doK.1200.S
14-10-2012, 22:46
[come già postato in altri lidi]
Report Tiger 1200 Explorer
Triumph Italia mi ha gentilmente dato in sostituzione della mia Speed 2012 ferma dal meccanico una fantastica Tiger 1200 Explorer, la nuovissima endurona della casa britannica. Ero proprio curioso di provarla ma mai avrei immaginato di tenerla per 3000 Km di viaggio comprendente autostrade, statali veloci, curve e controcurve, e giretto in due allegro!
Stiamo parlando di una moto a tre cilindri di 1215 cc da 137 CV, controllato dal ride by wire con trasmissione a cardano che costituisce il monobraccio posteriore; cerchi 19 e 17 in alluminio a razze, 20 litri di serbatoio, lunghezza dell’interasse 1530 mm per 260 Km in ordine di marcia; ABS e traction control di serie e completamente disinseribili; da segnalare i tagliandi ogni 16.000 Km!!!
Appena ritirata dal concessionario ho notato con stupore la precisione del ride by wire; ci sono voluti pochissimi chilometri per abituarmi alla risposta del motore. E pochi chilometri sono quelli necessari a fare amicizia con la grossa felina: se da fermo dà l’impressione di pesantezza dovuta forse al suo mastodontico profilo del serbatoio visto da sopra (o per lo meno delle plastiche che lo ricoprono), subito mostra un’estrema maneggevolezza e gestibilità anche nel traffico di Milano. L’altra dote che mi ha colpito subito è il carattere del motore, che si mostra morbido da subito ai bassi giri, come una “tigre” che riposa sotto il sole, ma che è pronto a ruggire e scattare come un vero predatore non appena ruoto la manopola, a tutti i regimi di giri, in tutte le marce! E’ davvero un motore infinito.
Andiamo con ordine. Sfrutterò la scaletta usata da alcune delle riviste che leggo (non credo mi si chiederà il copyright…)
IN SELLA
La sella è ampia sia in lunghezza che in larghezza e bella morbida. Ciò significa potersi muovere per cambiare posizione spostandosi avanti ed indietro, ma anche che se si hanno ‘le gambe corte’ è più difficile toccare a terra, questo nonostante la sella sia rapidamente regolabile su due posizioni; per intenderci, io sono alto 1,78 (lo stacco di gamba non lo so) e con la sella nella posizione alta tocco a terra con le dita sino al metatarso di entrambi i piedi. Anche la sella del passeggero è ampia e morbida e la zavorrina che ho portato mi ha detto di avere un sacco di spazio persino per le parole crociate… Viaggiando da solo, grazie alla lunghezza della sella posteriore e l’aggiunta del portapacchi, ho potuto legare due borsoni touratech da 35 e 40 L.
Le leve son regolabili , ma ho trovato i blocchetti un po’ scomodi, per la lontananza dei alcuni tasti come quello di accesso alle info (“i”) e quelli di regolazione del cruise control; fossero mezzo cm più laterali sarebbe meglio… Ora è inutile che ci misuriamo tutti la lunghezza dei pollici……. a me sono sembrati un filo poco ergonomici. Sul blocchetto di sx ho le frecce, il passing classico sull’indice, gli abbaglianti, il tasto info e le frecce per scorrere il menù avanti e indietro (da qui, in folle e da fermi si può disattivare l’ABS, ridurre a livello 2 l’azione del traction control o disinserirlo e disattivare lo spegnimento automatico delle frecce); in più ci sarebbe lo spazio per i fari aggiuntivi e le manopole riscaldate, che non avevo in dotazione. Sul dx c’è l’accensione, il tasto di esclusione del cruise control (optional) e le frecce di regolazione dei Km/h per unità.
Appena in movimento mi sono accorto della gran quantità di calore che ti esce proprio a livello del c…..avallo, soprattutto nel percorso cittadino ed in jeans; con la velocità questo problema non mi ha dato alcun fastidio.
Chiaramente appena in movimento sono andato a cercare i possibili difetti che mi si sono rivelati come ‘veniali’ dopo i tanti Km. Le pedane mi sembrano due o tre dita troppo avanti: nella guida tirata non riuscivo a spingere con soddisfazione e in quella in piedi non offrono sufficiente appoggio durante l’accelerazione. Anche la larghezza del serbatoio proprio nel punto dove mi piacerebbe stringere le ginocchia quando sto spingendo un po’ mi ha limitato nel controllo della moto: mi sarebbe piaciuto più sottile in modo che potessi inserirci meglio le ginocchia. Stando in piedi, stesso problema: non riuscivo a stringerla bene avendo così un controllo non del tutto soddisfacente. Altro elemento di fastidio è stata presenza del cavalletto centrale sulla sx su cui sbattevo spesso col tallone dello stivale , soprattutto guidando allegro, appoggiando il piede sx con la punta sulla pedana.
Il cruscotto è sempre facilmente leggibile sia da seduto sia da in piedi, con la sezione digitale comprendente tachimetro, ora, marcia inserita e info shiftabili tra temperatura e i 2 trip, coi soliti valori di Km fatti, residui, media di velocità e dei consumi, consumo istantaneo, tempo di utilizzo Km tot, utlimo valore di cruise control settato. Sulla dx c’è il grosso display analogico dei giri con le spie.
Durante la marcia a velocità costante in autostrada (ho detto costante e non costantemente elevata!!!) non si sentono particolari vibrazioni e nemmeno nella guida in città o tra le curve. Per quanto riguarda la protezione aerodinamica nelle lunghe dritte percorrenze ho preferito mantenere il cupolone regolabile nella posizione bassa, perché in quella alta avevo delle turbolenze sul casco; credo che queste possano sparire montando un deflettore aggiuntivo o mettendo il vetro maggiorato. Un po’ troppa aria arriva dalle pieghe del cupolino nella congiunzione con il serbatoio dove ci sono due fenditure triangolari che mandano l’aria dritta verso le spalle; anche qui credo che presto qualche ditta di aftermarket farà dei deflettori aggiuntivi come per i GS. Visto che cito questo moto che indubbiamente è il termine di paragone, avendo guidato quasi in contemporanea un ADV di un amico nei giorni successivi, ho notato che questi è sicuramente più comodo come seduta e offre maggior protezione all’aria rispetto alla Tiger con cupolino basso e sella standard (ne esiste una optional in gel mi pare); ma i vantaggi del GS, credetemi, finiscono qui: non appena si parte con le curve……. non ce n’è proprio! Sarà pur gusto personale, ma l’erogazione di questo tre cilindri è la cosa più emozionante che abbia mai provato(motociclisticamente parlando, certo…). Ultima nota sull’on board: gli specchietti sono perfetti così e non occorre spostarsi mai per avere una visuale migliore di ciò che succede dietro o ai lati posteriormente.
CICLISTICA e FRENATA
Ho trovato la Tigerona un po’ leggera davanti, sia in autostrada sia nei curvoni veloci, ma questa impressione di primo impatto si è man mano affievolita con l’utilizzo (e allontanandomi temporalmente dall’ultima guida della mia Speed…). Nei cambi di direzione rapidi, durante una guida aggressiva, è molto precisa seppur l’anteriore fosse un po’ “rimbalzino”: mi sparava via durante l’estensione della forcella. Questo si potrebbe forse migliorare indurendo l’estensione , ma non sapevo quale dei due steli fosse e non volevo mettere troppa carne al fuoco. Ho indurito di 4-5 manate il precarico del posteriore poiché avevo l’impressione che si sedesse in uscita dalle curve strette, soprattutto buttando tanto “carbone in caldaia”; difetto sparito grazie alla molla più dura. Rispetto al solito ADV, la Tigre è forse un filo più lenta a scendere in piega, ma è molto più rapida nei cambi di direzione. Nel traffico cittadino sembra di guidare un 600 monocilindrico, sia per la ciclistica agile e ben bilanciata, sia per il motore molto elastico, ma che dico elastico, quasi scooteristico piuttosto!!! Ma non c’è da preoccuparsi: non significa noioso; leggete poco sotto.
La frenata ha l’ABS di serie, che io adoro. Certo dovessi guidarla in pista o meglio in fuori strada lo potrei disinserire, ma su strada è stato perfetto all’anteriore, mai invasivo e ben modulato. Al posteriore forse si è rivelato troppo interventista e nella guida rapida tra le curve, per come guido io usandolo come ‘timone’ della nave, si è attivato troppe volte, facendomi perder l’assetto della Tigre, che, solo in queste situazioni, fa sentire quanto sia comunque mastodontica per pesi e volumi.
MOTORE E PRESTAZIONI
Il motore è sicuramente il punto G di questa moto! Sì perché è davvero da orgasmo. A tal punto che mi son messo a desiderare che lo trasferiscano su una Speed… Ha una quantità di coppia infinita; è chiaro che non sono dati numerici da banco, ma è la sensazione che mi ha dato, a tutti i regimi tra 2000 e 8000 giri (zona rossa a 10000 mi pare). Soprattutto la terza e la quarta sono due marce che da sole valgono il prezzo di questa moto, se mi capite. Oppure si può guidarla in sesta dal box di casa sino a Capo Nord, o Sarajevo nella fattispecie, senza mai aver bisogno di cambiare, ma nemmeno il desiderio. In autostrada in due in quarta marcia sei a 8000 giri scarsi e 165 Km/h (me l’ha detto un amico tedesco, io son sempre andato a velocità codice) e ne hai comunque ancora in quella marcia, oltre alle due marce superiori….. Ma la quarta l’ho usata senza rendermene conto anche negli attraversamenti dei paesi a 45-50 Km/h, giuro, per poi spalancare senza borbottamenti cupi alla ripresa! In terza ti ci potresti ingarellare con le supersportive sulle Dolomiti (potresti dico, mica intendo che io l’abbia fatto!); e gliele potresti pure suonare! E, ripeto, senza mai cambiare!!! E ancora: in due a 25 Km/h in SESTA, apri e la moto riprende come uno scooter, ok, un cinquantino, ma senza minimamente strappare!
Molto aiuta anche questo cardano che per magia non dà alcun effetto ON-OFF, e nemmeno nessuna rumorosità. Mi ricordavo di averlo solo nei paesi a passo d’uomo, con marce alte e la visiera aperta… e nel vuoto assoluto, in assenza di gravità ed eliminando i campi magnetici! Insomma è davvero fluido! Il Ride by wire è estremamente ben calibrato. In precedenza ho usato quello di Multistrada e S1000RR e siamo sui livelli di quest’ultima. La frizione è morbida e non affatica nella guida in città; potevo tenerla tranquillamente tirata al semaforo, senza avere i classici crampi alle dita. Anche il cambio è precisissimo: mai una folle, mai un rumore stile Bavarese, mai un impuntarsi, né in salita né in scalata. Ho tenuto il Traction Control spento anche su strada poiché mi tagliava troppo spesso in uscita di curva su strade tortuose e guidando aggressivo, molto aggressivo. Non ho stupidamente provato la via intermedia.
Consumi a livello della già citata concorrente tedesca: 16-18 Km/L adottando la mia solita guida sui passi di montagna. E che dire del rumore?! Cupo e cattivo, con qualche ritorno, anche con lo scarico originale: chissà con l’Arrow che c’è tra gli optional (cari…)
IN DUE
Ho potuto testarla anche con zavorrina per giretto verso Lecco, Colma S.Pietro, BG. Le mie opinioni sono che il passeggero (se accompagna ottimamente come quello che avevo io) non infastidisce nelle curve né nei cambi di direzione. La comodità dietro è alta, ma c’è davvero tanto spazio e a volte si è trovata a non sapere come tenersi nella guida spinta se non stringendo le ginocchia. Le padane sono forse troppo avanzate anche per il passeggero perché possa aiutare meglio nelle curve.
Dalle impressioni che ho colto da lei stessa, per il passeggero la posizione di crociera è molto comoda, ma la vastità della seduta diventa un mezzo incubo nelle curve veloci: se anche dietro non si avvertono vibrazioni fastidiose ad alcun regime e non arrivi un filo d’aria ad infastidire, la sella è percepita come troppo larga e la seduta troppo disaccoppiata dal guidatore, tanto da non riuscire a stringere bene con le gambe nelle andature aggressive, nemmeno spostandosi in avanti, per la conseguente lontananza dalle maniglie, la mancanza di altri appigli e l’impossibilità ovvia di appoggiarsi al serbatoio come su una super sportiva. Il risultato è una sensazione di sballottamento nei destra-sinistra rapidi. Spostandosi in lateralità col busto nelle curve, l’impressione da dietro è stata di sporgere molto, sicuramente un po’ per l’altezza della moto e forse per il dislivello tra la sella anteriore e quella posteriore. Anche in questa situazione gli appigli per il trasportato risultano troppo lontani seppur ergonomici nella presa.
Conclusioni. Da passeggero è molto comoda per i trasferimenti lunghi, ma nei giri tutte curve questa comodità ha il prezzo di una certa insicurezza del trasportato, sensazione che forse migliorerebbe con un bauletto.
Report Tiger 1200 Explorer
Triumph Italia mi ha gentilmente dato in sostituzione della mia Speed 2012 ferma dal meccanico una fantastica Tiger 1200 Explorer, la nuovissima endurona della casa britannica. Ero proprio curioso di provarla ma mai avrei immaginato di tenerla per 3000 Km di viaggio comprendente autostrade, statali veloci, curve e controcurve, e giretto in due allegro!
Stiamo parlando di una moto a tre cilindri di 1215 cc da 137 CV, controllato dal ride by wire con trasmissione a cardano che costituisce il monobraccio posteriore; cerchi 19 e 17 in alluminio a razze, 20 litri di serbatoio, lunghezza dell’interasse 1530 mm per 260 Km in ordine di marcia; ABS e traction control di serie e completamente disinseribili; da segnalare i tagliandi ogni 16.000 Km!!!
Appena ritirata dal concessionario ho notato con stupore la precisione del ride by wire; ci sono voluti pochissimi chilometri per abituarmi alla risposta del motore. E pochi chilometri sono quelli necessari a fare amicizia con la grossa felina: se da fermo dà l’impressione di pesantezza dovuta forse al suo mastodontico profilo del serbatoio visto da sopra (o per lo meno delle plastiche che lo ricoprono), subito mostra un’estrema maneggevolezza e gestibilità anche nel traffico di Milano. L’altra dote che mi ha colpito subito è il carattere del motore, che si mostra morbido da subito ai bassi giri, come una “tigre” che riposa sotto il sole, ma che è pronto a ruggire e scattare come un vero predatore non appena ruoto la manopola, a tutti i regimi di giri, in tutte le marce! E’ davvero un motore infinito.
Andiamo con ordine. Sfrutterò la scaletta usata da alcune delle riviste che leggo (non credo mi si chiederà il copyright…)
IN SELLA
La sella è ampia sia in lunghezza che in larghezza e bella morbida. Ciò significa potersi muovere per cambiare posizione spostandosi avanti ed indietro, ma anche che se si hanno ‘le gambe corte’ è più difficile toccare a terra, questo nonostante la sella sia rapidamente regolabile su due posizioni; per intenderci, io sono alto 1,78 (lo stacco di gamba non lo so) e con la sella nella posizione alta tocco a terra con le dita sino al metatarso di entrambi i piedi. Anche la sella del passeggero è ampia e morbida e la zavorrina che ho portato mi ha detto di avere un sacco di spazio persino per le parole crociate… Viaggiando da solo, grazie alla lunghezza della sella posteriore e l’aggiunta del portapacchi, ho potuto legare due borsoni touratech da 35 e 40 L.
Le leve son regolabili , ma ho trovato i blocchetti un po’ scomodi, per la lontananza dei alcuni tasti come quello di accesso alle info (“i”) e quelli di regolazione del cruise control; fossero mezzo cm più laterali sarebbe meglio… Ora è inutile che ci misuriamo tutti la lunghezza dei pollici……. a me sono sembrati un filo poco ergonomici. Sul blocchetto di sx ho le frecce, il passing classico sull’indice, gli abbaglianti, il tasto info e le frecce per scorrere il menù avanti e indietro (da qui, in folle e da fermi si può disattivare l’ABS, ridurre a livello 2 l’azione del traction control o disinserirlo e disattivare lo spegnimento automatico delle frecce); in più ci sarebbe lo spazio per i fari aggiuntivi e le manopole riscaldate, che non avevo in dotazione. Sul dx c’è l’accensione, il tasto di esclusione del cruise control (optional) e le frecce di regolazione dei Km/h per unità.
Appena in movimento mi sono accorto della gran quantità di calore che ti esce proprio a livello del c…..avallo, soprattutto nel percorso cittadino ed in jeans; con la velocità questo problema non mi ha dato alcun fastidio.
Chiaramente appena in movimento sono andato a cercare i possibili difetti che mi si sono rivelati come ‘veniali’ dopo i tanti Km. Le pedane mi sembrano due o tre dita troppo avanti: nella guida tirata non riuscivo a spingere con soddisfazione e in quella in piedi non offrono sufficiente appoggio durante l’accelerazione. Anche la larghezza del serbatoio proprio nel punto dove mi piacerebbe stringere le ginocchia quando sto spingendo un po’ mi ha limitato nel controllo della moto: mi sarebbe piaciuto più sottile in modo che potessi inserirci meglio le ginocchia. Stando in piedi, stesso problema: non riuscivo a stringerla bene avendo così un controllo non del tutto soddisfacente. Altro elemento di fastidio è stata presenza del cavalletto centrale sulla sx su cui sbattevo spesso col tallone dello stivale , soprattutto guidando allegro, appoggiando il piede sx con la punta sulla pedana.
Il cruscotto è sempre facilmente leggibile sia da seduto sia da in piedi, con la sezione digitale comprendente tachimetro, ora, marcia inserita e info shiftabili tra temperatura e i 2 trip, coi soliti valori di Km fatti, residui, media di velocità e dei consumi, consumo istantaneo, tempo di utilizzo Km tot, utlimo valore di cruise control settato. Sulla dx c’è il grosso display analogico dei giri con le spie.
Durante la marcia a velocità costante in autostrada (ho detto costante e non costantemente elevata!!!) non si sentono particolari vibrazioni e nemmeno nella guida in città o tra le curve. Per quanto riguarda la protezione aerodinamica nelle lunghe dritte percorrenze ho preferito mantenere il cupolone regolabile nella posizione bassa, perché in quella alta avevo delle turbolenze sul casco; credo che queste possano sparire montando un deflettore aggiuntivo o mettendo il vetro maggiorato. Un po’ troppa aria arriva dalle pieghe del cupolino nella congiunzione con il serbatoio dove ci sono due fenditure triangolari che mandano l’aria dritta verso le spalle; anche qui credo che presto qualche ditta di aftermarket farà dei deflettori aggiuntivi come per i GS. Visto che cito questo moto che indubbiamente è il termine di paragone, avendo guidato quasi in contemporanea un ADV di un amico nei giorni successivi, ho notato che questi è sicuramente più comodo come seduta e offre maggior protezione all’aria rispetto alla Tiger con cupolino basso e sella standard (ne esiste una optional in gel mi pare); ma i vantaggi del GS, credetemi, finiscono qui: non appena si parte con le curve……. non ce n’è proprio! Sarà pur gusto personale, ma l’erogazione di questo tre cilindri è la cosa più emozionante che abbia mai provato(motociclisticamente parlando, certo…). Ultima nota sull’on board: gli specchietti sono perfetti così e non occorre spostarsi mai per avere una visuale migliore di ciò che succede dietro o ai lati posteriormente.
CICLISTICA e FRENATA
Ho trovato la Tigerona un po’ leggera davanti, sia in autostrada sia nei curvoni veloci, ma questa impressione di primo impatto si è man mano affievolita con l’utilizzo (e allontanandomi temporalmente dall’ultima guida della mia Speed…). Nei cambi di direzione rapidi, durante una guida aggressiva, è molto precisa seppur l’anteriore fosse un po’ “rimbalzino”: mi sparava via durante l’estensione della forcella. Questo si potrebbe forse migliorare indurendo l’estensione , ma non sapevo quale dei due steli fosse e non volevo mettere troppa carne al fuoco. Ho indurito di 4-5 manate il precarico del posteriore poiché avevo l’impressione che si sedesse in uscita dalle curve strette, soprattutto buttando tanto “carbone in caldaia”; difetto sparito grazie alla molla più dura. Rispetto al solito ADV, la Tigre è forse un filo più lenta a scendere in piega, ma è molto più rapida nei cambi di direzione. Nel traffico cittadino sembra di guidare un 600 monocilindrico, sia per la ciclistica agile e ben bilanciata, sia per il motore molto elastico, ma che dico elastico, quasi scooteristico piuttosto!!! Ma non c’è da preoccuparsi: non significa noioso; leggete poco sotto.
La frenata ha l’ABS di serie, che io adoro. Certo dovessi guidarla in pista o meglio in fuori strada lo potrei disinserire, ma su strada è stato perfetto all’anteriore, mai invasivo e ben modulato. Al posteriore forse si è rivelato troppo interventista e nella guida rapida tra le curve, per come guido io usandolo come ‘timone’ della nave, si è attivato troppe volte, facendomi perder l’assetto della Tigre, che, solo in queste situazioni, fa sentire quanto sia comunque mastodontica per pesi e volumi.
MOTORE E PRESTAZIONI
Il motore è sicuramente il punto G di questa moto! Sì perché è davvero da orgasmo. A tal punto che mi son messo a desiderare che lo trasferiscano su una Speed… Ha una quantità di coppia infinita; è chiaro che non sono dati numerici da banco, ma è la sensazione che mi ha dato, a tutti i regimi tra 2000 e 8000 giri (zona rossa a 10000 mi pare). Soprattutto la terza e la quarta sono due marce che da sole valgono il prezzo di questa moto, se mi capite. Oppure si può guidarla in sesta dal box di casa sino a Capo Nord, o Sarajevo nella fattispecie, senza mai aver bisogno di cambiare, ma nemmeno il desiderio. In autostrada in due in quarta marcia sei a 8000 giri scarsi e 165 Km/h (me l’ha detto un amico tedesco, io son sempre andato a velocità codice) e ne hai comunque ancora in quella marcia, oltre alle due marce superiori….. Ma la quarta l’ho usata senza rendermene conto anche negli attraversamenti dei paesi a 45-50 Km/h, giuro, per poi spalancare senza borbottamenti cupi alla ripresa! In terza ti ci potresti ingarellare con le supersportive sulle Dolomiti (potresti dico, mica intendo che io l’abbia fatto!); e gliele potresti pure suonare! E, ripeto, senza mai cambiare!!! E ancora: in due a 25 Km/h in SESTA, apri e la moto riprende come uno scooter, ok, un cinquantino, ma senza minimamente strappare!
Molto aiuta anche questo cardano che per magia non dà alcun effetto ON-OFF, e nemmeno nessuna rumorosità. Mi ricordavo di averlo solo nei paesi a passo d’uomo, con marce alte e la visiera aperta… e nel vuoto assoluto, in assenza di gravità ed eliminando i campi magnetici! Insomma è davvero fluido! Il Ride by wire è estremamente ben calibrato. In precedenza ho usato quello di Multistrada e S1000RR e siamo sui livelli di quest’ultima. La frizione è morbida e non affatica nella guida in città; potevo tenerla tranquillamente tirata al semaforo, senza avere i classici crampi alle dita. Anche il cambio è precisissimo: mai una folle, mai un rumore stile Bavarese, mai un impuntarsi, né in salita né in scalata. Ho tenuto il Traction Control spento anche su strada poiché mi tagliava troppo spesso in uscita di curva su strade tortuose e guidando aggressivo, molto aggressivo. Non ho stupidamente provato la via intermedia.
Consumi a livello della già citata concorrente tedesca: 16-18 Km/L adottando la mia solita guida sui passi di montagna. E che dire del rumore?! Cupo e cattivo, con qualche ritorno, anche con lo scarico originale: chissà con l’Arrow che c’è tra gli optional (cari…)
IN DUE
Ho potuto testarla anche con zavorrina per giretto verso Lecco, Colma S.Pietro, BG. Le mie opinioni sono che il passeggero (se accompagna ottimamente come quello che avevo io) non infastidisce nelle curve né nei cambi di direzione. La comodità dietro è alta, ma c’è davvero tanto spazio e a volte si è trovata a non sapere come tenersi nella guida spinta se non stringendo le ginocchia. Le padane sono forse troppo avanzate anche per il passeggero perché possa aiutare meglio nelle curve.
Dalle impressioni che ho colto da lei stessa, per il passeggero la posizione di crociera è molto comoda, ma la vastità della seduta diventa un mezzo incubo nelle curve veloci: se anche dietro non si avvertono vibrazioni fastidiose ad alcun regime e non arrivi un filo d’aria ad infastidire, la sella è percepita come troppo larga e la seduta troppo disaccoppiata dal guidatore, tanto da non riuscire a stringere bene con le gambe nelle andature aggressive, nemmeno spostandosi in avanti, per la conseguente lontananza dalle maniglie, la mancanza di altri appigli e l’impossibilità ovvia di appoggiarsi al serbatoio come su una super sportiva. Il risultato è una sensazione di sballottamento nei destra-sinistra rapidi. Spostandosi in lateralità col busto nelle curve, l’impressione da dietro è stata di sporgere molto, sicuramente un po’ per l’altezza della moto e forse per il dislivello tra la sella anteriore e quella posteriore. Anche in questa situazione gli appigli per il trasportato risultano troppo lontani seppur ergonomici nella presa.
Conclusioni. Da passeggero è molto comoda per i trasferimenti lunghi, ma nei giri tutte curve questa comodità ha il prezzo di una certa insicurezza del trasportato, sensazione che forse migliorerebbe con un bauletto.