Visualizza la versione completa : Il colosso Kawasaki.
Luponero
31-05-2010, 23:35
Le moto sono solo un piccolo passatempo.
Direi affascinante.
http://www.khi.co.jp/index_e.html
"kawasaki heavy industries" infatti quando avevo la z1000 era fatta tutta in acciaio, si vedeva e soprattutto! però tra le giapponesi sono le uniche che considero, mi sembran le uniche, diciamo, da maschio
varamukk
01-06-2010, 01:08
motoseghe e decespugliatori..?
era pure la fabbrica degli ZERO!
molte case hanno origini (per kawa poi è anche presente)diverse,per prima bmw con l'aeronautica(da lì il boxer),ducati elettronica(componenti,rasoi,macc foto......)
IlMaglio
01-06-2010, 07:58
.. e delle navi da guerra ..
era pure la fabbrica degli ZERO!
Secondo me lo Zero lo faceva la Mitsubishi, la Kawa faceva un altro ottimo aereo , l' Hien con motore tedesco Daimler Benz.
drummer62
01-06-2010, 08:41
Confermo, lo Zero era Mitsubishi.
motoseghe e decespugliatori..?
bhè, li fa anche honda , oltre ai rasaerba. :)
http://shop.rebellino.it/c138/cc37/m1/rasaerba-a-scoppio-honda.html
ciao
bissio
highline76
01-06-2010, 08:48
lasciate perdere i giapponesi, che le cose le sanno fare...........
e non pensiamo che la tecnologia tedesca sia superiore di quella giapponese, perchè sarebbe un grosso errore !!!!
La Kawa fa anche i macina caffè ed i fon per signora, da alcuni anni ha creato una divisione solo per le moto, ed i risultati a livello di "confezione" si stanno vedendo.
prima le moto le costruivano in una "stanzetta" tra una nave e l'altra vantando comunque sempre dei primati prestazionali, un po meno per le finiture a la qualità.
GRANDE KAWA grande serietà senza fronzoli
bhè, li fa anche honda , oltre ai rasaerba. :)
e se continua di questo passo, penso, che fra poco costruirà solo quelli.:lol:
Andando a naso, solo per restare nella produzione di aerei Kawasaki della 2^ G.M.
Caccia: Ki-10, KI-28, Ki-45 Toryu, Ki-60, Ki-61 Hien, Ki-64, Ki-96, Ki-100, Ki-102, Ki-108, N1k Kiofu / Shiden Kay, Ki-102.
Bombardieri: Ki-32, Ki-48, Ki-49 Doryu.
Trasporto: Ki-56, Ki-57, Ki-59
http://immagini.p2pforum.it/out.php/i15258_husqvarna.jpg
Papà Pig
01-06-2010, 09:17
http://www.bachecaannunci.it/adpics/frigo_1495.jpg
http://www.attrezzigiardino.it/media/catalog/product/cache/1/image/5e06319eda06f020e43594a9c230972d/h/u/husqvarna-346-xp.jpg
boh, che c'è di strano? quasi tutte le industrie si sono cimentate a costruire gli oggetti più disparati:lol:
http://www.cvam-advanced-riders.co.uk/images/uploaded/Articles/BrianP_R1200ST/BMW1200ST%20front03.JPG
saveriomaraia
01-06-2010, 09:56
Tipico delle aziende orientali. Una volta che hanno capito come si produce si allargano in tutti i settori che gli capita a tiro. Anche hyundai yamaha sono colossi pluridivisionali.
Quello che non mi aspettavo è questo:
http://www.macchinepercucireonline.it/macchine-da-cucire-husqvarna-elettroniche.htm?gclid=CI2O95Kz_qECFQGT3wod6yYiEw
o.t. come si fa a inserire un'immagine?
drummer62
01-06-2010, 10:13
Per la serie "E' nato prima l'uovo o la gallina?", la Yamaha Motor Company è nata da un scorporo dalla Yamaha Corporation, fabbrica di strumenti musicali.
Ancora oggi, la fabbrica di moto paga royalties a quella degli strumenti musicali :rolleyes:
IlMaglio
01-06-2010, 11:45
Kawasaky è innanzitutto un colosso della siderurgia e delle costruzioni navali.
Kawasaky è la più "aristocratica" fra le 4 grandi jap .. anche se la più piccola, ma solo per il settore moto ... Nel 1878 Shozo Kawasaki fonda a Tokyo il cantiere navale Kawasaki Tsukiji
Certo, oggi non si decanta l'apporto di Kawasaky all'armamento del Giappone per la II Guerra mondiale ... un po' come fa pure BMW ....
Mario Smiriglio
01-06-2010, 11:55
era pure la fabbrica degli ZERO!
Non era la Mitsubishi?
chuckbird
01-06-2010, 11:58
Che Kawasaki fosse l'ennesimo produttore di macchine movimento terra mi è nuovo.
Ma praticamente quasi tutti i colossi nipponici hanno estensioni relative all'industria pesante.
Vedi Samsung, Hitachi e compagnia bella...
1Muschio1
01-06-2010, 12:14
... mahhh mi viene un dubbio .. non era la Mitsubishi a fare lo ZERO???
Mario Smiriglio
01-06-2010, 12:18
... mahhh mi viene un dubbio .. non era la Mitsubishi a fare lo ZERO???
Temo che glielo abbiamo detto in duemila!!
:lol::lol::lol::lol::lol:
Rotfl
http://i49.tinypic.com/245hn44.jpg
1Muschio1
01-06-2010, 12:28
... Mario Temo ankio! HAHAHAHA! ;)
Rotfl
la ducati ha cominciato a fare moto nell'immediato dopoguerra per riconversione (come tante altre aziende sopratutto aeronautiche), ma prima della guerra, tra le due mondiali era una industria assolutamente di avanguardia mondiale nella elettrotecnica e altri settori, in cui deteneva centinaia di brevetti.
tra l'altro fabbrica modello con avanzatissimo welfare per le maestranze!
Tutt'oggi la ducati elettronica pur separata totalmente dalla ducati meccanica , e' leader per esempio nei condensatori usati in elettrotecnica.
Ad andare a studiar la storia dei marchi spesso si fanno scoperte veramenete affascinanti.
QUelli orientali per esempio hanno di solito la caratteristica di avere miriadi di settori di interesse e non essere monotematiche come di solito in europa.
Io avevo una telecamera hitachi e un giorno ho visto un impianto siderurgico della stessa marca....per non parlare di yamaha, strumenti musicali (i tre diapason del marchio...),racchette da tennis, moto...
Vabbè!
Però lo Zero lo ha fatto la Mitsubishi!
Mi sembra giusto ribadirlo!
wildweasel
01-06-2010, 16:25
Però lo Zero lo ha fatto la Mitsubishi!
Mitsubishi progettò lo Zero e ne produsse 3879 macchine, per l'esattezza.
Ma anche Sasebo, Hitachi e Nakajima. Quest'ultima ne sfornò ben 6215.
Le moto sono solo un piccolo passatempo.
Ci piazzano i nuovi assunti per fargli fare le ossa, poi quando hanno un po' di esperienza li mettono a fare le cose serie ;)
se poi dobbiamo dirla tutta lo zero non era un gran che' ,si e' creato una piccola leggenda perche' si scontrava con i caccia americani obsoleti come i curtiss p40 (le famose tigri volanti gia' vecchie ), ma se avesse dovuto vedersela con uno spitfire, un me109 o un fw190 se la sarebbe passata male.Infatti appena gli americani si son svegliati e han tirato fuori caccia di nuova generazione (il mustang per esempio)lo zero si e' trovato in ben seria difficolta'....
vado a memoria, ma so che qui ci sono veri appassionati esperti che potran confermare...
Gianburrasca
01-06-2010, 16:51
.Infatti appena gli americani si son svegliati e han tirato fuori caccia di nuova generazione (il mustang per esempio)lo zero si e' trovato in ben seria difficolta'....
vado a memoria, ma so che qui ci sono veri appassionati esperti che potran confermare...
vero...
ma è anche vero che con la capacità produttiva che avevano, gli americani avrebbero vinto anche col P40... magari facendone un milione...
vedi Sherman-Panther nei carri...
Vecchia storia quella dello Zero o meglio A6M Rei-sen come da denominazione ufficiale , come al solito ai vincitori per esaltare le proprie gesta serve che il nemico sembri piu' capace di quello che e' effettivamente , anche in questo caso la storiografia ufficiale USA ha esaltato le gesta dello Zero , trascurando di scrivere che le macchine di nuova produzione USA erano in madrepatria e nei primi tempi lo Zero si e' trovato ad affrontare Caccia di vecchia generazione tipo il P 26 Peashooter (letteralmente Sparapiselli ) presente in buon numero sulle basi delle Filippine, gia con i P 40 dell'AVG in Cina lo Zero iniziava a perdere la superiorita' . Superiorita' persa definitivamente quando e' arrivata la nuova generazione di Caccia USA con i suoi addestrati piloti e in momento lo Zero ha praticamente cessato di essere una minaccia concreta dimostrando i suoi limiti (vedi nessuna protezione per i piloti e fragilita' dell'insieme ) , limiti che erano ben conosciuti allo Stato Maggiore della Marina del Sol Levante , il Giappone non aveva una aeronautica indipendente e quindi i reparti Aerei Marina ed Esercito erano in fortissima competizione tra loro con pochissimi modelli di Aerei in comune , ma a cui non riuscirono a mettere riparo che attorno al 1943 , ma diciamo che ormai la fase di espansione del Giappone era finita e stava cominciando , quella che gli storiografi chiamano "Fase di rflusso della marea " .
Confermo, lo Zero era Mitsubishi.
Vero vero, stavo pensando a Mitsubishi :(
Papà Pig
01-06-2010, 17:01
Kawasaky è innanzitutto un colosso della siderurgia e delle costruzioni navali.
Kawasaky è la più "aristocratica" fra le 4 grandi jap .. anche se la più piccola, ma solo per il settore moto ...
KawasakY con la Y???
Ma che sono?
I pezzotti cinesi?
wildweasel
01-06-2010, 17:19
gia con i P 40 dell'AVG in Cina lo Zero iniziava a perdere la superiorita'
Il P-40, rispetto allo Zero, era un mattone. Solo che quando gli americani impararono che gli scontri con i giapponesi andavano impostati evitando il combattimento manovrato, allora le cose cominciarono a andare un po' meno bene per i giapponesi.
E' un po' come l'eterna storia del Gs vs Carotone... :lol:
wildweasel
01-06-2010, 17:28
Infatti appena gli americani si son svegliati e han tirato fuori caccia di nuova generazione (il mustang per esempio)lo zero si e' trovato in ben seria difficolta'....
E quando i giapponesi si son svegliati e hanno tirato fuori caccia di nuova generazione come il Kawasaki Ki-100, gli americani ringraziarono che ormai le capacità industriali del sol Levante erano praticamente azzerate.
Il Ki-100 era perfettamente in grado di misurarsi con Mustang e Corsair.
Il P-40, rispetto allo Zero, era un mattone. Solo che quando gli americani impararono che gli scontri con i giapponesi andavano impostati evitando il combattimento manovrato, allora le cose cominciarono a andare un po' meno bene per i giapponesi.
E' un po' come l'eterna storia del Gs vs Carotone... :lol:
Pero' una raffica delle 12.7 del P 40 buttava giu' uno Zero , invece se uno Zero voleva abbattere un P 40 di raffiche ne doveva sparare almeno 10 volte di piu' ........... idem nello scontro con i Grumman F4F come ben descritto da Saburo Sakai nel suo libro di memorie ecco il passo riportato da Wikipedia :
“ I had full confidence in my ability to destroy the Grumman and decided to finish off the enemy fighter with only my 7.7 mm machine guns. I turned the 20mm. cannon switch to the 'off' position, and closed in. For some strange reason, even after I had poured about five or six hundred rounds of ammunition directly into the Grumman , the airplane did not fall, but kept on flying! I thought this very odd—it had never happened before—and closed the distance between the two airplanes until I could almost reach out and touch the Grumman. To my surprise, the Grumman's rudder and tail were torn to shreds, looking like an old torn piece of rag. With his plane in such condition, no wonder the pilot was unable to continue fighting! A Zero which had taken that many bullets would have been a ball of fire by now.[11]
wildweasel
01-06-2010, 21:35
Le 7,7 avevano un senso quando gli aerei venivano fatti in "tubi e tela", ma già dalla seconda metà degli anni 30 le capacità balistiche di queste armi di piccolo calibro cominciarono a dimostrarsi insufficienti. Se ne accorsero sia gli inglesi (che prima arrivarono a montare fino a 12 (!!!) armi da 7,7 sugli Hurricane, ma passarono ben presto ai 20 mm), sia i tedeschi (che sui caccia abbinarono sempre le 7,9 con calibri ben più robusti) e sia gli italiani (le cui Safat da 12,7 erano devastanti, bastava un solo colpo a segno del loro munizionamento esplosivo per buttar giù un caccia avversario).
Penso quindi che il buon Saburo abbia tratto i dovuti insegnamenti dall'episodio raccontato. :-o
Ma se vogliamo estrapolare un insegnamento di carattere generale da questo discorso, forse possiamo dire che "l'eccessivo frazionamento è inutile". Vedasi gli esempi della Benelli Sei 750/900, della Honda CBX1000, della Kawasaki Z1300. :cool:
se non sbaglio lessi tempo fa che
suzuki cominciò l'impero con le macchina da cucire
kawasaki colosso non direi le aziende colosso in giappone sono queste:
http://picasaweb.google.it/LUKINOjesolobeach/TokyoOsaka02#5477905232909066642
nell'ultima riga il peso in % che hanno nel listino del topix.
... Superiorita' persa definitivamente quando e' arrivata la nuova generazione di Caccia USA con i suoi addestrati piloti e in momento lo Zero ha praticamente cessato di essere una minaccia concreta dimostrando i suoi limiti (vedi nessuna protezione per i piloti e fragilita' dell'insieme ...
Era più veloce ed agile di molti aerei avversari perchè fatto di legno e tela, ma così fragile e facile all'incendio che veniva chiamato "fiammifero volante", bastava una piccola raffica e andava bello arrosto in un attimo.
Negli ultimi mesi di guerra veniva semplicemente messo in mano ai piloti più giovani e inesperti, imbottito d'esplosivo e usato in massa negli attacchi kamikaze.
Berghemrrader
02-06-2010, 01:13
se poi dobbiamo dirla tutta lo zero non era un gran che'
Probabilmente lo sapevano anche alla Mitsubishi (correggetemi se sbaglio costruttore...) perchè altrimenti lo avrebbero chiamato 10 e lode e non Zero... :lol:
IlMaglio
02-06-2010, 08:38
Kawasaki Steel Corporation
Employees: 18,128
Sales: ¥1.11 trillion (US$8.17 billion)
Stock Index: Tokyo Osaka Nagoya Sapporo Niigata Kyoto
Incorporated: 1950
Among the world's top steel producers is Kawasaki Steel Corporation, ranked third among Japan's producers of raw steel
branchen
02-06-2010, 09:00
kawasaki colosso non direi le aziende colosso in giappone sono queste:
http://picasaweb.google.it/LUKINOjesolobeach/TokyoOsaka02#5477905232909066642
nell'ultima riga il peso in % che hanno nel listino del topix.
Mi aspettavo di trovarci Panasonic (Matsushita), invece non c'è...
Dogwalker
02-06-2010, 09:50
Considerazioni sparse.
Lo Zero era un aereo adatto al combattimento manovrato, e totalmente inadatto al "power fight" (tattica dello yo-yo), in quanto fragile in picchiata (le larghe superfici di comando, utili nel combattimento manovrato a bassa velocità, diventavano immanovrabili ad alta velocità, e la velocità terminale, prima del cedimento strutturale, era bassa).
Per contrastarlo efficacemente agli americani bastò comprenderne i limiti e, soprattutto, surclassarlo per numero.
Il caccia più vittorioso della guerra del Pacifico infatti non fu una meraviglia tecnlogica, ma il vecchio F4F Wildcat.
Il confronto con gli aerei impiegati sul teatro europeo deve tenere conto delle caratteristiche del teatro bellico. La guerra del pacifico venne combattuta soprattutto da aerei imbarcati, che dovevano essere dotati di lunga autonomia. La maggior parte degli aerei "europei" sarebbero stati inutili, perchè dotati di autonomia troppo scarsa, e/o impossibili da lanciare da una portaerei. All'inizio della IIGM il caccia imbarcato inglese era il biplano Gloster Gladiator, sostituito poi dal biposto Fairey Fulmar (difficilmente un miglioramento).
Quando si parla di generazioni di aerei, bisogna distinguere la data di messa in servizio dal momento in cui ce ne erano effettivamente abbastanza esemplari in aria per avere effetto sugli eventi bellici. Il P40 era la prima linea di volo americana in Europa ancora nella primavera del 1943.
DogW
wildweasel
02-06-2010, 11:32
Considerazioni sparse.
Il GS è una maxi-enduro adatta al fettucciato stretto, e totalmente inadatta ai grandi raids africani (andamento jump-jump), in quanto fragile in atterraggio dai salti (il sistema telelever, utile negli improvvisi cambiamenti di direzione a bassa velocità, diventa totalmente inaffidabile a velocità elevate poiché arriva facilmente a fondo corsa).
Per contrastare efficacemente il GS nella Dakar, agli austriaci bastò comprenderne i limiti e, soprattutto, surclassarlo per numero.
La moto più vittoriosa sui grandi raids africani infatti non fu una meraviglia teutonica ma il vecchio LC8.
Il confronto con le moto impiegate sul teatro europeo deve tener conto delle caratteristiche dei passi alpini. I raids africani venivano condotti soprattutto con moto dalla larghissima autonomia, e la maggior parte delle monocilindriche europee da regolarità sarebbero state inutili, perché dotate di autonomia troppo scarsa nonché impossibili da condurre per un dentista. All'inizio degli anni 70 la tipica moto da enduro era lo Stornello Scrambler, seguita dalla Ducati Scrambler (difficilmente un miglioramento).
Quando si parla di generazioni di maxienduro, bisogna distinguere la data di presentazione ufficiale dal momento in cui ce ne erano effettivamente abbastanza esemplari sulle strade di montagna per avere effetto sull'immagine del marchio. Il GS di ghisa era la prima linea in Europa ancora nella primavera del 2004.
wildweasel
02-06-2010, 11:33
Il P40 era la prima linea di volo americana in Europa ancora nella primavera del 1943.
E pure il P-39.
Con sommo gaudio dei piloti della Regia... :cool:
Dogwalker
02-06-2010, 11:42
Il gaudio fu molto minore quando furono loro a doverli pilotare.
Il P39 riuscì ad uccidere il miglior asso italiano ed il miglior asso francese.
Non in combattimento.
Morirono entrambi per piantate al motore mentre lo pilotavano.
DogW
mi ricordavo bene sulla competenza di qualche qdeista ,l'argomento aerei della guerra saltuariamente salta fuori,e' sempre bellissimo!
Dogwalker
03-06-2010, 23:11
Allora si può continuare. :)
wildweasel aveva accennato al Kawasaki Ki-100.
Il Kawasaki Ki-100 era una rimotorizzazione, a motore radiale, approntata negli ultimi mesi di guerra, del Ki-61 "Hien" (rondine), unico caccia giapponese con motore in linea raffreddato a liquido.
Il Ki-61 era un ottimo caccia per caratteristiche di volo, ma era funestato da problemi di affidabilità del motore, perchè i giapponesi non riuscirono mai a far funzionare bene la loro versione, costruita su licenza, del motore tedesco DB 601.
Gli americani soprannominarono questo aereo "Tony", tipico nome italoamericano, perchè, nei loro primi incontri, si convinsero che fosse una copia giapponese del Macchi C.202 (anch'esso spinto dal DB 601), o addirittura lo stesso caccia esportato.
La somiglianza è, in effetti, impressionante, ma i giapponesi, per progettarlo, erano in realtà partiti da un paio di Bf 109 ottenuti dalla Germania.
Le modifiche che i giapponesi fecero per "migliorare" il progetto tedesco, per un curioso fenomeno di "convergenza evolutiva", crearono un aereo praticamente identico a quello italiano. Persino il profilo alare scelto era lo stesso, diverso da quello dei Messerschmitt, così come erano uguali il carrello largo, il radiatore a cassetta... e identico era l'armamento.
DogW
wildweasel
03-06-2010, 23:58
Poc'anzi si parlava di P.39 e P.40... una cosa che molti non sanno è che effettivamente questi due aerei, l'uno ormai del tutto obsoleto e l'altro una vera e propria bara volante, rappresentarono sino all'armistizio dell'8 settembre 1943 (ma anche oltre) la prima linea di volo americana sui cieli italiani, quando invece già la Regia aveva cominciato a ricevere primi Macchi C.205 e stava per mettere in linea il Fiat G.55 e il Reggiane Re.2005. Ma per contrastare "one-to-one" un caccia italiano della serie 5, ci volevano macchine della classe di Hellcat e Corsair (US Navy) o P.47 e P.51 (US Army). Il Mustang e il Thunderbolt però si videro solo ad armistizio già abbondantemente concluso.
Tutto ciò mise costantemente la Regia Aeronautica in condizioni di netta superiorità tecnologica nei confronti dei caccia americani. Il P.40 equivaleva grosso modo al Macchi C.200 (nel '43 ormai fuori linea da tempo), e il P.39, secondo le parole di uno dei suoi stessi collaudatori, era adatto solo per "lente, larghe virate a bassa quota" ed era totalmente inadatto a qualsiasi tipo di acrobazia essendo facile allo stallo delle superfici orizzontali posteriori e alla conseguente vite irrecuperabile. Per non parlare del suo motore Allison (peraltro stretto parente del motore del P.40), di scarsissima affidabilità.
In merito all'Allison, c'è da dire che esso rappresentò anche la prima motorizzazione del Mustang, che infatti nelle prime versioni era un vero chiodo nonostante la sua raffinatissima aerodinamica e che diventò l'eccellente aereo che conosciamo solo quando venne rimotorizzato con il Rolls Royce Merlin.
Gli americani, sostanzialmente, diedero il meglio di sé nella tecnologia dei motori aerodinamici solo con le configurazioni radiali di Wright e di Pratt & Whitney, e poterono permettersi di farlo essenzialmente (a differenza della nostra siderurgia) perché avevano la possibilità di utilizzare leghe ad altissima resistenza nei componenti meccanici, perché potevano utilizzare benzine ad altissimo numero di ottano, e perché - beati loro - avevano anche la possibilità economica nonché logistica di revisionare/sostituire i motori a intervalli di manutenzione cortissimi (anche 24-30 ore di funzionamento fra un ciclo di revisione e un altro).
Questi fattori diedero agli americani la possibilità di sfornare motori di potenza (2000 cv e oltre) e di complessità (sino a 18 cilindri su 2 stelle) che noi semplicemente nemmeno ci sognavamo, visto che il massimo che potemmo montare sui nostri caccia furono i 12 cilindri lineari Daimler-Benz da 1400-1500 cv, che nei lotti costruiti su licenza in Italia non è che fossero poi granché... :(
Dal punto di vista delle cellule, invece, l'industria aeronautica italiana fece sempre bella figura nei confronti di quella a stelle e strisce, visto che in fin dei conti l'unico vero clamoroso bidone che mettemmo in campo fu lo sciagurato Breda Ba.88, mentre la lista degli strafalcioni statunitensi è alquanto più lunga: il P.39 e il Brewster Buffalo sono solo due esempi.
Ma se proprio vogliamo dirla tutta, anche nella produzione motociclistica in Europa a quell'epoca non si aveva nulla da invidiare agli americani... :)
E del P38 nessuno dice nulla? :)
Se non erro con quello eliminarono Yamamoto!
wgian1956
04-06-2010, 06:06
Ricordi di Gioventu' ..........:lol:
Dogwalker
04-06-2010, 10:55
E del P38 nessuno dice nulla? :)
Un grande aereo, tra l'altro anche lui motorizzato Allison.
Dimostra che i problemi motoristici del P39 non erano tanto dovuti al motore in sè, che era robusto, quanto al compressore volumetrico a trascinamento meccanico, che i comandi pretesero perchè non si fidavano del turbo, che era stato sviluppato proprio per quel motore. Il P38 aveva il turbo ed era affidabilissimo. Alcuni piloti, giocando con le manette, riuscivano anche a renderlo agile, anche se questo era certamente più difficile che con i monomotori. Aveva solo due difetti.
Il primo: "a damned big ass". L'aereo era grande, ed era praticamente tutto bersaglio utile (motori, serbatoi, cabina, tubazioni importanti). Dove colpivi, colpivi bene.
Il secondo, era molto costoso. Venne sostituito dal P51 nei compiti di scorta, nonostante le statistiche dimostrassero che il P38 garantiva percentuali di sopravvivenza migliori ai piloti, perchè il P51 costava meno.
DogW
dogwalker e anche wildweasel, siccome l'argomento mi ha sempre interessato molto, ma vedo che ne sapete a pacchi piu' di me, c'e' qualche link interessante da segnalare?
E del P38 nessuno dice nulla? :)
Se non erro con quello eliminarono Yamamoto!
Di un P-38 Lightning posseggo una manciata di bossoli da 12,7, caddero ancora fumanti e roventi sulle teste di mio nonno e mio padre allora ragazzino che assistettero ad un classico “strafing” contro un camion tedesco all’ingresso del mio paese, Bandito di Bra (CN). Passò a volo radente sulla nostra vigna in collina, arrivò alle loro spalle e prima di sentirlo videro il camion letteralmente sparire nella polvere (altro che i classici binari da impatto dei proiettili come si vede nei film), sembrava fosse passato un aratro che segò letteralmente la strada. Da allora si ricorda nettamente la curiosa forma dell’aereo “simile ad un giogo per i buoi, splendente come il sole”, due fusoliere tenute da una grande ala e da un lungo alettone. Fece un altro passaggio per controllare, poi lo videro chiaramente attaccare lo scalo ferroviario di Cavallermaggiore, sganciando “due o tre ghiande”.
Due bossoli li uso ancora come rubinetti per spillare il vino dal tino.
Il Veleggiatore
04-06-2010, 11:47
ah, il mitico ing. takao horie...
http://www.motociclismo.it/edisport/moto/motociclismor2.nsf/gd/Kawasaki-Mach-III-500-1-Introduzione
Dogwalker
04-06-2010, 12:25
dogwalker e anche wildweasel, siccome l'argomento mi ha sempre interessato molto, ma vedo che ne sapete a pacchi piu' di me, c'e' qualche link interessante da segnalare?
Troppi. L'argomento ha talmente tanti appassionati che i siti sono divisi per pezzettini di informazione. C'è quello che tratta delle versioni del Bf 109, quello che tratta del motore Allison, quello che ha belle foto, quello che ha i dati di volo dello Spitfire, quello che ha i commenti dei piloti, quello che parla della carburazione del P51... Dirne uno che dia una visione "comprensiva" è molto difficile.
DogW
A completamento c'e' da dire che anche gli Americani ebbero i loro bei problemi con i motori Radiali , basti pensare la lunga serie di incendi dei motori radiali R Wright R-3350 Duplex Cyclone , incendi che ritardarano la messa in servizio del B 29 e che ne accompagnarono la Vita operativa . Sul resto considerate che il motore Fiat A.74 (montato su tutta la prima serie di caccia con la quale l'italia entro' in guerra , CR -42/Macci Castoldi 200 , Fiat G50) era una evoluzione del motore Pratt & Whitney R-1535 Twin Wasp di cui Fiat aveva ottenuto la licenza di costruzione . E che come scritto sopra per avere un motore decente tocco' chiedere la licenza di costruzione ai Tedeschi il DB 601 (prodotto dall'Alfa Romeo con il nome di RA 1000 RC.41 )
Secondo me il DB601 centra poco sulla serie 2 (identificata proprio dal DB602), vedi macchi Mc 202
wildweasel
04-06-2010, 17:06
c'e' qualche link interessante da segnalare?
In rete ce n'è un fracco.
Se sei interessato a guardare delle belle foto storiche, dai un'occhiata qui:
http://www.finn.it/regia/
Un sito a carattere divulgativo abbastanza interessante è:
http://www.aviastar.org/index2.html
Un sito italiano che ogni tanto vado a vedere è:
http://www.aereimilitari.org/
perché ha anche un forum su cui qualche volta si possono leggere interventi di gente "del mestiere".
A livello di forum, comunque, potrei segnalarti qualcosa di un po' più specifico (è in inglese):
http://www.ww2aircraft.net/forum/
:)
wildweasel
04-06-2010, 17:18
Un grande aereo, tra l'altro anche lui motorizzato Allison.
Sì, interessante esercizio di tecnologia che riuscì a non essere fine a sé stesso ma diede buona prova sul campo.
Quando penso al P.38 non posso fare a meno di paragonarlo a quello che può certamente essere definito il suo vero contraltare britannico: non il Westland Whirlwind ma il De Havilland Mosquito, che probabilmente era anche superiore al P.38 in termini di prestazioni pure (del resto montava, anzi, era "costruito intorno" a 2 Rolls Royce Merlin) ma che arrivò a livelli di eccellenza partendo da presupposti progettuali completamente diversi da quelli del bitrave Lockheed.
tommygun
04-06-2010, 18:14
La Kawasaki fa anche "cazzatine" come questa:
http://image.sportrider.com/f/9088462+w750+st0/146_0711_12_z+kawasaki_heavy_industries+huge_tunne l_machine.jpg
Sì, interessante esercizio di tecnologia che riuscì a non essere fine a sé stesso ma diede buona prova sul campo.
Quando penso al P.38 non posso fare a meno di paragonarlo a quello che può certamente essere definito il suo vero contraltare britannico: non il Westland Whirlwind ma il De Havilland Mosquito, che probabilmente era anche superiore al P.38 in termini di prestazioni pure (del resto montava, anzi, era "costruito intorno" a 2 Rolls Royce Merlin) ma che arrivò a livelli di eccellenza partendo da presupposti progettuali completamente diversi da quelli del bitrave Lockheed.
Il paragone Mosquito / P 38 non regge.
Ti sei mai chiesto perche' le scorte le faceva il P 38?
Sono 2 aerei completamente diversi, uno un caccia pesante ,l'altro ,il Mosquito, un bombardiere leggero con la predilezione alla ricognizione o al bombardamento di precisione .
Ho visto entrambi in due musei diversi , il Mosquito 15 gg. fa al Raf Museum di Hendon (Londra) e la differenza si nota .
Flying*D
04-06-2010, 22:10
Per la serie "E' nato prima l'uovo o la gallina?", la Yamaha Motor Company è nata da un scorporo dalla Yamaha Corporation, fabbrica di strumenti musicali.
Ancora oggi, la fabbrica di moto paga royalties a quella degli strumenti musicali :rolleyes:
be' non la chiamano la casa dei 3 diapason per caso..
http://www.quattrotempi.com/wp-content/uploads/2009/12/logo_yamaha1.jpg
:lol::lol:
La Kawasaki fa anche "cazzatine" come questa:
o questa
http://shipsandharbours.com.s3.amazonaws.com/528.jpg
wildweasel
04-06-2010, 22:34
Il paragone Mosquito / P 38 non regge.
Beh, il P.38 nacque come pattugliatore e caccia di scorta e in effetti venne utilizzato soprattutto in questo ruolo, vista la sua notevole autonomia e la configurazione bimotore che lo rendevano molto adatto al teatro operativo del Pacifico ove all'U.S. Army faceva molto comodo poter volare a lungo partendo da basi a terra e disporre di due motori nel caso che uno piantasse.
Comunque il P.38 venne proficuamente utilizzato anche come fotoricognitore d'alta quota (versione F-5) e secondariamente anche come cacciabombardiere leggero.
Il Mosquito, peraltro, nato come bombardiere veloce per sostituire il Blenheim, fu talmente indovinato che dimostrò di poter svolgere perfettamente una gran quantità di missioni: bombardamento veloce (talmente veloce che per stargli dietro ci voleva un Me.262, anche i Fw.190 facevano fatica), ricognizione d'alta quota (e anche lì per beccarlo ci voleva qualcosa come il Ta.152), caccia notturna (4 cannoni da 20 mm, 4 mtg. da 7,7 e un radar ne facevano un'arma letale contro i bombardieri tedeschi), appoggio tattico con razzi e bombe.
Inoltre aveva un carico alare molto basso, quindi se la cavava bene anche nel combattimento manovrato: saliva rapido e virava stretto come uno Spitfire Mk.9, e alle basse quote accelerava anche meglio dello Spit. E scusate se è poco. :!:
In conclusione, possiamo dire che il Mosquito fu il primo esempio veramente riuscito di aereo multiruolo.
Il GS Adventure della R.A.F., se vogliamo... :lol:
Penso quindi che, se il paragone fra il P.38 e il Mosquito non regge, è solo perché l'aereo della Lockheed non poteva competere con quello della De Havilland né in prestazioni pure né in versatilità d'uso.
MA se non ricordo male il Mosquito era di compensato?
La Kawasaki fa anche "cazzatine" come questa:
http://image.sportrider.com/f/9088462+w750+st0/146_0711_12_z+kawasaki_heavy_industries+huge_tunne l_machine.jpg
pensa come sarebbe brutta con il boxer........
Luponero
05-06-2010, 00:27
Aerei Kawasaki con specifiche tecniche, dal 1932.
http://www.aviastar.org/air/japan/a_kawasaki.php
Luponero
05-06-2010, 00:29
E anche l'ultimo bestione che ha preso il volo il 26/01/2010.
Lunghezza 43,90 m
Apertura alare 44,40 m
Altezza 14,20 m
Superficie alare m²
Peso a vuoto 60.800 kg
Peso max al decollo 141,400 kg
http://www.youtube.com/watch?v=pXrLLFPFLFU
Dogwalker
05-06-2010, 02:19
Secondo me il DB601 centra poco sulla serie 2 (identificata proprio dal DB602), vedi macchi Mc 202
Il C.202, come il Reggiane 2001, aveva il DB 601, o meglio l'Alfa Romeo R.A.1000 R.C.41. “Monsone”, che era la sua costruzione su licenza.
La numerazione dipende dal fatto che il Macchi C.201 (costruito in un solo prototipo) era il C.200 rimotorizzato con il radiale Fiat A.76 da 1000 cavalli.
DogW
Dogwalker
05-06-2010, 02:25
MA se non ricordo male il Mosquito era di compensato?
Non a caso è rimasto noto il soprannome di "wooden wonder".
Non era l'unico. Anche il bombardiere Cant Z.1007 ed il caccia SAI Ambrosini 207 erano di legno e compensato, così come di compensato erano le ali dell'SM79.
DogW
Non a caso è rimasto noto il soprannome di "wooden wonder".
Non era l'unico. Anche il bombardiere Cant Z.1007 ed il caccia SAI Ambrosini 207 erano di legno e compensato, così come di compensato erano le ali dell'SM79.
DogW
Il fatto che era di legno e' la causa di un numero di sopravvissuti mooolto limitato.
Infatti nella colla usata per l'incollaggio dei pannelli si formavano muffe e batteri che con il tempo hanno fatto marcire il legno.
Dogwalker
05-06-2010, 13:17
Con la tecnologia dell'epoca il legno, se sottoposto ai colpi nemici, se la cavava piuttosto bene, infatti è molto elastico, e non si piega, quindi gli aerei danneggiati mantenevano la manovrabilità. Aveva anche il vantaggio di non richiedere manodopera specializzata in lavori sulle leghe leggere (all'epoca, specie in Italia, era molto più facile trovare un falegname, infatti il Sai Ambrosini 403 era stato progettato avendo in mente di dividere la costruzione in una miriadi di laboratori artigianali). Di converso è più sensibile agli agenti atmosferici, e, se danneggiato, è più difficile da riparare (schiodare e scollare richiede più tempo che smontare).
Contrariamente a quanto si possa pensare però il suo uso non rendeva gli aerei più leggeri. A parità di resistenza quella in legno era invece un tipo di costruzione piuttosto pesante rispetto a quanto si riusciva a fare con il metallo.
http://www.aerei-italiani.net/Fotostoriche/DanniSM79.jpg
http://www.aviationartstore.com/images/Dal_S.79_DAMAGE2.jpg
http://www.aviationartstore.com/images/Dal_S.79_DAMAGED.jpg
DogW
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