Visualizza la versione completa : Casco doppia D.
Luponero
27-10-2011, 23:38
Visti gli ultimi tragici eventi, i caschi con allaccio a doppia D, una volta ben stretti come fanno a "slacciarsi"?
Capisco la potenza dell'urto (vedi incidente di Franco Uncini), ma non dovrebbero "resistere" lo stesso?
Non è che si slaccia , è proprio il cinturino che oltre un certa forza si strappa ! sono progettati proprio cosi' perchè se subiscono una forza tale che in ogni caso il collo non potrebbe sopportare provocando danni peggiori (anche la decapitazione!) è meglio che il cinturino si sganci dal casco ! lo so che è allucinante :confused: pero' in questi giorni se ne è parlato parecchio e forse se a Marco non si fosse staccato il casco.....
vabbè non fatemici pensare :(
harry potter
27-10-2011, 23:51
ma non si è strappato il fissaggio sul casco? (anche perchè parlavano di danno alla calotta...)
boh guardando come è fissato per mè è il punto più debole , e imho trovo impossibile che riesca a sfilarsi dall'anello a D deve strapparsi o impiagliarsi a qualcosa.
comq sull' x-lite trovo + agevole sfilare il cinturino , sul suomy quando chiudevo il cinturo faceva un'attrito bestiale e non si apriva tanto facilmente.
A Natale mi regalo l'Arai Tour x3 che ha la doppia D. Fino ad oggi ho avuto caschi con la chiusura automatica (System 3 e Schuberth C2). Molto pratici nell'uso quotidiano... spero di farci presto l'abitudinde alla doppia D. Anche perchè limitarsi a caschi con quel tipo di apertura è limitante.... (scusate il gioco di parole).
Inoltre il doppia D, pare essere la chiusura più sicura....
Nel caso del Sic, concordo con Bebeto.... difatti quando vidi rotolar via il casco per un istante ho temuto che ci fosse anche il contenuto... e non sarebbe stato un bello spettacolo.... invece credo sia positivo il fatto che oltre un certo limite il cinturino molli onde evitare decapitazioni....
Magister
28-10-2011, 00:18
Allucinante...
er-minio
28-10-2011, 00:28
una volta ben stretti come fanno a "slacciarsi"
Spera che non ti passino mai con un'altra moto addosso.
in ogni caso, spera mai che il casco (cmq vada) non ti si slacci da solo e ti si sfili... non tanto per i danni senza casco... ma in quanto se ciò accade non è un bel segno.... Sic docet :(
harry potter
28-10-2011, 00:42
weiss una volta che ci fai la mano lo chiudi anche con i guanti invernali
io invece detesto quelli con la chiusura rapida , mi grattano la gola e non oso pensare se dovrei dare una forte piega in avanti cosa può succedere alla mia gola!
...Lupo.....non si è slacciato...ma, come riportato dalle aziende costruttrici, al di sopra di un certo sforzo (per evitare più danni che benefici) il cinturino si stacca affinchè il casco stesso non diventi causa di trauma cervicale....
io invece detesto quelli con la chiusura rapida , mi grattano la gola e non oso pensare se dovrei dare una forte piega in avanti cosa può succedere alla mia gola!
per chiusura rapida intendo questa:
http://www.cyberscooter.it/2009/images/immagini_articoli/prodotti/concorsi/concorso-2010/14_schuberth-j1.jpg
harry potter
28-10-2011, 00:58
si è lui , forse sui Schuberth e fatto bene
ma ho un hebo trial in fibra - marushin cross in fibra e l'altro da "officina" e tutti e 3 mi danno fastidio e non poco con sto gancio rapido
sì, cmq concordo che un pò di fastidio lo da... poi come tutte le cose ci fai il callo... però per praticità non ha eguali.... infili e "clack" si chiude... premi e si apre... però è limitante cercare i caschi solo con questo tipo di cinturino... senza contare che se magari si vuole Arai o Shoei o doppia D o niente. Quindi sarà una bella novità! :)
... però per praticità non ha eguali.... infili e "clack" si chiude... premi e si apre... però è limitante cercare i caschi solo con questo tipo di cinturino... senza contare che se magari si vuole Arai o Shoei o doppia D o niente. Quindi sarà una bella novità! :)
Pensa che io ragiono esattamente in maniera opposta: acquisto SOLO caschi con chiusura a doppia D. Sempre scartato Schubert per questo motivo, ad esempio...
Mooolto meglio la doppia D.
Resistenza allo strappo almeno alla pari del miglior sgancio rapido.
Si allaccia sempre stretto alla perfezione.
Qualche secondo in più per effettuare l'operazione di aggancio/sgancio, ma ne vale la pena.
weiss una volta che ci fai la mano lo chiudi anche con i guanti invernali
Io continuo a fare una fatica boia anche a mani nude.
Le anelle degli Arai sono più brigose? Possibile?
Claudio Piccolo
28-10-2011, 08:27
una volta per allacciare il casco c'era solo il doppio anello... son passati 40 anni e non c'è ancora niente di più sicuro.
Ci sarà un motivo se la doppia d è l'unica omologata per l'uso in pista!! Almeno così mi ha spiegato il responsabile di uvex Italia.
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abii.ne.viderem
28-10-2011, 09:48
Sempre scartato Schubert per questo motivo, ad esempio...
Mi pare che il nuovo SR1 abbia il doppio anello.
Siamo sicuri che il fatto di aver avuto un "cuscino" di capelli così grosso non abbia avuto implicazioni sull'accaduto al Sic?
A me, così a naso, non sembra una cosa buona avere una "imbottitura" extra, non compatta nè omogenea: falsa la calzata del casco.
Il Maiale
28-10-2011, 09:58
L'AGV di Simoncelli è un'altra cosa! si è staccato il cinturino dall' attacco interno per la forte trazione. Amen
lo avevo già scritto, un buon 40% dei casci, jet soprattutto escono anche da chiusi purtroppo!!!
Le calotte di molti caschi economici e NON sono di un o due misure al max....riempiono di spugna e polistirolo per fare le varie misure.
Una chiusura doppio D, che è l'unica a mio modo di vedere sicura, consente SEMPRE il giusto contatto gola cinturino.
Fate la prova col vostro casco.
Col casco in testa e allacciato, spingete forte la nuca contro il muro, e contemporaneamente con le mani il casco verso il basso, le spalle.
A quel punto, da un' altro fate la prova se il sottogola esce davanti al mento senza slacciarlo!
Ogni mento, ogni testa, ogni casco hanno la sua conformazione!
Questa è l'unica prova che io farei, silenzioso, bello, fiko...il resto conta un cazzo!
La metà dei jet e anche integrali che vedo in giro escono così con estrema facilità.
Fate la prova.....
Timberwolf
28-10-2011, 10:04
Maiale :!::!::!::!::!::!::!::!:
....stavo scrivendo le stesse cose, mi hai preceduto di un nulla!
Aggiungerei (ma questa è una lotta mia personale):
vi preoccupate della tenuta di cinturini ecc quando dopo aver speso fior di quattrini in caschi modulari, viaggiate SEMPRE con la mentoniera aperta!!!
confermo che la doppia D e' praticissima una volta che si ha fatto la mano, e consente regolazioni micrometriche con la massima semplicita' e affidabilita'. Io compro solo caschi con la doppia D.
Per quanto riguarda lo sfilamento credo che verso l'avanti con una forte trazione quasi tutti i caschi riescano a sfilarsi senza slacciare niente, all'indietro no naturalmente
Il Maiale
28-10-2011, 10:09
confermo che la doppia D e' praticissima una volta che si ha fatto la mano, e consente regolazioni micrometriche con la massima semplicita' e affidabilita'. Io compro solo caschi con la doppia D.
Per quanto riguarda lo sfilamento credo che verso l'avanti con una forte trazione quasi tutti i caschi riescano a sfilarsi senza slacciare niente, all'indietro no naturalmente
assolutamente no! in avanti non escono se lo spazio tra nuca e calotta è minore dello spazio tra sottogola e punta del mento
Il Maiale
28-10-2011, 10:10
Poi vogliamo parlare anche di caschi, soprattutto gli apribili, che la mentoniera è a 5 mm dal mento? ahahah un calabrone grosso vi butta giù i denti
E' confermato anche dai test di Altroconsumo (qui: http://www.altroconsumo.it/caschi/20100301/test-sui-caschi-da-moto-Attach_s265613.pdf): alcuni caschi, pur regolarmente omologati, si sfilano troppo facilmente.
il franz
28-10-2011, 10:55
Concordo con il Maiale, considerando anche che molti viaggiano con caschi di una misura superiore a quella giusta, aggiungo che la storia del cinturino a rottura programmata per me è una bufala, il cinturino non si deve rompere e stop.
Per esempio tra la resistenza di un collo di un rugbista e il collo di una gracile ragazzina di 16 anni c'è una differenza abissale, ma una roba da non credere. Su quale viene testato?
Siamo sicuri che il fatto di aver avuto un "cuscino" di capelli così grosso non abbia avuto implicazioni sull'accaduto al Sic?
A me, così a naso, non sembra una cosa buona avere una "imbottitura" extra, non compatta nè omogenea: falsa la calzata del casco.
sai che me lo sono chiesto anch'io?....proprio considerando ciò che (giustissimo) dice il maiale, nel caso di Simoncelli oltre all'imbottitura del casco c'era una strato morbido in più.....
Personalmente sempre preferito la doppia D. Mi sento più sicuro. Attualmente ho due Shoei.
Ho prposto il cambio di chiusura anche alla mia badante, che attualmente è passata alla doppia D. Si è abituata in un attimo, veniva da uno Schubert.
Una riflessione sul Sic: è partito per il circuito dei Grandi principalmente per i danni al collo (carotide e vertebre cervicali) per cui, anche se il casco fosse rimasto lì .......
brontolo
28-10-2011, 11:18
In pratica si è spezzato il collo .... dubito che per lesioni del genere ci possa esser la contromisura. Forse l'airbag che stanno testando ....
PATERNATALIS
28-10-2011, 11:18
Aggiungo che, con quelle lesioni, meno male che e' partito subito. Un grande ragazzo sfortunato.
Parlando di cinturini farlocchi non posso non citare alcuni jet che vedo al semaforo (degli integrali non riesco a vedere quel dettaglio) dotato di un cinturino che parte dalla fine del guanciale imbottito addirittura sotto la bocca divenendo un curioso filo teso tra l'estremità destra e sinistra.
Diversamente quelli buoni invece hanno il cinturino che esce dall'attacco della mandibola con conseguente "fasciatura" molto aderente.
non discuto di questo, credo anch'io che sia morto sul colpo e l'uscita del casco non abbia influito sul tragico esito....però mi domandavo se una tale massa di capelli possa pregiudicare la calzata e la sicurezza di un casco.
Tra l'altro avevo anche letto tempo fa che l'AGV glieli faceva su misura proprio tenendo conto di tale particolarità.
Ricordo su MTV una trasmissione "simil reality" in cui un rapper nero con una chioma rasta enorme accompagnava Tom cruise in una sua giornata tipo.
Al pomeriggio andavano in una pista in California dove Cruise avrebbe passato qualche ora girando in pista con le sue Ducati.
'Sto tipo aveva una tale massa di capelli che alla fine è entrato anche lui in pista col casco slacciato!
brontolo
28-10-2011, 11:29
(..)
Tra l'altro avevo anche letto tempo fa che l'AGV glieli faceva su misura proprio tenendo conto di tale particolarità.
(..)
Appunto ....
A parte che a quel livello credo che tutti siano 'su misura'
Timberwolf
28-10-2011, 11:30
Mi rivolgo ai moderatori:
Abbiamo l'onore/fortuna di avere nel forum 2 marche di caschi, perchè non invitarli a rispondere ai nostri dubbi su cinturini e chiusure??
Un parere di un tecnico non mi dispiacerebbe!
Appoggio Timberwolf!!! Ottima idea.
Paoletto
28-10-2011, 11:52
Qualsiasi materiale ha un punto di rottura. In questo caso si è rotto prima il cinturino, per fortuna. In altri casi ci si decapita
Il Maiale
28-10-2011, 12:05
Appunto ....
A parte che a quel livello credo che tutti siano 'su misura'
gli interni sono diversi, le guarnizioni....son caschi diversi.
Capelli.....io li ho corti, diciamom 2 cm....non come brontolo. quando sono un po' più lunghi, diciamo 3, li taglio perchè il casco si muove....
.....
Capelli.....io li ho corti, diciamom 2 cm....non come brontolo.....
vabbeh, ma chi conosci che ha i capelli come brontolo? a parte Raffaella Carrà, intendo...
Piuttosto che focalizzarci sul cinturino del casco, la cui perdita a quanto risulta non ha comportato effetti mortali e quindi l'efficacia sembrerebbe comprovata, mi chiedo se avesse indosso il famoso airbag D-Air che per il collo, vera causa del decesso, sarebbe forse stato determinante.
Eccolo in azione sullo stesso Marco in 250cc.
http://www.doobybrain.com/wp-content/uploads/2008/03/marco-simoncelli-d-air.jpg
Il Maiale
28-10-2011, 14:06
difficile, come il collare, c é chi dice che anche peggio....boh
signori, quando è ora è ora!
e non ci sono cazzi, altro che doppia e tripla D
signori, quando è ora è ora!
e non ci sono cazzi, altro che doppia e tripla D
La dinamica dell'incidente del Sic, con passaggio diretto della ruota sul collo, è talmente peculiare e intrisa di sfiga cosmica, che purtroppo non fa casistica.
Sul collare, specie di quel tipo gonfiabile, come dice Stefano qui sopra, non è ancora chiaro se i danni che potrebbe creare aprendosi in qualsiasi tipo di caduta (forze distorsive sul rachide, forze dissettive sui vasi) siano inferiori ai benefici (protezione della colonna e del midollo, e delle strutture delicate del collo.
E' un po' cme per le cinture di sicurezza: possono creare dei danni (fratture di clavicola, fratture cosiddette fast-belt della colonna) ma in questo caso è presente una casistica tale che si è certi che i danni potenzialmente possibili sono di gran lunga inferiori a i benefici enormi che apportano.
E' da studiare ancora.
zerbio61
28-10-2011, 14:45
allora perche' se la doppia d e' la migliore chiusura, omologano anche altri tipi ! in fin dei conti si parla di sicurezza, non di costi irrisori o estetica !
Perché l'omologazione stabilisce solo uno standard minimo.
Non altro.
La Fiat 600 è omologata, ma è meno sicura di una BMW X5
E comunque il cinturino a doppio anello è più lento la mettere e togliere, quindi il costruttore di caschi per andare incontro ai desideri della clientela offre le chiusure a scatto.
Non so se potrà essere utile, ma circa 10 anni fa, avevo i dreadlocks ed in concomitanza ci ho comprato il mio primo Arai integrale (entry level, non ricordo il nome del modello). Dopo 3 anni in concomitanza con l'acquisto della mia prima moto nuova ho acquistato un Arai Astro R..i dreads li avevo tagliati per motivi lavorativi e con mia sorpresa sono sceso di una taglia secca!
Una buona massa di capelli incide sicuramente sulla taglia del casco a mio parere.
Ciao ciao
PS. Mi sta balenando l'idea di prendermi il casco del Sic:confused:
elikantropo
28-10-2011, 19:02
Avete mai provato la chiusura micrometrica dei Nolan? Secondo me è eccezionale come praticità e comodità.
Uso Nolan e mi fido della chiusura, ha anche l'aria di costare ben più del doppio anello.
Il Maiale
28-10-2011, 19:11
sarò fatto all' antica, ma mi fido solo dei 2 D
sai che me lo sono chiesto anch'io?....proprio considerando ciò che (giustissimo) dice il maiale, nel caso di Simoncelli oltre all'imbottitura del casco c'era una strato morbido in più.....
da qualche parte ho letto che causa capelli indossava un casco di una taglia più grande
Anche io solo doppia D.
C'è anche da considerare nelle chiusure non a doppia D anche il fattore usura, sporcizia, sudore magari da nuove sono perfette ma dopo qualche tempo non è che mi diano fiducia.
harry potter
28-10-2011, 19:34
concordo con "il maiale" sia sui capelli corti che sulla chiusura a D sia la migliore
sei sicuro che è chiusa al contrario di quella rapida che non è raro si sganci.
riguardo ai caschi su misura, bè non è che solo i piloti lo fanno
sui top di gamma ci sono 3 calotte e se trovi un venditore serio a costo 0 te lo "aggiusta"
o con le imbottiture originali o aggiungendone altre (come sul mio)
elikantropo
28-10-2011, 19:35
http://www.nolan.it/upload/warehouse/2012/N104_24microlock_600_.jpg
elikantropo
28-10-2011, 19:36
io, ad esempio, un casco aggiustato dal venditore non lo vorrei.
Il Maiale
28-10-2011, 19:37
Copio e incollo da un produtore di caschi:
Fino a cinque diverse misure di calotte esterne
Diversamente da molti altri produttori, xxxx realizza una calotta per ogni due taglie del casco (per il modello Xxxx anche di più). Per alcuni modelli si arriva anche a produrre cinque calotte esterne, mentre molti altri produttori utilizzano soltanto una o due misure di calotte esterne per coprire il loro intero range di taglie. Il vantaggio di usare calotte di dimensioni diverse (invece di utilizzarne soltanto una o due con l’aggiunta di imbottitura in quantità tale da modificarne le dimensioni) è che la calotta interna e le imbottiture possono mantenere lo spessore ideale per ciascuna taglia. Ciò consente di assicurare che tutti i caschi xxxx garantiscano il medesimo massimo livello di protezione.
Inoltre, ad xxxx non piace l’idea di vedere una persona minuta indossare un casco troppo grande, che appare fuori misura rispetto alla sua corporatura. Al di là del fattore estetico, è infatti possibile che un casco troppo grande provochi danni fisici a chi lo utilizza. Tutti i caschi integrali xxxx possiedono , una nervatura di rinforzo posta alla base della calotta esterna, che ne incrementa rigidità e resistenza.
Claudio Piccolo
28-10-2011, 19:38
ecco, quella chiusura lì con linguetta di plastica dentellata è quella che mi da meno fiducia di tutte.
il miglior produttore di calotte è ARAI poche storie !!!!
Il Maiale
28-10-2011, 19:52
il miglior produttore di calotte è ARAI poche storie !!!!
dipende cosa giudichi per migliore.....e comunque non è vero.
Non esiste il migliore, magari un modello e meglio di un'altro, ma in generale no!
il casco da cross arai te lo lascio li ad esempio......è un mattone
è l' unica casa che studia le calotte in base al cranio della gente dei diversi continenti.
Cioè il modello XX venduto in Europa non è uguale allo stesso modello venduto in Asia perchè cambia la forma anatomica della calotta.
Concordo comunque per i gusti personali, magari un casco di quattro soldi te lo senti in testa bene, meglio di altri molto più costosi e così via.
Poi dai la sicurezza di un casco (qualsiasi sia) è molto relativa o no?!
il casco da cross arai te lo lascio li ad esempio......è un mattone
l' ho sentito dire da parecchi ...
Dogwalker
28-10-2011, 20:19
Ci sarà un motivo se la doppia d è l'unica omologata per l'uso in pista!! Almeno così mi ha spiegato il responsabile di uvex Italia.
Per correre in MotoGP, come nel Campionato Italiano Velocità, l'unica omologazione richiesta è la ECE 22-05, o SNELL, o l'omologazione giapponese di cui non ricordo il nome, per caschi integrali. In teoria si potrebbe correre anche con un modulare omologato integrale, se questo non richiede l'apertura della mentoniera per estrarlo (il casco deve poter essere estratto solo sganciando, o tagliando, il cinturino). Non è richiesto alcun particolare sistema di chiusura. La doppia D viene richiesta, a volte, dai responsabili della sicurezza dei singoli circuiti, che hanno ampio margine di discrezionalità nel giudicare quali equipaggiamenti siano adeguati o meno, ma giudicano anche loro in base all'abitudine e al sentito dire, non è che abbiano in mano una qualche ricerca segreta in cui le varie chiusure sono messe a confronto.
DogW
Luponero
28-10-2011, 20:19
A me la chiusura del povero Sic non sembrava rotta ma slacciata.
Copio e incollo quanto detto da Paul Butler, membro della Direzione di Gara.
" Le circostanze che riguardano l'incidente saranno oggetto di studi approfonditi. Sotto accusa, infatti, è il casco che si è subito slacciato dopo l'impatto con l'asfalto ".
Dogwalker
28-10-2011, 20:24
il miglior produttore di calotte...
...è quello che fa i caschi che escono meglio dai test.
DogW
elikantropo
28-10-2011, 20:27
Su sharp - http://sharp.direct.gov.uk/ - le 5 stelle (ricerca limitata agli integrali) le prendono sia il casco con doppio anello da centinaia di euro che il casco con aggancio rapido da meno di 100 euro.
son portato a fidarmi di sharp.
Dogwalker
28-10-2011, 20:28
C'è anche da considerare nelle chiusure non a doppia D anche il fattore usura, sporcizia, sudore magari da nuove sono perfette ma dopo qualche tempo non è che mi diano fiducia.
Direi che questo particolare sia più da tenere sotto controllo nelle chiusure a doppia D. Il cinturino sporco, intriso, o usurato, in queste, influisce direttamente sulla tenuta della chiusura, negli sganci rapidi no.
DogW
Dogwalker
28-10-2011, 20:31
e cioè ????
Non è compito mio fare pubblicità ai caschi. Semplicemente invito ad andare a guardare i risultati dei crash-test eseguiti da enti indipendenti, piuttosto del sentito dire, o di quello che dicono le case dei propri prodotti. Poi ognuno farà le scelte che crede.
DogW
Dog leggo sempre con interesse quello che scrivi, non è mica polemica la mia, è solo per sapere di più, dici che queste sono fesserie
http://www.sicurmoto.it/2009/09/18/omologazione-caschi-i-crash-test-di-arai/
a quanto ne so c'è differenza tra le omologazioni a cui sono sottoposti gli arai e la classica omologazione europea.
Da noi i punti di impatto e le forze esercitate sono rigidamente individuate, e lì si fanno i test.
Gli arai sono egualmente resistenti ovunque siano colpiti.
Perciò nei test nostrani sovente danno risultati peggiori di caschi più economici.
In questi ultimi bisognerebbe vedere cosa succederebbe se testati in altre zone della calotta.
...è quello che fa i caschi che escono meglio dai test.
DogW
Mah... i test forniscono indicazioni importanti, ma son sempre delle "generalizzazioni" che possono non corrispondere al 100% al mondo reale (non è che la botta la pigli solo nella zona del casco testata, e cosa succede 5 cm più in là il test non te lo dice, e non può nemmeno dirtelo).
Secondo me la scelta è assolutamente soggettiva e la calzata il parametro più importante.
Stefano "il Maiale" diceva che il VX arai è un mattone...io lo trovo si pesantino, ma assolutamente confortevole e bilanciato, e ho su uno scaffale un leggerissimo bell carbon che mi fa venire il mal di testa dopo 20 minuti d'uso.
Il Maiale
28-10-2011, 20:56
C é poi purtroppo da considerare che il peggior casco, resiste ben più alla decellerazione del nostro cervello! Non si rompe il casco, ma la testa dentro si!
Dogwalker
28-10-2011, 21:19
Dog leggo sempre con interesse quello che scrivi, non è mica polemica la mia, è solo per sapere di più, dici che queste sono fesserie
Non è per fare polemica, per carità, ma quello che dice Arai, o chiunque altro, dei suoi caschi, per me, è pubblicità. Tra il risultato di un crash test eseguto da un ente indipendente, ed un produttore che dice quanto i suoi caschi siano fatti bene, non c'è confronto possibile.
Nello specifico di quel produttore, in due comunicazioni ufficiali diverse, ho letto Arai affermare, alternativamente, che i suoi caschi sono migliori perchè sono provati in più punti rispetto a quelli previsti dell'omologazone, e che i suoi caschi vanno male nei crash test perchè questi sono fatti in aree diverse da quelle in cui i loro caschi hanno la massima resistenza.
La questione, per me, è semplice. Arai, o chiunque altro, fa l'imbottitura a tre densità diferenziate? Bene, deve riflettersi nei risultati dei test, altrimenti ha fatto qualcosa di inutile, fa la calotta dura? Fa cinquanta misure? Idem come sopra, ecc... ecc....
Un discorso a parte forse merita la prova dei 4 impatti successivi nello stesso punto, perchè mi pare esemplificativa di un certo atteggiamento soprattutto del cliente. Questa infatti, oltre che inutile, forse è persino dannosa.
Prima di tutto, che razza di dinamica dovrebbe avere un incidente per sbattere la testa per 4 volte nello stesso punto con una certa forza? L'unica che mi venga in mente è quella in cui il pilota, lanciato via in orizzontale dalla moto, rigido come uno stoccafisso, cominci a girare sul proprio asse, ed impatti sull'asfalto testa-piedi-testa-piedi come un omino del calciobalilla. A parte questa sequenza da cartone animato, non me ne vengono in mente altre.
In un incidente, nella quasi totalità dei casi, c'è (quando c'è) UNA botta forte, seguita, in una minoranza delle volte, da una seconda botta, molto più debole, e quasi sempre in un altro punto, di rimbalzo. Poi è solo scivolamento. L'ex direttore di SNELL, ripensando alla prova del doppio impatto, richiesta dal suo ente di certificazione, ha affermato che, in tanti anni di studio sugli incidenti motociclistici, non gli è mai capitato di vedere un casco che abbia sbattuto due volte nello stesso punto con una certa forza.
Perchè dannosa quindi? Semmai sarà una cosa inutile fatta solo per pubblicità, giusto?
Non è detto. L'imbottitura di polistirolo assorbe l'urto deformandosi, ma è pochissimo elastica. La deformazione rimane, e lo stesso polistirolo deformato (appiattito) non è in grado di assorbire con la stessa efficienza l'urto successivo.
Perchè un casco possa reggere decentemente quattro urti successivi quindi, bisogna che, dopo ogni prova, un po' di capacità di deformazione residua sia rimasta all'imbottitura. Ovvero occorre che quella capacità di deformazione non sia stata sfruttata negli urti precedenti. Quindi l'imbottitura deve essere più dura di quanto sarebbe stata se fosse stata progettata per un urto solo. Quindi rischi di prenderti un HIC maggiore al primo urto (che è quello che avrai), perchè il casco è progettato per averne uno minore al quarto urto (che è quello che non avrai).
In generale, nell'argomento protezioni, ho notato che parecchia gente è "attratta dall'improbabile". Ovvero trascura la protezione per ciò che succede di frequente, pur di sentirsi protetta per ciò che succede rarissimamente. Si compra il tale casco, o il tale paraschiena, anche se esce male dal crash-test, dicendosi che però "in un urto molto più forte di quello del crash test, allora le qualità superiori della tale marca vengono fuori".
In realtà quello che serve è una protezione che ti faccia uscire bene da un incidente da cui puoi uscire bene.
Non serve a nulla una protezione che difenda meglio di un altra il tuo cadavere.
DogW
In realtà quello che serve è una protezione che ti faccia uscire bene da un incidente da cui puoi uscire bene.Non serve a nulla una protezione che difenda meglio di un altra il tuo cadavere.
Grazie Dog credo che in questa frase hai detto tutto.
Claudio Piccolo
28-10-2011, 21:35
vuoi dire che potevo risparmiarmi tutto il papiro sopra???:mad::mad::mad:
Dogwalker
28-10-2011, 21:37
Grazie a te.
Ah, ricordo che la stessa Sharp afferma che la prima cosa è trovare un casco che ti stia bene in testa. La giusta misura e la giusta calzata sono importantissimi.
Molta gente, in effetti, si trova bene con (e grazie alle) le molteplici calzate di Arai. Questo, per me, è un vantaggio reale.
DogW
FrankGS1200ADV
28-10-2011, 21:39
Personalmente Ho il modello enduro della BMW con doppia D e i pretensionatori o come cavolo si chiamano quelle specie di cinture di sicurezza che tengono gli allacci e mi trovo bene sia come mi calza che come aprirlo e chiuderl, comunque sono abituato ai caschi da enduro perché Lo pratico. E poi Lo Schuberth c3 con la chiusura mm anche questo con i famosi pretenzionatori e mi trovo bene, comunque il c3 Lo uso per percorrenze fuori citta dove Ho di bisogno anche l interfono SRC. Come diceva il Maiale, ogni casco, come ogni testa, é diversa quindi bisogna prendere quello che ci si addice meglio alla ns conformazione ...
;)
Domanda: d'inverno uso il sottocasco della Tucano... che è bello pesante.... però con il casco della mia misura precisa precisa, il sottocasco mi fa stringere troppo il casco.... se prendessi il casco di una taglia in più sarebbe tutto molto più comodo... che ne dite?
FrankGS1200ADV
28-10-2011, 21:45
E quando non usi il sottocasco??
sto più comodo! Il casco invece di cedere come il casco della mia misura cederà qualcosa meno...
Il cinturino sporco, intriso, o usurato, in queste, influisce direttamente sulla tenuta della chiusura, negli sganci rapidi no.
...esatto...lo si nota anche in altri materiali sportivi dove fettucce e giunzioni se sporche e bagnate, cambiano la loro funzionalità...compromettendone anche l'impiego in maniera corretta...
io Arai lo uso da una diecina d'anni, prima Bell (quando facevo l' idiota con le SS) e l'ho scelto proprio per la calzata avendo io una testa abbastanza grande (ma vuota :lol:) 60!
Appena messo in testa mi sembrava cucito su di me.
Pensa che me ne comprai due un Arai SZ/F ed un Ram II ora sostituito dal III.
Certo come dici anche con il solo uso quotidiano sia gli interni (ed anche la calotta credo) a lungo andare perdono di "aderenza" e vanno rinnovi.
ahah sai una cosa, tempo fa mandai i due arai in manutenzione (avevo perso alcuni pezzi:mad:) dovevo partire e presi così ad occhi chiusi un modulare giusto finchè non erano pronti i miei arai, appena messo in testa lo senti perfetto sorprendendomi perchè mai successo prima, ed adesso uso quel casco per viaggiare sia ben inteso di quattro soldi eh! quale? MODULARE AIROH MATHISSE RS niente di che ma funziona benissimo anche la meccanica
...per riprendere quanto già detto da Dog...
...un casco (nel suo insieme di costruzione) deve garantire la massima protezione ed il massimo assorbimento, nel momento dell'impatto.....garantire lo stesso identico livello di protezione per impatti successivi, lo vedo molto difficile...
(quando facevo l' idiota con le SS)
a guardare il tuo avatar non l'avrei mai detto:lol:
....era anche lui fuggito in Argentina.....e poi...si è riciclato ......
ahahahahahahahahahahahahhahaha...
harry potter
28-10-2011, 23:35
io, ad esempio, un casco aggiustato dal venditore non lo vorrei.
spero che scherzi :rolleyes:
le imbottiture sono una cosa personale , e ritengo un servizio aggiuntivo un venditore SERIO che ti permette di farteli provare in moto e con imbottiture diverse fino adirittura a modificarti i guanciali come nel mio caso perchè non ho guance!
non sò in quanti lo fanno :)
se poi tè hai il cul@ che i caschi ti calzano bene senza modifiche, tanto meglio per tè!
quella chiusura l'ho sul hebo trial , e non commento :lol:
Perdonatemi, non me ne frega nulla di arai, ne ho avuto uno 10 anni fa e stop.
Alcuni aspetti sono da valutare a mio avviso.
Il fatto che potrebbe assorbire bene urti in più parti della calotta mi sembra un vantaggio.
Il fatto che sia garantito lo stesso standard di protezione per ogni singola misura anche.
Il fatto che possa resistere a urti successivi pure!
Capita nei test che alla prima botta il casco si lesioni anche gravemente, e diventa inutile per ogni benchè piccolo urto successivo. Tra averlo in testa rotto oppure con il polistirolo un po' compresso è meglio la seconda.
Poi bisogna considerare che il tipo di incidenti che avvengono in strada sono diametralmente opposti a quanto accade in pista.
In pista si scivola per decine e decine di metri, per esempio, in strada in genere dopo pochi metri si va a sbattere contro qualcosa, poi qualcos'altro...
Basta pensare ad una classica mancata precedenza ad un incrocio, il veicolo carica il motociclo, il motociclista impatta prima contro parabrezza e montanti, dopo cade al suolo, poi chissà.
Nella realtà gli incidenti sono realmente diabolici, agghiaccianti e imprevedibili.
Anche per questo faccio parte dei "fatalisti" ad oltranza.
Dogwalker
29-10-2011, 02:02
Il fatto che potrebbe assorbire bene urti in più parti della calotta mi sembra un vantaggio.
Tutti i caschi vengono omologati assorbendo urti in diverse parti della calotta.
Il fatto che sia garantito lo stesso standard di protezione per ogni singola misura anche.
Tutti i caschi vengono omologati garantendo lo stesso standard di protezione per ogni singola misura.
Il fatto che possa resistere a urti successivi pure!
Tutti i caschi vengono omologati resistendo ad urti successivi.
Capita nei test che alla prima botta il casco si lesioni anche gravemente,
I caschi vengono testati provando urti in diverse parti della calotta dello stesso casco. Nessun casco rotto, o lesionato, potrebbe passare il test.
DogW
Non voglio insistere Dogwalker, ma...
tutti i caschi vengono omologati assorbendo urti in diverse parti della calotta, ma gli arai vengono testati anche in zone dove gli altri non vengono "mai" colpiti.
Lo stesso standard di protezione non può essere garantito se con la stessa misura di calotta si fanno 3 taglie, si può comunque passare l'omologazione, ma differenze ci devono essere e sicuramente ci sono.
Per quanto sia d'accordo che sia altamente improbabile (seppur non impossibile) ricevere due urti violenti nello stesso punto della calotta il fatto che un casco rispetto un altro si dimostri tanto più resistente da poterli comunque subire è un qualcosa in più, certamente non in meno.
feromone
29-10-2011, 08:40
Mah! a mio parere le tre misure di casco vengono fatte per una maggiore comodità ed un minore peso complessivo.
Comunque anche io concordo con Dogwalker.....mi fido dei test Sharp e compro solo in funzione della comodità, silenziosità e leggerezza del casco.
Nel mio caso ad esempio sarebbe inutile comprare un casco rumorissimo in quanto passerei metà del tempo a distrarmi per cercare di attenuare i rumori aerodinamici e quindi a rischiare.
Devo anche dire la verità (la mia)...io non mi soffermo troppo sul tipo di allacciatura - ho due caschi Shoei, uno con doppia D ed uno con innesto rapido e non trovo grandi differenze di sicurezza.
Condivido anche sul fatto che a lungo andare i cinturini possona degradarsi e diventare insicuri.
1100 Gs for ever
Ducati 1961
29-10-2011, 08:42
Lo Shoei Multitech con la doppia D e' comodissimo da allacciare . Prima avevo un Airoh con chiusura automatica e cricchetto di micro regolazione , ma e' MOOOLTO meglio il Multitech .
Dogwalker
29-10-2011, 08:54
Non voglio insistere Dogwalker, ma...
tutti i caschi vengono omologati assorbendo urti in diverse parti della calotta, ma gli arai vengono testati anche in zone dove gli altri non vengono "mai" colpiti.
Questo è quello che dice Arai, tranne quando dice che i cattivi risultati che rimedia nei test sono dovuti al fatto che il suo casco non è stato colpito nelle zone giuste, perchè il vero motociclista cade solo sulla sommità della calotta.
Lo stesso standard di protezione non può essere garantito se con la stessa misura di calotta si fanno 3 taglie,
L'omologazione prevede la prova di tutte le taglie del casco. Che la calotta sia una o trecento, lo stesso standard di protezione viene garantito. Se avere più misure di calotta è un vantaggio per la sicurezza, questo dovrebbe riflettersi nei risultati dei test. Se non si riflette, non è un vantaggio. A meno che "lo stesso standard di protezione" non voglia dire "uno standard di protezione uniformemente basso". Ma non vedo come questa dovrebbe essere una caratteristica ricercata.
si può comunque passare l'omologazione, ma differenze ci devono essere e sicuramente ci sono.
La differenza è che alcuni caschi escono bene dai test compiuti da enti indipendenti, e altri meno.
Per quanto sia d'accordo che sia altamente improbabile (seppur non impossibile) ricevere due urti violenti nello stesso punto della calotta il fatto che un casco rispetto un altro si dimostri tanto più resistente da poterli comunque subire è un qualcosa in più, certamente non in meno.
Si parlava di quattro urti, e non è la resistenza del casco ad essere messa in questione.
DogW
potremmo andare avanti all'infinito...
tra l'altro non è corretto suddividere i periodi a seconda della (propria) comodità.
Dato che ad impuntarmi non ne ricaverei il benchè minimo vantaggio la chiudo qui.
L'importante è che il casco sia omologato e che calzi a pennello, siamo tutti d'accordo.
Figurati che giro con un jet x-lite per 11 mesi l'anno, l'integrale vemar lo metto solo quando fa (molto) freddo, a proposito di fatalismo.
Voleva semplicemente essere un discorso centrato sulla caratteristica arai di seguire una propria esclusiva filosofia costruttiva, a prescindere dal passare meglio o peggio nei test ufficiali.
Tanto sono tutti omologati, quindi, speriamo, tutti sicuri.
feromone
29-10-2011, 09:55
Io sono d'accordo Krauser con la "propria filosofia costruttiva" se poi i prodotti finali, al confronto con altri, forniscono risultati superiori (qualsiasi sia il test effettuato).....se però danno risultati inferiori, qualche dubbio mi viene!
1100 Gs for ever
il dubbio deve venire sempre!
Come giustamente scritto da Il Maiale gli impatti subiti da un casco in fase di omologazione sono superiori agli impatti sopportabili dal cranio racchiuso al suo interno, quindi, in sostanza, si parla di niente...:)
Ma di qualcosa dovremo pur parlare! :lol:
Dogwalker
29-10-2011, 10:18
tra l'altro non è corretto suddividere i periodi a seconda della (propria) comodità.
Ho suddiviso il tuo messaggio in frasi di senso compiuto, senza aggiungere o togliere nulla, per rispondee puntualmente. Chiunque può leggere il messaggio originale e vedere se ne ho alterato il senso in qualche modo.
Voleva semplicemente essere un discorso centrato sulla caratteristica arai di seguire una propria esclusiva filosofia costruttiva, a prescindere dal passare meglio o peggio nei test ufficiali.
Il fatto è che qualunque produttore esca male da un test può dire: "noi seguiamo una nostra filosofia costruttiva, a prescindere dal passare meglio o peggio nei test ufficiali".
I test per i caschi misurano l'accelerazione a cui è sottoposta la testa all'interno del casco, che è la cosa che, in un urto, danneggia il cervello. Forse il casco che esce male dai test fa bene altre cose, ma è difficile dire che quella la faccia bene, a prescindere da cosa ne possa dire il produttore.
DogW
infatti chiunque potrà leggere il messaggio originale e notare che il periodo:
"Lo stesso standard di protezione non può essere garantito se con la stessa misura di calotta si fanno 3 taglie, si può comunque passare l'omologazione, ma differenze ci devono essere e sicuramente ci sono."
è stato diviso in due frasi e separatamente commentato:
"Lo stesso standard di protezione non può essere garantito se con la stessa misura di calotta si fanno 3 taglie"
e
"si può comunque passare l'omologazione, ma differenze ci devono essere e sicuramente ci sono."
Non mi è sembrato corretto, alla luce delle risposte da te scritte.
Sciocchezze, siamo d'accordo, era tanto per precisare.
Comunque io odio le polemiche.
Buona giornata. :)
Dogwalker
29-10-2011, 12:31
Non mi è sembrato corretto
Continuo a non vedere come avrei alterato il senso di quanto da te scritto. Quel periodo contiene due affermazioni separate e dotate di senso compiuto, la prima sul fatto che lo stesso standard di protezione non possa essere garantito se si fanno tre taglie con la stessa calotta, e la seconda sul fatto che, anche se si passano i test di omologazione, debbano esserci delle differenze. Le due affermazioni possono essere commentate separatamente.
Buona giornata. :)
A te. :)
DogW
Non possono essere commentate separatemente perchè il periodo esprime un unico concetto.
Perchè è logico che spessori differenti degli strati interni alla calotta determinino reazioni differenti alle sollecitazioni e, quindi, risultati diversi, magari di poco, ma diversi.
Dogwalker
29-10-2011, 13:00
L'affermazione riguardava l'impossibilità di garantire lo stesso standard di protezione, non l'inesistenza di minime differenze alle sollecitazioni. Le differenze esistono anche se le calotte sono differenti, proprio per il fatto che le calotte sono differenti.
Ripeto, se avere più calotte è un vantaggio, questo deve riflettersi nei risultati dei test, se non si riflette, non è un vantaggio, o comunque la casa ha trovato il modo di annullare il vantaggio con altre caratteristiche negative. Anche nel caso (e non è il caso dei test di omologazione, ne quello del test Sharp) in cui venisse presa in considerazione solo una misura di casco per il test, chi fa più calotte, dovrebbe trovarsi in vantaggio nei risultati, poichè la misura testata sarebbe sicuramente "giusta", mentre quella dei concorrenti dovrebbe essere una "via di mezzo". Se questo non succede, il vantaggio non c'è.
DogW
Voleva semplicemente essere un discorso centrato sulla caratteristica arai di seguire una propria esclusiva filosofia costruttiva, a prescindere dal passare meglio o peggio nei test ufficiali.
Dico la mia su Arai.
Per me il suo valore aggiunto è che quando lo calzo ho una percezione positiva che mi fa stare bene.
Non so se sia dovuta alla qualità degli interni o al bilanciamento complessivo o a cos'altro.
Questo si riperquote positivamente sulla mia guida a tutto vantaggio della sicurezza.
Compreso evitare cadute ed incidenti.
Purtroppo Arai non fa un modulare, quindi ora, dopo averne avuti 3, tra i miei caschi non c'è.
Perché l'omologazione stabilisce solo uno standard minimo.
Non altro.
La Fiat 600 è omologata, ma è meno sicura di una BMW X5
Anche se un TIR ti invade la corsia e te lo becchi in fronte? :lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:
Sarò troppo fatalista!:confused::confused::confused::confused:
Caro Dogwalker, lo saprò ben io cosa riguardava l'affermazione.
Non ci siamo capiti!
Trovato il qui pro quo, pace e bene...
la massa di un veicolo è un parametro molto importante per definirlo più o meno sicuro in caso di impatto tra veicoli, è l'unico dato base realmente importante.
Per questo un x5 è indubbiamente più sicuro di una fiat 600, al di là delle caratteristiche qualitative e costruttive.
Tutto ciò naturalmente va a scapito dei veicoli più leggeri.
Un tir stira tutto e tutti!
Aerobico
29-10-2011, 17:08
A me piacerebbe conoscere il parere (o anche i dati se fossero stati rilevati e aggregati)
dei medici dei medical center degli autodromi,
che di caschi e di teste rotte ne vedono a iosa da decenni.
Perchè se è vero che dopo una caduta,
anche la semplice perdita momentanea di conoscenza,
è sintomo di quanta energia e stata trasmessa alla testa,
allora non dovrebbe difficile trovare i caschi migliori.
Anche conoscere le scelte dei piloti "minori" che non sono sponsorizzati
e che possono scegliere quali marche comprare potrebbe essere interessante.
Che dite?
Dogwalker
29-10-2011, 17:13
Caro Dogwalker, lo saprò ben io cosa riguardava l'affermazione.
Dopo averla letta lo sanno anche gli altri. E' in italiano standard, e non richiede grossi sforzi di interpretazione.
Pace e bene...
DogW
Dogwalker
29-10-2011, 17:23
Anche conoscere le scelte dei piloti "minori" che non sono sponsorizzati
e che possono scegliere quali marche comprare potrebbe essere interessante.
Che dite?
Che i piloti minori, come quelli maggiori, hanno le stesse possibilità di sapere quale casco regge meglio di un'altro ad un urto quante ne ha chiunque qui dentro. ;)
Possono sapere quale casco si sentono più comodo in testa, questo si.
Il test Sharp è stato codificato sulla base dell'analisi di 7000 incidenti stradali. Direi che sia più affidabile di qualsiasi esperienza personale.
DogW
Anche se un TIR ti invade la corsia e te lo becchi in fronte? :lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:
Sarò troppo fatalista!:confused::confused::confused::confused:
Tu fai come credi, a me non frega nulla.
Io ti dico solo che per strada sono finito a terra circa 25 volte senza farmi un granchè nonostante avessi solo un casco che non ho neanche battuto in terra, poi una volta sono finito in una scarpata con la schiena contro un albero.
Quella volta avevo indosso un'armatura completa e quindi mi sono "solo" fratturato una costola e diverse contusioni sulla schiena.
Se non avessi avuto protezioni di qualità sarei probabilmente rimasto paralizzato, invece tutto ok.
Non è stato solo il fato, sono andato al negozio a comprare l'armatura e me la sono messa.
Luponero
30-10-2011, 01:07
Quella volta avevo indosso un'armatura completa
Che roba hai Mansuel?
Qualche dritta?
Quella volta avevo un UFO Skorpion, ora ho un Alpinestars Bionic jacket.
Press-Shark
04-11-2011, 12:11
Ciao ragazzi,
abbiamo colto il vostro interesse per avere una risposta ufficiale da un produttore di caschi sulla questione dei cinturini di ritenzione, e abbiamo così chiesto in Francia come stanno le cose.
Ecco la risposta del nostro tecnico in Shark Helmets:
“Sì, la resistenza del cinturino è soggetta a un controllo per l’omologazione e la normativa ECE 2205 (quella riguardante l’omologazione del casco nel suo complesso, nda) dedica ai test e agli standard relativi i paragrafi 7.6, 7.7, e 7.9 del capitolato per l’omologazione di un casco.
Ovviamente tutti i caschi Shark devono sottostare a questi standard e l’omologazione dei loro cinturini è avvenuta in laboratori indipendenti (ad esempio Omega, in Italia), che poi di conseguenza hanno rilasciato un numero identificativo di tale omologazione per la produzione in serie.
I test riguardano la resistenza del cinturino, il limite di deformazione elastica, la resistenza della chiusura micrometrica, o i micro movimenti del cinturino doppia D nell’uso intenso (deve sopportare circa 5000 cicli di carico senza superare dei limiti di slittamento dalla posizione chiusa), e la resistenza all’abrasione.
Tutte le parti che compongono la chiusura di un casco (cinturino, fibbie, anelli, cuciture e rivetti) devono poi sottostare a una classificazione specifica (classe “S”) e questo fatto coinvolge tutta la filiera produttiva. Ciò implica che vengano fatti dei test qualitativi in ogni diverso momento della produzione, per verificarne la conformità al 100%.
Inoltre, esistono sistemi di tracciabilità dei lotti di produzione che permettono di risalire alla storia del singolo prodotto dalla materia prima al casco sullo scaffale di un negozio.
Durante la produzione, inoltre, la normativa ECE2205 prevede che vengano fatti regolari controlli “a campione”: La resistenza dinamica del cinturino viene perciò verificata quotidianamente dal nostro Reparto Qualità che in maniera del tutto casuale preleva un casco dalla linea di produzione e lo sottopone a tutto il ciclo di test per l’omologazione, compresi quelli per il cinturino.
Inoltre, per anticipare possibili cambiamenti normativi e poter offrire un prodotto molto al di sopra degli standard di omologazione, Shark si è dotata di un suo laboratorio di test e sviluppo interno, vicino ai nostri stabilimenti di produzione in modo da poter velocemente e con continuità migliorare i nostri prodotti e processi.
Infine, per rispondere alla domanda ‘Esiste un test specifico per la resistenza dei cinturini?’, la risposta è ‘sì’ e tutte le condizioni del test oltre ai limiti di norma sono contenuti nel capitolo 7.6 della normativa ECE 2205”
Con questo vogliamo solo porre l’attenzione sul fatto che i maggiori brand del mondo nel settore dei caschi fanno molti test e molta ricerca per poter introdurre sul mercato prodotti il più possibile sicuri. Ma il corpo umano non può comunque sopportare impatti troppo forti.
Gli standard dei test sono spesso un compromesso, ma partono da presupposti che coinvolgono la fisiologia del corpo umano, puntando a garantire uno standard minimo (non necessariamente basso, basti pensare ai selettivi test inglesi del protocollo SHARP) di sicurezza.
Michele
Ufficio Stampa Shark Helmets
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |