essemme
11-07-2005, 08:20
dal messaggero di ieri:
Domenica 10 Luglio 2005
CONTESTAZIONE IN PROCURA
Data della multa “sbianchettata”, il multato denuncia tutti
Un intervento della polizia provinciale aveva sanzionato un agricoltore per aver lasciato detriti sulla strada.
Ma con un giallo
di UMBERTO MAIORCA
PERUGIA - Multato per non aver ripulito la strada dai detriti di terra trasportati, si oppone alla sanzione per un errore nella notifica e la vicenda si tinge di giallo, anzi di ”bianchetto” che elimina parti del verbale di contravvenzione; configurando il reato di falso in atto pubblico.
Un passo indietro per ricostruire la vicenda. Il titolare di un'azienda agrituristica, prende il trattore e si reca sui terreni coltivati per fare dei lavori agricoli. Alla fine della giornata, riporta il mezzo al riparo all'interno della corte agricola. Per raggiungere la rimessa, però, deve attraversare la strada provinciale. Uno sguardo a sinistra, poi a destra e la via è attraversata. Ma sull'asfalto rimangono detriti di terra.
Secondo il codice della strada, il conducente di mezzi che trasportano detriti, terra e altro materiale in frammenti, è tenuto a coprire il cassone del mezzo per non farli cadere; qualora ciò avvenisse, il conducente deve ripulire la carreggiata.
L'agricoltore in questione non ripulisce la strada e, anzi, mentre svolta per rientrare con il trattore, sopraggiunge una pattuglia della polizia municipale che lo ferma. E dopo il controllo dei documenti e dell'identità del conducente, viene contestata la violazione al codice per aver sporcato la strada e non aver poi ripulita.
Passano alcuni mesi e la contravvenzione viene notificata all'agricoltore. Leggendo il verbale, però, l'uomo si accorge che qualcosa non va: il documento riporta perfettamente l'accaduto, la residenza, il nome e cognome e il luogo di nascita, ma la data di nascita è sbagliata. Così il multato va dall'avvocato e chiede se si può fare qualcosa.
Scatta subito il ricorso al Prefetto, con il quale si chiede l'annullamento del verbale, in quanto l'errore contenuto non permette di individuare correttamente l'identità della persona contravvenzionata. La polizia provinciale si oppone. Il Prefetto, allora, chiede il verbale originale. Il documento viene consegnato, ma la parte relativa alla data di nascita è, inspiegabilmente, bianca, senza nessuna nota. L'avvocato dell'uomo ha chiesto l'annullamento della multa e l'invio degli atti in Procura per le indagini sulla falsificazione dell'atto.
Domenica 10 Luglio 2005
CONTESTAZIONE IN PROCURA
Data della multa “sbianchettata”, il multato denuncia tutti
Un intervento della polizia provinciale aveva sanzionato un agricoltore per aver lasciato detriti sulla strada.
Ma con un giallo
di UMBERTO MAIORCA
PERUGIA - Multato per non aver ripulito la strada dai detriti di terra trasportati, si oppone alla sanzione per un errore nella notifica e la vicenda si tinge di giallo, anzi di ”bianchetto” che elimina parti del verbale di contravvenzione; configurando il reato di falso in atto pubblico.
Un passo indietro per ricostruire la vicenda. Il titolare di un'azienda agrituristica, prende il trattore e si reca sui terreni coltivati per fare dei lavori agricoli. Alla fine della giornata, riporta il mezzo al riparo all'interno della corte agricola. Per raggiungere la rimessa, però, deve attraversare la strada provinciale. Uno sguardo a sinistra, poi a destra e la via è attraversata. Ma sull'asfalto rimangono detriti di terra.
Secondo il codice della strada, il conducente di mezzi che trasportano detriti, terra e altro materiale in frammenti, è tenuto a coprire il cassone del mezzo per non farli cadere; qualora ciò avvenisse, il conducente deve ripulire la carreggiata.
L'agricoltore in questione non ripulisce la strada e, anzi, mentre svolta per rientrare con il trattore, sopraggiunge una pattuglia della polizia municipale che lo ferma. E dopo il controllo dei documenti e dell'identità del conducente, viene contestata la violazione al codice per aver sporcato la strada e non aver poi ripulita.
Passano alcuni mesi e la contravvenzione viene notificata all'agricoltore. Leggendo il verbale, però, l'uomo si accorge che qualcosa non va: il documento riporta perfettamente l'accaduto, la residenza, il nome e cognome e il luogo di nascita, ma la data di nascita è sbagliata. Così il multato va dall'avvocato e chiede se si può fare qualcosa.
Scatta subito il ricorso al Prefetto, con il quale si chiede l'annullamento del verbale, in quanto l'errore contenuto non permette di individuare correttamente l'identità della persona contravvenzionata. La polizia provinciale si oppone. Il Prefetto, allora, chiede il verbale originale. Il documento viene consegnato, ma la parte relativa alla data di nascita è, inspiegabilmente, bianca, senza nessuna nota. L'avvocato dell'uomo ha chiesto l'annullamento della multa e l'invio degli atti in Procura per le indagini sulla falsificazione dell'atto.