Visualizza la versione completa : Collisioni, colpa e cultura della sicurezza
Nel mio libro ho scritto questa frase, che è un po' il cardine della mia concezione della sicurezza:
"di solito un incidente è tutt’altro che imprevedibile, perché in realtà esso non è altro che la conseguenza di una catena di errori commessi da tutte le parti coinvolte, ivi compresa quella che secondo il Codice della strada avrebbe ragione."
Guardando questo video (http://tv.repubblica.it/copertina/brasile-investita-fa-un-volo-di-20-metri-salva/54233?video=&ref=HRESS-14), non ho potuto fare a meno di pensarci.
Quanti incidenti potremmo risparmiare, se la cultura della sicurezza fosse diffusa in tutta la popolazione?
Nel mio libro ho scritto questa frase, che è un po' il cardine della mia concezione della sicurezza:
"di solito un incidente è tutt’altro che imprevedibile, perché in realtà esso non è altro che la conseguenza di una catena di errori commessi da tutte le parti coinvolte, ivi compresa quella che secondo il Codice della strada avrebbe ragione."
Quanti incidenti potremmo risparmiare, se la cultura della sicurezza fosse diffusa in tutta la popolazione?
In effetti il video rappresenta l'esemplificazione del concetto che hai espresso ma la cultura della sicurezza è purtroppo molto scarsa e subordinata al mero rispetto delle regole/leggi che però da sole non garantiscono il mancato verificarsi d'incidenti.
AlexBull
06-10-2010, 21:32
Il tuo inciso è condivisibile: l'evento "imprevedibile" è estremamente raro, molti incidenti potrebbero essere evitati con la giusta attenzione alla strada, alle reazioni degli altri utenti, della moto, alle dinamiche del traffico...
Aspetti che le scuole guida non insegnano.
Avevo già visto il video: impressionante senza dubbio.
Ma la cosa più impressionante è che l'autista si sia fermato. Le (ns.) cronache quotidiane raccontano il contrario... il pirata di solito fugge.
Qui siamo in Brasile.
Ubriaco, incosciente, eppure umano.
Oggi in giro per le strade alluvionate la solita marea di "fenomeni" in maxiscooter che pretendono di sgasare nella fanghiglia tra ruspe, carriattrezzi e pedoni sfrattati dai marciapiedi impraticabili. Ne ho contati tre o quattro scivolati a causa dello strato di limo viscido. E' cosi difficile andar piano?
Caro Wotan...ogni evento è sempre il risultato di una serie di fattori!
Se questo concetto fosse ben presente nella testa della gente (sia nel bene che nel male) forse le cose andrebbero diversamente!
Nello specifico...tutti i giorni vediamo gente che se ne frega di tutto e di tutti....mamme alla guida con bambini privi di cintura e seggiolino che scorrazzano per la macchina mentre lei (una mamma dovrebbe tutelare i propri cuccioli!) è al telefono con l'amica....e magari si fuma anche una sigaretta!
Fin quando il livello è questo...potremo scrivere km di trattati e di manuali.....ma a mio avviso...certe persone meritano di sbatterci il muso!!
Il problema è che si fanno male anche altri.
Il problema è che si fanno male anche altri.
concordo pienamente...
il problema è che ormai sembra normale amministrazione il concetto "non nel mio giardino".
nel senso che va tutto bene finchè non ci tocca personalmente. poi allora giù a lamentarsi di questo...di quello..e di quell'altro....etc etc.
Se non ci sforziamo per primi a dare un esempio corretto, cosa si vuol pretendere poi dagli altri?
a volte sono il primo che si deve sforzare per fare le cose in un certo modo.
ma se non lo facessi, sentirei solo una vocina dentro che mi dice...PIRLA !;)
paolo66RE
07-10-2010, 18:18
Personalmente, quando si parla di sicurezza e di pelle, un po mi infastidisce l'assioma che vede la velocità determinare automaticamente incidenti, non sempre vero secondo me.
penso sia chiaramente una questione di contesto unito alla velocità.
in pista vengono meno certi imprevisti che sulla strada sono poi determinanti.
130 in autostrada sono una cosa. 130 in centro abitato tutto un altro paio di maniche...no? (questo è ovviamente scontato)
non è corretto fare una santa inquisizione alla "signora velocità"...
forse è piu corretto redarguire chi ne abusa in certi ambiti e in certi modi.....
tommygun
07-10-2010, 18:34
Infatti smettere di chiamarli "incidenti" sarebbe già un primo passo.
E non così irrilevante come potrebbe sembrare...
Eh. Vedo che hai studiato, bravo!
letterale
07-10-2010, 18:39
Tutto giusto, tutto corretto, tutto condivisibile.
Però, se io per primo non ho la sensibilità, l'attenzione, l'intelligenza di usare la strada con giudizio e responsabilità... se come genitore non ho la giusta autorevolezza per educare i miei figli ad una guida prudente... se l'educazione stradale scolastica viene percepita come perdita di tempo... se la repressione degli organi preposti viene travisata in oppressione... se l'ente preposto non manutenziona... se la segnaletica stradale marcisce... e intanto faccio danni per strada, che MI succede?
Ho l'impressione che una inversione di tendenza nell'utente medio della strada sia un difficile cammino da percorrere, in quanto la mentalità comune, alimentata anche da decenni di incentivo ai consumi, è che chiunque sia in grado di acquistare un auto/motoveicolo è autorizzato a circolare. Quindi la patente non è da conseguire ma è un diritto. E l'automobile di conseguenza. Sensibilità e giudizio si vanno spesso a far benedire quando il principio è che una volta in strada le persone si arrogano il diritto di pensare che la ragione è sempre dalla loro parte, e che, giusto per fare un esempio, il ritardo di cinque minuti è più deleterio di un sorpasso azzardato per evitarlo. Se in più ci mettiamo lo scarsissimo senso civico che storicamente ci contraddistingue, e che ci spinge a prendere come metro di paragone chi si comporta peggio, quindi il "se lo fa lui perchè non posso farlo io" ecco fatto.
Facendo un po' di chilometri qua e là, non so perchè, ma io mi sento sempre un po' più sicuro nelle strade degli altri paesi europei....
Il problema va comunque inserito in un più ampio contesto.....la sindrome di onnipotenza......che vive all'interno di parecchia gente......della serie "Io voglio...Io posso"... Se questo atteggiamento, che si manifesta in mille situazioni diverse ma secondo lo stesso principio, lo riportiamo sull'argomento qui trattato, ci si accorge perchè alcuni soggetti a bordo di una moto o di un qualsiasi altro mezzo, si trasformano in un esseri privi di ogni ritegno ed altamente icuranti che, oltre a loro, in giro ci sono migliaia e migliaia di altre persone!!
Certo Wotan...il problema è che, purtroppo, spesso ci rimettonoanche altri utenti!!
motortradeo
10-10-2010, 18:57
ritengo di essere un motocicliasta molto corretto, ma ogni tanto qualche rischio me lo prendo anche perchè il contesto o la realtà moto è diverso da quando si è in macchina o altro....
è una dimensione che nel bene o nel male ci espone a qualche pericolo in più
comunque usiamo la testa e non solo per coprirla col casco!!!!!! ;)
Agente Smith
10-10-2010, 19:13
mi rimetto a Gioele Dix.
che,anche se fa della satira nelle sue gheg in:"l'automobilista sempre incazzato",un fondo di verità,c'è!
fastfreddy
20-01-2011, 22:18
Finché la patente la regaleranno nelle patatine, la vedo dura riuscire a diffondere il concetto di sicurezza...
Fin'ora ho avuto la fortuna di non "subire" le disattenzioni altrui e per esperienza personale posso dire che i rischi più grandi che ho corso sono dipesi tutti da miei errori e/o sottovalutazioni del pericolo ...per esempio il classico sorpasso azzardato, svolta su pavé bagnato fatta con disinvoltura, eccessiva foga nella guida (magari mentre sperimento i limiti della moto), disattenzione (che pure capita nonostante segua da sempre l'idea di pensare al peggio), stanchezza...
Dopo tanti anni di moto, dopo centinaia di migliaia di km in macchina, durante l'ultima uscita non ho visto uno di quei @azzo di dossi di plastica della 3M ...preso a velocità eccessiva con un bel saltino della moto ...non poteva portare a una caduta ma sta di fatto che la minkiata prima o poi ci scappa sempre...
Devo senz'altro imparare a interessarmi di più alla moto ...mi fido troppo delle condizioni del mio mezzo che ipotizzo sempre adeguate ...quando prendo la moto ho talmente voglia di mettermi alla guida che non faccio nemmeno un veloce controllo visivo ...sì, do un'occhiata ma mi rendo conto che non basta per accorgersi di eventuali problemi :confused:
Non si finisce mai di imparare...
Certo Claudio, ho letto ed apprezzato molto il tuo libro.
Se gli utenti della strada soltanto provassero a mettere in pratica quei consigli sono sicuro che il numero di vittime della strada si ridurrebbe drasticamente.
Però c'è da considerare un fatto: noi abbiamo la passione, quindi certi "approfondimenti" li leggiamo volentieri e magari li mettiamo in pratica.
La maggioranza degli automobilisti non hanno un minimo di passione per la guida ed una scarsa consapevolezza: per loro credo sia mooolto difficoltoso leggere e recepire i concetti espressi nel tuo libro. Voglio dire che in questi casi sia necessaria una divulgazione della sicurezza stradale più "popolare", magati in TV.
Ovviamente le mie sono considerazioni fatte ad istinto, giusto per dire...;)
E' un pezzo che studio come andare a rompere le scatole agli automobilisti. TV? Riviste? Un libro dedicato a loro? Vedremo.
Certo è che dopo aver visto guidare gli svizzeri in montagna d'inverno, viene da pensare che da noi il problema andrebbe affrontato alla radice, cioè nelle scuole guida. Utopia.
fastfreddy
21-01-2011, 19:47
E' un pezzo che studio come andare a rompere le scatole agli automobilisti. TV? Riviste? Un libro dedicato a loro?
Quello che vuoi...basta che ci metti in mezzo un pò di figa :lol:
Sicuramente funzionerebbe meglio! :lol:
Il problema è la quasi certezza di impunità per la gran parte dei comportamenti scorretti.
L'educazione è fatta di convincimento razionale, esempio e correzione.
Il convincimento non può derivare certo dal vedere che il furbo ci guadagna quasi sempre senza rimetterci quasi mai (per incidente a suo danno o "correzione"). L'esempio, peraltro e visto quanto precede, sono sempre in meno a darlo.
Il tuo filmato mi ha suscitato alcune riflessioni:
1) L’investitore stava telefonando o stava cercando qualcosa sotto al cruscotto o stava dormendo… Non solo ha investito la persona ma per un millimetro non prendeva addirittura l’auto. Quello non stava proprio guardando dove andava…. Sembra la scena di un film di un investimento volontario
2) La signora stava passeggiando tranquillamente quasi sulla carreggiata. E’ una cosa che non mi piace. Sarà che la moto mi ha insegnato a non fidarmi di nessuno e a tenere sempre sotto controllo quello che mi succede attorno, ma camminare sentendo le auto che arrivano da dietro fidando che non mi centrino non mi piace. Molto spesso vado a prendere il caffè con un collega e dobbiamo percorrere tratti di strada con traffico veicolare. Questo collega ama camminare in mezzo alla strada, ha scarsa attenzione per il traffico e spesso ho dovuto avvertirlo di auto che stavano sopraggiungendo. Io non capisco il motivo di questo comportamento e preferisco camminare sul marciapiede o in zone riservate al transito pedonale. Se la signora avesse avuto questa accortezza non sarebbe finita su youtube e forse se la sarebbe cavata con l’auto demolita dal coglione che guidava dormendo.
Concordo con il fatto che tutti dovremmo puntare sulla cultura della sicurezza ma allo stato attuale mi sembra un discorso utopistico o di possibile realizzazione solo a lunghissimo termine (generazioni, sempre che non peggioriamo invece che migliorare)
Di sicuro e immediato vantaggio sarebbe invece per ciascuno la cultura della “propria incolumità personale”. Io lo intendo come “comportamento o guida difensiva”. Inizia appunto semplicemente con evitare di camminare dove transitano altri veicoli o di farlo con accortezza.
In moto cerco sempre di prevedere le possibili manovre di chi mi sta attorno, indipendentemente dagli indicatori di direzione che per quanto mi riguarda sono di utilità prossima allo zero.
Da un posto dove può uscire un’auto facilmente uscirà, cerco di passare al largo.
Se arrivo all’incrocio con il semaforo verde un’occhiata dall’altra parte ce la butto ugualmente.
Se posso agevolare le manovre degli altri utenti della strada lo faccio, in genere questo riduce la possibilità di conflitti.
Non do mai per scontato che l’altro mi abbia visto e faccio una manovra solo se l’altro non può fare nulla che possa danneggiarmi. Transito contromano (fuori dalle strisce di mezzaria) come tutti i motociclisti ma solo se non proviene nessuno in senso opposto. Molti scuteristi pretendono che siano gli altri a dargli spazio ma talvolta qualcuno telefona o dorme o si imbrana o non ha spazio per scostarsi o….ecc ecc
Quando incontro qualcuno dalla guida incerta ed imprevedibile aspetto il momento opportuno che non possa far danni e me lo tolgo. Inutile suonare o incazzarsi, se è imbranato probabilmente sentendosi incalzato peggiorerà.
L’applicazione di queste regolette e tante altre come queste unita all’accortezza di non infilarsi volontariamente in situazioni che possano facilmente degenerare possono rendere l’uso della strada un’attività non così pericolosa come le statistiche inducono a pensare.
Urca! Hai letto il mio libro? :lol:
mangiafuoco
31-01-2011, 17:59
Quanti incidenti potremmo risparmiare, se la cultura della sicurezza fosse diffusa in tutta la popolazione?
Concetto universalmente valido. Pensa anche agli incidenti sul lavoro.
A volte non riesco proprio a capire la gente.
Ho avuto per un pezzo a che fare con i cantieri, e ho notato che molto spesso le norme vengono disattese dagli stessi lavoratori, nonostante siano pensate per la loro sicurezza.
Credo che i responsabili debbano avere il pugno di ferro su quest'argomento.
Lo stesso dovrebbero fare le forze dell'ordine su strada. Cominciamo a multare sistematicamente chi cammina in mezzo alla strada, chi guida distratto dalla radio o dal telefonino o troppo veloce o senza dare la precedenza ai pedoni sulle strisce, e vediamo quanti continueranno a farlo.
fastfreddy
31-01-2011, 18:39
Wotan ...perfettamente d'accordo, ma il problema è che in questo paese poco serio in generale si fa sempre la figura dei pirla (e quindi non si viene presi sul serio) a essere inflessibili e civili nel particolare ...essere tedeschi in Italia, oltre a rovinarti la vita, non serve a una mazza :(
Ti quoto, Fast. Purtroppo.
Qualcuno si permette il lusso di essere diverso (almeno in parte). Ogni lusso si paga.
Lo so bene.
In realtà, è stupido credere di non poter fare nulla: basterebbe che ognuno badasse a fare la sua parte, e tutto andrebbe per il meglio, e sono convinto che basterebbe essere anche solo una parte della popolazione - consistente, certo, ma sempre una parte - per innescare un circolo virtuoso.
Ieri 6 pattuglie tra Civitavecchia e Grosseto.
Quelle fanno prima.
Urca! Hai letto il mio libro? :lol:
Avevo letto il primo e, come sai, sostanzialmente ero d'accordo con quanto scrivevi. In fondo penso che chi sia sopravvissuto alla moto per un certo tempo, specie se usandola nel traffico cittadino, abbia acquisito quei meccanismi di autodifesa che aiutano a sopravvivere.
Fondamentalmente io e te, nonostante sovente sembra che siamo in antitesi, la pensiamo allo stesso modo. Unica differenza è che io ritengo che l'uomo sapiens debba essere artefice principale della propria incolumità e che debba perseguirla con il raziocinio e non raccomandandosi ad artifizi esterni, che per altro possono migliorarla ma non certo garantirla.
Sostanzialmente una differenza marginale.
Altro punto che trattavi sul tuo primo libro e sul quale non sarò mai d'accordo è l'annosa questione del carico sulle pedane in curva, argomento che considero una leggenda metropolitana tanto cara ai motociclisti perchè ha tanto sapore di pilota professionista ma che non ha nessun riscontro nei principi della fisica, che sono, alla fine, quelli che governano il movimento della moto.
Il secondo non l'ho letto.
Ciao.
fastfreddy
01-02-2011, 13:10
@yoghi ...a cosa ti riferisci parlando del carico sulle pedane? ...per far sterzare la moto? ...perché di questo si parla nel libro, se non ricordo male
Altro punto che trattavi sul tuo primo libro e sul quale non sarò mai d'accordo è l'annosa questione del carico sulle pedane in curva, argomento che considero una leggenda metropolitana tanto cara ai motociclisti perchè ha tanto sapore di pilota professionista ma che non ha nessun riscontro nei principi della fisica, che sono, alla fine, quelli che governano il movimento della moto.
Ciao Aldo!
Guarda, fino a qualche anno fa la pensavo come te, poi ho cominciato a studiare a fondo la fisica e il comportamento della moto e ho scoperto perché questa cosa funziona.
Premere su una pedana significa, in realtà, spostare lateralmente il punto di applicazione del peso corporeo sulla moto, e funziona davvero.
Caso estremo: se ti alzi in piedi su entrambe le pedane e a un certo punto sollevi un piede, l'assetto della moto cambia bruscamente e la moto tende a inclinarsi - in modo molto evidente se è leggera, assai meno se è un'LT - e quindi a curvare dal lato dell'appoggio.
Questo avviene, perché tutto il peso del corpo viene caricato lateralmente rispetto al piano di mezzeria della moto, e ciò accade, in misura più o meno ridotta, anche semplicemente premendo un piede sulla pedana, senza sollevare l'altro.
Da quando ho capito questa cosa, riesco a far curvare senza problemi la moto senza mani - ovviamente con diametri di sterzata abbastanza elevati.
Il secondo non l'ho letto.Cambia poco, è solo leggermente rivisto in alcuni punti (uno dei quali è proprio questo! :lol:).
...Premere su una pedana significa, in realtà, spostare lateralmente il punto di applicazione del peso corporeo sulla moto, e funziona davvero.......
Su quest'argomento ho gia intrattenuto una discussione su Fazeritalia da arrivare a mandarsi le buste di antrace via e-mail :lol: mi guardo bene da iniziare di nuovo, anche perchè un argomento così tecnico richiederebbe una discussione "di persona". Se un giorno dovessimo incontrarci ne riparleremo....;)
Hahahahaha! Ma allora ci provi gusto! :lol:
Tu intanto fai la prova che ho detto sopra: mettiti in piedi e solleva un piede dalla pedana. ;)
Su moto molto piccole, la prova è ancora più semplice, perché si può fare sul cavalletto, e la moto cade!
fastfreddy
01-02-2011, 14:23
...beh, l'antrace risparmiatemelo :lol: , però io ho messo in pratica il consiglio e ho riscontrato quanto detto da Wotan ...certo non curvi solo per la pressione sulla pedana interna, ma che sia coadiuvante alla manovra è certo ...forse non è una tecnica del tutto ortodossa (francamente non ci avevo mai pensato), ma qualcosa fa ...soprattutto se ti accorgi di essere largo è utile per correggere leggermente all'ultimo istante senza doversi scomporre sulla moto
...Tu intanto fai la prova che ho detto sopra: mettiti in piedi e solleva un piede dalla pedana. ;....!
Io mi diletto anche con un po' di trial. So bene quali siano le reazioni della moto a seconda del carico sulle pedane, in particolare su una leggerissima moto da trial, e so che posso andare in giro in piedi tenendo (ad esempio) il piede destro sulla pedana sinistra e il piede sinistro fuori della moto (a sinistra quindi con tutto il peso del corpo sulla pedana sinistra) e la moto va dritta, se il baricentro resta comunque centrato sulla moto.
Visto che mi ci tiri dentro, tu immagina questo:
1) Sei in piedi sul pavimento. Gambe leggermente divaricate a larghezza pedane. Carico distribuito su entrambi i piedi. Di scatto, senza spostare il baricentro, sollevi un piede da terra. Evidentemente cadrai dal lato del piede che hai sollevato.
2) Stessa cosa sulla moto. stai andando in rettilineo, in piedi sulle pedane baricentro centrato senza tenere il manubrio per non correggere sul manubrio lo sbilanciamento del corpo. Solleva di scatto il piede sinistro. Avrai un transitorio durante il quale la moto per il carico sulla pedana destra piegherà effettivamente a destra ma tu contemporaneamente, come se fossi sul pavimento, ti ribalterai a sinistra. Il transitorio sarà molto breve e dall'esito poco piacevole e non assomiglierà affatto ad una curva.
Per evitare che succeda l'indesiderato, e mantenere il baricentro centrato, dovrai alzare il piede sinistro tenendo il manubrio con le braccia ma così facendo trasferirai il carico del piede sinistro sul manubrio sinistro mantenendo di fatto invariato il carico e la traiettoria.
Se invece abbini al trasferimento di peso sulle pedane uno spostamento laterale del baricentro la moto inizierà a curvare ma questo non dipenderà dal peso sulle pedane ma unicamente dallo spostamento del baricentro.
E questo è quanto voglio dimostrare. E' lo spostamento del baricentro che produce la curva non il carico sulle pedane, spostamento di baricentro ottenibile spostando all'interno il culo come i piloti in pista o il busto come faccio io (senza bisogno di caricare le pedane)
Inoltre la fisica dice che una moto può eseguire una curva solo se il baricentro si trova all'interno della curva e contrasta la forza centrifuga che, altrimenti, farebbe ribaltare la moto all'esterno della curva. Esattamente come se, andando dritto (a bassa velocità per considerare irrilevante l'effetto giroscopico delle ruote) girassi di colpo il manubrio a sinistra. La moto cadrebbe a destra.
Quindi quello che voglio sostenere è che sia lo spostamento del baricentro rispetto alla moto a produrre la curva. Che poi gli istruttori dei corsi cerchino di indurre nell'allievo, tramite l'effetto placebo del caricare la pedana, l'effetto reale di far spostare il peso del corpo all'interno per riuscire ad ottenere quella spinta sulla pedena mi può trovare d'accordo, specialmente perchè, finchè non se ne è capito a fondo l'utilità, il portare il peso all'interno della curva è una sensazione innaturale e antiistintiva.
Certo che è il baricentro della moto che la fa curvare (controsterzo a parte, ovviamente)!
Il punto è che premendo forte sulla pedana induci uno spostamento molto più evidente che spostando solo il busto, tutto qui.
Ah! OK! perchè i destinatari dell'antrace volevano sostenere che si potesse fare una curva senza spostare il baricentro del complesso moto pilota all'interno della curva.... :lol::lol::lol:
...scusa se ti ho paragonato....:lol::lol::lol: ...ma questo argomento mi fa sempre rizzare i capelli....:lol::lol::lol:
Non ti preoccupare. Immagino il livello di certi "teorici". :lol:
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