yusuf
19-04-2010, 16:21
Programma del viaggio: trascorrere un weekend sull'isola di Favignana in sella alla XCH, con partenza da Palermo, nonostante le pessime previsioni meteo. Una prova, non particolarmente impegnativa, per testare le potenzialità della moto, alla luce delle modifiche apportate (specialmente quelle alla sella), con passeggero al seguito e qualche bagaglio.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0950.jpg
Il programma prevedeva una percorrenza di circa 250 km complessivi in autostrada e una ventina di km in off road sull'isola. Il viaggio di andata, Palermo - Trapani, si è dimostrato molto facile e piacevole. La sella re-imbottita sembrava essere abbastanza comoda anche per il passeggero che all’arrivo a Trapani, dopo 120 km percorsi in circa un’ora e venti, non ha lamentato alcun fastidio. Come precedentemente avevo già avuto modo di notare, l’XCH si dimostra un’ottima moto anche per un uso turistico, riconfermando a pieno titolo quello che in molti hanno scritto (specialmente bikers stranieri) sulle sue qualità di dual sport bike. Alla velocità di 120 km/h la moto non manifesta nessuna esitazione. Ottima la posizione di guida, i comandi, le pedane. Tutto è al posto giusto. I cavalli, inoltre, sono piu’ che sufficienti per uso turistico con passeggero. E’ chiaro che è implicito riferimento a due passeggeri di costituzione normolinea e di peso nella media (75kg pilota + 55kg passeggero + 15kg bagaglio). Il bagaglio, una borsa da serbatoio, ha trovato una perfetta collocazione. Non ha disturbato eccessivamente le manovre da fermo né la posizione di guida. E’ chiaro che in simili situazioni avrei preferito avere una moto piu’ generosa, opinione che però avrei subito ritrattato una volta giunto più tardi sull’isola nei pressi della prima mulattiera.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0946.jpg
Giunti al porto di Trapani ci siamo imbarcati per le isole Egadi alla volta della meravigliosa isola di Favignana. Un'oretta di traghetto per concedersi un breve riposino e godere del bellissimo paesaggio tra le isole, è stato un ottimo intervallo. Al momento nessun problema meteo da segnalare, nonostante i nuvoloni bassi cupi e minacciosi.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0951.jpg
Il pomeriggio ci riserva una piacevole sorpresa: una finestra di sole allieta il giro panoramico dell'isola e una sosta contemplativa in riva al mare nella magnifica baia di Cala Rossa.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0947.jpg
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0943.jpg
Favignana offre dei sentieri molto interessanti, dallo sterrato adatto a tutte le moto e piloti a vere e proprie "sassaie", come ad esempio l'impervia "trazzera" per scalare il monte e giungere alla “croce”, adatti solo per esperti con idonee motociclette al seguito.
Il secondo giorno del viaggio sarà caratterizzato da una incessante pioggia che ci accompagnerà per tutta la nostra permanenza sull'isola e durante il viaggio di ritorno, che a differenza di quello dell'andata, ci sembrerà interminabile e faticoso. La mancanza di una protezione aerodinamica si è fatta sentire durante la tappa autostradale di rientro, sotto una pioggia incessante nel buio di una notte che si faceva sempre piu’ pungente. I miei amici e compagni di viaggio, sulla loro V-Strom, avevano le visiere dei loro caschi praticamente asciutte. Io invece facevo fatica a vedere bene la strada a causa degli spruzzi sulla visiera, il tutto aggravato dai bagliori dei fari degli altri veicoli. Il parafango alto di dimensioni ridotte, inoltre, ha peggiorato la situazione: la ruota anteriore spuzzava sulla visiera del casco la fanghiglia del manto stradale. Reputo dunque che per il futuro siano assolutamente necessarie due modifiche: installazione di una protezione aerodinamica (purtroppo non esiste nulla di interessante in commercio) e kit di ampliamento della parte frontale del parafango anteriore (Touratech). A causa delle cattive condizioni, il freddo, l’acqua incessante che iniziava anche a trafilare dentro le nostre tute, il comfort di viaggio ne è risultato molto penalizzato. Il passeggero, al contrario dell’andata, ha accusato diversi fastidi alla schiena e al fondo schiena. Probabilmente la posizione in sella non era più distesa ma in tensione. Di sicuro, dopo i risultati di questo test, faro’ riaprire la sella per migliorarne le forme e mettere a punto una seduta ancora più comoda.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0948.jpg
La scarsa autonomia del serbatoio non ha creato notevoli disagi. Per percorrenze medie i 9 litri sono sufficienti, grazie all’ottimo consumo del Rotax. Mediamente, nelle condizioni di carico sopra dichiarate, abbiamo percorso i circa 285 km totali con 13 litri di carburante, quindi con una sola sosta intermedia al distributore. Nonostante ciò, ho avuto per un attimo il timore di dover sbarcare da Favignana a secco di benzina. Di domenica, infatti, l’unico distributore dell’isola è chiuso ed io ero appena entrato in riserva in tarda mattinata con ancora 3 ore da poter spendere in giro. Mi son presentato al primo rifornimento sulla terraferma (si fa per dire) con solamente 1 litro nella tanica! Una volta verificata la validità e il carattere di vera “dual” della moto, penso che un ulteriore acquisto sarà il serbatoio maggiorato della Touratech, sebbene abbastanza costoso. Sempre nell’ottica di un impiego turistico, si renderà necessario dotare la moto di un sistema di carico idoneo. La soluzione ad oggi che mi pare più ragionevole è quella di montare i telai laterali della Wunderlich per accogliere le borse laterali morbide impermeabili al 100% della Wolfman. Uno scherzetto di altre 500 euro all’incirca. Sulla base di quanto qui riportato, tirando le somme, occorrerebbero ancora circa 1.300 euro per poter trasformare l’XCH in una adventure bike. Vorrei chiudere questo test ride consigliando vivamente l’installazione di una buona coppia di protezioni per mani.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0940.jpg
A causa del fondo scivoloso ho perso il controllo del posteriore e ci siamo ritrovati a terra, fortunatamente senza nessuna conseguenza per noi né per la moto, che si è adagiata su terreno su due punti: marmitta e paramano sinistro. Senza tale protezione, per le dinamiche dell’incidente, credo che si sarebbe spezzata la leva della frizione, con il conseguente disagio per il rientro. Per pura informazione, ho montato le protezioni dell’Acerbis (con telaio in alluminio). Prezzo circa 60 euro da cross shop, e non occorre tagliare le leve per la loro installazione. Un’ultima cosa da sapere (davvero l’ultima): la moto necessita di una modifica di rinforzo al telaio posteriore (che è in alluminio). Ne ho già parlato in un thread in questa sezione.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0941.jpg
Spero che le informazioni contenute in questo thread possano essere utili per i possessori della moto e per gli aspiranti ed intelligenti riders consapevoli che per divertirsi e viaggiare non serve né un mega GS né indebitarsi fino al 2020 in interminabili rate per l’acquisto di una motocicletta.
Buon divertimento. Yus.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0950.jpg
Il programma prevedeva una percorrenza di circa 250 km complessivi in autostrada e una ventina di km in off road sull'isola. Il viaggio di andata, Palermo - Trapani, si è dimostrato molto facile e piacevole. La sella re-imbottita sembrava essere abbastanza comoda anche per il passeggero che all’arrivo a Trapani, dopo 120 km percorsi in circa un’ora e venti, non ha lamentato alcun fastidio. Come precedentemente avevo già avuto modo di notare, l’XCH si dimostra un’ottima moto anche per un uso turistico, riconfermando a pieno titolo quello che in molti hanno scritto (specialmente bikers stranieri) sulle sue qualità di dual sport bike. Alla velocità di 120 km/h la moto non manifesta nessuna esitazione. Ottima la posizione di guida, i comandi, le pedane. Tutto è al posto giusto. I cavalli, inoltre, sono piu’ che sufficienti per uso turistico con passeggero. E’ chiaro che è implicito riferimento a due passeggeri di costituzione normolinea e di peso nella media (75kg pilota + 55kg passeggero + 15kg bagaglio). Il bagaglio, una borsa da serbatoio, ha trovato una perfetta collocazione. Non ha disturbato eccessivamente le manovre da fermo né la posizione di guida. E’ chiaro che in simili situazioni avrei preferito avere una moto piu’ generosa, opinione che però avrei subito ritrattato una volta giunto più tardi sull’isola nei pressi della prima mulattiera.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0946.jpg
Giunti al porto di Trapani ci siamo imbarcati per le isole Egadi alla volta della meravigliosa isola di Favignana. Un'oretta di traghetto per concedersi un breve riposino e godere del bellissimo paesaggio tra le isole, è stato un ottimo intervallo. Al momento nessun problema meteo da segnalare, nonostante i nuvoloni bassi cupi e minacciosi.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0951.jpg
Il pomeriggio ci riserva una piacevole sorpresa: una finestra di sole allieta il giro panoramico dell'isola e una sosta contemplativa in riva al mare nella magnifica baia di Cala Rossa.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0947.jpg
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0943.jpg
Favignana offre dei sentieri molto interessanti, dallo sterrato adatto a tutte le moto e piloti a vere e proprie "sassaie", come ad esempio l'impervia "trazzera" per scalare il monte e giungere alla “croce”, adatti solo per esperti con idonee motociclette al seguito.
Il secondo giorno del viaggio sarà caratterizzato da una incessante pioggia che ci accompagnerà per tutta la nostra permanenza sull'isola e durante il viaggio di ritorno, che a differenza di quello dell'andata, ci sembrerà interminabile e faticoso. La mancanza di una protezione aerodinamica si è fatta sentire durante la tappa autostradale di rientro, sotto una pioggia incessante nel buio di una notte che si faceva sempre piu’ pungente. I miei amici e compagni di viaggio, sulla loro V-Strom, avevano le visiere dei loro caschi praticamente asciutte. Io invece facevo fatica a vedere bene la strada a causa degli spruzzi sulla visiera, il tutto aggravato dai bagliori dei fari degli altri veicoli. Il parafango alto di dimensioni ridotte, inoltre, ha peggiorato la situazione: la ruota anteriore spuzzava sulla visiera del casco la fanghiglia del manto stradale. Reputo dunque che per il futuro siano assolutamente necessarie due modifiche: installazione di una protezione aerodinamica (purtroppo non esiste nulla di interessante in commercio) e kit di ampliamento della parte frontale del parafango anteriore (Touratech). A causa delle cattive condizioni, il freddo, l’acqua incessante che iniziava anche a trafilare dentro le nostre tute, il comfort di viaggio ne è risultato molto penalizzato. Il passeggero, al contrario dell’andata, ha accusato diversi fastidi alla schiena e al fondo schiena. Probabilmente la posizione in sella non era più distesa ma in tensione. Di sicuro, dopo i risultati di questo test, faro’ riaprire la sella per migliorarne le forme e mettere a punto una seduta ancora più comoda.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0948.jpg
La scarsa autonomia del serbatoio non ha creato notevoli disagi. Per percorrenze medie i 9 litri sono sufficienti, grazie all’ottimo consumo del Rotax. Mediamente, nelle condizioni di carico sopra dichiarate, abbiamo percorso i circa 285 km totali con 13 litri di carburante, quindi con una sola sosta intermedia al distributore. Nonostante ciò, ho avuto per un attimo il timore di dover sbarcare da Favignana a secco di benzina. Di domenica, infatti, l’unico distributore dell’isola è chiuso ed io ero appena entrato in riserva in tarda mattinata con ancora 3 ore da poter spendere in giro. Mi son presentato al primo rifornimento sulla terraferma (si fa per dire) con solamente 1 litro nella tanica! Una volta verificata la validità e il carattere di vera “dual” della moto, penso che un ulteriore acquisto sarà il serbatoio maggiorato della Touratech, sebbene abbastanza costoso. Sempre nell’ottica di un impiego turistico, si renderà necessario dotare la moto di un sistema di carico idoneo. La soluzione ad oggi che mi pare più ragionevole è quella di montare i telai laterali della Wunderlich per accogliere le borse laterali morbide impermeabili al 100% della Wolfman. Uno scherzetto di altre 500 euro all’incirca. Sulla base di quanto qui riportato, tirando le somme, occorrerebbero ancora circa 1.300 euro per poter trasformare l’XCH in una adventure bike. Vorrei chiudere questo test ride consigliando vivamente l’installazione di una buona coppia di protezioni per mani.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0940.jpg
A causa del fondo scivoloso ho perso il controllo del posteriore e ci siamo ritrovati a terra, fortunatamente senza nessuna conseguenza per noi né per la moto, che si è adagiata su terreno su due punti: marmitta e paramano sinistro. Senza tale protezione, per le dinamiche dell’incidente, credo che si sarebbe spezzata la leva della frizione, con il conseguente disagio per il rientro. Per pura informazione, ho montato le protezioni dell’Acerbis (con telaio in alluminio). Prezzo circa 60 euro da cross shop, e non occorre tagliare le leve per la loro installazione. Un’ultima cosa da sapere (davvero l’ultima): la moto necessita di una modifica di rinforzo al telaio posteriore (che è in alluminio). Ne ho già parlato in un thread in questa sezione.
http://i852.photobucket.com/albums/ab90/gscrivan/Favignana/IMG_0941.jpg
Spero che le informazioni contenute in questo thread possano essere utili per i possessori della moto e per gli aspiranti ed intelligenti riders consapevoli che per divertirsi e viaggiare non serve né un mega GS né indebitarsi fino al 2020 in interminabili rate per l’acquisto di una motocicletta.
Buon divertimento. Yus.