63roger63
18-08-2011, 13:57
"Perchè usi la moto?"
Questa è la domanda che sempre più spesso mi sento rivolgere...soprattutto nei mesi invernali.
Lo faccio per istinto a vivere....ma riflettendo mi viene da dire:
<< Per me è una delle emozioni più entusiasmanti e nel contempo più facili da realizzare. Non trovo le parole per descrivere le sensazioni che la moto mi regala; sia che la usi per un viaggio, o per lavoro, o per relax.
Secondo me, nessun altro mezzo a motore è al contempo: semplice, versatile e intuitivo.
In moto non sono seduto dentro un'abitacolo....non sono inscatolato dentro una struttura che mi filtra il Mondo esterno e me lo rende triste come un film in bianco e nero visto alla tv...(scusa Loredana...:-o).
Quando sono in sella faccio parte del vento, della strada che scorre sotto di me, dello scenario e del paesaggio circostante.
Sarei un bischero (idioma toscano), come costringere un'aquila dentro una gabbia, lasciarmi sopraffare dalla logica "automobilistica" della ricerca delle vie più brevi, più facili e più comode...che in genere sono anche le più trafficate e banali, quelle prive di ogni mordente, dove il nastro asfaltato trascina stancamente da una periferia all'altra senza gioia ne amore.
La moto merita di più...con lei guidare e visitare fanno parte di un'unica emozione che si protrae per l'intero arco della giornata.>>
Questa è la domanda che sempre più spesso mi sento rivolgere...soprattutto nei mesi invernali.
Lo faccio per istinto a vivere....ma riflettendo mi viene da dire:
<< Per me è una delle emozioni più entusiasmanti e nel contempo più facili da realizzare. Non trovo le parole per descrivere le sensazioni che la moto mi regala; sia che la usi per un viaggio, o per lavoro, o per relax.
Secondo me, nessun altro mezzo a motore è al contempo: semplice, versatile e intuitivo.
In moto non sono seduto dentro un'abitacolo....non sono inscatolato dentro una struttura che mi filtra il Mondo esterno e me lo rende triste come un film in bianco e nero visto alla tv...(scusa Loredana...:-o).
Quando sono in sella faccio parte del vento, della strada che scorre sotto di me, dello scenario e del paesaggio circostante.
Sarei un bischero (idioma toscano), come costringere un'aquila dentro una gabbia, lasciarmi sopraffare dalla logica "automobilistica" della ricerca delle vie più brevi, più facili e più comode...che in genere sono anche le più trafficate e banali, quelle prive di ogni mordente, dove il nastro asfaltato trascina stancamente da una periferia all'altra senza gioia ne amore.
La moto merita di più...con lei guidare e visitare fanno parte di un'unica emozione che si protrae per l'intero arco della giornata.>>