trottalemme
05-03-2013, 19:33
"Io non men per veder tali maraviglie, che per conoscere la natione de’ Lapponi, ed altre particolarità, mi son trasferito in questa Zona glaciale Artica, dove non lascio d’ammirare la grande architettura del Supremo Artefice nell’osservar una tal costituzione del Cielo, nella quale il Sole per sei settimane dimora sopra l’orizzonte formando a questa Regione non arco, mà corona; e così pure la Luna, e le Stelle; benché non appariscano nella presente stagione estiva, cedendo esse al primo luminare; campeggiano poi altrettanto circa il solstizio iemale, così loro permettendo colla sua totale assenza il maggiore Pianeta".
http://giulio1954.files.wordpress.com/2013/03/viaggio-settentrionale.jpg?w=672
http://giulio1954.files.wordpress.com/2013/03/viaggio-settentrionale-due.jpg?w=667
Francesco Negri, sacerdote di Ravenna, nel 1663 si spinge sino in Lapponia e dal lago Inari ritorna a Stoccolma da dove riparte e segue la costa norvegese sino a Capo Nord. Nel 1666 rientra in Italia dopo tre lunghi anni. Tenterà invano di ritornarvi innamorato di quelle terre dove "nessun frutto vi può rendere per l’estremo freddo al testimonio de’ scrittori; e pure vi si sostenta il genere umano. Non si trova altra terra abitata, che si sappia, sotto il suo parallelo, e la zona glaciale artica è totalmente ignota. Dunque è forza che quel paese abbia qualità agli altri non comuni, ma singolari; dunque sarà la più curiosa parte del mondo per osservarsi."
Al ritorno, scrive il manoscritto "Viaggio Settentrionale" che sarà pubblicato nel 1700, dopo la sua morte, in cui vi è una precisa ed accurata descrizione della vita dei Lapponi e del Norvegesi del XVI secolo.
Nel 2000, la Casa Editrice Leading di Bergamo ha pubblicato la copia anastatica dell’edizione originale del libro. Mi sto gustando il racconto parola per parola.
http://giulio1954.files.wordpress.com/2013/03/viaggio-settentrionale.jpg?w=672
http://giulio1954.files.wordpress.com/2013/03/viaggio-settentrionale-due.jpg?w=667
Francesco Negri, sacerdote di Ravenna, nel 1663 si spinge sino in Lapponia e dal lago Inari ritorna a Stoccolma da dove riparte e segue la costa norvegese sino a Capo Nord. Nel 1666 rientra in Italia dopo tre lunghi anni. Tenterà invano di ritornarvi innamorato di quelle terre dove "nessun frutto vi può rendere per l’estremo freddo al testimonio de’ scrittori; e pure vi si sostenta il genere umano. Non si trova altra terra abitata, che si sappia, sotto il suo parallelo, e la zona glaciale artica è totalmente ignota. Dunque è forza che quel paese abbia qualità agli altri non comuni, ma singolari; dunque sarà la più curiosa parte del mondo per osservarsi."
Al ritorno, scrive il manoscritto "Viaggio Settentrionale" che sarà pubblicato nel 1700, dopo la sua morte, in cui vi è una precisa ed accurata descrizione della vita dei Lapponi e del Norvegesi del XVI secolo.
Nel 2000, la Casa Editrice Leading di Bergamo ha pubblicato la copia anastatica dell’edizione originale del libro. Mi sto gustando il racconto parola per parola.