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Vorrei sapere se noi italiani possiamo guidare moto con targa non italiana?
esempio :
Un mio amico polacco mi viene a trovare e lascia la sua moto a casa mia per qualche mese. Io la posso usare o ????????
er-minio
22-02-2013, 15:01
Non so dal punto di vista assicurativo (comunque non dovrebbe presentare problemi), ma con targa straniera in Italia ultimamente vieni fermato spesso e volentieri e - sopratutto se sei italiano - vogliono la prova della proprietá del veicolo, non sempre indicata nelle documentazioni straniere.
Controlla.
OverTorque
22-02-2013, 15:09
Non conosco se ci sono accordi speciali tra Polonia e Italia per questo.
Conosco la relazione tra residenza e nazionalità di un bene mobile e ti porto un esempio a me vicino: automobile svizzera e residenza italiana.
In linea di principio la mia compagna o un mio amico residenti in Italia NON possono guidare un autoveicolo targato svizzero che non è di loro proprietà; secondo lo stesso principio IO residente in italia non posso guidare un veicolo NON mio targato svizzero (oppure io residente in svizzera guidare un veicolo non mio targato italiano) a meno che non sia:
1) per emergenza, in tal caso necessita di comprovare l'entità dell'emergenza.
2) un veicolo a noleggio, in tal caso necessita la produzione di un contratto di noleggio.
3) un veicolo aziendale, in tal caso necessita la dimostrazione dell'autorizzazione biennale e dimostrazione che chi guida è dipendente aziendale.
Il proprietario del veicolo può prestare la propria auto/moto ad un cittadino non residente nel paese di nazionalità del veicolo a patto di compilare la delega, della durata di 8 giorni massimi e da esibire in caso di controlli su strada e/o valico doganale.
E' una questione di importazione ed imposte doganali, nonché assicurative se la polizza assicurativa del veicolo NON prevede la clausola specifica di guida da parte di soggetto di diversa nazionalità del veicolo stesso.
IHMO
p.s.: dimenticavo: fatto salvo l'eventuale problema assicurativo, senza dimostrazione che il veicolo sia MIO oppure di un soggetto terzo che NON mi ha delegato alla guida del SUO veicolo scatta il sequestro del veicolo e l'accusa di contrabbando.
Secondo me è molto importante questo che dici Filippo:
"E' una questione di importazione ed imposte doganali, nonché assicurative se la polizza assicurativa del veicolo NON prevede la clausola specifica di guida da parte di soggetto di diversa nazionalità del veicolo stesso.
Esistono controindicazioni nel caso di veicoli intestati a società extracomunitaria?
OverTorque
22-02-2013, 16:02
Non che io sappia a patto che:
1) il veicolo sia di proprietà della società.
2) il guidatore non residente nel territorio della società (come i frontalieri fiscali) sia dipendente della società.
3) l'autorizzazione doganale biennale sia valida.
Ok per i punti 1 e 2.
Quanto al 3, esiste una autorizzazione che ha durata solo biennale? rinnovabile?
OverTorque
22-02-2013, 16:20
Che io sappia è biennale e rinnovabile.
http://www4.ti.ch/dfe/de/usml/lavorare-in-italia/autorizzazione-passaggio-della-frontiera-soggiorno-e-lavoro/veicoli-aziendali/autorizzazioni-doganali-per-il-passaggio-alle-frontiere-con-veicoli-di-proprieta-dellimpresa/
oppure quì:
http://www.andreaperotti.ch/apps/wordpress/2012/08/guidare-in-italia-con-patente-italiana-unauto-con-targa-svizzera/
Carroarmato
22-02-2013, 16:21
Io guido una moto con targa tedesca (documenti e assicurazione RC tedeschi) ma è intestata alla mia morosa tedesca, che vive a Monaco. Praticamente è come se avessi la moto in prestito ma sono assolutamente in regola per circolare da solo in Italia e in tutti i paesi ove non sia richiesta la presenza del proprietario del veicolo. Naturalmente ogni due anni devo andare in Germania per la revisione (TÜV).
OverTorque
22-02-2013, 16:26
Tu dove sei residente?
Carroarmato
22-02-2013, 16:44
In Italia, patente italiana.
Io so che ,15 anni fà, mia zia che è di Monaco con patente tedesca non gli ho potuto prestare la mia macchina con targa italiana.
OverTorque
22-02-2013, 17:03
ok...in caso di veicolo UE circolante in UE e condotto da cittadino residente in UE non è previsto l'illecito di contrabbando previsto dalla convenzione di new york del 1954 recepita in Italia dalla Direttiva 83/182/CEE3.
Tuttavia starei attento al periodo massimo previsto per la circolazione dei veicoli non importati, appartenenti a stranieri, in territorio italiano: massimo 6 mesi anche non continuativi, dopo di che devono essere importati o uscire dal territorio.
Tale periodo non è determinabile in modo assoluto data la permeabilità delle frontiere.
Carroarmato
22-02-2013, 17:06
Tutte le volte (non molte ma comunque...) che sono stato fermato (anche da solo) da Polizia Stradale, Carabinieri o Vigili, non ho mai avuto nessun problema, controllati documenti e lasciato andare.
Carroarmato
22-02-2013, 17:07
Comunque grazie Filippo ottima ricerca
er-minio
22-02-2013, 17:07
massimo 6 mesi anche non continuativi, dopo di che devono essere importati o uscire dal territorio.
Massimo 6 mesi, non continuativi, nell'arco di un anno.
OverTorque
22-02-2013, 17:12
Si Er-Minio....giustamente...ho dimenticato il temine.
Giovanni Cataldo
22-02-2013, 18:20
Io sono resiente in UK, quando vengo in Italia con la moto devo dichiarare all'assicurazione il periodo che sto fuori da UK e dire quali paesi attraversero'.
La durata dell'assicurazione all'estero e' di 91 giorni max.
In caso dovessi stare di piu' dovrei fare una assicurazione particolare di cui non conosco i dettagli.
Forse e' cosi' anche per gli altri stati europei????
In ogni caso non mi e' possibile dare la moto ad altri tranne in caso di emergenza provabile.
er-minio
22-02-2013, 18:42
devo dichiarare all'assicurazione il periodo che sto fuori da UK e dire quali paesi attraversero'
Sicuro?
Io non ho mai dichiarato nulla (all'interno dei 90 giorni).
Giovanni Cataldo
22-02-2013, 18:53
Parlo per la mia assicurazione, fatta con BMW Motorrad UK.
Lo vogliono sapere solo per informazione, non mi hanno mai fatto storie in 2 anni.
Con le assicurazioni precedenti avevo max 90 giorni all'anno ma non piu' di 30 giorni alla volta.
E' chiaro che se non succede nulla nessuno sa nulla e in teoria potrei usarla fuori da UK anche tutto l'anno.
Il problema e' se succede che hai bisogno dell'assicurazione.
er-minio
22-02-2013, 18:56
Pure io sono assicurato, per la moto, con BMW/Devitts.
Sono andato all'estero diverse volte, ma non gli ho mai comunicato nulla.
Non mi sembrava di aver letto nulla al riguardo.
OverTorque
22-02-2013, 19:25
OT assicurativo: per quanto mi riguarda da residente CH proprietario di veicoli targati CH (no leasing) e assicurati CH l'assicurazione è valida in tutti i paesi riportati sulla carta verde per il periodo indicato nella polizza assicurativa, senza ulteriori limitazioni.
Fine OT
Son certo che tutti gli iscritti al forum non rientrano in questa casistica ma io che tutte le mattine mi alzo e vado a lavorare,pago(certo non volentieri ma pago)le tasse e l assicurazione il bollo e sono in prima persona responsabile del mezzo che guido e che è amio nome immatricolato,dicevo io mi sono un po rotto di vedere circolare un mucchio di "furbetti" che evitano bolli,pagano assicurazioni ridicole e se ne fregano di autovelox tutor e foto red.
OverTorque
22-02-2013, 22:10
Scusa Gs1964, il tuo pensiero è condivisibile ma a chi ti riferisci?
Giovanni Cataldo
22-02-2013, 22:23
Nella mia poliza ce' scritto che e' valida all'estero (fuori UK) per un periodo di 91 giorni.
Se non comunico quando esco e quanto sto fuori come si fa a calcolare i 91 giorni????
Dopo sta alla mia onesta' e responsabilita'.
e' chiaro che se sulla polizza non ci fosse scritto nulla non me ne preoccuperei.
Probabilmente ogni paese ha le sue regole.
OverTorque
22-02-2013, 22:44
Giovanni,
credo che in UK esista una stretta correlazione tra l'essere resident oppure passare almeno 91 gg fuori dal Regno per essere considerato non-resident ai fini fiscali.
Se sei resident la copertura assicurativa vale quanto il massimo periodo, anche non consecutivo, ammesso dal HMRC per tax year.
Giovanni Cataldo
22-02-2013, 22:57
Mi sono preso il tempo e mi sono letto un papiro lungo e scritto in piccolo.
La mia poliza dice che posso usare la moto fuori da UK per un massimo di 92 giorni massimi per ogni viaggio.
Questo vuol dire che posso usare la moto all'estero per tutto il periodo assicurativo ma che ogni 92 giorni devo rientrare in UK per 1 giorno.
l'omissione di questa informazione all'assicurazione comporta che in caso di incidente l'assicurazione potrebbe non coprirmi per il fatto che non ho comunicato che andavo all'estero da data tot a tot.
e siccome le assicurazioni pur di non pagare si aggrappano a tutto, per evitare io comunico i viaggi che faccio fuori Nazione.
Per quanto mi riguarda comunque non ho mai fatto piu' di 20gg di fila quindi sono abbondantemente tranquillo.
Quelli che non comunicano all'assicurazione quanto sopra lo fanno a loro rischio e pericolo, ogni uno di noi si deve prendere le proprie responsabilita'.
Ecco il perchè dei miei dubbi:
Mia nuora vende la moto a un polacco (che conosco e lavora da 15 anni in Italia) il quale mi dice:
-mi fai la demolizione per espatrio ,io porto la moto in polonia la reimmatricolo li ,dopo la porto e la uso in Italia....così fra bollo e assicurazione spendo al massimo 30 € all'anno.
NON MI SONO SBAGLIATO. 30 EURO ALL'ANNO
.......e se lo facessi con la mia...
er-minio
23-02-2013, 14:50
Se non comunico quando esco e quanto sto fuori come si fa a calcolare i 91 giorni????
Dopo sta alla mia onesta' e responsabilita'.
Mi ha messo la curiositá.
Ho sempre considerato il biglietto del traghetto/treno come "prova".
Comunque non l'avevo considerato. Al rinnovo (fra poco) chiederó.
Quando compri i biglietti puoi chiedere di specificare la targa, visto che non sempre la mettono stampata sul biglietto (ma viene sempre richiesta).
L'ultima volta che siamo andati in Francia, eravamo in tre moto.
Nessuno di noi tre ha comunicato all'assicurazione "l'espatrio".
Giusto quello che dici sulle assicurazioni che si "attaccano" ai cavilli.
Ma prima di andare in vacanza, io ho circa 250 persone, piú il mio datore di lavoro che certifica che io stavo in ufficio :lol:
Se no il problema era rimanere senza lavoro, altro che copertura assicurativa :wink:
In realtá non l'ho neanche nemmeno fatto per tutti i viaggi che ho fatto in giro per l'europa con la targa italiana.
er-minio
23-02-2013, 14:56
.......e se lo facessi con la mia...
Beh, tecnicamente, senza fare troppi sofismi. É illegale.
Quando qualche post sopra ho specificato che la polizia vuole controllare la proprietá del mezzo e se tutto é in regola quando ti fermano é proprio perché c'é stato un "giro di vite" per cercare di beccare chi fa questo. Giustamente.
Io vivo all'estero ed ho auto e moto targate straniere. Sono stato controllato piú spesso negli ultimi anni (quando circolavo in Italia).
E, sempre, la prima domanda che ti fanno (prima di patente e assicurazione a volte) é di comprovare la proprietá del mezzo.
OverTorque
23-02-2013, 15:15
Se V-eros rimanesse residente in Italia sarebbe legale circolare con una moto polacca solo per un anno; entro la fine dell'anno egli dovrebbe immatricolarla in Italia.
Il Polacco per fare il giochino che dice V-eros deve risiedere in polonia se no è illegale anche lui, dopo un anno in Italia.
Se V-eros rimanesse residente in Italia sarebbe legale circolare con una moto polacca solo per un anno; entro la fine dell'anno egli dovrebbe immatricolarla in Italia.
Il Polacco per fare il giochino che dice V-eros deve risiedere in polonia se no è illegale anche lui, dopo un anno in Italia.
il polacco è residente in Polonia ma abita e lavora a Verona....con carta d'identita italiana...
Se V-eros rimanesse residente in Italia sarebbe legale circolare con una moto polacca solo per un anno; entro la fine dell'anno egli dovrebbe immatricolarla in Italia.
Quindi, ricapitolando...
Se io avessi 15 amici che vivono in paese UE ed ogni anno ciascuno di loro mi prestasse la sua moto per la durata limitata di 364 giorni, sarei in regola (per la circolazione in Italia)?
OverTorque
24-02-2013, 19:56
il principio che vale è enunciato dall'art 132 del NCS:
Nel caso di un veicolo immatricolato in uno Stato UE non si applica la normativa doganale e il veicolo può circolare per un anno in Italia; poi deve essere nazionalizzato (cioè immatricolato in Italia).
Durante tale anno può essere condotto da chiunque. (anche residente in Italia).
Sa va sans dir che in assenza di obbligo di formalità doganali è praticamente impossibile stabilire con precisione la decorrenza dell'anno oltre il quale, se verificata la presenza in territorio Italiano, far scattare la violazione.
Gli organi di controllo possono desumere l'ingresso in Italia tramite indagini o il conteggio delle violazioni al CDS a carico del veicolo.
Ergo: l'anno decorrerebbe da oggi se oggi il velox di saronno mi fotografa oltre il limite di velocità in direzione Milano alla guida del veicolo EU non Italiano. Se tra 366 giorni mi fanno un'altra multa allo stesso veicolo in Italia possono far scattare la sanzione pecuniaria per violazione dell'art 132 secondo le modalità dell'art 207.
.......e se lo facessi con la mia...
questi qui dicono di poterlo fare ma non ho mai creduto alla totale legalità della cosa http://targaestera.jimdo.com/
Ergo: l'anno decorrerebbe da oggi se oggi il velox di saronno mi fotografa oltre il limite di velocità in direzione Milano alla guida del veicolo EU non Italiano. Se tra 366 giorni mi fanno un'altra multa allo stesso veicolo in Italia possono far scattare la sanzione pecuniaria per violazione dell'art 132 secondo le modalità dell'art 207.
Quindi se sei un cittadino comunitario che viene in vacanza in italia, e prendi una multa il 10 agosto 2012 e una multa il 12 agosto 2013 ti fanno scattare la sanzione?
e come fanno a stabilire che non sia tornato a casa nel frattempo?
Dovresti prendere una multa all'estero................ O fare una foto davanti alla Sagrada Familia!! :lol:
OverTorque
27-02-2013, 15:26
Come è possibile per la pubblica amministrazione verificare se il cittadino comunitario residente in Germania che ha preso due multe in Italia a distanza di 366 giorni l'una dall'altra è o non è tornato a casa sua nel frattempo?
Questo elemento da solo non costituisce l'onere a carico per l'accusa di contrabbando del veicolo. Ma se ci sono altri indizi a carico del cittadino residente all'estero E intestatario del veicolo OPPURE a carico del guidatore italiano del veicolo estero allora quelle multe potrebbero costituire, all'interno di una azione sanzionatoria dedicata a QUEL veicolo, onere di prova a carico per aver fatto circolare impropriamente un veicolo straniero e non averlo nazionalizzato come prescrive la norma.
Va da se che nella realtà i casi di uso di veicolo all'estero contro la norma sul contrabbando sono pochissimi e la cosa non costituisce ancora elemento di attenzione per l'ufficio delle dogane italiano; inoltre il vacanziere che viene a Ladispoli per 2 settimane e se ne torna a Norimberga non avrebbe nessuna difficoltà a dimostrare di essere veramente tornato a casa con la sua vettura.
Flyingzone
02-03-2013, 23:36
Ragazzi,chiaritemi questa cosa...
Io ho il permesso di domicilio tipo B in Svizzera (non residente),mia moglie (residente italia e intestataria dell'auto) mi viene a trovare qui in Svizzera,e per non farla guidare saro io alla guida dell'auto alla dogana di ingresso in Svizzera,e sempre io guiderò l'auto in Svizzera.
Che succede alla dogana o se mi fermano in svizzera?Sono in regola?
Basterebbe un attestato di matrimonio per esempio?
Io guido una moto con targa tedesca (documenti e assicurazione RC tedeschi) ma è intestata alla mia morosa tedesca, che vive a Monaco...
Un mio amico aveva intestato la moto alla nonna all'epoca settantenne che viveva a Monaco. Non ha mai avuto alcun problema!
Anzi, aveva molti problemi in meno: non conosceva limiti di velocità e per lui la parola tutor era sconosciuta!
Inoltre nessun accertamento su redditometri e controlli fiscali ad minchiam.
Unica controindicazione: almeno una volta l'anno (quando si recava a Monaco ne approfittava) si faceva fare apposta una multa "stupida" e di scarsa entità economica (eg: divieto di sosta) e la conservava come giustificativo per dimostrare il rientro della moto in Germania.
Cmq sia è una gran comodità...io sono sempre attirato dai NLT con targa tedesca...
OverTorque
03-03-2013, 11:03
Ragazzi,chiaritemi questa cosa...
...cut.....
Auto italiana? SI
Lei residente in italia? SI
Vuoi guidare questa auto in svizzera? SI
In Svizzera la guida lei oppure guidi tu con lei accanto.
Se lei non è presente serve un permesso temporaneo di 8 gg max firmato da lei.
C'è una variante a tutto questo: avere la patente di guida internazionale, oltre alla patente di guida nazionale.
Ciò consente la guida di veicoli indipendentemente dalla loro nazionalità e dalla nazionalità della nostra patente.
OverTorque
03-03-2013, 11:50
Un mio amico aveva intestato la moto alla nonna all'epoca settantenne che viveva a Monaco. Non ha mai avuto alcun problema!
.........mega cut........
Questo perchè l'amministrazione pubblica italiana non è capace di fare il proprio lavoro fino in fondo. Se provate a prendere in Svizzera una multa per eccesso di velocità > 20km/h dal limite massimo vi accorgerete di cosa significa rispettare le regole (molte volte ottuse e discutibili, ma ahimè sempre regole).
Detto questo le regole ed i limiti italiani io (che non risiedo più in Italia) li rispetto a prescindere dalla targa della mia moto o auto.
IMHO.
Flyingzone
03-03-2013, 13:29
Grazie Filippo....come immaginavo ! Ma io il certificato di matrimonio me lo porto dietro lo stesso ;)
OverTorque
03-03-2013, 13:42
Fai pure ma non serve a nulla se la signora (consorte o amica) ti si siede accanto e dal libretto di circolazione risulta essere LEI la proprietaria del mezzo che tu stai guidando.
Questo perchè l'amministrazione pubblica italiana non è capace di fare il proprio lavoro fino in fondo. Se provate a prendere in Svizzera una multa per eccesso di velocità > 20km/h dal limite massimo vi accorgerete di cosa significa rispettare le regole (molte volte ottuse e discutibili, ma ahimè sempre regole)...
Confermo! Questo perché in Svizzera si sbattono per fare rispettare le regole.
Quello che tu affermi è verissimo ma solo in un senso: non credo infatti che la contestazione sia bilaterale. Se uno svizzero prende una multa (non contestata sul momento) in Italia non c'è la volontà di sbattersi per notificare l'informazione ad uno straniero. Tanto si rifanno, a livello di flussi di cassa, spennando per bene gli italiani.
Idem per i tedeschi: la Germania respinge tutte le notifiche in virtù di una non precisata violazione della privacy.ertanto le multe prese in IT ai cittadini tedeschi non arrivano.
Pertanto, se esiste un "work around", peraltro assolutamente legale, per non prendere multe, non pagare il superbollo e non risultare vittima di accertamenti fiscali ad minchiam, non vedo perché condannare chi decide di porlo in essere.
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |