Bumoto
14-04-2011, 07:31
QdE al Metzeler Interact Challenge di Cartagena, il report con il botto
Quest’anno Metzeler ha organizzato presso il circuito di Cartagena un test drive su Pista e su strada per far provare ai maggiori Blogger e Forum Europei le gomme della serie Interact.
http://www.youtube.com/watch?v=M2HOFR4znMA&feature=player_profilepage
Io per Quellidellelica insieme ai rappresentanti di Tingavert, Fireblade,it, Pompone, CBR600.it, Daidegas, Triumphchepassione, Real-Bikes ed altri amici ho partecipato a questo importante e “molto interessante” evento.
Le gomme che abbiamo avuto la possibilità di testare sono quelle della gamma INTERACT™
Metzeler Racetec K3
Queste sono in pratica gomme da pista ma omologate per l’utilizzo su strada anche se con freddo e pioggia c’è da andarci cauti.
Le caratteristiche peculiari dichiarate da Meztzeler sono:
• Mescola K3. Sviluppata specificatamente per uso stradale, portando sulla strada l'esperienza
• delle numerose vittorie nei principali Campionati Nazionali.
• Mescola realizzata per massimo grip in curva ad ogni angolo di piega: pieghe estreme e stabilità di traiettoria
• Cintura in acciaio a O° garantisce massima stabilità in frenata e limite di aderenza progressivo
Io ho avuto modo di testare queste gomme in pista, prima su una Yamaha R1 e poi su una Suzuki GSX1000R, su pista si sono comportate in maniera egregia, vanno scaldate a dovere altrimenti il grip non è ottimale, difatti con l’R1 che ho usato la mattina presto sulla pista che ancora non conoscevo e quindi andavo cauto ho avuto qualche perdita di aderenza al posteriore mentre con la GSX1000R usata che era ormai quasi mezzogiorno erano incollate all’asfalto e scaricavano tutti i 180cv senza fare una piega.
Ho trovato le gomme molto svelte a scendere in piega ma anche stabili in rettilineo, l’anteriore ben piantato per terra anche nelle staccate più impegnative, un ottima gomme da usare in pista facilmente gestibile anche da chi come me non è un pilota ma solo un amatore.
Metzeler Sportec M5 INTERACT™
E’ il pneumatico supersport della gamma stradale, è studiato per un uso stradale sportivo ma permette di essere usato in pista con grande soddisfazione è il primo pneumatico per moto a 5 zone di tensione.
Le caratteristiche peculiari dichiarate da Meztzeler sono:
• Spiralatura in acciaio a tensionamento variabile (tecnologia InteractTM) a 5 zone differenziate: perfetto bilanciamento tra chilometraggio su lunghe percorrenze, potenziamento delle performance sportive su strada e precisione in piega.
• Mescole ad alto contenuto di silice, sapientemente combinate con speciali resine derivate da applicazioni pista: un mix efficace di performance sportive e sicurezza su bagnato.
• Intagli strategicamente posizionati: aumenta la flessibilità della gomma per una straordinaria sensazione di controllo in piega unitamente a un rapido raddrizzamento in uscita dalle curve e un puro piacere di guida
• Innovativi indicatori di piega posizionati sulla spalla del pneumatico posteriore per misurarne il massimo livello di utilizzo
Questa gomma ho avuto modo di testarla sia in pista che su strada, in pista l’ho provata su una Kawasaki ZX6R, è un’ottima gomma, si scalda subito e permette di osare quasi fosse una gomma da pista, con un 600 come il Kawa era possibile spalancare senza ritegno il gas senza perdere mai aderenza, la discesa in piega è veloce ed i cambi di direzione erano rotondi, una gomma veramente facile da usare e da portare al limite in pista, ti avvisa con anticipo delle eventuali perdite di aderenza e permette di correre ai ripari facilmente, una gomma sincera e molto performante, in pista con lo zx6r non mi ha fatto sentire la mancanza della K3 anzi mi ha permesso di osare molto di più perché riuscivo a capire esattamente cosa accadeva sotto di me. Su strada invece l’ho provata su una Yamaha FZ1 e anche qui si comporta egregiamente ottima tenuta e veloce nei cambi di direzione, solo in frenata se il “piRlota” è un asino che fa un PanicStop senza ABS in uscita di curva tende a perdere aderenza e ti sbatte per terra ma questa è un'altra storia di cui vi dico dopo e non è colpe della gomma ovviamente…
http://www.youtube.com/watch?v=sZJ9NB5vLS4&feature=player_profilepage
Metzeler ROADTEC Z8 INTERACT™
La gomma sport-touring di casa Metzeler, tanti km in sicurezza con una piacevolezza di guida su strada molto simile alle M5 di cui riprende il disegno, tanto che facevo fatica a riconoscere il tipo di gomma se non erano una vicina all’altra.
Le caratteristiche peculiari dichiarate da Meztzeler sono:
• Il profilo di nuova generazione insieme al nuovo disegno battistrada garantiscono la massima maneggevolezza, resa possibile dalla riduzione della forza da applicare allo sterzo, per una confidenza assoluta in ogni tipo di manovra.
• Aspetto nuovo e moderno: il disegno permette l'ottimizzazione delle proprietà elastiche della struttura, per ottenere il miglior contatto fra pneumatico e strada in tutte le condizioni.
• Le 3 zone di tensionamento (Tecnologia Interact™) garantiscono chilometraggio sul dritto e grip in piega.
• La nuova mescola con nano-particelle ad alto contenuto di silice migliora la prestazione e la sicurezza con tutte le condizioni meteorologiche.
Questo pneumatico l’ho provato su una Kawasaki Z750, mi e sembrato un bel passo avanti rispetto alle Z6 che avevo montato tempo fa, a suo tempo il cambio da M3 che usavo in estate a Z6 che montavo in inverno era più sensibile su strada, le Z6 erano molto più turistiche, rotonde, fin troppo, nella guida e le trovavo un po’ lente nelle curve, con le nuove ROADTEC Z8 INTERACT™ invece su strada non si avverte una grossa differenza, sono maneggevoli, scendono in piega senza sforzo e cambiano traiettoria senza quella sensazione di ritardo della manovra che sentivo in modo più marcato sulle Z6, le ho trovate un netto passo avanti rispetto al passato e molto più vicine come sensazione di guida alle Sportec M5.
Conclusione
Per il mio stile di guida Metzeler Sportec M5 INTERACT™ è la gomma perfetta, però ora, se facessi ancora i 35.000km all’anno di qualche tempo fa…, le ROADTEC Z8 INTERACT™ sarebbero un ottima alternativa, dal piacere di guida molto simile ma senza la necessità di dilapidare il patrimonio dal gommista per gli alti consumi di battistrada.
Mentre il Racetec K3 è il non plus ultra in pista e non c’è molto da aggiungere!
Note di “colore”, “dolore” e appunti di viaggio
Dopo le doverose impressioni sulle gomme che sono stato chiamato a provare vi racconto com’è andata la gita.
Partenza prevista il 30 Marzo alle ore 7,15, per evitare problemi mi sveglio alle 4,30 era già tutto pronto dalla sera prima quindi faccio colazione mi vesto e mi metto in auto che non sono ancora le 5.00 tra me e me penso “la Paullese sarà deserta e arrivo in un battibaleno!” Invece quel mercoledì si sono dati appuntamento tutti, nella notte hanno anche installato 2 nuovi semafori che creano traffico dove prima non c’era! Alla fine non riesco ad essere in aeroporto prima delle 6,15 e al banco del check-in mi dicono che non posso più caricare i bagagli!
Dopo varie trattative non riesco a risolvere la situazione e avviso la responsabile Metzeler che purtroppo ho perso il volo e sto tornando a casa con le pive nel sacco, ed una lacrimuccia che scende sul mio bel viso, ormai vedo sfumare questa ghiotta occasione… Invece lo staff Metzeler si mette in moto ed in meno di 1 ora mi riorganizzano il volo di andata e ritorno.
Avviso mia moglie che mi dice “Non andare è un segno del destino…” ed io: macchèdicimai!!! Ma figurati!!! Non diciamo cazzate!!! Io questa occasione non me la lascio scappare!!!”
Mi metto in volo con 7 ore di ritardo e raggiungo l’Hotel al 1,30 di notte, quando orami tutti dormono beati, la sveglia è fissata alle 7.00…
La mattina vengo accolto da tutti con “eccolo quello di Qde, dov’eri finito!” e via una serie di prese in giro… comunque mi integro nel gruppo e lo staff metzeler mi aggiorna su quello che è stato fatto la sera prima e quello che accadrà oggi che è il giorno clou, si va in pista a Cartagena e poi su strada nei dintorni per la prove delle gomme.
Vengo inserito nel gruppo che prova in pista la mattina, quindi arriviamo al circuito e ci infiliamo le tute, erano un paio d’anno che non la mettevo e mi sento un wurstel, si è ristretta a star ferma nell’armadio, io non capisco uno spende un sacco di soldi per una tuta in pelle professionale e poi a star li si stringe, mah…..
Comunque dopo un briefing su come si svolgerà il test e come funzione la pista di Cartagena la nostra guida, il sosia di Pedrosa ma simpatico ed altrettanto veloce, ci mostra per i primi giri dove mettere le ruote poi mette la 2° e sparisce all’orizzonte, io che sono su un R1 gommata K3 cerco di capire la pista che è molto tecnica, tante curve e saliscendi, una sorta di Mugello in piccolo, staccate in piega, curve da raccordare, pochi riferimenti per le staccate, inoltre una moto che data la cavalleria mi incute un po’ di timore reverenziale, le gomme fredde che ogni tanto mi avvertono che dare troppo gas in uscita di curva non è salutare alla fine esco dopo i primi 20 minuti che non ho capito una mazza ed ho un grosso punto di domanda in testa.
Al secondo turno mi fiondo sulla ZX6R gommata M5, meno cavalli gomme che vanno subito in temperatura così non mi devo preoccupare della moto ma solo della pista, ed effettivamente è la scelta giusta, lo gomme sono sincere e gestiscono i 120cv della ZX6R in maniera egregia, la moto è facile da guidare e tutto sommato entra ed esce dalle curva velocissima, paga pegno solo sul rettilineo dove vengo sverniciato facilmente dai 1000 ma li riprendo e passo tutti nella parte tortuosa, in questo modo capisco meglio la pista e riesco a girare su ritmi accettabili e con gran divertimento.
Per il terzo ed ultimo turno c’è anche una BMW S1000RR da provare, la moto mi fa sbavare, però una vocina dentro di me dice “sei venuto qui con la voglia matta di provare l’S1000RR ma hai perso l’aereo… potrebbe essere stato un segno, un avvertimento… lascia perdere fai un sacrificio e non provarla” così contro voglia e scaramanticamente ascolto la vocina e lascio le BMW ai miei colleghi che nonostante non siano BMWisti sono tutti entusiasti del S1000RR e se la contendono ad ogni turno ed io salgo sul GSX1000R gommato K3, quest’ultimo turno mi diverto veramente ormai conosco la pista, le K3 sono belle calde è l’ultimo turno entro e ci do’ il GAS e i 20 minuti di turno scorrono velocemente, troppo velocemente vedo già la bandiera che dice di rientrare, effettivamente il turno è finito prima perché un collega è scivolato proprio con la BMW, fortunatamente senza grossi danni se non un bello spavento e una temporanea perdita di memoria. Tra me e me penso, ho fatto bene a non provarla io, vedi che si è sdraiato, se l’avessi provata sarebbe toccato a me, ma ho rinunciato e mi sono salvato!
Dopo la pausa pranzo “ci tocca” il giro stradale, dopo la mattinata in pista non ho quasi voglia di andare su strada, fa caldo, la responsabile Metzeler ci obbliga comunque a vestirci da pista cosa di cui avrei fatto volentieri a meno, tanto su strada non ho voglia di correre, voglio godermi il panorama, ma le do’ ascolto.
Anche qui mantengo fede al mio impegno di non provare l’S1000RR e parto su una Z750 e mi faccio un po’ di km godendomi la strade piacevoli ed il fresco, ad un certo punto ci fermiamo per le foto di rito e prima di ripartire cambio moto e salgo su un FZ1, la moto non mi esalta, sospensioni un po’ troppo ballerine per i miei gusti, la forcella affonda troppo e molto velocemente, seguo il mio collega sulla S1000RR rimango affascinato dal quel codino, bella moto, guarda come danza, guarda che si avvicina, porca miseria si avvicina velocemente e troppo velocemente!!!! Frenaaaaaaaaa SBADABAMMM e mi ritrovo per terra dopo un bel po’ di rotolate… Non so cosa sia successo, forse ero distratto, forse ho aperto troppo in uscita di curva ed il mio collega meno, fatto sta che stavo per tamponarlo in pieno rettilineo, ho fatto una frenata da panico e la moto mi ha disarcionato rovinando a terra…
http://www.triumphchepassione.com/immagini/Metzeler-Cartagena-2011-TCP%20%2822%29.jpg
Mi è andata bene, tuta di pelle, casco shoei e protezioni varie e Santa Belinda (manager Metzeler) che mi ha obbligato e vestirmi di tutto punto , non ho subito danni, solo un po’ di contusioni. una leggera abrasione ad un braccio e l’orgoglio ferito di aver fatto un volo a 42 anni…
Alla fine era destino, non ho provato l’S1000RR per scaramanzia e son caduto con una FZ1 sarà il Dio delle mukke che si è adirato?
Comunque nonostante l’incidente è stato un evento molto, bello, ottimamente organizzato dallo staff Metzeler che non solo è composto da persone professionali e preparate, ma anche simpatiche disponibili e soprattutto Motociclisti veri, gente che in moto ci va in prima persona e che hanno la nostra stessa passione, inoltre è stata una piacevole conoscere i responsabili di altri forum simili a QdE con i quali si è creato un ottimo rapporto che potrebbe sfociare nel prossimo futuro in collaborazioni tra community.
Concludendo ringrazio Metzeler dell’opportunità offerta e faccio i miei complimenti al management che tra i primi si sta dimostrando attento al mondo internet ed alle community motociclistiche che lo popolano.
Quest’anno Metzeler ha organizzato presso il circuito di Cartagena un test drive su Pista e su strada per far provare ai maggiori Blogger e Forum Europei le gomme della serie Interact.
http://www.youtube.com/watch?v=M2HOFR4znMA&feature=player_profilepage
Io per Quellidellelica insieme ai rappresentanti di Tingavert, Fireblade,it, Pompone, CBR600.it, Daidegas, Triumphchepassione, Real-Bikes ed altri amici ho partecipato a questo importante e “molto interessante” evento.
Le gomme che abbiamo avuto la possibilità di testare sono quelle della gamma INTERACT™
Metzeler Racetec K3
Queste sono in pratica gomme da pista ma omologate per l’utilizzo su strada anche se con freddo e pioggia c’è da andarci cauti.
Le caratteristiche peculiari dichiarate da Meztzeler sono:
• Mescola K3. Sviluppata specificatamente per uso stradale, portando sulla strada l'esperienza
• delle numerose vittorie nei principali Campionati Nazionali.
• Mescola realizzata per massimo grip in curva ad ogni angolo di piega: pieghe estreme e stabilità di traiettoria
• Cintura in acciaio a O° garantisce massima stabilità in frenata e limite di aderenza progressivo
Io ho avuto modo di testare queste gomme in pista, prima su una Yamaha R1 e poi su una Suzuki GSX1000R, su pista si sono comportate in maniera egregia, vanno scaldate a dovere altrimenti il grip non è ottimale, difatti con l’R1 che ho usato la mattina presto sulla pista che ancora non conoscevo e quindi andavo cauto ho avuto qualche perdita di aderenza al posteriore mentre con la GSX1000R usata che era ormai quasi mezzogiorno erano incollate all’asfalto e scaricavano tutti i 180cv senza fare una piega.
Ho trovato le gomme molto svelte a scendere in piega ma anche stabili in rettilineo, l’anteriore ben piantato per terra anche nelle staccate più impegnative, un ottima gomme da usare in pista facilmente gestibile anche da chi come me non è un pilota ma solo un amatore.
Metzeler Sportec M5 INTERACT™
E’ il pneumatico supersport della gamma stradale, è studiato per un uso stradale sportivo ma permette di essere usato in pista con grande soddisfazione è il primo pneumatico per moto a 5 zone di tensione.
Le caratteristiche peculiari dichiarate da Meztzeler sono:
• Spiralatura in acciaio a tensionamento variabile (tecnologia InteractTM) a 5 zone differenziate: perfetto bilanciamento tra chilometraggio su lunghe percorrenze, potenziamento delle performance sportive su strada e precisione in piega.
• Mescole ad alto contenuto di silice, sapientemente combinate con speciali resine derivate da applicazioni pista: un mix efficace di performance sportive e sicurezza su bagnato.
• Intagli strategicamente posizionati: aumenta la flessibilità della gomma per una straordinaria sensazione di controllo in piega unitamente a un rapido raddrizzamento in uscita dalle curve e un puro piacere di guida
• Innovativi indicatori di piega posizionati sulla spalla del pneumatico posteriore per misurarne il massimo livello di utilizzo
Questa gomma ho avuto modo di testarla sia in pista che su strada, in pista l’ho provata su una Kawasaki ZX6R, è un’ottima gomma, si scalda subito e permette di osare quasi fosse una gomma da pista, con un 600 come il Kawa era possibile spalancare senza ritegno il gas senza perdere mai aderenza, la discesa in piega è veloce ed i cambi di direzione erano rotondi, una gomma veramente facile da usare e da portare al limite in pista, ti avvisa con anticipo delle eventuali perdite di aderenza e permette di correre ai ripari facilmente, una gomma sincera e molto performante, in pista con lo zx6r non mi ha fatto sentire la mancanza della K3 anzi mi ha permesso di osare molto di più perché riuscivo a capire esattamente cosa accadeva sotto di me. Su strada invece l’ho provata su una Yamaha FZ1 e anche qui si comporta egregiamente ottima tenuta e veloce nei cambi di direzione, solo in frenata se il “piRlota” è un asino che fa un PanicStop senza ABS in uscita di curva tende a perdere aderenza e ti sbatte per terra ma questa è un'altra storia di cui vi dico dopo e non è colpe della gomma ovviamente…
http://www.youtube.com/watch?v=sZJ9NB5vLS4&feature=player_profilepage
Metzeler ROADTEC Z8 INTERACT™
La gomma sport-touring di casa Metzeler, tanti km in sicurezza con una piacevolezza di guida su strada molto simile alle M5 di cui riprende il disegno, tanto che facevo fatica a riconoscere il tipo di gomma se non erano una vicina all’altra.
Le caratteristiche peculiari dichiarate da Meztzeler sono:
• Il profilo di nuova generazione insieme al nuovo disegno battistrada garantiscono la massima maneggevolezza, resa possibile dalla riduzione della forza da applicare allo sterzo, per una confidenza assoluta in ogni tipo di manovra.
• Aspetto nuovo e moderno: il disegno permette l'ottimizzazione delle proprietà elastiche della struttura, per ottenere il miglior contatto fra pneumatico e strada in tutte le condizioni.
• Le 3 zone di tensionamento (Tecnologia Interact™) garantiscono chilometraggio sul dritto e grip in piega.
• La nuova mescola con nano-particelle ad alto contenuto di silice migliora la prestazione e la sicurezza con tutte le condizioni meteorologiche.
Questo pneumatico l’ho provato su una Kawasaki Z750, mi e sembrato un bel passo avanti rispetto alle Z6 che avevo montato tempo fa, a suo tempo il cambio da M3 che usavo in estate a Z6 che montavo in inverno era più sensibile su strada, le Z6 erano molto più turistiche, rotonde, fin troppo, nella guida e le trovavo un po’ lente nelle curve, con le nuove ROADTEC Z8 INTERACT™ invece su strada non si avverte una grossa differenza, sono maneggevoli, scendono in piega senza sforzo e cambiano traiettoria senza quella sensazione di ritardo della manovra che sentivo in modo più marcato sulle Z6, le ho trovate un netto passo avanti rispetto al passato e molto più vicine come sensazione di guida alle Sportec M5.
Conclusione
Per il mio stile di guida Metzeler Sportec M5 INTERACT™ è la gomma perfetta, però ora, se facessi ancora i 35.000km all’anno di qualche tempo fa…, le ROADTEC Z8 INTERACT™ sarebbero un ottima alternativa, dal piacere di guida molto simile ma senza la necessità di dilapidare il patrimonio dal gommista per gli alti consumi di battistrada.
Mentre il Racetec K3 è il non plus ultra in pista e non c’è molto da aggiungere!
Note di “colore”, “dolore” e appunti di viaggio
Dopo le doverose impressioni sulle gomme che sono stato chiamato a provare vi racconto com’è andata la gita.
Partenza prevista il 30 Marzo alle ore 7,15, per evitare problemi mi sveglio alle 4,30 era già tutto pronto dalla sera prima quindi faccio colazione mi vesto e mi metto in auto che non sono ancora le 5.00 tra me e me penso “la Paullese sarà deserta e arrivo in un battibaleno!” Invece quel mercoledì si sono dati appuntamento tutti, nella notte hanno anche installato 2 nuovi semafori che creano traffico dove prima non c’era! Alla fine non riesco ad essere in aeroporto prima delle 6,15 e al banco del check-in mi dicono che non posso più caricare i bagagli!
Dopo varie trattative non riesco a risolvere la situazione e avviso la responsabile Metzeler che purtroppo ho perso il volo e sto tornando a casa con le pive nel sacco, ed una lacrimuccia che scende sul mio bel viso, ormai vedo sfumare questa ghiotta occasione… Invece lo staff Metzeler si mette in moto ed in meno di 1 ora mi riorganizzano il volo di andata e ritorno.
Avviso mia moglie che mi dice “Non andare è un segno del destino…” ed io: macchèdicimai!!! Ma figurati!!! Non diciamo cazzate!!! Io questa occasione non me la lascio scappare!!!”
Mi metto in volo con 7 ore di ritardo e raggiungo l’Hotel al 1,30 di notte, quando orami tutti dormono beati, la sveglia è fissata alle 7.00…
La mattina vengo accolto da tutti con “eccolo quello di Qde, dov’eri finito!” e via una serie di prese in giro… comunque mi integro nel gruppo e lo staff metzeler mi aggiorna su quello che è stato fatto la sera prima e quello che accadrà oggi che è il giorno clou, si va in pista a Cartagena e poi su strada nei dintorni per la prove delle gomme.
Vengo inserito nel gruppo che prova in pista la mattina, quindi arriviamo al circuito e ci infiliamo le tute, erano un paio d’anno che non la mettevo e mi sento un wurstel, si è ristretta a star ferma nell’armadio, io non capisco uno spende un sacco di soldi per una tuta in pelle professionale e poi a star li si stringe, mah…..
Comunque dopo un briefing su come si svolgerà il test e come funzione la pista di Cartagena la nostra guida, il sosia di Pedrosa ma simpatico ed altrettanto veloce, ci mostra per i primi giri dove mettere le ruote poi mette la 2° e sparisce all’orizzonte, io che sono su un R1 gommata K3 cerco di capire la pista che è molto tecnica, tante curve e saliscendi, una sorta di Mugello in piccolo, staccate in piega, curve da raccordare, pochi riferimenti per le staccate, inoltre una moto che data la cavalleria mi incute un po’ di timore reverenziale, le gomme fredde che ogni tanto mi avvertono che dare troppo gas in uscita di curva non è salutare alla fine esco dopo i primi 20 minuti che non ho capito una mazza ed ho un grosso punto di domanda in testa.
Al secondo turno mi fiondo sulla ZX6R gommata M5, meno cavalli gomme che vanno subito in temperatura così non mi devo preoccupare della moto ma solo della pista, ed effettivamente è la scelta giusta, lo gomme sono sincere e gestiscono i 120cv della ZX6R in maniera egregia, la moto è facile da guidare e tutto sommato entra ed esce dalle curva velocissima, paga pegno solo sul rettilineo dove vengo sverniciato facilmente dai 1000 ma li riprendo e passo tutti nella parte tortuosa, in questo modo capisco meglio la pista e riesco a girare su ritmi accettabili e con gran divertimento.
Per il terzo ed ultimo turno c’è anche una BMW S1000RR da provare, la moto mi fa sbavare, però una vocina dentro di me dice “sei venuto qui con la voglia matta di provare l’S1000RR ma hai perso l’aereo… potrebbe essere stato un segno, un avvertimento… lascia perdere fai un sacrificio e non provarla” così contro voglia e scaramanticamente ascolto la vocina e lascio le BMW ai miei colleghi che nonostante non siano BMWisti sono tutti entusiasti del S1000RR e se la contendono ad ogni turno ed io salgo sul GSX1000R gommato K3, quest’ultimo turno mi diverto veramente ormai conosco la pista, le K3 sono belle calde è l’ultimo turno entro e ci do’ il GAS e i 20 minuti di turno scorrono velocemente, troppo velocemente vedo già la bandiera che dice di rientrare, effettivamente il turno è finito prima perché un collega è scivolato proprio con la BMW, fortunatamente senza grossi danni se non un bello spavento e una temporanea perdita di memoria. Tra me e me penso, ho fatto bene a non provarla io, vedi che si è sdraiato, se l’avessi provata sarebbe toccato a me, ma ho rinunciato e mi sono salvato!
Dopo la pausa pranzo “ci tocca” il giro stradale, dopo la mattinata in pista non ho quasi voglia di andare su strada, fa caldo, la responsabile Metzeler ci obbliga comunque a vestirci da pista cosa di cui avrei fatto volentieri a meno, tanto su strada non ho voglia di correre, voglio godermi il panorama, ma le do’ ascolto.
Anche qui mantengo fede al mio impegno di non provare l’S1000RR e parto su una Z750 e mi faccio un po’ di km godendomi la strade piacevoli ed il fresco, ad un certo punto ci fermiamo per le foto di rito e prima di ripartire cambio moto e salgo su un FZ1, la moto non mi esalta, sospensioni un po’ troppo ballerine per i miei gusti, la forcella affonda troppo e molto velocemente, seguo il mio collega sulla S1000RR rimango affascinato dal quel codino, bella moto, guarda come danza, guarda che si avvicina, porca miseria si avvicina velocemente e troppo velocemente!!!! Frenaaaaaaaaa SBADABAMMM e mi ritrovo per terra dopo un bel po’ di rotolate… Non so cosa sia successo, forse ero distratto, forse ho aperto troppo in uscita di curva ed il mio collega meno, fatto sta che stavo per tamponarlo in pieno rettilineo, ho fatto una frenata da panico e la moto mi ha disarcionato rovinando a terra…
http://www.triumphchepassione.com/immagini/Metzeler-Cartagena-2011-TCP%20%2822%29.jpg
Mi è andata bene, tuta di pelle, casco shoei e protezioni varie e Santa Belinda (manager Metzeler) che mi ha obbligato e vestirmi di tutto punto , non ho subito danni, solo un po’ di contusioni. una leggera abrasione ad un braccio e l’orgoglio ferito di aver fatto un volo a 42 anni…
Alla fine era destino, non ho provato l’S1000RR per scaramanzia e son caduto con una FZ1 sarà il Dio delle mukke che si è adirato?
Comunque nonostante l’incidente è stato un evento molto, bello, ottimamente organizzato dallo staff Metzeler che non solo è composto da persone professionali e preparate, ma anche simpatiche disponibili e soprattutto Motociclisti veri, gente che in moto ci va in prima persona e che hanno la nostra stessa passione, inoltre è stata una piacevole conoscere i responsabili di altri forum simili a QdE con i quali si è creato un ottimo rapporto che potrebbe sfociare nel prossimo futuro in collaborazioni tra community.
Concludendo ringrazio Metzeler dell’opportunità offerta e faccio i miei complimenti al management che tra i primi si sta dimostrando attento al mondo internet ed alle community motociclistiche che lo popolano.