Visualizza la versione completa : Diga del Vajont (BL)
SEVENRED
19-06-2010, 20:49
Un consiglio per chi visita il funesto luogo della Diga del Vajont, non fermatevi solo al primo parcheggio dopo la diga (salendo da Longarone) che incontrate sulla dx, da quel punto vedete solo la diga ma non vi rendete conto della massa di montagna che è scesa sul bacino d'acqua, proseguite per altri 500/600 mt. e troverete il bivio sulla sx che porta al paesino di Casso, da li avrete una visione più totale di quella che è stata la catastrofe del Vajont
Ci sono passato un paio di mesi dopo il fattaccio......quello che era rimasto me lo ricordo ancora!
Hai ragione,bisogna salire a casso,per poi magari dopo scendere al lago di Barcis,ma questo lo sanno tutti....ciao!
Concordo con Sevenred. Io mi ero sempre fermata al parcheggio e da lì la vista non è totale, invece salendo al paesino di Casso si ha la visione completa della frana.
mototour
22-06-2010, 14:10
Ecco c'è sempre il pirla di turno, il Vajont non é na sagra paesana .................
Concordo. C'ero pochi giorni fa e si stringe il cuore a vedere ciò che è successo, le lapidi di chi è morto mentre era sulla diga, le case ancora disabitate di Erto, il pensiero di duemila persone cancellate in una sola notte.
Ho visto, provando vergogna per lei, una signora che si faceva fotografare dal marito con la diga sullo sfondo e con espressione sorridente. Avrei voluto dirle che quello è un monumento di morte e che c'era poco da sorridere ma solo da riflettere sull'avidità di denaro dell'uomo (come citato su una lapide davanti alla chiesetta a lato della diga) che è stata la causa principale della tragedia.
Leggetevi "Sulla pelle viva" di Tina Merlin.
Supermukkard
22-06-2010, 14:29
ehm..solo una precisazione.
la diga è già in provincia di pordenone e non belluno :)
Una cosa che sanno in pochi è che si può vedere la diga da sotto: prima di salire i tornanti subito dopo il ponte girate a destra e fermatevi sul ponticello che sovrasta il torrente.
Alla Vs. sinistra potrete vedere la diga da una prospettiva diversa
http://www.panoramio.com/photo/25836260
nestor97
22-06-2010, 19:49
ehm..solo una precisazione.
la diga è già in provincia di pordenone e non belluno :)
Sei sicuro ??? Io ho sempre pensato che fosse nel comune di Longarone e quindi provincia di BL....:confused:
mototour
23-06-2010, 16:30
A Erto mi hanno detto che proprio la diga segna il confine dei due comuni.....
feromone
23-06-2010, 18:00
Sei sicuro ??? Io ho sempre pensato che fosse nel comune di Longarone e quindi provincia di BL....:confused:
Friuli Venezia Giulia....la diga del Vajont è in provincia di Pordenone.
La vicinanza con Longarone trae in inganno, ma trattasi della regione Friuli e non del Veneto.
http://www.cartinegeografiche.eu/cartina_geografica_veneto_mappa.htm
1100 Gs for ever
SEVENRED
24-06-2010, 13:16
Concordo. C'ero pochi giorni fa e si stringe il cuore a vedere ciò che è successo, le lapidi di chi è morto mentre era sulla diga, le case ancora disabitate di Erto, il pensiero di duemila persone cancellate in una sola notte.
Ho visto, provando vergogna per lei, una signora che si faceva fotografare dal marito con la diga sullo sfondo e con espressione sorridente. Avrei voluto dirle che quello è un monumento di morte e che c'era poco da sorridere ma solo da riflettere sull'avidità di denaro dell'uomo (come citato su una lapide davanti alla chiesetta a lato della diga) che è stata la causa principale della tragedia.
Leggetevi "Sulla pelle viva" di Tina Merlin.
Purtroppo in molti (tanti) vanno a visitare la diga solo per dire " anch'io ho visto la diga " si fanno le foto mangiano un panino e poi via di corsa, non rendendosi conto di ciò che stato veramente il Vajont, io purtroppo ho perso dei parenti ed è forse per questo che la vedo in altro modo, nel mio primo post volevo suggerire di vederla sotto un'altra prospettiva ed per questo che suggerivo di vederla dal paesino di Casso, ma a qualcuno non interessa ........
Poi si va a Claut a pranzo!
mototour
24-06-2010, 14:27
per questo che la vedo in altro modo, nel mio primo post volevo suggerire di vederla sotto un'altra prospettiva ed per questo che suggerivo di vederla dal paesino di Casso, ma a qualcuno non interessa ........
Anch'io la vedo nel tuo stesso modo Seven, non sono stato a Casso ma anche ad Erto si coglie molto bene il senso della tragedia.
Per questo nella mia pagina su FB ho fatto solo due foto a due scritte sulle mura delle case ma nessuna né della diga né delle lapidi, quelle rimangono nella mente.
feromone
24-06-2010, 15:16
Purtroppo in molti (tanti) ..... non rendendosi conto di ciò che stato veramente il Vajont, io ....nel mio primo post volevo suggerire di vederla sotto un'altra prospettiva ed per questo che suggerivo di vederla dal paesino di Casso, ma a qualcuno non interessa ........
Io ho visto per la prima volta la Diga del Vajont a 43 anni; ho preso parte alla visita guidata, ho ascoltato attentamente la guida insieme ai mie figli e successivamente ho visitato Casso e Erto come da loro suggerito.
Ho anche guardato il tratto di monte franato dalla prospettiva da te suggerita precedentemente e ....devo dire la verità, la cosa che mi ha più impressionato, è stato guardare la città di Longarone dal muro della diga.
La cittadina poteva essere toccata con la mano e la gola su cui sorge la diga, sembrava prendere la mira su di lei.
A quella vista ho sentito un brivido, non oso pensare a quel giorno e a quelle povere persone.
1100 Gs for ever - 09/10/1963
dove dormire in zona nella provincia di PN?
Cosa si mangia di buono a Claut?
tra un paio di settimane ci andrò col moroso e se avete suggerimenti son bene accetti
2 settimane sono passato da Erto, faccio spesso mi piace molto quella valle, e chi mi becco che passa la strada e monta su un furgone col pianale dietro? Mauro Corona, sempre per chi lo conosce....
brontolo
24-06-2010, 16:45
Era sobrio?
Beh visto che montava sull' autocarro guidando spero proprio di si' ma se hai letto anche tu i libri non e' un grosso blocco per lui il bere :lol:
dove dormire in zona nella provincia di PN?
Cosa si mangia di buono a Claut?
tra un paio di settimane ci andrò col moroso e se avete suggerimenti son bene accetti
Prova qua è sul lago di Barcis http://www.agripiandeitass.it/
A Erto mi hanno detto che proprio la diga segna il confine dei due comuni.....
è evidente anche da googlemap che la diga è ampiamente già in friuli v.g.
feromone
24-06-2010, 19:06
Beh! proprio ampiamente no......ci sarà un chilometro al confine con il Veneto.
1100 Gs for ever
Beh! proprio ampiamente no......ci sarà un chilometro al confine con il Veneto.
1100 Gs for ever
la diga sarà spessa 10 metri, è a un km dal confine... direi ampiamente in friuli quindi!! no? :lol:
comunque... ci son stato oggi, ad Casso e ad Erto anche... è impressionante, tutto! :(
marco paolini ha raccontato la vicenda del vajont lo ha fatto direttamente da quei luoghi rendendo il racconto tragicamente agghiacciante insomma per chi vuol saperne di più..
http://www.youtube.com/watch?v=x9O4XcdMgpE
Claudio Piccolo
25-08-2010, 22:34
...l'ho visto in diretta per televisione, parecchi anni fa, l'ha fatta di sera, alla stessa ora della tragedia, alla luce dei fari e quando, allo stesso preciso minuto di quel giorno, ha descritto la frana che veniva giù, e pareva di vederla e di sentirla...gli spettatori piangevano...e anche io...
e non eri l'unico... anch'io vidi quella trasmissione e tutto ebbe un senso assai diverso tutte le volte che sono stato li dopo quel racconto
Ho avuto l'onore di lavorare con Marco proprio in quel periodo, quella sera c'ero anch'io, sulla diga. Consiglio anch'io il libro della Merlin (da cui lo spettacolo di Paolini attinge molto) citato nel post 5, per chi volesse saperne un pò di più.
mi permetto di andare leggermente ot: di paolini un altro spettacolo che merita esser visto è dello stesso tenero di quello precedentemente indicato è la storia di ustica. per chi non l'avesse visto
http://www.youtube.com/watch?v=noSbFI5QaJ0
sempre ot questo genere teatrale credo nasca dal caso pinelli trattato da dario fo (inserisco la parte 1 con la presentazione della storia fatta dal figlio)
http://www.youtube.com/watch?v=HEjt8DXYYu0&feature=PlayList&p=4889544E1FF7E8A7&index=0&playnext=1
Ho approfittato anch'io di questo 3d per rivedere materiale video di quella tragedia, non senza brividi.
Alcuni filmati erano per me inediti: il pensiero è ritornato a quando la maestra di terza elementare il giorno dopo ci spiegò cosa era successo.
Un consiglio per chi visita il funesto luogo della Diga del Vajont, non fermatevi solo al primo parcheggio dopo la diga (salendo da Longarone) che incontrate sulla dx, da quel punto vedete solo la diga ma non vi rendete conto della massa di montagna che è scesa sul bacino d'acqua, proseguite per altri 500/600 mt. e troverete il bivio sulla sx che porta al paesino di Casso, da li avrete una visione più totale di quella che è stata la catastrofe del Vajont
anche sulla dx c'è una stradina che fa rendere conto della massa di terra staccatasi dal Toc, impressionante
Claudio Piccolo
26-08-2010, 18:03
...e pensare che l'ho sempre solo vista dalla strada di Longarone quella diga, ormai inoffensiva ma sempre tremenda a vedersi. Mi riprometto di andarci quest'autunno.
Claudio Piccolo
26-08-2010, 18:48
come chiusa...chiuderanno l'accesso alla diga, ma la diga stessa, i paesi, la frana, ciò che resta del lago si vedrà ugualmente credo.
Ho avuto la fortuna di visionare i progetti della Sade (quelli originali di Semenza), e una raccolta che rappresenta tutta l'idrografia ed i progetti originali di quei tempi di tutta quella zona.
Per chi piace "l'archeologia ingegneristica" posso dire solo una cosa: SPLENDIDI!
Dopo averli "studiati" per un annetto sono andato per la prima volta là, e ci sono rimasto un paio di giorni, andando sù e giù anche dall'altra parte (il mio lavoro mi permetteva di avere le chiavi per accedere ovunque).
Ecco, anche io dopo quei due giorni ho visto la diga sotto un altra angolazione ...
Devo però dire che la diga non è la causa della tragedia, infatti ha retto limitando (diciamo così) ulteriori danni.
La colpa, e lo si capisce bene sia da Paolini che dal libro da cui ha tratto il suo racconto, è di alcune persone, che non hanno mai pagato il loro errore.
Suggerisco di contattare anche la proloco di Longarone che ha prodotto un bel DVD con alcuni filmati (mai visti in Rete od in TV) originali di quel gruppo di lavoro (io l'ho acqusitato una decina di anni fà, ma credo sia ancora disponibile).
Ultima cosa, "grazie" agli incentivi sulle fonti rinnovabili, c'è un progetto per recuperare parte del salto (infatti tutt'ora c'è un laghetto là sotto) ...
Claudio Piccolo
26-08-2010, 19:10
[QUOTE=andrew1;5056593]
Devo però dire che la diga non è la causa della tragedia, infatti ha retto limitando (diciamo così) ulteriori danni.
QUOTE]
...certo...è vero...ed è quasi incredibile che abbia potuto resistere a quella botta inimmaginabile.
forse perchè l'acqua l'ha scavalcata, successe una cosa simile a tesero con la tragedia di stava. A tesero c'è il ponte stradale sul quale si affianca a monte un ponte romano che tenne la botta dell'onda di acqua e fango che scavalcò e salvò il ponte nuovo almeno così mi è stato raccontato
Scusa ma aggiungo che mi fà schifo solo pensare che tutti dicono che è la diga l'assassina.
E' come dire che le automobili ammazzano. E' chi ci stà sopra che è un killer, mica l'automobile o chi l'ha progettata.
Ma in questi anni mai NESSUNO ha spiegato BENE cosa è successo e di chi è la colpa ... anzi, mi risulta che ci sia ancora un premio a venezia intitolato ad uno dei colpevoli ...
come chiusa...chiuderanno l'accesso alla diga, ma la diga stessa, i paesi, la frana, ciò che resta del lago si vedrà ugualmente credo.
Credi benissimo!
La strada statale 251 che passa accanto alla diga, per Erto e Casso e poi porta fino al lago di Barcis è infatti sempre aperta.
E' preclusa la possibilità di fare la visita guidata alla diga ma in alternativa si può percorrere la strada sterrata che passa sopra la frana.
Claudio Piccolo
27-08-2010, 13:49
...ah ecco....
robertag
27-08-2010, 20:52
avendo dei parenti vicini al Nevegal (il marito di mia cugina ha perso il padre sulla diga essendo uno dei custodi) sono stato parecchie volte sui luoghi della tragedia, compreso il cimitero di Fortogna vicino Longarone, dove riposano le vittime e ogni volta mi commuovo e non riesco a controllare qualche lacrima...
il programma di Paolini ha portato nelle case dei più e soprattutto con un ottica diversa e, proprio per questo, più giusta questa immane tragedia dai risvolti economici/politici vergognosi che sono, o quanto meno erano(?), l'emblema del fare italiano...questo almeno il mio parere.
ma volendo approfondire ancor di più gli intrallazzi tra politici, autorità e faccendieri che c'erano "sotto" la custruzione "a tutti i costi" della diga, allora la più alta del mondo, bisogna seguire il consiglio di mototour leggendovi "Sulla pelle viva" di Tina Merlin.
sono circa 180 pp. e, anche se trattato un argomento così triste, sono avvincenti e di facile lettura...
ma volendo approfondire ancor di più gli intrallazzi tra politici, autorità e faccendieri che c'erano "sotto" la custruzione "a tutti i costi" della diga
Il problema maggiore è stata la sopraelevazione approvata in seguito, probabilmente se ciò non avveniva ora eravamo fieri diquell'opera ingegneristica.
O forse no.
Segnalo anche a pochi km da là la diga di RAVEDIS (http://www.progettodighe.it/main/le-dighe/article/ravedis)
Biemmevuo
28-08-2010, 15:51
Il problema maggiore è che in tutte le facoltà di Geologia viene presa come esempio di dove NON fare una diga! Sopraelevazione o no....la montagna ha strati rocciosi a franappoggio...e sinceramente io là sotto non c'avrei fatto nemmeno un pollaio...figurarsi una diga! :(
Segnalo anche a pochi km da là la diga di RAVEDIS (http://www.progettodighe.it/main/le-dighe/article/ravedis)
Mi hai fatto venire in mente che ho visitato anche la diga di Val Gallina (http://www.progettodighe.it/main/le-dighe/article/val-gallina), una decina di km a sud del Vajont, alle spalle della centrale di Soverzene.
La strada per arrivarci è un budello intagliato nella roccia, molto suggestivo! ;)
Nel link è spiegata la strada per arrivarci.
mototour
29-08-2010, 08:41
"Sulla pelle viva" di Tina Merlin.
sono circa 180 pp. e, anche se trattato un argomento così triste, sono avvincenti e di facile lettura...
Il problema è che la Merlin scriveva su un certo giornale e si sa che purtroppo anche se scrivi una cosa giusta, se il giornale dove lo scrivi è "sbagliato" (considerate il clima politico di allora...), non viene preso nella dovuta considerazione anzi viene addirittura osteggiato tanto è vero che la Merlin finì sotto processo e fu assolta.
Succede ancor oggi, non è politica e non ne voglio fare qui ma solo una considerazione di buon senso su fatti accaduti.
feromone
29-08-2010, 08:59
Dal Vajont partono a cadenza oraria delle visite guidate; io ne ho fatte diverse (amici che volevano vedere il luogo) e la più interessante è stata quella svolta in compagnia di un signore che ha vissuto la tragedia sulla sua pelle (non per sentito dire o studiata sui libri).
Il suo racconto non si è fermato alla sola tragedia vissuta in quella giornata, ma anche sui dieci anni successivi e sulle pressioni ricevute.....un esempio?
Gli abitanti di Erto che non hanno voluto abbandonare il loro paese, sono stati lasciati per 10 anni privi di corrente elettrica.
1100 Gs for ever
robertag
29-08-2010, 11:17
Il problema è che la Merlin scriveva su un certo giornale e si sa che purtroppo anche se scrivi una cosa giusta, se il giornale dove lo scrivi è "sbagliato" (considerate il clima politico di allora...), non viene preso nella dovuta considerazione anzi viene addirittura osteggiato tanto è vero che la Merlin finì sotto processo e fu assolta.
Succede ancor oggi, non è politica e non ne voglio fare qui ma solo una considerazione di buon senso su fatti accaduti.
il giornale era "l'unità" ed è vero quello che dici...
nel contempo però,"il gazzettino", il quotidiano più letto in veneto, all'epoca, era di proprietà della SADE; guarda un pò!...
questo comunque è l'esempio di come ignoranza e pregiudizi politici distolgano l'attenzione del cittadino dai veri problemi che lo riguardano, privandolo di obbiettività e quindi di una giusta valutazione dei fatti...
qualcuno ha ricordato che esiste ancora un premio intitolato ad un personaggio legato alla tragedia del Vajont... beh, credo che si tratti della "coppa Volpi", uno dei premi del festival del cinema di venezia.
il Giuseppe Volpi, conte di misurata, è stato il fondatore della SADE non chè maggiore azionista della stessa e di altre 18 socetà idroelettriche e non solo tra le quali anche Galileo...
prima fascista, per ottenere la licenza di costruzione della diga, poi dopo l'8 settembre, "partigiano aiutando il CLN per "ripulirsi" politicamente, poi democristano per, a questo punto, ovvie ragioni... un bel personaggio insomma.
va come si pesca in diga!
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