)
Claudio Piccolo
01-09-2014, 23:12
dai che settembre e ottobre xè ancora dò boni mesi... facilmente mèio de luglio e agosto...
belle foto, Positivo.
M'immagino il rumore del vento fra i sassi.
p.s.: cos'è quel cerchio nell'erba davanti all'altare di Campigoletti?
certo non gli extraterrestri... quelli li fanno nel grano:)
positivo
02-09-2014, 08:55
dai che settembre e ottobre xè ancora dò boni mesi... facilmente mèio de luglio e agosto...
…ecco, bravo, se ti può interessare e non hai di meglio da fare, domenica 14 settembre si va sul Monte Fior partendo dalle Melette di Gallio, dài che te ‘spetto!!!
;)
positivo
02-09-2014, 09:05
...p.s.: cos'è quel cerchio nell'erba davanti all'altare di Campigoletti?
certo non gli extraterrestri... quelli li fanno nel grano:)
…infatti, niente extraterrestri, è o meglio era la parte calpestabile che gira attorno alle aiuole.
Aiuole, sì, proprio aiuole perché quello era un cimitero riservato agli ufficiali austriaci. Qui si vede meglio confrontato ad una foto dell’epoca (3^ fila)
http://www.cimeetrincee.it/ora.htm
;)
fastmirko
02-09-2014, 13:46
Molto interessante il sito che hai postato.
positivo
15-09-2014, 22:54
14/09/2014 - Giro sulle Melette di Gallio, Monte Castelgomberto, Monte Fior
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000144_zps9b1c75aa.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000144_zps9b1c75aa.jpg.html)
.
positivo
15-09-2014, 23:01
Monte Castelgomberto - Osservatorio
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000105_zps6003f247.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000105_zps6003f247.jpg.html)
.
positivo
15-09-2014, 23:10
Monte Fior - Trincee
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P10001462_zps4e1a1d14.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P10001462_zps4e1a1d14.jpg.html)
.
positivo
15-09-2014, 23:13
Monte Fior - 8 giugno 1916
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000148_zps1b644b08.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000148_zps1b644b08.jpg.html)
.
positivo
15-09-2014, 23:18
Monte Fior 8 giugno 1916
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P10001492_zps92b18d4b.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P10001492_zps92b18d4b.jpg.html)
.
positivo
15-09-2014, 23:26
Monte Fior - Purtroppo le nuvole mi hanno impedito di vedere bene la Val Brenta, si intravedono il campanile ed i tetti di Foza ed anche un piccolo tratto del fiume.
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1000153_zpsac93ba59.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1000153_zpsac93ba59.jpg.html)
.
positivo
24-11-2014, 23:29
...Ermanno Olmi, su racconto di Rigoni Stern, sta girando un film ad Asiago per la ricorrenza della Grande Guerra. Tutto in notturna.
Visto, crudo e struggente, a volte un po' lento, merita!!! (IMHO)
non è il fronte italiano ma racchiude la sintesi della 1 guerra mondiale
https://www.youtube.com/watch?v=AbQhtLxIxVk
maiacasa
25-11-2014, 21:14
micoioni.....
La tregua di Natale avvenne in diversi luoghi su diversi fronti fu pertanto un episodio comune durante la 1^gm in Italia ci fu quest evento
http://espresso.repubblica.it/grandeguerra/index.php?page=estratto&id=786
Lo spot è molto bello ma immagino che abbia ricevuto anche critiche
C'è anche un film questo
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35727
Belli questi filmati (pubblicitari e non ) che raccontano di quel bellissimo avvenimento! :D
positivo
10-09-2015, 08:33
29 agosto 2015 - Monte Zebio, per Mario Rigoni Stern il “monte di casa”, sulle tracce della Brigata Sassari e di Emilio Lussu.
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020259_2_zps1qyf4gm9.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020259_2_zps1qyf4gm9.jpg.html)
Salendo alla zona delle trincee è possibile ancora oggi trovare bossoli di cartucce italiane e austriache ed il fatto che ne abbia trovato uno anch’io la dice veramente tutta…
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020258_2_zps47oy6sy0.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020258_2_zps47oy6sy0.jpg.html)
Non è raro rivenire anche qualche frammento di schegge, molto probabilmente di proiettili di artiglieria italiana caduti molto spesso (purtroppo) sulle nostre linee!!!
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020314_2_zpsdo44umhq.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020314_2_zpsdo44umhq.jpg.html)
Fortificazioni Austriache sullo Zebio, rimaste inespugnate nonostante i numerosi ed inutili tentativi dell’Esercito Italiano.
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020281_2_zps2pulqiul.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020281_2_zps2pulqiul.jpg.html)
Sullo sfondo, dal centro verso destra il Monte Castelgomberto (con il bosco), il Monte Fior (il più alto) e le Melette di Foza.
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020282_c_zpsvjdxbtyg.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020282_c_zpsvjdxbtyg.jpg.html)
Il suggestivo Cimitero della Brigata Sassari
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020248_zpsumihoqxl.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020248_zpsumihoqxl.jpg.html)
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020253_zpscdugswrj.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020253_zpscdugswrj.jpg.html)
Al ritorno, rapida visita a quanto resta del set cinematografico allestito per il film “Torneranno i prati” di Olmi
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020291_zpszlpjp3gr.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020291_zpszlpjp3gr.jpg.html)
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020296_2_zpstliduy9l.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020296_2_zpstliduy9l.jpg.html)
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020303_zpskoxlpxh8.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020303_zpskoxlpxh8.jpg.html)
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1020306_zpsjpvowmb3.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1020306_zpsjpvowmb3.jpg.html)
.
Claudio Piccolo
10-09-2015, 09:13
si... ma el generale Trotta dove xèlo finìo?....gàlo disertà?
positivo
11-09-2015, 08:12
si... ma el generale Trotta dove xèlo finìo?....gàlo disertà?
…non sia mai detto!!!
All’erta, il Generale è sempre all’erta…
http://i1272.photobucket.com/albums/y395/Valter55/P1010467_livello_unico_zpsybqddr1f.jpg (http://s1272.photobucket.com/user/Valter55/media/P1010467_livello_unico_zpsybqddr1f.jpg.html)
:lol: :lol: :lol:
Interessantissimo 3d, davvero bello e toccante.
Proprio di recente ho fatto visita alle località Slovene di Bovec e Kobarid (Caporetto) dove vi è un museo ricco di testimonianze altrettanto toccanti. Consiglio, a chi magari solo di passaggio in quei luoghi, di fargli visita. Si trova in centro e risulta anche facilmente raggiungibile.
Prima o poi dedicherò anche un po' di tempo per far visita ai luoghi dove i nostri avi son stati capaci di scavare nella roccia quei solchi che non dovremmo mai e poi mai dimenticare.
Lamps
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