Visualizza la versione completa : il litorale in tunisia..( conosco una stradina che.....)
pieroesilvia
16-05-2012, 12:34
Buongiorno e buona lettura a chi si avventurerà nel mio racconto della gita avvenuta recentemente in Tunisia . Faccio parte della sezione del litorale toscano e sono stato investito dai miei compagni di viaggio nel dare un resoconto del nostro viaggio a chi volesse portare le sue due ruote sulle strade tunisine. So gia che questa meta è molto gettonata e molti dei centauri di QdE vi sono gia stati, ma spero comunque che questo diario di viaggio possa servire in qualche modo a coloro che vorranno visitare quella parte di nord africa e a far affiorare ricordi a coloro che ne hanno gia solcato strade, piste o dune. Il nostro viaggio avrebbe dovuto compiersi gia' lo scorso anno ma la sommossa popolare , dovuta agli aumenti della farina e dei generi di prima necessità, cominciati proprio in Tuisia e poi estesi in Algeria Marocco e subito dopo LIBIA, ci hanno fatto slittare la partenza a maggio 2012. L'idea era nata in una delle nostre consuete riunioni di gruppo, dove tra una pizza e una birra i dettagli forniti dalle mie precedenti esperienze tunisine avevano suscitato l'interesse del gruppo. Nel 2010 mi ero unito alla proposta di MOTOLIBE per un viaggio in quella terra ed ero rimasto colpito e affascinato dalle ricchezze paesaggistiche, culturali e storiche che la Tunisia offre. Cosi approfittando della mia esperienza e dei resoconti di viaggio trovati su QdE e su altri siti di viaggi ho iniziato a buttare giu un percorso che potesse accontentare tutti, adatto a chi ama macinare km, a chi ama vedere e conoscere e a chi ama solcare piste e deserti. Mi accingo ora a fornire alcuni dettagli che magari interesseranno a chi non ha voglia o tempo per leggere tutto il diario....diario che scrivero' naturalmente in piu' " puntate" essendo stato lungo e particolareggiato.
PARTECIPANTI
9 persone e 7 moto alle quali si è aggiunto MAURIZIO77 conosciuto sulla nave e che essendo in solitaria si è unito a noi nelle tappe in comune:
NIKU, GIKO, BAKO, TATIANA, PIERO e SILVIA, AMBRO e PIERA
http://img685.imageshack.us/img685/1737/ambroepiera.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/685/ambroepiera.jpg/)
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PARTENZA
da Genova a Tunisi con la GNV...abbiamo preferito partire dal porto ligure e non da Civitavecchia in quanto al ritorno non si è costretti a "subire" il controllo doganale a palermo che porta via tempo ed è stressante
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LUOGHI
Tunisi, El Kef, Tozeur e le oasi di montagna compresa la " pista di Rommel, Ksar Ghilane, Matmata,Tatouine, Chenini, El Jemm, Monastir, Keirouan e ritorno a Tunisi per un totale circa di 2500 km.
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COSTI
Comprensivo di traghetto A/R con cabina e moto, Hotel, pasti, benzina e souvenir (ben 2 tappeti) ho speso 1700 euro per me e la mia zavorrina..il costo diminuisce molto per chi ha viaggiato "single".
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Nel racconto forniro' i nomi degli hotel nei quali siamo stati per chi volesse prendere nota e usufruirne.
CONSIDERAZIONI
La Tunisia è un paese ospitale, ricco di storia e di fascino, con paesaggi che mozzano il fiato. Si deve considerare lo stato rurale e arretrato nel quale versa il paese, paragonandolo all'Italia degli anni 60... tuttavia se non si fa perennemente un paragone con il nostro sistema di vita e la nostra tecnologia, si riesce ad apprezzare tutto quello che si vede ed incontra. Spesso la miseria palpabile che salta agli occhi negli angoli, nei paesi e nelle città ci portano ad esprimere un giudizio negativo sul loro sistema di vita ma personalmente lo trovo un errore madornale.. i bimbi sporchi e il degrado delle strade o di alcune zone che si visitano lasciano un sapore amaro in bocca ma fanno parte cmq del tessuto sociale storico e culturale della Tunisia e del mondo arabo in genere.
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Essendo un militare di professione ho avuto varie esperienze del mondo islamico quindi ho imparato che la pura verità è una sola..." siamo diversi culturalmente"...quello che a noi pare indispensabile o logico per loro non lo è.. tutto qui. La gente tunisina è semplicemente meravigliosa, gentile e disponibile e le uniche eccezioni sono gli " avvoltoi" che ti stressano o "rapiscono" nei luoghi di maggior interesse per offrirsi come guide o per venderti insulsi souvenir o che si offrono e a volte pretendono compensi per prestazioni mai richieste.
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Capita di parcheggiare le moto, avviarsi a visitare siti, città od oasi e sentirsi chiedere al ritorno una mancia per aver custodito e fatto da guardiani alle moto, oppure personaggi che senza motivo si uniscono nella visita e anche se non richiesti ti accompagnano chiedendo poi compensi non pattuiti. Il mio consiglio è di IGNORARE sempre e di dire ripetutamente NO GRAZIE, cosa che va ripetuta piu' e piu' volte fino a sembrare scortesi. Il costo della vita è irrisorio ... vi basti pensare che mangiavamo a pranzo o a cena spendendo di media 8 euro , che gli hotel offrono camere confortevoli al prezzo medio di 30/40 euro per una doppia e che la benzina costa la ridicola cifra di 0,69 centesimi di euro il litro. La tunisia va gustata, assaporata e vissuta immergendosi nel loro modo di vedere la vita, senza mai scedere a paragoni o esempi con la nostra...facendo cosi passerete una vacanza memorabile altrimenti sarà solo una delusione...ma ovviamente questo è il mio personalissimo parere e gli interventi dei miei compagni di viaggio potranno smentirmi o meno durante questo resoconto.
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Armato di pc, a fine gennaio mi sono messo alla ricerca di consigli o suggerimenti traendo spunto sia dalle mie due passate esperienze in tunisia, sia da quelle di altri centauri o semplici visitatori. Ho seguito sul forum lo sfortunato epilogo di MORETTO ma avevo preso nota, prima della sua partenza, di alcuni consigli forniti da moretto stesso e da chi interveniva sul suo 3D. Poi sono passato a vagliare le varie opzioni di navigazione e alla fine ho scelto la compagnia che aveva le date di A/R consone alle nostre. Nel frattempo avevano chiesto di partecipare con noi due amici romani, uno dei quali conoscevamo gia per la sua partecipazione al traffen toscano dello scorso anno. Sempre tramite pc, ho esplorato i siti come trivago o booking alla ricerca di hotel economici ma decorosi e anche con l'aiuto della lonely planet, ho prenotato quelli che facevano al caso nostro. Ho avuto bisogno dell'agenzia di viaggi solamente per la prenotazione a KSAR GHILANE ( oltre che per la nave) nel famoso hotel a tende dato che avendo cambiato nome e gestione il numero telefonico e la sua mail non erano quelli in mio possesso. A metà febbraio tutto era pronto e ogni prenotazione confermata mancava solo che arrivasse il fatidico 2 maggio. Le telefonate fra noi erano frequenti e la smania di partire sempre piu' assillante. Finalmente il giorno arriva e sotto un cielo nuvoloso partiamo alla volta di genova dove arriviamo verso le 14.00 con larghissimo anticipo sulla partenza. Mentre io e niku ci dedichiamo alla dogana gli altri si dividono al controllo delle moto e all'acquisto di panini, affettati e altre cibarie da consumare a bordo della nave ben sapendo che genere di cibo si mangi a bordo. Ci fanno salire e prendiamo posto suddivisi in tre cabine...una per gli amici romani, una per i 4 maschietti toscani e una per le tre bimbe. A bordo conosciamo Maurizio77 un simpaticissimo ragazzo comasco che farà il suo tour in solitaria.... l'atmosfera è elettrica non vediamo l'ora di salpare e passiamo il tempo scherzando e ridendo su ogni bischerata. Inutile dire che quando andiamo in cabina a riposare, prima che questo succeda, le risate e gli scherzi aumentano fino a farci prendere dai ricordi di quando, da studenti, si facevano le gite scolastiche..la cabina accanto noi ospita le ragazze che ridono cosi forte da sentirle attraverso le pareti.. Al mattino mi sveglio all'alba e vado a godermi il sole nascente in compagnia di andrea attendendo il risveglio di tutti per fare colazione insieme. Finalmente e in perfetto orario la nave arriva a tunisi. Come sempre il disbrigo delle pratiche doganali ci porta via un ora buona fra lentissimi e burocratici controlli e richieste assurde di " mance" da parte di alcune persone che sotto lo sguardo indifferente dei poliziotti e dei doganieri cercano a loro dire di sveltire le operazioni, cosa che in realtà non succede ma loro assillano lo stesso...e si inizia gia con i NO GRAZIE ..MA CHE VUOI ..NO GRAZIE..FACCIO DA SOLO ecc ecc. Dopo l'oretta persa alla dogana usciamo dal porto e mentre controllo che tutti siano in linea pronti al traffico tunisino veniamo circondati da venditori ambulanti che al grido di "UN DINAR UN DINAR" cercano di venderti qualcosa... Alzo la voce ( senno' che maresciallo dei parà sarei) sbarito due urli e come un novello carovaniere do il via al resto del gruppo. Il traffico scorre bene e veloce nei pochi km che separano LA GOULETTE da TUNISI ma appena arrivati alle porte della città la babele tunisina ci investe in pieno...fortuna che la strada dal porto si immette subito e direttamente sulla via principale della città e che il nostro hotel si trova sulla destra a poche centinaia di metri dall'inizio del centro. Mettiamo le moto in garage districandoci dagli sguardi e dalle domande sulle moto che ragazzi e ragazze di ogni età ci fanno e poi di corsa in camera a farsi una meritata doccia. L'Hotel Carlton si trova a 500 metri dalla medina sulla via principale che è affollatissima di bar e locali dove miriadi di persone di ogni età e ceto sociale siedono parlando e gesticolando ad alta voce... la cacofonia è tale da farci pensare che sia un mercato e non una semplice strada del centro. Le camere sono belle e pulite il costo è di 65 euro a notte per la camera doppia comprensiva di colazione. Nel frattempo che gli altri scendano freschi e ripuliti, mi reco in un negozio di telefonia e acquisto una scheda telefonica tunisina da 25 dinari ( 12,50 euro) che mi durerà fino al penultimo giorno e che consiglio a tutti di acquistare perchè è molto vantaggiosa ed economica rispetto alle tariffe italiane. Non appena siamo tutti ci incamminiamo verso la MEDINA la zona antica e ottomana della città.
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Anche qui i soliti opportunisti ci avvicinano e si offrono in un aiuto molto interessato a farci da guida o su consigli non richiesti e io mi autoeleggo " canedaguardiaringhioso" del gruppo allontanado in maniera secca e decisa chiunque. Arrivati alla porta di francia attraversiamo l'arco antico e ci immettiamo nei vicoli che sono stracolmi di negozietti che vendono di tutto...dalle spezie agli abiti, dalle scarpe al pellame, dai souvenir ai tappeti. Per fortuna che sono le 20.00 passate e a stragrande maggioranza dei localini sono chiusi altrimenti saremmo stati subissati dagli inviti a " guardare no comprare no caro...italiani?? italia uno...".
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Fotografiamo a mo' di "japan people" ( o zampa gialla ) ogni cosa e visitiamo interessati vicoli e porte riccamente decorate o al contrario fatiscenti. Ad un certo punto, mentre stiamo ridendo fra di noi, sopra un portone come tanti altri visti precedentemente, leggiamo una targa che riporta la voce ristorante.. l'aspetto non dice nulla, non si sentono odori o voci all'interno e nessuna luce indica che il locale sia aperto cosi apro la lonely e vedo se questo ristorante è consigliato o meno.
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Con mia grande sorpresa il nome del locale spicca in primo piano nella guida turistica segnalandolo come uno dei migliori in assoluto a tunisi, sia per la cucina raffinata sia perchè si trova in un antico appartamento del 1600 appartenuto al re del marocco.
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Il prezzo per lo standard tunisino è elevatissimo...circa 60 dinari a testa e cioè 30 euro ( pensate che parlando con un cameriere a fine cena mi ha detto che la sua paga mensile è di 130 dinari...fate voi).
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Cosi suoniamo e ci viene ad aprire un cameriere in perfetta livrea e subito restiamo abbagliati dal locale gia osservando le ricche maioliche e l'arredamento d'epoca che si trova all'ingresso. Saliamo le scale e restiamo stupiti dalla ricchezza di opere d'arte, dai colori e dai decori che pareti soffitti e finestre adornano l'appartamento. Scattiamo centinaia di foto dopo di che ci mettiamo seduti in una ampia sala del ristorante che in realtà non è altro che il portico della casa con il soffitto aperto a godere il cielo.. al piano superiore una balaustra in legno percorre i 4 lati della casa permettendo di godere una vista spettacolare del locale.
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Ceniamo divinamente bevendo una birra tunisina niente male, con molte portate di antipasti e altre di pietanze piu' corpose. A fine serata e dopo aver scattato altre decine di foto usciamo dal locale e ci addentriamo nel cuore della medina per ammirare la moschea piu' antica di tunisi...poi fra risa e scherzi ce ne torniamo in hotel soddisfatti del nostro primo giorno in terra nord africana.
TO BE CONTINUED
matteo10
16-05-2012, 12:39
Sottoscrivo e leggo con più calma.
:D:D
motolibe
16-05-2012, 12:48
Grande Piero!
Sei tornato in Tunisia, senza passare dalle mie parti. Io ancora ti aspetto!!!!
Come sempre amo il tuo modo di raccontare le cose, non vedo l'ora di gustarmi il seguito.
un affettuoso saluto
yellowblu
16-05-2012, 13:48
bello continua..........
Piero stavolta la "BIMBA" è tornata intera!!!! ;)
pieroesilvia
16-05-2012, 15:57
grazie al cielo si GRANDE CAPO.. quando la posso rivedere ?? nn viene mai a pisa?? un abbraccio
Piero è una continua corsa contro il tempo ... arrivo il venerdì e riparto la domenica .... l'unica gioia è che viaggio in moto!!!
Vi segue da un pò non sono ancora riuscito a trovarmi al posto giusto nel momento giusto ma spero di potervi incontrare per una pizzata o simili!!!!!!
complimenti per il giretto appena concluso
pieroesilvia
16-05-2012, 16:26
Avendo stressato i miei compagni di viaggio affinchè si partisse ad un orario decente, le 08 e 30, senza perdere tempo a sonnecchiare, dopo la colazione scediamo in garage e caricate le moto partiamo alla volta di EL KEF. Con Niku guardiamo la strada da percorrere per lasciare il centro di tunisi ma il caos, il traffico intenso gia di mattina presto e l'improvvisa vista di un mercato che mi costringe a cambiare la strada corretta mi fanno sbagliare strada. Una volta ritrovata la via chiedendo informazioni ai passanti, ci immettiamo su una specie di tangenziale che dovrebbe portarci fuori tunisi ma, ancora una volta, perdo l'uscita corretta e cosi ci tocca ritornare sui nostri passi fino a che niku nn trova l'indicazione giusta. Tatiana è in difficoltà e senza volerlo mette anche il resto della comitiva in una condizione non semplice. Per lei è una esperienza nuova e si è unita a noi per " mettersi alla prova". Io sto davanti a tutti ma a causa della sua giusta cautela e del forte traffico spesso perdo il contatto con le moto che seguono da dietro. Il caos sulle strade è pesante e come gia visto in afhanistan e sperimentato in altri paesi arabi, il rispetto per la circolazione stradale è un utopia. Lasciare tunisi si rivela difficoltoso per le continue scorribande degli automobilisti che, noncuranti di ogni elementare regola di cautela e prudenza, si infilano, strombazzano e creano ingorghi a non finire. E difatti ad una rotatoria la macchina che precede tatiana frena improvvisamente a causa di un pirla che gli taglia la strada e lei istintivamente fa lo stesso, con il risultato che l'anteriore se ne va scivolando sul manto stradale liscio come una lastra di ghiaccio. Io che le sono dietro a 10 metri vedendola scivolare e cadere di lato premo sul freno anteriore e per poco non la seguo nella caduta provocando a mia moglie uno " spaghetto" pesante dato che, per lo stesso motivo, l'anno prima in turchia avevo distrutto la moto cadendo su una macchia di olio lasciata da una carretta che mi precedeva. Taty riporta una forte contusione alla caviglia ma si rialza e dopo esserci assicurati che tutto è a posto ripartiamo. Naturalmente una volta usciti da tunisi il traffico diminuisce e l'andatura ci permette di goderci il paesaggio e di restare in contatto visivo. Lungo le strade donne che vendono focacce si sbracciano per invitarci all'acquisto e sui pali della luce molti nidi di cicogna ci accompagnano facendoci ben presto scordare la disavventura della caduta. Ma le disgrazie non vengono mai da sole e cosi mentre sono in cima alla colonna( scusate il gergo militare) ed attraversiamo un piccolo paese dal manto stradale improponibile, un imbecille che viene in senso contrario al mio, decide di fare inversione a "U" senza degnarsi che cosi facendo mi taglia letteralmente la strada. Tra l'altro il " gran cornutone" si trova ad appena una decina di metri da me che, colto alla sprovvista, ripete l'errore di imprimere una pressione decisa sul freno anteriore con il risultato di finire a terra urtando con il becco della mia " rossa" sullo sportello della macchina. La mia fortuna è stata che, memore del traffico a tunisi e per non perdere il contatto con gli altri nei centri abitati, andavo molto piano e praticamente la moto è scivolata quasi sul posto incrinando appena il muso della moto. Silvia presa dallo spavento e vedendo la benzina uscire dal tappo del serbatoio, che probabilmente al pieno fatto poco prima avevo chiuso male, inizia ad andare in escandescenze gridando e urlando contro il conducente dell'auto che resta immobile e impassibile sul suo sedile come se nulla fosse. Vedendo arrivare curiosi e soccorritori con la sigaretta onnipresente fra le labbra temo che qualche imbecille possa farla cadere sulla benzina che esce copiosa dal tappo cosi, incazzato come una iena maculata, mollo un calcio poderoso allo sportello della macchina e aiutato da silvia raddrizzo la moto mentre i miei amici tengono lontano i curiosi e le loro fiamme libere. La moto non ha danni quindi ripartiamo sperando che sia l'ultimo inconveniente e per fortuna, per tutto il resto della nostra vacanza, non incorriamo piu' in nessun incidente o "accidente".
Proseguiamo verso il confine algerino gustandoci immensi campi coltivati a grano stracolmi di papaveri rossi che ci regalano un contrasto cromatico stupendo.
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Ai lati della strada si alternano ora venditori di ortaggi ora di frutta e appaiono molte delle tipiche bracerie stradali nelle quali viene servito l'agnello esposto all'aria e macellato pochi momenti prima. Il traffico è scarso e attiriamo l'attenzione dei passanti e degli automobilisti incuriositi dalla fila di moto che percorrono quel lato della tunisia. Difatti la zona che va verso il confine con l'algeria non è molto battuta dai turisti in quanto l'unico interesse lo riversa il famoso " altopiano di giugurta" che appare gia al nostro orizzonte. Faccio una piccola parentesi sulle gioie che provocavamo nei tunisini che ci vedevano arrivare o passare:
vi capiterà di attraversare strade e superare od essere superati da autovetture.... sia i passanti sia gli automobilisti hanno lo stramaledetto vizio di fischiare o gridare qualkosa a mo' di saluto i primi e di strombazzare i secondi, facendo spesso credere che sia successo qualcosa o stia per succedere. Se vi doveste avventurare in un viaggio tunisino fate mente locali ai vari richiami di saluto e ai colpi di clacson cosi eviterete inutili "vaffa" sparati nell'interfono del vostro passeggero.
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Comunque sia la giornata è bella e ci stiamo godendo il viaggio continuando ad osservare le cicogne numerossissime e le poiane che volano nei campi seminati oppure, metre attraversiamo i picoli centri abitati, a guardare stuoli di ragazzini che ci salutano festanti e persone che si ingegnano al trasporto di qualunque cosa di qualunque volume su un qualunque mezzo ruotato. La tappa prevede la sosta all'antica città romana di DOUGGA e ci arriviamo intorno mezzogiorno salendo su una strada panoramica circondati da belle colline e dalle pianure immese sottostanti. Del resto nn va dimenticato che all'epoca dell'impero romano la tunisia era la seconda provincia dell'impero nochè il " granaio " dello stesso.
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Arrivati al sito archeologico parcheggiamo le moto e mentre gli altri si dedicao alla visita delle rovine perfettamente conservate, io faccio compagnia a taty che resiste al dolore e alla caviglia ormai gonfia come una melanzana. Dopo un ottimo panino farcito con qualunque cosa e salsa abbiano a disposizione( rigorosamente guarnito con le mani dato che n usano pinze ma solo le dita) ripartiamo alla volta di LE KEF o EL KEF a seconda di come gira chiamarla ai tunisini. Siamo ansiosi di arrivare perchè la guida riporta che nelle immediate vicinanze sorge un antico hammam ( bagno turco) tuttora in funzione e dove per l'irrisoria cifra di 50 centesimi di euro si possono fare bagni e massaggi.
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Arriviamo nella squallida città, sicuramente la piu' brutta mai visitata nelle mie precedenti vacanze tunisine e cerchiamo l'albergo prenotato. Con nostra sorpresa la lonely planet, che finora era stata esatta nelle sue indicazioni sulla capitale, ci indirizza in un tugurio fetido e sudicio definito " molto caratteristico e familiare" e che risponde al nome di " VENUS" dallo scrittore anglosassone della guida. La famiglia che lo gestisce è la stessa che possiede anche un altro hotel di qualità superiore e posto su una collina che domina le pianure circostanti. Delusi da quella visione e venendo a conoscenza che l'altro hotel ( OASIS) è pieno, sotto un sole che sta diventando cocente nonostante siano le 16.00 pomeridiane, lascio il gruppo sulla strada e seguito da Niku e da Gino andiamo alla ricerca di un altra sistemazione che, per nostra fortuna, troviamo appena fuori dal paese. Prendiamo alloggio e dopo una doccia ristoratrice ci prepariamo alla scelta del ristorante dove mangiare. El kef offre pochissimo e perfino la Lonely planet non ha locali da segnalarci se non piccoli bar e comunque, visto il gusto dello scrittore inglese in fatto di Hotel, decidiamo sia meglio chiedere alla reception se ci sia un posto dove mangiare e cosi ci indicano il miglior ristorante della città chiamato MALIBU'. Gli abitanti del posto devono avere molto spirito umoristico definendo quel " posto" un ristorante e la scelta del nome è sicuramente ironica. Il locale è piccolo chiassoso e con scarsissima attenzione all'igiene ma è l'unico nel quale possiamo addentare qualcosa, cosi ci sediamo e ordiniamo le poche portate che hanno a disposizione ridendo come matti alle espressioni che le tre ragazze fanno osservando in quale turpe modo farciscono e guarniscono i nostri piatti.
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Pagata la somma di 5 euro a capoccia ritorniamo in hotel con i due taxi precedentemente chiamati dall'hotel alla cui guida si trovano due "piloti" che conoscono solo la prima marcia e la quinta, escludendo le altre tre e facendoci ridere a crepapelle durante i 10 minuti di viaggio. Al mattino, dopo la colazione e le immancabili risate nel ricordare le disavventure della sera precedente, ripartiamo verso Tozeur dove resteremo per due notti e visiteremo le stupende meraviglie della zona delle quali avevo abbondantemente parlato nelle cene italiane invogliando nei miei amici la scelta della vacanza in tunisia...
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to be continued
charlyno
16-05-2012, 16:43
Gran bel report.. ! Complimenti
giova 62
16-05-2012, 21:43
NN sarai Umberto Eco ma sei un GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bububiri
17-05-2012, 01:11
PIERO................UNO DI NOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
QdE LITORALE TOSCANO!!!!!!!
e neanche un cenno che ti manchiamo in viaggio!!! disgraziato!!!
bravo pieruzzo!!! bravo!!!!!!
pieroesilvia
17-05-2012, 09:54
oh invece ci maNcavate eccome tu e marianna e te lo abbiamo anche scritto x mail e fatto un filmato coN taNto di dedica a voi due...non appena lo ritrovo fra i 15 giga di roba te lo invio...fatto sulla pista di rommeL. Non hai idea di quante volte silvia vi ha rammentato e detto che sicuramente vi sarebbe piaciuto essere li con noi... un abbraccio
oh invece ci macavate eccome tu e marianna e te lo abbiamo annche scritto x mail e fatto un filmato co tnato di dedica a voi due...non appena lo ritrovo fra i 15 giga di roba te lo invio...fatto sulla pista di romme. Non hai idea di quante volte silvia vi ha rammentato e detto che sicuramente vi sarebbe piaciuto essere li con noi... un abbraccio
Ma ciao cari!
tienetevi pronti che ho pronto un giro toscano - marchigiano!!
per la pista.... guarda come era ridotta starblack qualche giorno fa:
https://lh3.googleusercontent.com/-emfmcBZBV64/T7EheMBFZ_I/AAAAAAAAARg/Ovg_e3-vhgw/s800/IMG_0094.JPG
dai piero che ci troviamo dalle tue parti
pieroesilvia
17-05-2012, 10:21
terza parte GIORNO 5 MAGGIO
Partiamo da EL KEF sotto un bellissimo sole dopo che, con nostra sorpresa, la sera precedente poco dopo essersi sistemati in hotel, si era scatenato un acquazzone pazzesco lasciandoci con il timore di proseguire il viaggio sotto l'acqua. Accogliamo il sole felici e contenti e ripartiamo piu' sollevati percorrendo una strada secondaria verso Kesserine e che dovrebbe costeggiare da vicino il famoso altopiano del re numida, acerrimo nemico della Roma repubblicana, ma in realtà la strada non presenta quelle caratteristiche che la Lonely riporta e per le quali avevamo scelto di percorrerla....resta comunque piacevole e il manto stradale è in ottime condizioni.
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Con Nicola ero in collegamento radio grazie alle Midland portate appositamente per mantenere i contatti fra la testa e la coda delle nostre moto e ci tenevamo informati mentre ci godevamo il paesaggio. La strada non presentava traffico, i paesini scorrevano liberi da ingorghi e potevamo rispondere ai saluti che i bambini ci lanciavano e goderci una discreta velocità di crociera. L'intento era quello di arrivare a Tozeur per le 14.00 e poter prendere contatti per l'indomani con il famoso " red lizard" e per visitare l'oasi di Nefta a 30 km dal nostro hotel ma ben presto la "crociera" perde il suo slancio. Infatti tornati sulla strada statale e lasciata Kesserine alle nostre spalle, troviamo una serie infinita di lavori in corso che non solo ci rallentano molto ma che rischiano piu' volte di farci cadere a causa del grosso brecciolino presente e per la sostenuta velocità che camion e macchine mantengono percorrendola in entrambi i sensi di marcia. La polvere sollevata è cosi densa che attraversiamo dei veri e propri banchi di nebbia e non sono pochi i pensieri che dedico alle attività professionali di mamme e sorelle degli autisti tunisini. Tatiana a causa della precedente caduta e della sua poca esperienza di guida, è giustamete timorosa e la sua andatura rallenta maggiormente il gruppo e del resto sia lei sia noi non possiamo fare altro...per altro c'è da aggiungere che la sua Yamaha stradale non è nemmeno adatta a quel tipo di strada a differenza delle altre 6 mukke...e dire che avevamo lasciato le strade secondarie proprio per trovare maggiore scorribilità.
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Ora chi legge potrebbe anche pensare.... " ma questa che c..... ci è andata a fare in tunisia...."
devo dire in sua difesa che, nonostante le lamentele e i suoi continui " non fa per me...non ce la faccio... ", la ragazza ha dimostrato di avere le "palle" in più occasioni e che la sua vena umoristica faceva immediatamente dimenticare a lei e a tutti noi i suoi brontolii continui. A causa del fondo molto sconesso le vibrazioni sulle moto erano notevoli e a proprio grazie a queste Gino perde dal supporto il suo Iphone che usava come navigatore...fermi ad un bivio, sotto il sole ormai torrido e ricoperti di polvere sollevata dai maledetti Schumacher tunisini, torno indietro con lui alla vana speranza di ritrovare il telefono e difatti dopo circa tre km lo ritroviamo...sotto forma di poltiglia e briciole di vetro e plastica schiacciato da chissà quante auto e camion. Tatiana è stanca e maledice il momento in cui ha deciso di " mettersi alla prova" e di fare il tour con la sua moto invece che come passeggera ma dopo qualche parola di incoraggiamento di Niku, che le era perenemente vicino, e delle altre due zavorrine ritrova il sorriso e ripartiamo sperando che i lavori in corso abbianno finalmente una fine....ma purtroppo per almeno altre due ore la strada continua ad essere sconnessa e il brecciolino a far sbandare le nostre moto cariche di bagagli.
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Verso le 13.00 ci fermiamo ad una braceria lungo uno dei pochi tratti asfaltati e spendendo la solita ridicola cifra di 5 euro a testa ripartiamo sollevati dalle parole del gestore che ci informa della fine dei lavori ad una mezzora di strada dal suo locale. Lasciata la provincia di Gafsa infatti la strada ritorna ad essere buona e possiamo cercare di recuperare il tempo perduto. Il paesaggio inizia a cambiare man mano che ci avviciniamo alla zona desertica e alla depressione di " el chott" ....il panorama diventa piatto, brullo e desertico, costellato qua e là da piccoli cespugli verdi ricoperti dalla polvere della prima sabbia desertica che il vento trasporta e solo le poche palme presenti danno una nota lieta ai nostri occhi.
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Ormai la strada, che da EL KEF a KESSERINE era sinuosa e con curve dolci, è un lungo serpente dritto dove le uniche alture sono le lontane montagne del confine algerino. I cartelloni indicano il pericolo di passaggio carovane con i dromedari e di guidare con prudenza ma anche se cosi fosse stato, a causa della pianura desertica li avremmo avvistati a km di distanza. Per circa un ora e mezza percorriamo la striscia nera asfaltata e dritta verso un panorama che diventa sempre più sahariano punteggiato qua e là da piccole oasi di palme da dattero..oasi che man mano ci avviciniamo alla meta diventano sempre piu' imponenti e grandi fino a che non arriviamo alla porta di Tozeur e ci facciamo la foto di rito sotto lo sguardo ammirato dei poliziotti che sono di guardia all'ingresso della città. Entrati a Tozeur, cerchiamo il residence che avevo prenotato grazie al mio amico HELMI e a suo padre AZIZ. Quest'ultimo ha un negozio di souvenir in centro e lo avevo conosciuto due anni prima con Motolibe mentre visitavamo le oasi. Fa la guida sui fuoristrada attraverso le piste dele oasi di montagna e parla bene l'italiano e mi ha aiutato molto quando cercavo una sistemazione per noi e per altre informazioni.
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Purtroppo a causa della crisi, il suo negozio è chiuso e lui si dedica alla sola attività di guida sulle piste anche se, mi informa, con una coppia di amici italiani sta per aprire un campeggio all'interno dell'oasi che circonda la città sperando in una decisa ripresa del turismo in quella zona. Infatti devo ammettere che rispetto alla mia visita di due anni prima, dove i turisti erano numerosi, nelle località di interesse le città si presentano vuote e i pochi visitatori arrivano solo con i pullman per veloci visite alle oasi e poi ripartono per altre mete. Arrivati al residence LOUED restiamo piacevolissimamente colpiti dalla bellezza del giardino con piscina e dalle camere fresche e confortevoli. E' tutto molto curato e le rifiniture sono di pregio e il costo per una camera doppia è di 60 euro a notte. Lasciamo le moto all'interno del residence a bordo piscina, scarichiamo i bagagli e poi le inforchiamo nuovamente per recarci a Nefta a visitare l'oasi. Mentre la visitiamo e attraversiamo la stretta strada che la taglia in due, veniamo invitati da un locale a ristorarci nel suo angolo di palmeto con un the verde delizioso e un succo della linfa di palma che viene fermentato naturalmente. Siamo stanchi e sporchi e decidiamo di rientrare in hotel prima che inizi a calare il sole ma Bako e Giko accettano l'invito del tunisino a visitare un sito li vicino dove c'è il set del film "Star Wars" cosi ci dividiamo dandoci appuntamento per la cena. Arrivati in hotel ci cambiamo e ci infiliamo il costume tuffandoci nella piscina e godendoci il resto del tramonto immersi in acqua. Alle 20.00 i due romani non sono ancora tornati e iniziamo a preoccuparci quando le nostre telefonate non ricevono risposte...dopo mezzora decidiamo di andare a cena senza di loro ma con la crescente preoccupazione che possa essere successo qualcosa e non appena lasciamo l'hotel per recarci a piedi in città, li vediamo arrivare felici e contenti. I due pirla si erano persi pensando che la nostra sistemazione fosse a Nefta e non a Tozeur e avevano girato per circa un ora cercando la strada per il residence. Abituato alla puntualità e alla disciplina con la quale vivo da 30 anni indossando l'uniforme della mia amata FOLGORE ed essendo in un certo senso il "capo carovana" li mando delicatamente "affanculo" pregandoli d'ora in poi di essere puntuali e sopratutto, in caso di percorsi diversi, di accendere il cellualre e informarci di ritardi e imprevisti. Poi ridendo e scherzando ce ne andiamo a cena dove discutiamo del programma futuro che ha una variante forzata. A causa di un guasto il trenino rosso che doveva farci visitare le oasi e le gole montane della zona è in riparazione, quindi decidiamo un programma diverso che ci permetta di fare oasi e la famigerata "pista di rommel"...
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TO BE CONTINUED
t è in riparazione, quindi decidiamo un programma diverso che ci permetta di fare oasi e la famigerata "pista di rommel"...
...che sfiga!:lol::lol::lol::lol:
pieroesilvia
18-05-2012, 11:46
GIORNO 6 MAGGIO
Prepariamo le moto e partiamo alla visita delle oasi di montagna sotto un sole splendido. Percorriamo il lunghissimo rettilineo desertico ammirando il paesaggio piatto e le piccole dune che il vento ha formato ai bordi della strada. Siamo superati spesso dai grossi fuoristrada che a velocità sostenuta si dirigono verso la nostra stessa meta mentre noi procediamo lentamente e ci fermiamo a fare le foto di gruppo. Arrivati all'oasi di CHEBIKA, siamo come la solito assaliti da bambini che circondandoci cercano di venderci rocce di quarzo o piccoli souvenir. Fanno pena a vederli cosi impegnati nel cercare di vendere quello che offrono ma se facciamo lo sbaglio di estrarre anche un solo dinaro so bene che poi ci ritroviamo con il doppio dei venditori, adulti compresi, a cercare di spillarci qualche soldo. Insieme ai ragazzini escono i soliti oportunisti che, avvicinandosi a noi, ci danno assicurazioni sul parcheggio e che possiamo lasciare le moto li dove le abbiamo messe.
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Essendoci gia stato due anni prima e ben sapendo che il parcheggio è libero, mi avvicino ad uno dei " posteggiatori" e lo invito educatamente a desistere dal richiedere qualunque mancia per un servizio non necessario. Segue la solita piccola discussione con LUI che cerca di farci credere che il parcheggio è " suo" e con me che gli dico " no grazie". Alla fine, legate le moto, ci dirigiamo verso l'oasi sempre seguiti da una decina di ragazzini che nonostante i NO continuano ad offrire la loro mercanzia.
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Il sole comincia a picchiare forte ed entrare nel palmeto ci da sollievo.. ci addentriamo verso la sorgente che alimenta l'oasi e risaliamo la scalinata che porta al villaggio abbandonato dove viveva la tribu' berbera, facendo foto e sopratutto ammirando il paesaggio. Lungo tutto lo sviluppo dell'oasi piccole bancarelle ofrono quarzi, monili, kefie e piccoli scorpioni essiccati chiusi sotto lastre di plastica trasparente e districarsi tra le loro offerte resta un impresa ardua. Dall'alto la vista dell'oasi sottostante, del deserto che la circonda e della depressione del lago salato, è una visione fantastica. Il verde delle palme spicca come un papavero rosso solitario in un campo di grano e per alcuni l'emozione di quella vista è molto forte. Nel piccolo negozio che si trova sulla piazzetta compriamo delle belle t shirt con disegni a tema e dopo una pausa dissetante e ristoratrice torniamo alle moto sempre e nuovamente circondati dai vari venditori che, incuranti dei nostri rifiuti, continuano ad offrire la loro merce abbassando sempre piu' il prezzo iniziale.
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Lasciamo CHEBIKA e ci dirigiamo verso TAMERZA, ben sapendo che presto la strada da piatta e uniforme si trasformerà in una serie di incredibili curve in salita che regalano uno spettacolo fantastico a occhi cuore e mente. E difatti mentre percorriamo la strada che sembra un serpente che si arrampica verso l'alto, vengo affiancato a turno dal resto del gruppo e ricevo l'approvazione per il percorso come se fosse merito mio ..in realtà è l'unica strada disponibile ma sono cotento che tutti apprezzino. Le montagne sono di colore rossomarrone e le scalanature che il vento ha provocato nel corso del tempo spiccano di colore chiaro, regalando a chi le guarda un contrasto cromatico stupefacente.. le gole che si susseguono ai nostri lati e sotto di noi ci mostrano la potenza della natura con veri e propri canyon che acqua e vento hanno modellato e plasmato.
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Poco prima di arrivare a TAMERZA fermo la moto di lato e avviso il resto del gruppo che, non appena entreremo nel centro abitato, saremo subito seguiti da qualche aspirante guida che ci offrirà la sua prestazione, di coseguenza di ignorarli e di lasciar fare a me per le eventuali trattative..... e nemmeno a farlo apposta mentre ci dirigiamo al piccolo spiazzo antistante l'oasi, ci raggiungono alcuni aspiranti promoter turistici che con cenni di approvazione ci fanno capire che "possiamo" parcheggiare li...come se fosse loro o se fosse privato. Mentre raggruppiamo le moto e le leghiamo, attiro la loro attenzione solo su di me e inizio a rifiutare le loro offerte ..spiego che essendoci gia stato conosco la zona e che non necessitiamo di alcun aiuto.
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Per contro loro sbraitano e gesticolano accusandomi di portare via il loro lavoro, che sono necessari, che il parcheggio è di loro proprietà e altre cavolate simili che non stanno ne' in cielo ne' in terra. Sapendo per esperienza che se vuoi ottenere qualcosa da loro devi essere quasi uno " stronzo " perfetto, faccio il duro e inizio a rispondere piu' duramente a quelle che, se prima erano offerte, adesso stanno diventando imposizioni. Non curandomi di loro e restando fermo sulle decisioni aspetto che ne resti solo uno, con il quale inizio a parlare gentilmente ed educatamente.. la cosa per lui diventa interessante ed improvvisamente il tizio diventa disponibile, calmo e comprensivo. Gli chiedo se conosca la pista di rommel, se sia percorribile, se sia lontana e solo dopo aver ricevuto tutte le info che mi servono, chiedo quanto voglia per accompagnarci lungo la pista. Lui mi guarda e con un sorriso smagliante si porta la mano al mento e facendo finta di pensare a quanto deve chiedermi, mi spara la cifra di 60 euro... e qui comincia la trattativa che gli arabi amano molto e che a me diverte tantissimo... alla fine ci accordiamo..... dopo aver visitato da soli l'oasi, dopo aver mangiato qualcosa, accetteremo la sua guida per 20 euro.
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L' oasi di TAMERZA è meno bella e interessante della precedente, in quanto il percorso per la visita non si snoda fra le palme ma lungo un fiumiciattolo provocato dalla piccola cascata che è sempre affollata di scolaresche dove schiamazzano e giocano decine di bimbi...ma ha di molto interessante un grande canyon percorribile e che offre uno spettacolo naturale stupendo provocato dale piene che nel periodo invernale scendono dalle montage circostanti. I colori delle pareti del canyon cambiano in continuazione e disegni fantastici, archi naturali e volte di pietra riempiono pienamente gli occhi di chi le percorre.. il canyon gira intorno all'oasi e salendo verso l'alto, domina tutto il paese di tamerza. Fatta la nostra escursioe sotto un sole che è diventato bollente, decidiamo di ristorarci nel piccolo ristorante posto davanti al parcheggio delle moto dove anche qui, dopo una lunga trattativa, pranziamo al prezzo concordato di 11 dinari rispetto ai 25 che aveva chiesto. Finito il pranzo chiamo la nostra guida che sale a bordo della moto di Giko e ci dirigiamo verso Redeyef dove dopo aver attraversato il paese entriamo in una vera e propia discarica di rifiuti a cielo aperto.
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Avevo letto navigando su internet che la pista non iniziava con una bella impressione ma che proseguendo poi si sarebbe rivelata spettacolare, cosi ci turiamo il naso e andiamo avanti. Dopo l'increscioso saluto puzzolente visto ad inizio pista, il paesaggio inizia a cambiare. Non voglio stare qui a descrivere in modo poetico quello che si presenta ai nostri occhi ma posso assicurarvi che la pista merita di essere fatta e percorsa. Colori, paesaggi, strada, silenzio e vento.... tutto è semplicemente magico e se deciderete di percorrerla vi consiglio di farlo dalle 15 in poi quando il sole è sufficentemente alto ma inizia a disegnare le ombre lunghe man mano che la giornata passa. Appena superata la discarica la strada si fa sterrata e offre la possibilita di una sosta per vedere una grotta naturale...la sua particolarità è che le pareti della montagna sono composte da milioi e miliardi di gusci di conchiglie fossili depositatesi dopo l'innalzamento delle motagne milioni e milioni di anni prima. La pista è composta in parte da sterrato abbastanza semplice e da parti di lastre di cemento poste dai soldati tedeschi durante la ritirata dopo la battaglia di el alamein. Comunque sia consiglio a tutti di percorrerla e godersela. Arrivati alla fine della pista la guida ci fa allungare il percorso promettendo di portarci verso le montagne dove, ci assicura, godremo di paesaggi meravigliosi su tutto il deserto e le sue oasi.
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Lo stato del fondo stradale non è dei migliori ma i paesaggi levano il respiro e ci emozionano nel senso pieno della parola...arrivati su un altura dove uno spiazzo permette il parcheggio e la contemplazione del paesaggio sottostante, Piera si avvicina a noi e piangendo di gioia dice che mai avrebbe pensato che potessero esistere simili paesaggi da provocare in lei fiumi di lacrime.... ma tutti noi siamo emozionati da quanto vediamo. La strada è bellissima e si inerpica su strette gole montane e le pareti in alcuni punti sembrano volerti avvolgere o abbracciare. Ripeto è uno scenario che leva il respiro. Ritorniamo verso Tamerza attraversando piccoli centri abitati fino a che non raggiungiamo il paese dove lasciamo la guida e gli regaliamo 15 euro come mancia e scambiamo i numeri telefonici e gli indirizzi mail per evetuali future visite. Se poi qualcuno fosse interessato puo' chiedermi in mp o sul forum il contatto della guida. Torniamo a Tozeur soddisfatti e felici percorrendo la lunga strada desertica, osservando i dromedari che pascolano felici e beati ai bordi della strada. Arrivati all'hotel ci dedichiamo alla piscina e poi ceniamo in un bel localino, dove mangiamo veramente bene con bistecche di dromedario, cous cous e altre specialità e poi tutti a nanna per affrontare la lunga marcia verso ksar ghilane e il sahara del giorno dopo.
passerottino
18-05-2012, 14:54
:D Bellissimo reportage Maresciallo con la M Maiuscola!!!!!!!!!!
Mi emoziona moltissimo la vista di questa bellissima terra solo a vederla in fotografia, mi immagino ad averla vissuta come avete fatto voi!!!!!!!:D
passerottino
18-05-2012, 15:00
:lol: Comunque ragazzi ir Maresciallo pare robocop!!! L'avete visto con 60° all'ombra c'ha sempre ir giacchetto abbottonato!!!!!! Li fa' na' sega ir cardo al Comandante, Capitano, Generale....insomma a luili':lol::lol::lol::lol::lol:
http://www.flickr.com/photos/ambro61/sets/72157629783833496/show/
adesso il Piero mi sta sui maroni! :)
grande piero! grandissimo!
Fantastico report!! Complimenti!!
patrizio
19-05-2012, 15:47
piero spero che non abbiate mangiato ir porpo...
in tunisia ir porpo è durooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
complimenti piero,non avevo dubbi sulla riuscita del viaggio,visto la passione e l'esperienza,ben tornati ragazzi....
passerottino
19-05-2012, 16:30
O un era duro in Grecia!!!!!??? Mah, un ci capisco piu' nulla.
patrizio
19-05-2012, 16:39
in grecia era mòlle,in tunisia è duro perchè lo sèccano al sole...
complimenti per i posti e per le foto Piero,ma vedo niku un pò deperito,cosa gli avete fatto?
grande tour,da prendere d'esempio per il prossimo anno
http://www.youtube.com/watch?v=xXsf7VSaDxY&feature=g-upl
pieroesilvia
19-05-2012, 20:58
grazie patrizio..spero vi siate divertiti anche voi..
buon fine settimana a tutti
patrizio
20-05-2012, 00:13
Piero quando si è in ferie, soprattutto in moto si fà di tutto per divertirsi,anche noi siamo stati bene in grecia e visto posti stupendi,solo le meteore valgono la visita,Atene, a parte l'acropoli e il partenone, ha un pò deluso,poi bei paesaggi e tanti siti,bella olimpya,epidauro e micene.
ti saluto e di nuovo ben tornati....
Paperinik
20-05-2012, 11:26
Sinceramente a me questo report non e' piaciuto affatto.
A Fronte di un itinerario buono traspare "una visione" della Tunisia e dell'Africa classicamente da "occidentale" e nonostante le esperienze " arabe" del Reporter ritengo il viaggio poco pochissimo,viaggio e molto vacanza che esattamente il modo sbagliato per affrontare un , appunto , viaggio del genere.
C'È e' stata volontà di conoscere e capire i posti da visitare ma non quello di conoscere a approfondire la conoscenza della gente che abita quel paese.Imperdonabile.Le stesse foto non danno la vera idea della nuova Tunisia dove ,soprattutto a Nord , e' diventato difficile incrociare una ragazza con il velo.Un paese che si e' liberato da una dittatura ed e' l'unico che oggi sta vivendo una vera primavera araba libera e democratica.
Anche le difficoltà incontrate sono state lette come responsabilità del posto e non delle persone che hanno scarsa confidenza con la navigazione o peggio con abilita di' guida .Se si vuole "mettersi alla prova" non si fa' in Africa .
Il modo stesso di criticare i comportamenti in dogana piuttosto che i saluti "tunisini" e le pressioni ricevuto sono una prova senza appello dello spirito sbagliato con cui e' stato affrontato,il viaggio.Scarsa conoscenza delle tradizioni e della cultura,religione ,modi di fare provocano sempre una mancata crescita che dovrebbe derivare sempre dalla visita di un Paese .La semplice vacanza viene rigettata sempre dall'Africa.
Il fatto stesso che quasi tutti i prezzi vengono indicati in euro indica una scarsa preparazione al viaggio che infatti ha avUto un costo elevatissimo per gli standard tunisini dove appunto viene specificato che un cameriere guadagna pochissimi dinari (DINARI) al mese che valgono la meta' quasi di un euro.
Insomma penso chi ha intenzione di andare in Tunisia puo' prendere questo topic per capire che cosa NON fare.
Spero che il mio intervento non venga leto come polemico, non mi interessa, ma come suggerimento per affrontare meglio e con una piu' profonda preparazione qualsiasi viaggio in Africa che rispetto a qualsiasi altro viaggio in Occidente chiede di piu' ma da' sicuramente piu' emozioni.saluti .Carlo.
pieroesilvia
20-05-2012, 11:36
LIBERISSIMO DI ESPRIMERE LA TUA OPINIONE E IL TUO MODO DI VIVERE LA VACANZA IN MOTO...DEL RESTO NON SIAMO TUTI UGUALI... A fronte di quanto affermi sulle ragazze con il velo devo smentirti... sono stato in tunisia nel 2001 nel 2010 e ne sono tornato ora e devo dirti che invece, nonostante sia rimasto un paese laico, le donne velate che prima notavi solo nel sud o nei paesini agricoli oggi sono in forte aumento specie al nord.. e anche uomini che hanno barba lunga e vestono in maniera tipicamente " religiosa".. NELLA STESSA MONASTIR, cittadina a forte presenza stanziale europea, specie italiani e francesi, ho notato questo cambiamento confermato da un mio ex collega di lavoro che vive li da ben 12 anni.. comunque sia il mio report non è scritto per avere apprezzamenti o recensioni favorevoli ma è scritto per chi volesse fare visita a quei luoghi prendendo solo uno spunto o un suggerimento e non e' mia intenzione dire cosa e come ci si deve comportare nelle vacanze altrui..
Per quanto riguarda i costi sostenuti a me non pare affatto sia stato dispendioso....del resto quello che guadagnano e quello che le strutture chiedono è nben diverso... ci sono anche hotel a 10 euro a notte ma sinceramente non mi ci avvicinerei mai e non perchè sia sofisticato o con la puzza al naso...dico solo che ci sono varie offerte e che per lo standard tunisino alcuni hotel se paragonati in italia o europa hanno prezzi convenienti...ma anche quelli prestigiosi hanno le loro pecche specialmente nei servizi igienici. Fare una vacanza in africa non significa per forza vivere come loro e conoscere le loro abitudini, usi, costumi e religione non implica il doversi per foza accontentare . Per quanto concerne il conoscere la gente del luogo abbiamo avuto modo di prendere e lasciar ei nostri contatti con la gente vera e non con chi ci assaliva per le prestazioni gia citate..
grazie comunque del tuo intervento
Paperinik
20-05-2012, 12:13
Siamo qui per esprimere opinioni .Pero' il maiuscolo lo eviterei...
detto questo velo o non velo la Tunisia ha scelto per la,Prima volta nella sua storia di essere un paese libEro,e democratico.Ricordiamoci che noi siamo stati governati per quasi 50 anni da un partito cattolico moderato ....
Il mio parere resta.In Africa NON si va' in vacanza ma si va' per fare un viaggio: questo e'.
Il mio intervento invece ha proprio l'intenzione di dare una " visione" diversa , e dal mio punto di vista "vera" di come e' oggi la Tunisia e di come non va' fatto un viaggio in Tunisia
.Per il resto e' scontato che ognuno viaggia e fa' quello che vuole ma penso che grazie al confronto e alla lettura di diverse posizioni ognuno puo' farsi un'idea e poi scegliere.
Prezzi.
E' evidente che non hai mai dormito in un hotel da 20 dinari ma ti assicuro che sono puliti comodi come quelli con prezzi " europei" che appunto sono solo per europei.
Conoscere usi,costumi e tradizioni e' l'unica vera ragione da da' un senso al viaggio Africano, sempre a mio avviso, altrimenti si va
' a Caponord.
Ripeto ,il costo del viaggio e' stato molto elevato con 1700 euro normalmente io vado in Tunisia 3 volte dormendo comodamente e mangiando sempre in ottimi ristoranti ma servono profonda conoscenza dei posti e soprattutto delle persone.
Spero che un giorno si capisca che non serve a nulla viaggiare per andare a fotografare la torre Eiffel piuttosto che la donna completamente coperta dal velo o una duna o il,Colosseo,di El Jem .Viaggiare e' questo o meglio anche questo ma non e' e non puo' essere il motivo,principale di un viaggio....un' ultima cosa quando tornerai in Tunisia e alla dogana qualcuno ti chiedera' 10 dinari o 5 euro per "affrettare" le pratiche doganali daglieli e quando qualche Tunisinomtimsalutera' rumorosamente rispondi sempre...sempre tutto secondo me.
motolibe
20-05-2012, 16:52
E su!!!!!
Ho come l'impressione che Paperinik voglia fare il "bastian contrario" della situazione.
Io sono stato in Tunisia, due anni fa, e peraltro assime a Piero.
Avevo organizzato all'epoca il viaggio secondo quelle che sono le mie esigenze di viaggiatore, ovvero scegliendo le migliori strutture alberghiere per avere sempre il confort a cui sono abituato, ma questo, ovviamente prescinde dalla maniera di affrontare il viaggio o della maniera di rapportarsi con la gente.
Per quello che concerne le spese in quel'occasione non ho speso più di 850,00 euri compreso la tratta in traghetto per due persone, e considerato che a Kisar Ghilane abbiamo dormito al "Pansea" e ancora all'Hotel Kasba a Kairouan e così di seguto la cifra mi è sembrata consona ai servizi ricevuti. Mentre per quel che concerne il cibo ci siamo calati nella realtà locale mangiando le cose che ci venivano proposte lungo la strada.
Ma tutto questo non ci ha impedito di gustare le bellezze del paese ed ancora di entrare in contatto con chi in Tunisia ci vive. Ancora oggi ho il piacere di avere fra gli amici di Face Book dei tunisini che ho conosciuto durante il viaggio e con cui sono sempre in stretto contatto, apprendendo quali possono essere le difficoltà del momento ed i cambiamenti a cui sono sottoposti.
Per quel che concerne il racconto di Piero bisogna accettarlo così come è.
E poi Piero è fatto così. Sa essere divertente e colorito, a volte si lascia infastidire da cose stupide, ma rensta sempre una persona estremamente rispettosa di tutto quello che vede e incontra.
Il nostro viaggio è stato piacevolissimo proprio per questo.
E poi Piero è stato in diverse parti del mondo, a svolgere servizio di pace, e non credo possa essere tacciato di superficialità o ancor peggio di non saper affrontare un viaggio.
Bisogna riconoscere che una cosa è quello che si va a visitare, quello che ognuno di noi vede con i propri occhi, quello che avverte o percepisce e un'altra cosa è il raccontare un viaggio.
Inoltre credo avesse in quest'ultimo viaggio la responsabilità, nei confronti degli altri compagni di viaggio, dell'esserci già stato, quindi credo si sia sentito in dovere di filtrare certi aspetti non tanto piacevoli ai propri amici, proprio perchè si vuole mostrare la parte più spettacolare di questo straordinario paese.
In ultimo credo che in qualche modo ne sia rimasto innamorato, tant'è che dopo la prima volta è ritornato, bissando in qualche modo lo stresso itinerario fatto precedentemente.
Invito quindi Piero, se ne ha voglia, a continuare il suo racconto (peraltro avvincente come i precedenti) ed ancora Paperinik a confrontarsi (magari in una altra discussione) con tutti coloro, me comnpreso, che desiderano esplicitare il proprio modo di intendere un viaggio. Chissà che non ne viene fuori qualcosa di buono, o magari organizziamo un viaggio assieme per questa estate.
Per la cronaca sto lavorando da ben sei mesi a due diversi viaggi: il primo in Bulgaria e Romania e l'altro, in alternativa in Portogallo.
Buona strada a tutti
Paperinik
20-05-2012, 20:33
Motolibe niente bastian contrario è l'ultimo dei miei pensieri assolutamente semplicemente penso le cose che ho scritto.
Per il viaggio insieme sempre disponibile...purtroppo per me sono rimasti pochissimi posti dove andare come ad esempio la Bulgaria che è anche per me una meta che sto' considerando insieme ad altre.Romania ci sono stato e anche in Portogallo se serve qualcosa scrivimi.
Invito il reporter peraltro bravo come Reporter senz'altro a proseguire il resoconto ci mancherebbe ... questo non c'entra nulla la mia è semplicemente un punto di vista condivisibile o meno ma mai mancherei di rispetto ad un motociclista come me appassionato di viaggi come me....se ho esprsso in qualsiasi modo questo o questo è stato capito allora ho sbagliato io e\o sono stato male interpretato.Buona strada.
pieroesilvia
21-05-2012, 06:56
nessuno ha sbagliato nulla, soo semplici modi di vivere il mototurismo in maniere diverse. Vorrei pero' sottolineare che il 3d è solo il diario di viaggio con i miei amici del litorale, e non lo sto scrivendo per avere recensioni positive ma solo per raccontare e dare qualche spunto a chi volesse affrontare una motovacanza in quel paese...tuto qui. Non vorrei che si trasformasse in una discussione su come si deve vivere una vacanza perchè questa non è la mia intenzione.... c'è chi ama in bianco chi il nero e chi il grigio. Detto questo continuero' a scrivere il resoconto sperando che le diverse opinioni non creino altre discussioni...
ringrazio motolibe per le sue parole e paperinik per il suo intervento..alla prossima puntata
pieroesilvia
21-05-2012, 11:06
GIORNO 7 MAGGIO
La mattina si apre con un cielo grigio e velato che non promette nulla di buono. La sera prima abbiamo passato il dopocena con Aziz al quale non è parso vero aprire il suo negozio di souvenir e fare qualche chiacchiera con noi, sorseggiando il the alla menta che per tutta la vacanza è stata la nostra bevanda prediletta. Partiamo verso kebili per poi proseguire per Douz e da li affortare il lunghi rettilinei che ci condurranno a ksar ghilane. Il viaggio è reso difficile dal fortissimo vento che spira alla nostra sinistra e che ci accompagnerà fino all'arrivo nel sahara.
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Attraversando il lago salato lo spettacolo visto due anni prima si ripete regalando a tutti emozioni fortissime. La sosta per le foto è un dogma e ripartiamo con le risate e il sorriso stamapato in faccia. Il vento aumenta ancora di intensità e dopo aver attraversato Kebili la visibilità si riduce molto a causa della sabbia che viene sollevata e invade la strada disegando mulinelli a non finire. oostante il casco e le sciarpe o kefie che portiamo sul viso, la bocca si riempie di sabbia dando una spiacevole sensazione ed un fastidio crescente. Arrivati a Douz ci fermiamo per una sosta e per fare il pieno alle moto dato che da li i poi non incontreremo distributori per i 178 km che ci separano da Ghilane. Al bar ci viene a salutare un ragazzo tunisino che ha un parete che gestisce i quod e che gentilmente lo chiama per avvisarlo del nostro arrivo. scambiamo i numeri di telefono e facciamo un altro paicevole incontro; Maurizio, il ragazzo che abbiamo conosciuto in nave, ci vede e si ferma per un saluto decidendo poi di unirsi a noi nel tragitto. Ripartiamo con il cielo di un grigio itenso e con il vento che non ne vuol sapere di diminuire la sua intensità. La visibilità è ridotta ai 30 metri dato che la sabbia sferza lateralmente a noi invadendo la strada e rendendo la guida difficile...inoltre proseguiamo piano perchè molti dromedari pascolano ai bordi della striscia di asfalto e non vorrei incontrarne qualcuno all'improvviso. L'andatura è lenta e monotona e senza sole non si apprezza la bellezza selvaggia del luogo.. le uniche emozioni ce le creano i soliti fuoristrada dei tour operetor che sfrecciano alla solit pazzesca velocità a volte perfino sfiorandoci. Arriviamo all'incrocio della pipe line e memore della splendida accoglienza ricevuta due anni prima dalla famiglia che lo gestisce ci fermiamo per mangiare e concederci qualche ora di tregua dal vento. Ci accomodiamo in una semplice sala dove troviamo sedie e dei tavolini di fortuna ricavati dai rotoli in legno nei quali vengono avvolti i cavi elettrici. Saluto il tunisino che gestisce il "rifugio" e le sue due mogli sempre molto gentili ed educate, compiacendomi con loro di quanto sia cresciuto il bimbo in questi due anni.
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Spiego ai miei amici che nel suo locale non si ordina nulla e che il cibo sarà semplicemente servito in base a quanto dispongono ma li assicuro sulla bontà di quanto assaggeranno. Nel frattempo che ci mettiamo comodi lui arriva con il thè e versa il liquido nei bicchieri seguendo il solito rituale e cercando di insegnare quali sono i gesti corretti da fare. Dopo di che una delle mogli arriva con un grande tegame basso e piatto dove una zuppa di legumi emana un ottimo profumo e dove ci buttiamo a capofitto inzuppando le focacce che ci ha precedentemente portato... svuotata la prima portata giunge la seconda...una piatto a base di uova con un sugo rosso el quale continuare a fare " scarpetta". SI ride, si scherza, si rincuora tatiana che ormai manca poco, dopo di che assaggiamo dei dolcetti portati da una delle mogli del gestore e finalmente con il sole che fa la sua apparizione ci prepariamo a percorrere gli ultimi 78 km prima dell'oasi di ksar ghilane. Raccolti i soldi per pagare il conto all'unisono decidiamo di lasciare una consistente mancia alla famigliola per l'accoglienza e la gentilezza dimostrateci.
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Il sorriso sincero del bimbo, delle due donne e del signore ci hanno riempito il cuore .... una sincerità e una accoglienza ben lontana da quanto visto nelle precedenti soste dove l'"aiuto" era tutt'altro che disinteressato. Lasciamo il locale ma prima dei saluti, le ragazze chiedono se nella prossima visita possiamo portare qualche indumento o giocattolo al bimbo come ringraziamento per la loro ospitalità, ricevendo altri calorosi sorrisi ed un gentile " bien sur". Man mano che ci avviciniamo all'oasi il sole comincia a scaldare finalmete l'aria anche se il forte vento ha portato notevoli quantità di sabbia sulla strada che ci costringe ad attraversare le piccole dune con molta attenzione. Finalmente arriviamo all'ingresso dell'oasi dove troviamo l'amico del ragazzo trovato a douz e che ci aspetta per far salire a bordo del quod i passeggeri in modo da render epiu' agevole l'attraversameto dei 2 km circa di sabbia che ci separano dalla nostra sistemazione.
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La sabbia è copiosa e molto soffice e arrivare fino all'hotel è complicato anche se divertente. Una volta sistemati ci dividiamo in due gruppetti...alcuni di noi noleggiano i quod per una escursioe sulle dune e altri invece si tuffano nella calda possa artificiale termale dell'oasi rilassandosi. Seguiamo la guida che ci fa percorrere le dune del sahara sotto un sole stupendo ma con il vento ancora forte e teso. La guida del quod è divertentissima e i panorama che si presenta ai nostri occhi, man mano che ci addentriamo fino alle rovine del vecchio forte romano, sono spettacolari. L' escursioen dura poco piu' di un ora e ci siamo divertiti cosi tanto che lasciamo un extra a quanto avevamo pattuito. Raggiungiamo il resto del gruppo che si era alternato fra la pozza termale e la piscina dell'hotel ...dopo di che fatta la agognata doccia ce ne andiamo a mangiare e passiamo la serata sotto le stelle e il cielo notturno deliziati dalla luna piena che rende tutto magico e incredibile. La notte è spettacolare, passata fra chiacchiere risate scherzi ed una piccola passeggiata notturna a piedi sulle dune per qualche foto ricordo al deserto senza luce se non quella lunare.
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..... continua...........
a parziale integrazione dello splendido reportage... linko una testimonianza filmata..
http://youtu.be/7BK5lm52YPY
ciao ragazziiii:D
PIERO!!! o smetti di scrivere e postare o foto oppure scendo a pisa col cane a rubarti il computer!!!
anzi pagherò per farti cancellare l'account! che è meglio :D
andare come ad esempio la Bulgaria
fatti vivo se vuoi qualche input dovrei avere ancora parte dell'itinerario.
:downtown:
motolibe
22-05-2012, 08:44
Gico purtroppo il filmatino non è visibile.
un saluto
passerottino
22-05-2012, 08:53
gs3no
:lol: Occhio a che input gli dai, quello ti tronka con una critica degna del festival di Cannes!!!!:lol:
A parte gli scherzi, nell'intervento "leggermente" polemico e criticamente sinistrorso del papero, che vedo fuori luogo e se vogliamo anche un pochino offensivo nei confronti di chi ha dimostrato di aver organizzato e vissuto una bellissima avventura, c'e' una ricerca della polemica in cui nessun motociclista dovrebbe cadere o abboccare.
Grande carattere del maresciallo che non ha abboccato all'esca lanciata dal birichino di turno.
E' chiaro che come dice paperinik csi sarebbe potuto spendere molto meno, ma con il rischio di portarsi a casa ospiti sgraditi come pidocchi o peggio qualche infezione non proprio gradita.
Che ci vada lui a dormire in certi posti con i suoi compagni di viaggio, se ne ha compagno di viaggio.
In quanto alla presa di posizione sulla mancata riuscita del reportage sia fotografico che sulla vita dei tunisini(che e' bella da vedere in vacanza e chiuso li') E' chiaramente dettata da una sottocultura di sinistra che si commenta da sola.:(
tralasciando la politica che non è cosa... ognuno vive le esperienze come meglio crede, si organizza e fa quello che più gli far star meglio sempre in base alle proprie disponibilità (non solo economiche). Poi c'è quello che condivide, quello che avendo un modo diverso di vivere non approva... "ma che ce possiamo fa"? Pica e nenti, capire se sono osservazioni intelligenti e quindi farle nostre altrimenti fare spallucce e passa oltre (lo diceva anche il tossico di Dante nazionale).
Col Piero c'ho fatto 3 settimane di fila in grecia, più altri incontri sparsi durante l'anno e credo che ci sia stima reciproca e fraternanza in molte cose. A me sinceramente il suo report piace e credo che se fossi stato con loro mi sarei proprio divertito e portato a casa un bel bagaglio di idee, sensazioni, ricordi ed emozioni.
Ti dirò di più... anzi sono quasi tentato di scassargli i coglioni perchè organizzi un'atra tunisia :lol:... d'altra parte... :happy6::partyman:
gs3no
:lol: Occhio a che input gli dai, quello ti tronka con una critica degna del festival di Cannes!!!!:lol:
on the other hand, se vuole gli passo quello che ho fatto molto volentieri. con questo non lo deve per forza seguire. Anzi se proprio non gli piace sa cosa evitare ;) vedi che c'è sempre qualcosa da imparare anche dalle cose più brutte :D?
inoltre la bulgaria è stato il viaggio in moto fatto con mio padre. lui con la sua moto ed io con la mia, quindi ho dei bellissimi ricordi legati a questo. magari potrebbe un altro potrebbe rimanere deluso ma...
pieroesilvia
22-05-2012, 09:58
GIORNO 8 MAGGIO
Fatta la colazione dedichiamo la mattinata ad una escursione a dorso di dromedario. Sinceramente la trovo una cosa inutile e a me non ha regalato sensazioni particolari ma ho visto che gli altri si divertivano come matti.. diciamo che adesso, sapendo in cosa consiste, evitero' di ripetere la passeggiata se dovesse ripresetarsi l'occasione. Dopo la "cavalcata" torniamo alle tende, prepariamo i bagagli e lasciamo Ksar Ghilane, ripercorrendo la pipe line fermandoci al bar di BIR SOLTANE per uno spuntino.
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Nel pagare la propria consumazione Gino perde inavvertitamente il suo passaporto ma della cosa se ne accorgerà solo una volta arrivati a Matmata. La strada che per 78 km è stata piatta e desertica, si trasforma e comincia a salire disegnando curve stupede e regalando scorci di deserto non piu' sabbioso ma roccioso, contornato qua e la da palme solitarie che per lo piu' identificano i pochi metri quadrati di terreno che qualcuno riesce a coltivare. Non ci sono parole per descrivere i paesaggi che si aprono ai nostri occhi bisogna andarci per vedere e credere a quello che si presenta. Ci fermiamo spesso per ammirare i panorama mozzafiato e i piccoli paesi berberi che arroccati sui fianchi delle montage riempiono di colori la monocromaticità del deserto. Decine e decine di tappeti coloratissimi sono appesi ovunque e varrebbe la pena fermarsi tutto il giorno per ammirare le donne che li tessono in vecchissimi e antichi telai. Prima di arrivare a Matmata percorriamo una serie di curve belissime costeggiando molte case troglodite molto comuni nella zona e le quali sono visitabili a prezzi molto modici. Prendiamo alloggio all'hotel DIAR EL BARBAR posto su un altura che domina tutta la piana desertica circostante e permette di godere di un panorama che leva il respiro.
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L'hotel è deserto tranne pochissimi turisti e il riposo, fatto a bordo piscina contemplando quello spettacolo naturale in assoluto silenzio non ha prezzo. La visita di MATMATA porta via poco tempo...il paese è reso famoso, come altre località tunisine, per essere stata la location del film di guerre stellari. Molti si offrono per farci da guida nella visita del paese cosi decidiamo di divedirci.. avendo gia visitato due anni prima la zona decido di tornare in hotel con silvia e fare un check ai vari livelli, mentre gli altri si avventureranno alla scoperta delle abitazioni troglodite. In Hotel le camere sono arredate in stile troglodita, sono carine e pulite e l'intera struttura è ricavata scavando nella morbida roccia ed il prezzo per una camera doppia costa 30 dinari a testa (15 euro). E' qui che Gino si rende conto di aver perso il passaporto e passa l'intero pomeriggio e la prima parte della serata svuotando e risvuotando ogi bagaglio e ogni borsa della moto sperando di trovarlo.
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Mentre stiamo andando a cena sul cellulare di mia moglie arriva una telefonata dove un ragazzo ci informa che ha trovato per terra, all'ingresso del bar il passaporto e che l'indomani sarà a Douz e aspetterà che si vada a ritirarlo. Sollevati dal ritrovamento ci organizziamo per il giorno dopo... Gino tornerà a Douz con Maurizio che lo accompagnerà e poi proseguirà il suo viaggio in solitaria mentre noi ci recheremo a Tataouine dove prenderemo alloggio nel nuovo hotel e una volta posati i bagagli faremo il giro per visitare lo Ksar SOLTANE CHENINI e percorrere le strade panoramiche scelte sulla cartina.
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GIORNO 9 MAGGIO
Lasciamo Matmata sotto un sole stupendo e ci dirigiamo verso Tataouine. incredibilmente dalle alture che percorriamo godendoci gli spettacolari scenari sottostanti si riesce a scorgere la costa e il mare. Anche in questo tratto di strada i paesi berberi riempiono di colori il paesaggio rendendo il nostro percorso piacevole e vivace. Siamo agli sgoccioli con la benzina e approfittando che il traffico è scarso adeguiamo la nostra andatura ad un passo leggero che ci permette di goderci la moto e risparmiare carburante. Da quando abbiamo lasciato K.Ghilane non abbiamopiù trovato un solo distributore se si escludono ovviamente quelli di fortuna che vendono la benzina in taniche sovrapposte a modo di vasi comunicanti ma evitiamo di rabboccare i nostri serbatoi perchè siamo a conoscenza che la benzina è molto sporca e piena di impurità.
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Arrivati alla periferia di Medenine facciamo il pieno e ci concediamo una sosta in un piccolo bar pasticceria dove passiamo il tempo a parlare delle meraviglie paesaggistiche appena viste. Da Medenine a Tataouine la strada è piatta, trafficata e polverosa e non vediamo l'ora di arrivare i hotel posare i bagagli e ripartire alla visita dei vari KSAR sparsi nella zona e dell' antica città berbera di CHENINI. L'hotel DAKYANUS di tataouine è semplicemente spettacolare, situato in posizioe isolata e si affaccia sulle pianure e colline desertiche circostanti. Le camere sono molto graziose anche se i servizi igienici, per quanto puliti, stonano molto con la cura per l'arredamento scelto della hall, delle camere e del giardino con piscina della struttura.
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Saliamo in moto e ci dirigiamo verso lo Ksar Ouled Soltane il piu' famoso e meglio conservato dell'intera area. Percorriamo strade secondarie attraversando minuscoli centri abitati dove bambini festosi ci accolgono con sorrisi e saluti ai quali rispondiamo volentieri. Arrivati al sito abbbiamo la fortuna di trovarlo completamete privo di turisti e cosi la nostra visita si svolge in pieno relax e divertimento. Lo Ksar come molti nella zona è ricavato dalle fondamenta di fortini romani che assicuravano le vie commerciali dell'impero e una volta abbandonati dalle legioni romane sono stati presi dalle tribu' berbere e utilizzati principalmente come granai o depositi per l'olio. Molte delel cavità presenti sono tutt'ora piene di giare e anfore che contenevano cereali o il prezioso succo d'oliva. Facciamo amicizia con due simpatici ragazzi del luogo che vendoo acquarelli fatti da loro e che rappresentano varie vedute del complesso scambiandoci poi mail e telefono per un eventuale nostro ritorno dato che oltre a disegnare sono anche "guide" delle zone desertiche circostanti e ci parlano di piste che dalla zona arrivano fino al sahara e facilmente percorribili senza una preparazione particolare delle moto.
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Poi saliamo in sella e decidiamo di percorrere delle strade secondarie che, disegnando un anello, ci riportino verso l'Hotel e da li alla strada per Chenini. La scelta del percorso alternatico si rivela azzeccata e ci conduce ad altri paesaggi stupendi e all'incorociare miriadi di bambini che salutano divertiti ed eccitati al passaggio delle ostre mukke. Proseguiamo verso Chenini lasciandoci deliziare dalle curve e dai paesaggi che si aprono davanti a noi. Ci fermiamo davanti alla moschea bianca che si trova ai piedi del paese e la visitiamo... è scarna, semplicissima e non arredata come le altre co tappeti o colonne ma ha un fascino spettacolare..il piccolo cimitero a lato del campanile che pende verso la mecca conserva le tombe dei giganti e il ragazzo che fa da custode ci spiega la storia e la leggenda della costruzione della moschea dandoci anche importanti informazioni storiche sui diversi tipi di sepoltura presenti..le tombe infatti racchiudono più corpi e alcune sono di epoca preislamica.
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Poi incontriamo un ragazzino di 17 anni che si offre da farci da guida per l'atico sito della città. Accettiamo volentieri perchè ha un sorriso fantastico e sopratutto perchè non è stato assillate. Parcheggiamo le moto ai piedi del sito accanto ad un egozio che vende souvenir e tappeti e ci lasciamo guidare da lui ella visita. E' molto bravo e coosce bene la storia della città...ci spiega che la cultura berbera non èrevede una lingua scritta e le tradizioni vengono riportate solo oralmente. Dall'alto la vista mozza il respiro e ci godiamo il sole a picco allietati dal vento teso ce ormai no ci abbandona più da quando abbiamo lasciato Tozeur. Al ritorno alle mukke diamo il compenso pattuito al ragazzino co aggiunta di una generosa mancia e compro un piccolo tappeto come ricordo della zona. Ripartiamo dopo aver scambiato indirizzi mail con il ragazzo e decidiamo di tornare verso Tataouine percorrendo ancora una volta strade secondarie e anche qui la scelta è azzeccata. Se non fosse per le poche palme che costellao qua e la' il paesaggio sembrerebbe di stare in arizona o in texas ... le montagne, le piccole oasi, le ombre che si allungano e il sole che tinge di rosso il cielo ormai prossimo al tramonto ci fanno sognare e desiderare che la strada e la vacanza non finisse mai.
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Per me è certamente il posto più bello visitato in tunisia, quello dove i paesaggi e la gente ha maggiormente riempito il cuore e gli occhi. Perfino il sahara seppur stupedo e affascinante è meno coinvolgente rispetto a quanto visto ella zona di Tataouine e Chenini. Rientrati in hotel ceniamo nel ristorante annesso, godedoci le chiacchiere e commentando quanto abbiamo visto ripromettendoci che un eventuale ritorno in terra tunisina, sarà dedicato principalmente in quella zona e in quelle ancora più a sud.
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CONTINUA
di chi è il dakariano sul cupolino???????
pieroesilvia
22-05-2012, 10:02
grazie zeno per la stima che è reciproca insieme a tanto affetto per te e marianna. Appena trovo il filmato che vi abbiamo dedicato te lo invio per posta... per quanto riguarda un ritorno in tunisia ci stiamo gia pensando ...vorremmo tornarci nel periodo natalizio e di capodanno e ti faro' sapere... il tuareg è sul mio cupolino ovviamente.
Detto questo vorrei evitare che il diario di viaggio si trasformi in una polemica sul 3d... grazie
[YT]http://www.youtube.com/watch?
beh, visto che ci hai messo la musica almeno potevi togliere il umore del vento:confused::mad:
Bububiri
23-05-2012, 07:11
Piero grandissimo come al solito.................e non commento ir PAPERO.............................
giova 62
23-05-2012, 09:41
Grande Piero lascia starnazzare le oche!!!!!!
Maziocan saranno cassi suoi di come l'auotre del topic si è impostato e vissuto il viaggio/vacanza???
Maroba damatti.
Paperinik si faccia il suo come minkia gli pare ... ma pensa te.
passerottino
23-05-2012, 18:27
Ah! ah! ah! Grande ste02!!!!!!!!!!!!!!
Scusate.. lo spammo anche di quà solo per dire che x me... non ha avuto prezzo..
http://youtu.be/GWU0ep-Kjes
e ancora un grazie a chi ha permesso con la sua organizzazione di farmi vivere un avventura il cui ricordo mi accompagnerà molto a lungo..!:D
siete grandi ragazzi ;)
(poi se si va paperopoli monto le tkc 80) :lol:
pieroesilvia
24-05-2012, 07:55
Wow gigo... Doppio wow
pieroesilvia
24-05-2012, 08:40
Giorno 10 maggio
Il cielo è velato e la giornata piuttosto fresca e dopo aver pagato l'hotel saliamo in sella alle mukke e decidiamo di prendere una strada secondaria che ci porta a Menedine invece di ripercorrere la provinciale fatta per l'arrivo a Tatouine, nella speranza che anche stavolta il cambiamento di rotta ci porti a vedere paesaggi come quelli goduti nei dintorni di Chenini. E difatti la strada serpeggia lungo dei monti ad Est di Tatouine e le curve sono dolci e tranquille. Il traffico è praticamente inesistente e le uniche anime vive che troviamo sono degli asinelli che pascolano in santa pace ai bordi della strada. I paesi che attraversiamo sono ricchi di KSAR e troviamo anche una bella roccaforte posta in cima ad una montagna e che sovrasta il paese sottostante....bella e ben conservata ma non abbiamo tempo per una visita dato che i km da percorrere verso a Monastir sono tanti e la sosta al El Jemm porterà via almeno un ora abbondante.
http://img40.imageshack.us/img40/2889/versotataouine.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/40/versotataouine.jpg/)
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Arrivati a Medenine facciamo il pieno e riprendiamo la nostra marcia immersi in un traffico di camion spaventoso e di macchine urlanti e strombazzanti. Troviamo molti lavori i corso, alcuni dei quali nemmeno preventivamente segnalati e dobbiamo stare attenti alla spericolata guida tunisina che senza nessuna regola di sicurezza ingaggia sfide all'ultimo colpo di clakson infilandosi ovunque pur di avere la precedenza.
http://img404.imageshack.us/img404/6454/versotatouine2.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/404/versotatouine2.jpg/)
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E' uscito un bellissimo sole e l'aria comincia a farsi calda...la polvere sollevata dal traffico e i fumi di scarico degli automezzi circolanti appestano il nostro respiro specie nei forti e continui rallentamenti e elel code che si formano per il caotico traffico. Non troviamo un solo km libero di strada e la ostra velocità di crociera, anche volendo, non supera mai i 60/70 km orari. Va da se che decidiamo di fermarci a mangiare lungo la strada e come di consueto sostiamo in una delle tante bracerie poste lungo la strada... siamo affamati e mentre gli altri si siedono e si risciaquano la gola con una coca cola io tratto il prezzo di 3 kg di agnello e seguo il ristoratore nelle fasi di taglio e di preparazione della carne. Non so se sia la zona, non so se sia il caldo o perchè la braceria sia isolata rispetto alle altre ma la carcassa dell'agnello si ricopre in un battibaleno di mosche non appena il ristoratore scopre la carne dall'involucro di plastica nella quale era avvolta. Sono cosi tante che nonostante mi metta d'impegno a scacciarle quelle si sollevano di qualche cm solo per posarsi più in la. Cosi mentre gli altri scherzano e ridono seduti a tavola aspettando il nostro turno di cottura io passo il tempo ad agirare mani guanti e fogli di carta per allontanare gli STUKAS alati che ronzano sulla nostra ciccia provocando con i miei gesti e le mie imprecazioni l'ilarità crescente dei tunisini sedut al tavolo e dei miei compagni di viaggio che fanno filmati e foto metre mi slogo i gomiti per allotanare i fastidiosi insetti.. stranamente le mosche sono solo intorno alla carne cruda e invece sul tavolo dove nel frattempo sono arrivate salse piccanti e isalate con le olive non se ne vedono.
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Finalmente la ciccia, come si dice in toscana, è bella cotta e ce la possiamo godere.. sulla strada il traffico non accenna a diminuire e molti camionisti vedendo la fila di mukke parcheggiate rallentano per vederle meglio provocando ulteriori schiamazzi urla becere e strombazzamenti di clacson...insomma come in italia se fai la salerno reggiocalabria o l'appenino toscoemiliano in piena estate. Finito di mangiare a malincuore ci rituffiamo nel proseguo del nostro viaggio fino a che non arriviamo all'imbocco dell'autostrada dove all'unisono, anche se preferiamo fare strade normali, decidiamo di prenderla e di uscire a EL JEMM.
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Percorriamo il lungo e noioso dirizzone sotto il sole che è diventato rovente con l'unica nota lieta di numerosi nidi di cicogne presenti sui bordi della autostrada e di poiane che sono a caccia lungo una sterminata ed infinita filiera di olivi... la distesa di piante è cosi estesa da non avere fine ne il lungo e in largo e le coltivazioni sono tenute benissimo. Usciti a El Jemm vediamo subito l'inconfondibile sagoma dell'anfiteatro romano e arrivati con le moto proprio sotto di esso le parcheggiamo e ci prepariamo alla visita. Come di consueto i soliti venditori di cartolie souvenir e altro ci assalgono letteralmente..alcuni cosi insistenti da non farci nemmeno scendere dalle moto. Un ragazzo in particolare, molto contrariato dai nostri rifiuti nell'acquistare le sue cartoline, si avvicina a me e mi minaccia chiaramente di passare alle mani se non paghiamo per il parcheggio delle moto ... sbalordito dalla sua richiesta faccio per replicare ma l'intervento di un gestore del negozio di souvenir vicino alle nostre moto interviene allontanando il ragazzo e pregandolo di lasciarci in pace. Lo ringraziamo ma colpito da questo episodio, mai successa una cosa simile nelle mie precedenti due visite, decido che sia meglio che faccia da guardia alle moto e ai bagagli mentre gli altri visitano l'anfiteatro.
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Cosi resto a godermi il sole e il caldo co la compagina di un vecchietto simpaticissimo che di francese conosce solo il bonjour e del ragazzo che gestisce il negozio. Dal vecchietto compro volentieri le cartoline, delle quali no so cosa farmene, pagandole il triplo di quanto mi aveva chiesto e lui mi regala un sorriso sdentato che mi fa scompisciare dalle risate. Per sdebitarsi vuole offrirmi un the alla menta ma io no voglio che lui spenda soldi con me... ma il ragazzo accanto a me mi dice i un buon italiao che cosi lo offenderei e che cmq il nonnino non pagherebbe mai il the che vuole offrirmi perchè essendo anziano e conosciuto il bar all'angolo non glielo permetterebbe...cosi con un "mercì" il nonno si allontana seguito dal giovane che lo aiuta nel prendere i tre bicchieri della bevanda mentolata. Come se non aspettasse che quel momento il minaccioso ragazzo di prima fa la sua apparizione e a pugni chiusi mi viene incotro gridando che vuole i soldi per il parcheggio.. io resto immobile appoggiato alla transenna che separa la strada dall'ingresso al sito archeologico aspettando che faccia la sua mossa...avrà si e no 18 anni è magro con una capigliatura che ricorda i "neri americani" degli anni 70" ma confesso che ho provato un po' di timore. Non tanto per l' eventuale scazzottata quanto per le complicazioni e il susseguente arrivo della polizia che sarebbe certamente arrivata non appena fosse stata avvisata. Va detto che certe situazioni sono piu' uniche che rare e che comunque i gestori di negozi e bar tendono sempre a salvaguardare i turisti essendo la loro fonte di guadagno e ripeto... mai e poi mai, nonostante alcuni siano assillanti nelle loro richieste, mi ero trovato in una situazione del genere con i locali.
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Mentre il giovane inveisce in arabo verso di me un signore che gestisce un negozio di frutta si avvicina e allontana bruscamente il ragazzo e dopo che questi si è allontanato mi spiega in un misto di italicofrancese che non ha tutti i venerdi . Lo ringrazio e lui resta li con me a parlottare fino a che il vecchietto non torna con il the alla menta. Bevo goloso la bevanda calda e profumata e rispondo alle sue domande arabe, tradotte in italiano dall'altro ragazzo sulle bandierine che tappezzano i bagagli della mia moto. Vedo tornare i miei amici soddisfatti dalla visita dell'anfiteatro che in effetti è tenuto benissimo e quasi completamente intatto e scherziamo con i due romani che non fanno che ripetere che si son fatti 2000 km per vedere le stesse cose che hanno a casa. Naturalmente scherzano ammettendo che sono sorpresi per lo stato perfetto di conservazione dei due siti romani visitati in tunisia. Ripartiamo alla volta di Monastir che raggiungiamo con il sole ormai prossimo ad un tramonto stupendo sul mare che si sta infiammando di rosso porpora e delle sue sfumature violette. Qui veniamo accolti da un mio ex collega della FOLGORE che vive ormai in terra tunisina da 12 anni. Ci ha scelto dei mini appartamenti direttamete sul porto turistico dove spediamo una stupidaggine e godiamo di una vista bellissima.
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Monastir secondo me è una città che merita di essere vista e visitata. Ha un bel mare e belle spiagge per chi volesse farci il bagno, un mercato stupendo pieno di odori colori e profumi sempre molto attivo e frenetico, una medina spettacolare con decine e decine di negozi che vendono di tutto contornata dalle antiche alte mura e dalle bellissime porte d'ingresso e come ciliegia sulla torta un bellissimo RIBAT , cioè un monastero trasformato in fortezza/castello dove i monaci guerrieri musulmani facevano da guardia al golfo di Hammamet. Dopo la doccia il mio amico ci porta in un ristorante dove cucinano prevalentemente pesce direttamente sul porto. La cena è ottima e la spesa ridicola.. dopo cena passeggiamo lungo i moli, chiacchierando tra lo sguardo che vaga fra le barche ormeggiate e il mare che sembra olio, poi ci sediamo in un bar molto carino a sorseggiare il solito the e fra mille risate e battute decidiamo la visita dell'indomani alla stupenda Kairouan.
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giorno 11 maggio
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Mentre facciamo colazione decidiamo di lasciare le moto ferme al parcheggio e di provare l'esperienz adi prendere un louage per recarci a Kairuan...i louage sono furgoni collettivi che ti portano ovunque nella provincia ma non hanno un orario di partenza... cioè:
uno sale sul pullmino ma fino a che questo non è pieno non parte a meno che logicamente qualcuno non voglia pagare il prezzo intero per tutti gli otto posti disponibili. Nella mia prima visita in tunisia arrivammo alle 8 e mezza alla stazione dei louage ma non partimmo prima delle 10.00... comunque è divertete economico e porta ovunque ed è una cosa che consiglio di fare anche per vivere " intensamente" la loro guida sulle strade. Vi assicuro che nonostante siano indisciplinati, non abbiamo mai trovato un solo incidente automobilistico nel nostro viaggio tantomeno nei miei due precedenti. Mentre andiamo a kairouan sia all'andata che al ritorno le risate riempiono il piccolo furgone facendo ridere di gusto anche l'autista che non capiva una sola parola di italiano e nel viaggio di ritorno, mentre cantavamo a squarciagola, si e' unito a noi facendo il coro con versi berberi e ululati incomprensibili ma divertentissimi. Visitiamo la città sotto un sole cocente e percorrendo le strette vie che la compongono ammirando le porte delle abitazioni decorate , le piccole finestre, gli archi e i mille laboratori artigianali nei quali vengono tessuti tappeti, scarpe, sciarpe e vestiti. La bellissima moschea è chiusa al pubblico essendo venerdi e dobbiamo accotentarci di vederla solo dall'esterno. Mentre giriamo per le strette vie arriviamo alla " casa del governatore" una residenza elegante e raffinata che attualmente è trasformata in uno stupendo negozio di vendita di tappeti ed è l'unico autorizzato dal governo tunisino e che rilascia i certificati di garanzia per il prodotto che vende.
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Ci mostrano le donne che lavorano ai telai e ci raccontano la storia dell'edificio. Maioliche piastrelle e ceramiche adornano le pareti della casa e migliaia di tappeti multicolori sono sparsi ovunque. iniziamo la trattativa per l'acquisto della mercanzia con il divertente tira e molla delle offerte e delle controofferte. Ambro fa l'affare migliore riuscendo a spuntare un prezzo ottimo per il suo acquisto con la trattativa che prosegue perfino sulla strada fuori dal negozio.
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Presi dalla fame andiamo alla ricerca di un localino dove calmare la fame e troviamo una piccola panetteria che sfora farcisce e vende le sue focacce in una specie di catena di montaggio che si svogle in questo modo: un ragazzo taglia in due la focaccia e la passa ad un altro che la guarnisce con una salsa e poi la passa ad un terzo che con le mani la riempie di tonno e la passa ad un quarto che ci infila un uovo "" in camicia" e la ripassa indietro dove, sempre con le mani, vengono aggiunte olive e insalata, e che ritorna al secondo uomo che riempito un cucchiaio di olio rimescola il tutto nel panino e la passa al primo ragazzo che la incarta e te la porge.... il tutto viene svolto con le mani mentre decine di mosche volano e si posano sugli ingredienti e dal soffitto basso piccoli insetti cadono sulle focacce appena sfornate....ma si sa quello che no ammazza ingrassa si dice da oi e cosi ridendo e scherzando ci mangiamo i panini che sono tra l'altro gustosissimi.
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Tornati a Monastir ci dedichiamo alla visita dei suoi mercati e della sua medina ammirando i "souk" e la loro mercanzia e poi alla sera ci rechiamo in un bel ristorante tunisino dove gustiamo un' ottima cena con i piatti tipici che spaziano dal pesce al cous cous preparato in molti modi. Dopo cena passeggiamo nella via che dalla medina porta al porto costeggiando sia il RIBAT stupendamente illuminato sia la grande piazza centrale che accoglie il mausoleo di Burghiba considerato il fodatore dell' odierna tunisia dopo di che ci fermiamo el bar del porto per concederci il the alla menta e le due chiacchiere sul programma per il ritorno a Tunisi...
Continua.............
pieroesilvia
24-05-2012, 11:02
grazie BOSS..KORPIO
pieroesilvia
25-05-2012, 08:53
giorno 12 maggio
E siamo alla fine del viaggio...ormai resta poco da raccontare. Partiti con calma alla volta di tunisi arriviamo allo stesso hotel prenotato per il nostro arrivo dove, scaricati i bagagli, ci dirigiamo verso la penisola di capo bon. Per quanto bella, è una zona che poco ha a che fare con i paesaggi visti in precedenza. Le colline sono ricolme di pale eoliche e i promontori sul mare offrono una bella vista ma noi tutti, per quanto apprezziamo la vista, abbiamo nel cuore ancora i deserti e gli splendidi scenari di Chenini e Tataouine. Mangiamo in un ristorante carino quasi a picco sul mare e facciamo amicizia con due coppie di ragazzi che ci invitano a seguirli fino in cima al promontorio dal quale si gode una vista magnifica sulla scogliera e sul mare. La vetta della collina ospita una base della marina militare ma non ci sono divieti per passeggiare sulla scogliera. La compagnia dei ragazzi è piacevole e la zona è sorvolata da numerose coppie di poiane che volano a pochi metri da noi. Sotto la scogliera un bel faro bianco spicca e risalta fra il blu del mare e le rocce ricoperte dalla vegetazione. Salutati i ragazzi con il solito scambio di mail, torniamo a Tunisi dove ceniamo in uno dei mille localini che costeggiano la via principale e poi a nanna. La mattina dopo, mesti e miseri, carichiamo le moto e ce ne andiamo al porto di LA GOULETTE dove attendiamo seduti ad un bar posto in riva al mare le operazioni di imbarco. A pensarci prima avremmo potuto benissimo partire prima e farci una mezza giornata sulle spiagge del porto.. il sole è caldissimo e mare e spiagge sono invitanti. Le operazioni di imbarco fanno ritardare la partenza di circa due ore e mezzo dovute ai controlli anti clandestini ma alla fine mesti e tristi entriamo con le moto nel traghetto e prendiamo posto nelle cabine ripetendo quasi all'unisono...."cazzo è finita" ... In nave approfittiamo delle ore di navigazione per copiare sul mio pc foto e video di tutti quanti e ci divertiamo a rivedere molti dei filmati fatti. Arriviamo a genova con oltre 3 ore di ritardo e troviamo la sgradita sorpresa di una temperatura quasi autunnale. Maurizio e Giko vanno a nord mentre noi scendiamo verso pisa, lucca e livorno.. è davvero finita...
alla prossima gente... e grazie a coloro che hanno avuto tempo e la pazienza di leggere il diario di viaggio.
HOTEL
a Tunisi.. CARLTON Hotel...30 euro la singola 60 la doppia
sulla via principale non appena si entra in citta' resta sulla destra appena superato il grande orologio.. pulito e moderno ha un enorme e ampio garage per le moto
a Tozeur.. Residence LOUED... 35 euro la doppia
bellissimo residence in stile rustico raffinato e pulitissimo si trova ai margini dell'oasi . Parcheggio moto interno a bordo piscina..
a ksar ghilane... hotel YADIS ... 90 euro la tenda doppia con la cena compresa e prima colazione.
lusso nell'oasi con ogni comfort ma vi è anche la possibilità di spendere molto meno prendendo alloggio in uno dei camping con le tende berbere all'interno delle oasi o al camping di Bir Soltane
a Matmata..hotel Diar El Barbar.. 30 euro la camera doppia e volendo 7 euro a testa per la cena
bellissimo e panoramico ha il parcheggio moto riservato davanti la hall.. si trova poco prima dell'ingresso del paese a metà strada fra le case troglodite sulla strada e al sito stesso della città
a Tataouine... hotel Dyakanus.. 60 euro la doppia
hotel spettacolare in piena zona desertica e collinare..
ha il parcheggio per le moto ed è arredato in stile ottomano e berbero si trova appena fuori dalla città ed è ideale per le escursioni verso Chenini e lo Ksar Soltane
a Monastir.. Residence La Marina.. 60 euro per un miniappartamento
All'interno del porto turistico ai piedi del Ribat e a poche centinaia di metri dalla Medina. Ma ci sono decine di possibilità molto più economiche
ho volutamennte saltato El KEF ...per quanto la zona sia bella da vedere mentre si viaggia in moto e per la vicinanza ai siti romani di Sbeitla, Dougga, Touburbo e Bulla Regia sconsiglio di fermarsi per la notte per lo scarsissimo standard igienico riscontrato nei tre hotel della città.
Se qualcuno volesse altre info chieda pure.
Concludo il diario dicendo che quanto ho riportato è semplicemente la NOSTRA impressione di viaggio e di esperienza e che ognuno puo' avvalorare o dissentire dalle mie ( nostre ) impressioni. Consiglio vivamente un tour in Tunisia senza nessuna remora...e che ognuno la viva come gli aggrada... ciao
MassimoB
25-05-2012, 14:04
Ciao a tutti,
ci ho pensato un pochino prima di scrivere questo post, e prima di tutto vorrei scrivere una piccola premessa,
con Piero abbiamo avuto alcune divergenze di opinioni (mai chiarite fino in fondo) e sa bene che il mio modo di viaggiare è molto diverso dal suo, probabilmente il mio è più vicino a quello di Paperinik, e per questo dovrei essere d'accordo con lui,
ma...c'è un "ma" grande come una casa,
quando ho letto il post di Paperinik l'ho paragonato ad un cliente che chiede una bistecca in un ristorante vegano,
il suo poteva andare bene su it.hobby.viaggi, non certamente su un forum di moto, quello che scrive può essere giusto in un viaggio "normale", per normale intendo non più di quattro persone ed un tempo di permanenza non inferiore ai venti giorni/un mese, o più, dove i tempi si dilatano, le soste per conoscere le persone ti fanno "perdere" un pomeriggio o una giornata intera davanti ad un caffè o tè, insomma, un approccio decisamente diverso.
Un viaggio in moto, un gruppo di 9 persone, con mete prestabilite e organizzate, non può prevedere percorsi o tempi alternativi, e sono organizzati in maniera diversa, non meglio o peggio, ma semplicemente diversa.
Non è possibile pensare ad un viaggio volto alla conoscenza della popolazione locale e della cultura quando si parte in gruppo per una settimana/dieci giorni, la comunicazione con l'esterno è sempre limitata, il gruppo è sempre visto come un modo per guadagnare soldi, in qualunque parte del mondo.
Detto questo voglio fare i complimenti a Piero per l'organizzazione, so cosa significa organizzare un viaggio per un gruppo di persone, e non è semplice.
patrizio
26-05-2012, 11:18
http://youtu.be/GWU0ep-Kjes
un bravo anzi bravissimo a Gigo per le immagini,le riprese e il montaggio,e per aver dato a noi un'idea più che concreta della tunisia...
complimenti a tutto il gruppo per l'esperienza vissuta,le strade percorse e i siti visitati...
tra i filmati di Gigo e il reportage molto preciso e dettagliato di Piero,personalmente mi è venuta voglia di partire e non di criticare...vi saluto con una sana invidia tipica di noi motociclisti...:D:D:D
bellissimo :D:D
trovo le critiche veramente fuori luogo....;)
:thumbup:
motolibe
26-05-2012, 13:07
si.... ma la stradina che conosci quale è?
Ciao Piero
ciao piero,alla fine abbiamo fatto quasi lo stesso tragitto,mi e' piaciuto veramente la tunisia,e conto di tornaci prima possibile,ma per andare dove possibile in due in off,
io a el kef ho dormito a les plinis mi pare si chiamasse,non era come il loued di tozeur,dove ci ho dormito anche io ,ma non era male,ed a me la cittadina non e' dispiaciuta,sono andato anche a vedere il ribat,sara' perche' era una cittadina piccola,poco turistica e vera su come vivono loro.
io gli hotel li ho sempre trovati ad un prezzo di max 50 dinari,di solito sui 35 a coppia,e molto confortevoli.
ma tu allo yadir ksar ghilane lo avevi prenotato da qua? io ho speso molto di piu' li....
bel resoconto,ciao piero
Maurizio77
27-05-2012, 22:36
Ciao Piero, sto leggendo il tuo racconto, personalmente l'ho trovato bellissimo; mi segno i posti dove da solo non sono passato, sia mai che in futuro...
Personalmente è stato un vero piacere conoscervi e condividere qualche tratto del viaggio, spero abbiate capito che la mia voglia di viaggiare da solo non era per essere snob o simili; ma solo il desiderio di mettersi un po' alla prova e guardarsi un po' dentro.
Mi permetto due considerazioni personali nella speranza di dare qualche elemento in più a chi viaggia.
Io ho speso 800€ circa per le due settimane di pemanenza, compreso vitto, alloggio, benzina e souvenirs da portare a casa. Per me è stata anche una vacanza, volendo si può spendere molto meno... però guardate che l'albergo da 20 dinari è una bella esperienza! Di scarafaggi ne ho ammazzati solo due, poi ho lasciato perdere... se volete ho le foto. Il traghetto avendo deciso di partire all'ultimo momento è stata una fucilata (500€). A questo aggiungo 90€ di assicurazione sanitaria fortunatamente buttati al vento.
Comunque tornando a noi grande Piero! E' stato un piacere conoscere te e i matti del Litorale Toscano! Ora finisco di leggere il report ;-)
ciao e a presto!
Maurizio
pieroesilvia
28-05-2012, 07:21
Grazie massimoB... come hai detto tu organizzare e accontentare un gruppo non è facile.
Tomb il vecchio PANSEA ha cambiato gestione e adesso fa parte della catena YADIS ..io l'ho prenotato tramite agenzia dato che il vecchio numero e la precedente mail non sono più in uso e se prenoti via telefono o mail il prezzo è notevolmente inferiore. Sia il VENUS sia il LES PINS appartengono allo stesso propietario ma nel secondo caso non avevano piu' camere disponibili e le camere del VENUS credimi erano da incubo. Come detto sopra dovevamo alloggiare in 9 persone e non tutti si adattano o si accontentano io per primo dato che sono in vacanza e non a lavorare.
Maurizio per me è stato un piacere conoscerti...alla fine noi in due abbiamo speso 1700 euro tu la metà ma eri solo quindi il conto torna.. preferisco personalmente non schiacciare scarafaggi ..di quelli ne schianto a sufficienza quando sono in missione quindi le esperienze da 20 dinari le evito se possibile...
un abbraccio
Maurizio77
28-05-2012, 08:32
Piero concordo, i conti tornano. Mi permetto, anche se non tornavano l'importante è che ci siamo divertiti alla grande e abbiamo vissuto una bella esperienza ;-).
A presto!
Maurizio
pieroesilvia
28-05-2012, 09:40
MOTOLIBE la dicitura" conosco una stradina" è un semplice omaggio ad una coppia di amici del litorale che doveva unirsi a noi e che per motivi di lavoro ha dovuto rinunciare a partecipare... quando di solito facciamo le nostre gitarelle per la toscana LUI ogni tanto esclama quella frase e cambiamo il percorso per avventurarci in quella " stradina" .... ecco spiegato l'arcano... ciao
motolibe
28-05-2012, 11:30
Ecco il mistero. Conoscendo la dovizia di particolari che utilizzi nei tuoi report mi mancava qualcosa.
Adesso che programmi hai per l'estate?, Pensi di venire dalle mie parti?
Io sono ancora in fase di istruttoria, ma penso sempre più spesso a Bulgaria e Romania.
Se sei libero per agosto si può fare qualcosina insieme.
a presto
un salutissimo
pieroesilvia
28-05-2012, 11:40
mi spiace sebastiano ma ho impegni lavorativi fino al 15 di settembre... credo la tunisia sia stata la mia vacanza per il 2012... ciao un abbraccio
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