Doppiozero
04-07-2011, 19:19
Avevo concluso questa (http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=322780&highlight=mugello) discussione affermando:
Ah però! Grande idea, insomma, andare a vedere il motomondiale di persona! Ha ragione Lecrocodrilecouronè: mi avete terrorizzato!
Prometto reportage al mio ritorno. Se ritorno...
Sono tornato! E allora ecco il reportage.
Anzi tutto mi avete spaventato troppo e quindi, preparato all'inverosimile, mi è sembrato tutto nella norma e mi sono divertito.
Partenza in moto alle 6.30 da Schio e arrivo alle 9.00 al casello di Barberino del Mugello aperto solo in uscita. C'era una corsia d'uscita dedicata alle moto ma la cosa migliore è avere il telepass. Ho aspettato i miei amici che non ce l'avevano una decina di minuti, quindi anche senza telepass è comunque accettabile. Fuori dal casello un gran traffico e auto spesso incolonnate. Essere in moto mi ha risparmiato lunghe code.
Mi sono diretto all'ingresso "Luco" e ho proseguito finchè ho potuto lasciando la moto nel parcheggio custodito e a pagamento (5 euro) gestito dalla pro-loco di Scarperia. Un prato piano e compatto, a prova di cavalletto laterale e con spazi adeguati. Avevano anche un servizio di "guardaroba" gestito con sacchettoni di plastica, che non ho usato perchè ho lasciato la mia roba nelle borse della moto. Consiglio fraterno: organizzatevi per cambiarvi e lasciare tutto alla moto. E' impossibile stare ore sotto il sole con stivaletti e pantaloni pesanti ed è una seccatura immane gestire casco e giaccone sul prato affollato.
Tra una cosa e l'altra sono entrato nel circuito verso le 10.00 e sono andato sul prato della Casanova Savelli tra migliaia di persone. Il che significa avere uno spazio davvero limitato dove a malapena stare accovacciati. Ma tanto le gare si son guardate tutte in piedi. Il calore è tanto non solo per il sole ma anche per il tifo. Va be', matti ce ne sono ma proprio niente di sgradevole e solo folklore coinvolgente. Ad andare in bagno ci vuole un quarto d'ora a scavalcare la gente sul prato, una decina di minuti di fila per accedere alle latrine (sporche perchè poche, ma come al cinema o in stazione ferroviaria) e un altro quarto d'ora per ritrovare i propri amici nella bolgia e raggiungerli.
Dalla Casanova Savelli si vede un bel pezzo di circuito e mi sono goduto le gare. Il divano e la tv sono comodi ma esserci è un'altra cosa. Vivere non è solo vedere.
Appena Elias buon ultimo ha tagliato il traguardo (quindi sulle 14.45) ci siamo avviati verso le moto, dove siamo arrivati in una mezzora. Poco dopo il parcheggio è iniziata una fila quasi ininterrotta di auto fino al casello. In moto si va piano con prudenza ma si va, in auto non so immaginare quante ore di coda saranno state. Al casello c'era un addetto con un pacco di biglietti che li allunga a mano ai motociclisti evitando i tempi morti di sbarre e distributori. In autostrada traffico intenso ma scorrevole arrivo a casa stanco ma felice per la bella esperienza. La rifarei? Forse no, ma una volta è da fare.
Consigli alla spicciolata:
- andare in moto
- meglio avere il telepass
- organizzarsi per lasciare l'abbigliamento tecnico sulla moto (o da qualche parte) e andare al circuito semi nudi
- avere con sè tanta acqua, cibo, berretto, crema solare, binocolo (impagabile).
Ah però! Grande idea, insomma, andare a vedere il motomondiale di persona! Ha ragione Lecrocodrilecouronè: mi avete terrorizzato!
Prometto reportage al mio ritorno. Se ritorno...
Sono tornato! E allora ecco il reportage.
Anzi tutto mi avete spaventato troppo e quindi, preparato all'inverosimile, mi è sembrato tutto nella norma e mi sono divertito.
Partenza in moto alle 6.30 da Schio e arrivo alle 9.00 al casello di Barberino del Mugello aperto solo in uscita. C'era una corsia d'uscita dedicata alle moto ma la cosa migliore è avere il telepass. Ho aspettato i miei amici che non ce l'avevano una decina di minuti, quindi anche senza telepass è comunque accettabile. Fuori dal casello un gran traffico e auto spesso incolonnate. Essere in moto mi ha risparmiato lunghe code.
Mi sono diretto all'ingresso "Luco" e ho proseguito finchè ho potuto lasciando la moto nel parcheggio custodito e a pagamento (5 euro) gestito dalla pro-loco di Scarperia. Un prato piano e compatto, a prova di cavalletto laterale e con spazi adeguati. Avevano anche un servizio di "guardaroba" gestito con sacchettoni di plastica, che non ho usato perchè ho lasciato la mia roba nelle borse della moto. Consiglio fraterno: organizzatevi per cambiarvi e lasciare tutto alla moto. E' impossibile stare ore sotto il sole con stivaletti e pantaloni pesanti ed è una seccatura immane gestire casco e giaccone sul prato affollato.
Tra una cosa e l'altra sono entrato nel circuito verso le 10.00 e sono andato sul prato della Casanova Savelli tra migliaia di persone. Il che significa avere uno spazio davvero limitato dove a malapena stare accovacciati. Ma tanto le gare si son guardate tutte in piedi. Il calore è tanto non solo per il sole ma anche per il tifo. Va be', matti ce ne sono ma proprio niente di sgradevole e solo folklore coinvolgente. Ad andare in bagno ci vuole un quarto d'ora a scavalcare la gente sul prato, una decina di minuti di fila per accedere alle latrine (sporche perchè poche, ma come al cinema o in stazione ferroviaria) e un altro quarto d'ora per ritrovare i propri amici nella bolgia e raggiungerli.
Dalla Casanova Savelli si vede un bel pezzo di circuito e mi sono goduto le gare. Il divano e la tv sono comodi ma esserci è un'altra cosa. Vivere non è solo vedere.
Appena Elias buon ultimo ha tagliato il traguardo (quindi sulle 14.45) ci siamo avviati verso le moto, dove siamo arrivati in una mezzora. Poco dopo il parcheggio è iniziata una fila quasi ininterrotta di auto fino al casello. In moto si va piano con prudenza ma si va, in auto non so immaginare quante ore di coda saranno state. Al casello c'era un addetto con un pacco di biglietti che li allunga a mano ai motociclisti evitando i tempi morti di sbarre e distributori. In autostrada traffico intenso ma scorrevole arrivo a casa stanco ma felice per la bella esperienza. La rifarei? Forse no, ma una volta è da fare.
Consigli alla spicciolata:
- andare in moto
- meglio avere il telepass
- organizzarsi per lasciare l'abbigliamento tecnico sulla moto (o da qualche parte) e andare al circuito semi nudi
- avere con sè tanta acqua, cibo, berretto, crema solare, binocolo (impagabile).