nicxxx82
11-05-2011, 15:48
Buongiorno a tutti, mi presento. Mi chiamo Niccolò, ho 28 anni e scrivo da Pistoia, citta nellà quale mi sono trasferito da sei mesi.
E' successo quello che mai avrei pensato..ho abbandonato le moto italiane per salire in sella a un 1150 gs. E sapete qual'è la cosa che più mi fa strano? che mi da un gusto che mai avevo provato in nessun'altra moto. Ho sempre visto l'elica, soprattutto il gs, come una moto per impiegati in giacca che la usano per andare a lavoro o al bar..fino a quando ho conosciuto alcune persone che mi hanno messo il tarlo. Mi facevano notare che BMW non era solo un accessorio elettronico in più, la grafica all'ultimo grido, bensì rappresentava la libertà di viaggiare, avventure epiche e soprattutto la certezza di avere una moto semplice e affidabile ovunque, dalle steppe al deserto. E' a questo punto che abbandono le ducati sportouring, moto che ho apprezzato moltissimo, per passare a una guzzi norge 1200...va bene moto più turistica ma mai avrei potuto abbandonare una moto italiana! Non c'è stato un grande feeling fin da subito, moto onesta, gran motore, ma essenzialmente scomoda e non tagliata per me (sono 1,94 m). Per caso accompagno il mio primario all'officina Peruzzi a castelfiorentino. Una folgorazione. R 80 g\s, gs basic, 1100, bmw e ducati d'epoca ovunque insieme a special da loro realizzate. Un clima completamente diverso dalle altre concessionarie bmw che mi era capitato di vedere; nessun venditore in giacca, che mai aveva acceso una moto, il cui unico compito è quello di far spendere facoltosi acquirenti di moto da sostituire a scooteroni per gite domenicali. Qui no, qui c'è puzza di olio, di benzina, coppe ovunque e la simpatia di Marcello che dall'alto dei suoi decenni di moto ti parla con simpatia senza volerti vendere niente. Si parla delle mie esigenze, si parla delle sue esperienze e alla fine profetizza "Tu vuoi una sola moto e ancora non lo sai: il gs 1150". Io rispondo che non volevo questi cancelli, lunghi una quaresima, a me piacciono le moto italiane, solo quelle. Ma in cuor mio sapevo che quel beccone lo guardavo già con occhi diversi. Ho venduto la guzzi. Ho cercato altro in giro. Ma alla fine ho ceduto e ieri ho preso il 1150 da un privato, cognato di un amico: 350000 km in 30 anni di moto. Quando abbiamo firmato il contratto ci siamo stretti la mano e lui mi ha detto: "Dalle quello che io non le posso più dare, perchè Lei ha bisogno di avventura". Aveva i lucciconi agli occhi. Mi sono finalmente convinto che BMW non è moda, bmw è storia e storie individuali. L'ho accesa, ci siamo presentati, è stato subito feeling. Abbiamo fatto il passo della consuma per tornare a pistoia. Le prime curve ci siamo studiati..che strano..non affonda in staccata con quell'aggeggio davanti, chissà che avrà pensato Lei di me. Ma è bastato dieci minuti per capire che "il Peruzzi" aveva ragione..passo di montagna, statale trafficata ed autostrada fino a Pistoia. Splendida. Arrivato in garage la parcheggio. Passa un'ora e la rimetto in moto per fare un giro al tramonto su per la collina. Arrivo in cima al belvedere e la guardo con tutta la piana fiorentina sotto..è bellissima. Siamo io e lei nel silenzio e già immagino viaggi, avventure. E'ora di tornare a casa ma non vedo l'ora di svegliarmi per guidarla ancora.
Scusate se mi sono dilungato ma tutto questo per dire due cose:
1) i fondamentalismi nella vita sono sempre pericolosi e spesso, alla fine, ci fai la figura del bischero (infatti in garage adesso ho la moto che mai avrei lontanamente pensato di prendere)
2) la moto per me è sempre stata emozione e mi faceva piacere condividere con Voi la gioia e il piacere di aver trovato quello che ho sempre cercato.
A risentirci Amici,
Niccolò
E' successo quello che mai avrei pensato..ho abbandonato le moto italiane per salire in sella a un 1150 gs. E sapete qual'è la cosa che più mi fa strano? che mi da un gusto che mai avevo provato in nessun'altra moto. Ho sempre visto l'elica, soprattutto il gs, come una moto per impiegati in giacca che la usano per andare a lavoro o al bar..fino a quando ho conosciuto alcune persone che mi hanno messo il tarlo. Mi facevano notare che BMW non era solo un accessorio elettronico in più, la grafica all'ultimo grido, bensì rappresentava la libertà di viaggiare, avventure epiche e soprattutto la certezza di avere una moto semplice e affidabile ovunque, dalle steppe al deserto. E' a questo punto che abbandono le ducati sportouring, moto che ho apprezzato moltissimo, per passare a una guzzi norge 1200...va bene moto più turistica ma mai avrei potuto abbandonare una moto italiana! Non c'è stato un grande feeling fin da subito, moto onesta, gran motore, ma essenzialmente scomoda e non tagliata per me (sono 1,94 m). Per caso accompagno il mio primario all'officina Peruzzi a castelfiorentino. Una folgorazione. R 80 g\s, gs basic, 1100, bmw e ducati d'epoca ovunque insieme a special da loro realizzate. Un clima completamente diverso dalle altre concessionarie bmw che mi era capitato di vedere; nessun venditore in giacca, che mai aveva acceso una moto, il cui unico compito è quello di far spendere facoltosi acquirenti di moto da sostituire a scooteroni per gite domenicali. Qui no, qui c'è puzza di olio, di benzina, coppe ovunque e la simpatia di Marcello che dall'alto dei suoi decenni di moto ti parla con simpatia senza volerti vendere niente. Si parla delle mie esigenze, si parla delle sue esperienze e alla fine profetizza "Tu vuoi una sola moto e ancora non lo sai: il gs 1150". Io rispondo che non volevo questi cancelli, lunghi una quaresima, a me piacciono le moto italiane, solo quelle. Ma in cuor mio sapevo che quel beccone lo guardavo già con occhi diversi. Ho venduto la guzzi. Ho cercato altro in giro. Ma alla fine ho ceduto e ieri ho preso il 1150 da un privato, cognato di un amico: 350000 km in 30 anni di moto. Quando abbiamo firmato il contratto ci siamo stretti la mano e lui mi ha detto: "Dalle quello che io non le posso più dare, perchè Lei ha bisogno di avventura". Aveva i lucciconi agli occhi. Mi sono finalmente convinto che BMW non è moda, bmw è storia e storie individuali. L'ho accesa, ci siamo presentati, è stato subito feeling. Abbiamo fatto il passo della consuma per tornare a pistoia. Le prime curve ci siamo studiati..che strano..non affonda in staccata con quell'aggeggio davanti, chissà che avrà pensato Lei di me. Ma è bastato dieci minuti per capire che "il Peruzzi" aveva ragione..passo di montagna, statale trafficata ed autostrada fino a Pistoia. Splendida. Arrivato in garage la parcheggio. Passa un'ora e la rimetto in moto per fare un giro al tramonto su per la collina. Arrivo in cima al belvedere e la guardo con tutta la piana fiorentina sotto..è bellissima. Siamo io e lei nel silenzio e già immagino viaggi, avventure. E'ora di tornare a casa ma non vedo l'ora di svegliarmi per guidarla ancora.
Scusate se mi sono dilungato ma tutto questo per dire due cose:
1) i fondamentalismi nella vita sono sempre pericolosi e spesso, alla fine, ci fai la figura del bischero (infatti in garage adesso ho la moto che mai avrei lontanamente pensato di prendere)
2) la moto per me è sempre stata emozione e mi faceva piacere condividere con Voi la gioia e il piacere di aver trovato quello che ho sempre cercato.
A risentirci Amici,
Niccolò