Visualizza la versione completa : Marocco Mauritania Senegal Mali On Off Report
Ricordo ancora, avrò avuto 9 o 10 anni, era una domenica pomeriggio di quelle noiose da passare in oratorio, alla “Azzurro…” per capirci: lezione di catechismo, 2 tiri al pallone con gli amici, poi i film di Bud Spencer e Terence Hill da vedere con la bottiglia di gassosa e la stringa di liquirizia annegata.
Quel giorno però alla lezione c’era un missionario tornato per un periodo di riposo dal centro Africa, ci avrebbe parlato di quello che faceva laggiù: della sua missione, delle popolazioni e ovviamente del messaggio di evangelizzazione che portava. Per farlo cominciò mostrandoci delle diapositive meravigliose: savana, foreste, villaggi africani, animali selvatici, la gente del posto ripresa nei lavori domestici e agricoli. Il mio cuore si mise a battere a 1000 e quando alla fine ci chiese chi volesse fare il missionario, senza esitazione, la mia mano si alzò. La mia voglia d’Africa è nata in quell’istante.
Visto che la mia era una vocazione tardiva (a Bergamo preti si “nasce” a 5-6 anni) in famiglia si decise, su consiglio del missionario, di attendere la fine della scuola per verificare che fosse “sincera e profonda”. Ovvio che nel giro di un paio di mesi svanì, sostituita non ricordo se dalla raccolta di figurine Panini o dalla collezione di Tex Willer.
La voglia di visitare quei luoghi, invece, ci mise molto più tempo ad andarsene. Spesso tornava nelle mie fantasie prepotente come un colpo di vento che sbatte la finestra, altre volte si insinuava attraverso un’immagine, un profumo, una musica che, subdolamente, mi riportavano in mente quel sogno. Piano piano, col passare degli anni sembrava svanita: il lavoro, altri interessi e passioni, la famiglia e i figli. Poi, quando sei anni fa mi ripresi la moto dopo un lungo periodo di “astinenza”, il desiderio di andare in Africa e soprattutto di andarci su due ruote si fece di colpo più tangibile e palpitante. Cominciai a piccoli passi ad “imparare” a portare la moto e a visitare il Maghreb: Tunisia, Libia, Marocco, non mi sembravano mai abbastanza vicini a quello che avevo visto quella domenica nelle diapositive. E così, a partire dalla primavera scorsa, iniziai a progettare seriamente il “viaggio”.
Il paese che più si avvicinava all’idea di Africa che avevo e che potevo raggiungere da solo, era per me il Mali. E quando dici Mali, non puoi fare a meno che pensare a Tombouctou: la meta irraggiungibile, il luogo mitico di arrivo delle carovane di cammelli che attraversando il Sahara giungevano dal Marocco dopo 52 giorni, il sogno per ogni motociclista viaggiatore che si rispetti. Ok, quindi meta finale TBT! Ma, a fine novembre, le notizie che giungono da lì non sono confortanti: tre motociclisti rapiti, uno ucciso a sangue freddo e 200 km più sotto a Hombori due geologi francesi uccisi in un albergo. I dettagli sono scarsi e non permettono di capire quale sia il quadro preciso della situazione, per cui decido che mi fermerò un po’ prima.
Alla ricerca di informazioni utili, parlo con Ivan che è già sceso per portare le moto di Bike 4 Africa e mi dice che potrei fare qualcosa per Bambini Nel Deserto (una Onlus di Modena). Così nel giro di qualche giorno mi accordo con loro per fare un sopralluogo nei Pays Dogon, dove hanno in corso alcuni progetti. In un batter d’occhio la destinazione finale diviene Banani, minuscolo villaggio adagiato sotto la falesia, dove BND sta realizzando due pozzi per l’acqua.
Da allora è solo un susseguirsi di preparativi: visti, vaccinazioni, ricerca di ricambi per la moto, contatti, tracce e quante più informazioni sia possibile avere. Dai primi di dicembre sono pronto, non resta che contare i giorni che mancano alla partenza e soprattutto convincere Franca e i ragazzi, che non sarà un viaggio semplice e volendolo fare da solo, cercherò di evitare rischi inutili e di prendere più precauzioni possibili nel corso della sua durata.
Finalmente arriva il giorno atteso per anni. Joesimpson e Bimboo decidono di scortarmi fino a Genova, si sa mai che mi perda per strada o cambi idea. La cosa mi fa, ovviamente, un piacere immenso.
1° giorno:
Dopo due giorni di traghetto interminabili allietati solo dalla conoscenza di una coppia di motociclisti aretini e di Fabio, un futuro spero Maiale nel Fango con alle spalle chilometri e chilometri di piste nordafricane, appena sbarcato di volata mi dirigo a Larache per trascorrere la prima notte in Africa.
Tramonto sul mare a Tangeri Med
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La mattina seguente, salutato Fabio, via di corsa in autostrada fino ad El Jadida da dove una bella statale tra campi verdi mi porta velocemente a Essaouira. Lì Luca e il suo amico Federico mi aspettano in compagnia di due rumeni per una birra. Con calma verso sera ci trasferiamo in un campeggio poco lontano.
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Il Maiale
29-01-2012, 21:41
bravo fagot, messo in evidenza vai avanti....
Alessio gs
29-01-2012, 21:42
Grande Diega lo aspettavo...ciao...
indianlopa
29-01-2012, 21:44
vai Diegoooooooooooooo
2° giorno:
Tutti insieme prendiamo la bella strada costiera che da Essaouira scende fino ad Agadir: villaggi sul mare, scogliere e spiagge infinite per surfisti.
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Nel primo pomeriggio io, Luca e Federico prendiamo una pista spettacolare un po’ sabbiosa che dall’alto della scogliera ci regala panorami bellissimi.
Una ventina di km sufficienti per sfogare la voglia di off che ci pervade....
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Sull’asfalto ritroviamo i rumeni e con loro facciamo rotta su Legzira, una spiaggia di circa 2 chilometri con due archi naturali che si gettano nel mare. La tentazione è forte e, sebbene sia vietato, non resistiamo. In attimo ci buttiamo con le moto per percorrerla tutta e soprattutto passare sotto quegli archi, una meraviglia!
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Tornati sull’asfalto via di nuovo verso sud e sul calar della sera, ancora qualche emozione percorrendo al buio gli ultimi 12 chilometri di pista che ci portano al camping-hotel di Fort Bou Jerif.
indianlopa
29-01-2012, 21:49
il vecchio fort bou jerif...quanti anni ...è sempre viva Tara? l'alano nero femmina?? quanti morsi...alle caviglie ....zk odiava le moto...e pierre c'è sempre ?? vecchio dakariano amico di thierry.....
Il Maiale
29-01-2012, 21:56
zio cane lapo, un cane non campa 45 anni.....tu ne hai ormai 90 ricordatelo
3° giorno:
Di buon’ora facciamo una scappata al forte della Legione Straniera che si trova a poche centinaia di metri per scattare qualche foto.
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Ripreso l’asfalto direzione sud ovest per trovare l’inizio della Plage Blanche: all’inizio della pista un pastore ci offre un delizioso tè in casa sua e scopriamo così che non c’è possibilità di far benzina per altri 80/100 km. Ritorniamo al villaggio precedente dove troviamo qualche tanica da 5 litri, l’intenzione è quella di dare tanto gas sulla sabbia e non vogliamo rinunciarci per paura di restare a secco.
Alle 11.00 eccola lì: distesa verso il mare, nascosta dietro alcune dunette e con l’accesso a fianco di un oued.
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La marea è bassa, il fondo duro con qualche piccolo tratto più tenero, larga circa 200 metri e lunga 30 chilometri….. 1°- 2°- 3°- 4°- 5° una dietro l’altra e in attimo mi ritrovo a sfrecciare a 120 sul bagnasciuga coi gabbiani che si alzano appena mi sentono arrivare.
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Vorresti non finisse mai.
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Arrivati alla fine dove si trova l’uscita più comoda decidiamo di continuare ancora. Ma dopo pochi chilometri la spiaggia inizia a stringersi e la marea inizia a salire. Torniamo indietro quindi, più facile a dirsi che a farsi. A turno ci insabbiamo nel tentativo di girare le moto sulla battigia ridotta a 20 mt.: prima caviamo la mia, ma quando riparto Luca rimane piantato nell’acqua, torno indietro gli do una mano e mi insabbio di nuovo. Insomma le comiche… Finalmente riesco a ripartire e ritrovare la parte più dura e guadagnare così l’uscita, ma gli altri tardano.
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Dopo 10 minuti arrivano trafelati, Luca trovando una parte più molle è finito nelle mie tracce ed ha cappottato a velocità sostenuta. Fortunatamente nessun danno, ma un gran spavento e soprattutto la voglia di abbandonare la spiaggia al più presto. La salita verso la scogliera è una lingua di sabbia lunga 500/600 mt: Luca con i tasselli sale zampettando, io mi fermo a metà e poi torno giù a dare una spinta a Federico che con il Tiger stradale fa più fatica. Poi con calma e trotterellando guadagno anch’io la sommità dove inizia la pista dura. In un’ora siamo sulla statale e appena presa incontriamo Smontic e Lucia con il loro Unimog, sono reduci da un giro nel sud e stanno risalendo verso l’Antiatlante.
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Due chiacchiere, qualche foto e poi via di corsa verso Tan Tan dove ci fermiamo a lavare le moto dalla sabbia e dall’acqua di mare. Da quando ho abbandonato la pista la spia dell’alternatore rimane accesa: un’onda lunga che mi ha lavato completamente ha fatto saltare un fusibile. Per fortuna una volta cambiato tutto torna a funzionare regolarmente.
L’idea è quella di arrivare a Tarfaya per sera, ma uscendo da Tan Tan Plage una coppia di gendarmi col laser mi becca a 120 km/h…. Li convinco che ho sbagliato guardando la velocità rilevata del GPS e mi fanno un “cadeaux” visto che è l’ultimo giorno dell’anno. A quel punto Luca e Federico decidono di tornare indietro, l’indomani devono cominciare la risalita verso Tangeri. Dopo averli salutati mi rimetto in strada per Tarfaya, dove arrivo a sera inoltrata. L’appuntamento coi rumeni era lì, ma quando chiedo informazioni all’albergo mi dicono che hanno deciso di trascorre la notte in tenda su una spiaggia. Pazienza, capodanno solitario in un paesino di pescatori anonimo. Alle 22.00 sono già a letto.
Spetta spetta che mi accomodo.....Ciao Diego! mi mancavano i tuoi report...4...3...2...1
Birretta.....Puoi iniziare!
Tara non l'ho vista.... mentre Pierre è ancora ben presente.
4° giorno:
Mi piace viaggiare verso sud. La mattina presto il sole fa capolino sulla tua sinistra e riscalda l’aria frizzante. L’ombra netta sulla tua destra sembra la copia esatta di un compagno motociclista che ti sta accanto. La strada è noiosa: un nastro di asfalto che corre per centinaia di chilometri in mezzo al deserto piatto. Non fosse per i saluti con i pochi camionisti che incontri in senso inverso, ci sarebbe da chiedersi se c’è vita dove stai andando.
A Boujdour la scogliera a picco sul mare è stupenda e restituisce per un attimo il senso di tutto quello che stai facendo.
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Fino a Dakhla soltanto un paio di posti dove fermarsi a prendere un tè e vedere così un canadese che in bicicletta si sta facendo la Parigi-Dakar.
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E poi dicono che sono io il fuori di testa a far certe cose da solo! Lì sono 300 km di nulla da un abitato all’altro….. Da Dakhla il panorama cambia completamente: la penisola bianca col riverbero del sole, le dune di sabbia finissima e chiara, il mare azzurro….
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Cerco il cartello del Tropico del Cancro, ma niente sembra svanito…. ai fatidici 22° 50’ non c’è alcuna traccia. Nel frattempo le ombre tornano a farmi compagnia.....
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il sole che tramonta verso ovest non mi dà fastidio e prima di sera sono al confine, già chiuso, dove passo la notte aspettando la mattina per poterlo varcare.
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Bravo Fagòt... continua! :D :D :D
(PS che capolavoro che è uscito Kamillo!)
Domani Giada, ho troppe foto da caricare e ci vuol tempo.....
eppoi una storia per sera.... per fare le nanne basta e avanza
Grazie Stefano :!::!: per l'evidenza :-o:-o
Zio Erwin
29-01-2012, 22:33
Grande.....!!!
Ti seguo con interesse.......
President
29-01-2012, 22:55
Complimenti Diego :!::!:
Giotrebb
29-01-2012, 22:56
:D:D
Grande Diego!!
Non vedevo l'ora di leggerti!!
:D:D
Dai Fagot,ancora,ancora!:!::!:
Ti stimo.....grande!!!!!!!!:D:D:D
Usti! Che bel regalo che ci fai con questo racconto, grazie Diego!
mi piacerebbe averti ospita domenica a pranzo, ci saranno altri di QDE con cui sbavare ai tuoi racconti...
grande uomo,con grandi palle :D
Si sente che è un report scritto col cuore, come quelli di Lapo.. ma da te non ci si può aspettare nulla di meno.:D
matteo10
30-01-2012, 10:03
Letto d'un fiato, aspetto già il seguito con ansia, grande Fagòt!!! :!::!:
Finalmente tranquillo in un parcheggio, tra un cliente e l'altro, son riuscito a leggere tutto :)
Che bello, Diego!!!
andreawake
30-01-2012, 11:37
Bravo Diego, ti capisco, l'africanite è una sintomatologia inguaribile......
olliwood
30-01-2012, 13:04
Mi sembra di essere ancora li:eek:...grande Diego! Continua continua!:D:D:D:D:D A presto.
vialattea1970
30-01-2012, 14:37
Sono rimasta incantata da tanta bellezza e dal racconto entusiasmante!
AMO L'AFRICA
io proprio non mi capacito:(:(:(
ti stimo fratello:!::!:
Diegooooo! và bene che da uomo del deserto il concetto di tempo è stato da Te rivisto un attimino.....ma è già un po' che mi sono messo comodo in attesa....stai sorseggiando un Thè alla menta?
:!:Grande diego!!!!!:!:
......dai che siamo in qualche centinaio che aspettano il seguito!!!!:D
Alessio gs
30-01-2012, 21:45
waiting fagot...ciao...
Zio kan Image Shack è lento.....
Alessio gs
30-01-2012, 21:49
aspetto volentieri....ciao Diega...
5° giorno:
Alle 8.00 sono in coda con tutti i mezzi arrivati durante la notte.
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Il poliziotto mi fa avanzare e così nel giro di un paio d’ore riesco a passare le due dogane e a prendere la strada per Nouakchott, giusto in tempo per vedere il treno più lungo del mondo. Si tratta del convoglio che da Atar nell’est della Mauritania trasporta il materiale estratto dalle miniere di ferro verso ovest fino a Nouadhibou: 2 motrici e 240 vagoni, qualcosa come 2,5/3 chilometri di lunghezza. La polvere sollevata è così ampia che all’inizio pensavo si trattasse di una tempesta di sabbia che si avvicinava…..
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Nei primi 150 chilometri il vento che soffia dal deserto è forte e mi costringe a viaggiare piegato. Dune a barcane con sabbia che sfiora l’asfalto, poi inizia la zona più piatta e desolata con piccoli gruppi di case sparsi lungo la strada.
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A metà strada l’unico distributore e punto di ristoro è la Gare du Nord.
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Mauritania la via di mezzo: non più Maghreb, non ancora Africa vera….
A pochi chilometri da NKC incontro Mirco Bettini e il suo gruppo che sta facendo la Rimini-Dakar: tra di loro c’è anche Werter del Fossom Team. C’est l’Afrique! Decido quindi di accodarmi e di passare con loro la notte nella capitale mauritana, anche se il Tfelia non è proprio il mio genere di albergo. Una volta arrivati mi metto a cambiare le gomme nel parcheggio dell’hotel e il buon Werter si offre subito di darmi una mano. Trovare un “endurista vero” a 3000 chilometri da casa che ha voglia di sporcarsi le mani dopo una giornata in moto non è cosa da tutti i giorni….. gli devo ancora una birra!
Giotrebb
30-01-2012, 22:35
:D:D:D Evai!!! :D:D:D
6° giorno:
Ci vuole un’ora per uscire dalla caotica NKC e imboccare la statale verso sud. I controlli dei militari sono frequenti e dopo 120 chilometri ritrovo Mirco e il gruppo che sono partiti all’alba: vorrebbero prendere una pista lungo il mare, ma visto il numero di moto e il rischio di trovare sabbia, insieme decidiamo di continuare ancora sull’asfalto.
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Al successivo check-point il gendarme mi dice che dopo 100 mt. inizia una pista che si collega a quella che avevo in mente di percorrere e così Mirco va a fare un giro di ricognizione per valutarne la fattibilità. Si può fare e così vado avanti in modo da avvisarli se per caso ci fosse sabbia. La pista è ben segnata, a tratti qualche buca coperta di fech fech, ma niente di insuperabile fino ad un gruppo di dunette di 300-350 mt.
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Scendo e trovo a piedi il percorso migliore, poi una volta passato mi fermo con un’escavatorista che sta preparando il materiale di fondo per la strada in costruzione a poca distanza. Mi offre un tè e dopo esserci fumata una sigaretta insieme, visto che il gruppo non arriva vado avanti fino al villaggio sull’argine del fiume Senegal. Qui un gruppo di ragazze esaurisce velocemente la mia dotazione di penne e quadernetti. Come sempre sono meno timide dei ragazzi e ci tengono a farsi fotografare.
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La pista che da Rosso arriva fino a Djema attraversa il Parco di Diawling: sulla sinistra il fiume con il canneto, a destra invece acquitrini rifugio per fenicotteri, aironi, anatre e non so quanti altri uccelli, mentre branchi di facoceri sbucano dalla macchia spaventati dal rumore della moto.
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Dopo 1 ora sono al confine e visto che non c’è anima viva, me la cavo in pochissimo tempo e con una piccola mancia ai gendarmi mauritani e senegalesi. A Rosso invece sembra sia esattamente il contrario.
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Sento Mirco che mi dice di proseguire perchè tanto loro ci metteranno un po’ a fare dogana e quindi in mezzora sono a Saint Louis, dove prendo alloggio all’Hotel de la Poste.
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Ho tutto il tempo di farmi una "Gazelle" gelata e un giretto sul porto fluviale in compagnia di Ismail, una guida che mi dice essere amico di Gio Sala.
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Il gruppo arriva col buio, trattenuto dalle pratiche doganali e dal fatto che prima di loro ci fossero due auto italiane senza carnet.
Dopo cena io e Mirco facciamo le ore piccole sotto la veranda dell’albergo. Parlando scopriamo di avere più amici in comune di quanto si potesse pensare e soprattutto, narrandoci dei posti e delle reciproche esperienze vissute, saltano fuori quelle “affinità elettive” che così a fatica ormai riusciamo a trovare oggigiorno. Qualche sorriso, una risata e la “voglia d’Africa” che traspare dalle poche parole, bastano per capire che con lui sarei pronto a condividere un viaggio a occhi chiusi. E la cosa mi fa sentire bene.
yellowblu
30-01-2012, 22:52
che bello!!! complimenti..........che tassellati hai montato??
Mitas E-09 al posteriore e Tkc all'anteriore.
Ora vado a trascrivere altri 2/3 giorni......
Giotrebb
30-01-2012, 22:56
Meditiamo::rolleyes:
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Calma che stà caricando....ma un ritrovo del Savannah-Trails lo vogliamo fare?....magari da Remo...
Caro Gio questa non è ancora Africa, aspetta di vedere il Mali....
Fagot,prenditi un paio di gg di ferie,per concludere il report!
ZK,non ci vorrai fare sulle spine!
Son stato via quasi un mese.... ora mi tocca recuperare
Un sogno... Che spero di realizzare un giorno..
e io continuo a non capacitarmi:crybaby::crybaby::crybaby::crybaby:
DIEGA......sto perdendo chili dal nervoso....causa SANA INVIDIA:!:
7° giorno:
Salutato il gruppo che prosegue per il lago Rosa imbocco la N2 che corre lungo il fiume Senegal. All’inizio la strada è bella, poi cominciano a comparire buche grandi come crateri provocate dai camion che fanno avanti ed indietro tra Dakar e Bamako. Il Mali ovviamente non ha porti, per cui tutte le merci arrivano nella capitale senegalese e da lì, dopo un viaggio di oltre 1500 chilometri su mezzi caricati all’inverosimile, giungono nei principali depositi maliani. Attorno inizia il Sahel, la fascia predesertica: terra rossa, erba bassa e alberi che cercano di resistere alla siccità. Compaiono le prime mandrie di bovini e qualche gregge di capre.
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Arrivato a Matam mi fermo in un residence sul fiume, dall’altra parte la desolante Mauritania.
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8° giorno:
La strada o meglio quel che ne resta peggiora sempre di più fino a ridursi ad una pista...
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...mentre i primi baobab sbucano dall’erba alta e gialla insieme a villaggi con capanne di fango e paglia. In uno di questi è il giorno del mercato del bestiame.
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Arrivato al confine di Kidira si fa fatica a riconoscere gli uffici di polizia e dogana per timbrare l’uscita, poi una lunga fila di camion in attesa delle pratiche doganali ti indica la parte maliana. Lì, in 20 minuti faccio il “passavant” con il puntiglioso doganiere che mi delucida sul costo: “5000 CFA durante la settimana, 15000 CFA il sabato e la domenica per il nostro lavoro straordinario”. “Si ma che cavolo di giorno è oggi?” gli chiedo io. “Giovedì” risponde. Ok mi è andata bene, quindi 7.5 euro anziché 23.
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Un’ottantina di chilometri di asfalto perfetto con le bertucce che ogni tanto attraversano la strada e sono a Kayes. Mi metto a gironzolare per il mercato poi nel tardo pomeriggio mi sistemo sotto una verandina del Khasso Hotel con un paio di birre e un pacchetto di sigarette. In riva al fiume c’è vita fino al calar del sole: contadini che innaffiano gli orti, caricatori di sabbia, donne che lavano, pinasse che fanno avanti e indietro tra le due sponde. Ci sono 30°, ma l’aria è secca e non li senti per nulla. Resto lì, con la musica afro che dal bar arriva in sottofondo, ancora un paio d’ore dopo la cena a base di “Capitaine et frites”, in contemplazione….
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E vorrei proprio vedere se saresti andato meglio con un mono, azz. Bravo Diego.
per quello che Tu sai...sta bene! ci sentiamo domani in PM....per ora mi scappa solo un'espressione: GRANDE!... CHAPEAU!
Grazie Ste. E fin qui son solo 4400 km....
Ok Paolo
kappaingiro
01-02-2012, 07:28
Letto d'un fiato...
Le tue parole, prima che descrivere un viaggio, incarnano un sogno...
Complimenti!!!
indianlopa
01-02-2012, 07:50
mi sembri me....... non so se tu lo considerai un complimento o meno, ma mi sembra veramente di rifarlo....zio po il prox DEVE essere dove sai. ormai sai tutto, l esperienza e l intraprendenza ce l hai....hai tutto, come sai ho sempre detto che contano solo 2 cose la determinazione e l attenzione....il resto son dettagli.....che soddisfazione averti.
Paragonarmi a te è il più bel complimento che mi sarei mai potuto aspettare..... :-o:-o:-o
grazie di cuore Lapo :!::!::!:...... un abbraccio :eek:
indianlopa
01-02-2012, 08:51
scapperemo x un week end di passione al mandè....ahahahaha
Il Vichingo
01-02-2012, 11:30
molto molto bello.grande.
9° giorno:
Alle 8.00 imbocco la pista che dalla Gare di Kayes punta verso SE, 20 chilometri veloci di toule.
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Poi il tracciato lascia posto all’asfalto, i cinesi stanno costruendo la nuova strada che giungerà fino a Kita. Sono arrivati ormai da diversi anni, prima negli ospedali, poi nelle università e ora nella viabilità: il tutto ovviamente in cambio del permesso di trivellazione nel nord del paese, dove sembra abbiano già trovato giacimenti di gas. Risorse energetiche da sfruttare per alimentare la loro crescita. E come sempre al popolo maliano così come a tanti altri popoli africani arriveranno solo le briciole…. Dopo una quarantina di chilometri ricomincia la pista e con essa i lavori di preparazione del fondo stradale. Un cantiere unico con continue deviazioni piene di sabbia, camion e pick up che sollevano nuvole di polvere che impediscono di vedere dove cavolo stai mettendo le ruote.
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Guardano il gps scopro che il vecchio tracciato aveva un altro percorso e così ad un bivio devio verso destra e dopo esser passato in mezzo ad un villaggio mi ritrovo su una single track: metto il punto del guado dove devo arrivare e via. Foresta, oued insabbiati, rocce nere che spuntano nelle radure, la pista o meglio il viottolo che a tratti scompare, poi tracce di “mobilette”. “Bene se ci passano loro ci passo anch’io….” .
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I 25 km che mi separano dalla riva sembrano non finire mai, continuo navigando tra gli arbusti e proprio quando mi sembra d’essere fuori rotta, ad un tratto eccola lì davanti a me, che arranca sotto il peso dei due passeggeri: è una “motobecane” tutta arrugginita e scoppiettante. “Zio kan, ti ho trovata alla fine…..”.
Arrivato al fiume il traghetto è dall’altra parte in attesa e non sembra abbia intenzione di muoversi, per cui decido di utilizzare una pinassa.
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In 6 carichiamo la moto e con un pelo di “apprensione” monto a bordo, mentre l’aiuto barcaiolo si sistema a cavallo del mezzo per sicurezza e il capo fa salire altri passeggeri.
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Sbarcato a Mahina faccio il pieno e mi prendo un tè coi benzinai che han voglia di far due chiacchiere. Vogliono farmi benzina dal distributore centrale con la scritta DIESEL e cerco di fargli capire che voglio Essence, che non hanno ancora costruito motociclette a gasolio….. “Tranquille…” mi dicono “..questo è il distributore per le moto grandi, gli altri due sono per le mobilette….”.
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Passato il ponte della ferrovia la pista è una toule larga e bellissima di 100 km, con le cunette regolari e qualche avvallamento, per cui mi metto in 5° sui 100 orari e per un’ora non faccio altro che ascoltare l’aria addosso, i 4000 giri sornioni del boxer e il tump ….. tump …… tump ….. tump del posteriore sulla terra rossa.
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Alla diga di Manantali mi fumo una sigaretta con il gendarme di guardia al crocevia: si ferma lì per 24 ore consecutive dormendo su una brandina.
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La strada che inizia a salire sull’altopiano verso Tambaga nel giro di qualche tornante si trasforma dapprima in un insieme di buche con tracce di catrame e poi in una pista argillosa, con grandi fosse lasciate dalle pioggie. Il paesaggio è però magnifico e per lunghi tratti mi riporta in mente le diapositive di quella famosa domenica pomeriggio: terra rossa, savana con erba alta, foreste con alberi sopra i 20 metri, villaggi in fango….
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Giornata in fuoristrada da incorniciare oggi: 350 km di piste, single track, fech fech, toule onduleè e tante tante buche. Mai fatto così tanto off in un solo giorno e quando all’imbrunire scopro che gli ultimi trenta chilometri sono di un bellissimo “goudron” che scorre nella foresta, sinceramente tiro un sospiro di sollievo.
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In albergo a Kita, mentre ancora pieno di polvere rossa mi scolo una Castel da 66 ghiacciata e mi fumo un sigaro per la soddisfazione, conosco Sara, una ciclista olandese che da Bamako sta andando a Dakar. Bel fegato la ragazza!
10° giorno:
La Kita – Bamako è un nastro di asfalto di 200 km ben tenuto che porta velocemente a destinazione, interrotto solo da qualche villaggio.
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La capitale, come tutte le grandi città africane, è un caos unico: taxi brousse sgangherati che ti tagliano la strada per fermarsi quando meno te lo aspetti, mobilette a destra e sinistra, carretti trainati da asini, auto che ignorano completamente il codice della strada. 1 ora per attraversarla e raggiungere la torre d’Africa che si trova a sud.
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Mi fermo per il pieno e mi sento chiamare. E’ Buba la mia guida e referente di BND che stava andando al campeggio per aspettarmi e riconosciuta la moto dagli adesivi si è fermato per presentarsi. Insieme raggiungiamo il camping e dopo esserci conosciuti un po’ meglio mi metto a fare il tagliando al GS. Buba si offre subito di darmi una mano: cambio olio, pulizia del filtro, serraggio bulloni e viti, la moto gira come un violino e in 10 giorni s’è fatta 5000 km senza batter ciglio.
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Finito lo accompagno a casa nel centro di Bamako e rientrando mentre sono fermo ad un semaforo una mercedes riesce ad “abbattermi” facendomi sbattere contro una macchina parcheggiata. Nessun danno per fortuna, i passanti mi danno una mano a risollevare la moto e la cosa sembra di una normalità sconcertante.
Più tardi, a cena con la moglie del titolare del campeggio e le sue figlie, una coppia di francesi e Buba che nel frattempo è ritornato, si parla del vivere in Mali.
ebigatti
01-02-2012, 22:07
Bel fegato la ragazza!
Culo?
Tette?
Vai grande MAIALE!
ahahahah...... avevo già goduto a sufficienza nella giornata. Comunque carina.
Io intanto leggo tutto. sai mai che poi mi interroghi!
e non mi basti mai!:D:D:D
barbablu
02-02-2012, 09:37
uhh che emozione vai avanti fagot !!!
hai fatto cio che ho da nni nel cassetto pia avati ti cheidero una mappa della tua avventura
Alessio gs
02-02-2012, 10:06
Bel racconto Diega, go ahead......ciao...
matteo10
02-02-2012, 10:29
Con tutta la neve che sta buttando in sti giorni da ancora più senso di libertà. :D
barbablu
02-02-2012, 10:31
fagot ma è roba fattibile da solo o ci volgiono anni di preparazioe tra documenti e moto?
haha bisogna essere pazzi a caricare 300 kg di moto su quella canoa!!!!
non avevi il terrore di perderla?
@ Barba: non servono documenti o preparazioni speciali. Alle fine metterò tutte le info e le cartine
@Ste: infatti ho scritto con "apprensione".... ricordando anche quanto era successo a Lapo. La foto non rende bene, ma hanno un fondo di 7/8 cm e i fianchi da 5/6 cm di legno durissimo
cazzo , ma non potevi utilizzare per il trasbordo quella chiatta che si vede nell'altra foto?
zio bricco, a vederla da qua per rovesciare la "mucca" nel fiume non ci voleva niente:mad::mad::mad::mad::mad:
Vuoi mettere? Quella foto vale da sola un viaggio :)
bah!... ma sarà tutto vero???
Ho la bava alla bocca.... leggere sti report mi fa letteralmente crepare d'invidia. Ti prego prosegui! :eek:
:D
SPARTANO
02-02-2012, 19:32
complimenti...soprattutto per il fuoristrada!!!
indianlopa
02-02-2012, 19:50
ahahah mitico momento con i neri a pallini bianchi...ahahah ci rido ancora....
:happy1::happy1::happy1:
grande diego!!!!!!............dai continua che qui sono tutti che aspettano il seguito!!!:D
11° giorno:
Alle 7.30 siamo già in moto diretti a Djennè, la città di fango che si trova su un isola nel delta dei fiumi Niger e Bani. Lungo la strada spuntano, nei pressi delle città più grandi, i caselli di pedaggio per i trasporti delle merci.
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Visto il prezzo molto alto delle tasse doganali senegalesi, il governo maliano ha stretto accordi con gli stati della Costa d’Avorio, del Ghana e del Togo per poter usufruire dei loro porti a prezzi più vantaggiosi e così ora nuove strade commerciali seguono la rotta Sud-Nord fino a Bamako. I camion vengono pesati a “occhio” dai casellanti che con lentezza esasperante provvedono anche a sollevare le sbarre. Tutto questo traffico pesante evidentemente ha provocato numerosi incidenti, ragion per cui ormai anche il più piccolo villaggio è dotato di una serie di dossi rallentatori, che spesso però non sono affatto segnalati. Più di una volta vedendoli all’ultimo momento e passandoli quindi in modo veloce, sento il povero Buba che sobbalza sulla sella….. Ogni tanto gli chiedo se è stanco e vuole fermarsi, ma mi fa sempre segno di proseguire. “Tipo tosto….” Rimugino tra me “ Franca in genere dopo 150 chilometri comincia a menarmi i fianchi…. lui si fa 550 km con 1 sosta.”
Nei villaggi cominciano a comparire i primi granai tipici della cultura Dogon mentre le case mantengono lo stile sudanese, con costruzioni basse e rettangolari.
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A metà pomeriggio siamo nel delta. In questa stagione secca i campi sono utilizzati per il pascolo del bestiame, mentre nella stagione delle piogge quando i fiumi esondano vengono utilizzati per la coltivazione di riso.
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Questa volta per raggiungere l’isola utilizzo il traghetto che ininterrottamente fa la spola tra i due argini: domani è giorno di mercato e sta arrivando una moltitudine di persone dai villaggi circostanti.
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L’ora è la migliore per visitare la città e vedere la moschea di fango più grande al mondo, che ogni anno al termine della stagione delle piogge viene restaurata da centinaia di volontari.
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Nella città si riconosce ancora, guardando alcune case, il periodo in cui i mercanti marocchini fecero di questa città il nodo cruciale delle rotte che da Tombouctou salivano al nord.
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Le punte estreme sui tetti delle case simboleggiano il marito e la moglie, mentre le più piccole al centro il numero di figli. In questo caso 5.
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Le donne hanno, a seconda del quartiere, un punto di incontro settimanale preciso dove scambiarsi pareri, chiarimenti, informazioni, insomma fare quattro chiacchiere in santa pace senza uomini e figli.
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Sul Bani l’Africa mi regala il più bel tramonto di questo viaggio…..
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Ancora un pochino di pazienza..... questa puntata è un pò speciale
Alessio gs
02-02-2012, 22:16
pazienzo, pazienzo...ciao...
12° giorno:
Prima di partire facciamo in tempo a vedere la piazza che si prepara per il mercato settimanale.
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L'uscita dall'albergo sembra fatta a misura di Gs...
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Gli ultimi chilometri scorrono veloci fino a Biandagara, la porta dei Pays Dogon.
Anche le mobilette ormai si sono evolute. Ora si chiamano KTM R, made in Japan, 125 cc. 4 marce, ruote in lega del 16, 350000 CFA poco più di 500 euro
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Alle 11.30 siamo lì, di fronte alla banca, per ritirare il denaro necessario a pagare i lavori per i pozzi di Banani, ma il direttore scolastico che ha ricevuto il bonifico da BND è un emerito stronzo: arriva dopo l’orario di chiusura e nella pausa pomeridiana sparisce nel centro giurando di ritornare per le 14.00. Non vedendolo arrivare, con una rabbia che monta sempre di più, mi metto alla sua ricerca e “scortatolo” direttamente allo sportello gli faccio ritirare il contante. Una volta uscito si rifiuta però di consegnarmelo, con la scusa che vuole vedere una mail di BND ove sia scritto di farlo. Andiamo perciò in comune dopo c’è un cyber e dopo altre 2 ore con l’aiuto di suo fratello e di un impiegato riusciamo a fargli capire che non aveva ricevuto un incarico ufficiale di costruzione da BND, bensì data la sua disponibilità di conto corrente, un semplice versamento da girare più di un mese fa al costruttore.
5 ore per riscuotere 2000000 di CFA…… il viaggio si prende il suo tempo e lo capirò solo a notte inoltrata…..
Finalmente alle 16.30 io e Buba riusciamo a ripartire in direzione di Sangha. La pista è stupenda e corre sulla falesia in mezzo a campi coltivati e fiumi, il sole sta tramontando alle nostre spalle e la luce radente mi impedisce di percepire le buche e così tutto d’un tratto mi metto a danzare col GS……
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Gli amici più cari mi chiamano “culo ballerino” altri che mi hanno visto girare in off per la prima volta mi hanno detto che sono una sola cosa con la moto. In entrambi i casi forse hanno ragione, ho ballato per quasi 15 anni danze tradizionali di mezza Europa e quando ero in coppia, sembravamo davvero una cosa sola. Una mano a sostenere la schiena della mia compagna, l’altra a stringere la sua fondendosi a mo’ di prua che fende l’acqua per farsi spazio tra le altre coppie, le gambe vicine con le cosce che si incastrano per girare più velocemente, lo sguardo fisso negli occhi e il respiro che via via diviene sempre più veloce, ma regolare quasi all’unisono….. e poi solo la musica che dona il ritmo. Non era semplice ballare, era complicità, era divertimento, era essere una cosa unica che si muove nello spazio, nel tempo e nel ritmo, era seduzione allo stato puro, in alcuni casi è stato anche amore. E proprio per questo che quando ho conosciuto Franca ho smesso. Non avevo più bisogno di sedurre nessuna donna……
Così allo stesso modo di allora….. mi alzo in piedi, cavo la maschera che mi da fastidio, le ginocchia stringono il serbatoio con dolcezza, due dita sulla frizione pronte ad aiutare il motore, due sulla leva del freno e altre due sul gas, il peso sulle pedane e lo sguardo avanti 10 metri ….. e cominciamo a danzare.
Lo sterzo diviene più leggero, basta spingere col piede che lei ti segue subito dove vuoi….. mi dimentico di Buba che ogni tanto sento appoggiarsi per trovare equilibrio…… le trovo la via migliore tra le buche e i dossi e lei porta il mio corpo senza fatica….. le do un po’ di gas quando arriviamo su una salita o dolcemente le sfioro i freni quando si butta in una curva con troppa veemenza…… 40 chilometri e siamo in centro al villaggio.
Ormai è buio e Buba è preoccupato. Guardo il Gps e vedo che mancano 1200 mt. in linea d’aria…. ma dice che ora ci sono le rocce. Andiamo allora. Le “rocce” come le chiama lui sono meloni appuntiti conficcati nella terra e quando finiscono c’è la sabbia, le discese irte e le salite a tratti cementate sui tornati. In realtà sono 5 chilometri di pista cazzuta che scende dalla falesia da fare alla luce dello xenon e dell’abbagliante. A tratti lo sento urlare intimorito “Sabbia” o “Rocce” allora mi fermo e lui scende per non farmi cadere…. a metà circa mi chiede di tornare a Sangha. Non se ne parla nemmeno gli dico io, si va a Banani….. e così dopo mezzora prendo gli ultimi 200 metri che scendono nella piazzetta del villaggio ovviamente pieni di pietre…. Lui scende ancora e mi urla”Piano piano”…. “Non posso….” rispondo io “…è lei che vuole andare giù così”.
Entro direttamente nell’albergo dove Dougalou ci sta aspettando…… scendo, mi abbraccia e poi mi fa “Ma Buba dov’è?” . “L’ho perso per strada”….. quando arriva lo guardo a lungo e poi deciso gli faccio “Io torno su a Sangha, troppo bella questa pista….”. Mi guarda seriamente e mettendosi a ridere replica “No, facciamoci una birra che è meglio…” .“Hai ragione zio pork, ho fatto 5950 chilometri per venire a prendermela qui a Banani……”.
A cena Dougalou non vede l’ora di parlarci dei lavori, io invece di dargli il denaro per la loro esecuzione. Insieme imprechiamo sul direttore che ci ha fatto aspettare così a lungo.
Nel cielo la luna sta sorgendo in mezzo a migliaia di stelle, neanche a volerlo è piena e nei Pays Dogon non c’è corrente elettrica.
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Dopo mezzora puoi vedere tutto il villaggio e la falesia, e così anziché dormire in camera salgo sulla terrazza e mi butto sul materassino col sacco a pelo. Una brezza calda che scende da Sangha muove le chiome degli alberi e porta il ragliare di qualche asino. Provo a chiudere gli occhi ma non c’è niente da fare: l’incazzatura e l’agitazione, la gioia, il divertimento, la soddisfazione, il piacere e l’emozione di essere arrivato fin qui me lo impediscono. Capisco solo ora, in questa notte magica, con una sigaretta dietro l’altra, che il viaggio oggi si è preso il suo tempo e mi ha fatto aspettare perché tutto fosse veramente epico e memorabile. E per interminabili minuti di sfrenato egoismo, mi rendo conto che tutto questo appartiene solo a me, al mio cuore e alla mia mente, che nessuna parola, o foto, o profumo, potrà mai avvicinarsi a questi attimi. Solo la mia memoria….
Alessio gs
02-02-2012, 23:36
Complimenti, molto bello...ciao...
NB: La Franca sara' felice....
Grazie Diego.
Evidentemente viaggiare permette al cuore di aprirsi: il tuo racconto e quello di Lapo sembrano scritti dalla stessa mano..
O più semplicemente solo chi sa aprire il proprio cuore viaggia davvero.
Più passa il tempo più si rafforza la convinzione che sia giunta l'ora..
Diego!.....Ti posso dire una cosa?!.....La Pelle d'Oca mi viene quando mi spavento o quando mi emoziono fortemente.....ora mi è venuta per il secondo motivo.....sono
Commosso!!! e Ti assicuro che per commuovermi devo subire delle forti sollecitazioni!!!
Grazie AfriKano!!!
quoto visca;
il tuo racconto mi ha fatto venire i brividi ..........
mi hai fatto venire il mal d'africa.....anche da dietro la mia scrivania
Letto tutto d'un fiato...mamma mia...
12° giorno:
.... Una mano a sostenere la schiena della mia compagna, l’altra a stringere la sua fondendosi a mo’ di prua che fende l’acqua per farsi spazio tra le altre coppie, le gambe vicine con le cosce che si incastrano per girare più velocemente, lo sguardo fisso negli occhi e il respiro che via via diviene sempre più veloce, ma regolare quasi all’unisono….. e poi solo la musica che dona il ritmo. Non era semplice ballare, era complicità, era divertimento, era essere una cosa unica che si muove nello spazio, nel tempo e nel ritmo, era seduzione allo stato puro, in alcuni casi è stato anche amore. E proprio per questo che quando ho conosciuto Franca ho smesso. Non avevo più bisogno di sedurre nessuna donna..
questa potevi risparmiarcela... Noi Maiali non potremmo mai più farci cambiare una gomma da uno che scrive 'ste cose! No da te non ce lo aspettavamo...:mad:
...ma lo immaginavamo!:!::!::!::!::lol:
Remo mi ha tolto le parole di bocca!
Qui siamo oltre l'Ager!
Racconto stupendo che mi fa aumentare la voglia di realizzare il mio sogno: Africa!
:!: :!: :!: :!: :!:
.... E per interminabili minuti di sfrenato egoismo, mi rendo conto che tutto questo appartiene solo a me, al mio cuore e alla mia mente, che nessuna parola, o foto, o profumo, potrà mai avvicinarsi a questi attimi. Solo la mia memoria….[/QUOTE]
non ci crederai ma per un momento, un piccolissimo momento, anche noi siamo stati là insieme a te:eek:
13° giorno:
Oggi il Gs resta a riposo, io e Buba invece ci muoviamo all’alba per fare trekking.
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Gli ultimi 200 metri...
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La pista che da Banani va verso NE é sabbiosa e lui non si fida a farla in moto, perciò faremo 12-13 km a piedi….. secondo lui, già perché in Africa i chilometri sono sempre approssimativi, soprattutto quando te li dichiara un africano. I loro parametri sono un po’ diversi dai nostri, ragionano in ordine temporale: per la stessa pista ci possono volere un’ora di cammino, mezzora di mobilette, 20 minuti di 4x4, 40 minuti a dorso d’asino….. e poi traducono in km.
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I tipici granai Dogon: 1 per ogni moglie, 1 finestrella per ogni figlio. In questa famiglia 3 mogli e 6 figli....
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Morale facciamo 2 ore e 15 minuti di camminata svelta fino alla base della falesia dove ci sono i villaggi Youga-Na, Youga-Dogorou e Youga-Piri, diciamo sui 15 km…… e poi attacchiamo con la salita vera e propria di 3 ore.
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Nel primo villaggio ho la fortuna di trovare gli anziani riuniti sotto il Togu-na, lo spazio riservato per le discussioni, lo scambio di notizie o semplicemente per passare il tempo in compagnia. Chiedo di poterli fotografare e me lo concedono in cambio di due noci di cola, masticate e utilizzate dalla gente Dogon come sorta di tabacco da sputo.
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Dal secondo villaggio arroccato dentro la falesia il sentiero segue la spaccatura creata e levigata dalle acque per salire sulla sommità da cui si può vedere il deserto per chilometri e chilometri.
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Là in fondo dietro l'ultima falesia Douentza e 200 km più su Tombouctou.....
mancava veramente poco per arrivarci ma qui sono riuscito ad avere qualche notizia in più.
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Dopo la morte di Gheddafi un numero impressionante di mercenari è sceso dalla Libia armato fino ai denti e senza un soldo in tasca. 3 giovani maliani tra i 19 e 20 anni di Hombori hanno ingaggiato una guida tuareg perchè li portasse fino a TBT: avevano avuto la "soffiata" da parte del proprietario francese di un albergo sulla presenza di 4 motociclisti europei. Arrivati all'ora di pranzo con le armi spianate non hanno esitato un attimo ad uccidere il tedesco che aveva tentato di reagire e poi sono fuggiti con i tre ostaggi attraversando il deserto in direzione di Gao. Lì con la complicità di un funzionario pubblico hanno venduto i prigionieri ai mercenari affiliati ad Aqmi che immediatamente li ha trasferiti nel deserto algerino. Il governo maliano conscio della gravità della cosa e delle ripercussioni negative per tutta la regione che vive di turismo, ha diffuso per giorni un comunicato radiotelevisivo affinchè la popolazione fornisse informazioni utili. Così facendo nel giro di una settimana i 3 giovani, la guida tuareg e il proprietario sono stati scoperti e arrestati, mentre il funzionario pubblico di Gao ha fatto in tempo a fuggire in Algeria. Ormai il danno era fatto: dai primi di dicembre tutti i tour operator avevano disdetto le prenotazioni e gli ostaggi erano già stati trasferiti chissadove.... un danno enorme per l'economia di questi popoli già duramente messa in crisi dalla siccità dello scorso anno.
Nei giorni in cui mi trovavo lì, la gendarmeria scortava i pochissimi turisti da Douentza a TBT, per garantire la loro incolumità e dimostrare che tutto era tornato normale, ma la sensazione era quella di essere ormai ben lontano dall'idea del motociclista sporco e poco attraente che non interressa a nessuno, quanto più quella di un mucchietto di soldi facili che viaggia su due ruote, ragion per cui ho scelto di rinunciare a raggiungere un luogo seppur mitico.
Buba si preoccupa per me e continuamente mi indica dove mettere i piedi, tanto che devo rassicurarlo e spiegargli che dalle mie parti queste sono considerate colline. Si stupisce infatti di sapere che a pochi chilometri da casa mia ci siano montagne tra i 2000 e i 2800 metri. Sferzati dal vento e dal sole che ormai è molto alto, scendiamo verso l’ultimo villaggio dove ci fermiamo per avere conferma dell’avanzamento del progetto di BND che qui vuole costruire una scuola.
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Torniamo sotto il sole cocente del primo pomeriggio a Banani, dove troviamo gli operai intenti a realizzare il muretto di protezione al pozzo dove a novembre era caduto un bambino e le fondamenta per uno nuovo. Dougalou chiama i bambini del villaggio per distribuire i pochi vestiti che son riuscito a portare e poi io e Buba andiamo alla scuola a consegnare direttamente nelle mani dei più piccoli il materiale didattico datomi da BND.
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La notte sulla terrazza sotto le stelle, mi porta un po’ di sonno e riposo…… domani comincia la risalita.
matteo10
04-02-2012, 10:35
Emozione pura Fagòt, grazie. :)
andreawake
04-02-2012, 10:46
:!::!: Diego, sì gruoss!
Grande Fagot!
Non ti nego che il tuo racconto mi ha fatto luccicare gl'occhi!
14° giorno:
La mattina riprendiamo la pista fatta due sere prima e di nuovo è divertimento allo stato puro, con Buba che sembra più tranquillo e accetta di buon grado la mia guida in piedi.
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A destra in alto il villaggio di Sangha mentre Banani si trova nella zona in ombra al centro della valle...
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Coltivazioni di cipolle, i Dogon ne sono i principali produttori in Mali..
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Arrivati a Biandagara abbiamo appuntamento con il sindaco di Sangha e il direttore del CAP (Centro Attività Pedagogiche) della regione. In Africa chi ha un po’ di potere non esita a farlo valere e perciò “dobbiamo” ritirare la lettera ufficiale che autorizza BND alla costruzione della scuola di Youga-Nah.
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Di volata riprendiamo l’asfalto che ci porterà a Bamako.
A metà strada ci concediamo uno spuntino a base di montone arrostito sui dei grossi forni in terra.
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Finora nel viaggio ho incontrato molti tipi di animali: vacche lente che con estrema calma attraversano la strada, cammelli che ti guardano di traverso per poi spostarsi all’ultimo istante, pecore che si muovono solo in gregge, asini piantati al centro della carreggiata che non si spostano di un solo centimetro, bertucce, cani e le capre, le più stupide. In genere aspettano che tu arrivi fino a 10 – 20 metri da loro, ti guardano incuriosite e poi si mettono a correre verso il lato opposto in cui si trovano tagliandoti la strada. Da destra a sinistra o da sinistra a destra non cambia, vogliono solo farsi del male. E così che 150 km prima di Bamako un capretto nel tentativo di seguire la madre si butta all’improvviso sotto la moto…. impossibile frenare a 100 km per cui do gas….. 450 kg lanciati di moto e passeggeri per un attimo sobbalzano, ma restano in piedi….
Poco più avanti altre tre cercheranno di fare la stessa fine, malgrado il clacson perennemente suonato alla loro vista.
Arrivati in città accompagno Buba a casa sua, dove mi mostra tutto il materiale relativo alla produzione di un film spagnolo: tre mesi di lavoro, dallo sdoganamento del materiale video sonoro all’aeroporto fino alle riprese a Djennè e in pieno deserto, dalla ricerca di comparse e alloggi o trasporti per tutta la troupe e il cast fino alla partenza. Gran guida davvero. Grande amico ormai……. dopo 4 giorni insieme è questo che è diventato per me. Dopo cena ci salutiamo con l’augurio di poterci rivedere al più presto e di scriverci quanto più possibile nel frattempo. Bamako a quest'ora sembra quasi umana, unico problema i bancomat privi di contante. Durante il giorno tutti hanno paura a prelevare vista la moltitudine di persone che ci sono in giro e quindi lo fanno al calar del sole, esaurendo in poco tempo tutto il cash disponibile.....
barbablu
05-02-2012, 08:11
domanda stupida : la guda (buba in questo caso) è obbligatoria? e se si come l'hai trovato?
President
05-02-2012, 08:12
Inizi a starmi antipatico :-o:-o:-o:-o
P.s. 6 1 mito
Che spettacolo, il miglior libro che tu potessi scrivere , leggendolo sembra di essere li con te !!!!
Complimenti :D
domanda stupida : la guda (buba in questo caso) è obbligatoria? e se si come l'hai trovato?
No non è obbligatoria, ma per visitare "veramente" i Pays Dogon è indispensabile..... Buba è anche refente di BND quindi era la soluzione migliore per me, ma in ogni caso ne puoi trovare a Biandagara e Sangha....
gmbonsai
05-02-2012, 23:04
io l'ho sempre detto.........sei un grande, son qui sul divano e leggendoti sogno :D:D
15° giorno:
Uscito dalla bolgia infernale di Bamako in un paio d’ore arrivo a Kita, dove faccio il pieno e imbocco la pista nord che va verso Kayes. Dopo 4/5 km butto l’occhio sul Gps x verificare che sia quella giusta, all’inizio uscendo dai villaggi sono sempre ramificate, e quando li rialzo davanti a me una vacca uscita all’improvviso di corsa dall’erba alta. Faccio appena in tempo a tirare le leve, le finisco addosso e mi ritrovo a terra. Per fortuna andavo ai 40 ma restano comunque almeno 7/8 quintali di carne contro i 3 della ghisa, mi rialzo, sorniona mi guarda da bordo strada con il fianco segnato da qualche graffio… tiro su la moto e controllo i danni: becco anteriore e parafango disintegrati, radiatore olio con una bozza ma almeno non perde, telaio porta strumenti piegato che tocca su uno stelo della forcella, telaio della borsa sinistra piegato verso l’alto… uhmm bisogna metterci mano, per cui torno al villaggio e lì con l’aiuto di un fabbro, un meccanico e una moltitudine di aiutanti curiosi, smonto e con l’aiuto di qualche martellata e saldata rimettiamo a posto il tutto. Ci rubiamo i ferri di mano un con l'altro e ogni tanto devo fermarli prima che mi smontino quello che non serve.
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Iniziamo la contrattazione sul compenso: da 20000 CFA riesco ad arrivare a 13000 più 2 Coca e 1 Fanta…..
Aiuto capo di prima, meccanico, fabbro e dietro aiuto capo di seconda...
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Alla fine il risultato è questo, decisamente più racing di prima....
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Riprendo la pista e subito mi accorgo che la sospensione lavora male, con l’estensione che è molto lenta a risalire, costringendomi a procedere lentamente fino al villaggio di Toukoto.
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Di nuovo il viaggio si prende il suo tempo…… voleva farmi fermare qui.
E’ pomeriggio inoltrato e non mi va di continuare in queste condizioni, per cui comincio a cercare un posto dove passare la notte. Trovato il comune chiedo se posso montare la tenda lì e gentilissimo il sindaco, dopo avermi accompagnato in gendarmeria per la registrazione mi offre uno dei locali del municipio. Risolto il problema dormire e visto che ho ritrovato campo per il cellulare chiamo il mio tecnico delle sospensioni: nell’urto frontale il mono ha probabilmente registrato l’eccessiva estensione per cui si è irrigidita la frenatura. “Apri una brugola, giri il registro, chiudi la brugola” mi fa. Eseguo alla lettera e dopo aver ripetuto la procedura un paio di volte la sospensione torna a lavorare come prima.
Nel frattempo faccio conoscenza di Cisse, un ragazzo in gamba che ha fatto un corso di meccanica di 250 ore a Bamako: vuole sapere tutto della moto, vedere i ricambi, gli attrezzi e farsi un giro col Gs….. ziokan si appoggia dopo 150 metri alla prima curva…. Che risate ci facciamo e gli do qualche dritta su come portare una moto da 250 kg. Lui gira con una mobilette da 80….
Più tardi nella sua capanna mi fa vedere tutti gli attestati delle varie scuole e così gli passo il numero di Buba, si sa mai che possa uscirne qualcosa anche con BND. Si parlano per un attimo poi mi passa il telefono: “Diego quello con cui stai parlando è mio cugino, che non vedo da anni….. se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedergliela.” Come sempre l’Africa riesce a stupirmi.
Prima che venga buio faccio 2 chiacchiere col sindaco e gli parlo del mio viaggio e dei progetti nei Pays Dogon: alla fine mi chiede se sia possibile fare un gemellaggio con il mio “villaggio”…. Forse una richiesta a BND e al suo presidente andrebbe meglio, rispondo io, e così in un attimo comincia a dettare una lettera al suo segretario con la preghiera di un aiuto per realizzare due pozzi e aggiungere due aule alla scuola.
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La camera con il letto a baldacchino...
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Il guardaroba...
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Parcheggio e toilette...
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Quando tutti se ne sono andati, mi preparo la cena a base di pasta e fagioli liofilizzati, seguiti da una tazza di nescafè da bere in compagnia del guardiano che passerà lì la notte, ronfando a più non posso nella stanzetta attigua alla mia.
Fumandoci qualche sigaretta sotto le stelle, nel buio quasi totale visto che la corrente elettrica non se la possono permettere, una rotellina si mette a girare nella mia testa. “Appena torno a casa” mi dico “devo fare una cosa…”
16° giorno:
La mattina presto Cisse viene a salutarmi e farmi gli auguri di “bonne route”. Nei due giorni seguenti mi tempesta con i suoi Sms che mi chiedono se ho bisogno di qualcosa…… finchè sono in Mali posso\devo contare anche su di lui, fa nulla se il confine dista ancor 500 km….
La pista rurale è magnifica, ben tenuta con tanto di cartelli che segnalano curve e passaggi a livello, visto che corre parallela alla ferrovia. Poco dopo Badoumbè improvvisamente si interrompe in una boscaglia e allora di nuovo mi metto a caccia di tracce di mobilette…. Poco roba 10 chilometri a zonzo nella savana fino al ponte di Mahina.
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Nel villaggio mi metto in cerca dell’unica banca per avere un po’ di CFA necessari fino alla frontiera della Mauritania. Questa volta sul fiume prendo il traghetto… mentre il barcaiolo della settimana precedente cerca in tutti i modi di avermi ancora come cliente: mi è bastato una volta…..
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Dall’altra parte ritrovo i cantieri per la costruzione della nuova strada, con la solita polvere e sabbia sulle deviazioni. Sul fiume poco prima dell’asfalto già terminato mi concedo l’unico autoscatto di questo viaggio…
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Poi di corsa al Khasso Hotel per l’ultima notte in Mali: dopo 3 giorni ritrovo una doccia….. e riesco finalmente a cavarmi un po’ dello sporco e della puzza che mi ricoprono.
facci sapere cosa vuoi fare con quella rotellina :eek:
Hai segato il parafango!! Zk, ho fatto tendenza!! :lol:
Bello ma poco pratico, Karim.... in occasione dei lavori ero pieno di pallini di fango e catrame fresco :mad:
matteo10
06-02-2012, 17:16
No c'è praticamente resoconto di un viaggio in Africa senza almeno un incidente, contro una bestia di solito.
Sembra quasi non ci sia possibilità di evitarlo. :mad:
Beh Diego, io lo avevo segato perchè tanto avevo il becco, che faceva la stessa funzione: senza becco te credo che ti spara la roba in faccia :lol:
Temerario e fortunato Fagòt, ti ringrazio per rendere pubbliche le tue mitiche sensazioni :D
17° giorno:
Dopo aver timbrato il passaporto alla polizia di Kayes, mi metto in cerca della pista che sale verso NNO in direzione di Melga. E’ una pista poca battuta perché conduce a un posto di frontiera poco frequentato, infatti fin dall’inizio si presenta sinuosa tra gli alberi, con mille deviazioni dovute alla pioggia.
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I solchi dei fuoristrada che sono passati quando il terreno era tenero ora sono pieni di fech fech ed ogni volta occorre prestare molta attenzione visto che l’anteriore sbacchetta da tutte le parti. Devo continuamente guardare il Gps per essere certo della direzione e a tratti occorre usare la bussola con il WP di destinazione, per districarsi tra il dedalo di varianti. Non ci sono punti di riferimento quali colline o montagne e navigando in linea retta mi ritrovo più di una volta ai bordi di oued con argini alti un metro, recinti per animali o in mezzo ad un villaggio. Alla fine dopo 40 km e due ore giungo al confine che consiste in un oued sabbioso: in 5 minuti esco dal Mali, mentre in Mauritania la gendarmeria mi trattiene quasi un’ora mentre telefonano a destra e a sinistra per fare controlli.
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La loro dogana è sprovvista di passavant per cui mi chiedono di fermarmi al successivo villaggio di Selibabi, distante 60 chilometri. Per fortuna la sabbia è finita e così in un’ora son lì.
Una volta arrivato però il doganiere non si trova e mi tocca aspettare 2 ore prima che si presenti. Nel frattempo faccio benzina a bottiglie e mi metto a chiacchierare con il “Chief de Brigade de Gendarmerie” che gentilissimo mi tiene compagnia. Una volta timbrato il passaporto con un bel “Visto entrare oggi con moto …..” il Capo mi consiglia di prendere la pista per Mbout: quella che volevo fare io più a sud che corre lungo il fiume Senegal è un po’ sabbiosa e soprattutto sono già qui fermo da 2 ore con troppa gente che mi ha visto…..
Accento di buon grado la cosa e mi dirigo quindi verso NO su un pistone veloce con qualche deviazione per i soliti lavori di manutenzione.
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Arrivato a Mbout ormai verso sera, trovo da dormire nel ristorante del paese. La signora che lo gestisce mi fa dormire nel salone principale e mi prepara una cena squisita a base di carne, cipolle, patatine, spezie e 3 uova sode.
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Lungo la strada ai check militari e la sera nel villaggio mi chiedono se voglio vendere la moto…. e non si capacitano del fatto che con quella ci voglio tornare in Italia.
Oggi sin dal confine sono tutti stati molto ospitali, premurosi e gentili. Per qualche ora mi hanno riappacificato con la Mauritania.
18° giorno:
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La strada fino a Kaedi è nuova per cui viaggio veloce. Cerco di cambiare soldi in una banca ma niente da fare e anche la benzina sembra sia introvabile. All’ultimo distributore recuperano non so dove una tanica da 20 lt e con quella riesco ad arrivare fino ad Aleg. I controlli sono sempre più frequenti e sebbene nella cittadina ci siano tre banche alla fine riesco a cambiare solo dal benzinaio strozzino…. Il mio idillio con i mauri è già finito e gli ultimi 260 fino a NKC sono uno sfinimento…. non mi viene voglia di fermarmi neanche per una foto, non vedo l’ora di arrivare in albergo e recuperare le gomme che avevo lasciato in custodia. Dalla mattina ho già dato qualcosa come una ventina di fiches…… zk non li sopporto più…… per fortuna che domani esco da qui e mi fiondo in Marocco.
yellowblu
06-02-2012, 22:33
Che spettacolo!!!!!...........mi raccomando alla fine anche un po di dati tecnici....che gomme avevi,che carte hai usato,gps,ecc......
giuro non ce la faccio vista la prima e ultima pagina di questo capolavoro Ho letto qlc riga ma le foto parlano chiaro e mi sale un'invidia cosmica
è un report che per leggerlo devo trovare la pace zen
Complimenti grandissimi e anche di più
Psssst!....Pssst!...hei!...dico a voi!...per chi non lo conosce...l'amico Fagòt non è normale!......L'è propi Matt!!!:rolleyes:...ma quanto mi piacerebbe esser come Lui!!!:!::!::!:
un curiosità: ma quando facevi quelli brevi divagazioni in savana c'era il rischio di qualche incontro ravvicinato non troppo raccomandabile????
In quella zona del Mali non ci sono problemi..... in Mauritania il discorso è un pò più complesso a seconda di dove ti trovi...
Complimenti davvero, non ho parole per l'invidia che provo nel vedere che hai fatto un Viaggio così, vorrei farlo anch'io un giorno....se si può sapere, quanto ti è costato indicativamente il tutto....?:)
Alla fine Tommy metterò tutte le info...
Grazie mille, e complimenti ancora:)
GSTourer
07-02-2012, 12:59
giuro non ce la faccio vista la prima e ultima pagina di questo capolavoro Ho letto qlc riga............
Le foto parlano chiaro, ma il racconto è strepitoso :eek:
Complimenti a Fagot
19° giorno:
Alle 8.00 sono pronto per risalire questa parte desolata della Mauritania: poche case sparse lungo la strada, venditori di pesce secco lungo il Banc d’Arguin e i soliti check dei militari….. 10 in 450 chilometri.
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In dieci minuti esco da questo purgatorio, e dopo aver passato la terra di nessuno tra le due dogane, i marocchini mi controllano ben 8 volte prima di lasciarmi andare. La temperatura è scesa di parecchio, ma tutto sommato è ancora accettabile, siamo sui 15/18 gradi…. Ero abituato da giorni a stare sopra i 25….
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Nel tardo pomeriggio, grazie al punto preciso che mi ha passato Mirco, trovo il cartello del Tropico del Cancro che mi ero perso all’andata e riesco così a fare una foto.
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Riparto e mentre già mi pregusto una serata tranquilla la moto si spegne all’improvviso. Provo a riaccendere, ma nessun segno di vita…. Manca il classico ronzio appena giri la chiave. E’ la pompa della benzina che dopo 79000 km di onorato servizio ha deciso di mollarmi qui a 90 chilometri da Dakhla…. Smonto il tutto e con il vento gelido che butta sabbia ovunque la cambio mentre comincia a far buio.
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Zio pork è già la terza o quarta volta che arrivo lungo…… non si viaggia di notte….. fa freddo, si vede poco anche con lo xenon e l’abbagliante sparati, i camion e le auto marocchine credono che i fari siano un optional da non consumare, mi registrano persino per entrare in città….. fortuna che quando arrivo mi trovo un ristorante spagnolo che mi risolleva il morale con una cena a base di pesce strepitosa. Come dice un amico questo è sud Europa…. e si trova di nuovo tutto: benzina, caffè decente, banche, perfino un cyber…..
20° giorno:
Adoro sedermi nei cafè marocchini e passare un po’ di tempo guardando la gente che passa: alle 8.00 sono ancora tutti addormentati…. la vita qui comincia a metà mattina, prima hanno bisogno di almeno un paio di caffè e qualche sigaretta.
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Dopo essermi bevuto un Nus Nus e riempito con 2 pain au chocolat caldi riapro la mia officina: arrivando ieri sera la pompa nuova fischiava nel serbatoio e voglio quindi vedere se c’è qualcosa che non va nel montaggio. Trovo una fascetta metallica leggermente allentata da cui trafila un piccolo getto e visto che ci sono cambio anche il filtro che ormai aveva 40000 km. Rimontato il tutto, il rumore scompare e il motore gira perfettamente.
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Riprendo quindi la strada noiosa che sale verso nord e a metà mattina incontro un olandese che sta tornando dal Senegal. Si lamenta di essersi appoggiato un paio di volte… ci credo è carico come un TIR, ha comunque intenzione di tornare a casa via terra facendosi Spagna e Francia.
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Poco dopo Laayoune trovo anche Riccardo di sahara.it che sta riportando il suo toyota a casa da Bamako dopo averlo lasciato giù per qualche anno. Insieme facciamo gli ultimi 300 chilometri con un forte vento che soffia dal deserto fino a Tan Tan Plage dove ci fermiamo a mangiare e dormire. La serata è un ottima occasione per scambiarsi info sulle piste e sui posti che abbiamo visto.
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vedo che il vento era bello forto ;)
Marcello Carucci
07-02-2012, 20:32
Nel vedere questo foto mi viene in mente il mio viaggio a Dakar con la mia Hayabusa che fatica , ma quanta soddisfazione nel riuscirci
positivo
08-02-2012, 08:02
...rispetto, stima ed ammirazione oltre ai dovuti complimenti :!: :!: :!:
:D:D:D
21° giorno:
Stasera ci sarebbe un traghetto alle 23.00, ma da qui mancano ancora quasi 1300 km a Tangeri e non ho proprio voglia di farmi una tirata, per cui decido di prendermela con calma e di risalire lungo l’interno. Così io e Riccardo ci diamo appuntamento per la nave che salperà tre giorni dopo e ci dividiamo. La giornata è serena ma la temperatura è sempre più fredda e con calma mi dirigo verso Guelmin. 10 km prima della città il mono posteriore ricomincia a scalciare e mentre ripeto la regolazione che avevo fatto a Toukoto mi accorgo che la vite d’ancoraggio si è spaccata come due anni fa durante il giro in Marocco. Evidentemente io e i Bitubo non andiamo d’accordo….. Decido quindi di fermarmi da un gommista per far togliere le tassellate ormai quasi finite, nel frattempo io cambierò la vite troncata. Trovo una piccola officina di motorini che ha anche una macchina per gli pneumatici e così in un’ora facciamo tutto quanto.
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Prima ancora di cominciare, Hassan e i suoi due aiutanti mi avevano offerto ovviamente un tè, ora dopo aver finito mi invitano a restare a pranzo con loro e così intanto che aspettiamo che arrivi il cibo da casa, si divertono a farsi fotografare sul GS.
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La pentola fumante di lenticchie e carne cucinate dalla madre viene versata in un grande piatto poggiato a terra, poi con il pane caldo appena sfornato ci mettiamo a mangiare seduti sui copertoni, tutti insieme…..
Mi era già capitato l’anno scorso di essere “invitato a mangiare” con qualcuno…. allora eravamo sul Ticka e alle tre di notte, mentre l’ambulanza portava Franca a Marrakech, si trattava di una tajine bollente con gli infermieri e il medico che la accompagnavano. Sempre prendendo il cibo con il pane dallo stesso piatto comune. E anche in questo viaggio continuamente l’ho visto fare: i camionisti nelle stazioni di servizio del Western Sahara, i doganieri di Djema, i baristi e i giardinieri del Khasso Hotel a Kayes, Dogoulou e i suoi operai a Banani, le famiglie nei villaggi lungo la strada, tutti allo stesso modo…. tant’è che un giorno ne ho parlato a Buba che mi ha fatto capire: “Si, mangiamo tutti dallo stesso piatto perché in questo modo i nostri legami saranno, siano essi di amicizia, parentela o lavoro, più forti……. non potrai mai avere disaccordo o disarmonia o questioni con persone con cui hai condiviso lo stesso cibo e lo stesso piatto…. “
Dopo pranzo ci scambiamo le mail così che gli possa inviare le foto e poi comincio a risalire l’Antiatlante tra altopiani, montagne rosse e graniti rosa. Una sequenza di curve spettacolari con valli fiorite fino a Tafraoute, una cittadina berbera a 1000 metri d’altezza.
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22° giorno:
4° gradi e devo farmi anche un passo a 1500 mt. …. Ci vogliono 2 ore prima che il sole cominci a farsi sentire e le mani, malgrado le manopole riscaldate, fanno una fatica a muoversi…. Ma non potevo starmene sulla costa?!
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In compenso i panorami sono magnifici e nella discesa fino ad Agadir le kasbhe arroccate sulle rocce mi ripagano del lieve patimento.
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Riprendo poi a salire sull’Alto Atlante lungo la statale che porta a Marrakech e arrivato a Chichaoua mi faccio una brochette di manzo con il sole in faccia.
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Ancora 100 km e sono a Essaouira, entrando nella cittadina però la moto fa le bizze, sembra che vada ad un cilindro. Comincio a cambiare le candele, poi le bobine, ma niente sempre uguale…. poi guardando meglio mi accorgo che la spina che si innesta nel TPS si sta staccando. Resetto la centralina, 3 colpi di gas e la moto torna a rombare come dovrebbe….. fanc…o.. “Mi stai prendendo in giro ciccia?..... O vuoi forse dirmi qualcosa? L’altro ieri la pompa, ieri la vite e oggi questo…. Piantala lì, che mancano solo 700 chilometri!”
Trovata una camera ho tutto il tempo di farmi un giretto della città vecchia e del porto, dove mi fermo per 1 orata ai ferri.
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GS Meran
08-02-2012, 23:47
Complimenti per il viaggio ed il tuo spirito avventuriero!
stratocaster
08-02-2012, 23:57
Fagòt sei grande!
GialloeNero
09-02-2012, 00:30
Un racconto emozionante, grazie di averlo condiviso.
ti fa onore saper mettere mano al motore..........è il mio grande handicapmotociclistico :mad:
yellowblu
09-02-2012, 16:16
ti fa onore saper mettere mano al motore..........è il mio grande handicapmotociclistico :mad:
non sei il solo:cussing:
23° giorno:
Il freddo si fa sentire sempre di più complice anche l’aria gelida che arriva dall’Atlantico. Con calma mi faccio tutta la statale interna, tra i campi verdi e coltivati, che arriva fino ad El Jadida e da lì prendo l’autostrada che sale lungo la costa. A metà pomeriggio sono a Larache, tutta dipinta di bianco e azzurro: dopo cena l’ultimo tè alla menta nella piazza principale.
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Alessio gs
09-02-2012, 16:41
Purtroppo sei alla fine, che dire gran bel viaggio, poi come l'hai raccontato e' da 10 e lode...very very compliments....ciao...
24° giorno:
Prima di mezzogiorno sono al porto per fare il biglietto e la dogana, nel frattempo arrivano anche Riccardo e Pierre che con un TT600 si è fatto oltre 4500 km di piste in Mauritania. Il giroingiro è ormai alla fine: 11500 km, 4 stati, 7 frontiere, 500 km in media al giorno di strade e piste, ma soprattutto l'Africa come l'avevo sempre sognata...... terra rossa, paglia, baobab, foreste, fiumi, rocce, sabbia, notti stellate, tramonti infuocati e una moltitudine di facce sorridenti, strette di mano e “bonne route”........ nel cuore tante emozioni ed esperienze indelebili da ricordare per anni.
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Come al mio arrivo mi saluta con un tramonto sul mare……
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IL MEZZO:
La moto utilizzata è un R 1150 Gs Std con 70.000 chilometri all’attivo, equipaggiata con paramotore e paracilindri originali, parateste in alluminio e hard part per la battuta di sterzo della Touratech. Gli ammortizzatori originali sono stati sostituiti con dei Bitubo regolabili sia in estensione che in compressione, mentre la frizione è stata sostituita con una sinterizzata della Surflex. Il catalizzatore è stato rimosso applicando una Y della Arrow e mantenendo lo scarico originale: oltre ad avere un maggior tiro ai bassi consente di “digerire” facilmente benzine non sempre “pulite” che si possono trovare nelle taniche dei villaggi e di alleggerire la moto di 4/5 chili. I tubi freno sono stati sostituiti con quelli in treccia ed è stato montato un kit Xenon da 6000 sull’anabbagliante. Un tagliando completo prima della partenza è d’obbligo.
Per gli pneumatici ho utilizzato:
- Heidenau K60 Scout per i trasferimenti da Tangeri a NKC e da Guelmin a Tangeri, 5000 km circa. Rispetto alle modello precedente K60 la mescola è più tenera e offre un grip decisamente migliore soprattutto in curva a scapito però della resa kilometrica che si abbassa notevolmente. A titolo d’esempio con le K60 ho fatto due volte il Marocco On-Off per un totale di 14500…. in queste il tassello centrale ora è a metà. Su sabbia ho fatto molta meno fatica che con le altre: il nuovo disegno che chiude il tassello centrale, la nuova mescola e certamente anche il carico che avevo, mi hanno consentito di muovermi con una certa scioltezza senza mai insabbiarmi. Restano a mio avviso delle ottime gomme tuttofare per viaggi di questo genere, in cui puoi trovare asfalto molto ruvido, buche, tratti di fuoristrada con pietre e sabbia
- Mitas E-09 in misura 140/80 -17 (non omologato per GS) e TKC per tutto il resto del viaggio, 6500 km. I tasselli della Mitas non sono assolutamente rumorosi (generalmente giro con le Karoo normali) e quando scendi in piega non senti lo “scalino” del laterale che va ad appoggiarsi. Ottima la resistenza a pietre e sassi, così come la tenuta in derapata sul brecciolino tipico dei pistoni africani. Nella sabbia la spinta è costante, basta davvero un filo di gas per uscire anche dal fech fech, senza che la ruota scavi e la moto si insabbi. Carcassa abbastanza dura anche per carichi eccessivi e buona tenuta su strada. Resa molto elevata: li ho cambiati perché erano ormai “squadrati” e non sapevo che tempo avrei trovato nel nord del Marocco e in Italia al mio rientro, ma senza dubbio avrei potuto fare ancora altri 1000/1500 km. I TKC penso li conoscano tutti.
Fortunatamente non ho subito nessuna foratura.
Per il bagaglio due borse rigide con tutti i ricambi, gli attrezzi, la tenda, fornelletto a benzina e pasti liofilizzati, e una borsa morbida da 30 lt. con il vestario. L’autonomia del serbatoio è stata aumentata con l’ausilio di due taniche da 5 lt. posizionate posteriormente sulle borse rigide. In questo modo il peso non grava sull’anteriore e si evita di viaggiare con carichi sospesi tipici dei grandi serbatoi. Su pista il consumo medio si è attestato sui 17 km/litro, su strade normali è arrivato fino ai 20 km/litro.
Nella trousse non devono mancare ovviamente tutte le chiavi necessarie alla moto, le leve per copertoni, camere d’aria, compressorino e/o bombolette di CO2, olio motore, candele, cavi, viti e bulloni vari, fascette e l’insostituibile nastro americano. Indispensabili a partire dal Western Sahara gli arricchitori di optani: la benzina che si trova è in genere a 91 e ciò comporta a parità di velocità o prestazioni un maggior consumo da parte del motore.
Oltre a quello di cui sopra valido un po’ per tutte le moto io mi sono portato: centralina, bobina secondaria, 2 bobine principali, sensore di Hall, pompa benzina, filtro carburante, cuscinetto coppia conica, TPS, cinghia alternatore.
Problemi meccanici affrontati: rottura pompa benzina e rottura della vite attacco sospensione.
...................domanda molto materialistica:
how much ?
ha già scritto che alla fin fine ce lo rivelerà, c'è solo da pazientare.
E poi se chiedi quanto costa vuol dire che non puoi permettertelo (cit. un forumista del quale non ricordo il nick)
certo, esempio 5mila euro sono troppi (scusate ot)
E' pur sempre un viaggio da più di 3 settimane con due tratte in traghetto e 12ooo km ( circa 700 litri di benzina?): Diego non è uno che spreca denaro, quindi quello che ha speso probabilmente è un ottimo indicatore della spesa necessaria.
Io azzarderei intorno ai 3500-4000 euro pezzi di ricambio e gomme escluse.
andreawake
10-02-2012, 17:10
Io azzarderei intorno ai 3500-4000 euro pezzi di ricambio e gomme escluse.
Ma avete mai viaggiato in Africa? La spesa più grossa del viaggio di Diego sarà stato il traghetto. Se ha superato 1000€ escluso traghetto mi sorprenderebbe....
indianlopa
10-02-2012, 17:21
dissento Andreaw, in africa è caro tutto quello che è per un utilizzo dei bianchi poi se non è per bianchi ma tu sei bianco costa di più a prescindere, dalla benza al pane....provare x credere...purtroppo sic....
Confermo quanto scritto da Lapuccio, noi visi bianchi paghiamo di più dei locali, siamo le prede perfette da spennare! :-o
Con questo cmq. non credo che sia arrivato a spendere 5.000€ :confused:
Non ho mai viaggiato in Africa per vari motivi, ma se Diego vuole compagnia, magari la prossima volta potrei accompagnarlo :)
Comunque, senza sapere cosa costano le cose in Africa e leggendo che comunque ha mangiato e dormito in posti in stile europeo, calcolando un 700 litri di benzina ad 1 euro al litro ( magari costa meno, non lo so ), aggiungendo un 700 euro per il traghetto ( fatto ad occhio ) ed una spesa di 50 euro al giorno per dormire/mangiare/bere/etc ( ho fatto meno della metà della media europea, per non saper nè leggere nè scrivere ), siamo già a 3000 eurini. Arrotonda per eccesso, che non si sa mai....
Poi magari ha speso 500 euro :lol:
Mi piaceva l'idea di immaginare una cifra per vedere di quanto cannerò ;)
indianlopa
10-02-2012, 18:51
ad esempio sulla kita-kaye prima del ponte della ferrovia che si passa sulle traversine, la benza a bottiglie può andare da 1 dolla a 10 se sei nelle peste e bianco, fra wadi halfa e dongola in 1000km di nulla c'è un bottigliero ....circa 5 dolla/litre poi se ha tempo e stai a chiacchiera una giornata ti fa il pieno sempre a bottiglie quasi gratis.....c'est l'afrique mes amis....
Infatti Lapuccio... in Mali non ho mai avuto bisogno, mentre in Mauritania a Kaedi da taniche e a Selibaby da bottiglie ..... 500 UM al litro contro i 350 dei distributori :mad:
Ho speso circa 3300 neuri:
Mondial 150
Visti 320
Traghetti 480 (il ritorno preso all'ultimo per cui si può risparmiare facendo A\R)
Gomme 270
Benza sui 700
Il resto per dormire e mangiare 28 giorni (perchè si mangia anche sul traghetto..). In genere a mezzogiorno non avevo fame, mi bastavano un paio di barrette o al massimo della frutta.
A parte ci sono 500 euri di ricambi usati o nuovi che mi son portato e di cui ho utilizzato solo la pompa e il filtro benzina, che comunque erano da sostituire al rientro.
Comunque qui sotto c'è tutto:
INFO
Marocco
Assicurazione:
Oramai quasi più nessuna compagnia italiana (a parte Groupama che per fortuna è la mia) offre la carta verde per cui bisogna stipulare una polizza assicurativa marocchina. Si fa al porto d'arrivo.
10 gg sui 60 euro
1 mese sui 90 euro
Benzina:
Su strada non c'è problema di rifornimento. Su piste fate il pieno alla partenza e scorta con tanica per sicurezza. Ad ogni modo in quasi tutti i villaggi c'è sempre un emporio che vende generi alimentari e nel retro benzina in taniche. Se non ce l'hanno chiedete in giro, i ragazzini vi accompagneranno volentieri dallo "spacciatore" locale.
10 Dirham al litro circa. Qualcosa in più nei villaggi.
0,70 Dirham nel Western Sahara.
Contanti:
Si può prelevare dai bancomat (con tessera abilitata per estero) presenti nelle città più grandi.
Alberghi:
Di tutto un pò. Dall'alberghetto di montagna senza grandi pretese, ma comunque pulito ai grandi hotel delle città maggiori.
In media si spende tra i 200/300 dirham per cena\notte\colazione.
Mappe e cartine:
Marocco Euro cart 1.800.000 recente e dettagliata
Michelin Marocco 969 (dell'89!!!) non è recente ma i colori ti danno un'idea di cosa troverai, soprattutto per la sabbia e gli oued
Mappa garmin free:
www.motor-europe.com/morocco
abbastanza precisa per le piste, ottima per pianificare le rotte a casa, visto che riporta anche i rilievi altimetrici, non è autorouting
Assicurazione sanitaria e rimpatrio veicolo:
www.mondial-assistance.it
Mauritania
Assicurazione:
Si fa in dogana.
20 gg circa 17 euro
Passavant:
E’ un impegno a non vendere il proprio mezzo durante il soggiorno e consente quindi l’importazione temporanea della moto. Si fa in dogana ed è valido per 7 gg. rinnovabili alla dogana centrale di NKC. Non costa nulla e va restituito in uscita. Alle frontiere minori viene semplicemente messo un timbro con la scritta “Visto entrare oggi con la moto …. targa….” , in questo caso il doganiere dell’uscita farà la stessa cosa: “Visto uscire oggi con la moto… targa” .
Passaporto:
Visto multipo per 1 mese 80 euro + spese in Italia. Si può fare all’ambasciata di Rabat (da ottobre è cambiato il console e non è così facile averlo in giornata) o direttamente in frontiera dove costa molto di più.
Benzina:
Nessun problema sull’asse Nord-Sud dal confine marocchino fino a quello senegalese. Nella zona sud invece è molto più difficile trovarla. Tutti i distributori hanno solo gasolio e a volte qualche tanica per i motorini. Fatela sempre alla prima occasione, riempite anche le vs. taniche e al bisogno chiedete nei villaggi, qualche bottiglia si trova…..
350/370 UM al litro. Molto in più al sud e nei villaggi
Contanti:
Pochissimi sportelli automatici in cui la mia Visa spesso non andava…. Nessun problema invece con il bancomat normale. A NKC un sacco di cambia valuta ufficiali e non. Nel sud le banche non cambiano….. più facile trovare benzinai strozzini…. Fatevi scorta di valuta locale (al massimo la cambiate in uscita) e anche di euro (accettati dagli hotel).
Alberghi:
Prezzi abbastanza elevati nella capitale. Tra i 20000 e i 40000 UM solo per dormire e colazione. Per mangiare i prezzi sono più ragionevoli, tra i 3000 e 4000 UM.
Mappe e cartine:
Come per tutta l’Africa le distanze riportate non sono mai precise…….
Michelin Africa Nord e Ovest 953
Mappa Garmin World Map 5 Buona anche per alcune piste, non è autorouting.
Assicurazione sanitaria (per il veicolo non c’è copertura):
www.mondial-assistance.it
Senegal
Assicurazione:
Si fa in dogana.
1 mese circa 40 euro valida per tutti i paesi CFA
Passavant:
E’ un impegno a non vendere il proprio mezzo durante il soggiorno e consente quindi l’importazione temporanea della moto. Si fa in dogana ed è valido per 48 ore rinnovabili alla dogana centrale di Dakar. Costo 2500 CFA e va restituito in uscita. Attenzione che è prassi comune una volta giunti a Dakar per rinnovarla, che i funzionari vi facciano perdere tempo (anche giorni) nel tentativo di “scucirvi” qualcosa, ben sapendo che magari avete un programma da fare o la moto da caricare su container e l’aereo da prendere. Nel caso mostratevi risoluti e cercate la Gendarmeria più vicina. Se volete evitare problemi fatevi il Carnet de Passage in Douane all’ACI.
Passaporto:
Nessun visto necessario.
Benzina:
Nessun problema sulle strade.
Tra i 650 e i 700 CFA al litro.
Contanti:
Sportelli bancari abbastanza presenti. Facilità di cambio anche negli alberghi.
Alberghi:
Prezzi abbastanza elevati per la qualità dell’offerta. Tra i 15000 e i 30000 CFA solo per dormire e colazione. Per mangiare i prezzi sono più ragionevoli, tra i 5000 e 15000 CFA.
Mappe e cartine:
Come per tutta l’Africa le distanze riportate non sono mai precise…….
Michelin Africa Nord e Ovest 953
Mappa Garmin World Map 5 Buona anche per alcune piste, non è autorouting.
Assicurazione sanitaria (per il veicolo non c’è copertura):
www.mondial-assistance.it
Mali
Assicurazione:
Si fa in dogana.
1 mese circa 40 euro valida per tutti i paesi CFA
Passavant:
E’ un impegno a non vendere il proprio mezzo durante il soggiorno e consente quindi l’importazione temporanea della moto. Si fa in dogana ed è valido per 1 mese. Costo 5000 CFA i giorni feriali e 15000 CFA sabato e domenica, va restituito in uscita.
Passaporto:
Visto valido per 3 mesi 30 euro + spese in Italia. Mi sembra di ricordare che sia possibile farlo anche a Dakar o NKC. Non ho idea se sia possibile farlo in frontiera.
Benzina:
Nessun problema sulle strade. Nei villaggi si trova in taniche o molto più spesso in bottiglie da 1 lt.
Tra i 650 e i 700 CFA al litro.
Contanti:
Sportelli bancari abbastanza presenti, nessun problema con il bancomat mentre a volte la Visa non funziona. A Bamako non cercate di prelevare la sera non trovereste fondi: vista la quantità di gente che gira, tutti quanti per paura di essere derubati durante il giorno prelevano all’imbrunire. Perfino la sede centrale della BIM, banca nazionale maliana, era vuota…..
Alberghi:
Prezzi abbastanza elevati per la qualità dell’offerta. Tra i 10000 e i 20000 CFA solo per dormire e colazione. Per mangiare i prezzi sono contenuti, tra i 3000 e 5000 CFA.
Mappe e cartine:
Come per tutta l’Africa le distanze riportate non sono mai precise…….
Michelin Africa Nord e Ovest 953
Mappa Garmin World Map 5 Buona anche per alcune piste, non è autorouting.
Assicurazione sanitaria (per il veicolo non c’è copertura):
www.mondial-assistance.it
Beh, dai, il mio conto della serva non era così sbagliato, anche se non ho considerato i visti ed ho esagerato con le spese giornaliere ed il traghetto :)
La prox volta ti chiamo per avere il preventivo, così so a cosa vado incontro....
Ehi, ma ti sei portato pure la cinghia dell'alternatore? :lol:
Beh, si... effettivamente pesa poco...
La usavo per tenere fermi i capelli al vento, sciocchina...
La spesa non è per niente esagerata, hai fatto un viaggio da sogno in solitaria con tutti gli imprevisti che possono accadere o sono accaduti sia meccanici alla moto o burocratici nei vari territori o anche di rilievo comuicativo col prossimo.
Ma torni a casa con le pile cariche ed un bagaglio di esperienza unica che avrai nella testa per sempre.... anzi.....non vedrai l'ora di ritornarci !!!!!
Complimenti per il resoconto, ci hai reso partecipe del tuo viaggio......
..... sognando !!:D
Stefano.
yellowblu
11-02-2012, 13:41
grazie per averci fatto sognare.
ma che GPs hai??
ora che sono arrivato alla lettura dell'ultimo giorno ti faccio i miei complimenti ,bellissime foto e fantastico il racconto:D:D
andreawake
12-02-2012, 11:16
dissento Andreaw, in africa è caro tutto quello che è per un utilizzo dei bianchi....
Si ma l'africa è anche il paese delle trattative.....io per farmi un 3 settimane in Marocco, con il civit/barcellona e il resto tutto stradale in due, dormendo in alberghi in linea di massima decorosi e con qualche cessione al "lusso" non superai i 4500 neuri....in Tunisia 9 gg in ottimi alberghi ad eccezione delle notti a ksar ghilane compreso il traghetto non superai i 700€, in egitto non fa testo perchè c'era la tenda, in Algeria non fa testo...perchè era un altra storia....
Comunque se Diego ha speso quelle cifre sono sicuro che non poteva fare di meglio.....
Grazie per avermi fatto sognare con il tuo diario di viaggio in questi giorni di neve un saluto ciaoooo
Io a Diego chiederei, a esperienza fatta: cosa gestiresti diversamente la prossima volta. Per un viaggio simile, molti km, medie alte al giorno, off livello basso/medio, niente assistenza e autonomia. Tipo di moto, bagagli, gomme di scorta, ecc?
@Yellou garmin 276c
@Stefano
Prima di tutto occorre capire quali siano le tue aspettative e le tue capacità personali.
Per me era prioritario riuscire a fare questo viaggio da solo e soprattutto tornare a casa integro. Ne consegue che la moto doveva essere comoda, affidabile, robusta, che conoscessi abbastanza bene e riparabile sulla base delle mie scarse cognizioni meccaniche, quindi è ovvio che ho deciso di farlo col bicilindrico che ho da 6 anni.
Può sembrare strano ma sono tornato senza alcun problema fisico, ne stanchezza acuta o altro... e due giorni dopo ero in giro per BG in moto.
Fatta questa scelta i percorsi effettuati vengono di conseguenza. E' assurdo, a parer mio, andarsi a cacciare nei guai inutilmente con una moto da 300 kg (tanto sono loro che ti vengono a cercare.... ) solo per poter dire ho fatto le dune più belle della Mauritania o il fangone più impestato del delta del Niger..... (da Selibaby mi sarebbe piaciuto fare la pista sul Senegal o tornare dalla Kiffa\Tidjikia\Cinguetti e farmi quindi 600/700 di deserto vero...) è più importante arrivare sani e salvi tutte le sere e tornare a casa a raccontarlo a Franca e ai miei figli..... che diventare una balise su cui gli amici passino in ricordo.
Ciò non toglie che l'off mi piace e molto, per cui quando mi ci trovo godo e, se è l'unica via per arrivare nel posto che mi interessa, la faccio senza problemi...
La soluzione bagagli in borse rigide resta mio avviso la migliore: tenete presente che avevo circa 40 kg tra attrezzi, ricambi, optani liquidi, olio, tenda, fornelletto, viveri, materiale BND.... nelle borse morbide la vedo un pò dura. Il sacco con i vestiti è ottimo, perchè quando arrivi negli alberghi togli solo quello, così pure se hai freddo, piove, etc.
Le taniche fissate alle borse... se ti servono piene non dan noia, sennò son 400 gr là dietro che dimentichi di avere.
Per le gomme il doppio treno è d'obbligo su percorrenze del genere, poi sta al conducente scegliere se portarsi un misto + tassello o un doppio treno di tasselli.
Per fare qualcosa di più per es. Cape Town sicuramente cambierei la moto: il GS ha il limite del peso, del 19 davanti e del telelever. Un gs 100 preparato anche solo con un serbatoio da 43 lt, offre a parità di peso totale una forca normale col 21, un'autonomia maggiore, una semplicità costruttiva e di manutenzione (niente elettronica) e un assetto più fuoristradistico.
La penso come te. Io addirittura per scendere di peso coi ricambi, anche perche' non li so usare :-), userei direttamente un varadero. E son d'accordo che per 500 km al giorno e' fondamentale, anche per conservare lucidita', soprattutto una moto comoda e protettiva. Tenda e materassino forse non servono mai.
President
12-02-2012, 15:43
Quoto Ste .
Certo che una superenduro ben preparata:arrow::arrow:
indianlopa
12-02-2012, 17:18
sto Ragazzo mi da delle gran belle soddisfazioni.... mi ritiro in un ashram..... c'è Lui ad indicarvi la retta via....vi lascio nelle sue mani, andate in pace.
sten1955
12-02-2012, 17:53
Che dire : letto d'un fiato. Grazie. Aver avuto la possibilità di stringerti la mano mi fa sentire un sottile senso d'orgoglio. Torna a trovarmi quando puoi...
indianlopa
12-02-2012, 17:58
errore ste la tenda a volte serve il mat lo stesso...considera tenda 740gr. mat. neanche 100 ....porto meno mutande e calzini ma capita di aver la moto ferma o essere nel nulla.....e ringrazi ...almeno il senso di sicurezza che da un telo in mezzo alla savana con rumori sconosciuti....
wedgetail
12-02-2012, 18:52
Bravo @Fagòt bel report, mi hai fatto passare un'ora completamente immerso nella lettura.
sto Ragazzo mi da delle gran belle soddisfazioni.... mi ritiro in un ashram..... c'è Lui ad indicarvi la retta via....vi lascio nelle sue mani, andate in pace.
Adulatore....... smettila che mi fai diventare rossa:-o:-o
Io invece, non ti ringrazierò mai abbastanza per aver continuato a tener vivo il mio sogno con i tuoi racconti........ :!::!::!:
@Sten: la prima volta che sono in zona vengo per un caffè ;)
sten1955
12-02-2012, 19:03
Magari, sei hai tempo, per due pezzi di gnocco e qualche tigella.......
Okkei Stefano, così mi rifaccio ancora un pò gli occhi con i "pezzi" della tua officina.
Complimenti bel Report, letto tutto d'un fiato in questa giornta di freddo e neve, la viste di quelle stupende foto mi ha risollevato il morale.
Bravissimo Diego,bellissimo il racconto del tuo viaggione.Sicuramente lo farò stampare e lo metterò assieme ad altri pezzi-importanti (quelli di Indianlapo,di Vigliak,di Hippo e Joe...) in modo tale che quando mi sento un pochino giù di tono,me li rileggo e con la fantasia inizio pur io a viaggiare.Grazie molte per avermi dato la possibilità di sognare .....,ciao ciao
Diego, Mi hai fatto sognare! :D
centurio331
14-02-2012, 16:16
report stupendo, complimenti!
Grazie a tutti quanti.... stasera o domani metto anche il tracciato.
Sergio te lo già detto, comincia a fare il rodaggio al catafalco bianco che poi si torna giù insieme....
Foto bellissime e resoconto appassionante: grande ammirazione e grande invidia!
Una cutiosità, seppur banale: tenevi un diario giornaliero od hai steso il resoconto al tuo rientro?
Ho sempre con me un piccolo block notes dove annotare qualcosa ... soprattutto numeri di telefono e contatti delle persone che incontro.
zio pork.... :mad::mad::mad: nel frattempo la situazione peggiora sempre di più....... non bastava la siccità dello scorso anno e i conseguenti raccolti di cereali a livelli minimi..... ora l'emergenza sono i profughi....
Nel frattempo anche la corrente elettrica a Bamako è razionata fino a giugno: i livelli delle dighe dove si produce son troppo bassi e devono risparmiare l'acqua... :(:(
http://www.atlasweb.it/2012/01/20/mali-ribelli-tuareg-e-effetto-libia-il-triangolo-pericoloso-visto-da-menaka-tessalit-e-aguelhoc-579.html
http://www.adnkronos.com/IGN/Aki/Italiano/Sicurezza/Mali-Parigi-100-ribelli-tuareg-giustiziati-a-sangue-freddo_312970787718.html
robiledda
20-02-2012, 15:30
Ciao Fagot, ci siamo visti prima che tu partissi davanti alla Biblioteca di via Coghetti, io per ritirare un motore e tu per qualche pezzo per il tuo viaggio...
Cosa posso dirti che altri non hanno detto?
Sei stato veramente grandissimo e non solo per quello che hai fatto ma per come l'hai raccontato facendoci partecipi delle tue emozioni.
Ho letto tutto di un fiato il report, entusiasmante!
Mi hai fatto immergere in posti che non ho mai visto ma che mi faranno sognare per chissà quanto tempo.
Ora mi tengo i particolari tecnici e "amministrativi" per un'altra sana lettura.
Grazie ancora per le emozioni che mi hai dato.
E complimenti anche per la fluidità del testo che regala una lettura scorrevole e avvincente.
Mi ricordo benissimo Robi..... grazie a te.... sono solo andato in moto rincorrendo un sogno :-o:-o:-o
Se hai bisogno di qualche altra info son qui... ahahahah a 400 mt. dalle Terrazze Fiorite ;)
algeria 91 01
27-02-2012, 22:16
ciao fagot sono fabio (quello sul traghetto per il marocco) ti sei fatto un gran bel viaggio e complimenti per come hai scritto tutto il racconto veramente coinvolgente e dettagliato.grazie anche per avermi fatto conoscere questo bel sito.
ciao fabio.
Ciao Fabio e benvenuto.... ti aspetto nei Maiali nel fango :D:D:D;)
giannicincotti
28-02-2012, 18:20
:D:D che dire : complimenti gran bel viaggio, ottima descrizione, io purtroppo mi sono fermato in Marocco...ma con la moglie al seguito il resto di quello che hai fatto tu....è veramente un'avventura :( !! ancora i miei complimenti
Lo_Staff_di_QdE
16-03-2012, 12:25
hai finito di postare messaggi random senza senso?
camelsurfer
16-03-2012, 17:19
Me lo son letto tutto di un fiato e sono commosso.
Molto belle le foto.
Il racconto stringato e senza fronzoli ti descrive molto bene. Bravo!
yellowblu
22-03-2012, 19:22
Tensione alle stelle in Mali, con decine di militari in rivolta che hanno dato l’assalto al palazzo presidenziale nella capitale Bamako e fonti del governo che denunciano un colpo di Stato. La scintilla è scoppiata nel campo militare di Kati, a una quindicina di chilometri dalla capitale, con la visita del ministro della Difesa, Sadio Gassama, che voleva rassicurare i soldati sull’impegno del governo nella lotta alla ribellione dei Tuareg che infiamma il nord del Paese, una regione considerata peraltro un bastione dell’Aqmi, il braccio armato di al Qaida nel Maghreb.
Decine i morti causati dagli scontri, e oltre 200.000 civili costretti a lasciare le proprie case. Gassama voleva rassicurare i militari, ma la visita al campo di Kati si è presto trasformata in vera e propria fuga, con il ministro e il suo Stato maggiore inseguito da una pioggia di pietre. I militari maliani si sentono frustrati perché costretti a combattere con armi obsolete contro miliziani fortemente motivati e, soprattutto, ben equipaggiati.
Nel nord del Paese, i tuareg del Fronte di liberazione nazionale dell’Azawad - con molti rientrati in Mali dopo aver combattuto per Muammar Gheddafi - e i jihadisti di Ansar Din, stanno stringendo come in una tenaglia le fragili armate di Bamako.
Ricevo e pubblico da un amico, partito da Bruxelles, che si trova in Mali per lavoro:
"Per il momento l'incertezza regna sovrana. A parte una dichiarazione dei ribelli stanotte in tv non sono state trasmesse altre notizie. In questo momento un militare in tv ha annunciato che sono state chiuse tutte le frontiere
Per noi, quello che risulta più complicato è che apparentemente le strade di ingresso alla città e la strada per l'aeroporto di Bamako (capitale del Mali) sono state bloccate, quindi non si sa cosa fare.
Qui c'è il coprifuoco, tutto chiuso e lavori interrotti. L'Ong insieme alla quale lavoro per monitorare il progetto oggi non ha aperto in rispetto del coprifuoco.
barbablu
23-03-2012, 10:52
Purtroppo in questo momento replicare un viagio come il tuo fagot la vedo dura se non impossibile non rimane che tirare dritti fino a dakar e poi girnozolare in senegal che mi sembra, per ora, più tranquillo :confused:
Purtroppo ero al corrente della situazione da un pò.... le utime notizie davano 170.000 profughi senza cibo e acqua che fuggono dal nord, riversandosi in Algeria, Niger, Burkina e Mauritania..... paesi ovviamente non assolutamente in grado di gestire la situazione.... le cose stanno precipitando velocemente... :mad::mad::mad::mad:
Per il Senegal non ci metterei la mano sul fuoco: i giovani ne hanno le balle piene di Wade...... :rolleyes::rolleyes:
Qui le ultime notizie:
http://www.misna.org/
The Lock
05-04-2012, 16:37
Complimenti davvero..sia per il viaggio, lo spirito d'avventura e lo scritto!
Mi hai tenuto incollato al monitor...
Vista la mia esperienza in off con la Saltafoss risalente ormai a 35 anni fa e l'attuale mezzo, certe cose le posso solo sognare!
Von Trips
13-05-2012, 10:22
Grazie e complimenti! Per il viaggio e per come lo hai raccontato. Sono anni che sogno un viaggio in solitaria nel nord Africa. Sono nuovo nel forum, e questo e' uno dei primi topic in cui mi sono imbattuto e mi ha tenuto incollato a lungo.
indianlopa
13-05-2012, 12:25
Von se ti piaccioni i report...qui ce n'è un altro... (http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=103378)
Von Trips
13-05-2012, 14:26
Indian avevo letto la tua LWD ed apprezzato i consigli sulle fiches. Ora mi sparo la tua Tombouctou. Grazie.
Grazie Von. Leggi, leggi, i report dell'Indiana, che c'è tanto da imparare....
indianlopa
13-05-2012, 16:37
te.... ormai....sei l'erede designato....ne sai più di me....
pieroesilvia
30-05-2012, 11:16
hanno gia detto e ridetto tutto quindi mi limito solo a dire...WOW... ti auguro di realizzare i tuoi prossimi sogni...stamai ho letto in una sola sorsata la tua avventura e quella di indianolopa....come ho scritto a lui i brividi mi hanno pervaso dalla prima riga all'ultima. Grazie
Grazie Piero..... spero di tornarci presto perchè ho un conticino in sospeso da sistemare appena la situazione migliorerà..... ;)
Buba mi ha scritto ieri che finalmente a Bamako possono tornare a girare per strada.... :D:D mentre nel nord la situazione rimane ancora molto incerta e instabile: i Tuareg si sono associati ad un nuovo gruppo islamico che vorrebbe reintrodurre la sharia nei territori occupati :mad::mad::mad:
samarcanda
01-06-2012, 21:36
FAGOT penso che tu e LOPA dovreste essere banditi da questo forum perchè con i vs resoconti fate agitare oltre misura i comuni mortali come me che diffficilmente riusciranno a replicare i vs viaggi :(
siete proprio delle canaglie :lol:
Ciao Fagot,
ho visto solo ora il tuo report, che spettacolo!!!!!!!!
Io spero di percorrere le tue tracce questo Inverno, magari ci incontriamo ancora?
Lo spero proprio Simone.... ho un paio di idee al riguardo, solo che al momento non è ancora consigliabile girare da quelle parti... bisogna stare un pò più a sud.
dieselserv
26-06-2012, 15:49
:arrow:Ciao Fagòt,ammirazione e lodi sono scontate,ti chiedo solo se sai dirmi quali documenti servono per entrare in Marocco con la moto.
Ciao grazie e non poggiare mai i piedi a terra.:arrow:
Trovi un pò di info qua:
http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=303857
bel racconto,entro l'anno farò una capatina da quelle parti,magari prendo qualche spunto.
Marcello Carucci
30-07-2012, 20:28
Complimenti mi hai fatto ricordare il mio tour fino a Dakar, con partenza da Roma e rientrando a ritroso con un Hayabusa .
Nel luglio 2013 sto pensando di portare la mia attuale crossturer nel Ghana , Mali e Senegal sempre partendo da Roma mentre l rientro nel mese di Agosto continuare per arriverare nel Tagikistan Uzbekistan, Kirghizakistan e altro ancora
Un periodo un pò più fresco magari Marcello? Senegal e Ghana per ora nessun problema... Mali fino a Bamako ora fattibile, ma resta aggiornato perchè la situazione è in continua evoluzione..... :mad::mad:
Un periodo un pò più fresco magari :mad::mad:
io molto piu' modestamente andro' solo in Marocco...ma la partenza il 9agosto preannuncia giorni molto ....calienti! spero che la storia che il clima e' secco secco sia sufficiente a rendere sopportabili le giornate..:rolleyes:
Negli ultimi 15 gg. mia sorella era giù in macchina. Sotto l'Atlante ha viaggiato tra i 45° e i 50°.....
ammi ammi....( antico lamento piemontese...):)
va beh..non ce l'ha ordinato il dottore, come si suol dire..
indianlopa
01-08-2012, 10:01
il Mali....era un bellissimo posto....gente cordiale....animisti con una religione bella....7 giganti che avevano dato luogo al mali....una natura selvaggia a tratti estremamente inospitale...un arte particolare.....era...mi vien da piangere...il mondo si restringe sempre più....
http://lepersoneeladignita.corriere.it/2012/07/31/lapidazionidivieto-di-musica-e-torture-un-inferno-che-si-chiama-mali/
Marcello Carucci
01-08-2012, 21:53
Complimenti bella avventura
il Mali....era un bellissimo posto....
Vien la pelle d'oca solo a leggere le prime righe.... davanti a quella caserma ci son passato tornando :mad::mad::mad:
sarà che non ho mai avuto la fortuna di fare un viaggio del genere in moto, ma ho già letto 3 volte il tuo racconto ed ogni volta che ci capito riguardo le foto, non ne posso fare a meno, complimenti ancora....
Fanfùla da Lod
09-09-2012, 20:05
Mi inchino a cotanta tenacia a raggiungere i propri sogni!:!:
@fagòt: ma il prossimo obbiettivo Cape Town???
Se si tranquillizzano alcune zone, si.
che posti fantastici, avessi il tempo e i soldi non sarebbe male
ovvi poi c'e' anche l'aspetto del viaggio sicuro
scusate la parola e' ovvio...
robibebo
30-10-2012, 11:42
Leggo solo ora questo fantastico post , ma come si dice meglio tardi che mai......
I complimenti sono scontati e mi rimane la certezza che non riuscirei a replicare un viaggio come il tuo....per me è troppo difficile e conoscendo il mio carattere non credo che riuscirei a farlo...
Mi accontento di leggere il tuo , mentre la mia invidia raggiunge dimensioni ciclopiche.
Fantastico viaggio. Crepo d'invidia ,ma mai dire mai.
acelaviaggi
23-12-2012, 18:51
complimenti fagòt bellissimo viaggio, nel pomeriggio ho divorato il tuo report.
Grazie a tutti quanti :-o:-o :-o
vi assicuro che non c'è veramente nulla di impossibile nel farlo.... si tratta solo di andare in moto e aprire il proprio cuore a quello che un viaggio ti può offrire :roll:
Non resterà più nulla.....
Timbouctou (http://www.atlasweb.it/2012/12/24/mali-a-timbuctu-demoliti-gli-ultimi-mausolei-limpotenza-di-bamako-579.html)
..... spero solo che si siedano intorno ad un tavolo, prima che le forze della Cedeao entrino nel paese e scatenino così un Afghanistan Saheliano....
Via libera ONU (http://www.atlasweb.it/2012/12/21/mali-il-consiglio-di-sicurezza-autorizza-la-missione-militare-nel-nord-579.html)
Nel frattempo a Bamako sono iniziati i reclutamenti per ricostituire l'esercito regolare: cercano giovani dai 19 anni.... e Buba mi scrive che i padri si arruolano con loro per seguirli nella lotta di liberazione. Nel nord invece, stanno arrivando ragazzini di 15/16 anni, armati da Ansar al Din, Mujao ed Aqmi........
:mad::mad::mad:
indianlopa
25-12-2012, 09:25
ecco dopo i budda di bamian adesso mi resta solo le foto con la moto vicino e il ricordo anche di queste, che possano incenerire, saranno la distruzione di tanti bei paesi del mondo....
ettore61
31-12-2012, 22:49
mi accodo ai complimenti.
Scusa che cosa è BND.
http://www.bambinineldeserto.org/
ettore61
31-12-2012, 23:23
http://www.bambinineldeserto.org/
Ok, mo ho capito, ho nel mio ufficio un contenitore con della sabbia e un foglietto arrotolato della BND che mi ha portato Giada quando è andata a portare giu una moto.
Pensavo che era qualche cosa del genere ma fino a li non ero arrivato.
Grazie.
indianlopa
11-01-2013, 20:02
http://www.corriere.it/esteri/13_gennaio_11/Mali-Holland-esercito-francese-inizia-intervento_586afff4-5c17-11e2-b348-07f13d8a1ca0.shtml era l ora!
Lapo è come tirare un sasso nell'acqua.... quelli spariscono in un attimo nel deserto e ora come ora sono meglio armati dell'esercito regolare..... conosci il territorio e l'unica cosa efficace sono elicotteri e aerei, con i satelliti americani a dare una mano.... son cose che costano e tanto e bisogna vedere quanto francesi e Usa son disposti a spendere....
E' si..... di soldi da spendere ne hanno..... dopo essersi assicurati il petrolio in Libia (visto che gli americani avevano annullato gli accordi che le compagnie francesi avevano con lo stato iracheno.....) ora si garantiscono di poter continuare a estrarre l'uranio ( gli accordi attuali prevedono che venga venduto alle centrali d'oltralpe) e di trivellare alla ricerca di gas (già in mano a compagnie cinesi).....
Cosa non si fa.... per combattere il terrorismo islamico e la richiesta di indipendenza dei tuareg.... :confused::confused:
http://www.tmnews.it/web/sezioni/video/20130116_video_13385324.shtml
indianlopa
16-01-2013, 16:47
rapite 41 persone ad in amenas.....andai a quel pozzo petrolifero a fare benza...una diecina di anni fa...ero con fabrizio....
Alessio gs
16-01-2013, 16:54
Un gran bel casino stà venendo fuori...ciao...
Oramai è rimasto solo il sud America.... zk cosa deve fare un povero cristo per farsi un giroingiro? Ras Jadir è ancora chiusa.... Egitto e Sudan sono ancora un pelo problematici.... in Pakistan ogni tanto fanno saltare qualcosa.... che fortuna hai avuto a girare un pò di Ani fa....
indianlopa
16-01-2013, 17:58
eh si.....ci fatemo il sud america una delle prox giratine....
Si, però partiamo da Dakar o da Lomè.... che almeno prima si fa un pochino di strada...
Grande_Jo
11-02-2013, 15:31
Scusate la volgarità: andatevene a farà in c...
Cavolo, adesso come la tengo a freno la scimmia...? :mad::mad::mad:
Ho 43 anni, da quando ero un moccioso che guardavo la Parigi-Dakar ed il mitico Camel Trophy e mi dicevo: che figata, da grande li vorrei fare.
Ora mi leggo set po' po' di "gite":lol: in Africa e che c...!
Bravo, una punta d'invidia, solo quella buona che fa da stimolo di emulazione, bravo ancora.
Questo è uno dei miei sogni, nella vita bisogna averne tanti, per vivere e raggiungerli.
Grazie delle info
P.S.
@indianlopa: in che parte dell'Africa vivi....? Ho fame di conoscenza e di virtù :-o:-o
@fagòt: idem come sopra....Bergamo ok, ma ho visto adesivo in moto adventure school....o sbaglio?
@
indianlopa
11-02-2013, 19:11
no non ci vivo...ci passo un po di tempo....normalmente abito a camaiore quando sono in italia ....x lavoro sto in olanda 4 mesi l'anno ....
Sei tornato..... problemi giù? ho letto dei giorni scorsi..... :(
@JO: Bergamo town..... l'adesivo è su dal 2007, 1° corso fatto con Stefano..... ma ogni tanto scendo in Emilia Romagna a trovare le mie ragazze :lol:
indianlopa
11-02-2013, 20:04
si son rientrato...no nessun prbl... cose che capitano in tt il mondo ai turisti da villaggi sboroni....dicevano in giro che eran li x concludere un affare immobiliare.....ovvio che arrivino come le mosche sul miele.... ;)
Grande_Jo
11-02-2013, 21:20
Sei tornato..... problemi giù? ho letto dei giorni scorsi..... :(
@JO: Bergamo town..... l'adesivo è su dal 2007, 1° corso fatto con Stefano..... ma ogni tanto scendo in Emilia Romagna a trovare le mie ragazze :lol:
Forse non è il caso di chiedere o rispondere pubblicamente ma che mi dici della scuola, avrei piacere di fare un corso prima di cimentarmi in qualche esperienza.
Grazie della cortesia e........caz.. Che figata!
La maggior parte dei Maiali sono passati da lui e molti altri qui dentro hanno fatto corsi on road. Credo che nessuno ne possa parlare male, anzi.
Oltre ad un corso ti consiglierei come prima esperienza un viaggio giù con un T.O.: hai modo di prenderti le misure su capacità, adattamento e resistenza ...... in tutta sicurezza. ;)
indianlopa
11-02-2013, 21:42
Jo....ascolta Fagot.....
Grande_Jo
12-02-2013, 01:36
Clero que si!
......da profano: che cazz è un O.T.? :rolleyes: (5 minuti di vergogna)
Aspettavo solo di avere qlc info x decidere il da farsi. Prima di interrompere x motivi familiari avevo una discreta resistenza, ma non in terreni come quelli indicati nel tuo viaggio.
Rimango completamente pronto a cogliere suggerimenti, come un bimbo assorbo nuove nozioni e gesti, grazie ancora!
Grande_Jo
12-02-2013, 01:39
Aaaah ci sono: Tour Operator....
Preferirei con "insegnante", le guide dei T.O. Mi sembra che non siano molto didattiche ma molto scenografiche, basta fiction pls....
Grazie ancora, son neofita ma non ancora completamente rinco :cool:
Con ritardo ma con tanta ammirazione...... Sei un grande.
vitone44
31-03-2013, 09:36
Bravo Fagot ,mi hai fatto sognare , in questi giorni mi sono letto , tutto in un fiato i tuoi viaggi , certo che hai un bel bagaglio di esperienza , anche a riparare la moto con la M maiuscola perché il 1150 gs è straordinaria .
Grazie alla prossima avventura...:D:D
big_paul
01-04-2013, 23:03
Ciao Fagot. Leggo solo ora il tuo racconto e... mi stai facendo venire il mal d'Africa... Chissà che prima o poi ci possa provare anch'io... Mai dire mai!
Ho ancora una curiosità che non mi sembra tu abbia raccontato. Come abbigliamento, cosa ti sei portato? Non intendo tanto il numero di mutande :-) quanto quello tecnico, dagli stivali in su...
grazie, ciao e ancora complimenti!!!!!
Comunque complimenti per questo viaggio strepitoso!!!
Boxer 4 president
12-09-2013, 12:41
Ho scoperto questa sezione da poco e quindi ho letto il report con un certo ritardo ... ma sono comunque rimasto affascinato, a tratti commosso e con la pelle d'oca!!
.... però mi è rimasta la pulce nell'orecchio ... cos'era poi quell'idea che tenevi in serbo per il rientro????
Una raccolta fondi per scavare un pozzo a Toukoto.
Appena tornato ho girato la lettera del sindaco a BND e abbiamo verificato la fattibilità del progetto. A causa della morfologia del terreno in quella zona (rocce sopra le falde acquifere) il preventivo era di circa 7.000 euro a pozzo (a differenza dei circa 2000 necessari nei Pays Dogon). Poco male, ci avrei provato comunque, partendo dagli amici di QDE che tanto hanno dimostrato di poter fare..... Buba era già andato al villaggio a visionare i siti e parlare con le autorità..... poi è arrivata la rivolta del Capitano Songo e la guerra. Improponibile allora e ancora oggi, visto che sopra Bamako si gira (gli stranieri) con la scorta armata da città a città.
Il mio sogno era di poter tornare dal sindaco uno\due anni dopo ed inaugurare il pozzo, "restituendogli" così la lettera di cui m'ero fatto latore.
Verranno tempi migliori... ne sono convinto.... e di progetti da far nascere ne ho altri.
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